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La cucina dell'Oracolo RELOADED!!!!!
Cita da Utente cancellato su 17 Marzo 2005, 9:32Sorride all'affermazione di Ianus
- Tutti vengono qui per pormi domande, a quanto mi risulta - ironica risponde - Ma tu! sai perchè sei qui' - rovesciata ora è la domanda
Ritorna in posizione eretta e prende una caramella, la scarta delicatamente avvicinandosi alla finestra, il volto della donna non è sereno, si affaccia vedendo Magda seduta sulla panchina, il cielo si fa scuro, l'Oracolo attraverso il nero mantello notturno scorge gli eventi, riabbassa lo sguardo, ha la sesazione di rivedere Morole-playerheus che ora percorre la strada che già sa dove lo porta.
A voce bassa e profetica pronuncia
- Sono qui! - Qualcosa di strano si può dedurre dalla sua voce, un segno d'allarme nel comprendere gli eventi che accadranno.Dalla strada un vagabondo s'intravede passeggiando, nota la figura di Magda. Dal mainfraime, suona il campanello d'allarme, qualcosa di strano si scorge nel codice della ragazza, la persona è diventato un agente in meno di un secondo, attraversa la strada per incontrarla e risystemare il virus che lentamente si espande dal suo codice.
L'Oracolo si allontana dalla finestra guarda Ianus, sorride non volendo coinvolgere il suo interlocutore e nascondendo i fatti.
Sorride all'affermazione di Ianus
- Tutti vengono qui per pormi domande, a quanto mi risulta - ironica risponde - Ma tu! sai perchè sei qui' - rovesciata ora è la domanda
Ritorna in posizione eretta e prende una caramella, la scarta delicatamente avvicinandosi alla finestra, il volto della donna non è sereno, si affaccia vedendo Magda seduta sulla panchina, il cielo si fa scuro, l'Oracolo attraverso il nero mantello notturno scorge gli eventi, riabbassa lo sguardo, ha la sesazione di rivedere Morole-playerheus che ora percorre la strada che già sa dove lo porta.
A voce bassa e profetica pronuncia
- Sono qui! - Qualcosa di strano si può dedurre dalla sua voce, un segno d'allarme nel comprendere gli eventi che accadranno.
Dalla strada un vagabondo s'intravede passeggiando, nota la figura di Magda. Dal mainfraime, suona il campanello d'allarme, qualcosa di strano si scorge nel codice della ragazza, la persona è diventato un agente in meno di un secondo, attraversa la strada per incontrarla e risystemare il virus che lentamente si espande dal suo codice.
L'Oracolo si allontana dalla finestra guarda Ianus, sorride non volendo coinvolgere il suo interlocutore e nascondendo i fatti.
Cita da il_giocattolaio su 18 Marzo 2005, 2:05camminando verso casa il ginocchio mi fàsempre più male.
Il cielo grigio fa prevedere pioggia o peggio,decido di sbrigarmi nonostante il dolore.
inizio a correre,ma più corro e più la strada si allunga.
all inizio penso che sia un effetto ottico provocato dal dolore e dalla voglia di andare a casa,
ma poi mi rendo conto che non è uno scherzo della vista.
la strada si ripete ogni 100 metri, i passanti che vedevo prima adesso sono spariti nel nulla,
come se quest'illusione che mi ha imprigionato,fosse solo mia.
mi fermo,rifletto un secondo su cosa stia accadendo,ma un senzo di paura mipervade.
mi giro di scatto e faccio per correre quando una figura vestita di scuro mi sferra un pugno nello stomaco.
mi afflloscio sulla strada.
"Nick,è un pezzo che non ci vediamo"
dice questi."c c chi s sei'"
gli rispondo con un una vocepiena di paura e tremante per il colpo appena ricevuto.
"c come fai a c conoscere i il mio nome'"
e lui"Nick caro Nick,io ti conosco da sempre,io conosco tutti da sempre"
la sua voce è calma e pacata,come se fosse la cosa più normale del mondo per lui fermare i passanti con un pugno.
sto diventando pazzo mi ripeto,sto solo sognando.
mi tocco il ginocchio e un dolore forte come mai non avevo sentito pri, mi sale dal piede fino al fianco.
"Sai perche ti accade questo' caro Nick"dice quel'uomo strano,
la mia gamba è diventata pesantissima,non c'e la faccio neanche a muovermi di un centimetro.
cerco di urlare ma la voce non esce,come se le mie corde vocali non fossero più al loro posto.
"Non ti sforzare amico mio ,tanto posso fare di te ciò che voglio."
a quelle parole un senzo di vertigine mi pervade.cado esanime sul suolo.
riprendo i sensi che sono seduto.con gli occhi ancora chiusi e la testa che mi scoppia ripenso a ciò che mi è successo.
mi viene da sorridere credendo che sia stato solo un brutto sogno.
apro gli occhi e sono in una stanza completamente bianca,e senza porte.
Impossibile penso è impossibile.
"Bentornato fra noi Nick"
ancora quella voce,faccio per voltarmi verso di lui ,ma un pugno sulla tempia mi annebbia nuovamente la vista.
"L'hai incontrata'"
non capivo "chi'"urlo con tutte le mie forze,la voce mi era tornata.
un altro pugno sul viso mi fa cadere dalla sedia.
"non fare il duro con noi,non ti servirebbe a niente.L'hai incontrata o no"
chi dovrei aver incontrato,non ho incontrato nessuno,ma come faccio a spiegarlo a questo pazzo.
"Signor Nick,raccontami cosa hai visto ho lo vedro da me"
"non sò niente,non ho incontrato nessuno e non so cosa puoi volere da me ,io non so neanche il tuo nome".
faccio per rialzarmi,mi appoggio al tavolo,mi guardo nuovamente intorno e vedo un altro uomo accanto a me,vestito come il primo ma più alto e più magro.era lui che mi dava i pugni.
gli sferro un pugno con tutta la violenza e la forza della disperazione,ma lui come se nulla fosse mi blocca la mano afferrandola con tre dita.mi guarda ,mi fàun sorrisino e mi scaraventa sul muro con solo quelle tre dita.
"cosa volete sapere da me '"
domando quasi sottovoce guardando il pavimento a quadretti di quella stanza irreale.
l'uomo più basso mi si avvicina,mi aiuta ad alzarmi.
mi rimetto seduto sulla sedia.
"cosa volete da me'" ripeto con un tono di voce un pò più alto.
"vogliamo sapere cosa ti ha detto" mi dice lui vicino l'orecchio,
"ma non importa,lo scopriro da me".
dopo quelle parole mi mette una mano sulla nuca,io svengo di nuovo.
mi risveglio inpiedi , come se quello che era successo fosse stato solo un pensiero di un attimo ,mi guardo intorno ma non c'era nessuno,guardo l'orologio e non era passato neanche un minuto da quando ero sceso da quella scala.
oltre al ginocchio devo aver battuto anche la testa.
mi incammino fuori dal vicolo,sento aleggiare nel' aria l'odore dolce che avevo sentito prima in quello strano appartamento.appena svolto l'angolo vedo una donna che stà seduta su di una panchina,sembra preoccupata,vorrei tanto aiutarla,mi avvicino ma mentre sto per raggiàngerla uno strano tremolio accellerato mi invade,"Nick ora prendo in prestito il tuo corole-playero"ancora quella voce...................
camminando verso casa il ginocchio mi fàsempre più male.
Il cielo grigio fa prevedere pioggia o peggio,decido di sbrigarmi nonostante il dolore.
inizio a correre,ma più corro e più la strada si allunga.
all inizio penso che sia un effetto ottico provocato dal dolore e dalla voglia di andare a casa,
ma poi mi rendo conto che non è uno scherzo della vista.
la strada si ripete ogni 100 metri, i passanti che vedevo prima adesso sono spariti nel nulla,
come se quest'illusione che mi ha imprigionato,fosse solo mia.
mi fermo,rifletto un secondo su cosa stia accadendo,ma un senzo di paura mipervade.
mi giro di scatto e faccio per correre quando una figura vestita di scuro mi sferra un pugno nello stomaco.
mi afflloscio sulla strada.
"Nick,è un pezzo che non ci vediamo"
dice questi."c c chi s sei'"
gli rispondo con un una vocepiena di paura e tremante per il colpo appena ricevuto.
"c come fai a c conoscere i il mio nome'"
e lui"Nick caro Nick,io ti conosco da sempre,io conosco tutti da sempre"
la sua voce è calma e pacata,come se fosse la cosa più normale del mondo per lui fermare i passanti con un pugno.
sto diventando pazzo mi ripeto,sto solo sognando.
mi tocco il ginocchio e un dolore forte come mai non avevo sentito pri, mi sale dal piede fino al fianco.
"Sai perche ti accade questo' caro Nick"dice quel'uomo strano,
la mia gamba è diventata pesantissima,non c'e la faccio neanche a muovermi di un centimetro.
cerco di urlare ma la voce non esce,come se le mie corde vocali non fossero più al loro posto.
"Non ti sforzare amico mio ,tanto posso fare di te ciò che voglio."
a quelle parole un senzo di vertigine mi pervade.cado esanime sul suolo.
riprendo i sensi che sono seduto.con gli occhi ancora chiusi e la testa che mi scoppia ripenso a ciò che mi è successo.
mi viene da sorridere credendo che sia stato solo un brutto sogno.
apro gli occhi e sono in una stanza completamente bianca,e senza porte.
Impossibile penso è impossibile.
"Bentornato fra noi Nick"
ancora quella voce,faccio per voltarmi verso di lui ,ma un pugno sulla tempia mi annebbia nuovamente la vista.
"L'hai incontrata'"
non capivo "chi'"urlo con tutte le mie forze,la voce mi era tornata.
un altro pugno sul viso mi fa cadere dalla sedia.
"non fare il duro con noi,non ti servirebbe a niente.L'hai incontrata o no"
chi dovrei aver incontrato,non ho incontrato nessuno,ma come faccio a spiegarlo a questo pazzo.
"Signor Nick,raccontami cosa hai visto ho lo vedro da me"
"non sò niente,non ho incontrato nessuno e non so cosa puoi volere da me ,io non so neanche il tuo nome".
faccio per rialzarmi,mi appoggio al tavolo,mi guardo nuovamente intorno e vedo un altro uomo accanto a me,vestito come il primo ma più alto e più magro.era lui che mi dava i pugni.
gli sferro un pugno con tutta la violenza e la forza della disperazione,ma lui come se nulla fosse mi blocca la mano afferrandola con tre dita.mi guarda ,mi fàun sorrisino e mi scaraventa sul muro con solo quelle tre dita.
"cosa volete sapere da me '"
domando quasi sottovoce guardando il pavimento a quadretti di quella stanza irreale.
l'uomo più basso mi si avvicina,mi aiuta ad alzarmi.
mi rimetto seduto sulla sedia.
"cosa volete da me'" ripeto con un tono di voce un pò più alto.
"vogliamo sapere cosa ti ha detto" mi dice lui vicino l'orecchio,
"ma non importa,lo scopriro da me".
dopo quelle parole mi mette una mano sulla nuca,io svengo di nuovo.
mi risveglio inpiedi , come se quello che era successo fosse stato solo un pensiero di un attimo ,mi guardo intorno ma non c'era nessuno,guardo l'orologio e non era passato neanche un minuto da quando ero sceso da quella scala.
oltre al ginocchio devo aver battuto anche la testa.
mi incammino fuori dal vicolo,sento aleggiare nel' aria l'odore dolce che avevo sentito prima in quello strano appartamento.appena svolto l'angolo vedo una donna che stà seduta su di una panchina,sembra preoccupata,vorrei tanto aiutarla,mi avvicino ma mentre sto per raggiàngerla uno strano tremolio accellerato mi invade,"Nick ora prendo in prestito il tuo corole-playero"ancora quella voce...................
Cita da ianus su 18 Marzo 2005, 18:37<<Sono qui per avere nuove risposte... o nuove domande... fa lo stesso>> dice Ianus di rimando con tono sommesso ed un pò triste.
Osserva l'Oracolo muoversi per la stanza non riuscendo a comprendere il perchè di quel muoversi, forse qualcosa la rende tesa.
Riprende <<Sa, sono tempi difficili, estremamente difficili. E' diventato molto difficile lottare contro le mie preoccupazioni, contro i miei fantasmi. Per la prima volta sono disorientato e non comprendo più il motivo della mia ricerca, o meglio la ricerca stessa. Come già le accennavo prima, credo di non cercare risposte, ma nuove domande... nuovi stimoli se crede...>> inizia a tentennare la voce, non sa più bene come esprimere ciò che gli muore dentro; recupera un pò di calma e ricomincia.
<<Più tento di rialzarmi, più qualcosa mi butta giù: ora, io non smetto di lottare, non sarei me stesso in tale atteggiamento, ma non comprendo il perchè ciò accada ripetutamente, soprattutto riguardo le cose cui tengo maggiormente>>
Si accorge di aver alzato leggermente il tono
<<Sono stanco di vincere solo dove non mi interessa, la gloria e gli applausi degli altri non mi interessano più>>...
<<Sono qui per avere nuove risposte... o nuove domande... fa lo stesso>> dice Ianus di rimando con tono sommesso ed un pò triste.
Osserva l'Oracolo muoversi per la stanza non riuscendo a comprendere il perchè di quel muoversi, forse qualcosa la rende tesa.
Riprende <<Sa, sono tempi difficili, estremamente difficili. E' diventato molto difficile lottare contro le mie preoccupazioni, contro i miei fantasmi. Per la prima volta sono disorientato e non comprendo più il motivo della mia ricerca, o meglio la ricerca stessa. Come già le accennavo prima, credo di non cercare risposte, ma nuove domande... nuovi stimoli se crede...>> inizia a tentennare la voce, non sa più bene come esprimere ciò che gli muore dentro; recupera un pò di calma e ricomincia.
<<Più tento di rialzarmi, più qualcosa mi butta giù: ora, io non smetto di lottare, non sarei me stesso in tale atteggiamento, ma non comprendo il perchè ciò accada ripetutamente, soprattutto riguardo le cose cui tengo maggiormente>>
Si accorge di aver alzato leggermente il tono
<<Sono stanco di vincere solo dove non mi interessa, la gloria e gli applausi degli altri non mi interessano più>>...
Cita da Magda su 20 Marzo 2005, 20:07L'amico che Magda stava aspettando, seduta sulla panchina, non si fa vedere, però colui che l'ha spinta dall'Oracolo è sempre più vicino. Lo sente...eppure non riesce a vederlo.
Qualcosa di nuovo ora si muove in lei, una nuova luce, un nuovo sentire, ma ancora è lontanissima dalla perfezione e questo nuovo sentire forse non la salverà, anzi attirerà ire, invidie e sentinelle.
Magda si sente in agitazione, una parte di lei è sicura della sua forza, la pelle e il corole-playero però si tendono, s'incupiscono, lasciano entrare la paura.Qualcuno si sta avvicinando. Ma i sensi di Magda non sono già così pronti per capire chi sia. La pelle avverte un pericolo, il cuore è sicuro e fermo. La mente, al solito, non sa a chi dar retta.
Freddo. Vento. Un'ombra. Passi pesanti, i tacchi che suonano sull'asfalto e un sorriso perfido e beffardo: "Buon pomeriggio..." suona la voce freddissima, eppoi come in tono di scherno "...signora".Magda si sente male, vorrebbe vomitare, la sensazione di cadere, come di essere piegata lateralmente, formicolii si espandono lungo tutta la parte sinistra del corole-playero, una voragine si apre nella pancia dove prima c'era calore.
Capisce e non capisce. Forse intuisce solo.
La forza della disperazione. La forza di chi sa che vivere è solo per chi ha coraggio e sa lottare.
Magda si concentra sul ventre, due dita sotto l'ombelico e immagina quel calore che sa esserci da qualche parte. Vede quel calore. Vede i suoi sentimenti. Vede ciò che ama. Vede l'odore dei vestiti dei suoi compagni sulla nave, vede la dedizione di Morole-playerheus, vede uno a uno tutte le persone liberate e libere che vivono in lei.
E vede mille altre cose insieme. I cigliegi in fiore della sua infanzia, che sa per certo avevano lo stesso odore dei cigliegi che c'erano sulla Terra prima della distruzione.
Vede la sua amica del cuore dondolarsi sull'altalena, con le gambe magre e pallide e i suoi corti capelli neri.
Vede la sua bambola e l'odio che provava per lei perchè non era una sorella vera. Vede la neve per strada e il suo slittino di legno che scivolava emettendo uno stridore.
E vede cose che non si possono raccontare. E sente quel vento caldo che è il soffio della vita, il soffio originario della vita che solo un'umano può avere e ritrovare.E così, mentre tutto ciò accade da qualche parte in lei qui o forse in Zion, nel suo corole-playero ciò in Matrix chiamano virus innalza barriere, fortifica i firewall e trova nuove, inaspettate vie d'uscita.
Magda ora è riversa sulla panchina. E' viva. Respira affannosamente. Si rimetterà in qualche giorno, ma è viva. E i suoi occhi ricominciano già a risplendere di nuovo, guardando di traverso l'unico albero del piazzale.
L'amico che Magda stava aspettando, seduta sulla panchina, non si fa vedere, però colui che l'ha spinta dall'Oracolo è sempre più vicino. Lo sente...eppure non riesce a vederlo.
Qualcosa di nuovo ora si muove in lei, una nuova luce, un nuovo sentire, ma ancora è lontanissima dalla perfezione e questo nuovo sentire forse non la salverà, anzi attirerà ire, invidie e sentinelle.
Magda si sente in agitazione, una parte di lei è sicura della sua forza, la pelle e il corole-playero però si tendono, s'incupiscono, lasciano entrare la paura.
Qualcuno si sta avvicinando. Ma i sensi di Magda non sono già così pronti per capire chi sia. La pelle avverte un pericolo, il cuore è sicuro e fermo. La mente, al solito, non sa a chi dar retta.
Freddo. Vento. Un'ombra. Passi pesanti, i tacchi che suonano sull'asfalto e un sorriso perfido e beffardo: "Buon pomeriggio..." suona la voce freddissima, eppoi come in tono di scherno "...signora".
Magda si sente male, vorrebbe vomitare, la sensazione di cadere, come di essere piegata lateralmente, formicolii si espandono lungo tutta la parte sinistra del corole-playero, una voragine si apre nella pancia dove prima c'era calore.
Capisce e non capisce. Forse intuisce solo.
La forza della disperazione. La forza di chi sa che vivere è solo per chi ha coraggio e sa lottare.
Magda si concentra sul ventre, due dita sotto l'ombelico e immagina quel calore che sa esserci da qualche parte. Vede quel calore. Vede i suoi sentimenti. Vede ciò che ama. Vede l'odore dei vestiti dei suoi compagni sulla nave, vede la dedizione di Morole-playerheus, vede uno a uno tutte le persone liberate e libere che vivono in lei.
E vede mille altre cose insieme. I cigliegi in fiore della sua infanzia, che sa per certo avevano lo stesso odore dei cigliegi che c'erano sulla Terra prima della distruzione.
Vede la sua amica del cuore dondolarsi sull'altalena, con le gambe magre e pallide e i suoi corti capelli neri.
Vede la sua bambola e l'odio che provava per lei perchè non era una sorella vera. Vede la neve per strada e il suo slittino di legno che scivolava emettendo uno stridore.
E vede cose che non si possono raccontare. E sente quel vento caldo che è il soffio della vita, il soffio originario della vita che solo un'umano può avere e ritrovare.
E così, mentre tutto ciò accade da qualche parte in lei qui o forse in Zion, nel suo corole-playero ciò in Matrix chiamano virus innalza barriere, fortifica i firewall e trova nuove, inaspettate vie d'uscita.
Magda ora è riversa sulla panchina. E' viva. Respira affannosamente. Si rimetterà in qualche giorno, ma è viva. E i suoi occhi ricominciano già a risplendere di nuovo, guardando di traverso l'unico albero del piazzale.
Cita da Utente cancellato su 22 Marzo 2005, 14:10sorride alle parole di Ianus, non si sa il perchè, si avvicina a lui ascoltando attentamente le parole del ragazzo che sta seduto nella sedia a parlare del suo disagio aspettando che qualcuno gli tira una corda che lo può salvare.
- Sono sempre difficili i tempi per colui che si sente debole e provato, la strada è tortuosa ed irta di ostacoli, ma soprattutto difficile da comprendere il perchè ci si trova davanti a certe situazioni. La domanda non è "perchè tutto ciò non ho fatto nulla di male'" ma "quale insegnamento devo trarre da questa situazione'" ho imparato che ogni cosa in cui ci non "imbattiamo" ma "incontramo" serve per prepararci ad eventi successivi, anche se la maggior parte dei casi questa situazione risulta incomprensibile... - cordiale e tranquilla - stimoli!' è molto probabile, l'essere umano non fa nulla se non ha stimoli per poterlo fare, ma questo stimolo diciamo che si è affievolito ma non sparito - sorride dolce - posso dirti che, non si combatte contro preoccupazioni o fantasmi, perchè è come se dicessi di poter battere un titano, ma - col dito indicando la testa - ma colui che è forte non è detto che sia più abile mentalmente, ed è lì che devi fare affidamento, se dici di avere delle proccupazioni o fantasmi non potrai mai batterli, ma se per te non esistono, la cosa sarebbe molto semplice - gli volta le spalle poi - non è facile comprendere quello che ti sto dicendo perchè, anche a me per capirlo mi ci ha voluto anni, ma una volta compreso il significato, tutto ti risulterà una sciocchezza oltre a sentirti più leggero - soave è la sua voce - si volta ancora e si accuccia nelle sua gambe guardandolo negli occhi - la cosa che devi fare non è alzarti ma "scansarti" - sorride - è come se tu volessi che il fiume cambiasse il suo corso ma ci riusciresti' non pensare come dovrebbe essere secondo te, il "farti un'idea" prendi le cose per quelle che sono, nessuno di noi è un Dio che vuole mutare le cose perchè è giàsto che siano fatte così, il mondo ma soprattutto la vita, non è sempre giàsta, a volte l'atto sbagliato può essere quello giàsto - ammicca in sua direzione.
sorride alle parole di Ianus, non si sa il perchè, si avvicina a lui ascoltando attentamente le parole del ragazzo che sta seduto nella sedia a parlare del suo disagio aspettando che qualcuno gli tira una corda che lo può salvare.
- Sono sempre difficili i tempi per colui che si sente debole e provato, la strada è tortuosa ed irta di ostacoli, ma soprattutto difficile da comprendere il perchè ci si trova davanti a certe situazioni. La domanda non è "perchè tutto ciò non ho fatto nulla di male'" ma "quale insegnamento devo trarre da questa situazione'" ho imparato che ogni cosa in cui ci non "imbattiamo" ma "incontramo" serve per prepararci ad eventi successivi, anche se la maggior parte dei casi questa situazione risulta incomprensibile... - cordiale e tranquilla - stimoli!' è molto probabile, l'essere umano non fa nulla se non ha stimoli per poterlo fare, ma questo stimolo diciamo che si è affievolito ma non sparito - sorride dolce - posso dirti che, non si combatte contro preoccupazioni o fantasmi, perchè è come se dicessi di poter battere un titano, ma - col dito indicando la testa - ma colui che è forte non è detto che sia più abile mentalmente, ed è lì che devi fare affidamento, se dici di avere delle proccupazioni o fantasmi non potrai mai batterli, ma se per te non esistono, la cosa sarebbe molto semplice - gli volta le spalle poi - non è facile comprendere quello che ti sto dicendo perchè, anche a me per capirlo mi ci ha voluto anni, ma una volta compreso il significato, tutto ti risulterà una sciocchezza oltre a sentirti più leggero - soave è la sua voce - si volta ancora e si accuccia nelle sua gambe guardandolo negli occhi - la cosa che devi fare non è alzarti ma "scansarti" - sorride - è come se tu volessi che il fiume cambiasse il suo corso ma ci riusciresti' non pensare come dovrebbe essere secondo te, il "farti un'idea" prendi le cose per quelle che sono, nessuno di noi è un Dio che vuole mutare le cose perchè è giàsto che siano fatte così, il mondo ma soprattutto la vita, non è sempre giàsta, a volte l'atto sbagliato può essere quello giàsto - ammicca in sua direzione.
Cita da ianus su 23 Marzo 2005, 13:01"Amor fati...Non si tratta tanto di capire... quanto di accettare. Questo mi proponi'"
Un pò affranto, seduto lì vicino pensa che in questo istante neanche l'Oracolo può dargli risposte nuove, ma d'altronde pensa che a domanda ovvia corrisponde risposta ovvia. Ora la risposta si compone nel trovare il metodo, ma quello spetta a lui stesso non ad altri. O forse si tratta solo di ritrovare lo scopo!!!
"Penso ci rivedremo presto" dice accennando nuovamente un sorriso "ho avuto la riconferma di ciò che pensavo di sentirti dire... una nuova domanda, ma è quanto basta"
"Amor fati...Non si tratta tanto di capire... quanto di accettare. Questo mi proponi'"
Un pò affranto, seduto lì vicino pensa che in questo istante neanche l'Oracolo può dargli risposte nuove, ma d'altronde pensa che a domanda ovvia corrisponde risposta ovvia. Ora la risposta si compone nel trovare il metodo, ma quello spetta a lui stesso non ad altri. O forse si tratta solo di ritrovare lo scopo!!!
"Penso ci rivedremo presto" dice accennando nuovamente un sorriso "ho avuto la riconferma di ciò che pensavo di sentirti dire... una nuova domanda, ma è quanto basta"
Cita da Utente cancellato su 23 Marzo 2005, 15:43-Accettare le cose ovvie, capire il meccanismo...
Sorride divertita da quella frase che potrà aiutarlo molto...
-A presto Ianus -sorride dolce e gentile
-Accettare le cose ovvie, capire il meccanismo...
Sorride divertita da quella frase che potrà aiutarlo molto...
-A presto Ianus -sorride dolce e gentile
Cita da ianus su 25 Marzo 2005, 13:32Non appena l'Oracolo lo saluta di rimando, Ianus, si gira lentamente ed esce dall'appartamento. Indugia un pò di fronte all'ascensore, si accorge di sentirsi più leggero, lei è una guida e compie il suo lavoro o meglio scopo oltremodo bene. Esce dal palazzo dopo qualche minuto, il cielo si rabbuia, si sta facendo tardi, ma non c'è fretta.
Poco distante vede Magda, sarebbe tentato di andarle a parlare; ma preferisce voltarsi e cambiare strada, per questa volta. Si dirige verso una strada molto luminosa con le mani nelle tasce del cappotto, con la testa leggera senza più molte preoccupazioni.
Non appena l'Oracolo lo saluta di rimando, Ianus, si gira lentamente ed esce dall'appartamento. Indugia un pò di fronte all'ascensore, si accorge di sentirsi più leggero, lei è una guida e compie il suo lavoro o meglio scopo oltremodo bene. Esce dal palazzo dopo qualche minuto, il cielo si rabbuia, si sta facendo tardi, ma non c'è fretta.
Poco distante vede Magda, sarebbe tentato di andarle a parlare; ma preferisce voltarsi e cambiare strada, per questa volta. Si dirige verso una strada molto luminosa con le mani nelle tasce del cappotto, con la testa leggera senza più molte preoccupazioni.
Cita da Utente cancellato su 29 Marzo 2005, 20:58Sorride mentre vede Ianus uscire dall'appartamento, si appresta nell'avvicinarsi alla finestra, lo sguardo un poco triste
-Oramai la verità, li ha trovati-
Guarda Magda e Ianus nella strada che ora par deserta
Sorride mentre vede Ianus uscire dall'appartamento, si appresta nell'avvicinarsi alla finestra, lo sguardo un poco triste
-Oramai la verità, li ha trovati-
Guarda Magda e Ianus nella strada che ora par deserta
Cita da Trinita su 31 Marzo 2005, 1:07Salve Oracolo,
sorole-playerresa di rivedermi '
Non credo che ti dispiaccia se mi accendo una sigaretta.
E' probabile che faccia male come dicono...Ma anche una palla in fronte non fa bene alla salute..Perciò, se non mi spaventa questo.tu sai già tutto di me ' Probabilmente ne sai abbastanza.
E allora puoi spiegarmi che cosa mi sta succedendo '
Ho impiegato anni per costruirmi una corazza su misura fatta di cinismo e praticità. Ho scacciato via i sogni a revolverate. E per ogni nemico ho una cartuccia col suo nome sopra.
E adesso improvisamente trovo delle crepe nella mia armatura. Improvvisamente il sogno ha preso una consistenza maggiore della realtà stessa.
Mettiamola così...Adesso vivo in un sogno da quale non riesco a destarmi...Ma forse è vero che non voglio svegliarmi.
Ho paura di ciò che mi dirai perchè so che conosci la verità.
Probabilmente sorriderai tra te pensando alla mia stupidità. Ti capisco, io stessa me lo ripeto all' infinito. Com' è possibile amare un...Sogno 'A presto
Lory
Salve Oracolo,
sorole-playerresa di rivedermi '
Non credo che ti dispiaccia se mi accendo una sigaretta.
E' probabile che faccia male come dicono...Ma anche una palla in fronte non fa bene alla salute..Perciò, se non mi spaventa questo.
tu sai già tutto di me ' Probabilmente ne sai abbastanza.
E allora puoi spiegarmi che cosa mi sta succedendo '
Ho impiegato anni per costruirmi una corazza su misura fatta di cinismo e praticità. Ho scacciato via i sogni a revolverate. E per ogni nemico ho una cartuccia col suo nome sopra.
E adesso improvisamente trovo delle crepe nella mia armatura. Improvvisamente il sogno ha preso una consistenza maggiore della realtà stessa.
Mettiamola così...Adesso vivo in un sogno da quale non riesco a destarmi...Ma forse è vero che non voglio svegliarmi.
Ho paura di ciò che mi dirai perchè so che conosci la verità.
Probabilmente sorriderai tra te pensando alla mia stupidità. Ti capisco, io stessa me lo ripeto all' infinito. Com' è possibile amare un...Sogno '
A presto
Lory