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La geografia di Matrix

Guardando la trilogia ciò che sono stato portato ad immaginare è che, per quanto ci siano vari elementi che portino a pensare dell'esistenza, in matrix, di tutto il nostro mondo, città e luoghi della nostra realtà-matrice ;), a mio parere quei luoghi non sono stati programmati...

Magari è una mia svista o cattiva interole-playerretazione, ma secondo me tutti i connessi vivono nella Città, una Città molto grande, multirazziale e diversa, nelle sue varie zone e quartieri.
C'è la Città, ci sono le Montagne lontane, col maniero dell'uomo sulla montagna, che non è esattamente quello che si direbbe un eremita, forse è imparentato con l'Uomo del Monte, ma questa informazione era su un file crackato, quindi non ci darei molto credito.

Se invece ci fosse una riproduzione di tutto il mondo, cosa c'è oltre la città' Cosa è stato riprodotto' Le piramidi d'Egitto e quelle atzeche ce le hanno anche loro'
O magari i connessi sono stati condizionati a non uscire oltre una certa mappa che è stata programmata'
Renderizzare un mondo intero, per quanto le macchine possano essere potenti, tante e progredite, è un bel daffare.

Ma soprattutto, perchè non vado a dormire' Voglio fare la fine di Neo, quando si addormentava davanti al pc come un nerd qualsiasi' 😛

Fletto i muscoli e sono nel vuoto...

c'è solo la megacity, e i dintorni

Beh, allora è vero! :fumato:
Sarebbe interessante se questo dettaglio venisse approfondito in un racconto su matrix, sia fumetto o animazione...

francamente, il livello tecnolgico raggiànto dalle macchine mi pare tale da poter simulare l'intero mondo.
resta comunque il fatto che non esiste necessità a mio avviso di creare un mondo intero per ingabbiare gli umani.
non è neanche chiaro quanti umani siano in realtà all'interno di The Matrix , visto che macchine e umani sono passati in mezzo ad una guerra.
mi resta comunque nel cervello un'idea che ora vi espongo.
morole-playerheus, alla riunione dei capitani, dice che 250.000 sentinelle sono una per ogni uomo, donna o bambino di zion....supponiamo quindi che i ribelli disconnessi siano 250.000
a fine reloaded l'Architetto dice che era stata concepita un'idea che permetteva che il 99% degli umani scegliesse di restare in The Matrix e che gli altri avrebbero avuto la possibilità di uscire.
quindi i 250.000 sono quell'1%.
a questo punto facciamo il calcolo per scoprire quanti sono il 99% e viene fuori 25.000.000.
se non mi si è fuso il cervello (spero di no), i connessi a The Matrix sono poco meno di 25 milioni, quindi in numero tale da riempire una megacit, ma non un mondo intero.
sono fuso'
mi devo ricoverare' devo cercare uno psicologo bravo'

Più o meno quello che penso io 🙂

beh ai 24 750 000 umani ingabbiati, vanno aggiànte le immagini residue dei programmi facenti parte del systema......

posso ipotizzare una cosa'

bene, sappiamo che The Matrix è una ricostruzione del miondo com'era alla fine del ventesimo secolo.......................quindi teoricamente c'è la possibilità di spostarsi, è possibile che quando un umano ingabbiato esce da Megacityentri in un programma che simula il luogo di destinazione' nel senso, io abito a megacity, parto per sharm el sheik e The Matrix mi carica il programma sharm el sheik che ricostruisce l'ambientazione, e la popolazione locale....... arrivo a El giza e The Matrix carica il programma piramidi, ecc ecc'''' infondo, se ci pensiamo un qualsiasi mezzo di trasporto che porti fuori da Megacitypotrebbe essere paragonato all'ascensore del merovingio, fa da "passaggio" programma transitorio che precede il caricamento del programma destinazione.....

Ok chiudo lo sclero........ che ne pensate.....no mettete già il telefono, la croce verde l'han già chiamata 😛

beh ai 24 750 000 umani ingabbiati, vanno aggiànte le immagini residue dei programmi facenti parte del systema......

posso ipotizzare una cosa'

bene, sappiamo che The Matrix è una ricostruzione del miondo com'era alla fine del ventesimo secolo.......................quindi teoricamente c'è la possibilità di spostarsi, è possibile che quando un umano ingabbiato esce da Megacityentri in un programma che simula il luogo di destinazione' nel senso, io abito a megacity, parto per sharm el sheik e The Matrix mi carica il programma sharm el sheik che ricostruisce l'ambientazione, e la popolazione locale....... arrivo a El giza e The Matrix carica il programma piramidi, ecc ecc'''' infondo, se ci pensiamo un qualsiasi mezzo di trasporto che porti fuori da Megacitypotrebbe essere paragonato all'ascensore del merovingio, fa da "passaggio" programma transitorio che precede il caricamento del programma destinazione.....

Ok chiudo lo sclero........ che ne pensate.....no mettete già il telefono, la croce verde l'han già chiamata 😛

Beh considerando che nel primo Matrix , quando Neo cercava Morole-playerh su internet, e gli articoli di giornale parlavano dell'aereoporto di Heatrow.....

Potrebbe essere plausibile...... miii ma con tutti i posti proprio in egitto dovevi andare'''

tutti i connessi vivono nella Città, una Città molto grande, multirazziale e diversa, nelle sue varie zone e quartieri.
C'è la Città, ci sono le Montagne lontane

Questo si può ricollegare col tema della simulazione di cui mi occupo, si ricollega cioè a ciò che ha scritto Bostrom nel suo articolo (da me tradotto):

Simulare l'intero universo sul piano quantistico è ovviamente impossibile, a meno che non sia scoperta radicalmente una nuova fisica. Ma per ottenere simulazioni realistiche dell'esperienza umana, c'è bisogno di molto meno. Occorre assicurarsi che le simulazioni di umani interagiscano nei modi di un normale umano col suo ambiente simulato, senza provocare irregolarità di qualsiasi tipo. La struttura microscopica dell'interno della Terra può essere tranquillamente omessa. Gli oggetti astronomici lontani possono essere rappresentazioni altamente compresse: la verisomiglianza deve essere estesa allo stretto raggio delle proprietà che osserviamo dal nostro pianeta o a veicoli spaziali del systema solare. Sulla superficie della Terra devono essere continuamente simulati macroscopici oggetti nelle aree abitate, ed i fenomeni microscopici potrebbero probabilmente essere eseguiti ad hoc.

Poi Bostrom ci dice che basta simulare l'oggetto a cui un individuo presta attenzione, e il gioco è fatto.
Solo se prestiamo attenzione ad un particolare oggetto scatta questa particolare simulazione, che altrimenti è omessa, non presa in considerazione. Tutto quindi si basa sull'attenzione che diamo a qualcosa. E' questa la vera chiave della simulazione.
Un esempio sono le montagne lontane...nel film Il Tredicesimo Piano, altro ottimo esempio di Sci-Fi, ottimo esempio di reatà simulata, dove il protagonista tenta di abbandonare la realtà simulata dove si trova....dirigendosi verso le montagne... ma finte, non reali come credeva.

Seraph

qualcuno si ricorda del telefilm riproposto ultimamente chiamato Il Prigioniero'

beh ai 24 750 000 umani ingabbiati, vanno aggiànte le immagini residue dei programmi facenti parte del systema......

posso ipotizzare una cosa'

bene, sappiamo che The Matrix è una ricostruzione del miondo com'era alla fine del ventesimo secolo.......................quindi teoricamente c'è la possibilità di spostarsi, è possibile che quando un umano ingabbiato esce da Megacityentri in un programma che simula il luogo di destinazione' nel senso, io abito a megacity, parto per sharm el sheik e The Matrix mi carica il programma sharm el sheik che ricostruisce l'ambientazione, e la popolazione locale....... arrivo a El giza e The Matrix carica il programma piramidi, ecc ecc'''' infondo, se ci pensiamo un qualsiasi mezzo di trasporto che porti fuori da Megacitypotrebbe essere paragonato all'ascensore del merovingio, fa da "passaggio" programma transitorio che precede il caricamento del programma destinazione.....

Ok chiudo lo sclero........ che ne pensate.....no mettete già il telefono, la croce verde l'han già chiamata 😛

Beh considerando che nel primo Matrix , quando Neo cercava Morole-playerh su internet, e gli articoli di giornale parlavano dell'aereoporto di Heatrow.....

Potrebbe essere plausibile...... miii ma con tutti i posti proprio in egitto dovevi andare'''

E' anche possibile che la simulazione abbia diviso la popolazione in "zone".
dopotutto non è l'ambiente in se la cosa difficile da simulare, ma il numero delle interazioni.
Per intenderci se abbiamo 25 milioni di persone da collegare e simularne le interazioni, non è importante se sono in egitto o a londra.
E' possibile che due vicini di pod siano uno in medio oriente e un altro in europa, o che comunque lo credano.
i viaggi potrebbero essere intermezzi di una simulazione che fa da tramite tra due ambientazioni diverse.
Oppure come diceva quallcuno qua sopra, può essere che la simulazione si adatti alla scelta del singolo: scelgo di andare in egitto, prendo l'aereo , e dopo 5 ore di simulazione arrivo in un altro quartiere della Megacityche sembra l'egitto.

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