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A bordo della OLIMPUS

Sala di controllo

Zeus è seduto al posto di guida a destra. Quattro levette, un interruttore e quella bambina inizia a svegliarsi annunciandosi con una dolce vibrazione. Un suono ovattato li circonda. Mille volte Snake aveva udito quel ritmo pulsante nel porto di Zion, dove le navi partivano in missione col dubbio di non rientrare e con la sola certezza di provare emozioni, ma mai aveva vissuto quella preparazione dall'interno di un hovercraft. Spesso rimaneva ad osservare tutta la procedura seduto su una delle banchine. Lentamente li vedeva sollevarsi dopo aver fatto richiesta d'autorizzazione alle torri di controllo, gli addetti intorno che facevano largo, le grosse catene arrugginite che sollevano i cancelli del porto che provocavano un frastuono, le navi in manovra che mostravano gli scafi lucidi e i riflessi azzurrognoli delle piastre magnetiche. Qualche secondo e sarebbero scomparse nel buio, fra gli applausi degli addetti per il decollo riuscito perfettamente e l'assordante sirena che annunciava la chiusura tempestiva dei cancelli. I più emozionati, ogni volta, erano gli allievi dell'Accademia. Per tutti gli altri era routine, i meccanici adibiti al disarmo delle vecchie navi non si giravano neanche più, continuavano il loro lavoro di smantellamento fra fiamme ossidriche e acciaio. I magazzinieri seguitavano a spingere casse di munizioni verso le banchine. I Comandanti elargivano gli ultimi compiti all'equipaggio, controllare le mappe con la rotta, ispezionare la funzionalità di tutti i fusibili e poi, dopo un piccolo colloquio, li esortava a salire. Tutto questo ogni giorno, ogni settimana. Da quanto tempo non se ne è a conoscenza.

I tirocinanti sono dietro i sedili di guida. Zeus li invita a prendere posto. Spostate le cinture di sicurezza afflosciate sul sedile e senza una particolare preferenza, il soldato si accomoda nella poltrona di sinistra. E' comoda, morbida, avvolgente. Il comandante presenta coscienzioso la sua nave, pregi, difetti, rischi, vantaggi, non dimentica nulla. Snake non si spaventa al pensiero. Sa che prima di pilotare quella nave ne conoscerà ogni singolo dettaglio e Zeus non avrebbe mai lasciato la sua pupilla in mano a degli incompetenti.

<<Considerazioni, prima di proseguire'>>

<<Per me può proseguire. Sono d'accordo sul fatto di imparare dal vivo e non tramite programmi. Non solo perché molto più stimolante, ma anche perché quei software non so quante variabili di incognite e soluzioni possano calcolare. Anche nell'addestramento ti spiegano che nessuna simulazione sarà mai in grado di fornirti un campo completo degli eventuali problemi. Poi,a quanto pare, la Olimpus è di per sé particolare, quindi l'esperienza diretta sarà molto più utile.>>

Sala dell'Operatore

[color=blue:7aa7665aa0]Ermes osserva dal suo schermo le simulazioni di combattimento dei due. Il principio era semplice: sostituire al fuoco vero un systema di lancio elettronico, poi il software avrebbe creato la simulazione e via. Meno realistico, ma di certo molto utile.
Cassandra non inizia, ma rimane pensierosa, prima di chiedere della musica.
<< Cassandra, quando sarai in combattimento non avrai il thè freddo al lato e un cuscino per appoggiare la testa, ma delle seppie che se poco poco fai avvicinare ti aprono un buco nello scafo e ci fanno affondare a tutti...>> Ermes la guarda ironicamente, spinge la stecca degli occhiali in su, e prosegue divertito:
<< Ed in questo caso non posso fare eccezione. Afferra la cloche e falli secchi tutti!>>
Stende i piedi sul tavolo, si stiracchia leggermente, ed urla:
<< Per iniziare premete il pulsante rosso eh!>>

E la simulazione di Darknet ha inizio.[/color:7aa7665aa0]

Livello uno. Poche seppie, poco aggressive. All'inizio, il volume di fuoco supera la precisione del giovane artigliere, ma la simulazione era stata creata appositamente. Via fino al livello terzo, senza troppe complicazioni. Il giovane giàstamente inserisce il systema di mira elettronico, e prosegue, a scatti e lentamente, alla sua opera di "disinfestazione dell'area". Più volte le seppie hanno avuto la possibilità di riorganizzarsi ed attaccare assieme, ma ogni volta sono state respinte. Si arriva con un pò più di fatica al tanto agognato ultimo livello sinonimo di fine vicina [nel bene o nel male']. Dopo ondate molto veloci e nuMerovingiane di seppie, che tra l'alto avevano cominciato a lanciare anche loro piccoli dispositivi esplosivi [ da tre livellio addietro], si avvicina improvvisamente una seppia più grande, completamente nera. Attorniata a mò di scudo dalle altre, la seppia ha un nucleo che brilla al centro. La chiamavano la Seppia Kamikaze giù a Zion, scherzosamente. Incontrarla in combattimento però è tutt'altro che divertente.

Out Gdr:
Zeus torna col post di FA.
Cassandra, ti decidi a sparare' 🙂
Dark, ok, tutto bene, è normale perchè è la prima volta. Ma lo dico per tutti: non finite mai le simulazioni, azioni [ in maniera completa intendo] ecc ecc che vi si presentano. Esempio concreto: la palestra. Anche se pochi hanno capito che dovevano solo arrivare a metà, funziona così, perchè io devo masterizzare le vostre azioni
[N.Benissimo: non dico che tutte le mini azioni che compiete dovete scriverle a metà, ma intendo che quando c'è solo quella da fare sì. Se vi carico il programma di salto, scrivete che ci riuscite ed io lo masterizzo. Ma quando sarete in missione e dovrete saltare un tetto, non vi fermate a dopo il salto, proseguite avanti e vi fermate dove non vi sembra troppo lontano].
Piano piano ci prenderete la mano, ma provateci fin d'ora e ricordatelo sempre, ok' Altrimenti il gioco fila liscio come l'olio come lo scrivete voi 😉 Aggiàngo una cosa: tutte le vostre azioni non devono presentare imprevisti o complicazioni, a meno che non lo sappiate dal master.
Esempio concreto: sempre il solito salto dal tetto ad un altro tetto.
Voi descrivete con realismo fatica, concentrazione ecc., ma deve sempre venirvi bene, e poi andate avanti.
Possibile imprevisto: sapete da post precedenti che un altro membro dell'equipaggio si trova sul tetto opposto al vostro, che guarda caso è la vostra destinazione ora. Potete [ sempre che non sia di un altro equipaggio] dire che il vostro salto è troppo corto, vi aggrappate al cornicione, e dire: aiutami '''.
Interagire, capite' Ma sempre mantenendo una percentuale di successo alta del salto però, perchè poi ( :devil: ) ci sono io che le faccio abbassare [ anche se non necessariamente, ovviamente].
Se non è chiaro, la casella pm è vuota, ed io sempre qui.

Cassandra fa spallucce, sorridendo.

<<Chiedevo solo. Mi trattavo bene in Matrix.>>

Cassandra, prima di afferrare la cloche, osserva ancora un pò la sua postazione,incluso il pulsante rosso che Ermes le ha indicato.

*Dovrò cantare da sola....d'accordo, seppioline, diamoci dentro.*

Con aria decisa avvia la simulazione.

Lentamente sullo schermo appare il condotto *Decisamente lugubre* dove alcune seppie si avvicinano con lentezza impressionante
*Tz...evviva....potrei fare tre volte il giro della nave prima che si decidano a..* <<<EHI!!>>> Una seppia aveva leggermente danneggiato la sua torretta *Brutta bastarda....adesso vedi..* In preda a una furia omicida senza precedenti, Cassandra trucida tutte le seppie e disintegra tutti gli oggetti volanti presenti sullo schermo.Essendo il primo livello, queste operazioni occupano un arco di tempo decisamente breve. *Così impari, ammasso di bulloni...e adesso livello due....*

Reduce della furia omicida del livello precedente, stermina tutto quello che è apparso sullo schermo in un minuto. *Uuuu..che cos'è quella scrittina minuscola che solo Ermes con i suoi binocoli potrebbe vedere, posta sotto gli indicatori, che recita AUTO=OFF'' Non sarà forse il puntamento automatico'''* Lo attiva, e sullo schermo appaiono tanti quadratini rossi, con indicata vicina la distanza dalla nave*Ohooooo....adesso si che la cosa si fa interessante*

I livelli tre e quattro passano in una felice pioggia di viti, bulloni e tentacoli vari, mentre Cassandra, fedelmente aiutata dal puntamento automatico e dalla mira passabile che aveva coltivato in Matrix, disintegra qualsisai cosa passi sullo schermo.

Qualche problemuccio di scarsa entità si presenta al livello cinque, dove le seppie hanno decisamente aumentato l'andatura *Ed era pure ora...questo giochetto stava cominciando ad essere ripetitivo.* e a sparare dei cosini esplosivi* Ecco cos'erano queli puntini che tentavano di staccarsi dalle seppie il livello prima...affascinante...*.Tuttavia, Cassandra riesce tranquillamente a passare il livello.

Più o meno lo stesso succede nel sesto, con l'unica eccezione che la sua torretta è stata centrata da una serie di proiettili, incidendo in modo notevole sui suoi punti vita. *E chissenefrega...tanto sono la specialista dei miracoli dell'ultimo minuto.*

Il livello sette inizia bene, poi, dopo aver iniziato a trucidare un mucchio particolarmente consistente di seppie, si accorge che al centro ce n'è una decisamente grossa, nera, che sta caricando una bomba *Ommerda...adesso capisco come dovevano sentirsi 20.000 leghe sotto i mari di fronte al calamaro gigante....devo impedirle di sparare...e pregare che questa simulazione guidi anche la nave...al massimo la schiviamo...*
Spara enza sosta sulla seppia, e successivamente sulla mina, ma la sua velocità impressionante e la fine dei proiettili segnano il termine della partita. *Cazzo....quella si che era una seppia fatta bene....bisognerebbe sparare in due insieme per smontarla...e quella bomba...mitico.*

<<Ermes, ci posso giocare ancora''
E già che ci sei, non c'è la possibilità di vedere quello che fa l'altra torretta, e sparare a quel coso nero abnorme in due' così evitiamo di morire tutti.>>

Sala di controllo

Zeus da buon anfitrione gli accoglie nella sala controllo, con ironia e calore, come sempre indissolubilmente fusi nel suo inconfondibile stile di comando e di affabulatore. Gli presenta nei dettagli più reconditi la nave, lasciando trasparire a getti l'orgoglio e l'amore che prova per quella favolosa ed avveneristica creatura, per quel miracolo vivente di tecnica ed ingegno, non per nulla il più prestigioso vascello della flotta di Zion. Infine gli sprona col pungolo ad esprimere le pulsioni del loro animo, i loro eventuali dubbi interiori:

<<Considerazioni, prima di proseguire'>>

Mathias scuote laconico il capo, affidando silenziosamente a Snake il compito di comunicare verbalmente il loro stato d'animo; inizia infatti a trovarsi a suo profondo agio col suo novello amico e partner di pilotaggio, sente che le parole dell'altro saranno adeguate anche ad esternare il suo punto di vista ed il suo intimo pensiero, ed infatti le sue aspettative non sono deluse affatto:

<<Per me può proseguire. Sono d'accordo sul fatto di imparare dal vivo e non tramite programmi.>>

Zeus pensieroso fissa entrambi negli occhi, aspetta per un istante se Mathias abbia qualcosa da aggiàngere, poi come compiaciuto torna a fissare in corole-playeroso silenzio il mare rutilante di quadranti che illumina la sala, accomodandosi meglio nel mentre nel sedile di guida, a destra del cruscotto, come cercando l'abbraccio ed il contatto fisico col corole-playero metallico e pulsante della Olimpus.

Snake si siede sul sedile di sinistra, Mathias si accomoda alle spalle dei due, sul sedile del navigatore, pronto a subentrare alla guida non appena Zeus gli avesse fatto cenno. Si serra le cinture di sicurezza, coscienzioso e appena nervoso sotto la scorza impassibile. Il contatto con la pelle calda del sedile lo rilassa, l'abbraccio delle cinture lo rassicura in modo immediato e profondo, il respiro ritorna regolare mentre la procedura di decollo è spiegata in modo ineccepibile dalla voce tranquilla e profonda di Zeus.

Zeus prosegue la spiegazione di come effettuare la messa in moto dei motori magnetici, Mathias immagina il fluido energetico riempire i cavi di conduzione mentre fuori dallo scafo le piastre di levitazione addensano il campo ribollente e modellano l'aria per permettere il decollo della massa metallica della balena lucente che li avvolge e protegge nel suo ventre capiente.

Ogni movimento delle sue mani, come un pianista intento a sprigionare note suadenti di Mozart da un pianoforte a coda, è misurato e preciso, le leve ed i pulsanti sono premuti in una sequenza serrata ma comprensibile, nella mente di Mathias ogni particolare si fissa su neuroni eccitati ed impazienti di apprendere e di memorizzare.

E poi Mathias socchiude per un soffuso istante gli occhi scuri come l'ametista....

La nave inizia a librarsi, il ritmo pulsante della levitazione magnetica si promana dalle piastre, sembra che i capelli si rizzino sulla nuca, ma dopo un istante la sensazione è passata, avvolta nell'ovattato silenzio della sala di controllo. Fuori dai finestrini intuisce il fervore alacre dell'attività degli addetti al decollo, veloci e precisi come formiche cariche di chicchi di grano, pronti a compiacere la loro regina del formicaio. Mathias per un istante si ritrova nel coro dell'Abazzia di HolyRoad, quella vibrazione soffusa in un allegoria stravagante ed inattesa gli richiama l'eco dell'organo della vecchia chiesa, simulacro di pietra e di calcina, le voci dei novizi fuse con quelle dei monaci in un crescendo di laude e di gioia per il divino nel mondo. Qui il crescendo è invece quello dell'uomo che novello Prometeo sfida i suoi limiti ed il suo destino, ma la stretta sul cuore di Mathias è simile.

Ed in un istante tutto passa e sfuma, mentre Zeus opera l'ultima parte della sequenza, e la nave finalmente si leva dai suoi ormeggi arrugginiti, le piastre scintillano come lampi nelle tenebre, e Mathias esce dai suo ricordi ed è lì, sospeso nell'emozione indicibile di quell'attimo......

<<Ed infine questo è l'indicatore del campo positronico che sorregge il campo magnetico principale>>

la voce di Zeus desta dai suoi sogni Mathias; gli occhi del capitano passano dall'head up display al suo viso, Zeus sembra rendersi conto che il suo allievo per un istante è stato preda di un sogno vivido e realistico.

Mathias si scuote dal torole-playerore, e si muove sul sedile, la spiegazione lo ha tanto avvinto che ne è stato preda in un sogno ad occhi aperti, ci sarà tempo più avanti per dormire e sognare, ora è tempo di imparare.

Sala di Controllo

Zeus ascolta attentamente i due, poi, senza commentare, annuendo, prosegue nel suo discorso di preparazione alla nave, cominciando innanzitutto a descrivere gli indicatori, le leve, i pulsanti, i bottoni, e i mini-schermetti a sinistra e a destra.
Continua, velocemente, descrivendo a linee generali il loro utilizzo e legando fra di loro i pulsanti ( per permettere alla nave di compiere un'azione, spesso serviva l'utilizzo combinato di più leve e bottoni).
Infine:
<< Ecco perchè la nave va guidata in due. Da soli si riesce solo a compiere i movimenti base, ma insieme.... è come guidare una macchina con una mano, per capirci. >>
Li fissa, poi capisce la quantità infinita ed eccessiva di dati che aveva immesso nei loro cervelli, e:
<< Alt! Capiamoci bene, non ho la presunzione di credere che dopo questa mia spiegazione voi sappiate guidare my jewel. E' solo una infarinatura generale, per permettervi di capire un pò le meccaniche base. Ora, non so se avete notato che ho lasciato come ultima le cloche, e i bottoni attorno ad esse.
Per farvi capire, la cloche è il centro assoluto della nave. Avete presenti, baldi giovani, le mani di una donna ( delicate, lisce, morbide, da toccare con cautela)' Le due cloche sono così, vanno trattate coi guanti, altrimenti si ottiene l'effetto contrario...
Comunque, quella di sinistra controlla [ normalmente] l'intensità dell'energia, quindi velocità, distribuisce l'energia stessa, e controlla i piccoli getti aggiàntivi, [ricordate il discorso di prima' ]. Quella di destra invece, controlla la direzione.
E' ovvio che quella di sinistra ha bisogno dei due schermi ai lati per funzionare e per scegliere l'opzione desiderata>>
Si avvicina allo schermo, digita qualche tasto, e si ritrova nel "menù di scelta rapida" - così lo chiamavano- e figuravano tutte le opzioni compibili con la cloche di sinistra. Al primo posto spiccava: regolazione generale dell'energia.
<< Sottolineo che quello di sinistra fa forse più di quello di destra, non il contrario, e che le abilità di ciascuno dei due guidatori può permettere alla nave di muoversi, altrimenti si rimane immobili, e, se volete saperla tutta, se quello di sinistra non sa bene cosa fare.... puff, cadiamo come pere cotte.
Vorrei sapere se vi è tutto chiaro, e di scegliere una tra le due postazioni [ consultatevi via pm - out gdr] Solo dopo posso proseguire nel mio discorso, che finirà tra breve e chevi descriverà la tecnica e le dinamiche di movimento della nave...>>
Zeus attende pazientemente una risposta.

Torrette - Cassandra

[color=blue:98537ee7e0]Ermes osserva la performance di Cassandra, inquadrando subito il tipo di ragazza. "Non c'è che dire, è il suo ruolo".
Arriva all'ultimo livello con la nave che più o meno regge, anche se basta qualche colpo ben piazzato da parte delle seppie per aprire un varco grande sopra la cabina di pilotaggio, e si ritrova di fronte il seppione nero, coperto dalle altre, che invece di rimanere fisso davanti a lei si sposta velocemente verso destra, per eludere il fuoco della torretta. La simulazione allora compie una grande virata verso sinistra mentre la seppia si muove. Inutile dire che la manovra riduce di molto le capacità di mira di chi sta alla torretta, e aumenta tantissimo le possibilità di successo di un attacco nemico, soprattutto tenendo conto del fatto che la seppia nera [ si nota facilmente] attaccherà subito dopo essersi spostata....[/color:98537ee7e0]

Out Gdr:
dark, devi postare tu la fine della tua simulazione 😉
FA, cosa non si fa pur di eliminare un post eh' ahahahah! :mrgreen:

Sala di Controllo

Mathias si scuote definitivamente dai suoi pensieri, interrompendo il flusso onirico dei sogni, riponendo così tutta la sua attenzione alle parole di Zeus, che prosegue nella sua attenta e minuziosa descrizione della nave, indugiando amorevolmente, accarezzando con le parole, ogni singolo indicatore, leva, pulsante e schermo del complesso quadro di comando della Olimpus.

<< Ecco perchè la nave va guidata in due. Da soli si riesce solo a compiere i movimenti base, ma insieme.... è come guidare una macchina con una mano, per capirci. >>

Mathias sorride compiaciuto, intimamente cercando di assimilare come si sarebbe prospettata la vita nella cabina di comando, una simbiosi perfetta dei movimenti dei due piloti, un perfetto sincronismo tra due esseri sanzienti ed il cuore tecnologico della nave. Sarebbe stata una sfida continua per lui, in fondo un animo solitario, abituato anche in seminario a cercare di distinguersi come studente disgiànto dal magma indistinto degli altri suoi compagni. Era però felice che tale sfida carateriale sarebbe stata condotta insieme a Snake, per cui provava una innata affinità elettiva, e di rado Mathias sbagliava giàdizio sulle persone, dote che gli era molto servita in passato, e che neppure stavolta lo avrebbe tradito.

Zeus intanto prosegue instancabile ed autorevole la sua precisa dissertazione tecnica:

<<le due cloche sono il centro assoluto della nave. Quella di sinistra controlla l'intensità dell'energia e la velocità,quella di destra invece, controlla la direzione. Vorrei sapere se vi è tutto chiaro, e di scegliere una tra le due postazioni.>>

Zeus a questo punto attende pazientemente una risposta, e li fissa sornione ed interrogativo.

Mathias resta in silenzio a lungo, incrociando le braccia muscolose e controllando la respirazione, concentrando il suo pensiero su una scelta solo apparentemente banale e semplice da enunciare. Fissa a più riprese, invano cercando un conforto, con la coda dell'occhio il suo compagno, ma nota che Snake sembra volere lasciare a lui stavolta l'incombenza di rompere il silenzio e di esprimere il punto di vista della coppia di piloti. Zeus sposta gli occhi felini da uno all'altro, senza mettere fretta alla decisione, ma visibilmente divertito della dinamica che aveva scatenato, senza dubbio un ulteriore test sulla strada della loro maturazione ed addestramento. I pensieri di nuovo corrono lontano, per un istante si ritrova in navigazione sulle acque turbolente del Lock Ness, le mani avvinte sulle barra della sua piccola barca a vela, i capelli sciolti dietro la nuca, la chiglia sfrecciante sulle onde, la spuma del lago intorno a lui, godendo del senso della velocità, in quello spizzico di Eden in terra, segno tangibile della grazia del Signore. E in un lampo la decisione è presa.

<<Comandante Zeus, se posso parlare per primo ed esprimermi liberamente, io penso che sia più in linea con le mie attese guidare la cloche destra, dare la direzione giàsta al mio destino è il motivo per cui mi sono arruolato, e credo che posso contribuire a farlo indirizzando la rotta della nave!>>

Mathias a questo punto si volta subito verso Snake, in attesa del suo riscontro, sperando di avere interole-playerretato bene anche le aspettative del suo partner.

Torrette

Leos, arrivato al 7° livello, nota che le seppie diventano più aggressive e incominciano a raggrupparsi. Questi gruppetti dall'aria minacciosa sembrano intenzionati a nascondere qualcosa.
I dubbi di Leos erano fondati, da un gruppo di seppie parte la famigerata "bomba-kamikaze", poi da un altro e da un altro ancora.

Leos stenta a seguire i movimenti e concentra il puntamento automatico sugli oggetti che superano la velocità di crociera delle seppie così da distinugere le bombe da le macchine.

Riesce ad abbattere la maggior parte di esse ma una si salva dai proiettili della mitragliatrice, si sta avvicinando sempre più alla nave quando un suo colpo raggiànge la seppia facendola esplodere.

La simulazione si conclude

[Out Gdr]
Prossimo post del master quando Snake e Cassandra avran postato 😉
[Fine Out Gdr]

Sala di controllo

Snake sta riflettendo. Seduto al sedile di sinistra ammira la magnificenza della sala comandi. Davanti a sé la legenda della nave: svariati indicatori permettono al pilota di esaminare in tempo reale lo stato di quella bambina. Controllo systema idraulico, test systema termico, controllo superfici aerodinamiche, e ancora, pressione caldaia, controllo sovralimentazione combinata. Una macchina perfetta. La propulsione, la generazione e la distribuzione dell'energia elettrica, della ventilazione e della refrigerazione generale degli apparati, sono segnalate sulla consolle per il controllo. Un piccolo monitor schematizza lo stato della nave, dove piccole finestre si aprono qualora i valori andassero oltre i limiti di funzionamento.

Fra il sedile di sinistra e quello di destra emerge l'IEM. L'estrema difesa, l'ultima arma disponibile contro quelle dannate seppie. Un timer regola il tempo di esclusione del reostato in modo da evitare di fonderlo, nel caso quel comando si azioni per liberare la scarica letale. Il computer di bordo, infatti, provvederebbe immediatamente a includere tutto il reostato per deviare l'energia elettrica all'esterno dello scafo, e poi, con un lampo accecante, propagarsi in tutta la sua luce fra i tentacoli assassini.

Davanti al sedile di destra guarda la consolle timoneria. Quota, rotta e inclinometro vengono comandate da lì. Un quadro controllo aperture scafo, presenta un sinottico di luci rosse e verdi che danno la situazione immediata di portelli, valvole, antenne. Un'ulteriore systema di allarme permette il governo dell'hovercraft in emergenza. Sul lato opposto della timoneria una rappresentazione audio e video di sonar e radar, sicuramente controllati dal Capitano.

Decidere'. Energia o direzione' un ultimo sguardo ai comandi' Chiude gli occhi, stringe la benda sulle tempie. Nella sua mente la luce azzurrognola delle piastre magnetiche' i motori che si scaldano, la velocità da moderare, brusche frenate o accelerate improvvise' Sì, ha deciso. A quel colosso, Snake, può solo donare la sua energia.

Mathias lo precede nella scelta e, senza stupore da parte di Snake, predilige la postazione di destra. Il compagno guiderà la Olimpus nella sua rotta, sue saranno le inaspettate virate fra i tunnel, sue le dolci sterzate a babordo. E con leggiadra simbiosi la accoccoleranno nelle notti silenziose della rete fognaria.
Come un'unica entità guideranno l'hovercraft, insieme, come un legame, uno stretto accordo, come quel pomeriggio ricordando la filastrocca di Zion.

Ora non ha più dubbi, ciò che percepiva è reale, l'affinità con Mathias è tangibile. Ricambia lo sguardo di complicità e annuisce.

Si rivolge a Zeus.
<<Capitano, la mia energia per questa nave. La cloche di sinistra per me è perfetta. Interagiremo alla perfezione, ne sono convinto.>>

Cassandra è seduta,assorta in profonde*come no...* meditazioni* par vera...*, che inevitabilmente vergono sul seppione nero.

out gdr
Mero, hai fatto una domanda per caso'ho leggiàcchiato velocemente impost precedenti ma non mi pare di essermi persa qualcosa.... 😳

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