Interdipendenza uomo macchina.
Il finale di Revolutions fu da molti contestato proprio per il suo spirito considerato forzatamente pacifista, ma se ci pensate bene quella fu un’analisi affrettata e fallata, in quanto la trilogia filmica culmina prevedendo, in vero, una simbiosi tra uomo e macchina, ossia termina con un finale che mi permetto di definire estremamente realista. Infatti che vi piaccia o no, che vi spaventi o meno, il futuro dell’umanità prevede per forza di cose un’interdipendenza uomo/macchina e se tale cooperazione si dovrà verificare è meglio che si verifichi, come comprese appunto Neo, in pace. Difatti, oggi giorno, ci si sta sempre più avvicinando ad una simbiosi uomo/macchina, ovviamente siamo ancora agli albori ma tant’è è interessante sapere che:
Alcuni ricercatori della Simon Fraser University (British Columbia, USA) stanno lavorando ad un dispositivo che sfrutta il movimento delle gambe e lo converte in energia elettrica. E’ al momento disponibile un prototipo composto da una sorta di dinamo e da un’imbracatura per applicarlo al ginocchio. Il funzionamento è simile a quello dei freni rigeneranti delle auto elettriche (o ibride) che, quando vengono attivati durante la frenata, sono in grado di riconvertire l’energia meccanica in energia elettrica e di andare ad accumularla nelle batterie. Il generatore “da ginocchio” entra in funzione attivando i propri meccanismi di carica soltanto durante una parte del passo, altrimenti i muscoli sentirebbero lo sforzo del trascinamento e il semplice camminare affaticherebbe troppo i muscoli interessati. Invece il dispositivo è studiato per essere del tutto trasparente, attivandosi solo in determinati momenti. Secondo quanto affermato da Maxwell Donelan, il ricercatore a capo del progetto, il prototipo (dal peso di un chilo e mezzo) è in grado di assicurare ad oggi già 5 watt per ciascuna gamba, sufficienti per dare energia a una decina di telefoni cellulari, o per alimentare dei dispositivi medici. L’energia può essere accumulata in una batteria. Tra l’altro citando forse inconsapevolmente il film Matrix, Donelan ha dichiarato che l’energia contenuta nel grasso del corpo umano è equivalente ad una batteria che pesa più di una tonnellata.
Fonte: www.zeusnews.it
Ma non finisce qui perché, Raid Kurzweil, inventore americano, pronostica che nel 2029 l’intelligenza artificiale raggiungerà quella umana. A quel punto lo scenario potrebbe essere quello più apocalittico alla The Matrix, per intenderci, oppure uno dei più fantascientifici mai sperimentati, infatti grazie a piccoli robot impianti nel cervello, saremo più intelligenti e chissà cos’altro ancora. Secondo lo studioso, macchine e umani si potrebbero unire così in profondità da poter veder nascere il primo uomo-macchina, più intelligente, più sano e chissà, magari più forte.
Al momento, ciò che ci separa dalla fusione con le macchine è il sentimento. Sì, i piccoli ammassi di ferraglia hanno ancora il cuore di pietra, ma presto lo scenario cambierà e allora sarà integrazione, dice Kurzweil.
Fonte: tomshw.it