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La cucina dell'Oracolo RELOADED!!!!!
Cita da Magda su 3 Febbraio 2006, 17:10😆 😆 😆 😆 😆
L'Oracolo ora osserva Magda lievitare
"Viva i figli dei fiori" e compare con gli occhiali rotondi iniziando a molleggiare senza senso
XDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD
Ok ok fine Ot
cordialmente, malgrado, Oracolo, VAFFANCULOOOOOOOOO 😉 era un'ispirazione seria la mia, non alla figli dei fiori
eppoi non stavo lievitando, stavo passando in un'altra dimensione... SMACKKKK
😆 😆 😆 😆 😆
L'Oracolo ora osserva Magda lievitare
"Viva i figli dei fiori" e compare con gli occhiali rotondi iniziando a molleggiare senza senso
XDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD
Ok ok fine Ot
cordialmente, malgrado, Oracolo, VAFFANCULOOOOOOOOO 😉 era un'ispirazione seria la mia, non alla figli dei fiori
eppoi non stavo lievitando, stavo passando in un'altra dimensione... SMACKKKK
Cita da Utente cancellato su 4 Febbraio 2006, 0:13Scusa ma che ultimamente
Molleggio senza senso e faccio un pò
Figlia di fiori :fumato:
comunque scusa, puoi riprendere
Scusa ma che ultimamente
Molleggio senza senso e faccio un pò
Figlia di fiori :fumato:
comunque scusa, puoi riprendere
Cita da Magda su 6 Febbraio 2006, 8:52Grazie Oracolo 🙂 , a risentirci quando torno da questo viaggio astrale... 😛
Grazie Oracolo 🙂 , a risentirci quando torno da questo viaggio astrale... 😛
Cita da Utente cancellato su 7 Febbraio 2006, 12:24Nuuuuu
nun sparire 🙄
Nuuuuu
nun sparire 🙄
Cita da Utente cancellato su 20 Aprile 2006, 23:06Giusto per tornare un pò su e visto che mi sono trovata a parlare su questa cosa
Che ne pensate dell'amicizia'
Giusto per tornare un pò su e visto che mi sono trovata a parlare su questa cosa
Che ne pensate dell'amicizia'
Cita da BiaFra su 22 Aprile 2006, 7:58La cosa più importante che ci sia. Un legame profondo che unisce al di là di tutto.
La cosa più importante che ci sia. Un legame profondo che unisce al di là di tutto.
Cita da morpheus_87 su 18 Giugno 2006, 22:07stava camminando per la strada, era una notte calda ed afosa...
era uscito perchè non riusciva a dormire forse per il caldo, forse per i pensieri...camminava immerso nei suoi pensieri... la strada era deserta, non aveva una meta ( o perlomeno non ne era cosicente ).
Ad un tratto si accorse che i suoi passi e i suoi pensieri l'avevano portato in un luogo familiare...
il palazzo era sempre uguale....
entrò...
prese come sempre le scale, giànse quindi sulla soglia della porta dove i suoi pensieri volevano condurlo... la porta era stranamente aperta, era molto tardi ma la luce filtrava attraverso la fessura, quindi decise di entrare..la stanza d'attesa era illuminata da due piccole lampade, poste ai lati della finestra... si sedette sulla solita poltrona.
stava oservando la città immobile nel caldo oltre la finestra, quando apparve Lei dalla porta della cucina...
La vide riflessa sulla finestra, era sorridente e stava sgranocchiando un biscotto...Si alzò, si tolse gli occhiali scui, che indossava nonostante l'ora, li appoggiò sul tavolino...
" come puoi vedere sono stato di parola, sono di nuovo qui.... avevi ragione, come sempre d'altronde... senza conoscere se stessi non si può andare da nessuna parte... e difatti rieccomi esattamente da dove sono partito..."
stava camminando per la strada, era una notte calda ed afosa...
era uscito perchè non riusciva a dormire forse per il caldo, forse per i pensieri...
camminava immerso nei suoi pensieri... la strada era deserta, non aveva una meta ( o perlomeno non ne era cosicente ).
Ad un tratto si accorse che i suoi passi e i suoi pensieri l'avevano portato in un luogo familiare...
il palazzo era sempre uguale....
entrò...
prese come sempre le scale, giànse quindi sulla soglia della porta dove i suoi pensieri volevano condurlo... la porta era stranamente aperta, era molto tardi ma la luce filtrava attraverso la fessura, quindi decise di entrare..
la stanza d'attesa era illuminata da due piccole lampade, poste ai lati della finestra... si sedette sulla solita poltrona.
stava oservando la città immobile nel caldo oltre la finestra, quando apparve Lei dalla porta della cucina...
La vide riflessa sulla finestra, era sorridente e stava sgranocchiando un biscotto...
Si alzò, si tolse gli occhiali scui, che indossava nonostante l'ora, li appoggiò sul tavolino...
" come puoi vedere sono stato di parola, sono di nuovo qui.... avevi ragione, come sempre d'altronde... senza conoscere se stessi non si può andare da nessuna parte... e difatti rieccomi esattamente da dove sono partito..."
Cita da Utente cancellato su 19 Giugno 2006, 17:25In silenzio stava sgranocchiando il biscotto, lo sguardo era puntato sulla figura del ragazzo mentre cala gli occhiali scuri.
Ascoltò in silenzio le sue parole e poi inizia a sorridere."Già anche se puoi tentare alla fine ti accorgi che giri attorno all'oasi perchè la strada nel deserto è stata nascosta nei tuoi pensieri e passioni"
si volta
"dai siediti" il tono di voce è allegro e tranquillo
prende un vassoio trasparente e poi si volta, si avvicina al ragazzo porgendo il vassoio
"Biscotto'" mostrando uno di quei soliti sorrisi piacevoli, una volta che il ragazzo abbia deciso appoggia il vassoio sulla tavola e poi anche lei prende una sedia e si siede.
"solo il tempo e le esperienze possono dirti chi sei, ti fanno crescere, ti insegnano, ti faranno piangere o sorridere il tutto per giàngere alla conclusione ultima.
La volontà è potere, ma da sola non può fare tutto..."frase che lascia in sospeso lasciando spazio ad uno dei suoi dolci sorrisi
In silenzio stava sgranocchiando il biscotto, lo sguardo era puntato sulla figura del ragazzo mentre cala gli occhiali scuri.
Ascoltò in silenzio le sue parole e poi inizia a sorridere.
"Già anche se puoi tentare alla fine ti accorgi che giri attorno all'oasi perchè la strada nel deserto è stata nascosta nei tuoi pensieri e passioni"
si volta
"dai siediti" il tono di voce è allegro e tranquillo
prende un vassoio trasparente e poi si volta, si avvicina al ragazzo porgendo il vassoio
"Biscotto'" mostrando uno di quei soliti sorrisi piacevoli, una volta che il ragazzo abbia deciso appoggia il vassoio sulla tavola e poi anche lei prende una sedia e si siede.
"solo il tempo e le esperienze possono dirti chi sei, ti fanno crescere, ti insegnano, ti faranno piangere o sorridere il tutto per giàngere alla conclusione ultima.
La volontà è potere, ma da sola non può fare tutto..."
frase che lascia in sospeso lasciando spazio ad uno dei suoi dolci sorrisi
Cita da Gangia su 27 Giugno 2006, 1:47OT: E bastaaaa!!! :-_-:
G
OT: E bastaaaa!!! :-_-:
G
Cita da LaughingMan su 12 Gennaio 2007, 9:45Il ragazzo passeggia dubbioso, gli hanno detto che l'Oracolo potrebbe avere qualcosa da dargli, cammina verso un palazzo mentre la sua mano destra giocherella con una pillola rossa nella tasca della giacca di pelle, saluta il vecchio strambo che sta a "difesa" dell'ascensore, chiama l'ascensore, ma l'ascensore è rotto, vagamente contrariato il ragazzo prende allora a salire le scale, i gradini sono sempre più difficili da salire e le gambe pesanti.. Scalino dopo scalino il ragazzo ricorda a se stesso di aver cercato di evitare quell'incontro, era stato informato che la risposta si celava nella cucina dell'Oracolo e lui ha controllato pagina per pagina, ma giànto a metà si rese conto che probabilmente solo l'Oracolo in persona avrebbe potuto dargli risposte.
Verso la fine della lunga scalinata il ragazzo realizza "Salire le scale è stata una mia scelta'"
Giunge davanti alla porta dell'Oracolo, sta per girare la maniglia ma la porta è già aperta "Sapeva del mio arrivo'"
Riprendendo fiato cammina fino in cucina e lì LA incontra, inghiotte nervosamente e parte
"Oh grande Oracolo, ti prego dimmi cosa intendevi dire, la risposta l'avrai anche data ma non a me, quindi ti supplico aiutami a capire!
Lasciamo da parte concetti di vero e falso, poichè l'implicazione di tali concetti renderebbe il mio ragionamento oltremodo ostico.
Quello di cui io posso avere la razionale certezza è che il mondo che mi circonda ESISTE, esiste poichè se io esisto (Cogito Ergo Sum) devo esistere al'interno di un systema esistente a sua volta, ma l'Esistenza non implica il concetto di Realtà, esistenza implica il solo fatto (dato inconfutabile) che i miei sensi percepiscono (o sono indotti a percepire) qualcosa di esterno a me e quel qualcosa esiste già solo per il fatto che io la percepisco. Un allucinazione viene percepita ed Esiste ma questo non la rende Reale.
Ciò che affligge la mia mente è che se io mi trovo all'interno di un complesso systema di varianti regolate da CAUSA EFFETTO e pertanto NON SONO LIBERO allora LA SCELTA è davvero un'illusione. Tu dicesti che non sono qui per fare una scelta, la scelta l'ho già fatta, e sono qui per capire la mia scelta, MA se la scelta è obbligata è DAVVERO una MIA scelta'
Se io sono ciò che sono per le mie scelte, ma le mie scelte non sono realmente mie allora IO CHI SONO'"
Detto questo, il ragazzo rimane lì impalato in attesa di una risposta.
Il ragazzo passeggia dubbioso, gli hanno detto che l'Oracolo potrebbe avere qualcosa da dargli, cammina verso un palazzo mentre la sua mano destra giocherella con una pillola rossa nella tasca della giacca di pelle, saluta il vecchio strambo che sta a "difesa" dell'ascensore, chiama l'ascensore, ma l'ascensore è rotto, vagamente contrariato il ragazzo prende allora a salire le scale, i gradini sono sempre più difficili da salire e le gambe pesanti.. Scalino dopo scalino il ragazzo ricorda a se stesso di aver cercato di evitare quell'incontro, era stato informato che la risposta si celava nella cucina dell'Oracolo e lui ha controllato pagina per pagina, ma giànto a metà si rese conto che probabilmente solo l'Oracolo in persona avrebbe potuto dargli risposte.
Verso la fine della lunga scalinata il ragazzo realizza "Salire le scale è stata una mia scelta'"
Giunge davanti alla porta dell'Oracolo, sta per girare la maniglia ma la porta è già aperta "Sapeva del mio arrivo'"
Riprendendo fiato cammina fino in cucina e lì LA incontra, inghiotte nervosamente e parte
"Oh grande Oracolo, ti prego dimmi cosa intendevi dire, la risposta l'avrai anche data ma non a me, quindi ti supplico aiutami a capire!
Lasciamo da parte concetti di vero e falso, poichè l'implicazione di tali concetti renderebbe il mio ragionamento oltremodo ostico.
Quello di cui io posso avere la razionale certezza è che il mondo che mi circonda ESISTE, esiste poichè se io esisto (Cogito Ergo Sum) devo esistere al'interno di un systema esistente a sua volta, ma l'Esistenza non implica il concetto di Realtà, esistenza implica il solo fatto (dato inconfutabile) che i miei sensi percepiscono (o sono indotti a percepire) qualcosa di esterno a me e quel qualcosa esiste già solo per il fatto che io la percepisco. Un allucinazione viene percepita ed Esiste ma questo non la rende Reale.
Ciò che affligge la mia mente è che se io mi trovo all'interno di un complesso systema di varianti regolate da CAUSA EFFETTO e pertanto NON SONO LIBERO allora LA SCELTA è davvero un'illusione. Tu dicesti che non sono qui per fare una scelta, la scelta l'ho già fatta, e sono qui per capire la mia scelta, MA se la scelta è obbligata è DAVVERO una MIA scelta'
Se io sono ciò che sono per le mie scelte, ma le mie scelte non sono realmente mie allora IO CHI SONO'"
Detto questo, il ragazzo rimane lì impalato in attesa di una risposta.