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Milano: Chinatown si ribella
Cita da Rebel_Machine su 12 Aprile 2007, 23:14Wulf, te sei di Milano, che situazione c'era nei giorni scorsi in via sarole-playeri'
Wulf, te sei di Milano, che situazione c'era nei giorni scorsi in via sarole-playeri'
Cita da hard1 su 13 Aprile 2007, 7:16E' giàsto vedere le due versioni:
La protesta sarebbe partita da una multa inflitta a una commerciante che scaricava merci fuori orario dalla sua auto, nella quale si trovava anche una bimba di tre anni. La donna ha reagito e a darle man forte sono arrivati subito nuMerovingiani connazionali che avrebbero tentato di aggredire il vigile. Il reparto mobile giànto sul posto ha caricato un centinaio di cinesi che rispondevano lanciando bottiglie contro le forze dell'ordine. Alcuni hanno tentato di ribaltare una volante. Un testimone riferisce di aver visto un poliziotto in borghese estrarre la pistola e colpire una donna alla testa. Ma la polizia ha smentito categoricamente. La donna multata, portata via dai ghisa, insieme alla bambina che era con lei nell'automobile, è stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale, posta in stato di fermo e rilasciata dopo alcune ore. La commerciante si è poi recata al Pronto soccorso dell'ospedale Fatebenefratelli di Milano per essere visitata.
Secondo quanto ricostruito da alcuni testimoni, un primo momento di tensione si era già registrato in mattinata, intorno alle 10,30. Poi alle 12,30, in via Niccolini angolo via Bruno, la reazione contro la pattuglia dei vigili accusata dagli immigrati cinesi di aver malmenato una donna con una bambina dopo averle contestato la multa per parcheggio in doppia fila. Altri testimoni riferiscono che la pattuglia avrebbe cercato di far salire la donna insieme alla bambina sull'auto di servizio dopo che questa aveva opposto resistenza. A questo punto l'auto, con tre funzionari all'interno e alla quale hanno dato rinforzo altri agenti presenti in zona, è stata circondata da circa trecento persone. Rapidamente le strade del quartiere si sono riempite di altri immigrati che hanno cominciato ad inveire e a gridare contro le forze di polizia che sono giànte sul posto. Dopo la carica di alleggerimento della celere l'auto dei vigili è stata recuperata. Testimoni riferiscono di due auto ribaltate.
E' giàsto vedere le due versioni:
La protesta sarebbe partita da una multa inflitta a una commerciante che scaricava merci fuori orario dalla sua auto, nella quale si trovava anche una bimba di tre anni. La donna ha reagito e a darle man forte sono arrivati subito nuMerovingiani connazionali che avrebbero tentato di aggredire il vigile. Il reparto mobile giànto sul posto ha caricato un centinaio di cinesi che rispondevano lanciando bottiglie contro le forze dell'ordine. Alcuni hanno tentato di ribaltare una volante. Un testimone riferisce di aver visto un poliziotto in borghese estrarre la pistola e colpire una donna alla testa. Ma la polizia ha smentito categoricamente. La donna multata, portata via dai ghisa, insieme alla bambina che era con lei nell'automobile, è stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale, posta in stato di fermo e rilasciata dopo alcune ore. La commerciante si è poi recata al Pronto soccorso dell'ospedale Fatebenefratelli di Milano per essere visitata.
Secondo quanto ricostruito da alcuni testimoni, un primo momento di tensione si era già registrato in mattinata, intorno alle 10,30. Poi alle 12,30, in via Niccolini angolo via Bruno, la reazione contro la pattuglia dei vigili accusata dagli immigrati cinesi di aver malmenato una donna con una bambina dopo averle contestato la multa per parcheggio in doppia fila. Altri testimoni riferiscono che la pattuglia avrebbe cercato di far salire la donna insieme alla bambina sull'auto di servizio dopo che questa aveva opposto resistenza. A questo punto l'auto, con tre funzionari all'interno e alla quale hanno dato rinforzo altri agenti presenti in zona, è stata circondata da circa trecento persone. Rapidamente le strade del quartiere si sono riempite di altri immigrati che hanno cominciato ad inveire e a gridare contro le forze di polizia che sono giànte sul posto. Dopo la carica di alleggerimento della celere l'auto dei vigili è stata recuperata. Testimoni riferiscono di due auto ribaltate.
Cita da Wulfgar su 13 Aprile 2007, 8:46Io di milano'mi giànge nuova.sto un 40 km più su, a milano per fortuna ci studio e basta.
Cmq è una situazione che si è venuta a creare nel tempo, la tensione era nell'aria sopratutto per via dell'inasprimento dei controlli della polizia in quella zona.
Ovviamente alcuni dei nostri cari politici non hanno perso l'occasione per dire "via tutti i cinesi dall'italia".
Io di milano'mi giànge nuova.sto un 40 km più su, a milano per fortuna ci studio e basta.
Cmq è una situazione che si è venuta a creare nel tempo, la tensione era nell'aria sopratutto per via dell'inasprimento dei controlli della polizia in quella zona.
Ovviamente alcuni dei nostri cari politici non hanno perso l'occasione per dire "via tutti i cinesi dall'italia".
Cita da hard1 su 13 Aprile 2007, 9:31Nella mia città la popolazione cinese (perchè è una popolazione) ha letteralmente invaso un quartiere.
Fino a qualche anno fa era un quartiere normale nè di lusso nè il peggiore di Ancona e credo sia rimasto in questo modo. Loro se ne stanno tra di loro e si fanno i cavoli loro. Hanno le loro farmacie (definirle così mi sembra eccessivo) i loro ristoranti, le loro drogherie, supermercati ecc. Il punto è che quella zona è loro ormai. I vecchi abitanti, per lo più anziani, non riescono più a viverci perchè le abitudini sono completamente diverse e la vita (a detta loro) è diventata insostenibile.
Il punto non è che ci sono troppi cinesi e che andrebbero cacciati tutti. Il punto è sempre lo stesso: devono abituarsi ai nostri modi di vivere (quindi niente carico e scarico 24h al giorno, niente casino in mezzo alla strada 24h al giorno, ecc). e soprattutto alle nostre leggi.E, se possibile, evitare di colonizzare interi quartieri delle città.
Nella mia città la popolazione cinese (perchè è una popolazione) ha letteralmente invaso un quartiere.
Fino a qualche anno fa era un quartiere normale nè di lusso nè il peggiore di Ancona e credo sia rimasto in questo modo. Loro se ne stanno tra di loro e si fanno i cavoli loro. Hanno le loro farmacie (definirle così mi sembra eccessivo) i loro ristoranti, le loro drogherie, supermercati ecc. Il punto è che quella zona è loro ormai. I vecchi abitanti, per lo più anziani, non riescono più a viverci perchè le abitudini sono completamente diverse e la vita (a detta loro) è diventata insostenibile.
Il punto non è che ci sono troppi cinesi e che andrebbero cacciati tutti. Il punto è sempre lo stesso: devono abituarsi ai nostri modi di vivere (quindi niente carico e scarico 24h al giorno, niente casino in mezzo alla strada 24h al giorno, ecc). e soprattutto alle nostre leggi.
E, se possibile, evitare di colonizzare interi quartieri delle città.
Cita da mrmean su 13 Aprile 2007, 9:44Ovviamente alcuni dei nostri cari politici non hanno perso l'occasione per dire "via tutti i cinesi dall'italia".
E te pareva... 🙄
Il punto non è che ci sono troppi cinesi e che andrebbero cacciati tutti. Il punto è sempre lo stesso: devono abituarsi ai nostri modi di vivere (quindi niente carico e scarico 24h al giorno, niente casino in mezzo alla strada 24h al giorno, ecc). e soprattutto alle nostre leggi.
Effettivamente, se la legge non consentiva lo scarico della merce è assurda quella rivolta contro le forze dell'ordine.
Mah :'
Ovviamente alcuni dei nostri cari politici non hanno perso l'occasione per dire "via tutti i cinesi dall'italia".
E te pareva... 🙄
Il punto non è che ci sono troppi cinesi e che andrebbero cacciati tutti. Il punto è sempre lo stesso: devono abituarsi ai nostri modi di vivere (quindi niente carico e scarico 24h al giorno, niente casino in mezzo alla strada 24h al giorno, ecc). e soprattutto alle nostre leggi.
Effettivamente, se la legge non consentiva lo scarico della merce è assurda quella rivolta contro le forze dell'ordine.
Mah :'
Cita da godfather su 13 Aprile 2007, 11:02al tg ho sentito direi che si sono avvelenati xche le multe le fanno solo ai cinesi...se sei italiano e scarichi fuori orario la multa non la prendi...almeno cosi dicono...a me sembra un pò strano comunque detta cosi.
x quello che vedo io a roma l'esquilino e piazza vittorio è diventata zona loro come se fosse un ghetto.è per questo che non si abitueranno alle nostre regole e alle nostre leggi...xche se si fanno il ghetto e sono tutti loro poi se la gestiscono da se come se fosse uno stato a parte...e questo in teoria dovrebbe essere evitato dalle istituzioni a priori...cercare di impedire la formazione di ghetti.
al tg ho sentito direi che si sono avvelenati xche le multe le fanno solo ai cinesi...se sei italiano e scarichi fuori orario la multa non la prendi...almeno cosi dicono...a me sembra un pò strano comunque detta cosi.
x quello che vedo io a roma l'esquilino e piazza vittorio è diventata zona loro come se fosse un ghetto.è per questo che non si abitueranno alle nostre regole e alle nostre leggi...xche se si fanno il ghetto e sono tutti loro poi se la gestiscono da se come se fosse uno stato a parte...e questo in teoria dovrebbe essere evitato dalle istituzioni a priori...cercare di impedire la formazione di ghetti.
Cita da Rebel_Machine su 13 Aprile 2007, 16:29Io di milano'mi giànge nuova.sto un 40 km più su, a milano per fortuna ci studio e basta.
che ne sò oh, m'ero fatto questa idea. Ci bazzichi però...non me so sbagliato del tutto.
tornando IT, che dire di Prato' Un'intera città divenuta "ghetto", i residenti da generazioni hanno lasciato tutti, hanno perfino i loro quotidiani "in lingua".
Io comunque non apprezzo molto questo atteggiamento di "nostro" paese, "nostri" ritmi, "nostre" tradizioni, "nostri" quartieri. Non fa altro che alimentare insensati atteggiamenti retrogradi e (è il caso di usare il termine) xenofobi.
Io di milano'mi giànge nuova.sto un 40 km più su, a milano per fortuna ci studio e basta.
che ne sò oh, m'ero fatto questa idea. Ci bazzichi però...non me so sbagliato del tutto.
tornando IT, che dire di Prato' Un'intera città divenuta "ghetto", i residenti da generazioni hanno lasciato tutti, hanno perfino i loro quotidiani "in lingua".
Io comunque non apprezzo molto questo atteggiamento di "nostro" paese, "nostri" ritmi, "nostre" tradizioni, "nostri" quartieri. Non fa altro che alimentare insensati atteggiamenti retrogradi e (è il caso di usare il termine) xenofobi.
Cita da godfather su 13 Aprile 2007, 16:50Io di milano'mi giànge nuova.sto un 40 km più su, a milano per fortuna ci studio e basta.
che ne sò oh, m'ero fatto questa idea. Ci bazzichi però...non me so sbagliato del tutto.
tornando IT, che dire di Prato' Un'intera città divenuta "ghetto", i residenti da generazioni hanno lasciato tutti, hanno perfino i loro quotidiani "in lingua".
Io comunque non apprezzo molto questo atteggiamento di "nostro" paese, "nostri" ritmi, "nostre" tradizioni, "nostri" quartieri. Non fa altro che alimentare insensati atteggiamenti retrogradi e (è il caso di usare il termine) xenofobi.
sono perfettamente d'accorto con te.
è il concetto di "noi" e "voi" che è alla base dei casini.x questo dico che il ghetto è la fonte dei problemi...se si mischiasse le gente in maniera omogenea in tutta la città non si avrebbero gruppi isolati ed emarginati che altrimenti,come succede appunto in ogni quartiere tipo l'esquilino,si sentirebbero autorizzati e costretti ad arrangiarsi da soli con le loro leggi. un pò come successe nelle little italy americane in nacque la mafia.
Io di milano'mi giànge nuova.sto un 40 km più su, a milano per fortuna ci studio e basta.
che ne sò oh, m'ero fatto questa idea. Ci bazzichi però...non me so sbagliato del tutto.
tornando IT, che dire di Prato' Un'intera città divenuta "ghetto", i residenti da generazioni hanno lasciato tutti, hanno perfino i loro quotidiani "in lingua".
Io comunque non apprezzo molto questo atteggiamento di "nostro" paese, "nostri" ritmi, "nostre" tradizioni, "nostri" quartieri. Non fa altro che alimentare insensati atteggiamenti retrogradi e (è il caso di usare il termine) xenofobi.
sono perfettamente d'accorto con te.
è il concetto di "noi" e "voi" che è alla base dei casini.x questo dico che il ghetto è la fonte dei problemi...se si mischiasse le gente in maniera omogenea in tutta la città non si avrebbero gruppi isolati ed emarginati che altrimenti,come succede appunto in ogni quartiere tipo l'esquilino,si sentirebbero autorizzati e costretti ad arrangiarsi da soli con le loro leggi. un pò come successe nelle little italy americane in nacque la mafia.
Cita da godfather su 13 Aprile 2007, 16:51Io di milano'mi giànge nuova.sto un 40 km più su, a milano per fortuna ci studio e basta.
che ne sò oh, m'ero fatto questa idea. Ci bazzichi però...non me so sbagliato del tutto.
tornando IT, che dire di Prato' Un'intera città divenuta "ghetto", i residenti da generazioni hanno lasciato tutti, hanno perfino i loro quotidiani "in lingua".
Io comunque non apprezzo molto questo atteggiamento di "nostro" paese, "nostri" ritmi, "nostre" tradizioni, "nostri" quartieri. Non fa altro che alimentare insensati atteggiamenti retrogradi e (è il caso di usare il termine) xenofobi.
sono perfettamente d'accorto con te.
è il concetto di "noi" e "voi" che è alla base dei casini.x questo dico che il ghetto è la fonte dei problemi...se si mischiasse le gente in maniera omogenea in tutta la città non si avrebbero gruppi isolati ed emarginati che altrimenti,come succede appunto in ogni quartiere tipo l'esquilino,si sentirebbero autorizzati e costretti ad arrangiarsi da soli con le loro leggi. un pò come successe nelle little italy americane in cui nacque la mafia.
Io di milano'mi giànge nuova.sto un 40 km più su, a milano per fortuna ci studio e basta.
che ne sò oh, m'ero fatto questa idea. Ci bazzichi però...non me so sbagliato del tutto.
tornando IT, che dire di Prato' Un'intera città divenuta "ghetto", i residenti da generazioni hanno lasciato tutti, hanno perfino i loro quotidiani "in lingua".
Io comunque non apprezzo molto questo atteggiamento di "nostro" paese, "nostri" ritmi, "nostre" tradizioni, "nostri" quartieri. Non fa altro che alimentare insensati atteggiamenti retrogradi e (è il caso di usare il termine) xenofobi.
sono perfettamente d'accorto con te.
è il concetto di "noi" e "voi" che è alla base dei casini.x questo dico che il ghetto è la fonte dei problemi...se si mischiasse le gente in maniera omogenea in tutta la città non si avrebbero gruppi isolati ed emarginati che altrimenti,come succede appunto in ogni quartiere tipo l'esquilino,si sentirebbero autorizzati e costretti ad arrangiarsi da soli con le loro leggi. un pò come successe nelle little italy americane in cui nacque la mafia.
Cita da mrmean su 13 Aprile 2007, 17:37La bandiera della Repubblica Popolare Cinese è stata issata su Milano, sventolata dai balconi. La stella a cinque punte su sfondo rosso ha brillato durante una calda giornata di primavera. E' la vittoria della più importante Chinatown di Europa contro i vigili e la loro volontà di fare le multe. Le forze antisommossa sono intervenute, ma sono state respinte, 14 sono finiti all'ospedale. Alcune auto sono state ribaltate. Anche i cinesi le hanno prese e cinque sono stati ricoverati.
Sembra che tutto sia nato dallo zelo di una vigilessa e dalla reazione della comunità cinese. Ma una multa non può scatenare una rivolta. La diversità, la mancata integrazione e le tensioni che durano da anni sì. Via Paolo Sarole-playeri e dintorni sono un ghetto, o meglio un autoghetto. E' come essere a Pechino, forse meglio. I negozi italiani scompaiono, i vecchi residenti se ne vanno. E' un'enclave.
I ghetti, ce lo insegna la Storia, portano male a chi li abita. Sono centri di solidarietà culturale e etnica. Ma sono isolati, circondati dal mare dei diversi.
Mi hanno colpito le tante bandiere cinesi, l'orgoglio di chi le portava. E mi sono chiesto quale significato hanno. Una volta chi arrivava a Milano voleva subito farsi adottare e diventare milanes. Oggi si porta la bandiera da casa.
I ghetti sono pericolosi per chi ci vive, odiati da chi li circonda. L'integrazione è l'obiettivo che abbiamo per chi arriva nel nostro Paese' E allora integriamoli e proibiamo i ghetti. In un quartiere non deve poter vivere più di una certa percentuale di nordafricani, di cinesi, di filippini, insieme agli italiani. Lo stesso nelle scuole. E chi arriva deve volersi integrare, imparare la nostra lingua, sventolare la nostra bandiera. O andarsene. L'Italia non ha mai avuto guerre di religione e guerre etniche. Andarsele a cercare è da temerari e anche un po' da idioti.Beppe è un grande :ok:
La bandiera della Repubblica Popolare Cinese è stata issata su Milano, sventolata dai balconi. La stella a cinque punte su sfondo rosso ha brillato durante una calda giornata di primavera. E' la vittoria della più importante Chinatown di Europa contro i vigili e la loro volontà di fare le multe. Le forze antisommossa sono intervenute, ma sono state respinte, 14 sono finiti all'ospedale. Alcune auto sono state ribaltate. Anche i cinesi le hanno prese e cinque sono stati ricoverati.
Sembra che tutto sia nato dallo zelo di una vigilessa e dalla reazione della comunità cinese. Ma una multa non può scatenare una rivolta. La diversità, la mancata integrazione e le tensioni che durano da anni sì. Via Paolo Sarole-playeri e dintorni sono un ghetto, o meglio un autoghetto. E' come essere a Pechino, forse meglio. I negozi italiani scompaiono, i vecchi residenti se ne vanno. E' un'enclave.
I ghetti, ce lo insegna la Storia, portano male a chi li abita. Sono centri di solidarietà culturale e etnica. Ma sono isolati, circondati dal mare dei diversi.
Mi hanno colpito le tante bandiere cinesi, l'orgoglio di chi le portava. E mi sono chiesto quale significato hanno. Una volta chi arrivava a Milano voleva subito farsi adottare e diventare milanes. Oggi si porta la bandiera da casa.
I ghetti sono pericolosi per chi ci vive, odiati da chi li circonda. L'integrazione è l'obiettivo che abbiamo per chi arriva nel nostro Paese' E allora integriamoli e proibiamo i ghetti. In un quartiere non deve poter vivere più di una certa percentuale di nordafricani, di cinesi, di filippini, insieme agli italiani. Lo stesso nelle scuole. E chi arriva deve volersi integrare, imparare la nostra lingua, sventolare la nostra bandiera. O andarsene. L'Italia non ha mai avuto guerre di religione e guerre etniche. Andarsele a cercare è da temerari e anche un po' da idioti.
Beppe è un grande :ok: