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A bordo della OLIMPUS

Torretta di Destra

Zeus li vede finalmente arrivare, ed inizia la sua spiegazione:
<< Signori, per chi ama sparare, questa è la manna. E' forse l'arma più grande che un umile uomo di zion si possa ritrovare a controllare, anche se non è la più letale. In ogni caso, è un gran pezzo di artiglieria, che in questo caso, nella Olimpus intendo, è stato potenziato molto rispetto a quei giocattolini che vi ritrovate ad usare all'accademia. Oltre a sparare il doppio più velocemente, possono lanciare un missile, uno solo purtroppo, che crea una esplosione di parecchi metri di diametro, utile contro un mare di seppie. I comandi sono semplici, la cloche lì, vi muovete, i due grilletti, sparare. Pulsante rosso, missile. E poi, ci sono i pulsanti sulla nostra testa, che controllano pressione, ricaricano l'arma, il systema di puntamento, col quale dovrete fare un pò di pratica, ma niente di eccessivamente difficile, e così via. Avrete il tempo di studiarlo da voi.
E' immediato, qualsiasi essere vivente lo sa usare! Chiaro'>>

Li osserva, non vede segni di dubbio eccessivi, e quindi continua:
<< Questa è quella di destra. L'altro vada a sinistra a far pratica muta, perchè ho disattivato il systema per ora.
Cassandra, patti chiari ed amicizia lunga io e te. O ti impegni e pensi di essere la migliore, o ritorni nella tua misera stanza di accademia da cui sei uscita, ok'>>
Le sorride, dandole una piccola pacca sulla spalla.

Si distacca dai due, procedendo verso la
Sala dell'operatore

Zeus guarda Ermes, Ermes ricambia lo sguardo, indicando col naso il corridoio. Il capitano cammina con calma, e si sporge, vedendo i due ragazzi all'opera, seriamente, e senza perdere tempo. Lo apprezza molto, e sorride sotto i baffi. Poi si avvicina ai due, e vede che il lavoro che hanno fatto fino a quel momento era decente.
"Non un secondo di più"
<<Signori, complimenti. Siete seduta stante promossi a Piloti, l'altro sarà il co-pilota, che sulla mia nave non han alcuna differenza. Sì, vi voglio addestrare a diventarlo, se non avete nulla da ridire....>>
Li guarda sottecchi, poi riprende:
<< Non sto scherzando, su. Finite il vostro lavoro, bagno e stanze splendenti, vi aspetto nella sala di controllo, dopo quella dell'operatore, salita la scaletta centrale. A dopo.>>

Detto questo, gira l'angolo con la sua solita calma, e non riesce a lasciarsi scappare un sorrisino beffardo, guardando Ermes che, chiaramente, aveva già capito.

Cassandra, patti chiari ed amicizia lunga io e te. O ti impegni e pensi di essere la migliore, o ritorni nella tua misera stanza di accademia da cui sei uscita, ok'>>

Cassandra lo osserva batterle una mano sulla spalla
*Badilata sarebbe più corretto.*
e avviarsi verso la sala dell'operatore. resta lì, sola, davanti a quel gigantesco ammasso ferroso cosparso di pulsanti,leve e levette. Si siede sullo schienale
*..Mmmm....non è il massimo della comodità....ma nemmeno da buttare....ci lavorerò su.*
osserva lo schermo
*sembra che abbia una buona risoluzione....spero di non dover mmai osservare il panorama da qui..*
poi afferra la cloche, e una scintilla si accende nel suo sguardo.
*Forse non è così diverso dalla mia unica occupazione in matrix...giocare col computer....forse quelle squallide seppioline sono solo un mucchietto di pixel su uno schermo piatto, pronte a saltare in aria per mano di una magnifica mitragliatrice pesante....*
muove la cloche, mimando i movimenti che compirebbe se fosse impegnata in uno scontro a fuoco.
<Bang, bang, bang....tieni il resto, lurido bastardo....>
*Trema seppiolina, perchè Cassandra è tornata.....armata e pericolosa...*

Corridoio centrale

La giornata sta passando velocemente. La cantilena di Zion accompagna i pensieri delle reclute nelle ultime pulizie, l'odore acre degli sgrassanti ormai è entrato nelle narici e il senso di invidia per i compagni rimasti ad esercitarsi si sta affievolendo.
Sono quasi arrivati ai bagno quando Zeus irrompe nel corridoio:

<<Signori, complimenti. Siete seduta stante promossi a Piloti, l'altro sarà il co-pilota, che sulla mia nave non ha alcuna differenza. Sì, vi voglio addestrare a diventarlo, se non avete nulla da ridire....>>

Uno sguardo incredule negli occhi di Snake' pilota. Non ci sperava. Guidare quel colosso d'acciaio per l'infinita rete fognaria di Zion, stringere la cloche e far schizzare leggiadro l'hovercraft accompagnato soltanto dalle luci delle piastre e dai grossi fari'. Un sogno.

<< Non sto scherzando, su. Finite il vostro lavoro, bagno e stanze splendenti, vi aspetto nella sala di controllo, dopo quella dell'operatore, salita la scaletta centrale. A dopo.>>

Il Capitano sta già incamminandosi sulla scaletta, ma un sentito <<Grazie, Signore!>> lo fa voltare e con un cenno d'intesa riprende il suo cammino.

<<Mathias, ci pensi' Piloti. Condurremo questa immensità' Forza, Diamoci dentro con quel bagno perché non vedo l'ora di impugnare quella cloche!>>

Nel pulire a fondo il piccolo bagno Snake si perde nei ricordi dell'addestramento in Accademia. Lì era tutta una simulazione, la cabina di pilotaggio, i posti da combattimento, tutto ricreato nei minimi dettagli, ma dannatamente falso. I comandanti erano militari capacissimi, ma, per quanto si sforzassero con le simulazioni, mai sarebbero riusciti a provocare quel brivido autentico, quella adrenalina che scorre sulla pelle quando un pilota fugge da una seppia o quando un artigliere sputa fuoco a denti serrati e con le braccia che vibrano violentemente'

D'ora in poi sarà tutto reale. Veri proiettili, veri cunicoli, la cabina di pilotaggio non cambierà pilota ogni 30 minuti dell'ora standard di Zion, nessuna voce rassicurante dirà 'Simulazione terminata'. Quel posto di guida è suo. E Snake cercherà di meritarselo.

Il bagno è effettivamente splendente. I ragazzi hanno messo tutto il loro impegno per non deludere il Comandante. Radunati tutti i secchi, scopettoni e strofinacci nello sgabuzzino, le reclute si dirigono verso la scaletta centrale e da lì arrivano alla

Sala di controllo

Fra monitor, leve, pulsanti e indicatori, lì al centro regna sovrano il posto del pilota, con davanti una cloche lucida, fiammante. A fianco il sedile del compagno e davanti a loro il vetro che li separa da un buio fittissimo.

Corridoio centrale

Mentre fischietta lieto la cantilena iniziata da Snake, Mathias si rilassa nel suo lavoro, lasciando scorrere via la tensione delle ultime frenetiche ore dalle sue membra, mentre l'acido lattico muove i suoi muscoli e la seppur lieve fatica sgombra la sua mente dai ricordi del passato.

L'opera di pulizia procede celere, anche le altre stanze del suo lato del corridoio sono ora lucide e pulite a dovere, un piacevole profumo di sgrassante si sprigiona dalle brillanti superfici metalliche.

E proprio mentre si sta affacciando sul corridoio, per vedere se Snake fosse anch'esso pronto a passare alla latrina, ecco irrompere col suo passo pesante Zeus, che dopo un breve check del loro operato sorridendo annuncia:

<<Signori, complimenti. Siete seduta stante promossi a Piloti, l'altro sarà il co-pilota, che sulla mia nave non ha alcuna differenza.>>

Mathias sorride nel suo intimo, incredulo e sorole-playerreso, eppure la condotta esemplare del suo Capitano nella sua mente appare dipanarsi lungo una via logica eppure complessa, e la sua ammirazione per Zeus cresce di pari passo alla sua soddisfazione di essere ora davvero parte integrante della crew.....

Pilota, non poteva sperare di meglio, e sarebbe stato alla consolle insieme a Snake, un fattore additivo che apprezzava, sentiva che si sarebbero amalgamati bene ai comandi, con la giàsta miscela di ambizione e di riflessività.

Zeus sembra essere divertito dai loro sguardi increduli e felici, e prosegue sornione come un grosso e agile felino:

<< Non sto scherzando, su. Finite il vostro lavoro, bagno e stanze splendenti, vi aspetto nella sala di controllo.>>

Mentre Zeus si sta incamminando verso la scaletta in fondo al corridoio, ecco che Snake manifesta a gran voce il loro sentimento comune:

<<Grazie, Signore!>>

Grato del gesto del compagno, evidentemente più estroverso e lesto nel parlare di lui, lo osserva divertito e ricambia le sue parole con un caldo sorriso, mentre lo invita a finire di buona lena:

<<Forza, Diamoci dentro con quel bagno!>>

Detto, fatto; insieme con rinnovata lena e volontà affrontano l'ultima fatica onerosa del pomeriggio, lustrando il piccolo bagno fino a farlo risplendere con un uso copioso dello sgrassante e con gli strofinacci vigorosamente agitati nella frenesia del finire presto.

Mathias per un istante lucidando i rubinetti del lavandino di destra si ritrova introflesso nelle sue fantasie, sognando per un istante di essere ai comandi di quella meraviglia tecnologica nel cui ventre tutti loro avevano trovato asilo e rifugio, un ventre pulsante di energia e tecnica, fattore umano di primo livello e volontà di sopravvivenza, per loro e per Zion.

Finalmente il bagno è davvero splendente, e riposti tutti gli arnesi da pulizia nello sgabuzzino, lui e Snake possono dirigersi a cuor leggero verso la:

Sala di controllo

Se la sela macchine è il cuore pulsante della nave quella stanza, gremita in modo incredibile da un caleidoscopio di indicatori e leve di comando, ne risulta essere il cervello, massa intelligente di neuroni e sinapsi, il tutto asservito alla volontà dei due esseri che si sarebbero seduti sui due sedili gemelli, davanti al vetro di prua, affacciato su un buio fittissimo.

Sala di Controllo

Zeus entra nella stanza di controllo, deciso ad insegnare ai due ragazzi le nozioni basilari per il controllo di un hovercraft. Si siede sulla poltrona di destra, muovendo le quattro levette rosse sopra la sua testa. Gira un interruttore blu al centro del pannello dei comandi ed accende il generatore principale, fermo da un pò, che appena sente di essere chiamato dopo il letargo, si scuote in un lungo fremito, accompagnato da un rumore di motore in ripresa, per stabilizzarsi con uno stabile ronzio, non troppo invadente.
Contento di constatare che tutto funzionava ancora per il meglio, Zeus si mette a controllare gli indicatori base ( motori, energia, munizioni, carburante) sul quadro alla sinistra. Tutto regolarissimo.
"Che nave...."
Compiaciuto, si siede ancora sulla poltrona, osservando il porto di zion immerso in una nebbia fitta, accarezzando con le mani la cloche di fronte a lui, nella sua mente vista come le mani della nave.
Dopo qualche minuto di attesa, vede i due baldi giovani arrivare. Si alza, e li fa accomodare sulle poltrone:
<< Vedo che avete finito in fretta. Complimenti. Ora, mi scuso con voi per aver scelto io il vostro ruolo, ma vedo che vi entusiasma lo stesso essere piloti, quindi ho la coscienza a posto....>>
Sorride, alzando lo sguardo, poi prosegue:
<< Prima di passare alla fase pratica, voglio fare qualche premessa. E prima della premessa, vi dico chiaramente che avrei potuto farvi caricare il programma da Ermes, ma l'uomo di Matrix che è in me non è ancora del tutto morto, e più di tanto non mi fido della tecnologia, pur conoscendo la sua validità. No, ci sono certe cose che un programma non potrà mai insegnarvi, ed io sono qui apposta.>>
Sospira, e prosegue, appoggiando le due mani una sulla spalla della poltrona di destra, l'altra su quella di sinistra:
<< Come Snake dovrebbe sapere, lo ho detto ieri, la Olimpus è una nave unica nel suo genere. Con questo non intendo sminuire le altre, che hanno i loro pregi come la mia, ma la nostra è proprio come struttura e meccanica diversa.
Il progetto di base della nave la vede come un pezzo di pura ferraglia riciclata, con un systema di propulsione penoso. Il triciclo di vostro fratello in The Matrix la avrebbe battuta dieci a uno. Il mio capitano, dopo una delle prime battaglie nei condotti con le macchine, ha colto l'occasione per cambiare la corazza, ed intelligentemente ha pensato di usare un materiale altamente resistente, ma allo stesso tempo pesante, e spesso. La nave semplicemente si rifiutava di muoversi. Sta di fatto che poi.... il capitano si è dovuto assentare.... e hanno chiamato me, che ho fatto diventare Ermes operatore. Insieme, abbiamo progettato un systema di propulsione e generatore di energia che univa l'utile al dilettevole. In pratica, oltre a produrre quasi il doppio dell'energia normale, esso ricicla quella non utilizzata, o che magari si perde nell'espulsione, convogliandola in piccoli elementi propulsori posti a due a due ad ogni lato della nave, che la sorreggono maggiormente, oltre ad aver cambiato i pannelli esterni per consentirgli di sfruttare più energia.
Ecco quindi spiegato come una nave resistente più di fort knox e pesantissima riesce a sollevarsi in volo.
Purtroppo, il systema nuovo di propulsione non è stato appoggiato dal consiglio, che non ci ha finanziato quasi nulla, e non ci ha offerto aiuto. Per questo motivo, è molto, come dire, improvvisato, ed è piuttosto instabile....>>
Osserva i ragazzi, che giàstamente si stavano facendo dubbiosi....
<< Se non guidata bene, si possono sganciare i pannelli con estrema facilità per sovraccarico di energia, o, peggio, può esplodere il generatore. Per non parlare di perdite di controllo, e altro...
Considerazioni, prima di proseguire' >>

OUT GDR X TUTTI:
1) avrei voluto continuare il post, ma poi mi sembrava di sovraccaricarlo troppo. quindi basta che mi rispondiate in fretta e continuo
X Cassandra e Darknet
Fate conto che Ermes sia lì con voi, chiedete ciò che volete, esercitatevi un attimo, non evitate di postar eper la poca fantasia. Al massimo scendete e chiaccherate con lui. Purtroppo gli spazzini 🙂 hanno distrutto il parallelismo tra i due gruppi, ma rimedieremo. Ok'

Cassandra rimane un attimo assorta nei suoi pensieri, con ancora la cloche stretta in mano.

<<Hermes, vecchio mio.....non avresti un qualche tipo di disco da inserire nel cervello di questa torretta' Vorrei esercitarmi un pò con la mira, ma non sono mai entrata in struttura....e francamente ho una fifa blu. Però se non c'è niente....>>

Attende la risposta dell'operatore.

OUT GDR
Sarò connessa poco fino a sabato perchè sto facendo uno scomebio e un garçon français è a casa mia e non lo posso lasciare solo.

Torrette

Leos si trova vicino alla sua consolle di controllo della torretta con Cassandra ed Ermes. Si siede per controllare che le sue precedenti modifiche siano adeguate e che si abituino alla sua mente.

<<Ermes, Cassandra ha ragione. Non potresti caricarci un simulatore per allenare il nostro occhio ed il nostro pollice'>>

Torrette

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Ermes sorride sotto gli occhialini. Pur stando a distanza, sente le loro voci perfettamente, e risponde con tempismo:
<< Il dottor Zeus vi ha rimesso alla prova ragazzi.
Sono felice per voi che abbiate fatto ciò che lui si aspettava da gente seria!
Molto bene, io il programma lo ho nel computer da un pò, ora ve lo carico.>>
Dopo due click, il programma è pronto. sui pannelli elettronici delle due torrette, invece della situazione reale esterna e del controllo di mira applicato agli oggetti in movimento identificati automaticamente come nemici, compaiono ora dei bersagli virtuali. In alto a destra, a mostrare la simulazione, un numero, 1, indicante il livello di difficoltà. In basso a destra, in bianco trasparente, la stramberia classica di Ermes: Ermes'.
I bersagli, seppie ma non solo, anche oggetti, tubi, ecc. Arrivano a gran velocità verso la nave, a volte passandoci accanto, a volte mirando proprio alle torrette.
"Ed ora vediamo chi è il più bravo..." l'Operatore distende i piedi sul tavolino, godendosi lo show.
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OUT GDR:
voi scrivete e descrivete l'azione, parlando anche della vostra mira e della vostra foga nello sparare, insomma, facendo un bel raccontino di fantasia. Lo valuterò e masterizzerò appena posterete 🙂

Torrette

Leos ascolta Ermes e, dopo la sua spiegazione, vede apparire sullo schermo il mirino ed il numero del livello. Sotto, il copyright.

Indossa l'auricolare e, appena sfiora la cloche, la simulazione parte.

Sullo schermo di fronte a lui appare la griglia che fa da mapping alla galleria nella quale la Olimpus teoricamente vola. Si delinea il contorno dell'ambiente e l'ambiente; fognature, tubi, scintille e... seppie.

Leos inizia a muovere velocemente la cloche notando in alto a destra due indicatori: proiettili e quantità di seppie. Purtroppo il primo inesorabilmente scende ed il secondo aumenta sempre di più.

Il primo schema è molto facile e lo affronta senza problemi. Parte il secondo livello e, anche qui, con sguardo fisso sul monitor, Klein abbatte tutte le seppie.

Durante un momento di pausa in cui le seppie arrivavano con minor frequenza, Leos si accorge che sotto i due indicatori, c'è una parola non chiara all'inizio: AUTO = OFF. Si accorge che il puntamento automatico è off e questo impediva la visualizzazione e l'acquisizione dei target a schermo. Appena lo attiva, sul display appaino centinaia di quadratini rossi con un numero accanto. Gli obiettivi sono marcati e, con la distanza nota, Leos diventa più selettivo nei bersagli. Colpisce i più vicini e le ammucchiate dove è possibile creare confusione tra le macchine.

Passano così i primi 6 schemi.

Al settimo schema, nota con difficoltà che, in un'ammucchiata, una seppia sta preparando una bomba da lanciare contro la nave.
Non riesce ad abbatterla perchè la mina è troppo veloce.

Si conclude così la sua simulazione.

<<Ermes, un giàdizo sincero per favore.>>

Cassandra rimane a fissare scetticamente la simulazione.

<<Hermes....non per fare la difficile.....ma non si potrebbe avere un pò di musica come sottofondo' Qualcosa di rockeggiante, sai, chitarre elettriche, basso, batteria......o magari una sonata al chiaro di luna......se non c'è nulla pazienza, però la musica mi aiuta a concentrarmi.....>>

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