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La realtà esiste '
Cita da hard1 su 6 Settembre 2004, 8:03PS: Per avere conferma dell'esistenza di un proseguimento della vita dopo la morte, stasera se nn ho da fare mi uccido e vado a vedere che si dice dall'altra parte
ot
Ok ma poi facci sapere qualcosa, non ti tenere questo segreto per te... :lol:!!
PS: Per avere conferma dell'esistenza di un proseguimento della vita dopo la morte, stasera se nn ho da fare mi uccido e vado a vedere che si dice dall'altra parte
ot
Ok ma poi facci sapere qualcosa, non ti tenere questo segreto per te... :lol:!!
Cita da theArchitect su 7 Settembre 2004, 20:49ricordate quel raconto di dick nel quale si diceva che ognuno abita in un suo mondo in cui tutto va per lui alla perfezione. ogni mondo è come una sfera, e spesso si sovrappongono, per quello poi vediamo le altre persone nel nostro mondo/sogno. non ricordo il titolo, lo posterò.
beh, a me sta andando tutto liscio, tutto alla perfezione. coincidenze, particolari perfetti, giornate perfette, tutto come se io inconsciamente modificassi la realtà per far accadere quello che più mi aggrada...
ricordate quel raconto di dick nel quale si diceva che ognuno abita in un suo mondo in cui tutto va per lui alla perfezione. ogni mondo è come una sfera, e spesso si sovrappongono, per quello poi vediamo le altre persone nel nostro mondo/sogno. non ricordo il titolo, lo posterò.
beh, a me sta andando tutto liscio, tutto alla perfezione. coincidenze, particolari perfetti, giornate perfette, tutto come se io inconsciamente modificassi la realtà per far accadere quello che più mi aggrada...
Cita da CHRoNic su 10 Settembre 2004, 20:06ot
Ok ma poi facci sapere qualcosa, non ti tenere questo segreto per te... :lol:!!Se farai il bravo, ti dirò qualcosa....
Ps: Archy interessante teoria la tua...
Vogliamo il titolo del libro!
ot
Ok ma poi facci sapere qualcosa, non ti tenere questo segreto per te... :lol:!!
Se farai il bravo, ti dirò qualcosa....
Ps: Archy interessante teoria la tua...
Vogliamo il titolo del libro!
Cita da Juliet su 11 Settembre 2004, 7:21ricordate quel raconto di dick nel quale si diceva che ognuno abita in un suo mondo in cui tutto va per lui alla perfezione. ogni mondo è come una sfera, e spesso si sovrappongono, per quello poi vediamo le altre persone nel nostro mondo/sogno. non ricordo il titolo, lo posterò.
Blade Runner'
ricordate quel raconto di dick nel quale si diceva che ognuno abita in un suo mondo in cui tutto va per lui alla perfezione. ogni mondo è come una sfera, e spesso si sovrappongono, per quello poi vediamo le altre persone nel nostro mondo/sogno. non ricordo il titolo, lo posterò.
Blade Runner'
Cita da Adrena su 27 Giugno 2005, 13:36Vagando per le desolate lande del forum, dove si rintanano i messaggi del passato, ho incontrato questo post...
Sono in vena di citazioni oggi e ne ho una proprio sull'argomento "Vita oltre la morte..."
Buona lettura...
Tratto da:
"Frammenti di un insegnamento sconosciuto" di P.D. Ouspensky"Molte cose sono possibili, disse G., ma occorre comprendere che l'essere dell'uomo, sia nella vita che dopo la morte, ammesso che esista dopo la morte, può essere di qualità molto differente.
L' 'uomo macchinà, per il quale tutto dipende dalle influenze esteriori, per cui tutto accade, che ora è un certo uomo, il momento dopo un altro e più tardi ancora un terzo, non ha avvenire di sorta: viene sepolto e basta. E' polvere e ritorna polvere. Questo è detto per lui.
Perchè si possa parlare di vita futura, di qualsiasi genere, ci deve essere una certa cristallizzazione, una certa fusione delle qualità interiori dell'uomo: una certa indipendenza dalle influenze esteriori.
Se in un uomo vi è qualcosa di capace di resistere alle influenze esteriori, allora proprio questo qualcosa potrà resistere anche alla morte del corole-playero fisico.
Ora pensate: che cosa potrà resistere alla morte del corole-playero fisico in un uomo che sviene o dimentica tutto quando si taglia il dito mignolo'
Se in uomo vi è qualche cosa, questo qualcosa può sopravvivere; ma se non vi è niente, allora niente può sopravvivere.
Ma anche se questoqualcosà sopravvive, il suo avvenire può essere molto vario.
In certi casi di completa cristallizzazione, dopo la morte si può produrre ciò che la gente chiamàreincarnazionè; in altri casi, ciò che chiamano unàesistenza nell'aldilà '.
Nei due casi, la vita continua nel 'corole-playero astralè o con l'aiuto del 'corole-playero astralè: sapete ciò che significa questa espressione.
Ma i systemi che conoscete e che parlano dìcorole-playero astralè affermano che tutti gli uomini lo possiedono. Ciò è assolutamente falso.
Ciò che può essere chiamatòcorole-playero astralè è ottenuto per fusione, cioè per mezzo di una lotta e di un lavoro interiore terribilmente duro.
L'uomo non nasce con un corole-playero astrale, e soltanto pochissimi uomini arrivano ad averne uno. Una volta costituito, il 'corole-playero astralè può continuare a vivere dopo la morte del corole-playero fisico, e può rinascere in un altro corole-playero fisico: ecco làreincarnazionè. Se non è rinato, allora, nel corso del tempo muore anch'esso; non è immortale, ma può vivere molto tempo dopo la morte del corole-playero fisico.
Fusione, unità interiore, sono ottenute nell'uomo per 'frizionè, per mezzo della lotta tra il 'sì ' ed il 'nò. Se un uomo vive senza lotta interiore, se in lui tutto accade senza opposizione, se va sempre seguendo la corrente, o come il vento lo spinge, allora resterà come è.
Ma se una lotta ha inizio in lui e soprattutto se questa lotta ha una linea definita, allora gradualmente certe caratteristiche permanenti cominceranno a formarsi in lui; egli comincia àcristallizzarè.
Ma, se la cristallizzazione è possibile su una base giàsta, lo è altresì su di una base falsa. Per esempio, la paura del peccato, o una fede fanatica in una idea qualsiasi, possono provocare una lotta terribilmente intensa tra il 'sì ' e il 'nò, e un uomo può cristallizzare su tali basi.
Ma questa sarà una cristallizzazione sbagliata e incompleta.
Quest'uomo perderà così ogni altra possibilità di sviluppo. Affinchè gli sia restituita la possibilità di uno sviluppo ulteriore, egli dovrà essere innanzituttòrifusò e questo può essere compiuto soltanto attraverso terribili sofferenze.
La cristallizzazione è possibile su qualsiasi base. Prendete ad esempio un brigante di buona razza, un brigante autentico. Ne ho conosciuti io stesso nel Caucaso. Un tale brigante resterà sul ciglio di una strada, fucile alla mano, dietro una roccia, per otto ore senza fare il minimo movimento. Potreste fare altrettanto'
A ogni istante, cercate di capirlo, una lotta si scatena in lui. Egli ha caldo, ha sete, le mosche lo divorano; ma non si muove. Un altro è monaco; ha paura del diavolo; sbatte la testa contro il suolo e prega tutta la notte. Così la cristallizzazione si compie.
In tal modo è possibile generare in se stessi una forza interiore enorme; si possono sopportare torture; si può ottenere tutto ciò che si vuole. Questo significa che in questi uomini, a partire da un certo momento, vi è qualcosa di solido, di permanente.
Persone di questa fatta possono diventare immortali. Ma con quale vantaggio'
Un uomo di questa specie diventa unàcosa immortalè, 'una cosà, benchè una certa quantità di coscienza sia talvota conservata in lui. Però, occorre ricordarlo, si tratta di casi eccezionali."Scusate per la lunghezza, ma tagliarlo ulteriormente lo avrebbe snaturato...
Saluti,
Andrea.
Vagando per le desolate lande del forum, dove si rintanano i messaggi del passato, ho incontrato questo post...
Sono in vena di citazioni oggi e ne ho una proprio sull'argomento "Vita oltre la morte..."
Buona lettura...
Tratto da:
"Frammenti di un insegnamento sconosciuto" di P.D. Ouspensky
"Molte cose sono possibili, disse G., ma occorre comprendere che l'essere dell'uomo, sia nella vita che dopo la morte, ammesso che esista dopo la morte, può essere di qualità molto differente.
L' 'uomo macchinà, per il quale tutto dipende dalle influenze esteriori, per cui tutto accade, che ora è un certo uomo, il momento dopo un altro e più tardi ancora un terzo, non ha avvenire di sorta: viene sepolto e basta. E' polvere e ritorna polvere. Questo è detto per lui.
Perchè si possa parlare di vita futura, di qualsiasi genere, ci deve essere una certa cristallizzazione, una certa fusione delle qualità interiori dell'uomo: una certa indipendenza dalle influenze esteriori.
Se in un uomo vi è qualcosa di capace di resistere alle influenze esteriori, allora proprio questo qualcosa potrà resistere anche alla morte del corole-playero fisico.
Ora pensate: che cosa potrà resistere alla morte del corole-playero fisico in un uomo che sviene o dimentica tutto quando si taglia il dito mignolo'
Se in uomo vi è qualche cosa, questo qualcosa può sopravvivere; ma se non vi è niente, allora niente può sopravvivere.
Ma anche se questoqualcosà sopravvive, il suo avvenire può essere molto vario.
In certi casi di completa cristallizzazione, dopo la morte si può produrre ciò che la gente chiamàreincarnazionè; in altri casi, ciò che chiamano unàesistenza nell'aldilà '.
Nei due casi, la vita continua nel 'corole-playero astralè o con l'aiuto del 'corole-playero astralè: sapete ciò che significa questa espressione.
Ma i systemi che conoscete e che parlano dìcorole-playero astralè affermano che tutti gli uomini lo possiedono. Ciò è assolutamente falso.
Ciò che può essere chiamatòcorole-playero astralè è ottenuto per fusione, cioè per mezzo di una lotta e di un lavoro interiore terribilmente duro.
L'uomo non nasce con un corole-playero astrale, e soltanto pochissimi uomini arrivano ad averne uno. Una volta costituito, il 'corole-playero astralè può continuare a vivere dopo la morte del corole-playero fisico, e può rinascere in un altro corole-playero fisico: ecco làreincarnazionè. Se non è rinato, allora, nel corso del tempo muore anch'esso; non è immortale, ma può vivere molto tempo dopo la morte del corole-playero fisico.
Fusione, unità interiore, sono ottenute nell'uomo per 'frizionè, per mezzo della lotta tra il 'sì ' ed il 'nò. Se un uomo vive senza lotta interiore, se in lui tutto accade senza opposizione, se va sempre seguendo la corrente, o come il vento lo spinge, allora resterà come è.
Ma se una lotta ha inizio in lui e soprattutto se questa lotta ha una linea definita, allora gradualmente certe caratteristiche permanenti cominceranno a formarsi in lui; egli comincia àcristallizzarè.
Ma, se la cristallizzazione è possibile su una base giàsta, lo è altresì su di una base falsa. Per esempio, la paura del peccato, o una fede fanatica in una idea qualsiasi, possono provocare una lotta terribilmente intensa tra il 'sì ' e il 'nò, e un uomo può cristallizzare su tali basi.
Ma questa sarà una cristallizzazione sbagliata e incompleta.
Quest'uomo perderà così ogni altra possibilità di sviluppo. Affinchè gli sia restituita la possibilità di uno sviluppo ulteriore, egli dovrà essere innanzituttòrifusò e questo può essere compiuto soltanto attraverso terribili sofferenze.
La cristallizzazione è possibile su qualsiasi base. Prendete ad esempio un brigante di buona razza, un brigante autentico. Ne ho conosciuti io stesso nel Caucaso. Un tale brigante resterà sul ciglio di una strada, fucile alla mano, dietro una roccia, per otto ore senza fare il minimo movimento. Potreste fare altrettanto'
A ogni istante, cercate di capirlo, una lotta si scatena in lui. Egli ha caldo, ha sete, le mosche lo divorano; ma non si muove. Un altro è monaco; ha paura del diavolo; sbatte la testa contro il suolo e prega tutta la notte. Così la cristallizzazione si compie.
In tal modo è possibile generare in se stessi una forza interiore enorme; si possono sopportare torture; si può ottenere tutto ciò che si vuole. Questo significa che in questi uomini, a partire da un certo momento, vi è qualcosa di solido, di permanente.
Persone di questa fatta possono diventare immortali. Ma con quale vantaggio'
Un uomo di questa specie diventa unàcosa immortalè, 'una cosà, benchè una certa quantità di coscienza sia talvota conservata in lui. Però, occorre ricordarlo, si tratta di casi eccezionali."
Scusate per la lunghezza, ma tagliarlo ulteriormente lo avrebbe snaturato...
Saluti,
Andrea.
Cita da CHRoNic su 28 Giugno 2005, 20:23Anche io ero tra coloro che credeva che tutti gli uomini avessero un corole-playero astrale.. Il testo da te citato mi ha illuminato 🙂
Anche io ero tra coloro che credeva che tutti gli uomini avessero un corole-playero astrale.. Il testo da te citato mi ha illuminato 🙂
Cita da neo_lyt su 1 Luglio 2005, 9:59bah...aldilà ed aldiquà... ma chi se ne frega!!! io mi godo la vita di oggi se poi domani crepo che ci sia l'aldilà o meno poi si vede... se c'è il paradiso bene se no pazienza significa che una volta si ci "spegne" e basta, pero non morirò di certo col pensiero di non essermi divertito abbastanza 😀
bah...aldilà ed aldiquà... ma chi se ne frega!!! io mi godo la vita di oggi se poi domani crepo che ci sia l'aldilà o meno poi si vede... se c'è il paradiso bene se no pazienza significa che una volta si ci "spegne" e basta, pero non morirò di certo col pensiero di non essermi divertito abbastanza 😀
Cita da Doorsteps su 1 Luglio 2005, 11:43se tutto si trasforma... comincio a credere nella reincarnazione, voglio vivere da orca!
l'idea dell'aldilà forse è solo una cosa che l'uomo, o meglio, la mente dell'uomo, ha costruito per avere minor timore della morte...
se tutto si trasforma... comincio a credere nella reincarnazione, voglio vivere da orca!
l'idea dell'aldilà forse è solo una cosa che l'uomo, o meglio, la mente dell'uomo, ha costruito per avere minor timore della morte...
Cita da CHRoNic su 2 Luglio 2005, 17:56bah...aldilà ed aldiquà... ma chi se ne frega!!! io mi godo la vita di oggi se poi domani crepo che ci sia l'aldilà o meno poi si vede... se c'è il paradiso bene se no pazienza significa che una volta si ci "spegne" e basta,
Se leggi bene quello che ha scritto Adrena ti renderai conto che non è così.. Se te ne freghi cesserai d'esistere.. Insomma devi guadagnartelo l'aldilà lavorando sul tuo corole-playero astrale cercando di creartelo, ovvero "cristallizzando".. e non pensare solo a divertirti. :ok: Io non dico di crederci.. Ma almeno di rifletterci.
bah...aldilà ed aldiquà... ma chi se ne frega!!! io mi godo la vita di oggi se poi domani crepo che ci sia l'aldilà o meno poi si vede... se c'è il paradiso bene se no pazienza significa che una volta si ci "spegne" e basta,
Se leggi bene quello che ha scritto Adrena ti renderai conto che non è così.. Se te ne freghi cesserai d'esistere.. Insomma devi guadagnartelo l'aldilà lavorando sul tuo corole-playero astrale cercando di creartelo, ovvero "cristallizzando".. e non pensare solo a divertirti. :ok: Io non dico di crederci.. Ma almeno di rifletterci.
Cita da neo_lyt su 5 Luglio 2005, 8:45bah...aldilà ed aldiquà... ma chi se ne frega!!! io mi godo la vita di oggi se poi domani crepo che ci sia l'aldilà o meno poi si vede... se c'è il paradiso bene se no pazienza significa che una volta si ci "spegne" e basta,
Se leggi bene quello che ha scritto Adrena ti renderai conto che non è così.. Se te ne freghi cesserai d'esistere.. Insomma devi guadagnartelo l'aldilà lavorando sul tuo corole-playero astrale cercando di creartelo, ovvero "cristallizzando".. e non pensare solo a divertirti. :ok: Io non dico di crederci.. Ma almeno di rifletterci.
come ha detto il gatto dal cedro in testa per me l'aldilà (paradiso o inferno che sia) è solo una cosa che l'uomo ha creato per se stesso, ma non per aver meno paura della morte, ma per non rinunciare all'idea di smettere di vivere e quindi con i suoi annessi e connessi (gioie e dolori), io non credo in niente che non abbia una pura spiegazione scentifica quindi, paradiso/inferno e dei vari mi fanno un baffo, sono solo invenzioni della mente umana per dare una spiegazione a cio che non riesce a comprendere, un po come facevano i greci inventavano miti sulle cavolate della natura, "il carro che trasporta il sole" oppure "il dio del mare si è inalberato e ha fatto naufragare le navi!".... ma per favore va 😀
bah...aldilà ed aldiquà... ma chi se ne frega!!! io mi godo la vita di oggi se poi domani crepo che ci sia l'aldilà o meno poi si vede... se c'è il paradiso bene se no pazienza significa che una volta si ci "spegne" e basta,
Se leggi bene quello che ha scritto Adrena ti renderai conto che non è così.. Se te ne freghi cesserai d'esistere.. Insomma devi guadagnartelo l'aldilà lavorando sul tuo corole-playero astrale cercando di creartelo, ovvero "cristallizzando".. e non pensare solo a divertirti. :ok: Io non dico di crederci.. Ma almeno di rifletterci.
come ha detto il gatto dal cedro in testa per me l'aldilà (paradiso o inferno che sia) è solo una cosa che l'uomo ha creato per se stesso, ma non per aver meno paura della morte, ma per non rinunciare all'idea di smettere di vivere e quindi con i suoi annessi e connessi (gioie e dolori), io non credo in niente che non abbia una pura spiegazione scentifica quindi, paradiso/inferno e dei vari mi fanno un baffo, sono solo invenzioni della mente umana per dare una spiegazione a cio che non riesce a comprendere, un po come facevano i greci inventavano miti sulle cavolate della natura, "il carro che trasporta il sole" oppure "il dio del mare si è inalberato e ha fatto naufragare le navi!".... ma per favore va 😀