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Libreria: per aprire la mente, per volare con l'anima
Cita da Magda su 18 Ottobre 2004, 17:13Tutta la cultura nasce dal racconto orale o scritto. Poi vennero le altre forme espressive. Perchè fermarci solo al cinema' Perchè non parlare anche di libri' O, se volete, di film che rimandano a libri e di libri che sono diventati film'
Ad esempio "Seven". "Seven" secondo me aiuta a capire la Divina Commedia meglio di una noiosa lezione ex cathedra. E, per contro, la Divina Commedia, che ci crediate o no, può essere molto più vicina a noi e raccontare ciò che tutti noi sentiamo e viviamo, molto meglio del Grande Fratello.
Per stuzzicarvi però con stimoli un pò meno "pesanti" vi chiedo cosa ne pensate del Codice da Vinci. Perchè io sono andata a rivedermi l'Ultima Cena e mi sono un pò documentata in proposito: il simbolismo di Leonardo è cosa riconosciuta dagli storici, solo che "a scuola" certe cose non le dicono. E, magari lo sapete già, ma per me è stata una notizia strabiliante, il Priorato di Sion esiste tutt'oggi per davvero! E' documentato dalla polizia francese.Tornando a Dante... noi siamo in uno stato per così dire di "venerazione" - peraltro legittima - nei confronti dei fratelli Wachowschi per ciò che hanno fatto con la trilogia, ma pensate a Dante: solo con la sua testa e la sua penna (si fa per dire "penna") ha rappresentato con simboli e allegorie l'esistenza umana, la teologia del tempo, la sua stessa vita, la realtà politica del suo tempo, facendo parodia di centinaia di persone conosciute da tutti. E il tutto in rima ed in endecasillabi. Provateci voi!
Tutta la cultura nasce dal racconto orale o scritto. Poi vennero le altre forme espressive. Perchè fermarci solo al cinema' Perchè non parlare anche di libri' O, se volete, di film che rimandano a libri e di libri che sono diventati film'
Ad esempio "Seven". "Seven" secondo me aiuta a capire la Divina Commedia meglio di una noiosa lezione ex cathedra. E, per contro, la Divina Commedia, che ci crediate o no, può essere molto più vicina a noi e raccontare ciò che tutti noi sentiamo e viviamo, molto meglio del Grande Fratello.
Per stuzzicarvi però con stimoli un pò meno "pesanti" vi chiedo cosa ne pensate del Codice da Vinci. Perchè io sono andata a rivedermi l'Ultima Cena e mi sono un pò documentata in proposito: il simbolismo di Leonardo è cosa riconosciuta dagli storici, solo che "a scuola" certe cose non le dicono. E, magari lo sapete già, ma per me è stata una notizia strabiliante, il Priorato di Sion esiste tutt'oggi per davvero! E' documentato dalla polizia francese.
Tornando a Dante... noi siamo in uno stato per così dire di "venerazione" - peraltro legittima - nei confronti dei fratelli Wachowschi per ciò che hanno fatto con la trilogia, ma pensate a Dante: solo con la sua testa e la sua penna (si fa per dire "penna") ha rappresentato con simboli e allegorie l'esistenza umana, la teologia del tempo, la sua stessa vita, la realtà politica del suo tempo, facendo parodia di centinaia di persone conosciute da tutti. E il tutto in rima ed in endecasillabi. Provateci voi!
Cita da Jestas su 18 Ottobre 2004, 17:55Tutta la cultura nasce dal racconto orale o scritto. Poi vennero le altre forme espressive. Perchè fermarci solo al cinema' Perchè non parlare anche di libri' O, se volete, di film che rimandano a libri e di libri che sono diventati film'
non per niente questa sezione si chiama "antro videoLETTERARIO" 🙂
Ad esempio "Seven". "Seven" secondo me aiuta a capire la Divina Commedia meglio di una noiosa lezione ex cathedra. E, per contro, la Divina Commedia, che ci crediate o no, può essere molto più vicina a noi e raccontare ciò che tutti noi sentiamo e viviamo, molto meglio del Grande Fratello.
è troppo facile che qualsiasi opera mediatica sia più vicina a noi e a raccontare ciò che tutti sentiamo e viviamo rispetto al "grande fratello" ^_^ Senza bisogno di scomodare Dante o David Fincher. Il Codice Da Vinci devo ancora leggerlo..
Tutta la cultura nasce dal racconto orale o scritto. Poi vennero le altre forme espressive. Perchè fermarci solo al cinema' Perchè non parlare anche di libri' O, se volete, di film che rimandano a libri e di libri che sono diventati film'
non per niente questa sezione si chiama "antro videoLETTERARIO" 🙂
Ad esempio "Seven". "Seven" secondo me aiuta a capire la Divina Commedia meglio di una noiosa lezione ex cathedra. E, per contro, la Divina Commedia, che ci crediate o no, può essere molto più vicina a noi e raccontare ciò che tutti noi sentiamo e viviamo, molto meglio del Grande Fratello.
è troppo facile che qualsiasi opera mediatica sia più vicina a noi e a raccontare ciò che tutti sentiamo e viviamo rispetto al "grande fratello" ^_^ Senza bisogno di scomodare Dante o David Fincher. Il Codice Da Vinci devo ancora leggerlo..
Cita da morpheus su 19 Ottobre 2004, 10:17è troppo facile che qualsiasi opera mediatica sia più vicina a noi e a raccontare ciò che tutti sentiamo e viviamo rispetto al "grande fratello"
Ne sei proprio convinto' Non parlo di te, di me, di Magda, di noi che amiamo andare in profondità...
Parlo delle centinaia di migliaia di abbonati Sky che si pippano il GF ogni giorno e dei milioni che seguono quella cretina che un giorno a settimana grida: "ragaaaaaaaaaazziiii"!
Parlo di quelli che partecipano al forum di Rosso Alice e che non si perdono un solo filmato, una sola foto, un solo pettegolezzo dei loro (ahimé) "beniamini" con lo spirito voyeuristico che ormai contraddistingue l'inizio del XXI secolo (pensate ai pantaloni portati sotto le chiappe).
Il problema è che oggi si è scelto di abbandonare certe opere mediatiche per abbracciare la dittatura del GF, dell'Isola dei Famosi, di Campioni e preferendo il mito di Costantino al piacere di un buon libro...
Prsonalmente amo la Divina Commedia. Adoro l'attualità di Shakespeare. Mi affascina la loquacia di Oscar Wilde. E apprezzo lo sforzo dei Wachowschi, profeti che predicano nel deserto il Verbo del Pensiero...
è troppo facile che qualsiasi opera mediatica sia più vicina a noi e a raccontare ciò che tutti sentiamo e viviamo rispetto al "grande fratello"
Ne sei proprio convinto' Non parlo di te, di me, di Magda, di noi che amiamo andare in profondità...
Parlo delle centinaia di migliaia di abbonati Sky che si pippano il GF ogni giorno e dei milioni che seguono quella cretina che un giorno a settimana grida: "ragaaaaaaaaaazziiii"!
Parlo di quelli che partecipano al forum di Rosso Alice e che non si perdono un solo filmato, una sola foto, un solo pettegolezzo dei loro (ahimé) "beniamini" con lo spirito voyeuristico che ormai contraddistingue l'inizio del XXI secolo (pensate ai pantaloni portati sotto le chiappe).
Il problema è che oggi si è scelto di abbandonare certe opere mediatiche per abbracciare la dittatura del GF, dell'Isola dei Famosi, di Campioni e preferendo il mito di Costantino al piacere di un buon libro...
Prsonalmente amo la Divina Commedia. Adoro l'attualità di Shakespeare. Mi affascina la loquacia di Oscar Wilde. E apprezzo lo sforzo dei Wachowschi, profeti che predicano nel deserto il Verbo del Pensiero...
Cita da hard1 su 19 Ottobre 2004, 12:54Prsonalmente amo la Divina Commedia. Adoro l'attualità di Shakespeare. Mi affascina la loquacia di Oscar Wilde
Per la miseria Morole-playerhè! Se ti piacciono anche Tolchien e Baudrillard abbiamo gli stessi gusti! Specialmente per Oscar Wilde e Dante che adoro in particolar modo!
Da notare come i libri riescono ad essere attuali anche se scritti parecchi anni fa. D'altronde l'uomo, per quanto possa essere cambiato, rimane sempre lo stesso: stesse paure, stessi dubbi, stesso amore/odio per la vita. L'evoluzione (tecnologica e non) ci ha tolto molto ma non ci toglierà MAI la nostra umanità. E il libri sono uno specchio di questa umanità.
Spesso tendiamo a nascondere parti di noi perchè vanno in contrasto con le leggi etiche e morali. I libri non si preoccupano di questo: ci mettono a nudo. Pregi e difetti. Grazie a Dio siamo ancora umani.
Un pensiero prima di tornare a lavoro: credo che il libro sia l'oggetto più anarchico che sia stato inventato.
Prsonalmente amo la Divina Commedia. Adoro l'attualità di Shakespeare. Mi affascina la loquacia di Oscar Wilde
Per la miseria Morole-playerhè! Se ti piacciono anche Tolchien e Baudrillard abbiamo gli stessi gusti! Specialmente per Oscar Wilde e Dante che adoro in particolar modo!
Da notare come i libri riescono ad essere attuali anche se scritti parecchi anni fa. D'altronde l'uomo, per quanto possa essere cambiato, rimane sempre lo stesso: stesse paure, stessi dubbi, stesso amore/odio per la vita. L'evoluzione (tecnologica e non) ci ha tolto molto ma non ci toglierà MAI la nostra umanità. E il libri sono uno specchio di questa umanità.
Spesso tendiamo a nascondere parti di noi perchè vanno in contrasto con le leggi etiche e morali. I libri non si preoccupano di questo: ci mettono a nudo. Pregi e difetti. Grazie a Dio siamo ancora umani.
Un pensiero prima di tornare a lavoro: credo che il libro sia l'oggetto più anarchico che sia stato inventato.
Cita da Juliet su 19 Ottobre 2004, 14:14Tornando a Dante... noi siamo in uno stato per così dire di "venerazione" - peraltro legittima - nei confronti dei fratelli Wachowschi per ciò che hanno fatto con la trilogia, ma pensate a Dante: solo con la sua testa e la sua penna (si fa per dire "penna") ha rappresentato con simboli e allegorie l'esistenza umana, la teologia del tempo, la sua stessa vita, la realtà politica del suo tempo, facendo parodia di centinaia di persone conosciute da tutti. E il tutto in rima ed in endecasillabi. Provateci voi!
Ogni genio si esprime in base al proprio periodo. Dante è vissuto secoli fa ed ha usato la carta per scrivere un'opera che è considerata un capolavoro anche dopo tanto tempo. I Wacho hanno fatto tre films (e creato un universo intorno ad essi) che resteranno [spero] nella storia. E se fossero nati in un epoca diversa, probabilmente sarebbero stati due geni di altro genere.
Tornando a Dante... noi siamo in uno stato per così dire di "venerazione" - peraltro legittima - nei confronti dei fratelli Wachowschi per ciò che hanno fatto con la trilogia, ma pensate a Dante: solo con la sua testa e la sua penna (si fa per dire "penna") ha rappresentato con simboli e allegorie l'esistenza umana, la teologia del tempo, la sua stessa vita, la realtà politica del suo tempo, facendo parodia di centinaia di persone conosciute da tutti. E il tutto in rima ed in endecasillabi. Provateci voi!
Ogni genio si esprime in base al proprio periodo. Dante è vissuto secoli fa ed ha usato la carta per scrivere un'opera che è considerata un capolavoro anche dopo tanto tempo. I Wacho hanno fatto tre films (e creato un universo intorno ad essi) che resteranno [spero] nella storia. E se fossero nati in un epoca diversa, probabilmente sarebbero stati due geni di altro genere.
Cita da morpheus_87 su 19 Ottobre 2004, 18:42la cosa però strabiliante e che credo pochissimi riescano a fare, è rimanere attuali, dante è vissuto ormai quasi 700 anni fa, ma la sua divina commedia, oltre che essere uno spaccato del suo mondo, continua nonostante tutto ad essere attuale, Shakespeare idem come sopra....
certo, tolchien è un grande, ( il suo signore degli anelli e tutta la sua saga sono semplicemente un capolavoro, ha inventato un mondo, lingue con tanto di regloe e vocabolario, popoli interi, modi di vivere ecc ecc ecc ) ma è in qualche modo differente dai due sopra...........
leggere un libro è l'unico modo con cui stacco compltamente dal resto, e rimpiango sempre di più il fatto di aver sempre troppo poco tempo, e di passarlo su altri libri che purtroppo non sono così interessanti come la lettura.....
La GF generation è lo specchio della ocietà attuale, che non è più interessata al capire qualcosa in più, in cui ormai le idee scarseggiano ( l'italia è uno dei paesi col rapporto popolazione / brevetti più basso d'occidente ) in cui i giovani non hanno neppure più ideali, si discuteva oggi in classe con un prof sugli estremismi politici, e ci raccontava che ( per quanto possano, a posteriori, rivelarsi sbagliati ) almeno sono indice della presenza di idee all'interno dei giovani, indicano che hanno una opinione, ( che poi questa col tempo cambi è un altro paio di maniche ) ma che negli ultimi anni sono scomparse pure queste.
non so cosa possa aspettare la generazione a cui appartengo... non so proprio più cosa aspettarmi........
PS chiedo scusa se al termine di questo post sono andato OT
la cosa però strabiliante e che credo pochissimi riescano a fare, è rimanere attuali, dante è vissuto ormai quasi 700 anni fa, ma la sua divina commedia, oltre che essere uno spaccato del suo mondo, continua nonostante tutto ad essere attuale, Shakespeare idem come sopra....
certo, tolchien è un grande, ( il suo signore degli anelli e tutta la sua saga sono semplicemente un capolavoro, ha inventato un mondo, lingue con tanto di regloe e vocabolario, popoli interi, modi di vivere ecc ecc ecc ) ma è in qualche modo differente dai due sopra...........
leggere un libro è l'unico modo con cui stacco compltamente dal resto, e rimpiango sempre di più il fatto di aver sempre troppo poco tempo, e di passarlo su altri libri che purtroppo non sono così interessanti come la lettura.....
La GF generation è lo specchio della ocietà attuale, che non è più interessata al capire qualcosa in più, in cui ormai le idee scarseggiano ( l'italia è uno dei paesi col rapporto popolazione / brevetti più basso d'occidente ) in cui i giovani non hanno neppure più ideali, si discuteva oggi in classe con un prof sugli estremismi politici, e ci raccontava che ( per quanto possano, a posteriori, rivelarsi sbagliati ) almeno sono indice della presenza di idee all'interno dei giovani, indicano che hanno una opinione, ( che poi questa col tempo cambi è un altro paio di maniche ) ma che negli ultimi anni sono scomparse pure queste.
non so cosa possa aspettare la generazione a cui appartengo... non so proprio più cosa aspettarmi........
PS chiedo scusa se al termine di questo post sono andato OT
Cita da Magda su 20 Ottobre 2004, 7:50Tornando a Dante... noi siamo in uno stato per così dire di "venerazione" - peraltro legittima - nei confronti dei fratelli Wachowschi per ciò che hanno fatto con la trilogia, ma pensate a Dante: solo con la sua testa e la sua penna (si fa per dire "penna") ha rappresentato con simboli e allegorie l'esistenza umana, la teologia del tempo, la sua stessa vita, la realtà politica del suo tempo, facendo parodia di centinaia di persone conosciute da tutti. E il tutto in rima ed in endecasillabi. Provateci voi!
Ogni genio si esprime in base al proprio periodo. Dante è vissuto secoli fa ed ha usato la carta per scrivere un'opera che è considerata un capolavoro anche dopo tanto tempo. I Wacho hanno fatto tre films (e creato un universo intorno ad essi) che resteranno [spero] nella storia. E se fossero nati in un epoca diversa, probabilmente sarebbero stati due geni di altro genere.
Si, Juliet, hai ragione, però vorrei sottolineare ancora che il cinema non è oggi l'unica modalità espressiva. I libri ci sono ancora! E scrittori contemporanei di livello, pure! Il premio Nobel viene assegnato ogni anno, e se leggi ad esempio Coetzee ti rendi conto dell'immensa differenza fra la letteratura e la spazzatura che circola.
Ieri sono stata a fare un giro agli Uffizi e a Palazzo Pitti. E' nutrimento per l'anima, anche per chi - come me - di arte non ne sa praticamente nulla. Però osservando la Maria Maddalena della grande Artemisia (devo confessare che ogni anno vado a Firenze solo per ri-ammirare le opere di Artemisia), mi sono venute in mente alcune cose su Matrix... Magari aprirò un topic su questo nel forum La Triologia, sperando che gli spunti vi interessino.
Tornando a Dante... noi siamo in uno stato per così dire di "venerazione" - peraltro legittima - nei confronti dei fratelli Wachowschi per ciò che hanno fatto con la trilogia, ma pensate a Dante: solo con la sua testa e la sua penna (si fa per dire "penna") ha rappresentato con simboli e allegorie l'esistenza umana, la teologia del tempo, la sua stessa vita, la realtà politica del suo tempo, facendo parodia di centinaia di persone conosciute da tutti. E il tutto in rima ed in endecasillabi. Provateci voi!
Ogni genio si esprime in base al proprio periodo. Dante è vissuto secoli fa ed ha usato la carta per scrivere un'opera che è considerata un capolavoro anche dopo tanto tempo. I Wacho hanno fatto tre films (e creato un universo intorno ad essi) che resteranno [spero] nella storia. E se fossero nati in un epoca diversa, probabilmente sarebbero stati due geni di altro genere.
Si, Juliet, hai ragione, però vorrei sottolineare ancora che il cinema non è oggi l'unica modalità espressiva. I libri ci sono ancora! E scrittori contemporanei di livello, pure! Il premio Nobel viene assegnato ogni anno, e se leggi ad esempio Coetzee ti rendi conto dell'immensa differenza fra la letteratura e la spazzatura che circola.
Ieri sono stata a fare un giro agli Uffizi e a Palazzo Pitti. E' nutrimento per l'anima, anche per chi - come me - di arte non ne sa praticamente nulla. Però osservando la Maria Maddalena della grande Artemisia (devo confessare che ogni anno vado a Firenze solo per ri-ammirare le opere di Artemisia), mi sono venute in mente alcune cose su Matrix... Magari aprirò un topic su questo nel forum La Triologia, sperando che gli spunti vi interessino.
Cita da Jestas su 20 Ottobre 2004, 13:47Magari Magda, sono ansioso di leggere 🙂 posta pure!
però non insistere sul fatto che "non c'è solo il cinema", lo sappiamo bene 😉 qui sfondi una porta aperta
Magari Magda, sono ansioso di leggere 🙂 posta pure!
però non insistere sul fatto che "non c'è solo il cinema", lo sappiamo bene 😉 qui sfondi una porta aperta
Cita da Magda su 20 Ottobre 2004, 16:00Magari Magda, sono ansioso di leggere 🙂 posta pure!
però non insistere sul fatto che "non c'è solo il cinema", lo sappiamo bene 😉 qui sfondi una porta aperta
Hai ragione Jestas, scusa. Trovi i miei appunti in "Matrix e il cristianesimo" (La trilogia).
Magari Magda, sono ansioso di leggere 🙂 posta pure!
però non insistere sul fatto che "non c'è solo il cinema", lo sappiamo bene 😉 qui sfondi una porta aperta
Hai ragione Jestas, scusa. Trovi i miei appunti in "Matrix e il cristianesimo" (La trilogia).
Cita da Juliet su 20 Ottobre 2004, 16:43Non importa come lo dici, importa CIO che dici. Puoi scrivere un libro e dire solo banalità o fare un video di 20 secondi ed esprimere un concetto strabiliante. E soprattutto: non sempre la critica ci azzecca. E gli ultimi premi Oscar assegnati a film mediocri, lo dimostrano! :devil:
Non importa come lo dici, importa CIO che dici. Puoi scrivere un libro e dire solo banalità o fare un video di 20 secondi ed esprimere un concetto strabiliante. E soprattutto: non sempre la critica ci azzecca. E gli ultimi premi Oscar assegnati a film mediocri, lo dimostrano! :devil: