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Hegel e Matrix
Cita da robertodnt89 su 12 Novembre 2006, 7:24Ho da poco studiato questo filosofo (sicuramente uno dei peggiori nella storia della filosofia :muto: ) e ho trovato qualche assonanza con Matrix.
Hegel è un idealista, vi spiego in breve il suo pensiero per chi non lo conosce gia, soltanto la parte che ci interessa:
Finito ed Infinito.
Hegel in questa parte del suo pensiero riprende la dottrina dei contrari di Eraclito. Molti, dice Eraclito, ritengono che un opposto possa esistere senza l'altro (ad esempio il bene senza il male). Filosoficamente parlando tale credenza è un'illusione, poichè la legge segreta del mondo risiede proprio nella stretta connessione dei contrari, che, in quanto opposti, lottano fra di loro. Eraclito ritiene che l'armonia del mondo non risiede nella conciliazione dei contrari, bensì nel mantenimento del conflitto.
Hegel dice che la realtà non è un insieme di sostanze autonome, ma un organismo unitario di cui tutto ciò che esiste è parte o manifestazione. Tale organismo, non avendo nulla al di fuori di sé coincide con l'Assoluto e con l'infinito, mentre i vari enti del mondo, essendo manifestazioni di esso, coincidono col finito. Di conseguenza, il finito, come tale, non esiste perchè ciò che noi chiamiamo finito è nient'altro che un'espressione parziale dell'infinito: il finito, in quanto reale, non è tale, ma è lo stesso infinito.
La parte di Matrix che fa assonanza con questo pensiero è il conflitto tra Neo e Smith alla fine di Revolution. Smith rappresenta l'infinito, mentre Neo è il finito, sono gli opposti che si generano l'uno dall'altro (Oracolo: lui è te, il tuo opposto, il tuo negativo, il risultato di un'equazione che tenta di bilanciare se stessa). Perchè Smith viene disintegrato dopo aver assorbito Neo' Alcune teorie sono state avanzate, come quella che il Deus Ex machina essendo in connessione con Smith tramite il corole-playero di Neo possa lanciare l'antivirus...... Oppure quella che riguarda lo scopo, Smith una volta assorbito Neo e tutto il mondo, non aveva più uno scopo e quindi si cancella da se. Io volevo proporne un'altra riguardante la filosofia Hegeliana, cioè essendoci Smith che rappresenta l'infinito e Neo il finito, questi due organismi si generano fino a quando esistono entrambi, una volta che Smith assorbe Neo, e quindi viene a mancare il Finito, l'Infinito non ha più motivo e presupposto di esistere, e scompare.Che ne pensate' se ho sbagliato qualcosa ditemela per favore 🙂
Ho da poco studiato questo filosofo (sicuramente uno dei peggiori nella storia della filosofia :muto: ) e ho trovato qualche assonanza con Matrix.
Hegel è un idealista, vi spiego in breve il suo pensiero per chi non lo conosce gia, soltanto la parte che ci interessa:
Finito ed Infinito.
Hegel in questa parte del suo pensiero riprende la dottrina dei contrari di Eraclito. Molti, dice Eraclito, ritengono che un opposto possa esistere senza l'altro (ad esempio il bene senza il male). Filosoficamente parlando tale credenza è un'illusione, poichè la legge segreta del mondo risiede proprio nella stretta connessione dei contrari, che, in quanto opposti, lottano fra di loro. Eraclito ritiene che l'armonia del mondo non risiede nella conciliazione dei contrari, bensì nel mantenimento del conflitto.
Hegel dice che la realtà non è un insieme di sostanze autonome, ma un organismo unitario di cui tutto ciò che esiste è parte o manifestazione. Tale organismo, non avendo nulla al di fuori di sé coincide con l'Assoluto e con l'infinito, mentre i vari enti del mondo, essendo manifestazioni di esso, coincidono col finito. Di conseguenza, il finito, come tale, non esiste perchè ciò che noi chiamiamo finito è nient'altro che un'espressione parziale dell'infinito: il finito, in quanto reale, non è tale, ma è lo stesso infinito.
La parte di Matrix che fa assonanza con questo pensiero è il conflitto tra Neo e Smith alla fine di Revolution. Smith rappresenta l'infinito, mentre Neo è il finito, sono gli opposti che si generano l'uno dall'altro (Oracolo: lui è te, il tuo opposto, il tuo negativo, il risultato di un'equazione che tenta di bilanciare se stessa). Perchè Smith viene disintegrato dopo aver assorbito Neo' Alcune teorie sono state avanzate, come quella che il Deus Ex machina essendo in connessione con Smith tramite il corole-playero di Neo possa lanciare l'antivirus...... Oppure quella che riguarda lo scopo, Smith una volta assorbito Neo e tutto il mondo, non aveva più uno scopo e quindi si cancella da se. Io volevo proporne un'altra riguardante la filosofia Hegeliana, cioè essendoci Smith che rappresenta l'infinito e Neo il finito, questi due organismi si generano fino a quando esistono entrambi, una volta che Smith assorbe Neo, e quindi viene a mancare il Finito, l'Infinito non ha più motivo e presupposto di esistere, e scompare.
Che ne pensate' se ho sbagliato qualcosa ditemela per favore 🙂
Cita da neve su 12 Novembre 2006, 13:38E un concetto già espresso sul forum, magari in parole un pò più povere...e cioè che Neo l'uno, il lato chiaro, il lato positivo, lo Yang della stessa medaglia accettando il suo lato negativo, lo zero, il suo lato oscuro, lo Yin, insomma Smith...non fa altro che annullare Smith. Del resto dopo la prima distruzione di Smith da parte di Neo, lo dice lo stesso Smith che ce tra loro una sorta di connessione, una sorta di sovrascrittura. Si potrebbe dire che da quella prima distruzione nella saga viene sempre più marcata una simbologia degli opposti ma di una stessa medaglia, ed anche del dover accettare se stessi.
E un concetto già espresso sul forum, magari in parole un pò più povere...e cioè che Neo l'uno, il lato chiaro, il lato positivo, lo Yang della stessa medaglia accettando il suo lato negativo, lo zero, il suo lato oscuro, lo Yin, insomma Smith...non fa altro che annullare Smith. Del resto dopo la prima distruzione di Smith da parte di Neo, lo dice lo stesso Smith che ce tra loro una sorta di connessione, una sorta di sovrascrittura. Si potrebbe dire che da quella prima distruzione nella saga viene sempre più marcata una simbologia degli opposti ma di una stessa medaglia, ed anche del dover accettare se stessi.