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A bordo della OLIMPUS

"Bingo!
La barba che ho significa solo che ho il cervello più allenato..." E pensando ciò, si lascia uscire una smorfia di soddisfazione.

<< Cassandra: benvenuta alla fiera dei pessimisti! Te possino! Inizio da te perchè mi ha letteralmente sconcertato la risposta.... Come faccio secondo te a poter affidare qualsivoglia incarico ad una persona con così bassa autostima e sicurezza'>>

Poi si rivole a Leos, guardandolo fisso negli occhi, non duramente, ma scrutandolo a fondo, fisso:
<<Se te lo ho chiesto, vuol dire che il giàdizio lo volevo da te... Mi sembra ovvio, non credi'>> lascia lo sguardo fisso, e improvvisamente cambia atteggiamento del corole-playero, mostrando paterna comprensione:
<< ma ti capisco, in fondo.
Ora....>>
e rivolge lo sguardo alle due reclute, di fronte a lui:
<<Dopo la sagra del pessimismo, passiamo agli aspiranti presidenti del consiglio! Che dire, il mondo è bello perchè è vario.....>>
Alza il tono della voce:
<< e presuntuoso.
Non siete neanche siete sulla nave e già aspirate a sostituire il capitano' Ah! Che gente!>> ride sguaiatamente, scomponendosi per la prima volta. La situazione era per Zeus molto esilarante:
<<Allora: Cassandra, sei la nostra artigliere di sinistra. O credi in te stessa o ti sbatto fuori dall'equipaggio, chiaro'
Leos, tu sarai il nostro artigliere di destra.
Snake e Mathias, voi sarete gli spazzini della nave. Ogni giorno pulirete gli ingranaggi della nave la mattina, il ponte, le camere, la latrina il pomeriggio. Chiaro'>>

Per una frazione di secondo Snake rimane in silenzio... un secondo solo.... poi, dal cuore, una risata sonora.... tanto sincera da fargli scendere le lacrime.

Sorride... và verso Mathias, gli dà una pacca sulla spalla...

<<Collega...>>

Guarda Zeus... <<Capitano... partendo da così in basso sarà un piacere ancora più grande arrivare in alto!!>> Tacchi uniti, busto eretto e mano alla fronte in segno di saluto.

OUT GDR
Lo sciacquone non esiste... :mrgreen:
Te possino :mrgreen:

Mathias ascolta con flemmatici silenzio e compostezza il suo nuovo ruolo, intimamente sorridendo per l'assegnazione, ed in fondo neppure troppo stupito dell'esito del test....

Poi guarda Snake che gli sorride e gli dà una sonora pacca sulla spalla, dicendogli:

<<Collega...>>

Allora anche lui sorride apertamente ed a sua volta guarda Zeus:

<<Capitano come vi avevo detto qualsiasi compito a bordo sarà un onore per me!>>

E concluso il breve discorso con un sorriso ironico si riaccomoda contro la paratia, a bracce conserte, con rinnovata stima verso il capitano.

Sala dell'Operatore

Klein capisce che, d'ora in poi la fiancata destra della nave dovrà essere sempre controllata da un neo-artigliere con quella poca esperienza con le armi avuta nel training militare in Matrix.

<<Capitano. La fiancata destra sarà sotto controllo.>>

Sala dell'Operatore

"Ottima come reazione, ottima. Si meritano la seconda parte....."
Zeus prosegue nei suoi pensieri contorti, ridendo nel profondo del suo essere per ciò che era accaduto. Incrocia le braccia, dicendo:
<< Snake, sei in gamba. Mathias, sei un filosofo. Ambedue, è pomeriggio, vi aspettano le latrine e le camere, Ermes vi mostrerà tutto a fondo.
Darknet e Cassandra, venite con me. Vi mostro come funzionano....>>
"Li capisco, quei due. E non mi stupirei se mi ritenessero responsabile per la loro risposta. In fondo, la provocazione era eclatante. Sta di fatto che bisogna imparare. Eh sì, imparare!"
Zeus si avvia con passo svelto alle scalette a destra in fondo della stanza, producendo ad ogni passo suoni metallici. Sale rapidamente la scaletta, e si posiziona di fronte al primo mitragliatore. Si gira, aspettando le due reclute.

Sala dell'Operatore
[color=blue:baf8f24fad]Ermes si alza dallo sgabellino. Piano piano, si avvicina ai due giovani, con sguardo complice.
<< Tranquilli.... tranquilli.... basta che vi facciate quattro calcoli.... >>
Fa un gesto particolare con la mano, poi porta l'indice alla tempia, facendo segno di pensare bene a quella frase:
<< E' un vecchio brontolone all'antica. Comunque, sono sicuro che la carriera di spazzini gioverà molto al vostro animo ambizioso. Dai bagni potreste anche arrivare ad ordinare il magazzino!>>
Dà una pacca sulla spalla a Mathias, sempre molto ironicamente. Si vede che non crede a ciò che dice, ma è comunque sicuro, conducendoli tra le stanze. Fa vedere ad ambedue le camere, solo da riordinare e da spolverare velocemente, e la latrina, chiedendogli di usare la massima cura, altrimenti avrebbero visto Zeus davvero arrabbiato.[/color:baf8f24fad]

OUT GDR:
il mio ultimo post non era concluso! Mi spiace, avrei dovuto postarlo completo. Comunque questo lo dovrebbe integrare.

Sala dell'Operatore

Mathias guarda pacatamente Ermes, che gli impartisce le vitali informazioni inerenti la loro prima importante missione a bordo:

<< Ci sono le camere da riordinare e da spolverare velocemente, e la latrina soprattutto DEVE essere pulita con la massima cura, altrimenti vedrete Zeus davvero arrabbiato!!>>

Osserva per un istante l'operatore tornare alla sua postazione, visibilmente divertito per quella corveè appena disposta.
Snake da parte sua sembra non meno divertito di lui della situazione.

*tanto vale prenderla con filosofia e partire dalla cosa peggiore, tanto per procedere in discesa....*

E mossosi verso la porta invita il collega a seguirlo:

<<Snake, penso che oggi pomeriggio avremo modo di dilettarci, ma in fondo poteva andarci peggio, tipo cacciare i topi dalla stiva o lucidare la superficie esterna della nave...>>

e sorride mentre si dirige verso il corridoio e il primo bersaglio della loro missione, lo sgabuzzino degli strofinacci...

Corridoio centrale

La situazione per Snake è quasi surreale. Veloci flash-back della sua vita nella matrice, di quando aveva iniziato dal basso nell'industria dove lavorava e dove si era fatto le ossa. Surreale quanto divertente. La figura di due uomini robusti accompagnati da un ometto esile verso uno sgabuzzino di strofinacci, è sicuramente una visione esilarante.

<<Snake, penso che oggi pomeriggio avremo modo di dilettarci, ma in fondo poteva andarci peggio, tipo cacciare i topi dalla stiva o lucidare la superficie esterna della nave...>>

<<Ssshh!! Non far venire altre idee al Capitano!>>

Sorride. Non è dispiaciuto della situazione, né tantomeno imbarazzato, anzi. Sa che nei prossimi giorni avrà la possibilità di conoscere meglio Mathias, la recluta che più si avvicina a lui come età.

Snake apre incuriosito la porta dello sgabuzzino, qualche scopettone cade, secchi di latta bozzati rotolano riecheggiando per i corridoi. Barattoli di grasso, strofinacci, ripiani in metallo con bidoni di sgrassanti. I loro momentanei attrezzi del mestiere.
Si spoglia, rimane a torso nudo, la sua solita benda stretta in fronte.

<Cominciamo'>

<<Mathias se ti va bene, io parto dall'alloggio in fondo, lato sinistro del corridoio. Appena finita una stanza passo alla successiva. Finito il lato' la ciliegina' la latrina che trasformeremo in uno specchio'>>

Pulire gli alloggi non risulta così impegnativo, piccole stanze spoglie, occupate da pochi giorni. Una branda, un armadietto, una piccola scrivania ed una seggiola è tutto ciò che deve essere riordinato. Talmente poco vissute che alcuni zaini sono ancora da disfare. Fra poco quei piccoli ripari saranno intrisi di ricordi, di voci, di sogni, di paure. E riordinarli sembrerà una piccola violazione dell'anima della recluta.

In quell'ora, a motori spenti, la nave è di un silenzio assordante. Solo qualche passo pesante, ogni tanto, che proviene dall'alto.

<Il silenzio lasciamolo per quando avremo sentinelle in agguato>

Comincia a fischiare, un motivo antico, una cantilena cantata dalle mamme di Zion come ninna nanna., filastrocca struggente originaria della Mongolia. Tutti, nella città libera, la conoscono.

<<<Ehi Mathias!! Questa cantilena non farmela fischiare da solo! E non andare troppo veloce!! Non vorrai togliermi il piacere di pulire insieme la latrina, no''>>>

<<Allora: Cassandra, sei la nostra artigliere di sinistra. O credi in te stessa o ti sbatto fuori dall'equipaggio, chiaro'

Cassandra sorride appena.

<<Luminoso come il sole, signore.>>

*Considerando che il sole non è più luminoso da parecchio, lassù.... comunque, voglio vedere se la buona mano che avevo coi videogames è rimasta anche qui....ci sarà da divertirsi.*

Corridoio centrale

Mathias segue, insieme a Snake, Ermes fino allo sgabuzzino degli strofinacci, notando con la coda dell'occhio il suo compagno sugghignare, probabilmente intimamente mosso dalla surrela situazione.

Ermes poi si allontana lieto, dopo avergli indicato visibilmente divertito l'armamentario alquanto eterogeneo di scope, ramazze, stracci e secchi, che fuoriesce, disordinatamente riempiendo il corridoio centrale, all'apertura della porta fatta da Snake.

Mentre Snake si spoglia, restando a torso nudo, Mathias inizia a radunare gli attrezzi, dividendoli in due set completi da battaglia, poi a sua volta si leva l'ampia camicia nera, preparandosi alla inevitabile sudata nell'aria umida e un pò stantia del possente ventre pulsante della nave.

<<Cominciamo'>> esordisce allora Snake

Mathias parte l'operazione pulito dal lato destro del corridoio, barra a dritta avanti tutta!! Si ritrova di nuovo da solo, nella spoglia cabina che occupa l'angolo estremo del corridoio, il sobrio arredo del locale rende facile e veloce la pulizia delle superfici, Mathias non lesina l'olio di gomito e con lo straccio bagnato lucida il metallo fino a farlo splendere sotto le pallide luci al neon. Si chiede per un istante di chi sia l'ampio zaino posato in un angolo del locale, ancora chiuso ed abbandonato non lontano dalla scomoda ed essenziale brandina. Quella sobrietà non dispiace a Mathias, con la mente indugia per un istante in un colorato e vivido flash back sulla sua vita fasulla precedente, quando viveva in una cella monastica simile a questa, anche se cesellata nella pietra e situata nella zona storica del centro di Edimburgo. La nostalgia per un momento lo assale, periodo spensierato in cui traeva forza dalla fede, ora a volte si sentiva solo in un universo ostile, senza l'appoggio di un Dio che ha abbandonato visibilmente l'uomo nelle grinfie delle macchine.

La voce allegra di Snake dall'altra parte del corridoio lo riscuote dai suoi pensieri:

<<<Ehi Mathias!! Questa cantilena non farmela fischiare da solo! E non andare troppo veloce!! Non vorrai togliermi il piacere di pulire insieme la latrina, no''>>>

E poi Snake incomincia a fischiare, una cantilena usata a Zion come ninna nanna, che Mathias conosceva molto bene. Quindi compiaciuto della proposta, inizia anch'esso a fischiettare la struggente melodia, che canta di libertà negate e di pericolosi agenti neri che si aggirano nelle notti di Zion per portare via i bambini cattivi. Mathias fonde le sue note con quelle di Snake, sentondosi più vicino al suo compagno ad opera della musica, contento di avere la possibilità a breve di conoscerlo meglio, intuendo istintivamente che lo avrebbe apprezzato.

Torrette

Leos segue il suo capitano che lo accompagna fino alla sua nuova postazione: la torretta di destra.

Gli illustra i comandi e le funzionalità. Stessa cosa fa con Cassandra, alla torretta di sinistra.

Leos si siede e controlla che tutto sia in ordine, come se fosse l'ennesima volta che si siede alla cannoniera di destra.
Sposta leggermente lo schermo adattandolo alla sua altezza e regola lo schienale, la prossima volta che si siederà lì, sarà pronto ad affrontare ogni evenienza.

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