WhatIsTheMatrix.IT – Il Sito Italiano su Matrix
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Analisi di un concetto astratto....
Cita da Adam_Burton su 8 Dicembre 2005, 23:52Ciao, spero sia rilevante quello che sto pensando.
Voi pensate che nella Trilogia sia rappresentato qualcosa di più di mente e corole-playero' Io ho sempre pensato di no, è solo la mente ad essere diversa tra uomini e macchine, non migliore o più libera (qualsiasi cosa significhi), ma solo diversa.
Penso anche che è solo la mente ad esistere (sia nel film che nella realtà), c'è solo lei: l'insieme di esperienze che sviluppano la coscienza dell'individuo, e lo rendono unico (=anima/IA (A. Burton)) sono una costruzione attiva dei principi inconsci che operano nel cervello (=mente), perché dite prima che la mente è una caratteristica comune di uomini e macchine, poi noi siamo speciali per l'anima, mentre loro per IA'
Il problema è che dal momento che si sa poco di entrambe (sia nel film che nella realtà), volendo minimizzare in linea di principio un fattore, si può ridurlo a zero. Soltanto menti diverse, poi andando un pò oltre si può dire: solo i sostrati in cui sono realizzate le menti sono diversi, i calcoli sono gli stessi, ma l'hardware ci distingue. La visione che resta alla fine è inevitabilmente quella che anche noi siamo macchine, ma diverse.
Era questo lo spirito del Topic' Booo' Spero di aver azzeccato la discussione. fatemi sapereCiao ancora Suillo, certo che quello che stai pensando è rilevante, ogni punto di vista ogni pensiero sono importanti per analizzare un qualcosa, ed è solo grazie al contributo di tutti, se riusciamo piano piano a cogliere spunti diversi nel "possibile" messaggio della opera dei Wachowschi, se non esponessimo i nostri pensieri per confrontarli insieme , probabilmente ancora qualcuno di noi penserebbe ancora che The Matrix è un film sul Kung fu....
Poi non importa se questi pensieri, queste divagazioni o come vogliamo chiamarle non portano a niente, sono futili, o inutili, nessuno di noi nasce "imparato", è il confronto di punti di vista è fondamentale per vedere quello che altri "scorgono" dove noi vediamo altro.
Ma torniamo al discorso che facevamo;
Io penso questo:Sono daccordissimo con te che la mente umana e quella meccanica, sono semplicemente "diverse", una organica una silicea, e non so quale sia la migliore delle due.
Poi però non vedo anche una sorta di qualcosa in più comune sia agli uomini che alle macchine l'anima per gli uni e l' IA per gli altri.
Una macchina con una sua programmazione ma senza un IA a renderla cosciente, è un pò come un computer dei giorni nostri, come un'elettrodomenstico di ultima generazione, ossia svolge il suo compito senza pensare perchè lo fa, magari può avere una simil sorta di intelligenza che gli permette di riconoscere certe situazioni e reagire in maniera differente a seconda del caso, ma il suo comportamento, sara in ogni modo rigido , prestabilito, frutto di una programmazione ben definita, per spiegarmi la macchina difronte ad un bivio potrà scegliere tra una delle due vie, ma non potrà scegliere di spegnersi, o comunque di fare un qualcosa che gia non sia scritto nella sua programmazione.
Un uomo allo stesso modo, se privato di una sua "Coscienza", svolgera le sue azioni in modo tale da svolgere il suo compito, e reagira agli stimoli a cui è sottoposto senza creatività, ma seguendo regole istintive, se a freddo si coprirà , se ha fame cercherà di nutrirsi, se avverte il pericolo cerchera di evitarlo ecc.
So benissimo che ridurre il concetto dell'anima ad una cosa così misera è una idiozia, ma è solo per esemplificare il concetto con cui definisco anima, ossia non semplicemente una serie di processi chimici della mente umana, dei calcoli per portare ad una soluzione, ma qualcosa in più.
Stessa cosa vale per l'IA delle macchine, non semplicemente una serie di processi elettrici, dei calcoli per operare una soluzione, ma anche qui qualcosa in piu.
Ora quindi abbiamo da una parte l'uomo con la sua "Anima" , e dall'altra le macchine con l'"IA", non nel senso stretto del termine ma in quello più ampio.
Non è forse l'"IA" che fa scegliere ad alcuni programmi senza scopo di non tornare alla sorgente e rifugiarsi in matrix, contravvenendo alle loro regole di programmazione'
Non è forse l'"anima", lo "spirito" che fa decidere a Neo di non restare a difendere Zion, ma di recarsi a 01 contravvenendo a quello che la logica avrebbe suggerito'
Ecco molto riduttivamente è questo quello che penso, non so se sia giàsto o sbagliato , e solo un "aspetto" che ho percepito nella nostra storia preferita.
Ciao, spero sia rilevante quello che sto pensando.
Voi pensate che nella Trilogia sia rappresentato qualcosa di più di mente e corole-playero' Io ho sempre pensato di no, è solo la mente ad essere diversa tra uomini e macchine, non migliore o più libera (qualsiasi cosa significhi), ma solo diversa.
Penso anche che è solo la mente ad esistere (sia nel film che nella realtà), c'è solo lei: l'insieme di esperienze che sviluppano la coscienza dell'individuo, e lo rendono unico (=anima/IA (A. Burton)) sono una costruzione attiva dei principi inconsci che operano nel cervello (=mente), perché dite prima che la mente è una caratteristica comune di uomini e macchine, poi noi siamo speciali per l'anima, mentre loro per IA'
Il problema è che dal momento che si sa poco di entrambe (sia nel film che nella realtà), volendo minimizzare in linea di principio un fattore, si può ridurlo a zero. Soltanto menti diverse, poi andando un pò oltre si può dire: solo i sostrati in cui sono realizzate le menti sono diversi, i calcoli sono gli stessi, ma l'hardware ci distingue. La visione che resta alla fine è inevitabilmente quella che anche noi siamo macchine, ma diverse.
Era questo lo spirito del Topic' Booo' Spero di aver azzeccato la discussione. fatemi sapere
Ciao ancora Suillo, certo che quello che stai pensando è rilevante, ogni punto di vista ogni pensiero sono importanti per analizzare un qualcosa, ed è solo grazie al contributo di tutti, se riusciamo piano piano a cogliere spunti diversi nel "possibile" messaggio della opera dei Wachowschi, se non esponessimo i nostri pensieri per confrontarli insieme , probabilmente ancora qualcuno di noi penserebbe ancora che The Matrix è un film sul Kung fu....
Poi non importa se questi pensieri, queste divagazioni o come vogliamo chiamarle non portano a niente, sono futili, o inutili, nessuno di noi nasce "imparato", è il confronto di punti di vista è fondamentale per vedere quello che altri "scorgono" dove noi vediamo altro.
Ma torniamo al discorso che facevamo;
Io penso questo:
Sono daccordissimo con te che la mente umana e quella meccanica, sono semplicemente "diverse", una organica una silicea, e non so quale sia la migliore delle due.
Poi però non vedo anche una sorta di qualcosa in più comune sia agli uomini che alle macchine l'anima per gli uni e l' IA per gli altri.
Una macchina con una sua programmazione ma senza un IA a renderla cosciente, è un pò come un computer dei giorni nostri, come un'elettrodomenstico di ultima generazione, ossia svolge il suo compito senza pensare perchè lo fa, magari può avere una simil sorta di intelligenza che gli permette di riconoscere certe situazioni e reagire in maniera differente a seconda del caso, ma il suo comportamento, sara in ogni modo rigido , prestabilito, frutto di una programmazione ben definita, per spiegarmi la macchina difronte ad un bivio potrà scegliere tra una delle due vie, ma non potrà scegliere di spegnersi, o comunque di fare un qualcosa che gia non sia scritto nella sua programmazione.
Un uomo allo stesso modo, se privato di una sua "Coscienza", svolgera le sue azioni in modo tale da svolgere il suo compito, e reagira agli stimoli a cui è sottoposto senza creatività, ma seguendo regole istintive, se a freddo si coprirà , se ha fame cercherà di nutrirsi, se avverte il pericolo cerchera di evitarlo ecc.
So benissimo che ridurre il concetto dell'anima ad una cosa così misera è una idiozia, ma è solo per esemplificare il concetto con cui definisco anima, ossia non semplicemente una serie di processi chimici della mente umana, dei calcoli per portare ad una soluzione, ma qualcosa in più.
Stessa cosa vale per l'IA delle macchine, non semplicemente una serie di processi elettrici, dei calcoli per operare una soluzione, ma anche qui qualcosa in piu.
Ora quindi abbiamo da una parte l'uomo con la sua "Anima" , e dall'altra le macchine con l'"IA", non nel senso stretto del termine ma in quello più ampio.
Non è forse l'"IA" che fa scegliere ad alcuni programmi senza scopo di non tornare alla sorgente e rifugiarsi in matrix, contravvenendo alle loro regole di programmazione'
Non è forse l'"anima", lo "spirito" che fa decidere a Neo di non restare a difendere Zion, ma di recarsi a 01 contravvenendo a quello che la logica avrebbe suggerito'
Ecco molto riduttivamente è questo quello che penso, non so se sia giàsto o sbagliato , e solo un "aspetto" che ho percepito nella nostra storia preferita.
Cita da anderson_a6 su 9 Dicembre 2005, 8:17Ancora non sono d'accordo sul parallelo tra anima e IA.
Non è forse l'"anima", lo "spirito" che fa decidere a Neo di non restare a difendere Zion, ma di recarsi a 01 contravvenendo a quello che la logica avrebbe suggerito'
Non credo che, per quello che è il concetto comune, l'anima partecipi nella scelta in un individuo. La scelta rimane pur sempre un processo mentale, ben definibile, fisico, reale. In teoria addirittura prevedibile. L'anima, l'entità percepita (o voluta) dall'uomo, rappresenta l'anello di congiànzione fra la realtà fisica e metafisica, caratterizza spiritualmente ogni individuo, ma non va ad interagire con esso.
Ancora non sono d'accordo sul parallelo tra anima e IA.
Non è forse l'"anima", lo "spirito" che fa decidere a Neo di non restare a difendere Zion, ma di recarsi a 01 contravvenendo a quello che la logica avrebbe suggerito'
Non credo che, per quello che è il concetto comune, l'anima partecipi nella scelta in un individuo. La scelta rimane pur sempre un processo mentale, ben definibile, fisico, reale. In teoria addirittura prevedibile. L'anima, l'entità percepita (o voluta) dall'uomo, rappresenta l'anello di congiànzione fra la realtà fisica e metafisica, caratterizza spiritualmente ogni individuo, ma non va ad interagire con esso.
Cita da neve su 9 Dicembre 2005, 21:10Non ho seguito molto il discorso, mi sono un pò perso, scusatemi... in ogni caso non è forse semplicemente la coscienza quella che li accomuna'
Non ho seguito molto il discorso, mi sono un pò perso, scusatemi... in ogni caso non è forse semplicemente la coscienza quella che li accomuna'
Cita da Adam_Burton su 10 Dicembre 2005, 0:03Non credo che, per quello che è il concetto comune, l'anima partecipi nella scelta in un individuo. La scelta rimane pur sempre un processo mentale, ben definibile, fisico, reale. In teoria addirittura prevedibile. L'anima, l'entità percepita (o voluta) dall'uomo, rappresenta l'anello di congiànzione fra la realtà fisica e metafisica, caratterizza spiritualmente ogni individuo, ma non va ad interagire con esso.
Io penso che il processo mentale della scelta, funzioni esattamente come dici tu, però , al momento di operare la decisione, spesso pur sapendo benissimo quale sia la scelta migliore da fare, c'è una parte di noi che si intromette, e manda all'aria tutta la logica possibile, io non so come si chiami, l'ho definita anima, ma anche coscienza va bene, anche spirito, io credo che sia un qualcosa al di fuori dello stretto e rigido schema mentale, che calcola la probabilità di riuscita, ed è questa cosa che fa compiere all'individuo le scelte più strane, quelle meno prevedibili.
Ripeto è solo un mio punto di vista.
Non credo che, per quello che è il concetto comune, l'anima partecipi nella scelta in un individuo. La scelta rimane pur sempre un processo mentale, ben definibile, fisico, reale. In teoria addirittura prevedibile. L'anima, l'entità percepita (o voluta) dall'uomo, rappresenta l'anello di congiànzione fra la realtà fisica e metafisica, caratterizza spiritualmente ogni individuo, ma non va ad interagire con esso.
Io penso che il processo mentale della scelta, funzioni esattamente come dici tu, però , al momento di operare la decisione, spesso pur sapendo benissimo quale sia la scelta migliore da fare, c'è una parte di noi che si intromette, e manda all'aria tutta la logica possibile, io non so come si chiami, l'ho definita anima, ma anche coscienza va bene, anche spirito, io credo che sia un qualcosa al di fuori dello stretto e rigido schema mentale, che calcola la probabilità di riuscita, ed è questa cosa che fa compiere all'individuo le scelte più strane, quelle meno prevedibili.
Ripeto è solo un mio punto di vista.
Cita da Suillo su 10 Dicembre 2005, 3:02Ma gli schemi mentali non sono rigidi, quando il ragionamento è volto all'ottimizzazione allora sì, ma è sempre la mente/cervello che si intromette, non possiamo violare i pattern di attivazione del cervello (i pensieri, le emozioni, l'attività mentale vista fisiologicamente). Dall'altro lato l'IA è solo un software (anche quando è basato su istruzioni implicite), la parte più umana delle macchine è sempre un meccanismo, niente che sfugga al controllo. Penso anche al replicante di cui si innamora Harrison Ford in Blade Runner, la sua parte davvero speciale è solo un insieme di ricordi molto ricco!
Dov'è lo spirito o l'anima o comunque la chiamiamo, questa terza dimensione oltre a mente e corole-playero in Matrix'
Ma gli schemi mentali non sono rigidi, quando il ragionamento è volto all'ottimizzazione allora sì, ma è sempre la mente/cervello che si intromette, non possiamo violare i pattern di attivazione del cervello (i pensieri, le emozioni, l'attività mentale vista fisiologicamente). Dall'altro lato l'IA è solo un software (anche quando è basato su istruzioni implicite), la parte più umana delle macchine è sempre un meccanismo, niente che sfugga al controllo. Penso anche al replicante di cui si innamora Harrison Ford in Blade Runner, la sua parte davvero speciale è solo un insieme di ricordi molto ricco!
Dov'è lo spirito o l'anima o comunque la chiamiamo, questa terza dimensione oltre a mente e corole-playero in Matrix'
Cita da Jestas su 10 Dicembre 2005, 3:08doveei pensare che questo è un film di fantascienza , e come in molte opere cyberole-playerunk la tesi è un futuro in cui la coscienza delle macchine sia pari a quella umana, nè più nè meno, uguale, nonostante ci siano ancora persone ostili alla "nuova razza". Non devi pensare alle macchine della fiction di Matrix come a quelle che noi conosciamo, devi ragionare secondo schemi immaginari
doveei pensare che questo è un film di fantascienza , e come in molte opere cyberole-playerunk la tesi è un futuro in cui la coscienza delle macchine sia pari a quella umana, nè più nè meno, uguale, nonostante ci siano ancora persone ostili alla "nuova razza". Non devi pensare alle macchine della fiction di Matrix come a quelle che noi conosciamo, devi ragionare secondo schemi immaginari
Cita da Suillo su 10 Dicembre 2005, 3:37in effetti, con quello che studio il livello di assuefazione è troppo alto :D.
Penso alle macchine dalla mattina alla sera :D. E The Matrix è diventato un universo che alle volte voglio piegare fino a cercare le risposte alla mie domande. :fumato:
comunque dov'è questo terzo livello nella trilogia, non solo per le macchine, ma anche per gli uomini'
in effetti, con quello che studio il livello di assuefazione è troppo alto :D.
Penso alle macchine dalla mattina alla sera :D. E The Matrix è diventato un universo che alle volte voglio piegare fino a cercare le risposte alla mie domande. :fumato:
comunque dov'è questo terzo livello nella trilogia, non solo per le macchine, ma anche per gli uomini'
Cita da Jestas su 10 Dicembre 2005, 4:04buona domanda, è la città delle macchine, il mainframe, è lì che hanno un'origine comune i collegati a The Matrix , che siano AI o umani
buona domanda, è la città delle macchine, il mainframe, è lì che hanno un'origine comune i collegati a The Matrix , che siano AI o umani
Cita da Adam_Burton su 10 Dicembre 2005, 12:40Ora faccio un'altro aragone che mi viene in mente:
Matrix è una realtà astratta, artificiale, ma pur sempre astratta, in essa "vivono", o meglio "esistono", le RSI degli uomini collegati (blue/red pill), le RSI dei programmi residenti, e le RSI degli esuli.
Ora proviamo a paragonare il concetto di RSI al concetto di "Corole-playero Astrale", e quest'ultimo al concetto di "Anima", possiamo trovare delle similitudini coerenti tra questi concetti'
Ora faccio un'altro aragone che mi viene in mente:
Matrix è una realtà astratta, artificiale, ma pur sempre astratta, in essa "vivono", o meglio "esistono", le RSI degli uomini collegati (blue/red pill), le RSI dei programmi residenti, e le RSI degli esuli.
Ora proviamo a paragonare il concetto di RSI al concetto di "Corole-playero Astrale", e quest'ultimo al concetto di "Anima", possiamo trovare delle similitudini coerenti tra questi concetti'
Cita da Jestas su 10 Dicembre 2005, 13:05mm, ottimo ragionamento ma secondo me le immagini residue di sé (RSI) non sono l'equivalente delle anime, ma del corole-playero, se consideriamo che Matrix è il nostro mondo
mm, ottimo ragionamento ma secondo me le immagini residue di sé (RSI) non sono l'equivalente delle anime, ma del corole-playero, se consideriamo che Matrix è il nostro mondo