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Le reazione alla morte del Santo Padre

Prima però un piccolo commento per Keanu: non credo tu ti possa aspettare di aprire un topic pubblico e non avere polemiche o scontri. Lo so che questo è un argomento molto delicato, che può ferire o offendere la sensibilità di alcune persone, ma in teoria ciò vale anche per molti altri argomenti. Allora, siccome in fondo ognuno è responsabile per le PROPRIE parole, purchè naturalmente non si usino espressioni oscene o scurrili, non vedo perchè altre persone non possano esprimere dei pareri se pur "assurdi".

Ma infatti ho spostato tutto "di qua" per non fomentare inutili discussione "di là".. un topic che ha tutt'un altro significato: non criticare l'operato del Papa, la morte ma solo dargli l'ultimo saluto.
E' come se qualcuno andasse in chiesa durante un funerale a dire a uno dei cari "tanto quello non valeva nulla" oppure "era ora che morisse".. se permetti, almeno in chiesa, dà fastidio.
Vuoi parlarne "fuori"' Vuoi esporre la tua opinione' Ecco la possibilità. Non voglio censurare i post, ma siccome conosco, più o meno approfonditamente, alcuni pensieri di certi utenti sulle affermazioni di the mule e Chrono, ho messo ben in chiaro che appena la polemica diventa violenta, intervengo e metto la parola "fine" al topic. Ma so che i frequentatori di WitM sono intelligenti, ho solo avvisato.. non credo che si possa sfociare nell'incivilità.
Credimi, in altri forum frequentati come questo, non è stato possibile nemmeno salutare il Papa per paura di scontri verbali.
Mi pare di essere stato fin troppo disponibile. O no'

Oh, Keanu, non prendertela con me adesso. Per me va benissimo quello che hai fatto, l'idea di questo topic infatti è corretta. Disquisivo solo sui toni da Gestapo del tuo precedente post, anche se ammetto che io sono l'ultima persona al mondo che potrebbe aver qualcosa da ridire su tale modo di esprimersi, visto che i miei messaggi hanno spesso un sapore molto acido 🙂

Oggi è morto un barbone nel sottopassaggio dietro casa mia,oggi sono morti trenta bambini in Cambogia....

e succede ed è successo continuamente, ma nessuno ne parla mai comunque, anzi forse no qualcuno ne ha parlato ha cercato di battersi perchè queste morti non avvenissero, ed era proprio lui, il Santo Padre Karol.

ma come mai è da ieri che sento parlare solo di un tizio polacco che secondo chi ci crede dovrebbe essere andato in un posto migliore di questo'
Con tutto il rispetto...il mondo non è affatto unito in questo momento,o forse è unito sotto il segno del "politicamente corretto".

Beh certo questo è quello che pensi tu che forse non credi, e con cinicità pensi che tutti quelli che stanno rendendo omaggio a Karol, non provino in realta niente per lui, lo facciano solo per un fair play.... certo ci saranno certamente alcune persone così, ma se conoscessi quello che ha fatto Karol, la sua storia, forse capiresti che ci sono persone che anche se non credonono nello stesso Dio, sanno riconoscere il bene in un uomo, in un ruolo, è triste il pensiero che tu creda che sia solo una facciata di compostezza dietro tutte le manifestazioni di gratitudine per Karol.

Il rispetto va alla persona...ma non al suo ruolo.Per me è come se fosse morto Bill Gates...in fondo entrambi rappresentano il vertice di una grande azienda....a Bill la Microsoft,a Karol la chiesa cattolica

Non capisco perchè non al suo ruolo, intendi forse che un mujaidin non meriti il rispetto solo perchè non crede nelle tue stessa religione'' il dalailama nel suo ruolo non merita forse rispetto' Ghandi' Madre teresa di Calcutta'....Non la pensano come te quindi non meritano rispetto' è proprio contro questo che si è battuto Karol, il suo ruolo è quello del Pontefice, quello di creare dei ponti, di unire persone che non la pensano alla stessa maniera... questo era il suo ruolo il suo compito, se non sempre vi è riuscito almeno ha tentato, non è stato certo lui a non farsi incontro

Oh, Keanu, non prendertela con me adesso.

No tranquilla.. non me la sono presa con te. E mi scuso se il tono ti è sembrato aggressivo.. non era nelle mie intezioni attaccarti. 😉

E comunque ho agito così perchè... meglio prevenire che curare. 🙂

Per buttare altra carne sul fuoco (o per sviare le polemiche 🙂 )...

Ieri sera stavo guardando "L'infedele" di Gad Lerner alla tv, che era dedicato al Papa. Stavano discutendo del significato che ha quel ruolo per la cristianità, quando attorno alle 21.50 è arrivata la notizia della sua morte avvenuta, come sappiamo alle 21.37.

Allora io riflettevo su questo: oggi accade che muore il Papa (oppure avviene un cataclisma in un angolo della terra, o qualunque altro avvenimento importante) e praticamente in tempo reale tutto il mondo "civilizzato" (e non, credo a questo punto) viene a conoscenza della notizia. Passano pochi minuti. Se fossi stata sul sito dell'Ansa, probabilmente l'avrei saputo 5 minuti esatti dopo l'ultimo respiro. Come fossi stata là, al suo capezzale.

Pensate una volta. Due o tre secoli fà, prima di tv radio ma anche giornali, e magari prima anche del telegrafo. Accadeva un fatto importantissimo, decisivo per l'umanità (tipo che ne so la morte di un imperatore o di un uomo/donna molto potente) e non solo il popolo veniva a saperlo magari settimane dopo, ma anche altri personaggi importanti, coinvolti con questa persona potevano essere avvisati solo dopo un lungo e pericoloso viaggio a cavallo o con mezzi non telematici.
Allora, cosa accade. Accade che nel frattempo che arrivasse la notizia la gente continuava ad agire nell'ignoranza della cosa.
E chissà quanti fatti "inutili" sono accaduti perchè non è arrivata in tempo la notizia.
Da qualche parte una volta ho sentito di soldati che continuarono a combattere (e a morire) non sapendo che era stato firmato un armistizio.
Chissà quante persone sono morte per qualcosa che ormai non c'era più o non aveva più importanza.
E chissà quante scelte sbagliate sono state prese da uomini potenti per il fatto di ignorare alcune informazioni.

Per contro, oggi, non si può negare a priori l'ipotesi che - per fare un piccolo e forse davvero misero esempio - la morte del Papa o meglio la diffusione repentina della notizia, abbia potuto influenzare i voti espressi oggi dagli elettori italiani. (Non vi riporto il discorso fatto da un politico che incitava i cattolici al voto proprio in seguito della notizia...parlare di strumentalizzazione sarebbe essere gentili).

Insomma, in conclusione, la mia riflessione è sull'importanza (e non solo potere) delle informazioni e dei mezzi di comunicazione.
Sull'importanza delle informazioni per compiere le scelte giàste, sul potere delle informazioni per le aziende e per gli uomini di potere, sull'importanza delle informazioni per le masse e la gente comune.
Allora, non solo un fatto può cambiare le cose (il famoso battito d'ali), ma anche e soprattutto come e quando questo fatto viene raccontato e divulgato.

ehm... lo so che non si potrebbe, ma posso aggiàngere' 🙂

Odio essere prolissa, ma il mio ragionamento era solo all'inizio... Si pongono, infatti, diverse domande:

1. visto che oggi rispetto a tempo fà l'informazione circola molto ma molto più velocemente e raggiànge tutti, evidentemente le persone (dalle singole, a chi ha il potere in mano) compie scelte e agisce molto più repentinamente di una volta. Quindi la storia si, come dire, "accellera".
Allora potrebbe essere questo, e non il progresso in sè a creare la famosa accellerazione della nostra evoluzione. Ossia potrebbe essere la sempre più repentina diffusione dell'informazione ad accellerare l'evoluzione umana (sempre se di evoluzione si tratta). Non è allora nè il progresso nè la tecnologia in sè ad avere questo potere "evolutivo", ma la tecnologia al sevizio dell'informazione e della conoscenza.
Ancora una volta, quindi, è la conoscenza il nostro motore. La conoscenza e le decisioni che ne derivano (che possono nasce, è vero, anche dal cuore).

2. ma siamo sicuri che un mondo straricco di informazioni sia migliore rispetto a prima' E ancora, le informazioni sono davvero conoscenza'
Perchè, come sappiamo, secondo la teoria "informazioni" e "conoscenza" non sono affatto la stessa cosa. Dunque, siamo davvero più "sapienti" rispetto a una volta' E via, via con le domande... 🙂

Ok allora facciamo un pò d'ordine. Per parlare dell'informazione (o della disinformazione) in generale, si va qui, dove nel dubbio, copio anche i posts di Magda.

Se invece vogliamo parlare dell'informazione/disinformazione più nello specifico, relativamente a quello che è successo al Papa, possiamo continuare qui tranquillamente.

Avanti con i discorsi!! 😉

Madre Teresa di Calcutta diceva che il nostro contributo è come una goccia nell'oceano, ma senza di esso l'oceano sarebbe più piccolo.

Che differenza c'è dunque fra l'operaio onesto che vive di stenti e un Papa come Giovanni Paolo II' Nulla. Dal punto di vista di Dio (se ci credete), ognuno fa il proprio dovere. Ognuno fa quello che deve fare, dando il proprio onesto contributo.

L'operaio è un "papa" per la propria famiglia, che senza di lui non sopravviverebbe. Il Papa è un operaio per la Chiesa, che senza di lui perderebbe il suo faro. La differenza, dunque, non è in termini relativi, ma assoluti. Il contributo del Papa è un pò più di una goccia nell'Oceano, in quanto la sua azione non coinvolge solo la propria famiglia, ma la Chiesa e il mondo intero.

E' per questo che la morte del Papa fa più scalpore di quella del barbone dietro l'angolo. Ai nostri occhi imperfetti questa è la percezione che abbiamo degli eventi. Agli occhi di Dio, però, ammesso che crediate, non sussiste alcuna differenza. "Innalzerò gli umili", diceva qualcuno...

Quoto Morole-playerheus

Per Dio siamo tutti uguali, quello che conta veramente è l'impegno che mettiamo nell'aiutare gli altri e nel combattere le ingiàstizie. Il Papa è stato sempre in prima linea ed anche se non sempre ho condiviso le Sue scelte, queste hanno ridotto le distanze sulla terra quasi di più di quello che ha fatto la grande rete...

"Wèll all be forgotten
Therès no endelss fame
But everything we do
Is never in vain"

Era l'estate del 1997, Parigi ospitava la Giornata Mondiale della Gioventù, il gruppo italiano era alla terza transenna, abbastanza distante da non permetterci di vederlo.
Le linee audio ritardate davano l'impressione di sentirlo parlare dal palco, ma questo non era sufficiente.

Raggirando i controlli, io ed alcuni amici abbiamo oltrepassato le transenne, mischiandoci ai gruppi delle altre nazionalità che erano più avanti di noi, fino ad arrivare a pochi metri dal palco.

Lui era lì, stava parlando a quasi un milione di persone, vederlo è stata una grande emozione.

Sono passati gli anni, il mio travagliato rapporto con la chiesa non è più roseo come allora, eppure, davanti ad un Uomo come lui, non posso certo nascondere la mia ammirazione ed il mio rispetto per tutta la Forza che ha saputo mettere nelle sue Azioni.
Gli sforzi fatti per Unire il mondo, al di là delle apparenti differenze di ideologie e tradizioni, sono forse quelli che, tra le sue Opere, ho apprezzato di più.

Dalla sua Vita terrena è dipartito come un grande Uomo, il mio augurio è che possa continuare il suo Cammino con la medesima Luce che ha seminato nell'umanità.

Madre Teresa di Calcutta diceva che il nostro contributo è come una goccia nell'oceano, ma senza di esso l'oceano sarebbe più piccolo.

Che differenza c'è dunque fra l'operaio onesto che vive di stenti e un Papa come Giovanni Paolo II' Nulla. Dal punto di vista di Dio (se ci credete), ognuno fa il proprio dovere. Ognuno fa quello che deve fare, dando il proprio onesto contributo.

L'operaio è un "papa" per la propria famiglia, che senza di lui non sopravviverebbe. Il Papa è un operaio per la Chiesa, che senza di lui perderebbe il suo faro. La differenza, dunque, non è in termini relativi, ma assoluti. Il contributo del Papa è un pò più di una goccia nell'Oceano, in quanto la sua azione non coinvolge solo la propria famiglia, ma la Chiesa e il mondo intero.

E' per questo che la morte del Papa fa più scalpore di quella del barbone dietro l'angolo. Ai nostri occhi imperfetti questa è la percezione che abbiamo degli eventi. Agli occhi di Dio, però, ammesso che crediate, non sussiste alcuna differenza. "Innalzerò gli umili", diceva qualcuno...

Quello che dici è vero.. per Dio, ORA, siamo tutti uguali, ma per chi ci circonda no.
Se qualcuno ha fatto molto (come in questo caso) per il mondo, è logico e meritato che venga compianto da più gente. Non si può pretendere che ci siano telegiornali speciali per qualsiasi decesso.. uomini speciali meritano ricompense speciali, sia nelle situazioni piccole che in quelle più grandi.
Anche l'operaio che si sacrifica per mandare avanti una famiglia è speciale, non sto dicendo di no, ma lo è, appunto, per la sola famiglia. Il Papa.. beh, sappiamo tutti quello che ha fatto.. è speciale allo stesso modo per milioni di persone.. e il mondo mediatico non può che risentirne.
Per questo credo che Giovanni Paolo II abbia versato un bicchiere nell'Oceano.. non solo una goccia.

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