WhatIsTheMatrix.IT – Il Sito Italiano su Matrix
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MATRIX(il film) E' CONTROLLO
Cita da lairbox su 11 Giugno 2006, 11:53Ognuno riesce a vedere il mondo che percepisce ed in base alla propria "costruzione", i sensi, tutto quello che ci circonda viene definito da un systema che ci definisce e si definisce in base a noi stessi, esso ci guida dall'inizio alla fine della nostra esistenza...intesa come pinco pallino o tal dei tali, poichè la nostra esistenza come essere soggetto assoluto è indiscutibilmente eterna...
Mettendoci a pensare, ad autoanalizzare il perchè stiamo pensando una cosa e il perchè del perchè lo facciamo riusciamo ad arrivare ad uno stato di concentrazione speciale, che è dovuto ad un fattore chimico che intercorre fra le varie sezioni del cervello. In questo stato si ha la possibilità di congiàngersi col proprio io assoluto, il soggetto assoluto che è terribilmente sfuggente.
In pratica cerchiamo di unire dei punti del cervello che di solito sono poco usati, la nostra intelligenza aumenta e la nostra conoscenza del nostro essere aumenta fino a raggiàngere livelli molto speciali. Analogie con questo stato si hanno quando si è ubriachi, ma la differenzza qui sta proprio nell'opposto, si ha un ipercontrollo di tutto... Stessa cosa è analoga al Satori Buddista...Faccio un esempio... se tu adesso muovi in un modo apparentemente strano la mano può essere che ne nasca una reazione a catena che ti porterà quantoprima ad avere un effetto che può essere quello desiderato. Quando tutte le zone del cervello sono connesse si ha la possibilità di prevedere e leggere persino il futuro, traslando la nostra esistenza aldilà della realtà attuale.
Il problema è che questa traslazione porta ad un lento disadattamento dalla realtà primaria e ciò che si dice e si fa, compreso quello che si vede e sente incomincia a prendere pieghe che esulano dal contesto della vostra essenza primaria... in parole povere sembrate matti... solo perchè state calcolando una moltitudine di variabili superiore e di conseguenza cercate di gestire le azioni reazioni conseguenti...
Ciò che sto dicendo ha il sapore molto Baudrillardiano, ma comunque è una cosa seria da prendere in considerazione, poichè la tendenza dell'uomo a questi stati si moltiplicherà nei prossimi tempi e contenerla sarà alquanto difficile, ciò è dovuto appunto ad una somma di fattori fra cui entra in gran parte il fattore gravitazionale stesso, e gli eventi saranno molto sconvolgenti vedrete... ciò avrà lati positivi e lati negativi...
Mollo qui il discorso prima che qualcheduno che non comprende la natura del mio trattato mi dia del pazzo!!!
Ognuno riesce a vedere il mondo che percepisce ed in base alla propria "costruzione", i sensi, tutto quello che ci circonda viene definito da un systema che ci definisce e si definisce in base a noi stessi, esso ci guida dall'inizio alla fine della nostra esistenza...intesa come pinco pallino o tal dei tali, poichè la nostra esistenza come essere soggetto assoluto è indiscutibilmente eterna...
Mettendoci a pensare, ad autoanalizzare il perchè stiamo pensando una cosa e il perchè del perchè lo facciamo riusciamo ad arrivare ad uno stato di concentrazione speciale, che è dovuto ad un fattore chimico che intercorre fra le varie sezioni del cervello. In questo stato si ha la possibilità di congiàngersi col proprio io assoluto, il soggetto assoluto che è terribilmente sfuggente.
In pratica cerchiamo di unire dei punti del cervello che di solito sono poco usati, la nostra intelligenza aumenta e la nostra conoscenza del nostro essere aumenta fino a raggiàngere livelli molto speciali. Analogie con questo stato si hanno quando si è ubriachi, ma la differenzza qui sta proprio nell'opposto, si ha un ipercontrollo di tutto... Stessa cosa è analoga al Satori Buddista...
Faccio un esempio... se tu adesso muovi in un modo apparentemente strano la mano può essere che ne nasca una reazione a catena che ti porterà quantoprima ad avere un effetto che può essere quello desiderato. Quando tutte le zone del cervello sono connesse si ha la possibilità di prevedere e leggere persino il futuro, traslando la nostra esistenza aldilà della realtà attuale.
Il problema è che questa traslazione porta ad un lento disadattamento dalla realtà primaria e ciò che si dice e si fa, compreso quello che si vede e sente incomincia a prendere pieghe che esulano dal contesto della vostra essenza primaria... in parole povere sembrate matti... solo perchè state calcolando una moltitudine di variabili superiore e di conseguenza cercate di gestire le azioni reazioni conseguenti...
Ciò che sto dicendo ha il sapore molto Baudrillardiano, ma comunque è una cosa seria da prendere in considerazione, poichè la tendenza dell'uomo a questi stati si moltiplicherà nei prossimi tempi e contenerla sarà alquanto difficile, ciò è dovuto appunto ad una somma di fattori fra cui entra in gran parte il fattore gravitazionale stesso, e gli eventi saranno molto sconvolgenti vedrete... ciò avrà lati positivi e lati negativi...
Mollo qui il discorso prima che qualcheduno che non comprende la natura del mio trattato mi dia del pazzo!!!
Cita da Adam_Burton su 11 Giugno 2006, 11:55Troppo tardi Lair..... sto scherzando naturalmente....
Troppo tardi Lair..... sto scherzando naturalmente....
Cita da morpheus su 11 Giugno 2006, 12:18Matrix the Movie dunque è parte del Sistema. Per citare o-kami, esso contribuisce a rafforzare il velo di Maya.
Il che mi colpisce in quanto può essere sostanzialmente vero.
Tanto più ci fregiamo del merito di aver capito, di essere in assonanza con i W., di essere prigionieri di un mondo in cui le nostre vite sono "controllate" (dai genitori prima, poi dalle istituzioni, poi dai governi, poi da Berlusconi ), quanto più in realtà rimaniamo invischiati in esso, incapaci di uscirne proprio perché ormai "assuefatti".
Le droghe sono un mezzo di intuizione. Ma lo stato allucinogeno dura poco.
Le pratiche ascetiche di fatto ci invitano a staccarci dalla materialità.
Ora... quanti di noi sono disposti a farlo' Rinunciare alla propria casa, al PC, al telefonino, a tutto... perché solo così si libera il cuore e la mente e si apre la via per la comprensione.
Matrix the Movie dunque è parte del Sistema. Per citare o-kami, esso contribuisce a rafforzare il velo di Maya.
Il che mi colpisce in quanto può essere sostanzialmente vero.
Tanto più ci fregiamo del merito di aver capito, di essere in assonanza con i W., di essere prigionieri di un mondo in cui le nostre vite sono "controllate" (dai genitori prima, poi dalle istituzioni, poi dai governi, poi da Berlusconi ), quanto più in realtà rimaniamo invischiati in esso, incapaci di uscirne proprio perché ormai "assuefatti".
Le droghe sono un mezzo di intuizione. Ma lo stato allucinogeno dura poco.
Le pratiche ascetiche di fatto ci invitano a staccarci dalla materialità.
Ora... quanti di noi sono disposti a farlo' Rinunciare alla propria casa, al PC, al telefonino, a tutto... perché solo così si libera il cuore e la mente e si apre la via per la comprensione.
Cita da lairbox su 11 Giugno 2006, 13:58Io sono stato disposto a farlo... ma il film che vi aspetta è quantomai tatro e disgustante... vi viene una tale paura mista al disgusto e al rifiuto della realtà che l'unica soluzione è il suicidio....
Se non ci fossero stati dei mezzi di controllo che gestiscono anche queste situazioni critiche non sarei qui per raccontarvelo ora...
Ben inteso, è proprio qui che sta il sigillo che noi tutti dovremmo rompere.... Voglio solo dirvi una cosa, aldilà della materialità vi è ancora più meccanica materialità.... Ciò vi potrebbe sconvolgere troppo una volta ve ne rendete conto...togliendovi il gusto di vivere, lo scopo stesso che vi definisce... ed in quel momento riacquistarlo diventa un'atto di fede e di forza che supera l'umana comprensione.
Qui vi rimando al finale con Smith che chiede il perchè di tutto questo... Hehhe.... loro, intendo i W, queste cose le sapevano, specialmente L.... le ha provate e senza allucinogeni... Ciauuuz!!!!
Io sono stato disposto a farlo... ma il film che vi aspetta è quantomai tatro e disgustante... vi viene una tale paura mista al disgusto e al rifiuto della realtà che l'unica soluzione è il suicidio....
Se non ci fossero stati dei mezzi di controllo che gestiscono anche queste situazioni critiche non sarei qui per raccontarvelo ora...
Ben inteso, è proprio qui che sta il sigillo che noi tutti dovremmo rompere.... Voglio solo dirvi una cosa, aldilà della materialità vi è ancora più meccanica materialità.... Ciò vi potrebbe sconvolgere troppo una volta ve ne rendete conto...togliendovi il gusto di vivere, lo scopo stesso che vi definisce... ed in quel momento riacquistarlo diventa un'atto di fede e di forza che supera l'umana comprensione.
Qui vi rimando al finale con Smith che chiede il perchè di tutto questo... Hehhe.... loro, intendo i W, queste cose le sapevano, specialmente L.... le ha provate e senza allucinogeni... Ciauuuz!!!!
Cita da Juliet su 11 Giugno 2006, 15:141) Lair... quello che dici assomiglia vagamente a un misto tra diverse filosofie... In pratica, se ho capito bene, tu dici che in un certo stadio mentale, l'uomo riesce a ricongiàngersi con l'Io interno e profondo, quello perfetto ed eterno identificabile con dio, e quindi a "governare" tutta la realtà. A questo punto è importante stabilire se questo stadio è reale o è soltanto un modo di interole-playerretare la realtà. Successivamente, dovremmo stabilire il concetto di "reale". Esiste qualcosa a prescindere dalle nostre percezioni, o il concetto di reale ha soltanto a che fare con le nostre (ristrette) percezioni' Se accetti il fatto che ciò che è conoscibile da tutti razionalmente, allora dovremmo ammettere l'esistenza solo delle cose tangibili: niente emozioni, niente mondo "al di là", più o meno come Smith, che si pone uno scopo "finito" e limitato a ciò che gli è dato conoscere: annullare tutto ciò che può trascendere la ragione (Neo). Se invece accetti una visione "soggettiva", qualunque cosa che sia vera per te, lo è in assoluto, proprio perchè hai scelto di vederla e anche questo basterà per renderti sicuro. (Che discorso confuso). Altra cosa... le due possibilità non si escludono a vicenda. Ma spesso non puoi far vedere agli altri ciò che è reale solo per te.
Ben inteso, è proprio qui che sta il sigillo che noi tutti dovremmo rompere.... Voglio solo dirvi una cosa, aldilà della materialità vi è ancora più meccanica materialità.... Ciò vi potrebbe sconvolgere troppo una volta ve ne rendete conto...togliendovi il gusto di vivere, lo scopo stesso che vi definisce... ed in quel momento riacquistarlo diventa un'atto di fede e di forza che supera l'umana comprensione.
Se razionalmente, tutto sommato, la tua visione è uguale alla mia, irrazionalmente, la tua visione sarà basata solo ed esclusivamente su ciò che in quel momento hai bisogno di vedere. L'aspetto irrazionale riesce a dimostrare cose che la ragione non dimostrerà mai, solo che proprio perchè al di là della logica "classica", sono incontrollabili, non perchè dotate di una personalità propria o perchè governate da un essere superiore (che poi è anche quello che ti permette di vederle... secondo quel che dici... quindi saremmo anche masochisti! ^_^), ma perchè governate da te stesso, che spesso è la parte del mondo che conosciamo di meno... conosci te stesso e controllerai la parte irrazionale. C'è solo una fregatura... se conosci le regole, non è più irrazionale, probabilmente non ti attirerà più di tanto... E' come un systema immunitario! ^_^
Tanto più ci fregiamo del merito di aver capito, di essere in assonanza con i W., di essere prigionieri di un mondo in cui le nostre vite sono "controllate" (dai genitori prima, poi dalle istituzioni, poi dai governi, poi da Berlusconi ), quanto più in realtà rimaniamo invischiati in esso, incapaci di uscirne proprio perché ormai "assuefatti".
Più che altro rischiamo di perdere di vista lo scopo principale... che non è andare oltre le apparenze, ma cancellare tutti quei pregiàdizi che non ci permettono di capire che, in realtà, siamo più liberi di quanto crediamo, ma anche più prigionieri di quanto vorremmo.
Le droghe sono un mezzo di intuizione. Ma lo stato allucinogeno dura poco.
Le pratiche ascetiche di fatto ci invitano a staccarci dalla materialità.
Ora... quanti di noi sono disposti a farlo' Rinunciare alla propria casa, al PC, al telefonino, a tutto... perché solo così si libera il cuore e la mente e si apre la via per la comprensione
2) Lo stato allucinogeno, per il suo nome stesso, è qualcosa che si frappone tra noi e la realtà, un altro modo di vederla, ma non ci mostra la realtà nella sua essenza.
3) A parte che non penso che una persona libera sia necessariamente una che ha rinunciato alla materialità... si può essere liberi anche nella vita di tutti i giorni (o meglio, tendenti all'obiettività) e pigionieri e accecati dalla religione più fanatica in un monastero isolato...
Ok ora basta, ho delirato fin troppo... avete preso per pazza anche me... sono andata OT... basta così (per ora)!
Ciao! :fumato:
1) Lair... quello che dici assomiglia vagamente a un misto tra diverse filosofie... In pratica, se ho capito bene, tu dici che in un certo stadio mentale, l'uomo riesce a ricongiàngersi con l'Io interno e profondo, quello perfetto ed eterno identificabile con dio, e quindi a "governare" tutta la realtà. A questo punto è importante stabilire se questo stadio è reale o è soltanto un modo di interole-playerretare la realtà. Successivamente, dovremmo stabilire il concetto di "reale". Esiste qualcosa a prescindere dalle nostre percezioni, o il concetto di reale ha soltanto a che fare con le nostre (ristrette) percezioni' Se accetti il fatto che ciò che è conoscibile da tutti razionalmente, allora dovremmo ammettere l'esistenza solo delle cose tangibili: niente emozioni, niente mondo "al di là", più o meno come Smith, che si pone uno scopo "finito" e limitato a ciò che gli è dato conoscere: annullare tutto ciò che può trascendere la ragione (Neo). Se invece accetti una visione "soggettiva", qualunque cosa che sia vera per te, lo è in assoluto, proprio perchè hai scelto di vederla e anche questo basterà per renderti sicuro. (Che discorso confuso). Altra cosa... le due possibilità non si escludono a vicenda. Ma spesso non puoi far vedere agli altri ciò che è reale solo per te.
Ben inteso, è proprio qui che sta il sigillo che noi tutti dovremmo rompere.... Voglio solo dirvi una cosa, aldilà della materialità vi è ancora più meccanica materialità.... Ciò vi potrebbe sconvolgere troppo una volta ve ne rendete conto...togliendovi il gusto di vivere, lo scopo stesso che vi definisce... ed in quel momento riacquistarlo diventa un'atto di fede e di forza che supera l'umana comprensione.
Se razionalmente, tutto sommato, la tua visione è uguale alla mia, irrazionalmente, la tua visione sarà basata solo ed esclusivamente su ciò che in quel momento hai bisogno di vedere. L'aspetto irrazionale riesce a dimostrare cose che la ragione non dimostrerà mai, solo che proprio perchè al di là della logica "classica", sono incontrollabili, non perchè dotate di una personalità propria o perchè governate da un essere superiore (che poi è anche quello che ti permette di vederle... secondo quel che dici... quindi saremmo anche masochisti! ^_^), ma perchè governate da te stesso, che spesso è la parte del mondo che conosciamo di meno... conosci te stesso e controllerai la parte irrazionale. C'è solo una fregatura... se conosci le regole, non è più irrazionale, probabilmente non ti attirerà più di tanto... E' come un systema immunitario! ^_^
Tanto più ci fregiamo del merito di aver capito, di essere in assonanza con i W., di essere prigionieri di un mondo in cui le nostre vite sono "controllate" (dai genitori prima, poi dalle istituzioni, poi dai governi, poi da Berlusconi ), quanto più in realtà rimaniamo invischiati in esso, incapaci di uscirne proprio perché ormai "assuefatti".
Più che altro rischiamo di perdere di vista lo scopo principale... che non è andare oltre le apparenze, ma cancellare tutti quei pregiàdizi che non ci permettono di capire che, in realtà, siamo più liberi di quanto crediamo, ma anche più prigionieri di quanto vorremmo.
Le droghe sono un mezzo di intuizione. Ma lo stato allucinogeno dura poco.
Le pratiche ascetiche di fatto ci invitano a staccarci dalla materialità.
Ora... quanti di noi sono disposti a farlo' Rinunciare alla propria casa, al PC, al telefonino, a tutto... perché solo così si libera il cuore e la mente e si apre la via per la comprensione
2) Lo stato allucinogeno, per il suo nome stesso, è qualcosa che si frappone tra noi e la realtà, un altro modo di vederla, ma non ci mostra la realtà nella sua essenza.
3) A parte che non penso che una persona libera sia necessariamente una che ha rinunciato alla materialità... si può essere liberi anche nella vita di tutti i giorni (o meglio, tendenti all'obiettività) e pigionieri e accecati dalla religione più fanatica in un monastero isolato...
Ok ora basta, ho delirato fin troppo... avete preso per pazza anche me... sono andata OT... basta così (per ora)!
Ciao! :fumato:
Cita da lairbox su 11 Giugno 2006, 23:021) Lair... quello che dici assomiglia vagamente a un misto tra diverse filosofie... In pratica, se ho capito bene, tu dici che in un certo stadio mentale, l'uomo riesce a ricongiàngersi con l'Io interno e profondo, quello perfetto ed eterno identificabile con dio, e quindi a "governare" tutta la realtà. A questo punto è importante stabilire se questo stadio è reale o è soltanto un modo di interole-playerretare la realtà. Successivamente, dovremmo stabilire il concetto di "reale". Esiste qualcosa a prescindere dalle nostre percezioni, o il concetto di reale ha soltanto a che fare con le nostre (ristrette) percezioni' Se accetti il fatto che ciò che è conoscibile da tutti razionalmente, allora dovremmo ammettere l'esistenza solo delle cose tangibili: niente emozioni, niente mondo "al di là", più o meno come Smith, che si pone uno scopo "finito" e limitato a ciò che gli è dato conoscere: annullare tutto ciò che può trascendere la ragione (Neo). Se invece accetti una visione "soggettiva", qualunque cosa che sia vera per te, lo è in assoluto, proprio perchè hai scelto di vederla e anche questo basterà per renderti sicuro. (Che discorso confuso). Altra cosa... le due possibilità non si escludono a vicenda. Ma spesso non puoi far vedere agli altri ciò che è reale solo per te.
Beh dipende solo da la sua volontà di congiàngersi alla tua soggettivita attraverso l'io interiore che è uguale per tutti... siamo in piani temporali molto differenti molto di più di quanto tu possa immaginare, l'energia che compone la tua mano ad esempio è composta da energia che è su un piano temporale distante tantissimo, che essa funzioni in sincrono apparentemente è solo un'illusione percettiva... La percezione quindi diventa la materia di studio e l'irrazionale lo si può calcolare al pari del razionale...le emozioni sono numeri e se ci pensi quando bevi sei più allegra e ridi più facilmente... Quindi un additivo matematico viene convertito in emozione grazie ad un differenziale fra te ed il tuo "programma" portante... ne risulta che anche le emozioni sono algebrizzabili... ma aldilà di questo, aldilà del fatto che si possano anche sintetizzare simulandole al pc, niente mai potrà essere paragonabile a ciò che il soggetto può provare... Il soggetto è l'essere privilegiato... in questo senso a provare le emozioni... tutto il resto al di fuori del soggetto è algoritmo... compreso il corole-playero dello stesso... e ciò che egli deve ben capire e quindi il suo scopo primario è quello di unirsi e amalgamarsi con l'universo matematico che lo circonda... sopportando la presenza di emozioni talvolta negative e talvolta positive...
....quindi saremmo anche masochisti! ^_^), ma perchè governate da te stesso, che spesso è la parte del mondo che conosciamo di meno... conosci te stesso e controllerai la parte irrazionale. C'è solo una fregatura... se conosci le regole, non è più irrazionale, probabilmente non ti attirerà più di tanto... E' come un systema immunitario! ^_^
...lo siamo... purtroppo...volenti o nolenti il nostro scopo è in sintesi quello di sostenere l'essenza soggettiva che fa da portante all'universo intero... l'oggetto non esiste senza soggetto. Bisogna in questo caso, cercare di rendersene conto e farlo nel migliore dei modi, godendone i lati positivi e eliminando il più possibile quelli negativi...sta nel nostro programma quello di evitare guai morte e dispiaceri.. dopotutto! E così sarà per sempre! 😉
Notte ragassuoli! :fumato:
1) Lair... quello che dici assomiglia vagamente a un misto tra diverse filosofie... In pratica, se ho capito bene, tu dici che in un certo stadio mentale, l'uomo riesce a ricongiàngersi con l'Io interno e profondo, quello perfetto ed eterno identificabile con dio, e quindi a "governare" tutta la realtà. A questo punto è importante stabilire se questo stadio è reale o è soltanto un modo di interole-playerretare la realtà. Successivamente, dovremmo stabilire il concetto di "reale". Esiste qualcosa a prescindere dalle nostre percezioni, o il concetto di reale ha soltanto a che fare con le nostre (ristrette) percezioni' Se accetti il fatto che ciò che è conoscibile da tutti razionalmente, allora dovremmo ammettere l'esistenza solo delle cose tangibili: niente emozioni, niente mondo "al di là", più o meno come Smith, che si pone uno scopo "finito" e limitato a ciò che gli è dato conoscere: annullare tutto ciò che può trascendere la ragione (Neo). Se invece accetti una visione "soggettiva", qualunque cosa che sia vera per te, lo è in assoluto, proprio perchè hai scelto di vederla e anche questo basterà per renderti sicuro. (Che discorso confuso). Altra cosa... le due possibilità non si escludono a vicenda. Ma spesso non puoi far vedere agli altri ciò che è reale solo per te.
Beh dipende solo da la sua volontà di congiàngersi alla tua soggettivita attraverso l'io interiore che è uguale per tutti... siamo in piani temporali molto differenti molto di più di quanto tu possa immaginare, l'energia che compone la tua mano ad esempio è composta da energia che è su un piano temporale distante tantissimo, che essa funzioni in sincrono apparentemente è solo un'illusione percettiva... La percezione quindi diventa la materia di studio e l'irrazionale lo si può calcolare al pari del razionale...le emozioni sono numeri e se ci pensi quando bevi sei più allegra e ridi più facilmente... Quindi un additivo matematico viene convertito in emozione grazie ad un differenziale fra te ed il tuo "programma" portante... ne risulta che anche le emozioni sono algebrizzabili... ma aldilà di questo, aldilà del fatto che si possano anche sintetizzare simulandole al pc, niente mai potrà essere paragonabile a ciò che il soggetto può provare... Il soggetto è l'essere privilegiato... in questo senso a provare le emozioni... tutto il resto al di fuori del soggetto è algoritmo... compreso il corole-playero dello stesso... e ciò che egli deve ben capire e quindi il suo scopo primario è quello di unirsi e amalgamarsi con l'universo matematico che lo circonda... sopportando la presenza di emozioni talvolta negative e talvolta positive...
....quindi saremmo anche masochisti! ^_^), ma perchè governate da te stesso, che spesso è la parte del mondo che conosciamo di meno... conosci te stesso e controllerai la parte irrazionale. C'è solo una fregatura... se conosci le regole, non è più irrazionale, probabilmente non ti attirerà più di tanto... E' come un systema immunitario! ^_^
...lo siamo... purtroppo...volenti o nolenti il nostro scopo è in sintesi quello di sostenere l'essenza soggettiva che fa da portante all'universo intero... l'oggetto non esiste senza soggetto. Bisogna in questo caso, cercare di rendersene conto e farlo nel migliore dei modi, godendone i lati positivi e eliminando il più possibile quelli negativi...sta nel nostro programma quello di evitare guai morte e dispiaceri.. dopotutto! E così sarà per sempre! 😉
Notte ragassuoli! :fumato:
Cita da Juliet su 12 Giugno 2006, 7:42Ci rinuncio... tornerò più tardi ed editerò scrivendo qualcosa di sensato.
A dopo!
Edit: rieccomi! (per la gioia di molte persone -_-)
1) Non hai ancora risposto alla mia domanda. Reale per te è qualcosa che è a priori, a prescindere da chi la osserva, o è strettamente legato al soggetto che la sta guardando' Mi spiego... il computer che usi per scrivere, o che so, gli oggetti che vedi, secondo te, esistono anche per tutti, quindi, di fatto, sono reali, oppure è la tua mente ad averli creati quindi nessun altro può vederli' A parte il fatto che magari io li vedrò diversamente da te, ma parlo sempre di interole-playerretazioni soggettive, gli oggetti sono validi per tutti o no' Nel primo caso, tutto ciò che viene visto da un soggetto singolo, non può essere esteso universalmente, altrimenti entreresti in contraddizione: perchè un tavolo viene visto da tutti e un fantasma (per esempio) no' E se per caso ammettessi che è l'oggetto stesso a non volersi mostrare a chiunque (che per me è assurdo, ma la lascio come ipotesi), ammetteresti la coscienza dell'oggetto, quindi la sua esistenza a priori che dovrebbe essere percepita anche da qualcun altro... Nel secondo caso, invece l'esistenza sarebbe limitata esclusivamente a chi la percepisce. In quel caso non importa cosa percepisci, tanto è qualcosa che non può essere esteso ad altri. Se ci pensi, è la definizione di un sentimento: lo provi tu e tu solo, non puoi spiegare a me l'amore che provi per una ragazza... e non puoi neanche farmelo provare. Ma, al contrario, non puoi (IMHO) considerare gli oggetti tangibili come dei sentimenti... la premessa è che io non dovrei vederli, o comunque la maggior parte delle altre xsone non dovrebbero neanche comprenderli. E di fatto non credo sia così.
2) I piani temporali...
Beh dipende solo da la sua volontà di congiàngersi alla tua soggettivita attraverso l'io interiore che è uguale per tutti... siamo in piani temporali molto differenti molto di più di quanto tu possa immaginare, l'energia che compone la tua mano ad esempio è composta da energia che è su un piano temporale distante tantissimo, che essa funzioni in sincrono apparentemente è solo un'illusione percettiva...
Se ho ben capito, attraverso il "ricongiàngimento" salti i piani temporali (') e le varie dimensioni soggettive (') per giàngere ad uno stadio di fusione (''').
Ammettiamo invece la non esistenza di quello che tu chiami "io interiore" (=dio) uguale per tutti, ecc... La fusione è pura illusione, quello che vedi è qualcosa che la tua mente proietta sul mondo, come una "matrix", uno schermo che crei da solo per trasformare la "realtà" a tuo piacimento. Ma rimane inevitabilmente qualcosa che rientra nella categoria della soggettività... non estendibile ad altri, non dimostrabile razionalmente. Anche quì è questione di "fede" e la ragione ha poco da dimostrare...
3) Il masochismo...
...lo siamo... purtroppo...volenti o nolenti il nostro scopo è in sintesi quello di sostenere l'essenza soggettiva che fa da portante all'universo intero... l'oggetto non esiste senza soggetto. Bisogna in questo caso, cercare di rendersene conto e farlo nel migliore dei modi, godendone i lati positivi e eliminando il più possibile quelli negativi...sta nel nostro programma quello di evitare guai morte e dispiaceri.. dopotutto!
A questo punto l'unico vero masochismo è cercare di confondere i piani: quello razionale (estendibile a tutti) con quello irrazionale e soggettivo. Lì ti rendi conto della tua impotenza, ti rendi conto che non puoi controllare i due aspetti e fonderli.
L'aspetto razionale lo controlli se elimini ogni pregiàdizio irrazionale, sei scientifico al 100%. L'aspetto irrazionale lo controlli se conosci razionalmente la tua mente, ma come ho detto prima, in questo modo smette di essere irrazionale, in quanto comincia a sottostare ad alcune regole (anche se di fatto rimane soggettivo... IMHO).
Dopo questo, posso ricoverarmi.
Scusate l'OT (anche se non ci sono scuse, lo so... -_-)
Se vuoi, rispondi via pm 😉
Ci rinuncio... tornerò più tardi ed editerò scrivendo qualcosa di sensato.
A dopo!
Edit: rieccomi! (per la gioia di molte persone -_-)
1) Non hai ancora risposto alla mia domanda. Reale per te è qualcosa che è a priori, a prescindere da chi la osserva, o è strettamente legato al soggetto che la sta guardando' Mi spiego... il computer che usi per scrivere, o che so, gli oggetti che vedi, secondo te, esistono anche per tutti, quindi, di fatto, sono reali, oppure è la tua mente ad averli creati quindi nessun altro può vederli' A parte il fatto che magari io li vedrò diversamente da te, ma parlo sempre di interole-playerretazioni soggettive, gli oggetti sono validi per tutti o no' Nel primo caso, tutto ciò che viene visto da un soggetto singolo, non può essere esteso universalmente, altrimenti entreresti in contraddizione: perchè un tavolo viene visto da tutti e un fantasma (per esempio) no' E se per caso ammettessi che è l'oggetto stesso a non volersi mostrare a chiunque (che per me è assurdo, ma la lascio come ipotesi), ammetteresti la coscienza dell'oggetto, quindi la sua esistenza a priori che dovrebbe essere percepita anche da qualcun altro... Nel secondo caso, invece l'esistenza sarebbe limitata esclusivamente a chi la percepisce. In quel caso non importa cosa percepisci, tanto è qualcosa che non può essere esteso ad altri. Se ci pensi, è la definizione di un sentimento: lo provi tu e tu solo, non puoi spiegare a me l'amore che provi per una ragazza... e non puoi neanche farmelo provare. Ma, al contrario, non puoi (IMHO) considerare gli oggetti tangibili come dei sentimenti... la premessa è che io non dovrei vederli, o comunque la maggior parte delle altre xsone non dovrebbero neanche comprenderli. E di fatto non credo sia così.
2) I piani temporali...
Beh dipende solo da la sua volontà di congiàngersi alla tua soggettivita attraverso l'io interiore che è uguale per tutti... siamo in piani temporali molto differenti molto di più di quanto tu possa immaginare, l'energia che compone la tua mano ad esempio è composta da energia che è su un piano temporale distante tantissimo, che essa funzioni in sincrono apparentemente è solo un'illusione percettiva...
Se ho ben capito, attraverso il "ricongiàngimento" salti i piani temporali (') e le varie dimensioni soggettive (') per giàngere ad uno stadio di fusione (''').
Ammettiamo invece la non esistenza di quello che tu chiami "io interiore" (=dio) uguale per tutti, ecc... La fusione è pura illusione, quello che vedi è qualcosa che la tua mente proietta sul mondo, come una "matrix", uno schermo che crei da solo per trasformare la "realtà" a tuo piacimento. Ma rimane inevitabilmente qualcosa che rientra nella categoria della soggettività... non estendibile ad altri, non dimostrabile razionalmente. Anche quì è questione di "fede" e la ragione ha poco da dimostrare...
3) Il masochismo...
...lo siamo... purtroppo...volenti o nolenti il nostro scopo è in sintesi quello di sostenere l'essenza soggettiva che fa da portante all'universo intero... l'oggetto non esiste senza soggetto. Bisogna in questo caso, cercare di rendersene conto e farlo nel migliore dei modi, godendone i lati positivi e eliminando il più possibile quelli negativi...sta nel nostro programma quello di evitare guai morte e dispiaceri.. dopotutto!
A questo punto l'unico vero masochismo è cercare di confondere i piani: quello razionale (estendibile a tutti) con quello irrazionale e soggettivo. Lì ti rendi conto della tua impotenza, ti rendi conto che non puoi controllare i due aspetti e fonderli.
L'aspetto razionale lo controlli se elimini ogni pregiàdizio irrazionale, sei scientifico al 100%. L'aspetto irrazionale lo controlli se conosci razionalmente la tua mente, ma come ho detto prima, in questo modo smette di essere irrazionale, in quanto comincia a sottostare ad alcune regole (anche se di fatto rimane soggettivo... IMHO).
Dopo questo, posso ricoverarmi.
Scusate l'OT (anche se non ci sono scuse, lo so... -_-)
Se vuoi, rispondi via pm 😉
Cita da Saska su 12 Giugno 2006, 13:24Io sono stato disposto a farlo... ma il film che vi aspetta è quantomai tatro e disgustante... vi viene una tale paura mista al disgusto e al rifiuto della realtà che l'unica soluzione è il suicidio....
Se non ci fossero stati dei mezzi di controllo che gestiscono anche queste situazioni critiche non sarei qui per raccontarvelo ora...
Ben inteso, è proprio qui che sta il sigillo che noi tutti dovremmo rompere.... Voglio solo dirvi una cosa, aldilà della materialità vi è ancora più meccanica materialità.... Ciò vi potrebbe sconvolgere troppo una volta ve ne rendete conto...togliendovi il gusto di vivere, lo scopo stesso che vi definisce... ed in quel momento riacquistarlo diventa un'atto di fede e di forza che supera l'umana comprensione.
Qui vi rimando al finale con Smith che chiede il perchè di tutto questo... Hehhe.... loro, intendo i W, queste cose le sapevano, specialmente L.... le ha provate e senza allucinogeni... Ciauuuz!!!!
Lair, molti poeti e scrittori romantici (primi decenni del XIX secolo) si sono rifuggiati nei altri mondi, nei quei passati per intenderci, perche il presente a loro non piaceva...
Io sono stato disposto a farlo... ma il film che vi aspetta è quantomai tatro e disgustante... vi viene una tale paura mista al disgusto e al rifiuto della realtà che l'unica soluzione è il suicidio....
Se non ci fossero stati dei mezzi di controllo che gestiscono anche queste situazioni critiche non sarei qui per raccontarvelo ora...
Ben inteso, è proprio qui che sta il sigillo che noi tutti dovremmo rompere.... Voglio solo dirvi una cosa, aldilà della materialità vi è ancora più meccanica materialità.... Ciò vi potrebbe sconvolgere troppo una volta ve ne rendete conto...togliendovi il gusto di vivere, lo scopo stesso che vi definisce... ed in quel momento riacquistarlo diventa un'atto di fede e di forza che supera l'umana comprensione.
Qui vi rimando al finale con Smith che chiede il perchè di tutto questo... Hehhe.... loro, intendo i W, queste cose le sapevano, specialmente L.... le ha provate e senza allucinogeni... Ciauuuz!!!!
Lair, molti poeti e scrittori romantici (primi decenni del XIX secolo) si sono rifuggiati nei altri mondi, nei quei passati per intenderci, perche il presente a loro non piaceva...
Cita da lairbox su 12 Giugno 2006, 17:521) Non hai ancora risposto alla mia domanda. 😉
"Congraths... That's quicher than the others... " Scusa non potevo non farlo...Anche perchè hai ragione! 😀
1) Allora la definizione di reale è molto empirica perchè non esiste realtà se non esiste un soggetto che la vede...Questa è una delle leggi che prende tutte le discipline, compresa quella fisica. Cio che vedo è oggettivo, persino le persone, sono somme immense di variabili che si modificano seguendo precisi schemi matematici. Il nostro stesso percepire le cose è matematico, le nostre emozioni sono matematiche, ma in parole povere, essendo al centro dell'universo come soggetti riusciamo a "simulare" la realtà e tutto quello che ci gira attorno....
Ordunque, anche la stessa realtà esterna segue degli schemi, che sono fusi col soggetto, se io ad esempio però nella mia mente vedo te allora vuol dire che io accetto la tua esistenza, e approvo il fatto che la tua esistenza sta entro le regole prefissate che il mio cervello accetta...
Però... la realtà non è solo questo, ne esistono miliardi, essa si sviluppa lungo la retta di fluttuazioni continue e se volessi diciamo sperimentarle tutte dovrei abbandonare il mio stato materiale primario per cedere ad un nuovo stato materiale, in cui vogono nuove regole, magari in cui tutti siamo superman! Ma c'è un ma... infatti la realtà che cti circonda fa prima ad annientare e spostare il conatore soggettivo su un altro elemento, un'altra vita...e alla fine con tutta probabilità ti troveresti a fare la vita dello scarafaggio!!! 😀
Quello che è reale per me è reale per te e viceversa, ed è proprio qui la fonte del bilanciamento relativistico, io confronto il mio essere col tuo essere per arrivare a stabilire un margine apprezzabile di realtà... Siamo l'uno per l'altro come un appiglio, un sostegno che tiene insieme un gradevole lavoro a maglia fatto di mila e mila nodi... che il cervello riesce a tenere insieme grazie anche all'esistenza del prossimo.... o del soggetto secondario od oggettivo...Fuggendo dalla realtà io vedo una fetta molto più vasta di realtà... ma che esulano dalla realtà che ci sta definendo in questo momento, e che sono disposte armoniosamente, per cui non sono realtà compatibili con noi stessi... esseri umani del ventunesimo secolo ad esempio...Se ho ben capito, attraverso il "ricongiàngimento" salti i piani temporali (') e le varie dimensioni soggettive (') per giàngere ad uno stadio di fusione (''').
Precisamente come dici tu, quando vengono meno i piani temporali riesci a fondere il tuo io con quello del prossimo (lairliet :D), riuscendo ad arrivare allo stato pieno di illuminazione che corrisponde anche ad uno stato di non esistenza, qui di conseguenza vengono fuori degli agenti come dire logici, che cercano di ripristinare tutto all'ordine... riportando a posto o cancellando il tuo processo... trasformandoti... in un nuovo soggetto... però considerando, si cerca sempre di mantenere il più possibile l'esistenza in piedi.... se non è troppo dispendioso...
Ammettiamo invece la non esistenza di quello che tu chiami "io interiore" (=dio) uguale per tutti, ecc... La fusione è pura illusione, quello che vedi è qualcosa che la tua mente proietta sul mondo, come una "matrix", uno schermo che crei da solo per trasformare la "realtà" a tuo piacimento. Ma rimane inevitabilmente qualcosa che rientra nella categoria della soggettività... non estendibile ad altri, non dimostrabile razionalmente. Anche quì è questione di "fede" e la ragione ha poco da dimostrare...
No è dimostrabile razionalmente... diciamo che al momento tecnicamente non è molto semplice, perchè la natura dell'atomo e dell'energia tende a plasmarsi a forma del soggetto, ma è possibile come dire trasmigrare la propria essenza in un altro soggetto, il problema è che il soggetto ricevente deve essere preparato a farlo, e comunque facendo così si viola diciamo la regola che tiene insieme tutto! L'unica cosa da poter fare è diciamo far "assaggiare" a chi è appassionato, l'ebbrezza della pseudo non esistenza o esistenza infinita, dalla quale spesso non è piacevole risvegliarsi... (hihhi... 😆 vero')
Chiunque spesso è ammalato di depressione per esempio non è in grado nemmeno di vestirsi, perchè percepisce che la benchè minima banale scelta comporta un sacco di fluttuazioni e di conseguenze, e in seguito a ciò rimane paralizzato nell'indecisione... (la testa di medusa)....3)
A questo punto l'unico vero masochismo è cercare di confondere i piani: quello razionale (estendibile a tutti) con quello irrazionale e soggettivo. Lì ti rendi conto della tua impotenza, ti rendi conto che non puoi controllare i due aspetti e fonderli.
L'aspetto razionale lo controlli se elimini ogni pregiàdizio irrazionale, sei scientifico al 100%. L'aspetto irrazionale lo controlli se conosci razionalmente la tua mente, ma come ho detto prima, in questo modo smette di essere irrazionale, in quanto comincia a sottostare ad alcune regole (anche se di fatto rimane soggettivo... IMHO).Si in effetti hai ragione, se cerchi di sovradosare con l'uno o con l'altro compi un errore, li tieni ben separati e cerchi di equilibrarli... Sta infatti li la tua potenza, il fatto di riuscire a realizzare piano piano con pazienza infinita ciò che il tuo cuore e i tuoi sentimenti ti ordinano di fare... e mixando con la razionalità di non avere fretta, per quanto si avverta sempre il prurito di arrivare sempre in fondo!!!! Se riesci a sopravvivere a sto casino... fai già la più grande delle cose per te e per tutti!!! Poi se riesci a far girare qualche cosina in più il tuo mondo può solo che sorriderti!
STO MALE!!!!! 😀
1) Non hai ancora risposto alla mia domanda. 😉
"Congraths... That's quicher than the others... " Scusa non potevo non farlo...Anche perchè hai ragione! 😀
1) Allora la definizione di reale è molto empirica perchè non esiste realtà se non esiste un soggetto che la vede...Questa è una delle leggi che prende tutte le discipline, compresa quella fisica. Cio che vedo è oggettivo, persino le persone, sono somme immense di variabili che si modificano seguendo precisi schemi matematici. Il nostro stesso percepire le cose è matematico, le nostre emozioni sono matematiche, ma in parole povere, essendo al centro dell'universo come soggetti riusciamo a "simulare" la realtà e tutto quello che ci gira attorno....
Ordunque, anche la stessa realtà esterna segue degli schemi, che sono fusi col soggetto, se io ad esempio però nella mia mente vedo te allora vuol dire che io accetto la tua esistenza, e approvo il fatto che la tua esistenza sta entro le regole prefissate che il mio cervello accetta...
Però... la realtà non è solo questo, ne esistono miliardi, essa si sviluppa lungo la retta di fluttuazioni continue e se volessi diciamo sperimentarle tutte dovrei abbandonare il mio stato materiale primario per cedere ad un nuovo stato materiale, in cui vogono nuove regole, magari in cui tutti siamo superman! Ma c'è un ma... infatti la realtà che cti circonda fa prima ad annientare e spostare il conatore soggettivo su un altro elemento, un'altra vita...e alla fine con tutta probabilità ti troveresti a fare la vita dello scarafaggio!!! 😀
Quello che è reale per me è reale per te e viceversa, ed è proprio qui la fonte del bilanciamento relativistico, io confronto il mio essere col tuo essere per arrivare a stabilire un margine apprezzabile di realtà... Siamo l'uno per l'altro come un appiglio, un sostegno che tiene insieme un gradevole lavoro a maglia fatto di mila e mila nodi... che il cervello riesce a tenere insieme grazie anche all'esistenza del prossimo.... o del soggetto secondario od oggettivo...Fuggendo dalla realtà io vedo una fetta molto più vasta di realtà... ma che esulano dalla realtà che ci sta definendo in questo momento, e che sono disposte armoniosamente, per cui non sono realtà compatibili con noi stessi... esseri umani del ventunesimo secolo ad esempio...
Se ho ben capito, attraverso il "ricongiàngimento" salti i piani temporali (') e le varie dimensioni soggettive (') per giàngere ad uno stadio di fusione (''').
Precisamente come dici tu, quando vengono meno i piani temporali riesci a fondere il tuo io con quello del prossimo (lairliet :D), riuscendo ad arrivare allo stato pieno di illuminazione che corrisponde anche ad uno stato di non esistenza, qui di conseguenza vengono fuori degli agenti come dire logici, che cercano di ripristinare tutto all'ordine... riportando a posto o cancellando il tuo processo... trasformandoti... in un nuovo soggetto... però considerando, si cerca sempre di mantenere il più possibile l'esistenza in piedi.... se non è troppo dispendioso...
Ammettiamo invece la non esistenza di quello che tu chiami "io interiore" (=dio) uguale per tutti, ecc... La fusione è pura illusione, quello che vedi è qualcosa che la tua mente proietta sul mondo, come una "matrix", uno schermo che crei da solo per trasformare la "realtà" a tuo piacimento. Ma rimane inevitabilmente qualcosa che rientra nella categoria della soggettività... non estendibile ad altri, non dimostrabile razionalmente. Anche quì è questione di "fede" e la ragione ha poco da dimostrare...
No è dimostrabile razionalmente... diciamo che al momento tecnicamente non è molto semplice, perchè la natura dell'atomo e dell'energia tende a plasmarsi a forma del soggetto, ma è possibile come dire trasmigrare la propria essenza in un altro soggetto, il problema è che il soggetto ricevente deve essere preparato a farlo, e comunque facendo così si viola diciamo la regola che tiene insieme tutto! L'unica cosa da poter fare è diciamo far "assaggiare" a chi è appassionato, l'ebbrezza della pseudo non esistenza o esistenza infinita, dalla quale spesso non è piacevole risvegliarsi... (hihhi... 😆 vero')
Chiunque spesso è ammalato di depressione per esempio non è in grado nemmeno di vestirsi, perchè percepisce che la benchè minima banale scelta comporta un sacco di fluttuazioni e di conseguenze, e in seguito a ciò rimane paralizzato nell'indecisione... (la testa di medusa)....
3)
A questo punto l'unico vero masochismo è cercare di confondere i piani: quello razionale (estendibile a tutti) con quello irrazionale e soggettivo. Lì ti rendi conto della tua impotenza, ti rendi conto che non puoi controllare i due aspetti e fonderli.
L'aspetto razionale lo controlli se elimini ogni pregiàdizio irrazionale, sei scientifico al 100%. L'aspetto irrazionale lo controlli se conosci razionalmente la tua mente, ma come ho detto prima, in questo modo smette di essere irrazionale, in quanto comincia a sottostare ad alcune regole (anche se di fatto rimane soggettivo... IMHO).
Si in effetti hai ragione, se cerchi di sovradosare con l'uno o con l'altro compi un errore, li tieni ben separati e cerchi di equilibrarli... Sta infatti li la tua potenza, il fatto di riuscire a realizzare piano piano con pazienza infinita ciò che il tuo cuore e i tuoi sentimenti ti ordinano di fare... e mixando con la razionalità di non avere fretta, per quanto si avverta sempre il prurito di arrivare sempre in fondo!!!! Se riesci a sopravvivere a sto casino... fai già la più grande delle cose per te e per tutti!!! Poi se riesci a far girare qualche cosina in più il tuo mondo può solo che sorriderti!
STO MALE!!!!! 😀
Cita da Juliet su 12 Giugno 2006, 18:39LOL!!! Appena entrata nel topic ho visto che avevi 666 post!!! Invece erano 555... ah, gli scherzi della vista!!!
😆 😆 😆
Cmq... ho fatto una scelta, e siccome il vero banco di prova di una scelta è essere pronti a rifare la stessa scelta, eccomi quì a romperti le palle!
1) C'è una contraddizione in quello che dici. Tu parti da un presupposto (difficilmente dimostrabile, anche solo in maniera teorica), cioè che in un momento esiste una sola vita, o comunque, un solo essere pensante, un soggetto, chiamalo come vuoi.
la definizione di reale è molto empirica perchè non esiste realtà se non esiste un soggetto che la vede
anche la stessa realtà esterna segue degli schemi, che sono fusi col soggetto, se io ad esempio però nella mia mente vedo te allora vuol dire che io accetto la tua esistenza, e approvo il fatto che la tua esistenza sta entro le regole prefissate che il mio cervello accetta...
ecc...
Poi però dici che il tuo cervello (=la tua coscienza') confronta il tuo modello di realtà con quello di un altro ipotetico essere.
Quello che è reale per me è reale per te e viceversa, ed è proprio qui la fonte del bilanciamento relativistico, io confronto il mio essere col tuo essere per arrivare a stabilire un margine apprezzabile di realtà... Siamo l'uno per l'altro come un appiglio, un sostegno che tiene insieme un gradevole lavoro a maglia fatto di mila e mila nodi... che il cervello riesce a tenere insieme grazie anche all'esistenza del prossimo.... o del soggetto secondario od oggettivo..
Ma allora: o l'altro ipotetico essere non esiste ed è frutto della tua mente, o esiste eccome, in questo momento, e di fatto te non confronti un bel niente. Se riesci a dimostrare logicamente (non parlo di formule..). questo "paradosso", ok, altrimenti entri in contraddizione.
Se la prima affermazione fosse vera, esisterebbe solo una realtà immaginaria, in cui tu puoi davvero fare tutto quello che vuoi, in quanto anche gli altir sono immagini create da te. E una volta compreso questo, dovresti praticamente piegare i cucchiai (non solo vedere e sentire qualcosa, ma fare qualcosa praticamente) e scalare i grattacieli, un pò come in "Vanilla Sky", quando il protagonista ha la piena coscienza della realtà (conosce se stesso = conosce tutta la realtà) e può addirittura comandare agli altri di fare qualcosa, solo col pensiero.
Se la seconda affermazione è vera, invece, rientriamo nel discorso che ho fatto precedentemente: due piani, uno soggettivo ma relativo solo ad emozioni, non estendibile e dimostrabile e uno oggettivo, dimostrabile ma, di fatto, non modificabile col pensiero o la semplice forza di volontà (niente cucchiai piegati).
Altro appunto: tu parli di dimensioni temporali. Ok, ma per essere separati nel tempo, dovremmo esserlo anche nello spazio, se è vero che le due dimensioni sono di fatto collegate. Purtroppo anche quì cadi in contraddizione, a meno che non ammetti nuovamente l'esistenza di un "segnale portante", un mainframe a cui tutti i soggetti e le rispettive dimensioni sono collegate. Ma ancora una volta, il mainframe (nel film come nel tuo ragionamento) equivale a dio, e ancora una volta è questione di fede.
Precisamente come dici tu, quando vengono meno i piani temporali riesci a fondere il tuo io con quello del prossimo (lairliet :D), riuscendo ad arrivare allo stato pieno di illuminazione che corrisponde anche ad uno stato di non esistenza, qui di conseguenza vengono fuori degli agenti come dire logici, che cercano di ripristinare tutto all'ordine... riportando a posto o cancellando il tuo processo... trasformandoti... in un nuovo soggetto... però considerando, si cerca sempre di mantenere il più possibile l'esistenza in piedi.... se non è troppo dispendioso...
Parli ancora di piani temporali e ti rimando alla frase sopra.
2) Quello avviene quando cerchi di estendere il piano soggettivo, emotivo e anche illusorio (=non dimostrabile) al mondo esterno. Se trovi accanto a te una persona predisposta a fare esperienze personali simili, probabilmente la "fusione" avverrà. Ma ciò avviene anche col pensiero politico, con la filosofia in generale... è solo comunanza d'idee. Se poi la persona accanto a te si lascia un pò prendere la mano e vuole a tutti i costi vedere quello che vedi tu, è probabile che ci riesce ma non perché è illuminata, anzi, tutto il contrario, è più esaurita che mai...
Fortunatamente intervengono gli agenti esterni (=genitori e amici che magari vedono che sei fusa/o) o interni (=semplice istinto di sopravvivenza) e ti riportano a una separazione tra piano personale (che non modifica la realtà) e oggettivo. E a una non prevalenza di quello personale (...manie di grandezza..)..
No è dimostrabile razionalmente... diciamo che al momento tecnicamente non è molto semplice, perchè la natura dell'atomo e dell'energia tende a plasmarsi a forma del soggetto, ma è possibile come dire trasmigrare la propria essenza in un altro soggetto, il problema è che il soggetto ricevente deve essere preparato a farlo, e comunque facendo così si viola diciamo la regola che tiene insieme tutto!
Citando morole-playerheus, "dimostramelo". Citando l'Architetto, "non hai ancora risposto alla mia domanda".
:muto:
L'unica cosa da poter fare è diciamo far "assaggiare" a chi è appassionato, l'ebbrezza della pseudo non esistenza o esistenza infinita, dalla quale spesso non è piacevole risvegliarsi... (hihhi... 😀 vero')
No l'ebbrezza dell'aspetto irrazionale che prende il sopravvento. Svegliarsi (ohh finalmente una definizione corretta IMHO) è spiacevole ma inevitabile, a meno che non sei pronto per il manicomio o il cimitero.
Chiunque spesso è ammalato di depressione per esempio non è in grado nemmeno di vestirsi, perchè percepisce che la benchè minima banale scelta comporta un sacco di fluttuazioni e di conseguenze, e in seguito a ciò rimane paralizzato nell'indecisione... (la testa di medusa)....
Vero... ma non ha la minima attinenza con quanto detto sopra. I depressi esistono a prescindere dalle teorie filosofiche. E comunque i motivi della depressione non sono necessariamente quelli da te citati.
Si in effetti hai ragione, se cerchi di sovradosare con l'uno o con l'altro compi un errore, li tieni ben separati e cerchi di equilibrarli... Sta infatti li la tua potenza, il fatto di riuscire a realizzare piano piano con pazienza infinita ciò che il tuo cuore e i tuoi sentimenti ti ordinano di fare... e mixando con la razionalità di non avere fretta, per quanto si avverta sempre il prurito di arrivare sempre in fondo!!!! Se riesci a sopravvivere a sto casino... fai già la più grande delle cose per te e per tutti!!! Poi se riesci a far girare qualche cosina in più il tuo mondo può solo che sorriderti!
E' in contraddizione con quello che dici sopra. Posso darti un consiglio' Se conosci i motivi per cui il tuo io irrazionale e apparentemente incontrollabile (che può essere scambiato irrazionalmente con dio, con una potenza esterna ecc..). fa certi scherzi (che pertengono soltanto all'ambito delle percezioni... non modificano tangibilmente la realtà), lo controlli e lo domini.
STO MALE!!!!! 😀
A chi lo dici... faresti venire il mal di testa anche ad un proffo di filosofia o teologia!!! Per stasera basta, vado a leggere qualcosa di leggero (niente battute).
Ciao. 😉
LOL!!! Appena entrata nel topic ho visto che avevi 666 post!!! Invece erano 555... ah, gli scherzi della vista!!!
😆 😆 😆
Cmq... ho fatto una scelta, e siccome il vero banco di prova di una scelta è essere pronti a rifare la stessa scelta, eccomi quì a romperti le palle!
1) C'è una contraddizione in quello che dici. Tu parti da un presupposto (difficilmente dimostrabile, anche solo in maniera teorica), cioè che in un momento esiste una sola vita, o comunque, un solo essere pensante, un soggetto, chiamalo come vuoi.
la definizione di reale è molto empirica perchè non esiste realtà se non esiste un soggetto che la vede
anche la stessa realtà esterna segue degli schemi, che sono fusi col soggetto, se io ad esempio però nella mia mente vedo te allora vuol dire che io accetto la tua esistenza, e approvo il fatto che la tua esistenza sta entro le regole prefissate che il mio cervello accetta...
ecc...
Poi però dici che il tuo cervello (=la tua coscienza') confronta il tuo modello di realtà con quello di un altro ipotetico essere.
Quello che è reale per me è reale per te e viceversa, ed è proprio qui la fonte del bilanciamento relativistico, io confronto il mio essere col tuo essere per arrivare a stabilire un margine apprezzabile di realtà... Siamo l'uno per l'altro come un appiglio, un sostegno che tiene insieme un gradevole lavoro a maglia fatto di mila e mila nodi... che il cervello riesce a tenere insieme grazie anche all'esistenza del prossimo.... o del soggetto secondario od oggettivo..
Ma allora: o l'altro ipotetico essere non esiste ed è frutto della tua mente, o esiste eccome, in questo momento, e di fatto te non confronti un bel niente. Se riesci a dimostrare logicamente (non parlo di formule..). questo "paradosso", ok, altrimenti entri in contraddizione.
Se la prima affermazione fosse vera, esisterebbe solo una realtà immaginaria, in cui tu puoi davvero fare tutto quello che vuoi, in quanto anche gli altir sono immagini create da te. E una volta compreso questo, dovresti praticamente piegare i cucchiai (non solo vedere e sentire qualcosa, ma fare qualcosa praticamente) e scalare i grattacieli, un pò come in "Vanilla Sky", quando il protagonista ha la piena coscienza della realtà (conosce se stesso = conosce tutta la realtà) e può addirittura comandare agli altri di fare qualcosa, solo col pensiero.
Se la seconda affermazione è vera, invece, rientriamo nel discorso che ho fatto precedentemente: due piani, uno soggettivo ma relativo solo ad emozioni, non estendibile e dimostrabile e uno oggettivo, dimostrabile ma, di fatto, non modificabile col pensiero o la semplice forza di volontà (niente cucchiai piegati).
Altro appunto: tu parli di dimensioni temporali. Ok, ma per essere separati nel tempo, dovremmo esserlo anche nello spazio, se è vero che le due dimensioni sono di fatto collegate. Purtroppo anche quì cadi in contraddizione, a meno che non ammetti nuovamente l'esistenza di un "segnale portante", un mainframe a cui tutti i soggetti e le rispettive dimensioni sono collegate. Ma ancora una volta, il mainframe (nel film come nel tuo ragionamento) equivale a dio, e ancora una volta è questione di fede.
Precisamente come dici tu, quando vengono meno i piani temporali riesci a fondere il tuo io con quello del prossimo (lairliet :D), riuscendo ad arrivare allo stato pieno di illuminazione che corrisponde anche ad uno stato di non esistenza, qui di conseguenza vengono fuori degli agenti come dire logici, che cercano di ripristinare tutto all'ordine... riportando a posto o cancellando il tuo processo... trasformandoti... in un nuovo soggetto... però considerando, si cerca sempre di mantenere il più possibile l'esistenza in piedi.... se non è troppo dispendioso...
Parli ancora di piani temporali e ti rimando alla frase sopra.
2) Quello avviene quando cerchi di estendere il piano soggettivo, emotivo e anche illusorio (=non dimostrabile) al mondo esterno. Se trovi accanto a te una persona predisposta a fare esperienze personali simili, probabilmente la "fusione" avverrà. Ma ciò avviene anche col pensiero politico, con la filosofia in generale... è solo comunanza d'idee. Se poi la persona accanto a te si lascia un pò prendere la mano e vuole a tutti i costi vedere quello che vedi tu, è probabile che ci riesce ma non perché è illuminata, anzi, tutto il contrario, è più esaurita che mai...
Fortunatamente intervengono gli agenti esterni (=genitori e amici che magari vedono che sei fusa/o) o interni (=semplice istinto di sopravvivenza) e ti riportano a una separazione tra piano personale (che non modifica la realtà) e oggettivo. E a una non prevalenza di quello personale (...manie di grandezza..)..
No è dimostrabile razionalmente... diciamo che al momento tecnicamente non è molto semplice, perchè la natura dell'atomo e dell'energia tende a plasmarsi a forma del soggetto, ma è possibile come dire trasmigrare la propria essenza in un altro soggetto, il problema è che il soggetto ricevente deve essere preparato a farlo, e comunque facendo così si viola diciamo la regola che tiene insieme tutto!
Citando morole-playerheus, "dimostramelo". Citando l'Architetto, "non hai ancora risposto alla mia domanda".
:muto:
L'unica cosa da poter fare è diciamo far "assaggiare" a chi è appassionato, l'ebbrezza della pseudo non esistenza o esistenza infinita, dalla quale spesso non è piacevole risvegliarsi... (hihhi... 😀 vero')
No l'ebbrezza dell'aspetto irrazionale che prende il sopravvento. Svegliarsi (ohh finalmente una definizione corretta IMHO) è spiacevole ma inevitabile, a meno che non sei pronto per il manicomio o il cimitero.
Chiunque spesso è ammalato di depressione per esempio non è in grado nemmeno di vestirsi, perchè percepisce che la benchè minima banale scelta comporta un sacco di fluttuazioni e di conseguenze, e in seguito a ciò rimane paralizzato nell'indecisione... (la testa di medusa)....
Vero... ma non ha la minima attinenza con quanto detto sopra. I depressi esistono a prescindere dalle teorie filosofiche. E comunque i motivi della depressione non sono necessariamente quelli da te citati.
Si in effetti hai ragione, se cerchi di sovradosare con l'uno o con l'altro compi un errore, li tieni ben separati e cerchi di equilibrarli... Sta infatti li la tua potenza, il fatto di riuscire a realizzare piano piano con pazienza infinita ciò che il tuo cuore e i tuoi sentimenti ti ordinano di fare... e mixando con la razionalità di non avere fretta, per quanto si avverta sempre il prurito di arrivare sempre in fondo!!!! Se riesci a sopravvivere a sto casino... fai già la più grande delle cose per te e per tutti!!! Poi se riesci a far girare qualche cosina in più il tuo mondo può solo che sorriderti!
E' in contraddizione con quello che dici sopra. Posso darti un consiglio' Se conosci i motivi per cui il tuo io irrazionale e apparentemente incontrollabile (che può essere scambiato irrazionalmente con dio, con una potenza esterna ecc..). fa certi scherzi (che pertengono soltanto all'ambito delle percezioni... non modificano tangibilmente la realtà), lo controlli e lo domini.
STO MALE!!!!! 😀
A chi lo dici... faresti venire il mal di testa anche ad un proffo di filosofia o teologia!!! Per stasera basta, vado a leggere qualcosa di leggero (niente battute).
Ciao. 😉