WhatIsTheMatrix.IT – Il Sito Italiano su Matrix
WhatIsTheMatrix.IT – Il Sito Italiano su Matrix
WhatIsTheMatrix.IT – Il Sito Italiano su MatrixHome // Forum
Disinformazione, massificazione e affini 😉
Cita da Konte su 23 Agosto 2004, 14:37Massificazione e disinformazione, due concetti diversi tra loro ma che insieme fanno parte di un contesto molto più ampio.
Ci sono essenzialmente due tipi di disinformazione: l'omissione di fatti e avvenimenti (con differenti gradazioni) e la mistificazione della realtà mediante la proposizione della distorsione degli eventi.
Entrambi i modelli sono presenti nel nostro systema informativo sotto vari aspetti.
Estrapolando i luoghi comuni di maximilian dal contesto generale, è indubbio che i nostri telegiornali scelgono volontariamente di proporre notizie più o meno frivole al posto di altre che hanno un rilievo molto più importante che invece a volte vengono sottaciute o addirittura omesse del tutto.
Quanti di voi sanno cosa sta succedendo in Cecenia o in Centro Africa, solo per fare un esempio.
Ciò nonostante è chiaro che un giornale, anche un TG, è composto da diverse pagine, cha vanno, come un quotidiano cartaceo, dalla politica interna a quella estera, dalla cronaca fino alle notizie sportive, rosa e metereologiche.
Quindi non bisogna stupirsi se all'interno di un TG ci sono notizie sui cani e sulla love story di Bobo Vieri.
La vera disinformazione, invece, è molto più sottile.
La notizia di uno sciopero viene data in prima pagina dal TG3, in terza pagina dal TG5 e omessa dal TG4!Mi sto accorgendo però che questo post è sta diventando troppo lungo quindi finisco qui!!!
Massificazione e disinformazione, due concetti diversi tra loro ma che insieme fanno parte di un contesto molto più ampio.
Ci sono essenzialmente due tipi di disinformazione: l'omissione di fatti e avvenimenti (con differenti gradazioni) e la mistificazione della realtà mediante la proposizione della distorsione degli eventi.
Entrambi i modelli sono presenti nel nostro systema informativo sotto vari aspetti.
Estrapolando i luoghi comuni di maximilian dal contesto generale, è indubbio che i nostri telegiornali scelgono volontariamente di proporre notizie più o meno frivole al posto di altre che hanno un rilievo molto più importante che invece a volte vengono sottaciute o addirittura omesse del tutto.
Quanti di voi sanno cosa sta succedendo in Cecenia o in Centro Africa, solo per fare un esempio.
Ciò nonostante è chiaro che un giornale, anche un TG, è composto da diverse pagine, cha vanno, come un quotidiano cartaceo, dalla politica interna a quella estera, dalla cronaca fino alle notizie sportive, rosa e metereologiche.
Quindi non bisogna stupirsi se all'interno di un TG ci sono notizie sui cani e sulla love story di Bobo Vieri.
La vera disinformazione, invece, è molto più sottile.
La notizia di uno sciopero viene data in prima pagina dal TG3, in terza pagina dal TG5 e omessa dal TG4!
Mi sto accorgendo però che questo post è sta diventando troppo lungo quindi finisco qui!!!
Cita da Bisk su 23 Agosto 2004, 14:43OT OT
secondo me tu sei un omino. Fufo J in realtà è un cane addestrato che si lava nella birra. i topi volano i puffi sono tappi. w zio LuPiN' detto anche vacca morta. Ciauz.
ps. ma io quante volte mi sono lavato' e tu'Io sono nuovo: comesi mettono le immagini'
Voglio farvivedere chi è fufo J!!!
OT OT
secondo me tu sei un omino. Fufo J in realtà è un cane addestrato che si lava nella birra. i topi volano i puffi sono tappi. w zio LuPiN' detto anche vacca morta. Ciauz.
ps. ma io quante volte mi sono lavato' e tu'
Io sono nuovo: comesi mettono le immagini'
Voglio farvivedere chi è fufo J!!!
Cita da CHRoNic su 23 Agosto 2004, 17:27Ci sono essenzialmente due tipi di disinformazione: l'omissione di fatti e avvenimenti (con differenti gradazioni) e la mistificazione della realtà mediante la proposizione della distorsione degli eventi.
Estrapolando i luoghi comuni di maximilian dal contesto generale, è indubbio che i nostri telegiornali scelgono volontariamente di proporre notizie più o meno frivole al posto di altre che hanno un rilievo molto più importante che invece a volte vengono sottaciute o addirittura omesse del tutto.
-
Quanti di voi sanno cosa sta succedendo in Cecenia o in Centro Africa, solo per fare un esempio.-
La vera disinformazione, invece, è molto più sottile.
La notizia di uno sciopero viene data in prima pagina dal TG3, in terza pagina dal TG5 e omessa dal TG4!Ecco i punti che avevo in testa: soprattuto l'ultimo.
A seconda del TG una cosa viene presentata in diversi modi.
Un esempio è dato dal comico Zelig, non ricordo ora il nome, che presentava le notizie secondo i vari tg, in veste comica ovviamente, e ogni distorceva un pò la cosa. Quel comico ci fa capire tutto.
Ci sono essenzialmente due tipi di disinformazione: l'omissione di fatti e avvenimenti (con differenti gradazioni) e la mistificazione della realtà mediante la proposizione della distorsione degli eventi.
Estrapolando i luoghi comuni di maximilian dal contesto generale, è indubbio che i nostri telegiornali scelgono volontariamente di proporre notizie più o meno frivole al posto di altre che hanno un rilievo molto più importante che invece a volte vengono sottaciute o addirittura omesse del tutto.
-
Quanti di voi sanno cosa sta succedendo in Cecenia o in Centro Africa, solo per fare un esempio.-
La vera disinformazione, invece, è molto più sottile.
La notizia di uno sciopero viene data in prima pagina dal TG3, in terza pagina dal TG5 e omessa dal TG4!
Ecco i punti che avevo in testa: soprattuto l'ultimo.
A seconda del TG una cosa viene presentata in diversi modi.
Un esempio è dato dal comico Zelig, non ricordo ora il nome, che presentava le notizie secondo i vari tg, in veste comica ovviamente, e ogni distorceva un pò la cosa. Quel comico ci fa capire tutto.
Cita da Maximilian su 23 Agosto 2004, 17:30Il fatto è che oggi ci dicono di più i programmi comici che i tg!
Il fatto è che oggi ci dicono di più i programmi comici che i tg!
Cita da ianus su 23 Agosto 2004, 17:41oggi la realtà supera davvero la fantasia... datevi un'okchiata a 1984 di Orwell
oggi la realtà supera davvero la fantasia... datevi un'okchiata a 1984 di Orwell
Cita da theArchitect su 25 Agosto 2004, 9:02il luogo comune classico:
hacker = ragazzo bruttocattivo di 17/20 anni, senza vita sociale, sempre ai computer, gobbo, semicieco, secchione a scuola, smanettone che si diverte a distruggere, rompere, sfondare, penetrare violare tutto, solo per il gusto di fare danni...
quando sento alla tele "i soliti hacker hanno mandato in crisi il systema bancario italiano..."
penso:
1) beh, il systema bancario è proprio una merda allora
2) non c'è un 2 perchè senza pensarci cambio canale o spengo la tele
il luogo comune classico:
hacker = ragazzo bruttocattivo di 17/20 anni, senza vita sociale, sempre ai computer, gobbo, semicieco, secchione a scuola, smanettone che si diverte a distruggere, rompere, sfondare, penetrare violare tutto, solo per il gusto di fare danni...
quando sento alla tele "i soliti hacker hanno mandato in crisi il systema bancario italiano..."
penso:
1) beh, il systema bancario è proprio una merda allora
2) non c'è un 2 perchè senza pensarci cambio canale o spengo la tele
Cita da ianus su 25 Agosto 2004, 14:25Sì effettivamente è il luogo comune più frustrante, appena poi capita che metti apposto un computer, pensano che tu sia unaa specie di genio... o magari un hacker, ed in virtù del famoso luogo comune ti trattano come un terrorista
Sì effettivamente è il luogo comune più frustrante, appena poi capita che metti apposto un computer, pensano che tu sia unaa specie di genio... o magari un hacker, ed in virtù del famoso luogo comune ti trattano come un terrorista
Cita da theArchitect su 25 Agosto 2004, 15:26se poi ti capita a scuola ti vedono come un guastatore...
se poi ti capita a scuola ti vedono come un guastatore...
Cita da hard1 su 25 Agosto 2004, 15:53Alla fine questo non è un problema della gente che mette in giro voci. E' un problema reale che esiste solo che si sente parlare solo dei cracker che vengono chiamati hacker dalla stampa e dai mezzi di comunicazione. E' una forma di ignoranza da parte della gente. E' questa secondo me la forza della disinformazione: la gente non ha voglia di capire le cose e si basa sulle quello che dicono gli altri.
Mi ricorda tanto un film di nome Matrix non so se ce l'avete presente...
Alla fine questo non è un problema della gente che mette in giro voci. E' un problema reale che esiste solo che si sente parlare solo dei cracker che vengono chiamati hacker dalla stampa e dai mezzi di comunicazione. E' una forma di ignoranza da parte della gente. E' questa secondo me la forza della disinformazione: la gente non ha voglia di capire le cose e si basa sulle quello che dicono gli altri.
Mi ricorda tanto un film di nome Matrix non so se ce l'avete presente...
Cita da hard1 su 4 Aprile 2005, 7:32Per buttare altra carne sul fuoco (o per sviare le polemiche )...
Ieri sera stavo guardando "L'infedele" di Gad Lerner alla tv, che era dedicato al Papa. Stavano discutendo del significato che ha quel ruolo per la cristianità, quando attorno alle 21.50 è arrivata la notizia della sua morte avvenuta, come sappiamo alle 21.37.
Allora io riflettevo su questo: oggi accade che muore il Papa (oppure avviene un cataclisma in un angolo della terra, o qualunque altro avvenimento importante) e praticamente in tempo reale tutto il mondo "civilizzato" (e non, credo a questo punto) viene a conoscenza della notizia. Passano pochi minuti. Se fossi stata sul sito dell'Ansa, probabilmente l'avrei saputo 5 minuti esatti dopo l'ultimo respiro. Come fossi stata là, al suo capezzale.
Pensate una volta. Due o tre secoli fà, prima di tv radio ma anche giornali, e magari prima anche del telegrafo. Accadeva un fatto importantissimo, decisivo per l'umanità (tipo che ne so la morte di un imperatore o di un uomo/donna molto potente) e non solo il popolo veniva a saperlo magari settimane dopo, ma anche altri personaggi importanti, coinvolti con questa persona potevano essere avvisati solo dopo un lungo e pericoloso viaggio a cavallo o con mezzi non telematici.
Allora, cosa accade. Accade che nel frattempo che arrivasse la notizia la gente continuava ad agire nell'ignoranza della cosa.
E chissà quanti fatti "inutili" sono accaduti perchè non è arrivata in tempo la notizia.
Da qualche parte una volta ho sentito di soldati che continuarono a combattere (e a morire) non sapendo che era stato firmato un armistizio.
Chissà quante persone sono morte per qualcosa che ormai non c'era più o non aveva più importanza.
E chissà quante scelte sbagliate sono state prese da uomini potenti per il fatto di ignorare alcune informazioni.Per contro, oggi, non si può negare a priori l'ipotesi che - per fare un piccolo e forse davvero misero esempio - la morte del Papa o meglio la diffusione repentina della notizia, abbia potuto influenzare i voti espressi oggi dagli elettori italiani. (Non vi riporto il discorso fatto da un politico che incitava i cattolici al voto proprio in seguito della notizia...parlare di strumentalizzazione sarebbe essere gentili).
Insomma, in conclusione, la mia riflessione è sull'importanza (e non solo potere) delle informazioni e dei mezzi di comunicazione.
Sull'importanza delle informazioni per compiere le scelte giàste, sul potere delle informazioni per le aziende e per gli uomini di potere, sull'importanza delle informazioni per le masse e la gente comune.
Allora, non solo un fatto può cambiare le cose (il famoso battito d'ali), ma anche e soprattutto come e quando questo fatto viene raccontato e divulgato.ehm... lo so che non si potrebbe, ma posso aggiàngere'
Odio essere prolissa, ma il mio ragionamento era solo all'inizio... Si pongono, infatti, diverse domande:
1. visto che oggi rispetto a tempo fà l'informazione circola molto ma molto più velocemente e raggiànge tutti, evidentemente le persone (dalle singole, a chi ha il potere in mano) compie scelte e agisce molto più repentinamente di una volta. Quindi la storia si, come dire, "accellera".
Allora potrebbe essere questo, e non il progresso in sè a creare la famosa accellerazione della nostra evoluzione. Ossia potrebbe essere la sempre più repentina diffusione dell'informazione ad accellerare l'evoluzione umana (sempre se di evoluzione si tratta). Non è allora nè il progresso nè la tecnologia in sè ad avere questo potere "evolutivo", ma la tecnologia al sevizio dell'informazione e della conoscenza.
Ancora una volta, quindi, è la conoscenza il nostro motore. La conoscenza e le decisioni che ne derivano (che possono nasce, è vero, anche dal cuore).2. ma siamo sicuri che un mondo straricco di informazioni sia migliore rispetto a prima' E ancora, le informazioni sono davvero conoscenza'
Perchè, come sappiamo, secondo la teoria "informazioni" e "conoscenza" non sono affatto la stessa cosa. Dunque, siamo davvero più "sapienti" rispetto a una volta' E via, via con le domande...
Per buttare altra carne sul fuoco (o per sviare le polemiche )...
Ieri sera stavo guardando "L'infedele" di Gad Lerner alla tv, che era dedicato al Papa. Stavano discutendo del significato che ha quel ruolo per la cristianità, quando attorno alle 21.50 è arrivata la notizia della sua morte avvenuta, come sappiamo alle 21.37.
Allora io riflettevo su questo: oggi accade che muore il Papa (oppure avviene un cataclisma in un angolo della terra, o qualunque altro avvenimento importante) e praticamente in tempo reale tutto il mondo "civilizzato" (e non, credo a questo punto) viene a conoscenza della notizia. Passano pochi minuti. Se fossi stata sul sito dell'Ansa, probabilmente l'avrei saputo 5 minuti esatti dopo l'ultimo respiro. Come fossi stata là, al suo capezzale.
Pensate una volta. Due o tre secoli fà, prima di tv radio ma anche giornali, e magari prima anche del telegrafo. Accadeva un fatto importantissimo, decisivo per l'umanità (tipo che ne so la morte di un imperatore o di un uomo/donna molto potente) e non solo il popolo veniva a saperlo magari settimane dopo, ma anche altri personaggi importanti, coinvolti con questa persona potevano essere avvisati solo dopo un lungo e pericoloso viaggio a cavallo o con mezzi non telematici.
Allora, cosa accade. Accade che nel frattempo che arrivasse la notizia la gente continuava ad agire nell'ignoranza della cosa.
E chissà quanti fatti "inutili" sono accaduti perchè non è arrivata in tempo la notizia.
Da qualche parte una volta ho sentito di soldati che continuarono a combattere (e a morire) non sapendo che era stato firmato un armistizio.
Chissà quante persone sono morte per qualcosa che ormai non c'era più o non aveva più importanza.
E chissà quante scelte sbagliate sono state prese da uomini potenti per il fatto di ignorare alcune informazioni.Per contro, oggi, non si può negare a priori l'ipotesi che - per fare un piccolo e forse davvero misero esempio - la morte del Papa o meglio la diffusione repentina della notizia, abbia potuto influenzare i voti espressi oggi dagli elettori italiani. (Non vi riporto il discorso fatto da un politico che incitava i cattolici al voto proprio in seguito della notizia...parlare di strumentalizzazione sarebbe essere gentili).
Insomma, in conclusione, la mia riflessione è sull'importanza (e non solo potere) delle informazioni e dei mezzi di comunicazione.
Sull'importanza delle informazioni per compiere le scelte giàste, sul potere delle informazioni per le aziende e per gli uomini di potere, sull'importanza delle informazioni per le masse e la gente comune.
Allora, non solo un fatto può cambiare le cose (il famoso battito d'ali), ma anche e soprattutto come e quando questo fatto viene raccontato e divulgato.
ehm... lo so che non si potrebbe, ma posso aggiàngere'
Odio essere prolissa, ma il mio ragionamento era solo all'inizio... Si pongono, infatti, diverse domande:
1. visto che oggi rispetto a tempo fà l'informazione circola molto ma molto più velocemente e raggiànge tutti, evidentemente le persone (dalle singole, a chi ha il potere in mano) compie scelte e agisce molto più repentinamente di una volta. Quindi la storia si, come dire, "accellera".
Allora potrebbe essere questo, e non il progresso in sè a creare la famosa accellerazione della nostra evoluzione. Ossia potrebbe essere la sempre più repentina diffusione dell'informazione ad accellerare l'evoluzione umana (sempre se di evoluzione si tratta). Non è allora nè il progresso nè la tecnologia in sè ad avere questo potere "evolutivo", ma la tecnologia al sevizio dell'informazione e della conoscenza.
Ancora una volta, quindi, è la conoscenza il nostro motore. La conoscenza e le decisioni che ne derivano (che possono nasce, è vero, anche dal cuore).2. ma siamo sicuri che un mondo straricco di informazioni sia migliore rispetto a prima' E ancora, le informazioni sono davvero conoscenza'
Perchè, come sappiamo, secondo la teoria "informazioni" e "conoscenza" non sono affatto la stessa cosa. Dunque, siamo davvero più "sapienti" rispetto a una volta' E via, via con le domande...