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Dettagli in Enter the Matrix
Bene, avete liberato la mente 😆
Grazie per i complimenti, ci ho perso tutto il mese di vacanza per realizzarlo, fa piacere che il lavoro svolto sia gradito. 
Ecco un dettaglio/citazione riposto tra i dialoghi di 'Enter the Matrix', ad un certo punto cain e abel fermano il Keymaker, Ghost e Niobe, e minacciandoli con una pistola nominano un famosissimo pittore:
Jackson Pollock è il rappresentante più emblematico dell'action painting, la corrente che rappresenta il contributo americano all'informale. Nel periodo inquieto della prima adolescenza ebbe un'infatuazione per la teosofia mistica e specialmente per le dottrine di Jiddu Krishnamurti, un mistico indù che viveva in California, secondo il quale la felicità poteva essere raggiànta solo attraverso la scoperta e la coscienza di sé, insegnamenti che influenzarono profondamente l'artista per tutta la vita. Nel 1935 è tormentato da crisi depressive e si rifugia nell'alcol, nel 1939 segue una terapia di psicanalisi junghiana che non riuscì a curarlo dall'alcolismo, ma lo convinse ad esprimere le proprie paure inconsce con una lunga serie di disegni surrealisti. In questi anni incontra John Graham, uno dei sovrintendenti del Metropolitan Museum of Art che adorava l'arte primitiva e riteneva che i disturbi della sua personalità rivelassero la sua profonda sintonia con le verità mistiche e non con la realtà terrena. E su questa convinzione si fondò la nuova immagine pubblica di Pollock come artista sciamano. Pollock concepì una nuova tecnica pittorica che consisteva nella stesura sulla tela di una serie di deposizioni di colore per sgocciolatura, il"Drip painting". Ad accorgersi della reale complessità della pittorica di Pollock, che a prima vista può sembrare caos primitivo, è stato il fisico Richard Taylor, docente di fisica presso l'Università dell'Oregon. Vennero scansionate al computer le tele di Pollock a partire dal famoso "Blue Poles, number 11"; analizzando prima i vari strati di colore diverso, poi l'opera nella sua interezza, il dipinto in esame è stato coperto con un reticolo di celle quadrate identiche e si è poi proceduto alla valutazione delle qualità statistiche dello schema pittorico discriminando quali celle fossero occupate dal pigmento e quali no; riducendo il passo del reticolo si è scoperto che questo schema si conserva inalterato. Da ciò si evince che l'opera presenta una struttura frattale. Uno studio cronologico dei dipinti, ha mostrato, inoltre, che la complessità degli schemi frattali, presenti nelle opere di Pollock, aumentava via via che l'autore raffinava la sua tecnica. Successivamente, però, tornò a valori di dimensione frattale leggermente più bassi visto che cominciò a ritenere le proprie opere troppo dense e complesse.
la frase in inglese è "your brains are Jackson Pollock" , suggerendo un simpatico quadro del genere, dipinto a caso dalle cervella esplose sulla parete immacolata:
