Cita da Ballard su 16 Giugno 2006, 21:26

Io non sono per nulla un fan del cinema italiano di serie b come Rebel Machine, ma la sua analisi mi sembra molto sensata.

Il guaio in Italia è proprio che il cinema non viene concepito più come "intrattenimento" ma vuole per forza essere "arte" senza averne la capacità, oltretutto.

Scusa'La realtà mi pare l'esatto opposto, il cinema italiano (quello che ne rimane) è concepito unicamente per avere uno stile televisivo, all'insegna della commercialità.

Si è vero. In effetti non è molto chiaro quello che ho scritto. Il punto non è tanto commercialità vs. non commercialità o arte (che poi, per quanto mi riguarda, è una distinzione che non ho mai capito). Il punto è che nel cinema italiano oltre alle commedie, che in quanto tali hanno come una sorta di bonus che consente loro di lasciarsi andare a qualsiasi bassezza, tutti gli altri film di qualsiasi genere devono avere un qualche contenuto che li nobiliti, non possono essere dei semplici prodotti che servono a trascorrere un paio d'ore. Se è un poliziesco allora c'è il dramma della mafia e le stragi, se è un film di guerra allora il dramma della guerra, e così via. Mai un pò di sano e semplice intrattenimento senza pretese. Pretese che infatti restano tali, perchè non risultano assolutamente essere film profondi, sono solo pallosi.

Cita da BiaFra su 17 Giugno 2006, 6:51

Ragazzi, alcuni film non sono niente male: El Alamein. Gli attori sono molto bravi ed è un bel film di guerra.

Il fatto è che ci si ferma qui, non si va avanti a fare altre produzioni che potrebbero attirare gente al cinema.

Nirvana, chi non ha visto Nirvana' Un gran bel film con attori italiani quali Sergio Rubini, Diego Abatantuono, Sandrelli, e diretto da Gabriele Salvatores. Poi non c'è stato nessun altro che abbia provato cose del genere, e questo è un peccato.

Cita da Jestas su 17 Giugno 2006, 7:46

appunto ho detto che Salvatores (o forse non era qui che l'ho detto') è uno di quelli che rendono internazionale (con merito) il nostro cinema

e non dimentichiamo Alex Infascelli

Cita da godfather su 17 Giugno 2006, 10:02

ma infatti...forse la stiamo vedendo + nera di quello che è.
e poi dove sta scritto che un film "intelligente" poi debba essere per forza noioso.che poi per voi divertirsi voglia dire soltanto effetti speciali,navi spaziali,mega inseguimenti con auto truccate o mostri che escono dall'oltretomba allora è un altro discorso.
manuale d'amore ad esempio è uno di quei film divertenti ma non certo stupidi.oppure romanzo criminale,coinvolgente e suggestivo,perfetto insomma per passare due ore,ma che dopo le due ore lascia una importante riflessione su tante cose che riguardano l'intreccio.

Cita da BiaFra su 17 Giugno 2006, 10:08

Ma si, anche Pieraccioni fa film da ridere che però secondo me sono molto meglio delle commedie stupide americane.

Però in quelle commedie ci sono attori che la gente conosce, mentre Pieraccioni è snobbato e tutti dicono "è una ca**ata"...la stessa cosa vale per Verdone...

Cita da Jestas su 17 Giugno 2006, 10:15

ma infatti...forse la stiamo vedendo + nera di quello che è.
e poi dove sta scritto che un film "intelligente" poi debba essere per forza noioso.che poi per voi divertirsi voglia dire soltanto effetti speciali,navi spaziali,mega inseguimenti con auto truccate o mostri che escono dall'oltretomba allora è un altro discorso.

forse non ci siamo intesi... per me, e penso pure per altri che sostengono questa tesi, un film può essere pure senza auto truccate, mostri, mega inseguimenti e le altre vaccate che elenchi (che sono ottimio contorno, ma non il cuore del cinema inteso come medium per raccontare delle storie, vere o finte che siano) ma non essere affatto noioso o prosaico o autoindulgente (tanto per ficcarci due termini che la razza dei critici ama, e che comunque in questo caso sono appropriati IMHO). I due suddetti registi sono esempi di come sia possibile fare questo. Ce ne sono altri, Sergio Rubini ha fatto un paio di belle cose, e anche Verdone ha fatto alcune psico-commedie degne di Woody Allen, e anche meglio di certe sue cose.

Cita da Rebel_Machine su 17 Giugno 2006, 10:26

Forse non ci siamo capiti...quello che intendo dire non è "facciamo i grandi blockbusters" ma facciamo "cinema di genere".
Wulfgar, dici che la maggior parte dei prodotti italiani sono commercial-televisivi, posso essere con te. Ma per il loro essere di stampo prettamente televisivo non sono per nulla di genere.
Non sono mancati negli ultimi anni film che ricreavano, seppur vagamente, le atmosfere del western, magari in uno sfondo metropolitano. Questo farebbe intendere che il regista che sta dietro a un film del genere sia un amante di un certo tipo di cinema (di genere), quando però gli vai a proporre di girare un vero western si sente quasi offeso, sminuito...perchè' Perchè quello è un film di serie B quando invece si sente di voler fare cinema per partecipare a Cannes.

Tanto di cappello al neorealismo, non voglio certo sminuire questo filone, ma il nostro cinema non è fatto solo di quello. Non è stato solo il neorealismo a farci conoscere nel mondo. E sicuramente non è stato il neorealismo a portare SOLDI.
Per quanto riguardo le commedie di Pieraccioni, Verdone e mettiamoci pure Boldi e De Sica, saranno pure prodotti che vendono molto bene in determinati periodi ma non sono certo film che possono competere in campo internazionale.
Già perchè il mercato non è più l'Italia. Il mercato è l'intero GLOBO.

Cita da Jestas su 17 Giugno 2006, 12:15

non so perchè , mi sta sulle balle st'etichetta "di genere" ^_^

Cita da godfather su 17 Giugno 2006, 12:37

ma infatti...forse la stiamo vedendo + nera di quello che è.
e poi dove sta scritto che un film "intelligente" poi debba essere per forza noioso.che poi per voi divertirsi voglia dire soltanto effetti speciali,navi spaziali,mega inseguimenti con auto truccate o mostri che escono dall'oltretomba allora è un altro discorso.

forse non ci siamo intesi... per me, e penso pure per altri che sostengono questa tesi, un film può essere pure senza auto truccate, mostri, mega inseguimenti e le altre vaccate che elenchi (che sono ottimio contorno, ma non il cuore del cinema inteso come medium per raccontare delle storie, vere o finte che siano) ma non essere affatto noioso o prosaico o autoindulgente (tanto per ficcarci due termini che la razza dei critici ama, e che comunque in questo caso sono appropriati IMHO). I due suddetti registi sono esempi di come sia possibile fare questo. Ce ne sono altri, Sergio Rubini ha fatto un paio di belle cose, e anche Verdone ha fatto alcune psico-commedie degne di Woody Allen, e anche meglio di certe sue cose.

Esattamente!stiamo dicendo la stessa cosa :ok:

...quello che intendo dire non è "facciamo i grandi blockbusters" ma facciamo "cinema di genere".

non conoscevo questa definizione,che si intende per cinema di genere...fare un film che richiami in maniera inequivocabile una corrente predefinita cosi da richiamare l'interesse di tutti gli appassionati di quella corrente'

Per quanto riguardo le commedie di Pieraccioni, Verdone e mettiamoci pure Boldi e De Sica, saranno pure prodotti che vendono molto bene in determinati periodi ma non sono certo film che possono competere in campo internazionale.
Già perchè il mercato non è più l'Italia. Il mercato è l'intero GLOBO.

chi lo sa magari un pieraccioni andrebbe bene all'estero!
quanto ad un verdone stile "gallo cedrone" o "un sacco bello" certo che non potrebbe essere esportato xchè sono film-specchio dello spaccato italiano,all'estero cosa importerebbe.ma restano dei patrimoni socio-culturali(non credo di esagerare) del nostro paese,e se non si facessero + xche poi non potrebbero essere esportati sarebbe un peccato!allora dico che è si importante guardare agli altri mercati,ma non possiamo snaturare i nostri prodotti per quest'interesse!