WhatIsTheMatrix.IT – Il Sito Italiano su Matrix
WhatIsTheMatrix.IT – Il Sito Italiano su Matrix
WhatIsTheMatrix.IT – Il Sito Italiano su MatrixHome // Forum
Analisi di un concetto astratto....
Cita da Konte su 10 Dicembre 2005, 13:34Ora faccio un'altro aragone che mi viene in mente:
Matrix è una realtà astratta, artificiale, ma pur sempre astratta, in essa "vivono", o meglio "esistono", le RSI degli uomini collegati (blue/red pill), le RSI dei programmi residenti, e le RSI degli esuli.
Ora proviamo a paragonare il concetto di RSI al concetto di "Corole-playero Astrale", e quest'ultimo al concetto di "Anima", possiamo trovare delle similitudini coerenti tra questi concetti'
Beh..visto che la prima The Matrix è stata costruita come una specie di Paradiso, una sorta di Eden, si potrebbe pensare alle anime che finiscono in Paradiso.
Le successive versioni di The Matrix invece, potrebbero essere paragonate ad una sorta di Inferno nel quale le anime sono costrette a vivere! E alcune anime, passano pure dal Limbo...
Ora faccio un'altro aragone che mi viene in mente:
Matrix è una realtà astratta, artificiale, ma pur sempre astratta, in essa "vivono", o meglio "esistono", le RSI degli uomini collegati (blue/red pill), le RSI dei programmi residenti, e le RSI degli esuli.
Ora proviamo a paragonare il concetto di RSI al concetto di "Corole-playero Astrale", e quest'ultimo al concetto di "Anima", possiamo trovare delle similitudini coerenti tra questi concetti'
Beh..visto che la prima The Matrix è stata costruita come una specie di Paradiso, una sorta di Eden, si potrebbe pensare alle anime che finiscono in Paradiso.
Le successive versioni di The Matrix invece, potrebbero essere paragonate ad una sorta di Inferno nel quale le anime sono costrette a vivere! E alcune anime, passano pure dal Limbo...
Cita da Suillo su 10 Dicembre 2005, 14:52il parallelo RSI - corole-playero astrale ci sta tutto.
morire in uno dei due livelli si riverbera sull'altro ("il corole-playero non sopravvive senza la mente"). E per quello che ne so i due corole-playeri (fisico e astrale) sono collegati attraverso un filo color oro (il colore del corole-playero astrale di Smith nella realtà) e la rottura di questo porta all'isolamento nel mondo astrale, ma non alla morte fisica. Un pò come Neo nella Mobil Ave.
il parallelo RSI - corole-playero astrale ci sta tutto.
morire in uno dei due livelli si riverbera sull'altro ("il corole-playero non sopravvive senza la mente"). E per quello che ne so i due corole-playeri (fisico e astrale) sono collegati attraverso un filo color oro (il colore del corole-playero astrale di Smith nella realtà) e la rottura di questo porta all'isolamento nel mondo astrale, ma non alla morte fisica. Un pò come Neo nella Mobil Ave.
Cita da Jestas su 10 Dicembre 2005, 15:56ma RSI ha a che fare con la finzione, il velo di maya, è un'immagine residua, non la VERA immagine, che poi non può neanche essere definita "immagine"
ma RSI ha a che fare con la finzione, il velo di maya, è un'immagine residua, non la VERA immagine, che poi non può neanche essere definita "immagine"
Cita da Suillo su 10 Dicembre 2005, 17:48ok, per l'immagine di Smith nel corole-playero di Bane forse è un pò contorto come ragionamento, ma per tutti gli altri in Matrix, compreso Neo, e la sua separazione tra corole-playero fisico e corole-playero astrale, con la mancanza del cavo (unplugged) mi sembra coerente con l'idea di Adam Burton, il che renderebbe la sua idea ancor più coerente.
ok, per l'immagine di Smith nel corole-playero di Bane forse è un pò contorto come ragionamento, ma per tutti gli altri in Matrix, compreso Neo, e la sua separazione tra corole-playero fisico e corole-playero astrale, con la mancanza del cavo (unplugged) mi sembra coerente con l'idea di Adam Burton, il che renderebbe la sua idea ancor più coerente.
Cita da lairbox su 13 Dicembre 2005, 21:25Esistono in realtà 2 cose che definiscono i vari stadi dell'io e dell'anima spero di non andare ot o di dire cose che non siano comprensibili... Anche perchè è un pochino lunga... spero di rendervela interessante...
Esiste una realtà matematica che io chiamerei 0 chè è praticamente tutto quello che ci circonda, partendo dal nostro corole-playero, la nostra realtà che ci definisce ci forma nel corole-playero e nello spirito, ma essa è matematica, talmente precisa e ridondante che addirittura è possibile individuarne degli schemi... il nostro vivere come il nostro reagire è frutto di qualcosa di come dire, già scritto fin nei minimi particolari... ogni evento è immutabile nel tempo e quindi se avessimo uno schema di sviluppo saremmo in grado di vedere cosa faremmo nel futuro...
Ma interessante è vedere la realtà 1... ossia quella soggettiva... (Attenzione linguaggio segaiolo in corso)
La realtà soggettiva è quella che è in congiànzione con la realtà 0, è come dire un piccolo spillo impercettibile un un migliardo di universi... ma è in pratica lo spillo da cui prende senso tutto il continuos spazio tempo...
Se voi pensate ad un triangolo esso non è un triangolo affinchè non conoscete la forma del triangolo... stessa cosa funziona per la congiànzione o equilibrio simbiotico dell'universo...
Diciamo che essa funziona come assorbente, e cerca di mediare attraverso alla realtà 0 per fare si che ogni cosa prenda una sua forma logica intuitiva... Noi come soggetti siamo soli come dei cani in realtà... le persone che vediamo sono solo algoritmi persistenti nell'universo, se tu parli con me dovrai renderti conto che non stai parlando con me ma con te stesso sotto forma di un algoritmo che si trascina da diverso tempo... il paradosso spazio tempo infatti permette questo, anche se i nostri processi vitali sembrano sincronizzati, non siamo altro che la stessa persona che si specchia nel fui e nel sarò... la riproduzione è l'atto che completa infatti l'unione fra due processi persistenti e crea un nuovo portale su cui il soggetto 1 si può rimanifestare...In parole sode sode alla fine io e voi siamo la stessa persona, ma non metaforicamente, realmente, dimostrabilmente, per cui il famoso omino che ha insegnato a chiamarci "fratelli" diciamo che forse qualcosa già di questo sapeva... ma in relazione a quanto scritto sul vangelo di Tommaso ha taciuto...
Spero di non essere andato ot col topic che parla di anima e corole-playero e spirito con questa visione forse un pochino troppo geometrica...
Quante aspirine devo comperare' 😳
Esistono in realtà 2 cose che definiscono i vari stadi dell'io e dell'anima spero di non andare ot o di dire cose che non siano comprensibili... Anche perchè è un pochino lunga... spero di rendervela interessante...
Esiste una realtà matematica che io chiamerei 0 chè è praticamente tutto quello che ci circonda, partendo dal nostro corole-playero, la nostra realtà che ci definisce ci forma nel corole-playero e nello spirito, ma essa è matematica, talmente precisa e ridondante che addirittura è possibile individuarne degli schemi... il nostro vivere come il nostro reagire è frutto di qualcosa di come dire, già scritto fin nei minimi particolari... ogni evento è immutabile nel tempo e quindi se avessimo uno schema di sviluppo saremmo in grado di vedere cosa faremmo nel futuro...
Ma interessante è vedere la realtà 1... ossia quella soggettiva... (Attenzione linguaggio segaiolo in corso)
La realtà soggettiva è quella che è in congiànzione con la realtà 0, è come dire un piccolo spillo impercettibile un un migliardo di universi... ma è in pratica lo spillo da cui prende senso tutto il continuos spazio tempo...
Se voi pensate ad un triangolo esso non è un triangolo affinchè non conoscete la forma del triangolo... stessa cosa funziona per la congiànzione o equilibrio simbiotico dell'universo...
Diciamo che essa funziona come assorbente, e cerca di mediare attraverso alla realtà 0 per fare si che ogni cosa prenda una sua forma logica intuitiva... Noi come soggetti siamo soli come dei cani in realtà... le persone che vediamo sono solo algoritmi persistenti nell'universo, se tu parli con me dovrai renderti conto che non stai parlando con me ma con te stesso sotto forma di un algoritmo che si trascina da diverso tempo... il paradosso spazio tempo infatti permette questo, anche se i nostri processi vitali sembrano sincronizzati, non siamo altro che la stessa persona che si specchia nel fui e nel sarò... la riproduzione è l'atto che completa infatti l'unione fra due processi persistenti e crea un nuovo portale su cui il soggetto 1 si può rimanifestare...
In parole sode sode alla fine io e voi siamo la stessa persona, ma non metaforicamente, realmente, dimostrabilmente, per cui il famoso omino che ha insegnato a chiamarci "fratelli" diciamo che forse qualcosa già di questo sapeva... ma in relazione a quanto scritto sul vangelo di Tommaso ha taciuto...
Spero di non essere andato ot col topic che parla di anima e corole-playero e spirito con questa visione forse un pochino troppo geometrica...
Quante aspirine devo comperare' 😳
Cita da Suillo su 15 Dicembre 2005, 20:01ostia lairbox mi sono perso... 😯
ostia lairbox mi sono perso... 😯
Cita da lairbox su 15 Dicembre 2005, 22:32Provo a disincancrenire quel discorso...
Allora noi sappiamo che esiste la matematica, la matematica degli eventi, è sempre logica e tutto, proprio tutto è assoggettato alla matematica... Anche il nostro modo di pensare di decidere, se ci pensi non è altro che una scala di variabili messa più o meno in fila dall'inizio della nostra nascita...
Ma se è tutto matematico' Che senso ha allora' In questo universo matematico nascono dei sottoinsiemi, come dei piccoli sottouniversi, e questi siamo noi...
Come sottouniversi abbiamo una visione di paragone con l'universo esterno e interagiamo con l'universo sempre matematicamente, il fattore dei sentimenti è dovuto solo al nostro status privilegiato di universino omnicomprensivo.
Ma perchè siamo universi' Siamo universi per un semplice fatto, perchè siamo collegati come con un filo col centro esatto dell'universo... Le nostre reazioni però sono matematiche, facciamo la nostra vita, eccetera eccetera.. poi il cordone da noi si stacca ed è capacissimo di saltare indietro di 30-40 anni per andare a farti provare le sensazioni di un'altra persona magari nata anche solo un centesimo dopo di te... (anche se questo non è sicuro, c'è caso che ci tocchi anche di tornare molto più indietro o avanti... il tempo è bizzarro)
Questa persona sai cosa fa' Vede tutto come lo vediamo noi, pensa di essere una piccola parte del tutto ma non si accorge in realtà dell'infondatezza di quello che vede, perchè l'illusione di interagirci è estremamente verosimile... le interazioni matematiche sono talmente complesse che appena prendi confidenza con esse ti accorgi che tutto quello che vedi è finto... l'unica cosa che è vera è l'emozione che ti da... ma l'accorgersi di questa situazione è agghiacciante... Perdi la voglia di vivere di botto e ti senti responsabile per tutte le cose brutte che vedi... Automaticamente stenti a dare una risposta alla domanda del senso della vita, ma la conclusione del viaggio comunque ti porta a capire di aver voglia di ricreare il paradiso, un gioco divertente a puntate!!! Magari un sacco di angeli oziosi ci sta guardando nei nostri continui sforzi... ridendo e scherzando.. il grande Fratello Divino...
Provo a disincancrenire quel discorso...
Allora noi sappiamo che esiste la matematica, la matematica degli eventi, è sempre logica e tutto, proprio tutto è assoggettato alla matematica... Anche il nostro modo di pensare di decidere, se ci pensi non è altro che una scala di variabili messa più o meno in fila dall'inizio della nostra nascita...
Ma se è tutto matematico' Che senso ha allora' In questo universo matematico nascono dei sottoinsiemi, come dei piccoli sottouniversi, e questi siamo noi...
Come sottouniversi abbiamo una visione di paragone con l'universo esterno e interagiamo con l'universo sempre matematicamente, il fattore dei sentimenti è dovuto solo al nostro status privilegiato di universino omnicomprensivo.
Ma perchè siamo universi' Siamo universi per un semplice fatto, perchè siamo collegati come con un filo col centro esatto dell'universo... Le nostre reazioni però sono matematiche, facciamo la nostra vita, eccetera eccetera.. poi il cordone da noi si stacca ed è capacissimo di saltare indietro di 30-40 anni per andare a farti provare le sensazioni di un'altra persona magari nata anche solo un centesimo dopo di te... (anche se questo non è sicuro, c'è caso che ci tocchi anche di tornare molto più indietro o avanti... il tempo è bizzarro)
Questa persona sai cosa fa' Vede tutto come lo vediamo noi, pensa di essere una piccola parte del tutto ma non si accorge in realtà dell'infondatezza di quello che vede, perchè l'illusione di interagirci è estremamente verosimile... le interazioni matematiche sono talmente complesse che appena prendi confidenza con esse ti accorgi che tutto quello che vedi è finto... l'unica cosa che è vera è l'emozione che ti da... ma l'accorgersi di questa situazione è agghiacciante... Perdi la voglia di vivere di botto e ti senti responsabile per tutte le cose brutte che vedi... Automaticamente stenti a dare una risposta alla domanda del senso della vita, ma la conclusione del viaggio comunque ti porta a capire di aver voglia di ricreare il paradiso, un gioco divertente a puntate!!! Magari un sacco di angeli oziosi ci sta guardando nei nostri continui sforzi... ridendo e scherzando.. il grande Fratello Divino...
Cita da Boomer su 15 Dicembre 2005, 23:13lairbox :-_-: attenzione :agent:
lairbox :-_-: attenzione :agent:
Cita da lairbox su 16 Dicembre 2005, 10:04Nel voler spiegare la mia visione dell'argomento ho deragliato in Ot... Sorry... :muto:
Nel voler spiegare la mia visione dell'argomento ho deragliato in Ot... Sorry... :muto:
Cita da Castity su 28 Dicembre 2005, 0:55Dico la mia riguardo al tema e poi a lair.
La differenza di base è che le macchine non hanno un anima.
Le macchine reagiscono solo a uno schema secondo dei parametri programmati. A differenza dell'uomo essi NON sanno qual'è il punto di origine spirituale. Detto in parole povere, una macchina che viene programmata non sa dire se un systema è migliore o meno. Può confrontare i dati e cercare di emulare secondo programma quello che gli VIENE DETTO che sia il risultato migliore.
L'uomo invece ha un anima che sa discernere, che dato un systema di valori lo può confutare azzerare e ricostruire da capo per una programmazione interiore che è PERFETTA. Che poi non la segue e preferisca ammazzare i suoi simili è una ulteriore prova di libero arbitrio.
Questo una macchina non può farlo.
Un passo sopra le macchine sarebbero gli Angeli semmai: perfetti ma senza libero arbitrio, se escludessimo Lucifero e simili.
Di conseguenza l'anima è proprio la forza di Neo in fondo, quello che lo differenzia da Smith: Smith duplica un programma che si sovra impone come un lavaggio del cervello colossale. Ma la forza dell'anima che è forte e cosciente di sè sa scegliere cosa è più giàsto e meglio per se.
Di conseguenza se un macchina fosse programmata in modo cosi perfetto da poter essere quello che vuole, a random...forse diventerebbe il ricettacolo di un anima. Attenzione non che genera un anima, ma che rene possibile la sua insinuazione, come nel feto umano.
Interessante sotto questo aspetto notare come geneticametne otteniamo ben più che semplici schermi di proteine e simili!infine per lair, con rispetto dissentisco il suo discorso. Se mi parli di un unico Io dell'umanità che comprende tutti gli aspetti dell'essere umano è un conto, ma non è vivo ne reale. E' solo un insieme, quando una persona si equivale ad essa con la sua anima diventa una creatura superiore si.
Non considerare con disprezzo la logica, la logica senza emozione è un motore perfetto senza benzina.Grazie per la pazienza!
Dico la mia riguardo al tema e poi a lair.
La differenza di base è che le macchine non hanno un anima.
Le macchine reagiscono solo a uno schema secondo dei parametri programmati. A differenza dell'uomo essi NON sanno qual'è il punto di origine spirituale. Detto in parole povere, una macchina che viene programmata non sa dire se un systema è migliore o meno. Può confrontare i dati e cercare di emulare secondo programma quello che gli VIENE DETTO che sia il risultato migliore.
L'uomo invece ha un anima che sa discernere, che dato un systema di valori lo può confutare azzerare e ricostruire da capo per una programmazione interiore che è PERFETTA. Che poi non la segue e preferisca ammazzare i suoi simili è una ulteriore prova di libero arbitrio.
Questo una macchina non può farlo.
Un passo sopra le macchine sarebbero gli Angeli semmai: perfetti ma senza libero arbitrio, se escludessimo Lucifero e simili.
Di conseguenza l'anima è proprio la forza di Neo in fondo, quello che lo differenzia da Smith: Smith duplica un programma che si sovra impone come un lavaggio del cervello colossale. Ma la forza dell'anima che è forte e cosciente di sè sa scegliere cosa è più giàsto e meglio per se.
Di conseguenza se un macchina fosse programmata in modo cosi perfetto da poter essere quello che vuole, a random...forse diventerebbe il ricettacolo di un anima. Attenzione non che genera un anima, ma che rene possibile la sua insinuazione, come nel feto umano.
Interessante sotto questo aspetto notare come geneticametne otteniamo ben più che semplici schermi di proteine e simili!
infine per lair, con rispetto dissentisco il suo discorso. Se mi parli di un unico Io dell'umanità che comprende tutti gli aspetti dell'essere umano è un conto, ma non è vivo ne reale. E' solo un insieme, quando una persona si equivale ad essa con la sua anima diventa una creatura superiore si.
Non considerare con disprezzo la logica, la logica senza emozione è un motore perfetto senza benzina.
Grazie per la pazienza!