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Discorso dell'architetto

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Salve vi sarei eternamente grato se potreste postare qui il discorso ke fa l'Architetto a neo, il discorso quasi incompresibile, spettacolare ke mi è rimasto impresso.
Purtroppo non ricordo bene le parole.
Grazie mille!!

voilà

Architetto: Salve Neo.
Neo: Lei chi è'
Architetto: Io sono l'Architetto. Ho creato io Matrix. Ti stavo aspettando. Tu hai molte domande sebbene il tuo processo abbia alterato la tua coscienza, resti irreversibilmente umano, ergo alcune delle mie risposte potrai comprenderle, altre no. Concordemente, malgrado la tua prima domanda possa essere la più pertinente, potresti renderti conto o non renderti conto che essa è anche la più irrilevante.
Neo: Perchè mi trovo qui'

[contemporaneamente i monitor fanno vedere Neo rispondere.]

Architetto: La tua vita è un prodotto del residuo non compensato del bilanciamento delle equazioni inerenti alla programmazione di Matrix.

[sullo sfondo i monitor cominciano a cambiare e far vedere scene della vita passata di Neo, compreso le scene del primo episodio. Neo comincia a guardarsi intorno.]

Architetto: Tu sei il risultato finale di un'anomalia, che nonostante i miei sforzi sono stato incapace di eliminare da quella che altrimenti è un'armonia... di precisione matematica.

[L'Architetto fa una breve pausa guardando Neo e sorride leggermente, quasi ironicamente.]

Architetto: Sebbene resti un problema costantemente arginato, essa non è completamente prevedibile, pertanto non sfugge a quelle misure di controllo che hanno condotto te... inesorabilmente... [i monitor tornano su Neo] qui. [l'Architetto allarga le mani con palmo verso l'alto]
Neo: Non ha risposto alla mia domanda.
Architetto: Giusto, è vero. Interessante, sei stato più veloce degli altri.

[I monitor (3 completi e 6 [3 sopra e 3 sotto] a metà) alle spalle di Neo fanno vedere lui stesso con altre espressioni, e si sentono alcune voci (di Neo) che dicono "Quali altri'" "Quali altri' Voglio uscire di qui!". Neo gira la testa leggermente verso sinistra per guardare i monitor, poi bruscamente a destra per vederne altri. L'inquadratura torna sull'Architetto e i monitor tornano su Neo.]

Architetto: Matrix è più vecchia di quanto tu immagini. Io preferisco contare dalla comparsa della prima animolia, fino al manifestarsi della successiva; questa è la sesta versione.

[I monitor (15) tornano a far vedere molte "copie di Neo con tante reazioni diverse, c'è chi ride, chi borbotta, chi urla, ma solo uno, quello al centro viene zoommato e la voce comincia a distinguersi dalle altre. Neo scuotendo la testa lentamente comincia a parlare. Lo zoom "entra" letteralmente nel monitor fino ad avere una chiara visione di Neo "dal vivo".]

Neo: Ci sono solo due possibili spiegazioni: o nessuno me l'ha mai detto, o nessuno lo sa!

[finito di parlare alza lo sguardo per vedere l'Architetto in faccia]

Architetto: Precisamente. Come ora stai senza dubbio intuendo, l'anomalia è systemica e crea pericolose fluttuazioni anche nelle più semplici equazioni.

[I monitor cominciano a far vedere tutte le possibili reazioni di Neo, da quelle esasperate dove lo si vede urlare, agitarsi o fare gesti a quelle un pò più calmo. Neo comincia a guardarsi intorno, la scena si focalizza in un monitor dove c'è lui stesso che fa la stessa cosa che fa di persona (si gira a guardare i monitor dietro). La scena zoomma in quel monitor come è successo prima (diventa quella la situazione "reale")]

Neo: La scelta! Il problema è la scelta!

[Stacco delle immagini su Trinity che incontra un Agente. Inizio del combattimento.]
[Le immagini tornano sull'Architetto che abbassa lo sguardo, osservando la penna che ha in mano. I monitor visualizzano Neo fermo.]

Architetto: La prima Matrix che disegnai era assolutamente prefetta, un'opera d'arte, impeccabile, sublime. Un trionfo eguagliato solo dal suo monumentale... fallimento. (lo sguardo è tornato su Neo) L'inevitabilità del suo destino, mi è ora evidente quale conseguenza dell'imperfezione intrinseca dell'essere umano. (I monitor cambiano e fanno vedere scene di storia) Perciò la riprogettai basandomi sulla vostra storia, per rispecchiare con accuratezza le espressioni grottesche della vostra natura. Tuttavia venni dinuovo frustrato dal fallimento. (abbassa lo sguardo. I monitor tornano su Neo). In seguito giànsi alla conclusione che la risposta mi sfuggiva perchè esigieva una mente inferiore, (lo sguardo torna su Neo qualche attimo e poi alza lo sguardo al "cielo") o se vogliamo... una mente meno vincolata della mia a parameti di perfezione. (Lo sguardo dopo aver "ruotato" tutti intorno torna verso il basso). Tant'è che la soluzione fu trovata per caso... (Lo sguardo torna a Neo) da un altro programma intuitivo,(Neo abbassa lo sguardo verso il basso a sinistra, come intuire qualche cosa). inizialmente creato per indagare sull'aspetto della psiche umana. (Neo torna con lo sguardo sull'Architetto) Se io sono, quindi, il padre di Matrix... lei (calcando molto con la bocca)... è senza dubbio alcuno sua madre.

Neo: L'Oracolo.
Architetto: Ti prego... (Inarcua le sopracciglia e poi torna nella solita "posa") Come ho detto lei trovò per caso una soluzione grazie alla quale il 99 percento dei soggetti testati accettò il systema a condizione di avere una scelta, anche se la consapevolezza di tale scelta era a livello quasi inconscio. Benchè la trovata funzionasse era fondamentalmente difettosa dato che di fatto generava quella contraddittoria anomalia systemica che se non controllata poteva minacciare il systema stesso. (Primissimo piano dell'Architetto con un solo monitor visibile sullo sfondo) Ergo, coloro che lo rifiutavano, e parliamo sempre di una minoranza, lasciati senza controllo potevano costituire una crescente probabilità di disastro.

[Primo piano di Neo]

Neo: Qui sta parlando di Zion.
Architetto: Tu ora sei qui, perchè Zion sta per essere distrutta. Ogni suo abitante sarà sterminato e l'esistenza stessa della città sarà cancellata.
Neo: Stronzate!

(i monitor, subito dopo, fanno vedere molte reazioni di Neo contrariato/infuriato che manda anche a volte a quel paese l'Architetto. La scena torna sull'Architetto e il monitor alle sue spalle mostra Neo nella posa "classica")

Architetto: Il rifiuto è la più prevedibile di tutte le reazioni umane. Comunque sia, stà tranquillo... questa sarà la sesta volta che siamo costretti a distruggerla... e ormai siamo diventati... (Apre ancora di più gli occhi) oltremodo efficienti nel farlo.

[Le immagini tornano sul combattimento tra Trinity e l'agente. L'agente sembra avere la meglio sbattendola per terra. Le immagini tornano sull'Architetto]

Architetto: La funzione dell'eletto è quella di tornare alla sorgente permettendo una temporanea distribuzione del codice di cui sei portatore e il ripristino del programma originale. Dopo ti verrà chiesto di selezionare dall'interno di Matrix 23 individui, 16 femmine e 7 maschi, per ricostruire Zion. La mancata ottemperanza di questo processo provocherà un cataclismico crash del systema che ucciderà chiunque sia collegato a Matrix, cosa che abbinata all'annientamento di Zion, sostanzialmente causerà l'estinzione dell'intera razza umana.

[mentre parlava l'immagine zoommava lentamente a stringere sul suo volto]
[I monitor alle spalle di Neo restano su di lui immobili]

Neo: Non vi conviene, non lo permetterete. Gli essere umani vi servono per sopravvivere.
Architetto: Esistono livelli di sopravvivenza che siamo disposti ad accettare. (è con un sopracciglio leggermente più alto dell'altro [il sinistro]) Tuttavia la questione più rilevante è se tu sei pronto ad accettare la responsabilità per la morte di ogni essere umano di questo mondo.

(Primo piano della mano dell'Architetto che con l'indice tocca la sua penna. I monitor cambiano ed ora visualizzano scene di vita comune, di qualsiasi tipo di persone. Neo gira la testa per guardare i monitor alla sua destra).

Architetto: E' interessante osservare le tue reazioni.

(Neo torna con lo sguardo sull'Architetto)

Architetto: I tuoi cinque predecessori erano di proposito costruiti intorno alla comune attribuzione di una sensibilità positiva, allo scopo di creare un profondo attaccamento al resto della tua specie per facilitare il compito dell'eletto. Ma se gli altri vivono questo attaccamento in modo generico, la tua esperienza a riguardo è molto più specifica, dato che riguarda... l'amore.

(I monitor fanno vedere scene del sogno di Neo, quando Trinity cade dal palazzo inseguita dell'agente)

Neo: Trinity!
Architetto: A proposito, è entrata in Matrix per salvarti la vita al costo della sua. (con sorriso beffardo)
Neo: No!
Architetto: Il che ci porta infine al momento della verità in cui la vostra fondamentale imperfezione finalmente si manifesta e l'anomalia può rilevarsi nella sua doppia veste di inizio e di conclusione. Ci sono due porte: la porta alla tua destra (guarda la porta indicata) conduce alla sorgente e alla salvezza di Zion; quella alla tua sinistra (guarda la porta indicata) riconduce a Matrix, a lei, e alla tragica fine della tua specie. Come hai ben riassunto... il problema è la scelta.

[inquadratura di Neo in primo piano che torna con lo sguardo sull'Architetto.]

Architetto: Già noi sappiamo già quello che farai, non è vero' Già intravedo la reazione a catena. Precursori chimici che segnalano l'insorgenza di un'emozione disegnata appositamente per soffocare logica e ragione. Un'emozione che già ti acceca e ti nasconde la semplice ed ovvia verità. Lei è condannata, sta per morire e non c'è niente che tu possa fare per impedirlo.

[I monitor sullo sfondo mostrano all'unisono che Neo alza la testa e la gira. leggermente in ritardo Neo fa lo stesso e contemporaneamente ai monitor va verso la porta di Sinistra, porta che riconduce a Matrix. L'Architetto osserva e con un leggerissimo sorriso beffardo inizia a parlare, mentre Neo si ferma.]

Architetto: La speranza... la quint'essenziale illusione umana e al tempo stesso la fonte della vostra massima forza e della vostra massima debolezza.

(le immagini tornano su Neo, inquadrato a "3/4" che si gira verso l'Architetto leggermente, poi di profilo)

Neo: Se fossi in lei... (Ora lo guarda in faccia) spererei di non dovermi reincontrare.
Architetto: Non accadrà. (con sguardo che sta a dire "scontato")

Architetto: Salve Neo.
Neo: Lei chi è'
Architetto: Io sono l'Architetto. Ho creato io Matrix. Ti stavo aspettando. Tu hai molte domande sebbene il tuo processo abbia alterato la tua coscienza, resti irreversibilmente umano, ergo alcune delle mie risposte potrai comprenderle, altre no. Concordemente, malgrado la tua prima domanda possa essere la più pertinente, potresti renderti conto o non renderti conto che essa è anche la più irrilevante.
Neo: Perchè mi trovo qui'
Architetto: La tua vita è un prodotto del residuo non compensato del bilanciamento delle equazioni inerenti alla programmazione di Matrix.
Architetto: Tu sei il risultato finale di un'anomalia, che nonostante i miei sforzi sono stato incapace di eliminare da quella che altrimenti è un'armonia... di precisione matematica.
Architetto: Sebbene resti un problema costantemente arginato, essa non è completamente prevedibile, pertanto non sfugge a quelle misure di controllo che hanno condotto te... inesorabilmente... qui.
Neo: Non ha risposto alla mia domanda.
Architetto: Giusto, è vero. Interessante, sei stato più veloce degli altri.
Architetto: Matrix è più vecchia di quanto tu immagini. Io preferisco contare dalla comparsa della prima animolia, fino al manifestarsi della successiva; questa è la sesta versione.
Neo: Ci sono solo due possibili spiegazioni: o nessuno me l'ha mai detto, o nessuno lo sa!
Architetto: Precisamente. Come ora stai senza dubbio intuendo, l'anomalia è systemica e crea pericolose fluttuazioni anche nelle più semplici equazioni.
Neo: La scelta! Il problema è la scelta!
Architetto: La prima Matrix che disegnai era assolutamente prefetta, un'opera d'arte, impeccabile, sublime. Un trionfo eguagliato solo dal suo monumentale... fallimento. L'inevitabilità del suo destino, mi è ora evidente quale conseguenza dell'imperfezione intrinseca dell'essere umano. Perciò la riprogettai basandomi sulla vostra storia, per rispecchiare con accuratezza le espressioni grottesche della vostra natura. Tuttavia venni dinuovo frustrato dal fallimento. In seguito giànsi alla conclusione che la risposta mi sfuggiva perchè esigieva una mente inferiore, o se vogliamo... una mente meno vincolata della mia a parameti di perfezione. Tant'è che la soluzione fu trovata per caso... da un altro programma intuitivo, inizialmente creato per indagare sull'aspetto della psiche umana. Se io sono, quindi, il padre di Matrix... lei.. è senza dubbio alcuno sua madre.
Neo: L'Oracolo.
Architetto: Ti prego... Come ho detto lei trovò per caso una soluzione grazie alla quale il 99 percento dei soggetti testati accettò il systema a condizione di avere una scelta, anche se la consapevolezza di tale scelta era a livello quasi inconscio. Benchè la trovata funzionasse era fondamentalmente difettosa dato che di fatto generava quella contraddittoria anomalia systemica che se non controllata poteva minacciare il systema stesso. Ergo, coloro che lo rifiutavano, e parliamo sempre di una minoranza, lasciati senza controllo potevano costituire una crescente probabilità di disastro.
Neo: Qui sta parlando di Zion.
Architetto: Tu ora sei qui, perchè Zion sta per essere distrutta. Ogni suo abitante sarà sterminato e l'esistenza stessa della città sarà cancellata.
Neo: Stronzate!
Architetto: Il rifiuto è la più prevedibile di tutte le reazioni umane. Comunque sia, stà tranquillo... questa sarà la sesta volta che siamo costretti a distruggerla... e ormai siamo diventati... oltremodo efficienti nel farlo.
Architetto: La funzione dell'eletto è quella di tornare alla sorgente permettendo una temporanea distribuzione del codice di cui sei portatore e il ripristino del programma originale. Dopo ti verrà chiesto di selezionare dall'interno di Matrix 23 individui, 16 femmine e 7 maschi, per ricostruire Zion. La mancata ottemperanza di questo processo provocherà un cataclismico crash del systema che ucciderà chiunque sia collegato a Matrix, cosa che abbinata all'annientamento di Zion, sostanzialmente causerà l'estinzione dell'intera razza umana.
Neo: Non vi conviene, non lo permetterete. Gli essere umani vi servono per sopravvivere.
Architetto: Esistono livelli di sopravvivenza che siamo disposti ad accettare. Tuttavia la questione più rilevante è se tu sei pronto ad accettare la responsabilità per la morte di ogni essere umano di questo mondo.
Architetto: E' interessante osservare le tue reazioni.
Architetto: I tuoi cinque predecessori erano di proposito costruiti intorno alla comune attribuzione di una sensibilità positiva, allo scopo di creare un profondo attaccamento al resto della tua specie per facilitare il compito dell'eletto. Ma se gli altri vivono questo attaccamento in modo generico, la tua esperienza a riguardo è molto più specifica, dato che riguarda... l'amore.
Neo: Trinity!
Architetto: A proposito, è entrata in Matrix per salvarti la vita al costo della sua.
Neo: No!
Architetto: Il che ci porta infine al momento della verità in cui la vostra fondamentale imperfezione finalmente si manifesta e l'anomalia può rilevarsi nella sua doppia veste di inizio e di conclusione. Ci sono due porte: la porta alla tua destra conduce alla sorgente e alla salvezza di Zion; quella alla tua sinistra riconduce a Matrix, a lei, e alla tragica fine della tua specie. Come hai ben riassunto... il problema è la scelta.
Architetto: Già noi sappiamo già quello che farai, non è vero' Già intravedo la reazione a catena. Precursori chimici che segnalano l'insorgenza di un'emozione disegnata appositamente per soffocare logica e ragione. Un'emozione che già ti acceca e ti nasconde la semplice ed ovvia verità. Lei è condannata, sta per morire e non c'è niente che tu possa fare per impedirlo.
Architetto: La speranza... la quint'essenziale illusione umana e al tempo stesso la fonte della vostra massima forza e della vostra massima debolezza.
Neo: Se fossi in lei... spererei di non dovermi reincontrare.
Architetto: Non accadrà.

Se vuoi tutti i dialoghi di The Matrix (anzi della trilogia) vai nella sezione download! Bye!

Prequel 1 Juliet 0 per una manciata di secondi.... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

N.: Lei chi è'

A.: Io sono l'Architetto. Ho creato io Matrix. Ti stavo aspettando.Tu hai molte domande sebbene il tuo processo abbia alterato la tua coscienza, resti irreversibilmente umano, ergo alcune delle mie risposte potrai comprenderle, altre no.
Concordemente, malgrado la tua prima domanda possa essere la più pertinente, potresti renderti conto o non renderti conto che essa è anche la più irrilevante.

N.: Perchè mi trovo qui'

A.: La tua vita è un prodotto del residuo non compensato del bilanciamento delle equazioni inerenti alla programmazione di Matrix. Tu sei il risultato finale di un'anomalia, che nonostante i miei sforzi sono stato incapace di eliminare da quella che altrimenti è un'armonia... di precisione matematica. Sebbene resti un problema costantemente arginato, essa non è completamente prevedibile, pertanto non sfugge a quelle misure di controllo che hanno condotto te... inesorabilmente... qui.

N: Non ha risposto alla mia domanda.

A.: Giusto, è vero. Interessante, sei stato più veloce degli altri.
Matrix è più vecchia di quanto tu immagini. Io preferisco contare dalla comparsa della prima anomalia, fino al manifestarsi della successiva; questa è la sesta versione.

N.: Ci sono solo due possibili spiegazioni: o nessuno me l'ha mai detto, o nessuno lo sa!

A.: Precisamente. Come ora stai senza dubbio intuendo, l'anomalia è systemica e crea pericolose fluttuazioni anche nelle più semplici equazioni.

N.: La scelta! Il problema è la scelta!

A.: La prima Matrix che disegnai era assolutamente prefetta, un'opera d'arte, impeccabile, sublime. Un trionfo eguagliato solo dal suo monumentale... fallimento. L'inevitabilità del suo destino, mi è ora evidente quale conseguenza dell'imperfezione intrinseca dell'essere umano. Perciò la riprogettai basandomi sulla vostra storia, per rispecchiare con accuratezza le espressioni grottesche della vostra natura. Tuttavia venni di nuovo frustrato dal fallimento. In seguito giànsi alla conclusione che la risposta mi sfuggiva perchè esigieva una mente inferiore, o se vogliamo... una mente meno vincolata della mia a parameti di perfezione. Tant'è che la soluzione fu trovata per caso... da un altro programma intuitivo, inizialmente creato per indagare sull'aspetto della psiche umana.
Se io sono, quindi, il padre di Matrix... lei è senza dubbio alcuno sua madre.

N.: L'Oracolo.

A.: Ti prego... Come ho detto lei trovò per caso una soluzione grazie alla quale il 99 percento dei soggetti testati accettò il systema a condizione di avere una scelta, anche se la consapevolezza di tale scelta era a livello quasi inconscio. Benchè la trovata funzionasse era fondamentalmente difettosa dato che di fatto generava quella contraddittoria anomalia systemica che se non controllata poteva minacciare il systema stesso. Ergo,
coloro che lo rifiutavano, e parliamo sempre di una minoranza, lasciati senza controllo potevano costituire una crescente probabilità di disastro.

N.: Qui sta parlando di Zion.

A.: Tu ora sei qui, perchè Zion sta per essere distrutta. Ogni suo abitante sarà sterminato e l'esistenza stessa della città sarà cancellata.

N.: Stronzate!

A.: Il rifiuto è la più prevedibile di tutte le reazioni umane. Comunque sia, stà tranquillo... questa sarà la sesta volta che siamo costretti a distruggerla... e ormai siamo diventati... oltremodo efficienti nel farlo.

A.: La funzione dell'eletto è quella di tornare alla sorgente permettendo una temporanea distribuzione del codice di cui sei portatore e il ripristino del programma originale. Dopo ti verrà chiesto di selezionare dall'interno di Matrix 23 individui, 16 femmine e 7 maschi, per ricostruire Zion. La mancata ottemperanza di questo processo provocherà un cataclismico crash del systema che ucciderà chiunque sia collegato a Matrix, cosa che abbinata all'annientamento di Zion, sostanzialmente causerà l'estinzione dell'intera razza umana.

N.: Non vi conviene, non lo permetterete. Gli essere umani vi servono per sopravvivere.

A.: Esistono livelli di sopravvivenza che siamo disposti ad accettare. Tuttavia la questione più rilevante è se tu sei pronto ad accettare la responsabilità per la morte di ogni essere umano di questo mondo. E' interessante osservare le tue reazioni. I tuoi cinque predecessori erano
di proposito costruiti intorno alla comune attribuzione di una sensibilità positiva, allo scopo di creare un profondo attaccamento al resto della tua specie per facilitare il compito dell'eletto. Ma se gli altri vivono questo attaccamento in modo generico, la tua esperienza a riguardo è molto più specifica, dato che riguarda... l'amore.

N.: Trinity!

A.: A proposito, è entrata in Matrix per salvarti la vita al costo della sua.

N.: No!

A.: Il che ci porta infine al momento della verità in cui la vostra fondamentale imperfezione finalmente si manifesta e l'anomalia può rilevarsi nella sua doppia veste di inizio e di conclusione. Ci sono due porte: la porta alla tua destra conduce alla sorgente e alla salvezza di Zion; quella alla tua sinistra riconduce a Matrix, a lei, e alla tragica fine della tua specie. Come hai ben riassunto... il problema è la scelta.
Già, noi sappiamo già quello che farai, non è vero' Già intravedo la reazione a catena. Precursori chimici che segnalano l'insorgenza di un'emozione disegnata appositamente per soffocare logica e ragione. Un'emozione che già ti acceca e ti nasconde la semplice ed ovvia verità. Lei è condannata, sta per morire e non c'è niente che tu possa fare per impedirlo.

A.: La speranza... la quint'essenziale illusione umana e al tempo stesso la fonte della vostra massima forza e della vostra massima debolezza.

N.: Se fossi in lei... spererei di non dovermi reincontrare.

A.: Non accadrà.

(lol, sono stato due ore a editare questo testo mentre voi lo avevate giàscritto due volte)

Prequel 1 Juliet 0 per una manciata di secondi.... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Jestas 0

Prequel passa il primo turno..... :mrgreen: :mrgreen:

Ma come avete fatto' O_O
Siete troppo forti XD

palla al centro

tiè, pure in inglese

The Architect - Hello, Neo.

Neo - Who are you'

The Architect - I am the Architect. I created the matrix. I've been waiting for you. You have many questions, and although the process has altered your consciousness, you remain irrevocably human. Ergo, some of my answers you will understand, and some of them you will not. Concordantly, while your first question may be the most pertinent, you may or may not realize it is also irrelevant.

Neo - Why am I here'

The Architect - Your life is the sum of a remainder of an unbalanced equation inherent to the programming of the matrix. You are the eventuality of an anomaly, which despite my sincerest efforts I have been unable to eliminate from what is otherwise a harmony of mathematical precision. While it remains a burden to sedulously avoid it, it is not unexpected, and thus not beyond a measure of control. Which has led you, inexorably, here.

Neo - You haven't answered my question.

The Architect - Quite right. Interesting. That was quicker than the others.

*The responses of the other Ones appear on the monitors: "Others' What others' How many' Answer me!"*

The Architect - The The Matrix is older than you know. I prefer counting from the emergence of one integral anomaly to the emergence of the next, in which case this is the sixth version.

*Again, the responses of the other Ones appear on the monitors: "Five versions' Three' I've been lied too. This is bullshit."*

Neo: There are only two possible explanations: either no one told me, or no one knows.

The Architect - Precisely. As you are undoubtedly gathering, the anomaly's systemic, creating fluctuations in even the most simplistic equations.

*Once again, the responses of the other Ones appear on the monitors: "You can't control me! F*ck you! I'm going to chill you! You can't make me do anything!*

Neo - Choice. The problem is choice.

*The scene cuts to Trinity fighting an agent, and then back to the Architect's room*

The Architect - The first The Matrix I designed was quite naturally perfect, it was a work of art, flawless, sublime. A triumph equaled only by its monumental failure. The inevitability of its doom is as apparent to me now as a consequence of the imperfection inherent in every human being, thus I redesigned it based on your history to more accurately reflect the varying grotesqueries of your nature. However, I was again frustrated by failure. I have since come to understand that the answer eluded me because it required a lesser mind, or perhaps a mind less bound by the parameters of perfection. Thus, the answer was stumbled uThe Matrix: Path of Neoby another, an intuitive program, initially created to investigate certain aspects of the human psyche. If I am the father of the matrix, she would undoubtedly be its mother.

Neo - The Oracle.

The Architect - Please. As I was saying, she stumbled uThe Matrix: Path of Neoa solution whereby nearly 99.9% of all test subjects accepted the program, as long as they were given a choice, even if they were only aware of the choice at a near unconscious level. While this answer functioned, it was obviously fundamentally flawed, thus creating the otherwise contradictory systemic anomaly, that if left unchecked might threaten the system itself. Ergo, those that refused the program, while a minority, if unchecked, would constitute an escalating probability of disaster.

Neo - This is about Zion.

The Architect - You are here because Zion is about to be destroyed. Its every living inhabitant terminated, its entire existence eradicated.

Neo - Bullshit.

*The responses of the other Ones appear on the monitors: "Bullshit!"*

The Architect - Denial is the most predictable of all human responses. But, rest assured, this will be the sixth time we have destroyed it, and we have become exceedingly efficient at it.

*Scene cuts to Trinity fighting an agent, and then back to the Architects room.*

The Architect - The function of the One is now to return to the source, allowing a temporary dissemination of the code you carry, reinserting the prime program. After which you will be required to select from the The Matrix 23 individuals, 16 female, 7 male, to rebuild Zion. Failure to comply with this process will result in a cataclysmic system crash chilling everyone connected to the matrix, which coupled with the extermination of Zion will ultimately result in the extinction of the entire human race.

Neo - You won't let it happen, you can't. You need human beings to survive.

The Architect - There are levels of survival we are prepared to accept. However, the relevant issue is whether or not you are ready to accept the responsibility for the death of every human being in this world.

*The Architect presses a button on a pen that he is holding, and images of people from all over the The Matrix appear on the monitors*

The Architect - It is interesting reading your reactions. Your five predecessors were by design based on a similar predication, a contingent affirmation that was meant to create a profound attachment to the rest of your species, facilitating the function of the one. While the others experienced this in a very general way, your experience is far more specific. Vis-a-vis, love.

*Images of Trinity fighting the Agent from Neòs dream appear on the monitors*

Neo - Trinity.

The Architect - Apropos, she entered the The Matrix to save your life at the cost of her own.

Neo - No!

The Architect - Which brings us at last to the moment of truth, wherein the fundamental flaw is ultimately expressed, and the anomaly revealed as both beginning, and end. There are two doors. The door to your right leads to the source, and the salvation of Zion. The door to the left leads back to the matrix, to her, and to the end of your species. As you adequately put, the problem is choice. But we already know what yoùre going to do, don't we' Already I can see the chain reaction, the chemical precursors that signal the onset of emotion, designed specifically to overwhelm logic, and reason. An emotion that is already blinding you from the simple, and obvious truth: she is going to die, and there is nothing that you can do to stop it.

*Neo walks to the door on his left*

The Architect - Humph. Hope, it is the quintessential human delusion, simultaneously the source of your greatest strength, and your greatest weakness.

Neo - If I were you, I would hope that we don't meet again.

The Architect - We won't.

Ma come avete fatto' O_O

non è che lo sappiamo a memoria, google is your friend, e poi molti The Matrix sites hanno i transcript dei film ^_^

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