The Matrix a Civitavecchia!
Il film in questione è The Matrix seconda regia dei fratelli Wachowski, dopo Bound ‘Torbido inganno, che già preannunciava l’originalità del loro stile. È il 1999 quando l’hacker Neo comprende grazie a Trinity e Morpheus, due personaggi assolutamente fuori dal comune, che quello che lui e altre milioni di persone stanno vivendo non è che una sorta di sogno creato da Matrix, un sistema informatico che controlla gli esseri umani attraverso macchine attaccate a corpi inermi, sprofondati in uno stato d’incoscienza. Secondo un oracolo Neo è l’eletto, l’unico (the One) che può restituire all’uomo la sua dignità e il mondo reale, di cui è stato privato. Una storia ben strutturata è la base da cui partono i Wachowski per realizzare un’opera di fantascienza assolutamente coinvolgente, in cui la miriade di effetti speciali non stona mai, anche perché supportata dalle capacità interpretative degli attori, dai costumi che contribuiscono ad accrescere il fascino dei personaggi, e dalle belle riprese in slow motion. Macchine che prendono il controllo, un mondo apparente diverso dal reale, stralci di filosofia orientale con molti riferimenti al kung-fu sono tutti elementi già ampiamente sfruttati dalla cinematografia, ma in The Matrix sono amalgamati in modo originale, tanto da portare alla realizzazione di una moderna favola in cui l’eroe, tra conigli bianchi, pillole colorate e baci di principesse, deve percorrere il proprio cammino, costellato di pericoli, per giungere alla liberazione finale. I riferimenti alla letteratura fiabesca sono innumerevoli e tutti ben visibili: primo tra tutti Alice nel paese delle meraviglie dove la protagonista, come Neo, è costretta a superare una serie di prove prima di riconquistare il suo mondo, secondo evidente riferimento è La bella addormentata nel bosco, che vede per protagonista un’eroina sprofondata nel sonno e privata dunque, come Neo, della vita reale. Un lavoro vincente che solo nelle due prime settimane di programmazione ha incassato ben 73.000.000 di dollari al botteghino americano e di cui sono stati realizzati due sequel qualitativamente non paragonabili al primo film.
Fonte: http://www.ecodelcinema.com/ – Scritto da: Salvatore Buellis –