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CHI O COSA SONO IO'
Cita da lairbox su 28 Gennaio 2007, 11:45Ed allora mi ricordo quello che ho studiato in programmazione, e penso..
Se io creo un programma che dati dei dati in ingresso, li controlla e confronta con dei parametri di scelta da me preimpostati (IF {tal dei tali} THEN) allora... le scelte del programma sono REALMENTE del programma' O sono invece mie che l'ho programmato'
Beh NOI non siamo diversi da quel programma!
Le nostre scelte come nel suo caso funzionano grazie a dei dati in ingresso, a dei confronti con i nostri parametri (che ci sono stati inseriti in anni di vita) e produciamo una scelta "nostra".Le scelte dei Wacho forse sono discutibili.. ma i loro propositi sono a mio avviso CHIARISSIMI.
Sai ci sono stato sul tuo ragionamento un sacco anche io, dopo però mesi e mesi di domande, poichè anche io sono un bel frustatore del mio cervello, sono arrivato ad una conclusione duale.
Ciò che tu dici, ossia il fatto che siamo dei programmi da un punto di vista è sacrosanto! Però il problema insorge quando consideri te stesso e il tuo corole-playero come tutto un systema, ossia quando consideri che il programma sarà destinato a processare dei dati random , e questi dati random fanno parte del ciclo dell'intero systema, ponendo il soggetto nel computer, da una visione dall'esterno egli sembra incatenato nelle sue scelte ma dalla visione soggettiva egli compie delle scelte da soggetto del systema, quindi egli compie di conseguenze delle scelte di systema che alla fine sono delle scelte personali... nonostante tu hai l'impressione, che la programmazione gliel'hai fatta tu, lui di principio sceglie quale programmatore e quale programma fa per lui... (perchè tu soggettivamente lo programmi') ecco perchè nei miei concetti introdussi il Soggetto assoluto di tutti e di noi stessi...
E' una sinergia Oggetto/soggetto... che nel systema crea il dubbio della scelta, da fuori ogni scelta del prossimo ci appare forzata, ma in definitiva non possiamo esserne certi... neppure di questo... è solo la domanda amletica che ho soprariportato a riportarti a queste questioni, sempre quella che si insinua nel tuo essere alla fine...
Domanda che mi ha dato una risposta nel dopo... Una grande verità...
Lo 0 è un'illusione...
Ed allora mi ricordo quello che ho studiato in programmazione, e penso..
Se io creo un programma che dati dei dati in ingresso, li controlla e confronta con dei parametri di scelta da me preimpostati (IF {tal dei tali} THEN) allora... le scelte del programma sono REALMENTE del programma' O sono invece mie che l'ho programmato'
Beh NOI non siamo diversi da quel programma!
Le nostre scelte come nel suo caso funzionano grazie a dei dati in ingresso, a dei confronti con i nostri parametri (che ci sono stati inseriti in anni di vita) e produciamo una scelta "nostra".Le scelte dei Wacho forse sono discutibili.. ma i loro propositi sono a mio avviso CHIARISSIMI.
Sai ci sono stato sul tuo ragionamento un sacco anche io, dopo però mesi e mesi di domande, poichè anche io sono un bel frustatore del mio cervello, sono arrivato ad una conclusione duale.
Ciò che tu dici, ossia il fatto che siamo dei programmi da un punto di vista è sacrosanto! Però il problema insorge quando consideri te stesso e il tuo corole-playero come tutto un systema, ossia quando consideri che il programma sarà destinato a processare dei dati random , e questi dati random fanno parte del ciclo dell'intero systema, ponendo il soggetto nel computer, da una visione dall'esterno egli sembra incatenato nelle sue scelte ma dalla visione soggettiva egli compie delle scelte da soggetto del systema, quindi egli compie di conseguenze delle scelte di systema che alla fine sono delle scelte personali... nonostante tu hai l'impressione, che la programmazione gliel'hai fatta tu, lui di principio sceglie quale programmatore e quale programma fa per lui... (perchè tu soggettivamente lo programmi') ecco perchè nei miei concetti introdussi il Soggetto assoluto di tutti e di noi stessi...
E' una sinergia Oggetto/soggetto... che nel systema crea il dubbio della scelta, da fuori ogni scelta del prossimo ci appare forzata, ma in definitiva non possiamo esserne certi... neppure di questo... è solo la domanda amletica che ho soprariportato a riportarti a queste questioni, sempre quella che si insinua nel tuo essere alla fine...
Domanda che mi ha dato una risposta nel dopo... Una grande verità...
Lo 0 è un'illusione...
Cita da LaughingMan su 28 Gennaio 2007, 11:51Beh io non credo che ci sia qualcosa di pericoloso... bensì qualcosa di utile.
Detto questo vi ricordo perchè noi siamo differenti da un programma..
Noi siamo UGUALI al programma se prendiamo in considerazione la sola RAZIONALITA', ma differiamo da esso per l'IRRAZIONALITA', per la capacità di capire e creare PARADOSSI, per l'ARTE!Sono questi i campi in cui dovremmo cercare la nostra identità..
Resta però il fatto innegabile che tali differenze non sussisteranno all'infinito!
L'uomo cerca di creare l'ESSERE ARTIFICIALE, il motivo per cui cerca di farlo è la sua sete di conoscenza (non la sua arroganza come credono alcuni), creare un essere artificiale ha lo scopo di INDAGARE la nostra stessa natura, siamo ATTRATTI dalla conoscenza ma nel contempo siamo SPAVENTATI da quello che potremmo scoprire, è per questo che nella fantascienza succede spesso che l' essere artificiale diventi un mostro, perchè noi intuiamo a livello di subconscio ( e proiettiamo nella paura) la CONSAPEVOLEZZA, la consapevolezza che forse in fin dei conti NON SIAMO AFFATTO DIVERSI DALL' ESSERE CHE STIAMO CREANDO.
E' allora che ci renderemo conto della nostra reale SITUAZIONE ed allora il PANICO si farà strada nelle MENTI DEBOLI!
E' una sinergia Oggetto/soggetto... che nel systema crea il dubbio della scelta, da fuori ogni scelta del prossimo ci appare forzata, ma in definitiva non possiamo esserne certi... neppure di questo... è solo la domanda amletica che ho soprariportato a riportarti a queste questioni, sempre quella che si insinua nel tuo essere alla fine...
Si.. forse, mi trovi quasi daccordo... si, sembra una teoria accettabile!
La domanda però permane, cosa sono io alla luce di questo ragionamento'
Beh io non credo che ci sia qualcosa di pericoloso... bensì qualcosa di utile.
Detto questo vi ricordo perchè noi siamo differenti da un programma..
Noi siamo UGUALI al programma se prendiamo in considerazione la sola RAZIONALITA', ma differiamo da esso per l'IRRAZIONALITA', per la capacità di capire e creare PARADOSSI, per l'ARTE!
Sono questi i campi in cui dovremmo cercare la nostra identità..
Resta però il fatto innegabile che tali differenze non sussisteranno all'infinito!
L'uomo cerca di creare l'ESSERE ARTIFICIALE, il motivo per cui cerca di farlo è la sua sete di conoscenza (non la sua arroganza come credono alcuni), creare un essere artificiale ha lo scopo di INDAGARE la nostra stessa natura, siamo ATTRATTI dalla conoscenza ma nel contempo siamo SPAVENTATI da quello che potremmo scoprire, è per questo che nella fantascienza succede spesso che l' essere artificiale diventi un mostro, perchè noi intuiamo a livello di subconscio ( e proiettiamo nella paura) la CONSAPEVOLEZZA, la consapevolezza che forse in fin dei conti NON SIAMO AFFATTO DIVERSI DALL' ESSERE CHE STIAMO CREANDO.
E' allora che ci renderemo conto della nostra reale SITUAZIONE ed allora il PANICO si farà strada nelle MENTI DEBOLI!
E' una sinergia Oggetto/soggetto... che nel systema crea il dubbio della scelta, da fuori ogni scelta del prossimo ci appare forzata, ma in definitiva non possiamo esserne certi... neppure di questo... è solo la domanda amletica che ho soprariportato a riportarti a queste questioni, sempre quella che si insinua nel tuo essere alla fine...
Si.. forse, mi trovi quasi daccordo... si, sembra una teoria accettabile!
La domanda però permane, cosa sono io alla luce di questo ragionamento'
Cita da lairbox su 28 Gennaio 2007, 12:59Beh io non credo che ci sia qualcosa di pericoloso... bensì qualcosa di utile.
...
Si.. forse, mi trovi quasi daccordo... si, sembra una teoria accettabile!
La domanda però permane, cosa sono io alla luce di questo ragionamento'Detto a mò di Architetto
"Tu sei un'equazione variabile di delimitazione da superoggetto. "
Ossia la tua equazione rispecchia le scelte del superoggetto e tramite il rispecchiamento e le incongruenze che ne deriva trattiene il tuo mostro, ossia il superoggetto onnipotente che pur di essere libero distruggerebbe la propria stessa esistenza... Nella equazione che ti costituisce il superogggetto trova un ambiente che riesce a trovare una congruente e se vogliamo dire passabile via che giàstifica la non esistenza. Il prezzo da pagare, ma anche la delizia è che esso deve, nel bene o nel male, provare delle emozioni.
Matematicamente parlando le emozioni si sviluppano sulle differenze binarie che avvengono dell'intero systema che ti definisce, esiste un valore di riferimento, che costituisce il superoggetto, e viene delimitato e proiettato dal suo binario esistente (il corole-playero trattiene lo spirito), e ne delinea le aspettative e le speranze e le ambizioni, che di buona norma non si distaccano molto dal raggiàngimento dello spirito-spirito... Quando il superoggetto non riesce per varie ragioni a mantenere un livello accettabile o il corole-playero-spirito non hanno un accettabile livello di interattività, lo spirito si ricongiànge al suo specchiato e ridisegna l'insieme che lo ha appena costituito in un'altro più congruo... Ciò avviene in modo istantaneo, poichè il superoggetto non rinnega il creato appena fatto e parte da 0 ma cerca una nuova angolazione per migliorarlo, diventando un nuovo angolo o sfumatura, cosa che è fondamentale comprendere... Per un semplice motivo, perchè è molto più dura diciamo cambiare una cosa già fatta che farne una nuova, e questo è uno scopo che tende all'infinito...
Alla fine in pratica sei tu che cerchi di giàstificare la tua condanna alla esystemza... Ma questo è solo un punto di vista di chi vede il bicchiere mezzo vuoto... Da un altro punto di vista tu sei l'artista che crea e ha capacità di modificare il tuo systema, volendo anche all'infinito, ma è dura non lo nego perchè devi sempre fare i conti con le emozioni... In questo systema il valore della virgola mobile da la possibilità al multiangolo di tendere al cerchio... allo 0... che non esiste... o meglio... badaben badaben badaben ceeerto che esiste... e....
...dopo i miei discorsi settimanali son convinto che ci siate arrivati un poco tutti dove è...
Beh io non credo che ci sia qualcosa di pericoloso... bensì qualcosa di utile.
...
Si.. forse, mi trovi quasi daccordo... si, sembra una teoria accettabile!
La domanda però permane, cosa sono io alla luce di questo ragionamento'
Detto a mò di Architetto
"Tu sei un'equazione variabile di delimitazione da superoggetto. "
Ossia la tua equazione rispecchia le scelte del superoggetto e tramite il rispecchiamento e le incongruenze che ne deriva trattiene il tuo mostro, ossia il superoggetto onnipotente che pur di essere libero distruggerebbe la propria stessa esistenza... Nella equazione che ti costituisce il superogggetto trova un ambiente che riesce a trovare una congruente e se vogliamo dire passabile via che giàstifica la non esistenza. Il prezzo da pagare, ma anche la delizia è che esso deve, nel bene o nel male, provare delle emozioni.
Matematicamente parlando le emozioni si sviluppano sulle differenze binarie che avvengono dell'intero systema che ti definisce, esiste un valore di riferimento, che costituisce il superoggetto, e viene delimitato e proiettato dal suo binario esistente (il corole-playero trattiene lo spirito), e ne delinea le aspettative e le speranze e le ambizioni, che di buona norma non si distaccano molto dal raggiàngimento dello spirito-spirito... Quando il superoggetto non riesce per varie ragioni a mantenere un livello accettabile o il corole-playero-spirito non hanno un accettabile livello di interattività, lo spirito si ricongiànge al suo specchiato e ridisegna l'insieme che lo ha appena costituito in un'altro più congruo... Ciò avviene in modo istantaneo, poichè il superoggetto non rinnega il creato appena fatto e parte da 0 ma cerca una nuova angolazione per migliorarlo, diventando un nuovo angolo o sfumatura, cosa che è fondamentale comprendere... Per un semplice motivo, perchè è molto più dura diciamo cambiare una cosa già fatta che farne una nuova, e questo è uno scopo che tende all'infinito...
Alla fine in pratica sei tu che cerchi di giàstificare la tua condanna alla esystemza... Ma questo è solo un punto di vista di chi vede il bicchiere mezzo vuoto... Da un altro punto di vista tu sei l'artista che crea e ha capacità di modificare il tuo systema, volendo anche all'infinito, ma è dura non lo nego perchè devi sempre fare i conti con le emozioni... In questo systema il valore della virgola mobile da la possibilità al multiangolo di tendere al cerchio... allo 0... che non esiste... o meglio... badaben badaben badaben ceeerto che esiste... e....
...dopo i miei discorsi settimanali son convinto che ci siate arrivati un poco tutti dove è...
Cita da LaughingMan su 28 Gennaio 2007, 14:15Detto a mò di Architetto
"Tu sei un'equazione variabile di delimitazione da superoggetto. "
Ossia la tua equazione rispecchia le scelte del superoggetto e tramite il rispecchiamento e le incongruenze che ne deriva trattiene il tuo mostro, ossia il superoggetto onnipotente che pur di essere libero distruggerebbe la propria stessa esistenza... Nella equazione che ti costituisce il superogggetto trova un ambiente che riesce a trovare una congruente e se vogliamo dire passabile via che giàstifica la non esistenza. Il prezzo da pagare, ma anche la delizia è che esso deve, nel bene o nel male, provare delle emozioni.
Matematicamente parlando le emozioni si sviluppano sulle differenze binarie che avvengono dell'intero systema che ti definisce, esiste un valore di riferimento, che costituisce il superoggetto, e viene delimitato e proiettato dal suo binario esistente (il corole-playero trattiene lo spirito), e ne delinea le aspettative e le speranze e le ambizioni, che di buona norma non si distaccano molto dal raggiàngimento dello spirito-spirito... Quando il superoggetto non riesce per varie ragioni a mantenere un livello accettabile o il corole-playero-spirito non hanno un accettabile livello di interattività, lo spirito si ricongiànge al suo specchiato e ridisegna l'insieme che lo ha appena costituito in un'altro più congruo... Ciò avviene in modo istantaneo, poichè il superoggetto non rinnega il creato appena fatto e parte da 0 ma cerca una nuova angolazione per migliorarlo, diventando un nuovo angolo o sfumatura, cosa che è fondamentale comprendere... Per un semplice motivo, perchè è molto più dura diciamo cambiare una cosa già fatta che farne una nuova, e questo è uno scopo che tende all'infinito...
Alla fine in pratica sei tu che cerchi di giàstificare la tua condanna alla esystemza... Ma questo è solo un punto di vista di chi vede il bicchiere mezzo vuoto... Da un altro punto di vista tu sei l'artista che crea e ha capacità di modificare il tuo systema, volendo anche all'infinito, ma è dura non lo nego perchè devi sempre fare i conti con le emozioni... In questo systema il valore della virgola mobile da la possibilità al multiangolo di tendere al cerchio... allo 0... che non esiste... o meglio... badaben badaben badaben ceeerto che esiste... e....
...dopo i miei discorsi settimanali son convinto che ci siate arrivati un poco tutti dove è...
Io sarò poco chiaro ma tu tendi proprio ad essere CRIPTICO! 😯
Detto a mò di Architetto
"Tu sei un'equazione variabile di delimitazione da superoggetto. "
Ossia la tua equazione rispecchia le scelte del superoggetto e tramite il rispecchiamento e le incongruenze che ne deriva trattiene il tuo mostro, ossia il superoggetto onnipotente che pur di essere libero distruggerebbe la propria stessa esistenza... Nella equazione che ti costituisce il superogggetto trova un ambiente che riesce a trovare una congruente e se vogliamo dire passabile via che giàstifica la non esistenza. Il prezzo da pagare, ma anche la delizia è che esso deve, nel bene o nel male, provare delle emozioni.
Matematicamente parlando le emozioni si sviluppano sulle differenze binarie che avvengono dell'intero systema che ti definisce, esiste un valore di riferimento, che costituisce il superoggetto, e viene delimitato e proiettato dal suo binario esistente (il corole-playero trattiene lo spirito), e ne delinea le aspettative e le speranze e le ambizioni, che di buona norma non si distaccano molto dal raggiàngimento dello spirito-spirito... Quando il superoggetto non riesce per varie ragioni a mantenere un livello accettabile o il corole-playero-spirito non hanno un accettabile livello di interattività, lo spirito si ricongiànge al suo specchiato e ridisegna l'insieme che lo ha appena costituito in un'altro più congruo... Ciò avviene in modo istantaneo, poichè il superoggetto non rinnega il creato appena fatto e parte da 0 ma cerca una nuova angolazione per migliorarlo, diventando un nuovo angolo o sfumatura, cosa che è fondamentale comprendere... Per un semplice motivo, perchè è molto più dura diciamo cambiare una cosa già fatta che farne una nuova, e questo è uno scopo che tende all'infinito...
Alla fine in pratica sei tu che cerchi di giàstificare la tua condanna alla esystemza... Ma questo è solo un punto di vista di chi vede il bicchiere mezzo vuoto... Da un altro punto di vista tu sei l'artista che crea e ha capacità di modificare il tuo systema, volendo anche all'infinito, ma è dura non lo nego perchè devi sempre fare i conti con le emozioni... In questo systema il valore della virgola mobile da la possibilità al multiangolo di tendere al cerchio... allo 0... che non esiste... o meglio... badaben badaben badaben ceeerto che esiste... e....
...dopo i miei discorsi settimanali son convinto che ci siate arrivati un poco tutti dove è...
Io sarò poco chiaro ma tu tendi proprio ad essere CRIPTICO! 😯
Cita da Juliet su 28 Gennaio 2007, 15:25Per la prima volta sono d'accordo con Laugh!!! 😯 😯
Per la prima volta sono d'accordo con Laugh!!! 😯 😯
Cita da lairbox su 28 Gennaio 2007, 17:42Ammetto di essere stato alquanto criptico! Stavo andando via ma volevo risponderti, la fretta... la fretta la devo lasciare per strada... Perchè fra l'altro ho fatto errori di ortografia imperdonabili...
Cercherò di rendere più chiaro il discorso, ciò che tu sei, equivale ad un limite, ossia tu sei un limite che serve a circoscrivere il soggetto assoluto che è all'interno di ognuno di noi, (chi prima o chi dopo, tanto tocca a tutti)...
In pratica noi siamo formati da un soggetto assoluto, ossia un io che guarda l'esterno, questo io proietta attraverso il tuo corole-playero, che per funzionare usa una logica binaria, tutta la tua vita e gli avvenimenti che ne derivano...
Quindi 2 parti, una oggettiva binaria, costituita dal corole-playero e una soggettiva costituita dalla mente, che pone la cigliegina della trinitarietà.Mi sono sempre chiesto come esso funzionasse, e l'immagine che mi piacerebbe farti vedere è il triangolo di Sierole-playerinschi, dove tu vedi all'interno del triangolo un triangolo cavo che punta al contrario, con un rapporto 1 a 3 su di 4 triangoli.. Sono sicuro che siccome siete svegli possiate capire cosa intendo, ossia come le emozioni vengono calcolate sulle differenze matematiche, e in base a quelle differenze, per programma siamo continuamente spronati a colmarle o ridefinirle... Sto ovviamente cercando di semplificare... ci sarebbero calcoli e considerazioni algebriche sotto...
Alla fine il perchè è sempre uno, come direbbe la pubblicita: "Sono fatti miei", ma in pratica il motivo è che questa sinergia soggetto oggetto trae ricchezza dalle differenze e appena può le promuove... Perchè con più esiste una differenza con più esso evita di specchiarsi con se stesso e collassare nel niente...
E piuttosto che niente è meglio piuttosto come si dice qui... 😀
Ammetto di essere stato alquanto criptico! Stavo andando via ma volevo risponderti, la fretta... la fretta la devo lasciare per strada... Perchè fra l'altro ho fatto errori di ortografia imperdonabili...
Cercherò di rendere più chiaro il discorso, ciò che tu sei, equivale ad un limite, ossia tu sei un limite che serve a circoscrivere il soggetto assoluto che è all'interno di ognuno di noi, (chi prima o chi dopo, tanto tocca a tutti)...
In pratica noi siamo formati da un soggetto assoluto, ossia un io che guarda l'esterno, questo io proietta attraverso il tuo corole-playero, che per funzionare usa una logica binaria, tutta la tua vita e gli avvenimenti che ne derivano...
Quindi 2 parti, una oggettiva binaria, costituita dal corole-playero e una soggettiva costituita dalla mente, che pone la cigliegina della trinitarietà.
Mi sono sempre chiesto come esso funzionasse, e l'immagine che mi piacerebbe farti vedere è il triangolo di Sierole-playerinschi, dove tu vedi all'interno del triangolo un triangolo cavo che punta al contrario, con un rapporto 1 a 3 su di 4 triangoli.. Sono sicuro che siccome siete svegli possiate capire cosa intendo, ossia come le emozioni vengono calcolate sulle differenze matematiche, e in base a quelle differenze, per programma siamo continuamente spronati a colmarle o ridefinirle... Sto ovviamente cercando di semplificare... ci sarebbero calcoli e considerazioni algebriche sotto...
Alla fine il perchè è sempre uno, come direbbe la pubblicita: "Sono fatti miei", ma in pratica il motivo è che questa sinergia soggetto oggetto trae ricchezza dalle differenze e appena può le promuove... Perchè con più esiste una differenza con più esso evita di specchiarsi con se stesso e collassare nel niente...
E piuttosto che niente è meglio piuttosto come si dice qui... 😀
Cita da Saska su 28 Gennaio 2007, 19:06C'e un detto indiano che dice: e` impossibile sapere quale gusto ha il latte, se vuoi sapere com'e`, lo devi provare...
C'e un detto indiano che dice: e` impossibile sapere quale gusto ha il latte, se vuoi sapere com'e`, lo devi provare...
Cita da LaughingMan su 28 Gennaio 2007, 19:09Ammetto di essere stato alquanto criptico! Stavo andando via ma volevo risponderti, la fretta... la fretta la devo lasciare per strada... Perchè fra l'altro ho fatto errori di ortografia imperdonabili...
Cercherò di rendere più chiaro il discorso, ciò che tu sei, equivale ad un limite, ossia tu sei un limite che serve a circoscrivere il soggetto assoluto che è all'interno di ognuno di noi, (chi prima o chi dopo, tanto tocca a tutti)...
In pratica noi siamo formati da un soggetto assoluto, ossia un io che guarda l'esterno, questo io proietta attraverso il tuo corole-playero, che per funzionare usa una logica binaria, tutta la tua vita e gli avvenimenti che ne derivano...
Quindi 2 parti, una oggettiva binaria, costituita dal corole-playero e una soggettiva costituita dalla mente, che pone la cigliegina della trinitarietà.Mi sono sempre chiesto come esso funzionasse, e l'immagine che mi piacerebbe farti vedere è il triangolo di Sierole-playerinschi, dove tu vedi all'interno del triangolo un triangolo cavo che punta al contrario, con un rapporto 1 a 3 su di 4 triangoli.. Sono sicuro che siccome siete svegli possiate capire cosa intendo, ossia come le emozioni vengono calcolate sulle differenze matematiche, e in base a quelle differenze, per programma siamo continuamente spronati a colmarle o ridefinirle... Sto ovviamente cercando di semplificare... ci sarebbero calcoli e considerazioni algebriche sotto...
Alla fine il perchè è sempre uno, come direbbe la pubblicita: "Sono fatti miei", ma in pratica il motivo è che questa sinergia soggetto oggetto trae ricchezza dalle differenze e appena può le promuove... Perchè con più esiste una differenza con più esso evita di specchiarsi con se stesso e collassare nel niente...
E piuttosto che niente è meglio piuttosto come si dice qui... 😀
Perdonami Lair, lo so che per te deve essere una grande seccatura, ma purtroppo non ho una mente molto matematica e la mia ignoranza in materia è leggendaria...
Ti andrebbe di spiegarmi che intendi dire magari con esempi e con un linguaggio per celebrolesi'
Ammetto di essere stato alquanto criptico! Stavo andando via ma volevo risponderti, la fretta... la fretta la devo lasciare per strada... Perchè fra l'altro ho fatto errori di ortografia imperdonabili...
Cercherò di rendere più chiaro il discorso, ciò che tu sei, equivale ad un limite, ossia tu sei un limite che serve a circoscrivere il soggetto assoluto che è all'interno di ognuno di noi, (chi prima o chi dopo, tanto tocca a tutti)...
In pratica noi siamo formati da un soggetto assoluto, ossia un io che guarda l'esterno, questo io proietta attraverso il tuo corole-playero, che per funzionare usa una logica binaria, tutta la tua vita e gli avvenimenti che ne derivano...
Quindi 2 parti, una oggettiva binaria, costituita dal corole-playero e una soggettiva costituita dalla mente, che pone la cigliegina della trinitarietà.Mi sono sempre chiesto come esso funzionasse, e l'immagine che mi piacerebbe farti vedere è il triangolo di Sierole-playerinschi, dove tu vedi all'interno del triangolo un triangolo cavo che punta al contrario, con un rapporto 1 a 3 su di 4 triangoli.. Sono sicuro che siccome siete svegli possiate capire cosa intendo, ossia come le emozioni vengono calcolate sulle differenze matematiche, e in base a quelle differenze, per programma siamo continuamente spronati a colmarle o ridefinirle... Sto ovviamente cercando di semplificare... ci sarebbero calcoli e considerazioni algebriche sotto...
Alla fine il perchè è sempre uno, come direbbe la pubblicita: "Sono fatti miei", ma in pratica il motivo è che questa sinergia soggetto oggetto trae ricchezza dalle differenze e appena può le promuove... Perchè con più esiste una differenza con più esso evita di specchiarsi con se stesso e collassare nel niente...
E piuttosto che niente è meglio piuttosto come si dice qui... 😀
Perdonami Lair, lo so che per te deve essere una grande seccatura, ma purtroppo non ho una mente molto matematica e la mia ignoranza in materia è leggendaria...
Ti andrebbe di spiegarmi che intendi dire magari con esempi e con un linguaggio per celebrolesi'
Cita da lairbox su 28 Gennaio 2007, 20:34Dai figurati se mi dispiace... a me fa piacere che ti interessi il mio punto di vista e ti ringrazio della considerazione...
Anche se quelle parole di Saska andrebbero scritte sulla bibbia... 😀
Prendiamo un esempio terra terra: per descrivere l'io assoluto prendi una lampadina, e proietta la luce sul muro....
Ora se tu fai con le mani un coniglio, un serole-playerente un elefante o UN UOMO, hai dato forma alla luce, come però vedi il centro della figura è fato di ombra, e l'ombra diventa il limite per la luce stessa...
Diciamo che noi abbiamo un proiettore dentro, teoricamenteil nostro limite è il nostro corole-playero visto da una angolazione, ma è anche l'opportunità di creare e modificare la luce che si ha dentro per creare una proiezione più congrua alle nostre ambizioni... (Teoria del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto)
Sarebbe bello essere pura luce, ma senza nessun strumento non si può fare niente... E poi se ci pensi, anche il sogno di volare di fare quello che si vuole, di avere una superforza, di vivere in un altro systema, persino i tuoi sogni vivono con un minimo di regole... più che combattere la cosa bisogna cercare di accettarla e di diventarne protagonisti dandosi uno scopo nella vita, e perseguirlo nel migliore dei modi possibili...
Faccio un esempio, magari in un prossimo futuro, sempre se questa terra avvrà voglia di sopportarci, sarà possibile collegarsi con un plug ed avere maggiori iterazioni, provare la realtà virtuale seriamente...
MA PRIMA BISOGNA INVENTARLE... Troppo comodo sennò 😀
Dai figurati se mi dispiace... a me fa piacere che ti interessi il mio punto di vista e ti ringrazio della considerazione...
Anche se quelle parole di Saska andrebbero scritte sulla bibbia... 😀
Prendiamo un esempio terra terra: per descrivere l'io assoluto prendi una lampadina, e proietta la luce sul muro....
Ora se tu fai con le mani un coniglio, un serole-playerente un elefante o UN UOMO, hai dato forma alla luce, come però vedi il centro della figura è fato di ombra, e l'ombra diventa il limite per la luce stessa...
Diciamo che noi abbiamo un proiettore dentro, teoricamenteil nostro limite è il nostro corole-playero visto da una angolazione, ma è anche l'opportunità di creare e modificare la luce che si ha dentro per creare una proiezione più congrua alle nostre ambizioni... (Teoria del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto)
Sarebbe bello essere pura luce, ma senza nessun strumento non si può fare niente... E poi se ci pensi, anche il sogno di volare di fare quello che si vuole, di avere una superforza, di vivere in un altro systema, persino i tuoi sogni vivono con un minimo di regole... più che combattere la cosa bisogna cercare di accettarla e di diventarne protagonisti dandosi uno scopo nella vita, e perseguirlo nel migliore dei modi possibili...
Faccio un esempio, magari in un prossimo futuro, sempre se questa terra avvrà voglia di sopportarci, sarà possibile collegarsi con un plug ed avere maggiori iterazioni, provare la realtà virtuale seriamente...
MA PRIMA BISOGNA INVENTARLE... Troppo comodo sennò 😀
Cita da LaughingMan su 28 Gennaio 2007, 22:58MA PRIMA BISOGNA INVENTARLE... Troppo comodo sennò 😀
Già ma una volta che le avremo create sul serio' Quando creeremo mondi virtuali "realistici"' Quando creeremo l'essere artificiale' Arrivati a quel punto le nostre attuali riflessioni ci sembreranno stupide..
Le riflessioni sul che cosa sono e sulla realtà diverranno davvero qualcosa su cui si potrà fare esperimenti, ci ritroveremo davvero in un mondo incui finalmente la gente inizierà a capire che non vi sono reali differenze tra i mondi virtuali ed il mondo irreversibile..Solo allora come ho già detto il panico si insinuerà nelle menti deboli mentre le altre finalmente capiranno.
Il margine di scelta come da te postulato in un certo senso mi soddisfa.. ma non so ancora dirti se soddisfa la mia razionalità o il mio istinto..
Dopotutto UN PESCE PUO' DECIDERE DI NUOTARE CONTRO CORRENTE MA RIMARRA' SEMPRE NEL FIUME!
MA PRIMA BISOGNA INVENTARLE... Troppo comodo sennò 😀
Già ma una volta che le avremo create sul serio' Quando creeremo mondi virtuali "realistici"' Quando creeremo l'essere artificiale' Arrivati a quel punto le nostre attuali riflessioni ci sembreranno stupide..
Le riflessioni sul che cosa sono e sulla realtà diverranno davvero qualcosa su cui si potrà fare esperimenti, ci ritroveremo davvero in un mondo incui finalmente la gente inizierà a capire che non vi sono reali differenze tra i mondi virtuali ed il mondo irreversibile..
Solo allora come ho già detto il panico si insinuerà nelle menti deboli mentre le altre finalmente capiranno.
Il margine di scelta come da te postulato in un certo senso mi soddisfa.. ma non so ancora dirti se soddisfa la mia razionalità o il mio istinto..
Dopotutto UN PESCE PUO' DECIDERE DI NUOTARE CONTRO CORRENTE MA RIMARRA' SEMPRE NEL FIUME!