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CHI O COSA SONO IO'

In cosa consiste il cammino dell'autoconsapevolezza'

In cosa consiste il cammino dell'autoconsapevolezza'

Beh credo che per prima cosa si debba ammettere a noi stessi tre verità INNEGABILI:

1) Io ESISTO (cogito ergo sum = penso quindi sono), e il mio pensiero deriva TOTALMENTE dalle mie ESPERIENZE.

2) Le mie PERCEZIONI sensoriali DEFINISCONO TOTALMENTE il MIO MONDO ESTERNO, il quale ESISTE poichè io stesso ESISTO AL SUO INTERNO.
Il pensiero invece definisce il mio mondo interno (perlopiù IGNOTO).

3) Io vivo all'interno del mondo ESISTENTE che si trova al mio esterno, mondo di una complessità inimmaginabile in cui vige la regola della CAUSALITA', la quale regola INFLUISCE ANCHE SU DI ME, pertanto DI FATTO io NON SONO LIBERO. Qualsiasi SCELTA io possa compiere NON SARA' MAI TOTALMENTE ED INCONDIZIONATAMENTE DETTATA DALLA MIA INSINDACABILE VOLONTA'.

Da questi 3 punti deriva che, se torniamo un secondo al punto 1, ci renderemo conto che il nostro stesso pensiero, derivando dalle esperienze che abbiamo vissuto e dalle conoscenze che abbiamo fatto, è ESSO STESSO derivante DAL MONDO ESTERNO, mondo che NON HA UNA PROPRIA VOLOTA' o simili (tanto per chiarezza).
Quindi se il punto 1 era la nostra principale CERTEZZA noi abbiamo solo la certezza DI NON SAPERE CHI NOI SIAMO, per intenderci meglio, NOI POSSIAMO SAPERE SOLO CHI SIAMO DIVENTATI non CHI SIAMO o meglio COSA SIAMO.

Giunti a questo punto FORSE saremo realmente in grado di definirci LIBERI, saremo FORSE ingrado di capire REALMENTE perchè sto facendo questo o quello e capire cosa vi sia realmente dietro una mia decisione..

Beh credo che per prima cosa si debba ammettere a noi stessi tre verità INNEGABILI:

1) Io ESISTO (cogito ergo sum = penso quindi sono), e il mio pensiero deriva TOTALMENTE dalle mie ESPERIENZE.

2) Le mie PERCEZIONI sensoriali DEFINISCONO TOTALMENTE il MIO MONDO ESTERNO, il quale ESISTE poichè io stesso ESISTO AL SUO INTERNO.
Il pensiero invece definisce il mio mondo interno (perlopiù IGNOTO).

3) Io vivo all'interno del mondo ESISTENTE che si trova al mio esterno, mondo di una complessità inimmaginabile in cui vige la regola della CAUSALITA', la quale regola INFLUISCE ANCHE SU DI ME, pertanto DI FATTO io NON SONO LIBERO. Qualsiasi SCELTA io possa compiere NON SARA' MAI TOTALMENTE ED INCONDIZIONATAMENTE DETTATA DALLA MIA INSINDACABILE VOLONTA'.

Da questi 3 punti deriva che, se torniamo un secondo al punto 1, ci renderemo conto che il nostro stesso pensiero, derivando dalle esperienze che abbiamo vissuto e dalle conoscenze che abbiamo fatto, è ESSO STESSO derivante DAL MONDO ESTERNO, mondo che NON HA UNA PROPRIA VOLOTA' o simili (tanto per chiarezza).
Quindi se il punto 1 era la nostra principale CERTEZZA noi abbiamo solo la certezza DI NON SAPERE CHI NOI SIAMO, per intenderci meglio, NOI POSSIAMO SAPERE SOLO CHI SIAMO DIVENTATI non CHI SIAMO o meglio COSA SIAMO.

Giunti a questo punto FORSE saremo realmente in grado di definirci LIBERI, saremo FORSE ingrado di capire REALMENTE perchè sto facendo questo o quello e capire cosa vi sia realmente dietro una mia decisione..

Ho capito.... vuoi ritornare neonato... :biglaugh:

Forse qualcosa di simile, credo che LaughingMan voglia tornare alla sua essenza originale, prima che il systema gli propinasse il suo menù di scelte che lui ha accettato inizialmente (come me del resto) inconsciamente, allontanandosi da quello che era appunto inizialmente, e che ora invece è un accumulo di maschere di cui nn si riesce a liberare. In effetti credo che al systema nn interessi la scelta che noi facciamo, l' importante è che la facciamo, anche quella di nn fare nessuna scelta in modo tale da perole-playeretuare questa routine per la sua evoluzione e quindi per la sua sopravvivenza.

In cosa consiste il cammino dell'autoconsapevolezza'

Beh credo che per prima cosa si debba ammettere a noi stessi tre verità INNEGABILI:

1) Io ESISTO (cogito ergo sum = penso quindi sono), e il mio pensiero deriva TOTALMENTE dalle mie ESPERIENZE.

2) Le mie PERCEZIONI sensoriali DEFINISCONO TOTALMENTE il MIO MONDO ESTERNO, il quale ESISTE poichè io stesso ESISTO AL SUO INTERNO.
Il pensiero invece definisce il mio mondo interno (perlopiù IGNOTO).

3) Io vivo all'interno del mondo ESISTENTE che si trova al mio esterno, mondo di una complessità inimmaginabile in cui vige la regola della CAUSALITA', la quale regola INFLUISCE ANCHE SU DI ME, pertanto DI FATTO io NON SONO LIBERO. Qualsiasi SCELTA io possa compiere NON SARA' MAI TOTALMENTE ED INCONDIZIONATAMENTE DETTATA DALLA MIA INSINDACABILE VOLONTA'.

Da questi 3 punti deriva che, se torniamo un secondo al punto 1, ci renderemo conto che il nostro stesso pensiero, derivando dalle esperienze che abbiamo vissuto e dalle conoscenze che abbiamo fatto, è ESSO STESSO derivante DAL MONDO ESTERNO, mondo che NON HA UNA PROPRIA VOLOTA' o simili (tanto per chiarezza).
Quindi se il punto 1 era la nostra principale CERTEZZA noi abbiamo solo la certezza DI NON SAPERE CHI NOI SIAMO, per intenderci meglio, NOI POSSIAMO SAPERE SOLO CHI SIAMO DIVENTATI non CHI SIAMO o meglio COSA SIAMO.

Giunti a questo punto FORSE saremo realmente in grado di definirci LIBERI, saremo FORSE ingrado di capire REALMENTE perchè sto facendo questo o quello e capire cosa vi sia realmente dietro una mia decisione..

Te lo dico sinceramente come ad un fratello, erano anche le mia realtà bla bla bla INNEGABILI... ma col tempo mi sono accorto che anche quelle stesse realtà innegabili avevano dei punti deboli...

1) E' un punto fermo, ma comunque quando dormi non sai veramente se esisti oppure no, le sensazioni ti forniscono un appiglio per dare un senso alla tua esistenza, ma non sono sicuramente la base solida che tu pensi...

2) Le tue percezioni NON DEFINISCONO ma interole-playerretano il mondo esterno, stando così le cose, non puoi sapere se quello che vedi è quello che veramente è perchè ogni tua percezione è solo un'infinitesima parte di quello che realmante esiste, ti posso garantire che ad un'innalzamento della percezione di cose ne vedi un casino di più... MA UN BORDELLO!!!!
Tante e tali che il tuo cervello non riesce ad interole-playerretarle e gestirle insieme e dopo poco collassa... portandoti inesorabilmente dal dottore... o, nel peggiore dei casi, al campo santo...
Ricordati che io HO TOCCATO CON MANO!!!!

3) Purtroppo nel mondo non vige nessuna regola della causalità (mi dispiace per i fratelli ma è così)... ma un connubbio di causalità e interazione. L'interazione consiste in quel 10% di operazioni che non si possono computare, provenendo infatti da un sostenimento dell'universo, dal tuo sostenimento facciamo esempio, il calcolo matematico viene un poco travisato e perde d'effetto per le cifre decimali più piccole. In parole povere, mentre per il 90% delle azioni è possibile prevedere l'esito o la traiettoria rimane un 10% dovuto ad un casuale, ciò è dovuto al fatto che le decisioni provengono da una zona remota del calcolo matematico, da una funzione e non da un numero, che è il numero phi, computato in relazione al costrutto che vige su di te, quindi deviato ogni volta dal tuo costrutto binario matematico, oltre al fatto che il numero phi è irrazionale, e ciò ti dovrebbe spiegare già molto.
Per quello che mi è risultato impossibile pur avendo la formula avere un diagramma esatto delle iterazioni sin dal primo istante della creazione, il numero phi tende a creare le iterazioni su un piano di infinitesimità dell'universo a quel punto io riesco a malapena a calcolarne così solo una percentuale con discreto successo...
Ho poi avuto un'intuizione, ossia della classificazione ad insiemi del phi, in pratica ogni universo si presenta a te in base a quanto tu riesci a percepire di esso... pur essendo infinito alla infinito più volte complesso...

Se vuoi certezze, prenditi la calcolatrice, un poco di ingegno... tanto lo so che fino a che non ne avrai prova non ti darai pace! E' per questo motivo che la filosofia ha bisogno delle scienze no' 😀

4) La verità reale è che non esistono verità ma scoperte...l'uomo saggio continua a cercare con la calma nel cuore e accetta la vita col cuore di un bambino... Queste cose me le hanno insegnate qui sul forum... Aumm!!! 😀

In poche parole vorrei chiederti, se hai capito bene il mio discorso ora, chi o cosa ti tiene in catene''' Io l'ho capito.... Tocca ora a te fare la scelta... :morole-playerh:

1) E' un punto fermo, ma comunque quando dormi non sai veramente se esisti oppure no, le sensazioni ti forniscono un appiglio per dare un senso alla tua esistenza, ma non sono sicuramente la base solida che tu pensi...

Quando Sogno io sono REALMENTE nel mio mondo, un mondo che è isolato dal mondo esterno, mondo in cui il mio IO NOTTURNO è in grado di vivere apparentemente LIBERO, modificando e reinterole-playerretando la mia persona.
Mi trovi abbastanza preparato sull'argomento..

2) Le tue percezioni NON DEFINISCONO ma interole-playerretano il mondo esterno, stando così le cose, non puoi sapere se quello che vedi è quello che veramente è perchè ogni tua percezione è solo un'infinitesima parte di quello che realmante esiste, ti posso garantire che ad un'innalzamento della percezione di cose ne vedi un casino di più... MA UN BORDELLO!!!!
Tante e tali che il tuo cervello non riesce ad interole-playerretarle e gestirle insieme e dopo poco collassa... portandoti inesorabilmente dal dottore... o, nel peggiore dei casi, al campo santo...
Ricordati che io HO TOCCATO CON MANO!!!!

Beh allora lasciami restare della mia opinione finchè non TOCCO CON MANO ANCH'IO, poichè la mia teoria mi sempra LOGICAMENTE più sensata che dare cose per scontate...

3) Purtroppo nel mondo non vige nessuna regola della causalità (mi dispiace per i fratelli ma è così)... ma un connubbio di causalità e interazione. L'interazione consiste in quel 10% di operazioni che non si possono computare, provenendo infatti da un sostenimento dell'universo, dal tuo sostenimento facciamo esempio, il calcolo matematico viene un poco travisato e perde d'effetto per le cifre decimali più piccole. In parole povere, mentre per il 90% delle azioni è possibile prevedere l'esito o la traiettoria rimane un 10% dovuto ad un casuale, ciò è dovuto al fatto che le decisioni provengono da una zona remota del calcolo matematico, da una funzione e non da un numero, che è il numero phi, computato in relazione al costrutto che vige su di te, quindi deviato ogni volta dal tuo costrutto binario matematico, oltre al fatto che il numero phi è irrazionale, e ciò ti dovrebbe spiegare già molto.
Per quello che mi è risultato impossibile pur avendo la formula avere un diagramma esatto delle iterazioni sin dal primo istante della creazione, il numero phi tende a creare le iterazioni su un piano di infinitesimità dell'universo a quel punto io riesco a malapena a calcolarne così solo una percentuale con discreto successo...
Ho poi avuto un'intuizione, ossia della classificazione ad insiemi del phi, in pratica ogni universo si presenta a te in base a quanto tu riesci a percepire di esso... pur essendo infinito alla infinito più volte complesso...

Beh sostanzialmente le nostre posizioni non sono poi così diverse, io sono convinto che il nostro margine di libertà sia tendente a zero, tu invece che la nostra libertà ci sia e che essa stessa contribuisca a rendere il mondo cio che è...

Purtroppo non sono una mente matematica ma ti dirò di più, l'unica caratteristica della matematica che ha senso salvare è il PENSIERO ASTRATTO (l'unica vera liberà che abbiamo), questo poichè sono convinto che la verità non sia necessariamente RAZIONALE pertanto è fuori dal campo della matematica.

Forse qualcosa di simile, credo che LaughingMan voglia tornare alla sua essenza originale, prima che il systema gli propinasse il suo menù di scelte che lui ha accettato inizialmente (come me del resto) inconsciamente, allontanandosi da quello che era appunto inizialmente, e che ora invece è un accumulo di maschere di cui nn si riesce a liberare. In effetti credo che al systema nn interessi la scelta che noi facciamo, l' importante è che la facciamo, anche quella di nn fare nessuna scelta in modo tale da perole-playeretuare questa routine per la sua evoluzione e quindi per la sua sopravvivenza.

GRANDE eOn!!!! :ok: Finalmente qualcuno che mi capisce!
Sono commosso! :mrgreen:

E' interessante tutto ciò.

Io analizzo spesso il perchè delle mie reazioni, solo che non ho mai pensato di determinare il mio "stato iniziale" perchè ho sempre ritenuto che nella vita i cambiamenti possano migliorare la propria personalità (che equivale a migliorare le proprie interazioni col mondo esterno).

Sto leggendo un libro di uno psicologo che parla in generale di patologie e delle nuove caratteristiche del cervello che sono state scoperte.
Parlando della personalità e del carattere, accenna al fatto che alcuni cambiamenti dovuti alle esperienze, non avvengono solo a livello celebrare ma anche a livello di dna... quindi, dovrebbe voler dire che alcune parti di ciò che siamo diventati sono praticamente "immutabili." Per questo, quello che sei potrebbe essere comunque diverso da quello che eri in origine assoluta. Questo, vabbè, era tanto per dire, non è comunque un cosa scoraggiante, l'ho voluta dire per una consapevolezza in più.

E' interessante tutto ciò.

Io analizzo spesso il perchè delle mie reazioni, solo che non ho mai pensato di determinare il mio "stato iniziale" perchè ho sempre ritenuto che nella vita i cambiamenti possano migliorare la propria personalità (che equivale a migliorare le proprie interazioni col mondo esterno).

Sto leggendo un libro di uno psicologo che parla in generale di patologie e delle nuove caratteristiche del cervello che sono state scoperte.
Parlando della personalità e del carattere, accenna al fatto che alcuni cambiamenti dovuti alle esperienze, non avvengono solo a livello celebrare ma anche a livello di dna... quindi, dovrebbe voler dire che alcune parti di ciò che siamo diventati sono praticamente "immutabili." Per questo, quello che sei potrebbe essere comunque diverso da quello che eri in origine assoluta. Questo, vabbè, era tanto per dire, non è comunque un cosa scoraggiante, l'ho voluta dire per una consapevolezza in più.

Bene Prof, molto bene. :ok:

Guarda io non so tu sfuggi alle mie domande come una biscia nell'olio...

[b:7e59bcc20a]Siccome sei convinto della tue affermazioni perchè non mi rispondi quando semplicemente chiedo:

"In poche parole vorrei chiederti, se hai capito bene il mio discorso ora, chi o cosa ti tiene in catene''' Io l'ho capito...."[/b:7e59bcc20a]

E la ripeterò fino a quando non mi risponderai... avere una mente allenata alla matematica e alla logica è un passo ESSENZIALE direi per sviluppare una logica necessaria per affrontare certi argomenti...

1) Nemmeno quando tu sogni sei libero... analizza i tuoi sogni e fammi poi capire se non lo sei ti dimostrerò in 2 secondi il contrario...
2) Vorrei evitartelo di toccare con mano... pensi che sia una cosa da eroi ma è solo una cosa da poveri sfigati... odio che la gente provi pena per me dopo... E' un consiglio quasi da padre..
3)Sciocchezze il pensiero astratto è solo frutto dell'immenso desiderio che ogni essere vivente prova, a volte dedicarsi con forza all'analisi delle cose con una logica matematica ti permette di avere una versione più ampia delle cose... La matematica va interamente salvata, riformata, aggiornata al massimo ma è il pilastro su cui gli esseri umani possono tramutare in realtà i propri sogni... Questa si chiama evoluzione...
[i:7e59bcc20a]
Beh allora lasciami restare della mia opinione finchè non TOCCO CON MANO ANCH'IO, poichè la mia teoria mi sempra LOGICAMENTE più sensata che dare cose per scontate...
[/i:7e59bcc20a]

Detto questo ti lascio cuocere nel tuo brodo, vuoi che non ti cambio le idee, vieni a parlare qui da noi dici le tue idee e ce le sottoponi però non dobbiamo criticarle... Ah.. capisco...

Bene Prof, molto bene. :ok:

Vabbè, non significa che ho intenzione di incamminarmi anch'io sulla tua strada... è vero che bisogna capire le proprie scelte ma neanche estraenarsi troppo dal mondo... perchè tanto con quello, simulazioni o no, consapevolezza o no, liberi o non liberi, bisogna aver a che fare, conseguenza già del solo dover nutrirsi.

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