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Essere italiani

Il concetto di patria è nato ed è dentro di te dal momento in cui sei nato.

Discutibile..

Nessuno può indurmi ad amare il paese in cui sono nato.

Ti sbagli. Pensa al potere dei media, alla propaganda nazionalistica, le sfilate militari al Cremlino, la bandiera americana ognidove..le tv che impongono il systema "noi" contro "loro"

Se vogliamo, anche i confini sono convenzioni dei governi capitalistici.

I confini sono creati dai diversi systemi politici, quello attuale vuole p.es. l'europa unita (la tendenza alla globalizzazione anche dei confini). Nel secolo scorso l'Africa è stata spartita secondo disegni politici senza tener conto neanche dei confini geografici

Il tuo discorso è molto politico e poco sentito. Dire che non provi niente per la patria è un discorso, metterci in mezzo Berlusconi, le rivoluzioni, la guerra, è un tantino estremizzato... 😯

Innanzitutto "politico" non è un aggettivo squalificante, la politica è la più alta espressione sociale umana (vedi i greci antichi), darmi del politico è un complimento per me 🙂
Se vuoi fare un discorso emotivo, "dalla pancia", tutti abbiamo bisogno di un ideale, un sogno. Se invece vogliamo fare un discorso razionale, guardando alla patria nel contesto storico (le guerre, l'odio nazionalista), il concetto di Patria ha SEMPRE prodotto nel lungo termine effetti catastrofici (e dimostrami il contrario). Poi ovvio ognuno è libero di indossare una divisa e andare ad ammazzare chi ha una divisa diversa dalla propria (ed essere lautamente pagato per questo).

Io sono orgoglioso di essere nato in Italia, paese importantissimo storicamente e culturalmente. Ma essere connazionale di certe persone che tentano di demolire l'Italia e quello che di buono era stato fatto non mi fa sentire orgoglioso.
Per me è un onore essere conpaesano di Ciampi e di altri idealisti che fanno qualcosa per la pace e l'unione, ma guardate cosa è successo a Ciampi nel parlamento europeo: fischiato da altri italiani... Il mio orgoglio quindi può essere solo parziale, soprattutto ora che in quattro anni è stata demolita la considerazione di cui godevamo in campo internazionale per gli interessi di un intrattenitore.

😯 Come può dimostrati il contrario, se il contrario non è ma esistito ' Perfino dai tempi delle tribù.... per sua natura l'uomo tende sempre a creare un gruppo legandosi sentimentalmente con esso.

Ho chiesto di dimostrare che il concetto di "Patria" abbia prodotto qualche benefico effetto per l'umanità e non per una piccola parte di essa soltanto

Ho chiesto di dimostrare che il concetto di "Patria" abbia prodotto qualche benefico effetto per l'umanità e non per una piccola parte di essa soltanto

Beh da sempre l'uomo ha sentito il bisogno di sentirsi parte di un gruppo, che sia la tribù, il paese, il quartiere, la casata... ora non ti so dire se è una cosa positiva o meno, però è un dato oggettivo... E la Patria non è altro che sentirsi parte di qualcosa, e morire per questo qualcosa.

Quanto al resto, non sono proprio comunista, ma ti do ragione, questo concetto è stato strumentalizzato molte volte. 😉

Se vuoi fare un discorso emotivo, "dalla pancia", tutti abbiamo bisogno di un ideale, un sogno. Se invece vogliamo fare un discorso razionale, guardando alla patria nel contesto storico (le guerre, l'odio nazionalista), il concetto di Patria ha SEMPRE prodotto nel lungo termine effetti catastrofici (e dimostrami il contrario). Poi ovvio ognuno è libero di indossare una divisa e andare ad ammazzare chi ha una divisa diversa dalla propria (ed essere lautamente pagato per questo).

Stai mischiando "patriottismo" e "nazionalismo". Quello che sta dicendo Il Merovingio è diverso.

Ho chiesto di dimostrare che il concetto di "Patria" abbia prodotto qualche benefico effetto per l'umanità e non per una piccola parte di essa soltanto

Cosa che invece è stata prodotta dal comunismo.............

Allora spiegami la differenza tra Patria e Nazione:

Da Virgilio:

pàtria: pàtria

s. f.

il territorio dove un popolo vive e che ciascuno degli abitanti sente come proprio per innumerevoli vincoli personali, affettivi, storici, culturali, ecc.

con sign. più pieno, il complesso degli istituti, delle tradizioni, degli ideali che costituiscono la civiltà della nazione alla quale si appartiene e che formano un tutto unico con la terra ed i suoi abitanti: patria di adozione o di elezione, seconda patria, il luogo dove uno è andato a stabilirsi e che ama come se vi fosse nato

con sign. più ristretto, la città o il paese natale

fig. il luogo d'origine di animali o di piante e il luogo in cui vivono solitamente
est. il luogo da prende origine un fatto storico, un indirizzo politico, un'usanza, ecc.

nazióne: nazióne

s. f.

stirole-playere di uomini aventi origine comune, parlanti la stessa lingua e spesso politicamente uniti dai medesimi ordinamenti

nell'uso com. Stato: le Nazioni Unite, la massima organizzazione internazionale che raccoglie i rappresentanti di quasi tutti gli Stati del mondo

lett., nel pl., genti, specialmente quelle che verranno dopo di noi: l'apostolo delle nazioni, s. Paolo

ant. nascita, generazione.

Ai fini del nostro discorso li vedo come concetti intercambiabili.
Quello che dico io è che se proprio devo essere patriottistico, preferisco esserlo verso nessuna patria tranne quella senza confini che si chiama Proletariato (in senso esteso, chi non ha gli strumenti di produzione, che non vuol dire ricchi o poveri, ma chi non comanda il destino di atri uomini sfruttandoli e ricattandoli col lavoro salariato).

Non cominciamo a sviare dal discorso tirando in ballo confronti tipo il comunismo qua e il comunisco là che c'è già il berlusca a fare ste figuracce.

Da Virgilio

patriottìsmo: patriottìsmo

s. m., vivo amore di patria; sentimento di devozione verso la patria e la sua libertà.

nazionalìsmo: nazionalìsmo

s. m.

esasperazione del sentimento di amore e di attaccamento alla propria nazione e a tutto ciò che essa rappresenta in campo politico, civile, culturale, economico, ecc.; esso perciò si oppone decisamente all'internazionalismo e, in genere, ad ogni visione soprannazionale della vita politica; quasi sempre è accompagnato da un forte senso di contrapposizione o addirittura di antagonismo verso ciò che è nelle altre nazioni, in ciò differenziandosi nettamente dal patriottismo

Hai capito la differenza'

Non cominciamo a sviare dal discorso tirando in ballo confronti tipo il comunismo qua e il comunisco là che c'è già il berlusca a fare ste figuracce.

Chi svia il discorso' Un'utopia non produce nessun effetto per tutta l'umanità. ^^

non sono concorde Keanu, l'utopia è l'ideale a cui bisogna tendere, anceh se non si raggiànge mai (perchè la perfezinoe è impossibile sia nel mondo fisico che in quello immteriale), se non si ha un sogno utopico (unito all'azione pratica, sennò è inutile) manca il motore per fare le cose, per progredire

non sono concorde Keanu, l'utopia è l'ideale a cui bisogna tendere, anceh se non si raggiànge mai (perchè la perfezinoe è impossibile sia nel mondo fisico che in quello immteriale), se non si ha un sogno utopico (unito all'azione pratica, sennò è inutile) manca il motore per fare le cose, per progredire

Non si può realizzare un'utopia. E' una contraddizione.

Premesso ciò, è ovvio che si dovrebbere ricercare la perfezione in tutto ciò che facciamo.
Ma per ciò che concerne uno Stato, una popolazione, la perfezione, purtroppo, non sempre coincide con l'ideale.

Cmq stiamo divagando... l'argomento del topic è un altro. ^^

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