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Essere italiani
Cita da Checco99 su 11 Ottobre 2005, 20:22Diciamo che in generale, aldilà delle situazioni contingenti, sono felice di essere italiano e mi sento fortunato di essere nato e cresciuto in questo paese. Un sentimento che sento anche più forte nei confronti della mia città, Napoli, che ho imparato ad amare e rispettare con tutte le sue contraddizioni e i suoi difetti.
A volte si danno alle parole pesi diversi a seconda del punto di vista dal quale si guardano le cose. Gli stessi concetti di patria, orgoglio e fierezza assumono significati diversi in ambiti diversi.
I sentimenti patriottici troppe volte sono stati chiamati in causa in contrapposizione a quelli di altri, in nome di supposte superiorità e di confronti insensati. Il nazionalismo è solo una deriva corrotta di questi sentimenti e li snatura e li svilisce.
La storia, la cultura, i vanti ma anche gli errori del passato, fanno comunque parte della nostre vite, ci caratterizzano, e ne possiamo essere orgogliosi o indifferenti ma quantomeno dobbiamo esserne consapevoli. L'importante è utilizzare questi "valori" nel modo giàsto, far sì che dalle diversità nasca un confronto costruttivo che porti ad accrescere e condividere certe esperienze e non a situazioni di chiusura e divisione che nella società moderna non hanno alcun senso.
C99
P.S. Ma che diavolo ho scritto''' Vabbé a volte mi escono così...
Diciamo che in generale, aldilà delle situazioni contingenti, sono felice di essere italiano e mi sento fortunato di essere nato e cresciuto in questo paese. Un sentimento che sento anche più forte nei confronti della mia città, Napoli, che ho imparato ad amare e rispettare con tutte le sue contraddizioni e i suoi difetti.
A volte si danno alle parole pesi diversi a seconda del punto di vista dal quale si guardano le cose. Gli stessi concetti di patria, orgoglio e fierezza assumono significati diversi in ambiti diversi.
I sentimenti patriottici troppe volte sono stati chiamati in causa in contrapposizione a quelli di altri, in nome di supposte superiorità e di confronti insensati. Il nazionalismo è solo una deriva corrotta di questi sentimenti e li snatura e li svilisce.
La storia, la cultura, i vanti ma anche gli errori del passato, fanno comunque parte della nostre vite, ci caratterizzano, e ne possiamo essere orgogliosi o indifferenti ma quantomeno dobbiamo esserne consapevoli. L'importante è utilizzare questi "valori" nel modo giàsto, far sì che dalle diversità nasca un confronto costruttivo che porti ad accrescere e condividere certe esperienze e non a situazioni di chiusura e divisione che nella società moderna non hanno alcun senso.
C99
P.S. Ma che diavolo ho scritto''' Vabbé a volte mi escono così...
Cita da godfather su 12 Ottobre 2005, 7:32...E poi scusate non capisco perchè mischiare patriottismo e politica (non apro qui pietosamente una parentesi sul rapporto PCI e nazione altrimenti vado OT) o addirittura patriottismo e razzismo (per altro chiudere una sedicente struttura "didattica" dove si studia l'arabo ed il corano al di fuori di ogni programmazione scolastica è solo un dovere).
...Mi sembra di capire che siamo al solito tristissimo e ritrito sillogismo patriottismo = fascismo.......FA
Non ho parlato ne di fascismo e ne di razzismo,ho soltanto detto che ho l'impressione che si strumentalizzi il sentimento patriota per discriminare minoranze sociali forse consideratèscomodè.
Se questo vuol dire essere patrioti preferisco non esserlo.
So che poi alla radice il patriottismo non centra nulla con la discriminazione,ma la mia è solo una visione su quale piega abbia preso oggi il concetto di patriota,che so essere ben diverso dal tuo modo di pensare e da quello degli altri che si sono dichiarati fieri di essere italiani.
(questo mi pare già di averlo comunque chiarito nel mio primo msg).Sulla questione "chiusura della scuola islamica" poi ognuno la può vedere a modo suo...credo che come ci sia la possibilità di studiare religione cattolica a scuola ci debba essere anche quella di studiare l'islam.E questo era un esempio di discriminazione fatta da coloro che oggi usano il patriottismo come slogan elettorale.
...E poi scusate non capisco perchè mischiare patriottismo e politica (non apro qui pietosamente una parentesi sul rapporto PCI e nazione altrimenti vado OT) o addirittura patriottismo e razzismo (per altro chiudere una sedicente struttura "didattica" dove si studia l'arabo ed il corano al di fuori di ogni programmazione scolastica è solo un dovere).
...Mi sembra di capire che siamo al solito tristissimo e ritrito sillogismo patriottismo = fascismo.......FA
Non ho parlato ne di fascismo e ne di razzismo,ho soltanto detto che ho l'impressione che si strumentalizzi il sentimento patriota per discriminare minoranze sociali forse consideratèscomodè.
Se questo vuol dire essere patrioti preferisco non esserlo.
So che poi alla radice il patriottismo non centra nulla con la discriminazione,ma la mia è solo una visione su quale piega abbia preso oggi il concetto di patriota,che so essere ben diverso dal tuo modo di pensare e da quello degli altri che si sono dichiarati fieri di essere italiani.
(questo mi pare già di averlo comunque chiarito nel mio primo msg).
Sulla questione "chiusura della scuola islamica" poi ognuno la può vedere a modo suo...credo che come ci sia la possibilità di studiare religione cattolica a scuola ci debba essere anche quella di studiare l'islam.E questo era un esempio di discriminazione fatta da coloro che oggi usano il patriottismo come slogan elettorale.
Cita da Father_Abbot su 12 Ottobre 2005, 10:24Non ho parlato ne di fascismo e ne di razzismo,ho soltanto detto che ho l'impressione che si strumentalizzi il sentimento patriota per discriminare minoranze sociali forse consideratèscomodè.
Se questo vuol dire essere patrioti preferisco non esserlo.Non concordo con questa tua visione "pessimista" ma ovviamente la rispetto; per inciso aggiàngo che i razzisti non sono mai veri patrioti, anzi usano il patriottismo per giàstificare i loro atteggiamenti vigliacchi.
Sulla questione "chiusura della scuola islamica" poi ognuno la può vedere a modo suo...credo che come ci sia la possibilità di studiare religione cattolica a scuola ci debba essere anche quella di studiare l'islam.
In realtà l'insegnamento della religione cattolica a scuola non esiste più, si studia storia delle riligioni; ma il punto non è questo; una scuola per essere tale (vale a dire riconosciuta dal ministero) deve avere dei programmi didattici concordati, oltre ovviamente come edificio avere dei requisiti minimi di sicurezza ed igiene; mi risulta che entrambe queste condizioni non erano soddisfatte dalla presunta scuola islamica milanese, per cui al massimo era una specie di chinder garten privato.
Aggiàngo che tale tipologia di istituti a mio avviso è dannoso per svariati motivi:
1) i bambini non si integreranno mai; le scuole ghetto sono il sogno dei razzisti, poveri ignoranti genitori di quei bambini sfigati
2) i bambini forse impareranno l'arabo ed il corano ma saranno svantaggiati nella ipotetica carriera scolastica
3) sono sicuro che la "scuola" in questione in realtà è un luogo di indottrinamento politico ed ideologico, esattamente come la "moschea" di Viale Jennen, che non è un luogo di culto ma un punto di ritrovo di terroristi.In Italia non siamo razzisti, anzi siamo troppo democratici, e questa dote indubbia di civiltà e tolleranza è la nostra maggiore debolezza verso che non merita di essere accolto.
FA
Non ho parlato ne di fascismo e ne di razzismo,ho soltanto detto che ho l'impressione che si strumentalizzi il sentimento patriota per discriminare minoranze sociali forse consideratèscomodè.
Se questo vuol dire essere patrioti preferisco non esserlo.
Non concordo con questa tua visione "pessimista" ma ovviamente la rispetto; per inciso aggiàngo che i razzisti non sono mai veri patrioti, anzi usano il patriottismo per giàstificare i loro atteggiamenti vigliacchi.
Sulla questione "chiusura della scuola islamica" poi ognuno la può vedere a modo suo...credo che come ci sia la possibilità di studiare religione cattolica a scuola ci debba essere anche quella di studiare l'islam.
In realtà l'insegnamento della religione cattolica a scuola non esiste più, si studia storia delle riligioni; ma il punto non è questo; una scuola per essere tale (vale a dire riconosciuta dal ministero) deve avere dei programmi didattici concordati, oltre ovviamente come edificio avere dei requisiti minimi di sicurezza ed igiene; mi risulta che entrambe queste condizioni non erano soddisfatte dalla presunta scuola islamica milanese, per cui al massimo era una specie di chinder garten privato.
Aggiàngo che tale tipologia di istituti a mio avviso è dannoso per svariati motivi:
1) i bambini non si integreranno mai; le scuole ghetto sono il sogno dei razzisti, poveri ignoranti genitori di quei bambini sfigati
2) i bambini forse impareranno l'arabo ed il corano ma saranno svantaggiati nella ipotetica carriera scolastica
3) sono sicuro che la "scuola" in questione in realtà è un luogo di indottrinamento politico ed ideologico, esattamente come la "moschea" di Viale Jennen, che non è un luogo di culto ma un punto di ritrovo di terroristi.
In Italia non siamo razzisti, anzi siamo troppo democratici, e questa dote indubbia di civiltà e tolleranza è la nostra maggiore debolezza verso che non merita di essere accolto.
FA
Cita da Jestas su 12 Ottobre 2005, 10:49piuttosto che chiuderli sti chindergarten privati bisognerebbe regolarizzarli, incentivarli, non aiutarli nella discesa, promuoviamo la cultura della diversità solo a parole
piuttosto che chiuderli sti chindergarten privati bisognerebbe regolarizzarli, incentivarli, non aiutarli nella discesa, promuoviamo la cultura della diversità solo a parole
Cita da Father_Abbot su 12 Ottobre 2005, 12:21piuttosto che chiuderli sti chindergarten privati bisognerebbe regolarizzarli, incentivarli, non aiutarli nella discesa, promuoviamo la cultura della diversità solo a parole
Discorso lungo e complesso, comunque concordo sul valore (enorme)della diversità.
Ma proprio per questo ritengo che la diversità vada apprezzata; promuovere l'integrazione vuole dire a mio avviso educare i bambini alla diversità, in una scuola dove NON si tolgono i crocefissi ma semmai si aggiàngono i simboli di altre religioni non meno importanti; dove NON si proibisconi i canti natalizi ma semmai si insegnano ai bimbi anche canti di altre culture; dove NON ci sono solo bambini musulmani ma tutti insieme bambini di ogni estrazione e nascita.
Certo è più semplice levare che aggiàngere.
Ed è più rassicurante mandare i bambini in luoghi protetti, dove non possano venire a contatto con i valori "perversi" dell'occidente e giàdicare con la loro testa cosa fare della propria vita.FA
piuttosto che chiuderli sti chindergarten privati bisognerebbe regolarizzarli, incentivarli, non aiutarli nella discesa, promuoviamo la cultura della diversità solo a parole
Discorso lungo e complesso, comunque concordo sul valore (enorme)della diversità.
Ma proprio per questo ritengo che la diversità vada apprezzata; promuovere l'integrazione vuole dire a mio avviso educare i bambini alla diversità, in una scuola dove NON si tolgono i crocefissi ma semmai si aggiàngono i simboli di altre religioni non meno importanti; dove NON si proibisconi i canti natalizi ma semmai si insegnano ai bimbi anche canti di altre culture; dove NON ci sono solo bambini musulmani ma tutti insieme bambini di ogni estrazione e nascita.
Certo è più semplice levare che aggiàngere.
Ed è più rassicurante mandare i bambini in luoghi protetti, dove non possano venire a contatto con i valori "perversi" dell'occidente e giàdicare con la loro testa cosa fare della propria vita.
FA
Cita da godfather su 12 Ottobre 2005, 17:33In realtà l'insegnamento della religione cattolica a scuola non esiste più, si studia storia delle riligioni; ma il punto non è questo; una scuola per essere tale (vale a dire riconosciuta dal ministero) deve avere dei programmi didattici concordati, oltre ovviamente come edificio avere dei requisiti minimi di sicurezza ed igiene; mi risulta che entrambe queste condizioni non erano soddisfatte dalla presunta scuola islamica milanese, per cui al massimo era una specie di chinder garten privato.
FA
Dubito che la storia delle religioni studi imparzialmente le svariate forme di credo...alle mie scuole medie si insegnava prima il cattolicesimo per metà programma e poi si passava l'altra metà a dire quanto erano sbagliate le altre...mi auguro che come dici tu le cose siano cambiate,ma ne dubito,almeno nel mio caso so che la prof. di religione è rimasta la stessa(la stessa testa di c...)..Ma può darsi che sia un solo caso isolato la mia scuola....mah!
E comunque resta il fatto che come si riconoscono scuole private di matrice fortemente cattolica non vedo il motivo del perchè non si possano riconoscere scuole di altre culture...L'ideale sarebbe un unica scuola in cui i ragazzi possano scegliere degli insegnamenti opzionali in base alla propria etnia.Sono d'accordo sul discorso di unire piuttosto che dividere,ma non è chiudendo una scuola che si risolvono i problemi.sul discorso dell'inagibilità temo sia stato un pretesto,ma posso sicuramente sbagliarmi.
Basta comunque con la storia della scuola araba,siamo andati troppo fuori topic :ok:
In realtà l'insegnamento della religione cattolica a scuola non esiste più, si studia storia delle riligioni; ma il punto non è questo; una scuola per essere tale (vale a dire riconosciuta dal ministero) deve avere dei programmi didattici concordati, oltre ovviamente come edificio avere dei requisiti minimi di sicurezza ed igiene; mi risulta che entrambe queste condizioni non erano soddisfatte dalla presunta scuola islamica milanese, per cui al massimo era una specie di chinder garten privato.
FA
Dubito che la storia delle religioni studi imparzialmente le svariate forme di credo...alle mie scuole medie si insegnava prima il cattolicesimo per metà programma e poi si passava l'altra metà a dire quanto erano sbagliate le altre...mi auguro che come dici tu le cose siano cambiate,ma ne dubito,almeno nel mio caso so che la prof. di religione è rimasta la stessa(la stessa testa di c...)..Ma può darsi che sia un solo caso isolato la mia scuola....mah!
E comunque resta il fatto che come si riconoscono scuole private di matrice fortemente cattolica non vedo il motivo del perchè non si possano riconoscere scuole di altre culture...L'ideale sarebbe un unica scuola in cui i ragazzi possano scegliere degli insegnamenti opzionali in base alla propria etnia.Sono d'accordo sul discorso di unire piuttosto che dividere,ma non è chiudendo una scuola che si risolvono i problemi.sul discorso dell'inagibilità temo sia stato un pretesto,ma posso sicuramente sbagliarmi.
Basta comunque con la storia della scuola araba,siamo andati troppo fuori topic :ok:
Cita da lairbox su 12 Ottobre 2005, 18:12Come ho detto in altri topic io penso che l'Italia sia uno dei paesi più speciali del mondo, poichè rappresenta un pochino la Springfield del mondo, qui in pratica tutti i difetti ed i pregi degli esseri umani sono riassunti e sintetizzati, siamo molto colorati e poco organizzati...
A volte cicale, a volte formiche... abbiamo una gran massa di noi stessi che vive alle spalle degli altri... non sto a parlare di differenze nord/sud, ma di italiani che lavorano e no... Altrochè Matrix qui c'è tutto... misceli scossi e fai l'Italia... per quello che tutti i paesi ci amano, perchè noi rappresentiamo ogni più comica e grottesca sfaccettatura che le altre culture hanno magari in maniera più assoluta...Qualcosa la cambierei, spesso dormiamo in piedi, se inventiamo qualcosa un'altro se ne approfitta, pensiamo che il calcio sia più importante della politica e della vita sociale... abbiamo un pochino dei valori Simpsoniani...
Ma per quanto riguarda la creatività penso che nessuno mai ci potrà battere... Persino Einstein passò parte della sua vita qui...Come Italiano mi sento pienamente orgoglione di esserlo!!! 😆
Come ho detto in altri topic io penso che l'Italia sia uno dei paesi più speciali del mondo, poichè rappresenta un pochino la Springfield del mondo, qui in pratica tutti i difetti ed i pregi degli esseri umani sono riassunti e sintetizzati, siamo molto colorati e poco organizzati...
A volte cicale, a volte formiche... abbiamo una gran massa di noi stessi che vive alle spalle degli altri... non sto a parlare di differenze nord/sud, ma di italiani che lavorano e no... Altrochè Matrix qui c'è tutto... misceli scossi e fai l'Italia... per quello che tutti i paesi ci amano, perchè noi rappresentiamo ogni più comica e grottesca sfaccettatura che le altre culture hanno magari in maniera più assoluta...
Qualcosa la cambierei, spesso dormiamo in piedi, se inventiamo qualcosa un'altro se ne approfitta, pensiamo che il calcio sia più importante della politica e della vita sociale... abbiamo un pochino dei valori Simpsoniani...
Ma per quanto riguarda la creatività penso che nessuno mai ci potrà battere... Persino Einstein passò parte della sua vita qui...
Come Italiano mi sento pienamente orgoglione di esserlo!!! 😆
Cita da Red_Queen su 12 Ottobre 2005, 21:12Beh... l'italia è la mia patria , il posto dove sono nata. Il mio cuore sarà qui per sempre. Però quando sento di alcuni avvenimenti che accadono qui , dal modo in cui il paese viene governato, oppure quando passo semplicemente da alcuni quartieri della mia città...c'è davvero tanto da cambiare. Però infondo infondo al cuore anche io a volte sono orgogliosa di essere italiana!
:italy:
Beh... l'italia è la mia patria , il posto dove sono nata. Il mio cuore sarà qui per sempre. Però quando sento di alcuni avvenimenti che accadono qui , dal modo in cui il paese viene governato, oppure quando passo semplicemente da alcuni quartieri della mia città...c'è davvero tanto da cambiare. Però infondo infondo al cuore anche io a volte sono orgogliosa di essere italiana!
:italy:
Cita da Jestas su 13 Ottobre 2005, 0:00qui si potrebbe disquisire sul significato che attribuite al termine "orgoglio"
qui si potrebbe disquisire sul significato che attribuite al termine "orgoglio"
Cita da neve su 13 Ottobre 2005, 13:33Dubito che la storia delle religioni studi imparzialmente le svariate forme di credo...alle mie scuole medie si insegnava prima il cattolicesimo per metà programma e poi si passava l'altra metà a dire quanto erano sbagliate le altre...mi auguro che come dici tu le cose siano cambiate,ma ne dubito,almeno nel mio caso so che la prof. di religione è rimasta la stessa(la stessa testa di c...)..Ma può darsi che sia un solo caso isolato la mia scuola....mah!
Ma daiiiiiiiiii 😯 ma sentita una cosa del genere e chi avevi suor Adolfa da Berlino'''
😆 <---Phaton onimibus terribilis 😉
Dubito che la storia delle religioni studi imparzialmente le svariate forme di credo...alle mie scuole medie si insegnava prima il cattolicesimo per metà programma e poi si passava l'altra metà a dire quanto erano sbagliate le altre...mi auguro che come dici tu le cose siano cambiate,ma ne dubito,almeno nel mio caso so che la prof. di religione è rimasta la stessa(la stessa testa di c...)..Ma può darsi che sia un solo caso isolato la mia scuola....mah!
Ma daiiiiiiiiii 😯 ma sentita una cosa del genere e chi avevi suor Adolfa da Berlino'''
😆 <---Phaton onimibus terribilis 😉