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E se Matrix esistesse veramente'

@ dambala-> è vero, stanno facendo studi su quello. in pratica ti metti degli occhiali particolari, che nn permettono di vedere in quanto "tappati" che al posto delle lenti hanno dei sensori che segnalano quando gli occhi cominciano a muoversi parecchio (nel sonno si inizia a sognare) e con dei led luminosi o non ricordo cos'altro in pratica quasi svegliavano il tipo per renderlo quasi-cosciente.

Già, in pratica il risveglio avviene con delle luci intermittenti rosse durante la fase REM. Sembra che si risvegli la parte cosciente del cervello.

x quello che chiedevi, beh a me è capitato. cioè, non mi riferisco alla solita domanda che ti fai nei sogni "e se questo fosse un sogno'!'" (quella mi capita spesso, del tipo che mi sogno qualcosa che nn farei mai e poi mai e mi chiedo "ma io non posso averlo fatto, quindi sto sognando..." e lì mi sveglio sempre). quello a cui ti riferisci te, penso, sia quando sei mezzo sveglio e mezzo addormentato. che ti rendi conto sia del mondo che circonda il tuo corole-playero addormentato sia di quello che sta attorno a te nel sogno. o sbaglio'

No, nel sogno mi è capitato di fare una scelta (non scherzo!) e li ho capito che avrei tranquillamente scelto di fare la cosa più strana (tipo saltare giù con la macchina da una strada sopraeleveta!) "tanto è solo un sogno"!
Quindi in pratica ero completamente addormentato, ma potevo controllare, per molti versi, la finta realtà.
La cosa incredibile è la capacità del cervello di rendere realistica la finzione, oltre alla coscienza di star sognando non c'è altro modo per distinguere la situazione.

il problema sta nel creare la sottostruttura che simuli il tessuto neuronale del cervello.

Su questo sono d'accordo, però non è detto che la cosa sia necessaria.
Forse è pienamente necessario simulare il comportamento dei neuroni con reti neurali o cose del genere, ma se vogliamo simulare i nostri sentimenti, ed i nostri modi di agire.

Come ho già scritto in un altro topic, secondo me la chiave di tutto sta nella COMPLESSITA'. Se pensi ai videogiochi, la IA non è così sviluppata, ma rispetto a quella di dieci hanni fa ha fatto passi enormi (e stiamo parlando solo di VG!).
Quindi avendo computer più potenti sarà possibile scrivere software in grado di fare da base per lo sviluppo di una intelligenza.
Mi spiego, in "Ghost in the Shell" la protagonista sa di essere una AI, ma non ha sentimenti umani, è fredda e razionale. Quindi si può pensare quasi ad un software come oggi noi lo intendiamo. Essendo però il software molto complesso (magari di tipo evolutivo) da l'idea di una intelligenza simile a quella umana.
Quello che mancherebbe sarebbe il salto da "Essere razionale" -> "Essere in grado di provare sentimenti", che in GitS avviene grazie alla mutazione del cervello neurale, mi sembra a causa di un virus informatico.

Insomma secondo me con la via tradizionale (software) arriveremo ad "essere" intelligenti, che però non saranno umani!
L'unico modo per creare esseri AI "umani" è quello di simulare il nostro cervello. Se hai letto qualche testo di Bostrom, saprai sicuramente che la simulazione del cervello (calcoli alla mano) è una cosa pesantina per noi, almeno per i prossimi 50 anni.

quindi se ci pensi un attimo è più plausibile che la nostra realtà sia simulata da delle macchine dotate da AI piuttosto che una IA creata da noi stessi presente nella nostra vita d tt i giorni.

Uhhm... in pratica potrebbe essere la stessa cosa che dico io.
Se le macchine simulano NOI, allora è solo un caso che siamo evoluti dalle scimmie, mentre se simulano NOI perchè in un remoto passato siamo stati noi a creare la prima AI, allora le cose tornerebbero e la tua teoria convergerebbe con la mia.

cioè, io rispondevo al post di dambala che diceva che era più probabile che noi siamo dentro una simulazione creata da un'AI piuttosto che noi riusciamo a creare un aI nell'immediato futuro. o sbaglio'

Ehhm, l'opposto, ma credo chi ti sei sbagliato a scrivere :-).

riguardo la creazione di un' AI... molta gente pensa che l'AI sia un programma. sbagliato. quello che si crea con un qualsiasi linguaggio di programmazione non è un'AI, non a tutti gli effetti. quello è un programma che simula un'intelligenza. che simula, appunto. bisogna fornirlo di un milione di regole, di un milione di IF e robe del genere

Come sopra. Secondo me è una questione di linguaggio, una volta i linguaggi erano molto più schematici e sequenziali, se oggi ci fosse un linguaggio adatto, un forte parallelismo, ed una possibilità di modificare il codice, il gioco sarebbe fatto. Alla fine anche il cervello è un programma, molto complesso, molto parallelo e soprattutto con margine di errore. Se non diamo alle "macchine" la possibilità di sbagliare o di avere incertezza (non solo 0 e 1 quindi) addio AI via software.

(Per par condicio) Linux oggi non mi dice che non vuole essere spento, che vuole più vita, ma oggi comunque mi sembra sia più "intelligente" di quanto non lo fosse 8 anni fa.
La mente umana progredisce lentamente, mentre il software e l'informatica volano via, quindi fra cento anni magari il software deciderà al posto mio.

ma i nostri sentimenti sono veri. l'amicizia, l'amore, e gli altri nostri comportamenti ci sono, esistono e ne siamo coscienti sia che noi li esplichiamo nella realtà reale (materiale) sia connessi ad un SW. o no'

Forse sono un pò cinico, ma se pensiamo che fra cento (o mille) anni potremo creare un cervello sintetico capace di amare, come facciamo a credere che l'amore o l'amicizia da noi provati sia effettivamente espressione del nostro volere'
Non potrebbero essere semplicemente dei comportamenti "cablati" nel nostro cervello'
Forse il cervello è troppo complesso per essere spiegato oggi, ma magari si arriverà a capire che a parte la sua immensa complessità non è altro che una macchina perfettamente razionale.
Razionale biologico (quindi con possibilità di errore) => Irrazionalità.

Se invece si trova un modo alternativo agli attuali chips+software, per simulare i neuroni, allora non credo che il software servirà più di tanto.

Spero di non aver scritto un trattato di filosofia, che tra l'altro non è il mio campo...

Su Focus c'era un interessante articolo che oarlava di un tizio che ha creato un programma che permette di far nascere determinate piante,e all'interno di questo programma esse si evolvono secondo le leggi di darwin sulla selezione della specie.Potremmo essere noi.Forse lo siamo davvero.Magari tra qualche secondo il nostro proghrammatore ci butterà nel cestino perchè sappiamo troppo.Almeno sarà un giàsto motivo per essere cancellati.

Quello che dici mi fa ricordare un bellissimo racconto di Asimov, nel quale chi comprendeva la "finzione" diveniva pazzo...
[EDIT]Il racconto è "Cultura Microbica" ("Breeds there a Man...'")[/EDIT]

Per noi comunque il tempo potrebbe sembrare molto, ma magari la nostra simulazione per LORO viene fatta girare molto più veloce di 1X.
Magari con "10 minuti" fanno evolvere un systema come il nostro dal big bang alla nostra intelligenza...

Potrebbe benissimo essere.In questo campo è impossibile avere certezze solide e stabili su cui basarsi,almeno per il momento.Ma conto che in un prossimo futuro si sappia qualcosa di più in proposito.E' tutto così buio.....

Ecco qui una porzione molto significante [1951]:
"Ogni singola stella è un'incubatrice. Loro ne mantengono la temperatura al grado desiderato. Esperimenti diversi; temperature diverse. E i pianeti non sono altro che enormi colture, contenenti svariati "brodi" nutrienti e svariate forme di vita. Gli sperimentatori -chiunque essi siano- seguono criteri economici. Hanno coltivato molti tipi di vita in questa particolare provetta. I dinosauri in un era umida e tropicale, e noi umani tra i ghiacciai. Accendono e spengono il sole, e noi qui, a cercare di studiarne le leggi fisiche! Leggi fisiche!"

Ma conto che in un prossimo futuro si sappia qualcosa di più in proposito.E' tutto così buio.....

In che modo'

Ci sto pensando.ot:qualcuno mi spiega perchè l'avatar non si vede più''''

Io lo vedo benissimo!! Se c'è qualche problema mandami un pm e vediamo di che si tratta ok'' 😉

No no,adesso lo vedo anch'io.Bo!!!!Pri, mi veniva fuori la casellina bianca con la crocetta.

)Allora prima di intervenire in questo thread che grazie a Dambala e theArchitect si è rianimato mi sono voluto leggere con calma i posts.

Allora il punto secondo me è un altro. Non dobbiamo chiederci se sia possibile che Matrix esisterà un domani. E' ovvio che tra 300 anni saremo capaci all99,9% di programmare una realtà simulata.

La domanda è: oggi stiamo vivendo una realtà simulata' La mia risposta è affermativa. Purtroppo non ho prove tangibili a sostegno di quello che dico (anche perchè sennò gli agenti mi avrebbero sfondato la porta e ucciso :mrgreen: ).

Che sia come quella che abbiamo visto nel film o diversa quello non so dirvelo. Ma so che c'è.

concordo in pieno!

La domanda è: oggi stiamo vivendo una realtà simulata' La mia risposta è affermativa. Purtroppo non ho prove tangibili a sostegno di quello che dico (anche perchè sennò gli agenti mi avrebbero sfondato la porta e ucciso

Per realtà simulata cosa intendi'
Qualcuno/qualcosa che ci fa credere che quello che vediamo è vero, invece non esiste'
Oppure che l'universo è un esperimento/simulazione, di cui noi siamo semplicemente una risultante'

Della prima ipotesi ne parla molto Bostrom (già citato molto sul forum. http://www.nickbostrom.com), ed in pratica giànge alla conclusione che se viviamo in una realtà simulata, chi ci simula è un nostro discendente (altrimenti perchè simulare una scimmia evoluta').
Discendente che può essere una super intelligenza o una civiltà post-umana con grande potenza di calcolo a disposizione.
Ci simulano per conoscere come erano e come sono giànti alla loro tecnologia.
Questo ci porta a pensare che se noi dovessimo sviluppare un numero esponenziale di super-intelligenze nella nostra simulazione, magari i TeraFLOPS dei super computers su cui "giriamo" (soprattutto se non sono al livello più basso della pila di simulazioni) non ce la farebbero, ed addio simulazione...

La seconda ipotesi invece si spiegerebbe da sola. Niente è falso per il nostro livello di conoscenza, ma la simulazione consiste in un esperimento simile a quelli che noi conduciamo sui batteri (Asimov), ed in questo caso in un qualunque momento, una volta perso l'interesse, gli "scienziati" potrebbero prendere e "sterelizzare" provette e strumenti, ed anche in questo caso addio civiltà...

Oppure più semplicemente mandarci al cestino.......

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