Catturare energia dal corpo umano.
L’idea di base è quella di generare bio-combustibile, risucchiando dagli esseri viventi l’elettricità necessaria per il funzionamento dei dispositivi elettronici: è esattamente quello che è stato realizzato da un team di ricercatori francesi della Joseph Fourier University, che è riuscito ad estrarre l’energia dal glucosio di un topo (Glucose Biofuel Cell, GBFC) pari a 2 microwatt di potenza per diverse ore, raggiungendo un picco di densità di energia di 24,4 microwatt per millilitro. Lo studio apre le porte a future implementazioni consistenti in impianti di dispositivi medici, come i pacemaker, direttamente alimentati dall’energia del corpo umano, anche se per ora la potenza prodotta è ancora troppo poca (un normale pacemaker necessita di 10 microwatt di potenza sostenuta). Altre implementazioni potrebbero riguardare cure per malattie come l’epilessia, la cecità e il diabete, e se siamo davanti a un altro piccolo passo verso la creazione del primo cyborg, speriamo di non fare un giorno la fine degli esseri umani in Matrix’
Fonte: tecnologia.tiscali.it