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DOMANDE SULLE TEORICHE INCONGRUENZE

Mmmm... mi è sorto un altro dubbio, questa sembra essere un incongruenza... :'... ok sappiamo tutti che in reloaded gli agenti danno la caccia a Neo perchè non sanno del suo vero scopo, che è quello di tornare alla sorgente... ma il Merovingio sa tutto. Ma, se sa tutto, perchè cerca di far fuori Neo con ogni mezzo' Insomma il Mero sa che se l'eletto non torna alla sorgente Matrix Crasherebbe... e questo di sicuro non è negli interessi del Mero, dato che egli ci vive in Matrix! Insomma, perchè tutto questo astio nei confronti dell'eletto, se quest'ultimo è utile alla sopravvivenza della matrice''' 😯 O forse potrebbe essere che lo stesso Merovingio è uno strumento di controllo per condurre Neo inevitabilmente dall'Architetto''' 😯

Ok, grazie per la precisazione Neve...però la questione rimane: The Matrix crasha e si porta via anche la mini-The Matrix del Mero... quindi perchè mai ce l'ha tanto col povero Neo che sta per salvargli la pellaccia'''

Mah in verità il Merovingio come primo eletto che rinnega la scelta (Diavolo), diventa un trafficante di informazioni perchè esse gli consentono di portare a suo usifrutto ogni cosa di Matrix stesso (ideale Cypheriano). Neo potenzialmente potrebbe rinnegare anche egli stesso la scelta e diventare un'antagonista diretto del Merovingio oltre al fatto che il Merovingio sta coesistendo con le nuove versioni di lui stesso e ciò potrebbe danneggiargli gli affari.

Più che altro il Merovingio non vuole mai distruggere Neo se tu vedi di solito è Neo che lo affronta, che gli ruba il Mastro di chiavi e che lo sfida e che bacia persino Persephone. A questo punto il nostro Merovingio cerca di uccidere Neo perchè possedeva il Mastro di chiavi gli permetteva di accedere a un sacco di backdoor di Matrix e magari scappatoie per zone segrete e protette della stessa. Solo una questione di affari.

Ehi, la cosa che dice Lairbox e che fin ora non condividevo mi ha fatto sorgere un'ipotesi: se il Merovingio era come Neo ("il primo eletto" come dice Lairbox), può essere che le prime versioni di Matrix avessero un finto eletto, un programma con funzione da eletto, in qualche modo. Poi il Merovingio si ribella a Matrix e si rifugia nella sua sezione personale.
Come versione mi sembra possa essere verosimile.

Cmq, tornando alla questione posta, il Merovingio quando incontra Neo non tenta di ucciderlo, ma gli dice esplicitamente che lui non vede alcun vantaggio a cedergli il Fabbricante di Chiavi. Quindi, da uomo di potere che vuole maggior potere, vuole semplicemente avere qualcosa in cambio da Neo. In quel momento Neo non ha niente da offrire, quindi il colloquio si interrompe. Se non fosse stato per Persephone, Neo avrebbe dovuto cercare qualcosa che interessasse il Merovingio, magari gli sarebbe stato richiesto di consegnare l'Oracolo o cose del genere. Altrimenti avrebbe dovuto tentare di entrare nel Castello con la forza, ma, essendo esterna e autonoma rispetto a Matrix, forse non avrebbe mai potuto prelevarlo in questa maniera.

Riporto un'interminabile, ma interessantissima discussione sugli Esuli. Ossia se questi siano o meno soggetti al meccanismo di controllo della Matrice, e quindi effettivamente Esuli.

Domanda

Anzitutto mi scuso, non scrivo da un sacco di tempo..benché vi abbia spesso letto anche senza intervenire....e approfitto per scrivere su un topic già aperto, relativo proprio ad alcune incertezze sul significato della trilogia o di parti di essa, perché mi possiate aiutare a sciogliere un dubbio che mi è balzato in testa in questi giorni dopo aver rivisto tutta la trilogia, cosa che non facevo da tanto....e l'ho rivista proprio seguendo tutte quele chiavi di lettura che trovo nei vostri vari post..e delle quali vi ringrazio, benché, sostanzialmente, la trilogia mi fosse già in gran parte chiara.
Ma un dubbio mi è rimasto, e vengo quindi al cuore del post.
Breve premessa è data da ciò (è schematizzata, quindi perdonate imprecisioni):
Matrix, stando alle parole dell'Architetto in reloaded, nasce..per così dire, con progressivi adattamenti rispetto alle precedenti versioni, grazie all'intuizione dell'Oracolo per cui, detto in estrema sintesi e con le sue (dell'Architetto) parole, "il 99% dei soggetti testati accett[a] il systema a condizione di avere una scelta anche se a livello inconscio" etc.
bene
nell'insieme delle persone collegate, la "grande equazione" soffre tuttavia del rischio legato al sorgere del'anomalia,sicché l'Architetto si "attrezza" per far fronte all'evenienza etc. ideando un certo systema di controllo che è quello che conosciamo dalla trilogia
bene
Quindi crea una certa versione di matrix. Quella che conosciamo. Nella quale la funzione di "controllo" è appannaggio di (relativamente) pochi.
Crea un systema di controllo che sappiamo aver funzionato.
Bene
Ed in questa versione, la "sestultima" diciamo, non ci sono esuli ( a meno che non vengano dalla primissime versioni, quelle "non funzionanti").
Se ci sono questi esuli delle vecchissime versioni, quidi, restano in matrix, ci vivono, ma non credo siano operativi - nel senso di svolgere un ruolo attivo e che sia previsto come tale dall'Architetto e/o dall'Oracolo - nel systema di controllo.
Bene.
Ogni programma ha una funzione nel grande systema. Per le ragioni più varie, alcuni devono essere cancellati, perché difettosi o da sostituire con programmi migliori. Perdono la loro fuzione, o comunque se ne trovano una propria. Smith ad esempio. Che, da parte del systema di controllo, ancorché in quanto agente, viene sostituito.
Tutto quanto precede ovviamente in estrema sintesi.

Ma quanto ho premesso, se corretto, lascia suporre, anche se con un deciso margine di certezza, che in qualche modo, rispetto all'evolversi della ciclicità, The Matrix sia autosufficiente, nel senso che il systema ciclico si basa - nella sua ripetizione - sulle risorse sue proprie.
Come a dire:
perché The Matrix possa "reggersi" è sufficiente la presenza di un preciso e relativamente basso numero di "programmi" (quelli senzienti, l'Architetto stesso, l'Oracolo..oltre a tutti quelli destinati alla regolazione di eventi naturali, alba tramonto, vento etc).
Ma, per ridurre all'osso, sono ben pochi quelli che svolgono un ruolo attivo e decisivo (in teoria) nell'eserictare il controllo sull'evoluzione dell'anomalia (sostanzalmente i primi citati nella precedente parentesi, ma me ne sfugge certamente qualcuno.).. O, almeno, dovrebbero essere pochi e agevolmente indivduaibili.
Insomma: la dinamica "fisiologica" della ciclicità impone (nella versione che conosciamo e, credo anche nelle 5 precedenti) la presenza di alcuni programmi, precisi, relativamente pochi, che da sé sono in grado di provvedere al controllo..costittuiscono essi stessi, e non altri, in un certo senso, l'essenza del "systema di controllo".
..e arrivo alla domanda:
perché, allora, nella storia di Neo (ma, si può facilmente presumere che lo stesso accadesse anche nelle precedenti versioni: si v. quanto dice il merovingio in reloaded prima che questi fugga, dopo il combattimento), dicevo, perché nella storia di "questa versione" (dellla trilogia) giocano un ruolo così decisivo e determinante i programmi "esuli"'
come è possibile'
in un certo senso, sarebbe come dire che la ciclicità finisce per dipedere dalla scelta dei programmi "obsoleti" di restare in The Matrix o meno, con, direi, grave "rischio" per la continuità e la ciclicità.
Se il merovingio (che è l'esempio più evidente tra quelli che mi vengono) non ci fosse stato (avendo in passato fatto la scelta di tornare alla sorgente.)...'
Lo stesso dicasi per gli altri esuli (che so, Seraph), così importanti nel percorso di Neo ed in relazione ai quali si può facilmente immaginare che siano stati determinanti anche nelle precedenti versioni.
Ovvio che a ragionare sui "se" (se non ci fosse stato o avesse fatto scelta diversa questo o quel programma esule) non si va da nessuna parte, anzi, impone la prova diabolica del "cosa sarebbe successo se..", che nessuno può dare, immagino.
Certo è che qualcosa non mi quadra.
La risposta che proverei a darmi, allora, ragionando al contrario (anziché dire: "cosa sarebbe successo se", in termini di "visto che ci sono..") è che in realtà non sono esuli. Perché, se lo fossero, non sarebbero integralmente "controllabili" (nel senso di soggetti a controllo) come varianti che influiscono sulla ciclicità di Matrix.
Mi sembra che il pensare che - in qualche modo - siano scientemente legati e funzionali al systema sia più adeguato che considerarli esuli.
Forse sembra una risposta azzardata: in realtà è intenzionalmente provocatoria.
Voi che ne dite'

P.S.: sempre ragionando a contrario, riprendo la riposta di boomer:
"[i:ad084ccfc7]In quel preciso momento Neo è collegato a The Matrix passando direttamente dal mainframe delle macchine. Nel momento in cui viene sovrascritto Neo, Smith si ritrova a contatto direttamente col mainframe e quindi può essere cancellato direttamente (se ricordi, i programmi destinati alla cancellazione possono ritornare alla sorgente di loro spontanea volontà oppure diventare esuli)
Smith dice "non vale" proprio perchè si accorge di essere stato imbrogliato da Neo.[/i:ad084ccfc7]"
Ecco: se Sati e Seraph fossero stati esuli, anche loro, tramite Smith che vi si sovrascrive e Neo che è collegato dal mainframe delle macchine, sarebbero tornati alla sorgente e, dunque, presumibilmente cancellati.
Eppure nell'ultima di scena di revolutions ce li troviamo li.
spero di essermi spiegata nel porre l'interrogativo...help me plzzz!
🙄

brevissimissimo (ve lo giàro) chiarimento rispetto al post di prima
quando dico "sceintemente legatie funzionali" parlando degli esuli, lo dico dalla prospettiva dell'Architetto
quando dico "se non ci fosse stato il merovingio" è metaforico per dire: e se (al di là del'esserci o no), avesse deciso di consegnare da subito il keymaker'
voglio dire: le loro scelte non dipendono dalla finalità del systema di controllo.
Gli esuli, il merovingio ad esempio, non è scritto da nessuna parte che intendano perseguire gli stessi "scopi" dell'Architetto e/o dell'Oracolo.
Smth ad esempio.
Eppure, non so come, finiscono per operare scelte che collimano alla perfezione col percorso di Neo, e si pongono esattamente in linea con la dialettica Oracolo-Architetto da una parte (in generale il systema di controllo) e Neo dall'altra parte..
..come se fossero anche loro parte del systema di controllo pur essendo esuli, il che mi sembra "quasi" una contraddizione in termini
ecco perché dico scientemente legati e funzionali, come se fosse anche il loro comportamento ad essere "calcolato" dall'Architetto, il che mi pare abbastanza strano, per non dire eccessivo ed impossibile...
...Perché potrà anche ipotizzarsi che l'Architetto, oltre alla fisiologia tenga conto anche della patologia del comportamento dei programmi che "vivono" in matrix.
Ma una volta che matrix, in un certo stato e versione, viene "ideata e creata", il systema di controllo deve funzionare già da subito. Ed infatti dalla "sestultima" in poi ha - per così dire - funzionato. Quindi, gli esuli - che lo divenagno dopo o che vengano da versioni vecchie - sono (recte: dovrebbero) essere ininfluenti rispetto alla ciclicità.
Una cosa è che gli esuli si rendano casualmente utili (nel cammino dell'eletto) ex post
altra cosa è che lo siano ex ante, il che è impossibile, perché altrimenti non sarebbero esuli
Eppure, gli esuli, son sempre li a rappresentare un passaggio obbligato e si dimostrano sempre necessari. Strana incongruenza.
Insomma, so di essere stata contorta e quindi provo a riassumere.
Quando la 1a versione di The Matrix (tra quelle che "funzionano" intendo) è stata caricata, questi programmi:
o non erano ancora esuli (visto che, semmai, lo diventano dopo per le ragioni più varie, benché tutte legate alla cancellazione dall'esistente versione),
o venivano da vecchie versioni, e sono rimasti matrix
In entrambi i casi non dovrebbero avere nulla a che vedere, se non in va incidentale e quasi casuale, con la funzione di controllo
Sicché le cose sono due:
1) o - nella trilogia - i programmi che conosciamo come esuli, non sono "esuli" (sono intenzionalmente provocatoria!); perché se lo fossero non avrebbero tanto peso nel cammino dell'eletto (ricordando che il cammino dell'eletto dipende, infatti dal meccanismo di controllo, al quale gli esuli dovrebbero essere estranei; sicché, in quel ragionamento a contrario, se non sono "estranei" al meccanismo di controllo, non sono esuli; e viceversa).
2) o erano già esuli delle predenti versioni (quelle "andate a male" 😆 ) rimasti, non so come, nell'attuale versione di matrix, quella che conosciamo.
In entrambi i casi non mi spiego come e perché possano/debbano essere così determinanti nel cammino dell'eletto di turno. Prorole-playerio perché - per tutto quello che ho scritto prima - la loro presenza non è necessaria né in alcun modo necessitata nel systema di controllo. Il systema, infatti dovrebbe girare anche senza di loro..

Risposte

Oh...finalmente domande e interrogativi seri e non i soliti "Ma se Neo ferma le sentinelle nel monodo reale allora vuol dire che c'è una The Matrix dentro matrix" :-_-:. Quindi innanzitutto complimenti.
Ho letto tutto con molta attenzione, ma non capisco una cosa: cosa ti impedisce nel tuo ragionamento di considerare la funzione (che poi risulta determinante come giàstamente dici tu) degli esuli come "casuale"'
Comunque già mentre stavo scrivendo queste prime righe mi sono reso conto che il tuo ragionamento deve essere circoscritto solo al Merovingio e a coloro che dipendono da lui. Gli altri esuli, "esuli generici" chiamamoli, stando a quello che ci mostrano i film (o le altre fonti ufficiali, che comunque in alcuni casi semplicemente non trattano o approfondiscono determinate questioni), semplicemente vagano per The Matrix svolgendo funzioni non necessarie e che infatti la gente ha difficoltà a recepire (fantasmi, fenomeni soprannaturali, etc) finchè prima o poi gli agenti li trovano e li eliminano.

Per quanto riguarda il Merovingio il discorso è diverso, perchè il Merovingio è in effetti una terza "autorità", un terzo "potere" in matrix, dopo l'Oracolo e l'Architetto (o "secondo" se vogliamo considerare Oracolo e Architetto come espressioni di un'unico potere, quello delle macchine, come in effetti è fino al reload precedente a quello raccontato nei film). Non dimentichiamo che il Merovingio ha costruito una sorta di propria matrix, o realtà. Considerato tutto ciò, e considerato anche che comunque le origini e "ascesa" del Merovingio sono una di quelle cose che non ci è dato sapere per quanto (non) sono trattate nei film, direi che, come già hai ipotizzato tu, in qualche modo il systema di controllo delle macchine ha dovuto fare i conti col potere rappresentato dal Merovingio. D'altra parte il compito dell'Architetto è proprio quello di contare e ricontare e bilanciare (al meglio delle sue possibilità) ogni "equazione", no' E bisognerebbe anche andare a vedere anche che ruolo gioca l'Oracolo in tutto ciò, se in qualche modo con in il suo tipico modo di fare ha influenzato, magari in passato, il comportamento del Merovingio, e se lo ha fatto, per quali scopi' Quelle delle macchine o i suoi personali' Ma anche qui andiamo a finire nel campo di ciò che semplicemente non ci viene detto.
Anche per questo mi viene da dirti: perchè non ti quadra che il ruolo svolto da questo particolare tipo di esuli sia casuale' (Sempre per quanto casuale possa essere qualsiasi cosa in cui l'Oracolo manipolatrice ci mette lo zampino).
Ad ogni modo Il Merovingio e i suoi sono sicuramente esuli molto antichi, se è vero che Persephone è stanca della ciclità in cui si trova a vivere, ma ricorda anche un tempo "felice", che va quindi contrapposto alla ciclicità e in cui quindi presumibilmente le cose erano "nuove". Che questo voglia dire che risalgno alle versioni di The Matrix che tu chiami "andate a male"' Non lo possiamo dire con sicurezza ma nemmeno escluderlo.
Per quanto riguarda la domanda sul finale mi sento invece di dirti con sicurezza che il patto di Neo con le macchine prevedeva evidentemente solo la cancellazione di Smith (che comunque, dato che ci siamo, non va considerato un esule quanto piuttosto una reazione uguale e contraria all'anomalia, Neo, che sfugge per la prima volta al systema di controllo delle macchine), in modo che tutto tornasse a come era prima di Neo & Smith, con la fine di entrambi.

Aspettavo con ansia una risposta da qualcuno degli esperti, tant'è che scrivo subito dopo il tuo di post
btw, prima di tutto "denghiu"
venendo a noi
se la cosa andasse circoscritta al solo mervoingio ed ai suoi seguaci saremmo già in presenza già di molti esuli con ruolo determinante, quanto meno la maggior parte di quelli chela trilogia ci mostra..statisticamente parlando un buon campione
ed in ogni caso, quand'anche fosse il solo merovingio, non è poco pensare che il cammino dell'eletto passi anche dall'incontro con dinamiche (e systemi di "potere") che si pongono al di fuori del meccanismo di controllo
fosse anche il solo merovingio, direi che è curioso
secondo
Smith, come lo si voglia vedere, è un esule
che prende il sopravvento, sì, ma tecnicamente è un programma difettoso, rimpiazzato dagli agenti upgradati
quanto alla "casualità"
beh, in effetti o è un mio pregiàdizio, o è una "coincidenza significativa"
fatto sta che mi riesce difficile pensare che sia del tutto casuale che il cammino dell'eletto debba (perché, per quanto ne sappiamo dalla trilogia, DEVE), in un systema di controllo così articolato come matrix, passare da scelte che non possono essere "conteggiate" - diciamo così - dalla grande equazione
perché, se lo fossero (contegiate), non sarebbero (scelte fatte da) esuli
e quindi non sarebbero esuli
non sarebbero destinati alla cancellazione insomma
prova del 9:
a voler ragionare diversamente si introdurrebbe nella ciclicità di The Matrix un elemento esterno in grado di ostacolare sia il cammino dell'eletto che il più ampio contesto in cui questo si inserisce, ossia la ciclicità appunto
in nome di cosa'
del maggior poterecui aspira il merovingio'
fattore troppo estraneo..
un systema di controllo dotato di così "raccapricciante precisione" non credo possa dirsi tale se si rimettesse - nel proprio funzionamento - ad elementi così variabili..
EDIT:
mi spiegao meglio che scrivo sempre di getto e mi rendo conto che non faccio capire niente a chi milegge
tu dici:
" come già hai ipotizzato tu, in qualche modo il systema di controllo delle macchine ha dovuto fare i conti col potere rappresentato dal Merovingio. D'altra parte il compito dell'Architetto è proprio quello di contare e ricontare e bilanciare (al meglio delle sue possibilità) ogni "equazione", no'"
questo è il punto, ex post è un discorso plausibile (riconteggiare e bilanciare l'equazione a posteriori)
ex ante, ossia in fase di progettazione del systema di controllo e durante il tutto suo primo "giro" fino alla prima distruzione e ricostruzione di Zion (ed, essendo ancora esule, dovremmo dire anche fino alla trilogia), no

inutile dire che, almeno IMHO, il controllo in The Matrix è da valutare ex ante e non ex post

Invece secondo me l'efficienza del systema di controllo è dovuta non al fatto che tali "elementi esterni" (e di tale portata) non si presentino, ma proprio al fatto che nonostante si presentino il systema è comunque in grado di fronteggiarli, "assimilarli" in qualche modo e funzionare ugualmente, cambiando in corsa le proprie "strategie". E' questo il compito dell'Architetto: ogni volta che qualcosa sfugge al controllo deve trovare un modo "alternativo" per controllare. Questo però in linea generale.
Per quanto riguarda il Merovingio innanzitutto bisogna dire che non sappiamo (perchè non viene proprio detto) se e in che modo anche il cammino degli eletti precedenti passi per il Merovingio. Detto questo, la cosa fondamentale da considerare è che Neo dal Merovingio ce lo manda l'Oracolo, e, come sappiamo, nel reaload di Neo l'Oracolo non fa più il gioco delle macchine ma il suo personale; per cui si tratta effettivamente di un qualcosa che sfugge al controllo delle macchine. Potresti obiettare: ma Neo però anche e soprattutto (il fabbricante di chiavi) in funzione di tutto quello che succede col Merovingio arriva dall'Architetto, che era il punto terminale di quel percorso controllato e voluto dalle macchine. Risposta: Certo, però Neo arriva fino a quel punto lì perchè questo è quello che vuole l'Oracolo piuttosto che le macchine. Neo, a differenza degli eletti precedenti che erano manovrati dall'Oracolo per conto delle macchine, è manovrato dall'Oracolo per conto dell'Oracolo. E infatti quando poi arriva a dover scegliere quale porta sceglie come voleva l'Oracolo e non per il reload come previsto dall'Architetto. Architetto che tuttavia non si scompone per nulla, perchè, come ti ho detto, il systema non falisce se qualcosa va storto, ma si adegua e alla fine ugualmente riesce a perseguire il suo scopo, che in ultima analisi è mantenere delle buone scorte di esseri umani come batterie. E' questo il bene supremo, e alla fine, anche dopo tutto il casino fatto da Neo (come burattino) e dall'Oracolo (burattinaio), questo bene supremo viene salvaguardato anche dopo la fine di Revolutions.
E se anche diamo per buona l'ipotesi che anche gli eletti precedenti arrivano dall'Architetto dopo e quindi grazie ad un incontro/scontro col Merovingio, non cambia nulla perchè determinate sarebbe sempre l'intervento dell'Oracolo che li manda dal Merovingio, solo che in questo caso sarebbe in totale accordo con le macchine.
E ad ogni modo il "caso", che possiamo anche chiamare equazione che si sbilancia e l'Architetto poi bilancia nuovamente nel miglior modo possibile dal punto di vista delle macchine, esiste: basta pensare a come Neo arriva dal Keymaker, cioè semplicemente perchè a Persephone andava così. Anche in questo caso Il Merovingio si incazza un pò ma nulla di più, evidentemente per quanto ci teneva ad avere il Keymaker, non è da questo che dipende il suo potere e quindi la sua, per quanto limitata, capacità di controllare.
Alla fine credo che il senso di Matrix Reloaded (tra gli altri) sia proprio questo: c'è sempre un qualcosa, un systema, che ti controlla, e se riesci a sfuggire è solo perchè in realtà hanno deciso di controllarti in un altro modo, più efficace, e tu non lo capisci (non tu utente del forum che leggi, ma "tu" controllato dal systema) sennò che controllo sarebbe'
Su Smith invece dissento completamente. Smith non è un agente che, nel momento in cui vengono creati agenti migliori, decide di non recarsi alla sorgente per farsi distruggere e si nasconde in matrix. Se avesse fatto così sarebbe stato un'esule, ma Smith è tutt'altra storia.
Smith è la reazione a Neo, una sorta di forza uguale e contraria che deve originarsi per forza nel momento in cui Neo diventa l'Eletto. Questo già lo vediamo dal primo film. Nelle prime scene è un agente anonimo esattamente come gli altri due, ma quando Neo man mano inizia a diventare (e a realizzare di essere) l'Eletto, Smith muta, inizia ad assumere una personalità, tra i due diventa una cosa personale. Ma questi sono dettagli, la svolta si ha alla fine del primo film, quando Neo non fa fuori Smith come gli altri due agenti, ma, per un motivo incomprensibile se non si considera questo concetto delle "due facce della stessa medaglia", Neo "entra" dentro Smith, i due si fondono, proprio per sottolineare come l'uno non può esistere senza l'altro. Gli agenti migliorati, quelli di Reloaded, vengono creati solo dopo tutto ciò. (Inoltre ci sarebbero anche altre cose da dire su Neo/Smith tipo l'uomo che diventa macchina e la macchina che diventa uomo, oppure che ogni volta che uno diventa più potente subito lo segue anche l'altro, questo avviene addirittura scena per scena nello scontro finale in Revolutions).

Wow, che bello quando ci si inoltra ancora una volta in queste analisi su matrix!!!
Mi permetto di aggiàngere alla completissima analisi svolta una mia personale visione dello stato degli esuli.
Per come la vedo io, semplicemente tutti gli esuli in qualche maniera, sono appunto esuli di un systema di controllo, in cui semplicemente si rifugiano per sottrarsi alla cancellazione, alla fine di se stessi.
In sostanza dal mio punto di vista sono gli unici che oltre ai burattinai, sanno esattamente come funziona matrix, e semplicemente ne sfruttano l'ambiente come "luogo" in cui vivere.
Per questo motivo credo che il ruolo del merovingio che si interole-playerone nel percorso dell'eletto, non sia calcolato come una costante nella grande equazione che regola il systema creata dall'Architetto e migliorata dall'Oracolo, ma piuttosto una variabile della equazione stessa.
Cerco di spiegarmi meglio:
Avviene un reload di The Matrix (uno dei precedenti al Neo che conosciamo), il codice dell'eletto viene ridistribuito nella matrice (migliorandola), l'ex eletto sceglie i famosi individui che ripopoleranno zion e i ribelli, l'Oracolo prende il suo posto sulla scacchiera come affiancata alle forze ribelli, l'Architetto se ne sta nascosto in ombra senza che nessuna redpill sappia della sua esistenza, e per ultimo tutti gli esuli precedentemente rientrati in The Matrix e non eliminati dagli agenti si ritrovano nella nuova versione della simulazione.
A questo punto gli esuli sono effettivamente gli unici (se escludiamo l'Oracolo e l'Architetto) a sapere del funzionamento della matrice, che prima o poi ci sara un reload ecc.ecc.
A questo punto si devono organizzare per resistere e rimanere occultati dal systema, motivo per cui dovranno crearsi un loro potere all'interno della simulazione e radunarsi attorno ad esso, perchè come sappiamo neanche loro posso resistere agli agenti mandati dalle macchine.
Il merovingio in quanto veterano e uno dei primi esuli del systema,(in piu programmatore ecc). essendo pienamente consapevole della ciclicità di The Matrix e quindi del suo funzionamento, semplicemente non fa altro che accogliere reclutare e meettere alle sue dipendenze, (o a volte imprigionare) ogni esule che in qualche maniera gli può fornire maggior potere.
A lui non importa niente dell'eletto e del suo percorso, perchè tanto sa che prima o poi l'anomalia si presenterà e cercherà di raggiàngere il suo scopo, dopo di che superato il momento del reload tutto ripartirà da zero, momento in cui semplicemente rincomincierà ad accumulare potere.

Per lui semplicemente si tratta oramai di un gioco, per cui al limite quello che gli può interessare e cercare di ritardare il più possibile l'avvento del reload, (da qualche parte è scritto che il reload non è un momemnto semplice neanche per gli esuli in quanto a volte può succedere che gli stessi se non pronti rimangano in qualche modo "incastrati" o "menomati" nel momento della riconfigurazione della matrice).
In pratica (sempre secondo me), il fatto che Il mero avesse con se imprigionato il Keymaker, non era dovuto per una questione di "systema di controllo" per cui l'eletto avrebbe dovuto confrontarsi col mero, ma bensì (come dimostrano le sue stesse parole) al semplice fatto che nel corso di accumulazione del suo potere, tra i suoi "dipendenti" risulta esserci il 99% degli esuli in circolazione.
L'unica cosa che veramente potrebbe far temere il mero piuttosto sarebbe la definitiva distruzione di Matrix, in quanto "luogo" in cui esistere al di fuori del suo regno interno.

Beh che dire vi ringrazio
la questione era sostanzialmente riducibile a questo: se sei un esule sei fuori dalle dinamiche del systema di controllo;
e viceversa, ossia: se sei conteggiato (a priori) tra le dinamiche del systema di controllo non sei un esule.
Questo perché se ne fai parte - del systema - perché in qualche modo (qualsiasi esso sia: avere il keymaker e poter decidere se consegnarlo o no etc). il cammino dell'eletto passa da te, questo mero fatto per me mette l'esule in una posizione di contraddizione in sé stessa.
Sicché o è un esule, ed è estraneo, tant'è che il systema se ne vuole liberare, o non lo è perché il systema si giova degli effetti del suo comportamento - oserei dire: in maniera preordinata -.
Il punto di mediazione che mi proponete mi sembra convincente, "ergo" ancora una volta grazie.
Però. C'è un però. L'ultimo. Giuro. :mrgreen:
Smith l'ho sempre considerato esule.
Lui è sostituito dagli agenti upgradati.
Deve essere cancellato tornando alla sorgente.
Ciò che infatti accade nel finale.
"e quando questo accade (la sostituzione o la scoperta del difetto), un programma può decidere se nascondersi quaggiù o tornare alla sorgente"
Lui nel finale del primo fallisce. Manca di raggiàngere lo scopo per cui è creato. Si può anche immaginare che nel tempo che passa tra il finale del primo e l'inizio del secondo film, si siano già manifestati i segni del suo essere difettoso (comportamento "virulento", difettoso, appunto; tant'è che già all'nizio di reloaded sono almeno in due).
Viene sostiuito. Lui resta trovandosi un altro scopo per restare.
Difatti, pochi minuti dopo (sto andando a memoria quindi perdonate imprecisioni):
"in seguito conoscendo le regole (tornare alla sorgente ed essere cancellato') sapevo bene quello che avrei dovuto fare ma non l'ho fatto, non ci sono riuscito, mi sono sentito obbligato a restare, obbligato a disobbedire...".
Sulla sua evoluzione, nulla dire, condivido ballard. Ma questo non lo rende più o meno esule di quanto debba/possa essere, tecnicamente parlando almeno.
Solo che, anche quando viene conteggiato, finisce per sfuggire al controllo delle macchine, e sappiamo come si "compie" il tutto.
Certo non credo che il discrimine tra l'essere o meno esule si basi sul "potere" raggiànto, sul come si acquisiscono determinati poteri, sul se e quanto si è ingrado di sfuggire al controllo del systema.
L'uomo del treno è l'esempio lampante.

Ma non sono le macchine a decidere che Smith ormai non serve più e va rimpiazzato con agenti migliori, probabilmente lo avrebbero fatto se Neo si fosse limitato a sconfiggerlo palesando quindi la sua incapacità a svolgere la sua funzione, ma questo non avviene mai perchè i due invece si fondono.
Smith è un essere estraneo al systema, ma non è un programma che semplicemente si nasconde in The Matrix perchè vuole esistere. Infatti tutti gli esuli, persino quelli potenti come il Merovingio o i Gemelli o Seraph fondamentalmente si "nascondono" in The Matrix (gli stessi locali del Merovingio sono in effetti dei nascondigli) e "temono" gli agenti, anche se alcuni come i Gemelli o Seraph riescono a tenere testa agli agenti comunque tendono a evitarli. Smith invece non si nasconde, non teme gli agenti (anzi li annienta subito nonostante fossero quelli migliorati), e vuole conquistare tutto, umani, programmi, esuli, vuole riforgiare il mondo a sua immagine letteralmente.
Quindi abbiamo un'origine e un comportamento diverso da quello degli esuli. Mi sembra sufficiente per concludere che quindi è un qualcosa di diverso. Non parliamo poi del fatto che nessun esule (o programma) potrebbe mai finire nel mondo vero.
Anche nel dialogo che citi tu, io piuttosto che vederci la spiegazione del fatto che lui è un esule, colgo invece il ribadire del legame tra lui e Neo. Lui si trova lì, costretto a fare quello sta facendo, proprio per colpa di Neo, perchè Neo non si è fatto eliminare in primo luogo e poi non ha nemmeno eliminato lo stesso Smith. L'uno non può esistere senza l'altro, mentre invece gli esuli sono "indipendenti", senza più funzioni o legami.

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