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A bordo della OLIMPUS

Struttura
Non è facile rispondere ad una domanda del genere. Neo è l'eletto.
Leos ci pensa un pò

<<Credo che una grande forza di volontà che lo spinge a fare ciò che riesce>>

Leos attende risposta...

Struttura

Parzialmente deluso dalle risposte delle reclute, Zeus alza la testa, facendo comparire un cielo stellato. Si accomoda meglio sulla sua poltrona di nera pelle, si mette a posto la giacca, intreccia le mani sotto il mento e dice:
<< Signori, è la volontà. La mente. Proprio l'unico elemento di voi stessi che lasciate nel mondo reale è quello che vi permette di essere infiniti in matrix. E' qui dentro>>

Batte l'indice due volte contro la tempia, sorridendo leggermente.

<< che potete stravolgere le regole del finto mondo in cui vi troverete per farlo diventare il VOSTRO mondo con le VOSTRE regole.
Nel luogo in cui stiamo per andare, il fisico non c'entra nulla. C'entra l'agilità della mente. Prima di entrare nella nave, vi hanno fatto dei test, ed hanno scritto su fogli le vostre stats fisiche. Ecco, io vi dico: in The Matrix valgono quelle applicate alla mente. E' tutto lì il trucco, estranearsi. Chi avrà giocato ai videogiochi in The Matrix capirà cosa intendo.
Tutto qua. E Neo non c'entra nulla.>>

Chiude la bocca, e li fissa da dietro gli occhiali, uno ad uno, come amava fare. Il concetto che aveva appena espresso non era tanto sconvolgente o difficile, ma lo era l'idea di dover poi applicare quel principio in future situazioni. Li analizza ancora, uno ad uno. Poi si alza, rigido. Fa un gesto teatrale per far tornare tutto nel bianco originale. Un portale ora fluttua nell'aria, i contorni che si confondono col bianco di struttura. Nessun rumore esterno a quello delle reclute.

<< Signori, è qui che mi dimostrate di essere degli elementi validi. La Palestra è il luogo giàsto per voi, ora. State all'inizio, ma secondo me non esiste inizio per certe cose. Esiste solo l'abituarsi. Io naturalmente vi mostrerò il percorso, poi dal canto mio mi metterò dall'altra parte della stanzona e vi cronometerò. Il tempo è relativo, cercate solo di fare tutto bene...
Il percorso ve lo spiego dentro>>

Si gira, ed entra tranquillo nel portale.

Tra il Portale e la Palestra

Tutto è bianco. Ermes, quanto ci metti, carica questo posto. Zeus sente un acutissimo dolore alla tempia. Troppi dati insieme cretino! Con calma...
Ecco, così....

Palestra

Lo stanzone era enorme, rigorosamente bianco-grigio, una sfumatura più cupa per non far perdere il senso di orientamento. Sporgono tubi dal soffitto, corde ai lati, e rampini. Sulle pareti laterali sono impiantate molte strutture di un materiale sconosciuto, che formano forme strane. Sul pavimento, invece, strani meccanismi di ferro, porbabilmente pronti ad afferrare qualsiasi cosa passi sopra di essi. Più avanti, una specie di muro forato al centro si erge a metà stanza, che ha uno spazio rettangolare in alto ed in basso, ma che al centro è una resistentissima massa di granito, od almeno così sembra.

<< Non come ve la immaginavate eh' Ebbene, questa è la famosa palestra. Inutile dirvi che ci sono piastrelle semoventi, alcune collegate a trabocchetti, altre che si aprono in baratri oscuri. Quelle simpatiche chele che vedete di fronte a voi al centro della sala sono trabocchetti ad aria, grande invenzione di Ermes. Si attivano al minimo spostamento d'aria, scattando in direzione dello spostamento stesso, addentanto lo sventurato che non è tanto veloce da.....
Per facilitarvi il compito e mostrarmi la vostra abilità avete come aiuto tubi dovunque, e basse strutture forate irregolarmente sulle pareti laterali. In più, sul soffitto, pende qualche corda. Attenzione che qualcuna potrebbe casualmente non resistere al vostro peso....>>

Le labbra del capitano si increspano leggermente, rimanendo a metà strada tra sorriso e ghigno.

<< Ma tranquilli, tutto è alla vostra portata. Calcolate che l'ostacolo più difficile da superare è il muro al centro. Un buco in mezzo, unico spazio per passare apparte uno spazio orizzontale sul soffitto e sul pavimento. Io vi consiglio di passare in fretta, perchè è un'area che.... scotta.>>

Zeus prende un sasso dal nulla e lo tira proprio sotto il buco. Due fiammate escono dalle pareti, una a sinistra ed una a destra.

<< E non vi spaventate neanche di questo. Certo, in The Matrix morireste, ma qui non correte rischi. Solo la disfatta.....

Va bene, signori miei, io qui vi mostro come si supera questo stanzone. Non dovete per forza compiere i miei movimenti, calcolate che dietro il muro centrale la stanza è identica alla metà che vedete voi, solo al contrario. Ora, io andrei, osservate, e ricordate: vi muovete, parlate, create, distruggete, grazie al cervello. E quello, per fortuna, ce lo abbiamo tutti.
Ultima cosa: partirete uno per uno, l'altro partirà quando lo dirò io.>>

Zeus si toglie con calma il cappotto, lo fa scomparire. Si aggiàsta la cravatta, e si lancia come un felino al centro della sala.
Mette un piede sopra una struttura dalle forme strane, poi balza e si aggrappa a un tubo sporgente. Mette un piede sulla parete per raggiàngere quella dalla parte opposta, passando sopra la prima trappola ad aria. Il capitano si concentra sul tempo, lo distrugge e lo plasma, lo appitassice come crede. La trappola sembra così non scattare proprio al passagio di Zeus, che appena tocca l'altra parete si lancia in una capriola per atterrare al centro della sala, proprio sopra la trappola ad aria, con ambeude i piedi uniti. Si aggiàsta gli occhiali da sole, sorride e, unendo l'indice e il medio e puntandoseli alla fronte, saluta le reclute. Si gira di nuovo, verso il muro centrale forato, e salta come una trivella in orizzontale a una velocità spaventosa. Come un proiettile passa dall'altra parte. Al passaggio, una fiammata passa dietro di lui, e dall'altra parte fa appena in tempo a passare che un'altra parte dalle pareti laterali.
La sua mente ferma, la sua risoluzione al massimo, si aggrappa alla prima corda che pende..... ma era di quelle a trabocchetto.
" E questo Ermes non me lo doveva fare..."
Zeus perde equilibrio, sembra cadere pesantissimo da un'altezza considerevole proprio sopra la trappola ad aria, o peggio, potrebbe finire nell'area di quella di fuoco. Senza perdere calma nè compostezza, calcola che con uno slancio... sì, poteva farcela. A pochi centimetri dal suolo [la trappola era scattata e stava per arrivare verso di lui], alza i due piedi, atterrando ancora una votla sopra la trappola che lo stava per addentare, per darsi subito uno slancio verso destra. Atterrato con i due piedi sulla parete di destra, annulla nella sua mente il concetto di spazio. Plasma la parete e i suoi dati, e comincia a correre.
Vede una mattonella leggermente rialzata, e con una capriola verso sinistra si attacca saldo ad un tuboposto sul soffitto. Due rotazioni, e salto finale verso la parte opposta della camera.

" Ermes, abbassa un pò la velocità delle trappole..."
"Bravo vecchio, vedo che sei ancora in grande forma...
"E tu ancora un gran bastardo.... c'era bisogno di quella cordicina'"

<<< Juliet, parti tu per prima. Coraggio, ti aspetto qui>>>

OUT GDR:
I punti esperienza verranno dati in base alle vostre descrizioni e alla validità delle azioni che compiete. Io valuterò le vostre azioni e le potrò anche far fallire. Vi darò da uno a cinque punti esperienza dopo questo esercizio...
Dovete essere coerenti con le vostre stats fisiche, che io controllerò ovviamente. Non esagerate, esagerare nelle vostre azioni vi farà perdere punti, e soprattutto far fallire le vostre azioni.
juliet, fermati al muro forato con la descrizione per piacere.

Improvvisamente Juliet si accorge che tutti gli occhi sono puntati su di lei. C'è solo una dozzina di persone nella palestra, ma le sembra come se una folla immensa la fissasse. Sente qualche risatina.

*Ecco, sono sicura che non ce la farò... No, ma che dico...' Concentrazione... Devo farcela... Posso farcela... No... Sì SI SI SI devo..*

Zeus continua a fissarla e Juliet arrossisce.

<<Va bene>> la voce è tremolante.

Fa qualche passo in avanti, poi scatta velocemente verso il soffitto, si aggrappa a un oggetto a forma di uncino e ad una velocità incredibile passa dall'altra parte del muro, lasciando dietro solo una scia infuocata. Un velocissimo sguardo alla sala, Juliet agguanta una corda esattamente sopra di lei, ma questa scompare. Sta per cadere a terra, sopra uno degli oggetti metallici, ma riesce a risalire verso il soffitto. Si aggrappa ad un altra corda, questa volta più resistente. E' solo un attimo ed è di nuovo vicino al muro. Un altro salto e si aggrappa a una specie di trave metallica, giàsto in tempo per evitare uno spuntone di acciaio. Un salto mortale ed è di nuovo sul soffitto, ma dall'altra parte del muro. Fa una risatina e si lascia cadere sul pavimento, al sicuro, accanto ai suoi compagni.

<<Soddisfatto'>> Lo sguardo è fisso, in segno di sfida. Si aggiàsta gli occhiali e tira un sospiro di sollievo.

OUT:
Ti va bene'' Se devo editare qualcosa dimmelo!!!

Palestra

<<Il tuo tempo è scaduto, Juliet>> mormora il capitano spazientito.

Out Gdr:
non hai specificato il luogo all'inizio del post, ed altre imperfezioni, come quella di non fermarti a metà stanza [ tre pm per farti editare, non lo hai fatto]. Passiamo oltre. Non si gioca così, comunque.
fine Out Gdr

<< Snake, provaci tu>> gli sorride, il capitano, ormai apparso accanto ai ragazzi quasi magicamente.

Out Gdr:
latte, arriva fino a metà stanza, senza sbagliare mai. Ci pensa il master a masterizzare poi.

Palestra

Ciò che si presenta davanti alle reclute è un qualcosa di indescrivibile, un percorso ad ostacoli imprevedibili, corde sospese, tubi d'acciaio cromato, meccanismi pronti ad afferrarti. Il Capitano rassicura, tutto alla portata dell'equipaggio. Zeus affronta con agilità tutto il percorso, con sguardo di sfida e orgoglio invita i ragazzi nell'impresa.
Snake osserva i passi del Capitano e di Juliet cercando di memorizzarli, anche se ha la netta sensazione che nessuna trappola rimarrà la stessa per il percorso di ogni recluta.
Tocca a lui, sbottona la giacca, allenta la cravatta, un respiro profondo ad occhi chiusi. "Sgombra la tua mente..." Corre verso il percorso, con un primo balzo afferra una corda sospesa, ondeggia verso la struttura metallica sulla destra. Con piede deciso si fa appoggio e si lancia verso un tubo cercando di calcolarne la distanza. Arriva al tubo, prova ad aggrapparsi con entrambe le mani ma la struttura liscia e scivolosa lo fa ricadere al suolo. Cade in piedi, e il suo peso fa cedere una mattonella sotto di lui. Un altro trabocchetto, Snake prontamente fa un salto, una capriola in avanti; in appoggio su una mano, le gambe sospese di lato, scavalca un tubo orrizontale. E' quasi arrivato al muro al centro della stanza, comincia a correre, prende velocità, si tuffa verso il foro nel muro come un proiettile, le braccia in avanti unite, le gambe stese. Atterra con una capriola. Ha attraversato il foro, due fiammate sfiorano la sua giacca, ma è passato.

Il sudore imperla la sua fronte, l'odore delle fiammate nelle narici. Volge il suo sguardo verso Zeus, che ha seguito ogni passo col cronometro in mano.

Aspetta un cenno, un segnale, uno sguardo.

Palestra
Il ragazzo ondeggia abile fra gli appigli e le corde della stanza. Le trappole sotto di lui sibiliano minacciosamente, scattando in alto per afferrarlo quando non riesce a tenere le gambe opportunatamente piegate.
Ad un certo punto, voltando verso il muro per afferrare un appiglio, poggia il piede destro su una mattonella, che si dimostra essere una trappola scivolosissima, che gli fa slittare il piede in alto. Snake si trova a testa in giù.

OUT GDR:
ora perchè il luogo lo richiedeva, ho dovuto aggiàngere una azione implicita a quelle scritte da Latte. ma poi, in missione, quando non sarà confuso come ora, non inventerò nulla, e farò fallire le vostre azioni.
Quindi, in breve, è così che funziona: voi postate tranquillamente, e fate le vostre azioni dicendo che vengono giàste [ ricordate di non esagerare, tenete conto il livello e le stats], poi il master masterizza.
Capito'

Palestra
Snake decide per un balzo verso il muro ma appoggiando il piede scivola su una mattonella. Il corole-playero si sbilancia all'indietro con violenza e fa ruotare il corole-playero di 180°. Il suo capo sta per toccare il suolo ma prontamente, con la mano destra si appoggia al terreno e riesce a ritornare in posizione eretta. Si aggrappa oscillando ad una corda, prende velocità. Corre e si lancia nel foro del muro, evitando le fiamme. Zeus gli fa cenno di continuare il percorso. Adesso ha davanti a sè due corde, si aggrappa a quella di sinistra, oscilla verso una struttura di metallo. Come un felino si divincola da due tenaglie che gli sfiorano le gambe. Ancora pochi metri. Corre ansimando verso la parete di destra, con un triplo salto alla parete sfugge una parte del pavimento. Ancora una corda, la afferra. E con un ultimo salto è dall'altra parte della stanza

Snake riesce a raggiàngere la fine della stanza senza ulteriori troppe complicazioni. La sua abilità gli ha permesso di superare le prove fisiche con relativa semplicità. Appena tocca il pavimento dell'arrivo, viene trasportato tra l'equipaggio.

<< Bravo Snake, complimenti. le mie valutazioni a dopo, passiamo in fretta al prossimo. Stranger, vuoi andare tu' >>

Gli sorride, indicandogli la stanza.

Out Gdr:
i punti esperienza verranno dati insieme appena tutti quanti avranno completato il percorso. Vi annuncio che Juliet non fa più parte del nostro equipaggio e del gdr.

Palestra

Dopo alcuni istanti, Zeus comprende la situazione.
Fa indietreggiare il ragazzo, e dice:
<< Canon, prego, vai tu...>> Le sorride, indicandole la stanza, incitandola ad andare.

OUT Gdr:
juliet nel gdr fate come se non fosse mai esistita. La situazione richiede questo tipo di approccio al problema. Già tra una settimana non avrei mai fatto una cosa simile, ma per ora è meglio sorvolare.

PALESTRA
*e questa dovrebbe essere la palestra... wow, un pò diversa da come l'avavamo vista prima di connetterci, ma benone!*
theS si guarda attorno: ora si trovava in un'enorme scatolone di color bianco sporco, a tratti tendente al grigio
*toh, sembrano i miei primi progetti in 3D! stanze con sfumature per non perdere l'orientamento, magari è come in quelli e la gravità è esercitata da ogniuna delle 6 facce della scatola....*
theS salta, ma tutto gli sembra normale
*uff, k, qui ci sono regole normali...*
fa un passo indietro e sente qualcosa toccargli la testa, e l'istinto gli suggerisce un balzo in avanti e di girarsi.
*una stupida corda che pende dal soffitto, calmati idiota!*
effettivamente dal soffitto pendevano corde e rampini, ma non solo dal soffitto, anche dalle pareti; tutte le superfici eran coperte da tubi, assi, ponticelli e strutture di appoggio
*non so perchè ma quegli appigli mi paiono fatti apposta per una sorta di percorso mortale* pensò, intuendo quello ceh da lì a poco il capitano avrebbe chiesto loro...
il pavimento era coperto da strani meccanismi, simili a quelli dei platform tanto odiati da theS in matrix, pronti ad azzannare i malcapitati che passano a tiro.
sposta lo sguardo da quelle chele metalliche a qualcosa di ben più notevole: un muro con un buco al centro proprio nel bel mezzo della sala. pareva un blocco bucato di granito...

il capitano parla e theS ascolta
*ah, benone, anche piastrelle semoventi, altri trabocchetti oscuri e corde che casualmente cederanno se mi ci appendo per far come tarzan. ahi ahi ahi, mi sa che mi faccio male*

<<..tutto è alla vostra portata..>> dice il capitano

*beh, se lo dice lui dev'essere vero, l'ha fatto apposta per dei pivellini come noi. insomma, nn può volerci morti... o si' eheh no dai*

il capitano da un ultimo avvertimento relativo al bloccone centrale: passare più velocemente possibile.
*ciò che facciamo qui non può nuocere alla nostra salute (mentale, eheh) però in The Matrix potrebbe costarci la vita, meglio provare qui dunque! avanti!*

*allora tocca a me, ok!*
lentamente theS si toglie il maglione e lo appoggia velocemente ad un tubo sporgente dal muro più vicino poi, saltando sullo stesso si lancia in alto.
il suo corole-playero si allunga e si inarca leggermente verso il basso quando raggiànge la parte più alta della parabola a seguito del suo tuffo/salto.
proprio quando stava per inclinarsi troppo, proprio come nei tuffi a cui era tanto affezionato dentro a matrix, si attacca ad una corda che sembrava messa giàsta li per lui, ma in realtà aveva calcolato tutto... o quasi' infatti la corda cedette all'istante e lui iniziò a precipitare verso il basso. tentò con una mano di prendere un'altra corda ma solo pochi centimetri glielo impediscono. the S si guarda allora attorno consapevole della caduta, troppo consapevole, e si rende conto di essere talmente concentrato da rallentare quasi il tempo. spostando lo sguardo si accorge di un tubo che corre parallelo al muro e ci si attacca frenando la caduta con i piedi contro il muro, priam ancora di fermarsi con un balzo salta e si appende ad un tubo che corre sul soffitto sperando che nn crolli pure quello.
un'occhiata veloce al muro di fronte gli basta per capire che è troppo distante dunque bilanciando la spinta dovuta al salto di prima. un'altra occhiata al pavimento, giàsto di fronte al blocco centrale forato ci sono alcune piastrelle di colore diverso
*quelle lì son trappole*
ma subito di fianco alcune piastrelle era di colore normale, proprio tra due di quelle "presunte" trappole.
*ok, ce la posso fare, rampino e poi quella piastrella, un gioco da ragazzi!*
proprio un gioco da ragazzi è per lui raggiàngere con un balzo e un salto mortale in avanti il rampino a due metri da lui, però proprio quando, con un altra spinta, si getta sulla piastrella ritenuta libera si ricorda delle trappole ad aria e allora, un istante prima di cadere allarga le gambe e si blocca in sospensione tra due blocchi distanti un metro, un metro e mezzo...
*accidenti a te* si ferma infatti poco prima dello scattare della trappola ma questo gli costa un leggero fastidio dovuto alla spaccata forzata dal suo peso e dalla caduta.
con l'ennesimo sforzo salta laterlamente verso destra per avvicinarsi al blocco in quella direzione per prendere lo slancio per salire sulla colonna di sinistra. da li si aggrappa ad una corda, più bassa delle altre, che gli permette, dopo essersi dondolato come su un'altalena, un elegante salto attraverso il foro terminante con un salto mortale in avanti subito prima di toccar terra. ad impatto avvenuto ecco la fiammata...

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