WhatIsTheMatrix.IT – Il Sito Italiano su Matrix

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A bordo della OLIMPUS

*ti sei imbambolato di nuovo...*

*sveglia, nn senti che ti chiamano'!*

<<eccomi... scelgo combattimento intermedio signore, proseguo sulla mia strada...>>

<< Bene, figliolo, bene.
Ci servono tizi che ci sanno fare con le mani. Bravo.
Ermes, caricagli il programma che desidera per favore.>>

Zeus inserisce lo spinotto nel capo di stranger, che, seppur riluttante data la stanchezza evidente, soccombe di fronte al flusso di informazioni e si fa trasportare da esse.

<< Ora sono tutti a nanna. Che ne pensi del gruppo ermes'>>

[color=blue:562287157c]L'operatore gira la sedia, staccando finalmente i suoi allenati occhi dal monitor. Dopo un attimo di esitazione, risponde:
<< Beh.... tutti svegli. Servirà il post addestramento per vedere se c'è chi cerchiamo...... Non saprei, per ora....>>[/color:562287157c]

<< Hai ragione.... E' troppo presto.... Ma.....>>

[color=blue:562287157c]<< Ma'
Ho capito cosa pensi, credi che il tuo errore del passato non>>[/color:562287157c]

<< Attento....>>

[color=blue:562287157c]<<Scusa, hai ragione...>>

Diventa rosso. Chiede con gli occhi il perdono dell'amico. L'occhiata che riceve è abbastanza eloquente, e gli dà abbastanza coraggio da poter continuare il discorso.

<<Comunque, sono ragazzi fortunati. Non hanno neanche idea di cosa possiamo insegnarli..... certi trucchetti che...>>[/color:562287157c]

<< Per fortuna abbiamo abbastanza esperienza, sì. Bisogna vedere se loro riescono a starci dietro.
Rimango fiducioso.
Speriamo, per Zion...>>

Gira i tacchi, e si chiude in cabina, dove si stende sul letto a pensare, attendendo la fine del caricamento.

Sala dell'Operatore

[color=blue:4d68646889]Dopo 3 ore, ermes urla:
<<<E' fatta Zeus!>>>[/color:4d68646889]

Zeus si alza di scatto dalla poltrona, afferra il sacchettino di pelle che nel frattempo aveva messo accanto a sè e si avvia alla sala dell'operatore.

<< Tutto stabile'>>
Soppesando l'astuccio.

[color=blue:4d68646889]<< Ehi, vecchio! Stai parlando col numero uno eh.... Mò meglio se li sblocchiamo altrimenti ci facciamo il loro cervello panato come cena!!!>>
Se ne esce con una risata, mentre ad uno ad uno stacca lo spinotto. Nel frattempo Zeus preme sui monitor sopra le seggiole alcuni bottoni.[/color:4d68646889]

I ragazzi si mettono seduti doloranti e stanchi, con la mente annebbiata e confusa.
<< Vi do un consiglio fraterno: acqua in faccia e sotto le coperte per almeno 8 ore, ok'
Prima di andare a letto prendete questa>>
Porge a ciascuno una pillola nera.
<< Aiuterà il cervello a rimettersi in carreggiata....

Vede che uno dei tre sta per parlare, ma lo blocca.
<< Nonono.... in camera. Niente chiacchere inutili. Buonanotte a tutti.>>

Li accompagna nelle loro camere.
Sarebbe notte, in matrix.
"Dipendiamo da The Matrix anche quando ne siamo usciti....
Comunque, anche tu meriti sonno, vecchio...."
Dopo aver ringraziato ermes, anche lui cade in un sonno profondo......

Sala dell'operatore

Leos, dopo aver riposato, si accorge che è notte e che l'equipaggio della nave è nel mondo dei sogni.

Da un'occhiata alla lista per scegliere il prossimo programma che si farà caricare.

Scorre la lista e decide di completare il corso di informatica con Programmazione

thestranger se ne ritorna in camera, è di cattivissimo umore

*a letto mi mandano, ho 17 anni ca__o, insomma, xkè qlc1altro deve decidere quando io devo dormire!*

camminando verso il corridoio con gli alloggi vede già alcune porte chiuse.

*quando mi sono staccato canon se n'era già andata, chissà se è già a letto...*
inconsciamente si ritrovò di fronte ad una porta, che però non era la sua bensì quella di canon!
stava quasi per bussare contro la porta metallica arrugginita quando proprio in quel momento la luce della camera che si intravedeva da sotto la porta si spense.

*ok, sarà per un'altra sera...*

nel girarsi per andare verso la sua camera (quella di fronte) gli venne un giramento di testa e sbattè col gomito e la testa sulla porta di canon.

*merda, ma che mi succede'! che mi...*

*...che mi hanno messo nella testa, sto scoppiando...oddio....*

entrò in camera, al buio, chiuse la porta alle sue spalle, si girò e fece per cercare il letto ma fu il letto a trovare lui: nel girarsi beccò il bordo del letto e ci si accasciò sopra

non riusciva ad addormentarsi però, continuava a sentire delle voci, continuava a ripensare al suo passato, al suo passato di succube delle macchine, al tempo passato in zion

*...quanti ricordi...*

*...e nessuno è vero...*

ormai erano passate diverse ore e nonostante non avesse dormito un solo minuto si era riposato, stava perfettamente bene. allora cominciò a ripensare a ci che aveva fatto nelle ultime ore. prima tentando di ricordare le esperienze vissute all'interno di struttura lo mandavano nel caos più completo, ora invece riusciva perfettamente a ricordare... pezzetto dopo pezzetto ricordava tutto l'allenamento intensivo subito dal suo cervello...tutte le nozioni... mosse... saluti... movimenti...l'aria viziata del Dojo che non era aria... proiezioni... calci... combo... schivate e parate... sapeva, si rese conto di sapere ma non sapeva come quelle cose gli erano entrate in testa. in zion aveva studiato la teoria alla base della connessione fisica uomo-macchina. ma ora che lui era sottoposto a quelle cose non riusciva ad accettare il fatto che un perno metallico attaccato da una parte ad un elaboratore e dall'altra al suo cervello, potesse caricargli in testa tutto quello...
decise quindi di rialzarsi. anzi, prima si alzò e poi decise di farlo.

rimase perole-playerlesso, lui stesso si chiese come mai si fosse comportato così: in pratica era più veloce nel muoversi, come quasi che le nozioni apprese riguardo il movimento in The Matrix potessero influire anche sulla vita reale...

*..boh...*

si diresse al computer e lo accese, caricò il programma di grafica

*altroché photoshop... altroché maya o 3dsmax che usavo in matrix...*

con i programmi messigli a disposizione e con le nuove tecnologie che aveva imparato a padroneggiare quasi alla perfezione stava facendo passi da gigante nel realizzare il suo segreto progetto...

aprì un file cifrato con una password e lo schermo laterale visualizzò un'immagine di una camera...

*...camera mia... in matrix... al sorgere del sole in autunno il sole entrava dalla finestra e mi illuminava il letto...*

*chissà se mi lasceranno qualche volta caricare questo livello in struttura per poterci rientrare, seppure per poco, in quell'ambiente a me tanto familiare. speriamo!*

creò un nuovo documento, disegnò per una buona mezzoretta, poi stampò su una sottile lamina metallica
*che strano, qui si stampa così, in The Matrix la carta era usata e strausata, qui è preziosissima...*
uscì dalla camera e appese il foglio metallico appena stampato alla sua porta, badando a tenderlo per bene.
si girò

<chissà se canon dorme...>

si rigò verso la sua porta, rientrò e la richiuse alle sue spalle.

sul cartello c'era scritto "camera di pietro" pietro però era barrato, e sotto c'era scritto "ora theStranger"

Alloggio di Canon

Canon era stesa sul letto, perfettamente sveglia, quando qualcosa battè sulla sua porta.

Si alzò lentamente, lasciando passare il solito sbalzo di pressione. Avviandosi verso la porta si chiese chi poteva essere, ma quando la aprì fuori era vuoto. COnfusa se ne tornò a letto. Molte ore dopo, tra momenti di dormiveglia e momenti di REM totale, sentì una porta chiudersi. Stavolta fu veloce e usci in corridoio giàsto in tempo per vedere la porta di the stranger in movimento, e sussurrò in modo forzato, per farsi sentire ma non disturbare:

< Ehi! >

Sala dell'Operatore

Snake è alla sua terza connessione. Si sta quasi abituando allo spinotto gelido conficcato nella testa, alla luce sparata negli occhi'
Ha scelto un programma notevole, 'Fuoco sincronizzato'. Sparare a più obiettivi simultaneamente, incrociare il fuoco, cambiare e ricaricare l'arma rapidamente. E ancora, assumere le giàste posizioni di attacco, centrare i bersagli mobili' Tutto nella testa di Snake viene immagazzinato, appreso.

Fine dell'addestramento

Snake accetta malvolentieri la pillola nera offerta dal Capitano. Non vorrebbe dormire, riposare. Si sente carico, avido di sapere e mettere in pratica. Fra le mani una tazza di latta bozzata. Ingoia. L'effetto è immediato. Lentamente scivola verso il suo alloggio.

Mattino dopo [ se di mattino si può parlare]
Zeus passa per le camere sbattendo alle porte.

<<< In sala dell'operatore marmocchi!>>>

Sala dell'Operatore
<< Questa è l'ultima volta che ci attacchiamo a questi spinotti per ora. Ora tutti voi ditemi il/i programmi che vi mancano. Alcuni di voi ne devono fare due insieme avendo perso la prima manche, quindi farete una cosa velocizzata. Dovete averne alla fine quattro, due di The Matrix e due caricati dal fido Hermes. Una cosa veloce, sbrigateci a dirla.... ok'>>

Sorride, visibilmente frettoloso.

un rumore alla porta

si rigira, guarda verso la porta
*ma che caz...*

un paio di passi che si perdono lungo il corridoio
si rigira

altro rumore contro la porta
altri passi
parole

mette la testa sotto il cuscino per non sentire il suono dell'inevitabile sveglia mattutina...

*ma accidenti, è già mattina'! piano, mattina, qui che senso ha dire mattina' meglio dire che il periodo di riposo è già terminato.*

estrae la testa da sotto il cuscino e si corica sulla schiena. per un attimo fissa il soffitto poi ruota la testa di 90 gradi verso sx e vede il computer

*ho voglia di disegnare...*

altri passi
altra botta contro la porta

*no, ho capito, la mia presenza è richiesta in plancia. corro subito, tanto son già vestito*

esce di camera infilandosi una maglietta sopra la canotiera nera e si dirige di passo svelto in plancia

*accidenti il comandante, o chi mi ha svegliato, è già là*

arriva in plancia

<<signore eccomi>>
e si mette sull'attenti, poi ricordandosi le richieste del capitano si scioglie un attimo

<<signore, io ho già caricato tutti i programmi di partenza, sono esonerato dallo stare in plancia' posso considerarmi libero e tornare all'alloggio'>>

Canon viene di nuovo interrotta in mezzo a un bellissimo sogno, ma oramai decide di rassegnarsi e svegliarsi almeno in modo pacifico. Si alza, e si veste rapidamente, scegliendo come al solito la sua canottiera ariancione e dei larghi pantaloni al ginocchio. Dopo una veloce pettinata si avviò verso la plancia, giàsto in tempo per incontrare il capitano e TheStranger, che parlavano tra di loro.

<<signore, io ho già caricato tutti i programmi di partenza, sono esonerato dallo stare in plancia' posso considerarmi libero e tornare all'alloggio'>> disse lui.

Canon colse l'occasione e si intromesse:

<< Ah buongiorno! TheStranger, ho già parlato io ieri sera col capitano, possiamo tornare in stanza. >>

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