Cita da Jestas su 4 Aprile 2004, 2:58
Dopo una visione con amici dei Revolutions in doved, mi sono sciroppato (volentieri) tutto questo thread, devo farvi i complimenti per alcune osservazioni!
Aggiàngo qualcosa di mio, sperando di non ripetere qualcosa di già scritto (difficile ricordarsi tutto, eheh):
- Gli orecchini dell'Oracolo sono in effetti il Tao, ma è un Tao di un solo colore, quindi è un pò una contraddizione.. l'Oracolo rappresenta in efetti solo una parte del Tao.
- Non mi pare che sia stato menzionato in questo thread, ma Zion è esattamente la copia complementare di una torre della centrale elettrica delle macchine (aka Matrix, nella sua forma "fisica"), è un cilindro che scava nel terreno (opposto a una torre), le celle intorno sono anch'esse rientranti (opposte ai pod di Matrix), e poi c'è la questione della "sala logistica" dove le macchine sono "collegate a noi così come gli umani sono collegati a matrix"). Questo dettaglio mi è stato suggerito da una delle interviste sul sito ufficiale, e quindi non è pura speculazione, e direi che non è un dettaglio... mi spiace non averci pensato da solo 🙂 In più, potrete notare tutti i cavi che partono dalle porte (rosse) delle stanze di zion, altro parallelismo con le torri delle centrali elettriche.
- una cosa a cui ho pensato solo oggi riguardando il film finale, la scena di Smith che "assimila" Neo alla fine di Revolutions è del tutto simile (e questa potrebbe andare nel thread sugli effetti loop, nevelatte fai pure foto e aggiàngi, se serve) a quello che accade a Neo quando viene liberato per la prima volta in The Matrix. Solo che qui è consapevole e risoluto. Il "metallo liquido" lo avvolge completamente fino al viso, e alla bocca. E poi sappiamo da Reloaded che quando viene "copiato" da Smith, in pratica viene cancellato, si sente "come tornare in quel corridoio", quindi c'è il parallelismo fra le porte del corridoio in matrix, i pod della centrale elettrica e le stanze di Zion... E volendo potremmo dire che, simbolicamente, la cancellazione è una rinascita, così come la morte.. non solo un annullamento, ma un ritorno all'origine, alla sorgente.. divagando un pò, è come il concetto "scientifizzato" (perdonatemi il termine) della reincarnazione: morendo in realtà i nostri atomi non si distruggono ma diventano qualcos'altro, e ricominciano con tutta probabilità un ciclo vitale.
- i riferimenti fra i film nei dialoghi, ma anche fra i film e il gioco, o fra i film e gli animatrix... Ci vorrebbe un thread apposito, ad ogni modo una cosa che mi colpisce molto in Revolutions, in lingua originale (purtroppo i traduttori non hanno queste accortezze), è la frase che dice Kid quando sta per sparare ai contrappesi del cancello 3, per farlo aprire: "Neo, I believe!" è la stessa cosa che dice quando sta per buttarsi di sotto in Kid's Story. Ho i brividi ogni volta che lo risento, ovviamente in italiano dice due cose diverse nei due ambiti. Poi c'è il tormentone di Niobe e Morole-playerheus sulle cose che cambiano e non cambiano, poi "è un onore" "no, the honour is all mine", e in revolutions "it has been an honour" "the honour is still mine" (sniff sniff), ovvero il commiato e il congedo di Morole-playerheus e Neo... E la cosa che mi fa venire più i brividi (anche ora pensandoci mi viene la pelle d'oca, giàro) è quando Morole-playerheus dice alla fine di Revolutions "Is this real'" che rimanda al dialogo fra lui e Neo nel primo The Matrix in cui Neo fa una domanda simile riferendosi alla poltrona in "struttura", e lui risponde "what is real'" ecc. (segue monologo lunghetto, e fantastico, che tutti amiamo). E lo dice commosso, e questo a seguire della scena in cui Kid va e dice "war is over! " a gran voce, e tutti esultano (in inglese quel pezzo mi fa rabbrividire, perchè associo automaticamente alla canzone di Lennon "war is over/if you want-it", e di conseguenza alla realtà che più o meno direttamente investe tutto il mondo).
Non so se quello dei Wachowschi è grande cinema, sicuramente, per me, è grande storytelling. Non mi importa il media che usano, che usino quello che preferiscono (e che dona loro più libertà, magari), basta che continuino a raccontare...
Dopo una visione con amici dei Revolutions in doved, mi sono sciroppato (volentieri) tutto questo thread, devo farvi i complimenti per alcune osservazioni!
Aggiàngo qualcosa di mio, sperando di non ripetere qualcosa di già scritto (difficile ricordarsi tutto, eheh):
- Gli orecchini dell'Oracolo sono in effetti il Tao, ma è un Tao di un solo colore, quindi è un pò una contraddizione.. l'Oracolo rappresenta in efetti solo una parte del Tao.
- Non mi pare che sia stato menzionato in questo thread, ma Zion è esattamente la copia complementare di una torre della centrale elettrica delle macchine (aka Matrix, nella sua forma "fisica"), è un cilindro che scava nel terreno (opposto a una torre), le celle intorno sono anch'esse rientranti (opposte ai pod di Matrix), e poi c'è la questione della "sala logistica" dove le macchine sono "collegate a noi così come gli umani sono collegati a matrix"). Questo dettaglio mi è stato suggerito da una delle interviste sul sito ufficiale, e quindi non è pura speculazione, e direi che non è un dettaglio... mi spiace non averci pensato da solo 🙂 In più, potrete notare tutti i cavi che partono dalle porte (rosse) delle stanze di zion, altro parallelismo con le torri delle centrali elettriche.
- una cosa a cui ho pensato solo oggi riguardando il film finale, la scena di Smith che "assimila" Neo alla fine di Revolutions è del tutto simile (e questa potrebbe andare nel thread sugli effetti loop, nevelatte fai pure foto e aggiàngi, se serve) a quello che accade a Neo quando viene liberato per la prima volta in The Matrix. Solo che qui è consapevole e risoluto. Il "metallo liquido" lo avvolge completamente fino al viso, e alla bocca. E poi sappiamo da Reloaded che quando viene "copiato" da Smith, in pratica viene cancellato, si sente "come tornare in quel corridoio", quindi c'è il parallelismo fra le porte del corridoio in matrix, i pod della centrale elettrica e le stanze di Zion... E volendo potremmo dire che, simbolicamente, la cancellazione è una rinascita, così come la morte.. non solo un annullamento, ma un ritorno all'origine, alla sorgente.. divagando un pò, è come il concetto "scientifizzato" (perdonatemi il termine) della reincarnazione: morendo in realtà i nostri atomi non si distruggono ma diventano qualcos'altro, e ricominciano con tutta probabilità un ciclo vitale.
- i riferimenti fra i film nei dialoghi, ma anche fra i film e il gioco, o fra i film e gli animatrix... Ci vorrebbe un thread apposito, ad ogni modo una cosa che mi colpisce molto in Revolutions, in lingua originale (purtroppo i traduttori non hanno queste accortezze), è la frase che dice Kid quando sta per sparare ai contrappesi del cancello 3, per farlo aprire: "Neo, I believe!" è la stessa cosa che dice quando sta per buttarsi di sotto in Kid's Story. Ho i brividi ogni volta che lo risento, ovviamente in italiano dice due cose diverse nei due ambiti. Poi c'è il tormentone di Niobe e Morole-playerheus sulle cose che cambiano e non cambiano, poi "è un onore" "no, the honour is all mine", e in revolutions "it has been an honour" "the honour is still mine" (sniff sniff), ovvero il commiato e il congedo di Morole-playerheus e Neo... E la cosa che mi fa venire più i brividi (anche ora pensandoci mi viene la pelle d'oca, giàro) è quando Morole-playerheus dice alla fine di Revolutions "Is this real'" che rimanda al dialogo fra lui e Neo nel primo The Matrix in cui Neo fa una domanda simile riferendosi alla poltrona in "struttura", e lui risponde "what is real'" ecc. (segue monologo lunghetto, e fantastico, che tutti amiamo). E lo dice commosso, e questo a seguire della scena in cui Kid va e dice "war is over! " a gran voce, e tutti esultano (in inglese quel pezzo mi fa rabbrividire, perchè associo automaticamente alla canzone di Lennon "war is over/if you want-it", e di conseguenza alla realtà che più o meno direttamente investe tutto il mondo).
Non so se quello dei Wachowschi è grande cinema, sicuramente, per me, è grande storytelling. Non mi importa il media che usano, che usino quello che preferiscono (e che dona loro più libertà, magari), basta che continuino a raccontare...
