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LA VITA UN REBUS'
Cita da morpheus_87 su 21 Giugno 2004, 19:05dall'inglese:
pod ---> guscio.....
dall'inglese:
pod ---> guscio.....
Cita da hard1 su 22 Giugno 2004, 7:10:ot: OT OT OT OT OT OT [mode ot on]
ti dimentichi che io devo leggere tutti i topic!!!
La maledizione dei mod. 😆
:ot: OT OT OT OT OT OT [mode ot off]
:ot: OT OT OT OT OT OT [mode ot on]
ti dimentichi che io devo leggere tutti i topic!!!
La maledizione dei mod. 😆
:ot: OT OT OT OT OT OT [mode ot off]
Cita da Cassandra su 22 Giugno 2004, 7:42Dankeshon Morole-playerheus.
Dankeshon Morole-playerheus.
Cita da CHRoNic su 25 Giugno 2004, 20:43Ritornando al discorso del rebus, credo che a tutti capitino (casualmente) dei momenti in cui una scelta cambierà di molto la vita. In quei casi bisogna cercare di capire quale sarà la scelta migliore per noi, ma non credo che in fondo la scelta sia già programmata.
Invece potrebbe essere programmata. Perchè tutto è l'effetto di una causa. Quindi la scelta non dipende da te, ma da tutte la cause riguardanti la scelta, ergo esperienze passate, famiglia, società, principi morali, tutte cose che ti sono state insegnate.
Ritornando al discorso del rebus, credo che a tutti capitino (casualmente) dei momenti in cui una scelta cambierà di molto la vita. In quei casi bisogna cercare di capire quale sarà la scelta migliore per noi, ma non credo che in fondo la scelta sia già programmata.
Invece potrebbe essere programmata. Perchè tutto è l'effetto di una causa. Quindi la scelta non dipende da te, ma da tutte la cause riguardanti la scelta, ergo esperienze passate, famiglia, società, principi morali, tutte cose che ti sono state insegnate.
Cita da Juliet su 26 Giugno 2004, 5:53Invece potrebbe essere programmata. Perchè tutto è l'effetto di una causa. Quindi la scelta non dipende da te, ma da tutte la cause riguardanti la scelta, ergo esperienze passate, famiglia, società, principi morali, tutte cose che ti sono state insegnate.
Hai ragione, ma anche noi, educando i nostri figli oppure ascoltando ciò che dicono i nostri genitori facciamo delle scelte... Quanti ragazzi ci sono che la pensano diversamente dai loro genitori''' è chiaro che l'ambiente fa molto, ma alla fine siamo noi ad accettare ciò che ci viene insegnato o a rifiutarlo 😉
Invece potrebbe essere programmata. Perchè tutto è l'effetto di una causa. Quindi la scelta non dipende da te, ma da tutte la cause riguardanti la scelta, ergo esperienze passate, famiglia, società, principi morali, tutte cose che ti sono state insegnate.
Hai ragione, ma anche noi, educando i nostri figli oppure ascoltando ciò che dicono i nostri genitori facciamo delle scelte... Quanti ragazzi ci sono che la pensano diversamente dai loro genitori''' è chiaro che l'ambiente fa molto, ma alla fine siamo noi ad accettare ciò che ci viene insegnato o a rifiutarlo 😉
Cita da Xion su 26 Giugno 2004, 17:34ma alla fine siamo noi ad accettare ciò che ci viene insegnato o a rifiutarlo 😉
Questo è vero all'interno della logica della causatività, dove noi siamo responsabili al 100% di ciò che accade poiché col nostro pensiero agiamo sull'unità (l'umanità) come i comandi agiscono su un programma di computer.
Il problema è capire quanto sia sottile questo limite della causatività e se questa esista davvero o se esiste solo all'interno di un cerchio chiuso.
Lo schema che ci circonda influisce su di noi ma noi possiamo uscirne, ovviamente è un lavoro costante poiché ogni schema è sempre più serrato sulla nostra mente e le strade conosciute sono tre, la destrutturazione dell'ego e della mente, il silenzio della mente, l'amore....per ora è tutto in fase di studio, senz'altro è tutto quanto interessante.
Ciò che sei è un costrutto di schemi prestabiliti ed un dervitato del tuo pensiero ma sapere se ciò che pensi è veramente ciò che sei è una bella sfida, normalmente non è così. 🙂
ma alla fine siamo noi ad accettare ciò che ci viene insegnato o a rifiutarlo 😉
Questo è vero all'interno della logica della causatività, dove noi siamo responsabili al 100% di ciò che accade poiché col nostro pensiero agiamo sull'unità (l'umanità) come i comandi agiscono su un programma di computer.
Il problema è capire quanto sia sottile questo limite della causatività e se questa esista davvero o se esiste solo all'interno di un cerchio chiuso.
Lo schema che ci circonda influisce su di noi ma noi possiamo uscirne, ovviamente è un lavoro costante poiché ogni schema è sempre più serrato sulla nostra mente e le strade conosciute sono tre, la destrutturazione dell'ego e della mente, il silenzio della mente, l'amore....per ora è tutto in fase di studio, senz'altro è tutto quanto interessante.
Ciò che sei è un costrutto di schemi prestabiliti ed un dervitato del tuo pensiero ma sapere se ciò che pensi è veramente ciò che sei è una bella sfida, normalmente non è così. 🙂
Cita da CHRoNic su 27 Giugno 2004, 14:14Hai ragione, ma anche noi, educando i nostri figli oppure ascoltando ciò che dicono i nostri genitori facciamo delle scelte... Quanti ragazzi ci sono che la pensano diversamente dai loro genitori''' è chiaro che l'ambiente fa molto, ma alla fine siamo noi ad accettare ciò che ci viene insegnato o a rifiutarlo 😉
Bhe forse devo contraddirti. Io non intendevo soltanto i genitori, ma tutto. Quando tu rifiuti un insegnamento dei genitori, allo stesso tempo accetti l'isegnamento di qualcun'altro. Un esempio banale potrebbe essere il campo vestiario. Se non condividi la scelta di un colore di una maglietta di un tuo genitori, è perchè l'ambiente in cui vivi ti hai creato un gusto che inevitabilmente è adeguato al tuo tempo e alla moda del tuo tempo.. e questo era solo un piccolo esempio
Ciò che sei è un costrutto di schemi prestabiliti ed un dervitato del tuo pensiero ma sapere se ciò che pensi è veramente ciò che sei è una bella sfida, normalmente non è così.
Assolutamente d'accordo. Quello che ho imparato leggendo il libro I Quattro Accordi
Hai ragione, ma anche noi, educando i nostri figli oppure ascoltando ciò che dicono i nostri genitori facciamo delle scelte... Quanti ragazzi ci sono che la pensano diversamente dai loro genitori''' è chiaro che l'ambiente fa molto, ma alla fine siamo noi ad accettare ciò che ci viene insegnato o a rifiutarlo 😉
Bhe forse devo contraddirti. Io non intendevo soltanto i genitori, ma tutto. Quando tu rifiuti un insegnamento dei genitori, allo stesso tempo accetti l'isegnamento di qualcun'altro. Un esempio banale potrebbe essere il campo vestiario. Se non condividi la scelta di un colore di una maglietta di un tuo genitori, è perchè l'ambiente in cui vivi ti hai creato un gusto che inevitabilmente è adeguato al tuo tempo e alla moda del tuo tempo.. e questo era solo un piccolo esempio
Ciò che sei è un costrutto di schemi prestabiliti ed un dervitato del tuo pensiero ma sapere se ciò che pensi è veramente ciò che sei è una bella sfida, normalmente non è così.
Assolutamente d'accordo. Quello che ho imparato leggendo il libro I Quattro Accordi
Cita da ianus su 28 Giugno 2004, 0:47chiedo scusa in anticipo xkè forse andrò un pò ot
La vità è un rebus altrochè, ogni giorno ci regala segnali in quantità, ci descrive i risultati delle nostre azioni, ci svela le possibili reazioni, mette ordine alla causalità.
Ma il rebus siamo noi, in base a ciò che accade comprendiamo i nostri errori e compiamo le nostre scelte, giàste o sbagliate che siano!
Ora prendete una qualsiasi situazione, molte volta essa vi svela il corso della vostra vita sotto forma di intuizione fulgida, fulminea, vi dice chi siete e xkè siete lì in quel momento.
Vi aiuta a capire chi siete e dove andate, se ascendete alla consapevolezza o se cadete nell'oblio, correndovi contro...
Vi fa capire che spesso, in fondo niente conta, xkè tranne alcune eccezzioni, tutto è costruito da noi stessi, ed è pertanto inutile.
Cadono i sottilie sinistri giochi di autoillusionismo che spesso ci facciamo per darci un ruolo ed un tono, per sentirci utili, e per sottrarci al soffocante meccanicismo...Questa è la matrice, una prigione per la nostra mente, i segnali rappresentano un raro barlume di raziocinio che oscura la luce dei giorni comuni e ci apre ad una momentanea, quanto embrionale verità, che non potrà non essere diversa per ognuno di noi.
Sogni, sentimenti sn parole utilizzate troppo facilmente oggi, mercifichiamo senza sosta quakunque cosa, siamo commercianti senza scrupoli di anime irrimediabilmente perdute, e molto spesso per egoismo non ricambiamo neanche la sensibilità di chi cerca di essere disponibile, anzi, magari, affossandolo di più per un curioso e squallido gioco di interessi personali...
I segnali ci riportano un pò alla realtà, e se guardiamo ancora più in oltre ci accorgiamo di quel tarlo segreto che corrode il mondo, quella volontà di vivere di shopenhauer che talvolta si presenta in tutte le sue varianti nel mondo!Crisi giovanile direte' sarà vi rispondo, ma xfavore, nella vostra vita, non interole-playerretate mai i segni del mondo come una spinta a vincere demolendo gli altri, perchè per quanto vi sforziate, poi non potrete rimediare a quanto fatto, e seppure in modo indiretto, pagherete sempre le conseguenze delle vostre azioni
Io dal canto mio accetto la mia punizione e così sia, voi schivate anke tale possibilità e soprattutto ricordatevi e ricordatemi che spesso ci si sofferma sui problemi esistenziali quando si ha lo stomaco pieno, dunque se voglio soffrire, meglio farlo in silenzio, perciò scusate lo sfogo personale... e così sia
By Rev
chiedo scusa in anticipo xkè forse andrò un pò ot
La vità è un rebus altrochè, ogni giorno ci regala segnali in quantità, ci descrive i risultati delle nostre azioni, ci svela le possibili reazioni, mette ordine alla causalità.
Ma il rebus siamo noi, in base a ciò che accade comprendiamo i nostri errori e compiamo le nostre scelte, giàste o sbagliate che siano!
Ora prendete una qualsiasi situazione, molte volta essa vi svela il corso della vostra vita sotto forma di intuizione fulgida, fulminea, vi dice chi siete e xkè siete lì in quel momento.
Vi aiuta a capire chi siete e dove andate, se ascendete alla consapevolezza o se cadete nell'oblio, correndovi contro...
Vi fa capire che spesso, in fondo niente conta, xkè tranne alcune eccezzioni, tutto è costruito da noi stessi, ed è pertanto inutile.
Cadono i sottilie sinistri giochi di autoillusionismo che spesso ci facciamo per darci un ruolo ed un tono, per sentirci utili, e per sottrarci al soffocante meccanicismo...
Questa è la matrice, una prigione per la nostra mente, i segnali rappresentano un raro barlume di raziocinio che oscura la luce dei giorni comuni e ci apre ad una momentanea, quanto embrionale verità, che non potrà non essere diversa per ognuno di noi.
Sogni, sentimenti sn parole utilizzate troppo facilmente oggi, mercifichiamo senza sosta quakunque cosa, siamo commercianti senza scrupoli di anime irrimediabilmente perdute, e molto spesso per egoismo non ricambiamo neanche la sensibilità di chi cerca di essere disponibile, anzi, magari, affossandolo di più per un curioso e squallido gioco di interessi personali...
I segnali ci riportano un pò alla realtà, e se guardiamo ancora più in oltre ci accorgiamo di quel tarlo segreto che corrode il mondo, quella volontà di vivere di shopenhauer che talvolta si presenta in tutte le sue varianti nel mondo!
Crisi giovanile direte' sarà vi rispondo, ma xfavore, nella vostra vita, non interole-playerretate mai i segni del mondo come una spinta a vincere demolendo gli altri, perchè per quanto vi sforziate, poi non potrete rimediare a quanto fatto, e seppure in modo indiretto, pagherete sempre le conseguenze delle vostre azioni
Io dal canto mio accetto la mia punizione e così sia, voi schivate anke tale possibilità e soprattutto ricordatevi e ricordatemi che spesso ci si sofferma sui problemi esistenziali quando si ha lo stomaco pieno, dunque se voglio soffrire, meglio farlo in silenzio, perciò scusate lo sfogo personale... e così sia
By Rev
Cita da Xion su 28 Giugno 2004, 11:46Molto bello quello che hai scritto , mi chiedo solo perché tu abbia usato il termine punizione.
E' meglio non usarlo e lasciarsi sempre una via d'uscita altrimenti si rischia di frenare l'azione dello spirito cadendo in una trappola "depressiva" di prigionia o di dannazione che ben non fa alla spinta verso un qualche cosa di illusoriamente più maestoso di ciò che si vive dentro questo ologramma. 😉
Molto bello quello che hai scritto , mi chiedo solo perché tu abbia usato il termine punizione.
E' meglio non usarlo e lasciarsi sempre una via d'uscita altrimenti si rischia di frenare l'azione dello spirito cadendo in una trappola "depressiva" di prigionia o di dannazione che ben non fa alla spinta verso un qualche cosa di illusoriamente più maestoso di ciò che si vive dentro questo ologramma. 😉
Cita da ianus su 28 Giugno 2004, 12:33Come hai intutito tu stesso, a volte non la si vuole vedere la via d'uscita, e ti punisci da solo, aggiàngendo disperazione alla disperazione
Come hai intutito tu stesso, a volte non la si vuole vedere la via d'uscita, e ti punisci da solo, aggiàngendo disperazione alla disperazione