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Ha vinto Bush
Cita da N4mal87 su 29 Novembre 2004, 15:13Non essere così severa con lui TRINITY, lui dopo tutto è un essere umano... un essere come noi...! :ok: :ok: :ok:
Non essere così severa con lui TRINITY, lui dopo tutto è un essere umano... un essere come noi...! :ok: :ok: :ok:
Cita da Juliet su 30 Novembre 2004, 7:50N4mal mi meraviglio di te: il fatto che sia un uomo non vuol dire che sia lehgittimato a sbagliare o a uccidere per motivi ECONOMICI!!! :' E poi non credo che lui stesse sbagliando involonariamente, ma IMHO tutte le sue campagne mlitari sono studiate nei minimi dettagli da uomini che sanno cos'è l'economia o come favorire l'america e le industrie di Bush.. sapevate che è un industriale e lavora col petrolio''' Quindi basta un piccolo calcolo:
IRAQ= Petrolio.
Bush= industrie basate sull'estrazione e sulla raffineria. Non a caso Bush è del Texas.
Guerra in Iraq= Bush (e le sue organizzazioni) mettono le mani sul petrolio= Bush si arricchisce.
Oppure, ancora più subdolamente, con la guerra il petrolio iracheno diventa inutilizzabile, morale della favola: il valore del restante greggio (compreso quello del sopracitato presidente) sale notevolmente..
Non sarà la verità assoluta, ma rifletteteci su.
Juliet
N4mal mi meraviglio di te: il fatto che sia un uomo non vuol dire che sia lehgittimato a sbagliare o a uccidere per motivi ECONOMICI!!! :' E poi non credo che lui stesse sbagliando involonariamente, ma IMHO tutte le sue campagne mlitari sono studiate nei minimi dettagli da uomini che sanno cos'è l'economia o come favorire l'america e le industrie di Bush.. sapevate che è un industriale e lavora col petrolio''' Quindi basta un piccolo calcolo:
IRAQ= Petrolio.
Bush= industrie basate sull'estrazione e sulla raffineria. Non a caso Bush è del Texas.
Guerra in Iraq= Bush (e le sue organizzazioni) mettono le mani sul petrolio= Bush si arricchisce.
Oppure, ancora più subdolamente, con la guerra il petrolio iracheno diventa inutilizzabile, morale della favola: il valore del restante greggio (compreso quello del sopracitato presidente) sale notevolmente..
Non sarà la verità assoluta, ma rifletteteci su.
Juliet
Cita da hard1 su 30 Novembre 2004, 8:06IRAQ= Petrolio.
Bush= industrie basate sull'estrazione e sulla raffineria. Non a caso Bush è del Texas.
Guerra in Iraq= Bush (e le sue organizzazioni) mettono le mani sul petrolio= Bush si arricchisce.Partendo dal presupposto che il prezzo del petrolio NON si è alzato per colpa della guerra in Iraq (è dimostrato), mi spieghi a tutt'oggi dov'è stato il guadagno di Bush' Non so se ci hai fatto caso ma per quanto riguarda la vendita del petrolio (con concessioni e cose varie) è rimasto pressochè tutto inalterato, come prima della guerra. Tranne il prezzo che (ripeto, per altri motivi però) è aumentato.
Lasciamo perdere i luoghi comuni. Ce l'avete un'idea vostra'' Non quello che sentite dire in giro. Vi siete fatti un'idea personale''
IRAQ= Petrolio.
Bush= industrie basate sull'estrazione e sulla raffineria. Non a caso Bush è del Texas.
Guerra in Iraq= Bush (e le sue organizzazioni) mettono le mani sul petrolio= Bush si arricchisce.
Partendo dal presupposto che il prezzo del petrolio NON si è alzato per colpa della guerra in Iraq (è dimostrato), mi spieghi a tutt'oggi dov'è stato il guadagno di Bush' Non so se ci hai fatto caso ma per quanto riguarda la vendita del petrolio (con concessioni e cose varie) è rimasto pressochè tutto inalterato, come prima della guerra. Tranne il prezzo che (ripeto, per altri motivi però) è aumentato.
Lasciamo perdere i luoghi comuni. Ce l'avete un'idea vostra'' Non quello che sentite dire in giro. Vi siete fatti un'idea personale''
Cita da Juliet su 30 Novembre 2004, 8:08Col dovuto rispetto.. Quali sarebbero i motivi per cui s'è alzato il prezzo se non quelli della guerra'
Col dovuto rispetto.. Quali sarebbero i motivi per cui s'è alzato il prezzo se non quelli della guerra'
Cita da hard1 su 30 Novembre 2004, 8:16Col dovuto rispetto.. Quali sarebbero i motivi per cui s'è alzato il prezzo se non quelli della guerra'
😛 😛 😛 😛 (mi prendi in giro eh'' ghghgh :ok: )
[mode professor h1 on]
Il prezzo del petrolio ha avuto un aumento così spropositato nell'ultimo anno, a causa della enorme richiesta dello stesso (quasi triplicata rispetto a 5 anni fa) da parte della Cina. Come sapete la Cina è in forte espansione e nell'ultimo anno ha fatto registrate una cerscita del PIL a dir poco strabiliante. Gl investimenti sono aumentati a dismisura (e stanno aumentando tutt'ora) e voi sapete meglio di me che per qualsiasi cosa oggigiorno serve il petrolio. Da tener conto che i cinesi sono 1/3 della popolazione mondiale, e che quindi una loro forte richiesta di petrolio, fa aumentare il prezzo dello stesso (legge base dell'offerta e della domanda).
Per carità anche la guerra avrà influito un pochino (sull'ordine del 5% dell'aumento) però il grosso è dovuto a questo. Da tener conto come in questa guerra (a differenza di quella del '91) non sono stati bruciati molti pozzi petroliferi quindi non è andato sprecato molto petrolio. E dato che L'Iraq è per metà comandato dagli americani e per metà dall'ONU, io credo che quando tutto tornerà alla normalità avremmo addirittura una discesa del prezzo del petrolio (accumulo di scorte in Iraq, e quindi, una forte affluenza domani di petrolio. Aumento dell'offerta, diminuzione del prezzo).
Finito
[mode professore off]
Alla fine studiare economia seve a qualcosa. E comunque quanto sopra non l'ho detto io ma lo dicono gli economisti. 😉
Col dovuto rispetto.. Quali sarebbero i motivi per cui s'è alzato il prezzo se non quelli della guerra'
😛 😛 😛 😛 (mi prendi in giro eh'' ghghgh :ok: )
[mode professor h1 on]
Il prezzo del petrolio ha avuto un aumento così spropositato nell'ultimo anno, a causa della enorme richiesta dello stesso (quasi triplicata rispetto a 5 anni fa) da parte della Cina. Come sapete la Cina è in forte espansione e nell'ultimo anno ha fatto registrate una cerscita del PIL a dir poco strabiliante. Gl investimenti sono aumentati a dismisura (e stanno aumentando tutt'ora) e voi sapete meglio di me che per qualsiasi cosa oggigiorno serve il petrolio. Da tener conto che i cinesi sono 1/3 della popolazione mondiale, e che quindi una loro forte richiesta di petrolio, fa aumentare il prezzo dello stesso (legge base dell'offerta e della domanda).
Per carità anche la guerra avrà influito un pochino (sull'ordine del 5% dell'aumento) però il grosso è dovuto a questo. Da tener conto come in questa guerra (a differenza di quella del '91) non sono stati bruciati molti pozzi petroliferi quindi non è andato sprecato molto petrolio. E dato che L'Iraq è per metà comandato dagli americani e per metà dall'ONU, io credo che quando tutto tornerà alla normalità avremmo addirittura una discesa del prezzo del petrolio (accumulo di scorte in Iraq, e quindi, una forte affluenza domani di petrolio. Aumento dell'offerta, diminuzione del prezzo).
Finito
[mode professore off]
Alla fine studiare economia seve a qualcosa. E comunque quanto sopra non l'ho detto io ma lo dicono gli economisti. 😉
Cita da Boomer su 30 Novembre 2004, 9:08per favore non tiratemi di nuovo fuori che la motivazione della guerra in iraq è il petrolio.
h1 ha centrato il problema.
il prezzo è salito per questioni esterne alla situazione iraq.
in ogni caso perchè un paese importatore di petrolio come l'america dovrebbe scatenare una guerra per impadronirsi del petrolio di un altro paese quando può ottenerlo a prezzo basso col programma oil for food'
non ha senso spendere 150 miliardi di dollari per recuperarne in petrolio una quantità infinitesimale.
Vi ricordo inoltre che nonostante tutta la propaganda in merito, la maggior parte dei pozzi irakeni non è in mano a società americane, e gli americani non hanno nessun diritto di estrarre per conto loro neanche una goccia di petrolio.
Se avessero fatto una guerra di conquista, allora si, ne avrebbero il controllo, ma in questo modo non hanno nessun beneficio.
Se avesse voluto veramente il petrolio, non avrebbe cercato di abbattere saddam (che era già sotto embargo) ma avrebbe asfaltato l'iran (che sta dirottando la maggior parte del suo petrolio verso cina e russia).
insomma, tra tutte le ipotesi della guerra in iraq, quella che prevede la corsa al petrolio è quella meno realistica.
per favore non tiratemi di nuovo fuori che la motivazione della guerra in iraq è il petrolio.
h1 ha centrato il problema.
il prezzo è salito per questioni esterne alla situazione iraq.
in ogni caso perchè un paese importatore di petrolio come l'america dovrebbe scatenare una guerra per impadronirsi del petrolio di un altro paese quando può ottenerlo a prezzo basso col programma oil for food'
non ha senso spendere 150 miliardi di dollari per recuperarne in petrolio una quantità infinitesimale.
Vi ricordo inoltre che nonostante tutta la propaganda in merito, la maggior parte dei pozzi irakeni non è in mano a società americane, e gli americani non hanno nessun diritto di estrarre per conto loro neanche una goccia di petrolio.
Se avessero fatto una guerra di conquista, allora si, ne avrebbero il controllo, ma in questo modo non hanno nessun beneficio.
Se avesse voluto veramente il petrolio, non avrebbe cercato di abbattere saddam (che era già sotto embargo) ma avrebbe asfaltato l'iran (che sta dirottando la maggior parte del suo petrolio verso cina e russia).
insomma, tra tutte le ipotesi della guerra in iraq, quella che prevede la corsa al petrolio è quella meno realistica.
Cita da Father_Abbot su 30 Novembre 2004, 10:21Sono abbastanza concorde con Hard1 nel merito della questione prezzo petrolio; aggiàngo solo una considerazione ulteriore, cioè che in realtà non è assolutamente interesse occidentale (e di Bush) la crescita incontrollata del prezzo del greggio ma al contrario il suo contenimento.
La nostra economia globalizzata è infatti estremamente vincolata al tasso di crescita del prezzo delle principali commodities (greggio e acciaio, entrambi schizzati alle stelle per l'effetto Cina), che si ripercuote in maniera diretta sui prezzi di vendita dei beni durevoli o dell'energia in senso lato (tra cui energia elettrica e benzina); non essendo in una fase economica espansiva (in cui l'aumento dei prezzi al consumo, cioè dell'inflazione, è conpensato dalla crescita del PIL, della produzione, della domanda di lavoro e dei salari in un classico modello DAD Keynesiano) ma al contrario in una fase di stagnazione confinante nella stagflazione, un aumento del petrolio tout court (come quello attuale) deprime tutti gli indicatori economici.
Tali meccanismi sono assolutamente noti al terrorismo islamico ed ai fondamentalisti; infatti Bin Laden con la sua The Matrix del male (Al Queyda = rete) punta esattamente a sconfiggere l'occidente con le sue stesse armi, cioè con le leve economiche; Bin Laden predica da anni la nascita di un novello Califfato, di cui lui sarebbe il redivivo Saladino, spaziante dall'Iran (già di fatto alquanto instabile), Afghanistan (era infatti la sua tessera iniziale del mosaico), Iraq (con Saddan era un alleato laico ma ferocemente anti occidentale), Giordania (dove il sovrano ha già subito una imponente serie di attentati), Libano (no comment), per arrivare fino all'Arabia Saudita (con un nuovo sovrano meno filo occidentale dell'attuale monarca vecchio e malato); e poi destabilizzare il resto delle nazioni arabe, rovesciando (stile Algeria) i legittimi governi moderati.
Con sotto controllo in tal modo la maggior parte delle riserve petrolifere (Alaska esclusa) non esisterebbe più un OPEC a modulare l'estrazione, contenendo il prezzo del barile e l'occidente sarebbe in ginocchio senza neppure bisogno di tirare giù altre torri.....mala tempora corrunt......
FA
Sono abbastanza concorde con Hard1 nel merito della questione prezzo petrolio; aggiàngo solo una considerazione ulteriore, cioè che in realtà non è assolutamente interesse occidentale (e di Bush) la crescita incontrollata del prezzo del greggio ma al contrario il suo contenimento.
La nostra economia globalizzata è infatti estremamente vincolata al tasso di crescita del prezzo delle principali commodities (greggio e acciaio, entrambi schizzati alle stelle per l'effetto Cina), che si ripercuote in maniera diretta sui prezzi di vendita dei beni durevoli o dell'energia in senso lato (tra cui energia elettrica e benzina); non essendo in una fase economica espansiva (in cui l'aumento dei prezzi al consumo, cioè dell'inflazione, è conpensato dalla crescita del PIL, della produzione, della domanda di lavoro e dei salari in un classico modello DAD Keynesiano) ma al contrario in una fase di stagnazione confinante nella stagflazione, un aumento del petrolio tout court (come quello attuale) deprime tutti gli indicatori economici.
Tali meccanismi sono assolutamente noti al terrorismo islamico ed ai fondamentalisti; infatti Bin Laden con la sua The Matrix del male (Al Queyda = rete) punta esattamente a sconfiggere l'occidente con le sue stesse armi, cioè con le leve economiche; Bin Laden predica da anni la nascita di un novello Califfato, di cui lui sarebbe il redivivo Saladino, spaziante dall'Iran (già di fatto alquanto instabile), Afghanistan (era infatti la sua tessera iniziale del mosaico), Iraq (con Saddan era un alleato laico ma ferocemente anti occidentale), Giordania (dove il sovrano ha già subito una imponente serie di attentati), Libano (no comment), per arrivare fino all'Arabia Saudita (con un nuovo sovrano meno filo occidentale dell'attuale monarca vecchio e malato); e poi destabilizzare il resto delle nazioni arabe, rovesciando (stile Algeria) i legittimi governi moderati.
Con sotto controllo in tal modo la maggior parte delle riserve petrolifere (Alaska esclusa) non esisterebbe più un OPEC a modulare l'estrazione, contenendo il prezzo del barile e l'occidente sarebbe in ginocchio senza neppure bisogno di tirare giù altre torri.....
mala tempora corrunt......
FA
Cita da N4mal87 su 30 Novembre 2004, 11:25N4mal mi meraviglio di te: il fatto che sia un uomo non vuol dire che sia lehgittimato a sbagliare o a uccidere per motivi ECONOMICI!!! :' E poi non credo che lui stesse sbagliando involonariamente, ma IMHO tutte le sue campagne mlitari sono studiate nei minimi dettagli da uomini che sanno cos'è l'economia o come favorire l'america e le industrie di Bush.. sapevate che è un industriale e lavora col petrolio''' Quindi basta un piccolo calcolo:
IRAQ= Petrolio.
Bush= industrie basate sull'estrazione e sulla raffineria. Non a caso Bush è del Texas.
Guerra in Iraq= Bush (e le sue organizzazioni) mettono le mani sul petrolio= Bush si arricchisce.
Oppure, ancora più subdolamente, con la guerra il petrolio iracheno diventa inutilizzabile, morale della favola: il valore del restante greggio (compreso quello del sopracitato presidente) sale notevolmente..
Non sarà la verità assoluta, ma rifletteteci su.
Juliet
A me non mi è stato mai tanto simpatico BUSH ma ultimamente riflettento cosa avrei fatto al posto suo mi sono accorto che cerano solo poche soluzioni e ogni soluzione alla fine potrebbe essere sempre criticata...
Avanti mettiti ni suoi panni... Lo so avrebbe potuto fare diversamente ma poi' secondo te la gente avrebbe smesso di criticare..' :ok: :ok:Io non sono dalla parte di Bush perchè lo considero uomo di poco valore ma non ci sono nemmeno contro perchè sò che essere presidente non è una cosa facile...!!!
N4mal mi meraviglio di te: il fatto che sia un uomo non vuol dire che sia lehgittimato a sbagliare o a uccidere per motivi ECONOMICI!!! :' E poi non credo che lui stesse sbagliando involonariamente, ma IMHO tutte le sue campagne mlitari sono studiate nei minimi dettagli da uomini che sanno cos'è l'economia o come favorire l'america e le industrie di Bush.. sapevate che è un industriale e lavora col petrolio''' Quindi basta un piccolo calcolo:
IRAQ= Petrolio.
Bush= industrie basate sull'estrazione e sulla raffineria. Non a caso Bush è del Texas.
Guerra in Iraq= Bush (e le sue organizzazioni) mettono le mani sul petrolio= Bush si arricchisce.
Oppure, ancora più subdolamente, con la guerra il petrolio iracheno diventa inutilizzabile, morale della favola: il valore del restante greggio (compreso quello del sopracitato presidente) sale notevolmente..
Non sarà la verità assoluta, ma rifletteteci su.
Juliet
A me non mi è stato mai tanto simpatico BUSH ma ultimamente riflettento cosa avrei fatto al posto suo mi sono accorto che cerano solo poche soluzioni e ogni soluzione alla fine potrebbe essere sempre criticata...
Avanti mettiti ni suoi panni... Lo so avrebbe potuto fare diversamente ma poi' secondo te la gente avrebbe smesso di criticare..' :ok: :ok:
Io non sono dalla parte di Bush perchè lo considero uomo di poco valore ma non ci sono nemmeno contro perchè sò che essere presidente non è una cosa facile...!!!
Cita da TrinityLife su 30 Novembre 2004, 13:01per favore non tiratemi di nuovo fuori che la motivazione della guerra in iraq è il petrolio.
h1 ha centrato il problema.
il prezzo è salito per questioni esterne alla situazione iraq.
in ogni caso perchè un paese importatore di petrolio come l'america dovrebbe scatenare una guerra per impadronirsi del petrolio di un altro paese quando può ottenerlo a prezzo basso col programma oil for food'
non ha senso spendere 150 miliardi di dollari per recuperarne in petrolio una quantità infinitesimale.
Vi ricordo inoltre che nonostante tutta la propaganda in merito, la maggior parte dei pozzi irakeni non è in mano a società americane, e gli americani non hanno nessun diritto di estrarre per conto loro neanche una goccia di petrolio.
Se avessero fatto una guerra di conquista, allora si, ne avrebbero il controllo, ma in questo modo non hanno nessun beneficio.
Se avesse voluto veramente il petrolio, non avrebbe cercato di abbattere saddam (che era già sotto embargo) ma avrebbe asfaltato l'iran (che sta dirottando la maggior parte del suo petrolio verso cina e russia).
insomma, tra tutte le ipotesi della guerra in iraq, quella che prevede la corsa al petrolio è quella meno realistica.Allora qual'è il motivo''
Secondo me il motivo è che IRAQ=PETROLIO (come diceva Juliet) e di conseguenza Bush è dovuto intervenire in Iraq perchè uno Stato come quello con in mano così tanto petrolio poteva diventare molto "pericoloso" per lui è per l'economia americana, ma facendogli la guerra ha ottenuto un certo controllo del Paese e non solo di quello...
per favore non tiratemi di nuovo fuori che la motivazione della guerra in iraq è il petrolio.
h1 ha centrato il problema.
il prezzo è salito per questioni esterne alla situazione iraq.
in ogni caso perchè un paese importatore di petrolio come l'america dovrebbe scatenare una guerra per impadronirsi del petrolio di un altro paese quando può ottenerlo a prezzo basso col programma oil for food'
non ha senso spendere 150 miliardi di dollari per recuperarne in petrolio una quantità infinitesimale.
Vi ricordo inoltre che nonostante tutta la propaganda in merito, la maggior parte dei pozzi irakeni non è in mano a società americane, e gli americani non hanno nessun diritto di estrarre per conto loro neanche una goccia di petrolio.
Se avessero fatto una guerra di conquista, allora si, ne avrebbero il controllo, ma in questo modo non hanno nessun beneficio.
Se avesse voluto veramente il petrolio, non avrebbe cercato di abbattere saddam (che era già sotto embargo) ma avrebbe asfaltato l'iran (che sta dirottando la maggior parte del suo petrolio verso cina e russia).
insomma, tra tutte le ipotesi della guerra in iraq, quella che prevede la corsa al petrolio è quella meno realistica.
Allora qual'è il motivo''
Secondo me il motivo è che IRAQ=PETROLIO (come diceva Juliet) e di conseguenza Bush è dovuto intervenire in Iraq perchè uno Stato come quello con in mano così tanto petrolio poteva diventare molto "pericoloso" per lui è per l'economia americana, ma facendogli la guerra ha ottenuto un certo controllo del Paese e non solo di quello...
Cita da hard1 su 30 Novembre 2004, 13:09Il motivo non lo conosco. Non sono Bush. Stiamo solo ipotizzando. Leggi anche i vecchi post e vedrai che ne abbiamo dette tante di ipotesi...
Il motivo non lo conosco. Non sono Bush. Stiamo solo ipotizzando. Leggi anche i vecchi post e vedrai che ne abbiamo dette tante di ipotesi...