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Bene e Male

Voglio scrivere questo topic per esporvi una mia recente riflessione sull'esistenza: ma esistono davvero il Bene e il Male'
So che sembra una domanda banale ma per me ha assunto un grande significato col passare del tempo. Il Bene e il Male esistono in quanto entità ben distinte e contrapposte o come due elementi completamente amalgamati l'uno con l'altro (ad es. il Tao)' E' possibile la loro non esistenza'
Forse sto delirando per colpa dell'influenza...

il bene e male sono due concetti relativi, si parla di una dualità dettata dalla morale. La morale è relativa ai costumi di una società, ai dogmi di una religione, a situazioni contingenti.
Il bene e il male come entità astratte non esistono.
Esiste l'armonia naturale, le leggi armoniche, il principio dell'ottava, tutte quelle regole matematiche che governano la nostra realtà. Poi esiste lo squilibrio, il caos, che porta alla dissoluzione, utile per lasciare spazio per nuove forme.
Non parlo quindi di bene e male, ma di due cose necessarie.
L'uomo, e qui la penso come Smith, è soprattutto una creatura del caos, dello squilibrio, perchè in questa Era è quasi completamente disconnesso dalle regole naturali a cui comunque è soggetto, ma che ignora e che quindi subisce, vivendo, agendo e pensando "male", non in armonia.
A differenza invece degli animali... e del resto del creato del demiurgo 😀

Concludendo, a mio parere i concetti di bene e male non sono altro che uno strumento di controllo.

Concludendo, a mio parere i concetti di bene e male non sono altro che uno strumento di controllo.

Condivido a pieno, ed aggiàngo una delle frasi (per me) più belle di The Matrix:
Morole-playerheus: Non pensare in termini di giàsto e sbagliato.

Quindi si potrebbe anche dire che concettualmente il "paradiso" e l'"inferno" non possono esistere' Vi ringrazio per le vostre sapienti risposte.

beh, paradiso e inferno sono concetti....primitivi,se mi si passa il termine, e anche controsensisti, e prettamente cristiani. Il cristianesimo è una religione di tipo monoteistico, dove dio è il fulcro.Un dio che ha un'impostazione positiva, ma che sa punire. era necessario per la chiesa di allora creare un systema dogmatico che potesse tenere tra le sue maglie i credenti, la gente del popolo.Quindi, la visione di paradiso, luogo beato per eccellenza, e inferno, luogo di punizione e castigo. da questo punto di vista apprezzo le religioni-filosofie orientali, come il buddismo, in cui non c'è dio ma il Nirvana, che sostanzialmente è armonia.Quindi, IMHO, sarebbe più corretto parlare di armonia e disarmonia,pèiuttosto che di inferno e paradiso.

Quoto in pieno Cassandra la cui saggezza è il faro di Alessandria per noi poveri dispersi. (dai che ci sto a provà! 😉 )
A parte gli scherzi, i concetti di paradiso ed Inferno sono strettamente legati ad una visione medioevale della religione e dell' Oltretomba.
Per un uomo di oggi risulta difficile credere che la sua anima brucerà in eterno o starà a pregare in eterno davanti ad una Grande Luce.
La visione di Dante (di cui io sono discendente tra l' altro :mrgreen: ) è ormai obsoleta. Gesù raramente descrive l' Aldilà... generalmente parla di "aver parte con Lui" o di "sedere con Lui" come ad una grande mensa... come ad una cena. La cosa mi ha sempre fatto riflettere. Molti popoli barbari, principalmente nordici come i Germani o i Britanni, credevano proprio in questo: vedevano l' Aldilà come un ' immensa tavolata di eroi e di persone giàste che, coi propri antenati e i membri della sua casata, passavano insieme l' eternità in un eterno banchetto.
Sarebbe interessante sviluppare maggiormente il discorso ma temo che ci vorrebbero una quindicina di libri almeno...
...purtroppo! 🙁
G

Anche io quoto in pieno Cassandra, bene e male, la visione del paradiso e dell'inferno è ormai obsoleta, quello che penso fermamente è che una volta morti dovremo pagare un pegno, cioè quello di dimenticarci tutto quello che è successo, per poi darci una nuova opportunità di vita sempre rinascendo gli stessi di prima, secondo me ogni momento che viviamo è eterno, ogni succedersi delle cose è come scritto in un libro che stiamo leggendo, e alla fine ricominciamo d'accapo, effetto loop del tempo... io ne sono convinto.
Bene e male sono due cose che esistono secondo me, cosa facile è schierarsi da una o dall'altra parte, ma cosa quasi impossibile per noi esseri umani è ambire all'equilibrio bene male che crea la giàstizia. Nella ricerca del mio io interiore mi sono imbattuto verso una conoscenza del mio male e del mio bene, ho cercato di bilanciarli ma questo mi ha incasinato non poco, percui ho deciso di lasciarmi un pochino più cullare dagli avvenimenti, cercando di essere più istintivo.
Sono convinto che entro breve si paleserà al mondo un'altra figura paragonabile a quella di Cristo... molti libri che ho letto dicono che sarà un'anticristo che non sarà cattivo come pensiamo ma che ci porterà verso una nuova concezione della spiritualità a cui noi ambiamo sempre di più... Porterà in pratica dalla nostra era primitiva a una nuova era che (spero) durerà a lungo: il periodo dell'acquario almeno dicono, periodo di estremo equilibrio e di crescita dell'intero genere umano... sempre tratto dal libro che ho letto.

Beh non vedo l'ora che arrivi, secondo le mie previsioni :morole-playerh: (mi sono divertito a fare qualche calcolo) egli si paleserà al mondo entro 3 anni... probabilmente tra il 2007 ed il 2008... e avrà circa 33.3333... anni... proseguendo il cammino del primo messia! Vaaaabehhh... :devil:

Bene e male fanno parte dell'essenza umana. Che poi non siano come ce li hanno insegnati può anche andarmi bene. Ma da qui, a dire che non esistono e che sono solo strumenti di controllo, ce ne passa...

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Esiste l'armonia naturale, le leggi armoniche, il principio dell'ottava, tutte quelle regole matematiche che governano la nostra realtà.
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Ciao Trevius, potresti spiegare meglio cosa intendi con "principio dell'ottava"'

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L'uomo, e qui la penso come Smith, è soprattutto una creatura del caos, dello squilibrio, perchè in questa Era è quasi completamente disconnesso dalle regole naturali a cui comunque è soggetto, ma che ignora e che quindi subisce, vivendo, agendo e pensando "male", non in armonia.
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Qui non mi trovi molto d'accordo, anzi... secondo la mia interole-playerretazione della legge dell'ottava, dell'armonia e della relativa dipendenza dell'uomo da questi principi, la tua frase è contraddittoria.
In condizioni comuni infatti, l'uomo è vittima inconsapevole di tali leggi ed il suo comportamento è dettato da queste ultime. (lotta, amore, rapporti interole-playerersonali e perfino i più semplici gesti come il grattarsi il capo..).
Essendo tali leggi la rappresentazione dell'ordine, fanno sì che l'intero comportamento dell'uomo sia in completa armonia con esso.
E' il processo dell'evoluzione che va contro tali regole, che rende un uomo consapevole del suo stato di schiavitù, di prigionia, di sottomissione a queste leggi e che lo accompagna lungo il difficile percorso necessario per svincolarsi da questo legame naturale.
Tant'è che in alcune correnti di pensiero, l'evoluzione dell'uomo viene definita come un processo contro Dio e contro Natura.

Mi trovo concorde con coloro che sostengono l'inesistenza del bene e del male.
E' solo una questione di punti di vista, di morale o di "programmazione" dovuta all'ambiente che ci ha forgiati nel nostro processo di crescita come esseri umani.

La divisione in bene e male nasce dalla nostra percezione prettamente dualistica della rappresentazione di tutti i fenomeni che possiamo sperimentare sulla terra.
C'è però da tenere in considerazione che perfino i Perfecti Catari (Gnostici) erano in braghe di tela quando dovevano spingere il concetto di dualità fino alla creazione. Punto in cui anche gli apparenti dualismi devono essere ricondotti ad un unico elemento creante.

Saluti.

Bene e male fanno parte dell'essenza umana. Che poi non siano come ce li hanno insegnati può anche andarmi bene. Ma da qui, a dire che non esistono e che sono solo strumenti di controllo, ce ne passa...

A dire il ver, hard1, non sono sicura che i concetti di "bene" e "male" siano intrinseci dell'essenza umana. Intrinseco dell'essenza umana è, oltre che la mortalità, l'essere legati a spazio-tempo, l'avere casomai dei valori.
Ma i valori possono essere di tipo molto molto diverso. Possono essere etici o morali, tanto per iniziare. E la cosa è molto diversa.
Giusto/sbagliato sono dei valori etici, bene/male per lo più appartengono alla morale. L'essere umano non può agire nè giàdicare se non attraverso valori o categorie di giàsto/sbagliato, corretto/scorretto. Ma il "bene" e "male" hanno un colore diverso, vengono dalla morale. Che presuppone il credere in una realtà immateriale.

Sul contenuto poi di questi valori (ossia cosa viene associato al bene e cosa al male), è evidente che è relativo, tant'è che cambia da cultura a cultura, da religione a religione. Il fatto che sia relativo, però, non toglie - volendo - la loro leggitimità che nasce da una scelta, appunto morale.

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