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Milano: Chinatown si ribella

adsasdasdasdasdas 😆 😆 😆

Premesso che non ho nulla contro i cinesi e le lanterne,
credo che i toni di "vergogna" che leggo qui sopra siano frutto
di una totale non comprensione della questione.
I centri storici delle nostre città sono (e ove non lo sono andrebbero)
tutelati da precise regole di architettura urbana.
Ad esempio nel centro di Torino i Mc Donalds hanno dovuto adottare
un look uniforme alle vetrine storiche, senza M e colori.
Se ci sono di mezzo le lanterne un provvedimento estetico diventa un
segno di razzismo degli italiani.
Bha, solito terzomondismo fuori luogo.
Non aggiàngo altro se non mi accusano di essere grasso non avendo visto di persona la muraglia cinese 🙂

antiestetiche lo sono anche il 90% delle insegne dei negozi italiani... non prendiamoci in giro
che poi la situazione di Treviso è assurda, e tale Gentilini ne ha fatte delle belle in passato.

e a quanto pare continua...

edit: terzomondismo' confondiamo gli oggetti ora'

antiestetiche lo sono anche il 90% delle insegne dei negozi italiani...

Non si parla di insegne brutte. Si parla di insegne fuori legge. Nei centri storici oltre a chiedere 1000 permessi per riafare una semplice persiana (perchè devono essere tutte uguali), devi chiederne almeno 10.000 per fare le vetrine (nei rari casi in cui è permesso) perchè devono rispettare rigidissime norme di "uguaglianza" rispetto a quello che è il contesto del quartiere. Almeno così è ad Ancona.

Che poi siano antiestetiche, nel contesto, c'entra poco o niente...

si vabbè mi sarò espresso male MA qui si sta cercando di cambiare le carte in tavola: le fanno togliere perché sono cinesi, quindi asiatiche, quindi orientali.

Non c'è un bel niente da interole-playerretare, si tratta di puro razzismo bigottista italiota.

che poi attenzione, ripeto, il tizio in questione non è nuovo a simili uscite. C'è poi chi gli vai dietro, vedi sto cazzone di AN:[i:f9848fa5fb]
«Non vedo perchè non debbano mettersi in regola anche i cinesi: vogliono pari diritti, e quindi si devono accollare anche gli stessi oneri dei trevigiani. Oltretutto, ci sono troppi ristoranti cinesi in città e, per giànta, sono sempre vuoti. Non capisco come possano sopravvivere, a meno che non abbiano le spalle coperte da qualche traffico a noi poco chiaro».[/i:f9848fa5fb]

Io ho dovuto chiedere mille permessi per mettere la mia, e ho il negozio sulla statale......, ora il punto è: questa uscita è stata strumentalizzata, o le insegne cinesi dei ristoranti erano effettivamente in regola, ed è solo una cosa contro la Cinesità''

Questo perchè a parlare per ipotesi si fa presto sia in una direzione che nell'altra.....

Quindi chiedo :
Le insegne Cinesi già installate e presenti nei ristoranti in questione, hanno avuto l'autorizzazione per essere installate'

Se si allora c'è evidentemente un problema di xenofobismo, se no e le insegne sono state installate senza permesso, allora non hanno ragione di stare su.

Quindi il problema è : sono fuorilegge'
Se sono fuorilegge e vengono esposte, chi sbaglia non è chi le vuole far togliere , ma chi le ha messe.

Rebel per la cronaca secondo me ciò che ha detto il tizio di AN non fa una grinza,non ha detto nulla di razzista e ha puntato il dito su una cosa lampante agli occhi di tutti,la maggior parte di negozi e attività nelle chinatown sono coperture per riciclare denaro sporco dalle mafie cinesi.
sulla faccenda trevigiana sarei totalmente d'accordo con FA,adam e hard1 se non fosse che si sta parlando di gentilini e del comune di treviso,e allora mi viene il sospetto che delle regole d'urbanistica gliene fotta ben poco e vogliono solo continuare a mettere sale su una ferita ancora aperta e pericolosa come la questione cinese,ma magari mi sbaglio....
oggi ne ho sentito una altra delle loro riguardo gli incentivi alla natalità:nel 2005 si propose di donare 1000 euro alle famiglie che procreavano un bimbo,AN ha proposto di continuare ed allargare la proposta in futuro(e fino a qui non fa una grinza) e poi la lega ha rilanciato proponendo un incentivo di addirittura 1800euro però soltanto alle coppie italiane...ma che razza di bastardo animale è uno che nel 2007 continua a diversificare le razze e gli uomini per nazionalità,ragionando ancora con questo "noi" e "loro"....x me sono razzisti retrogradi che non hanno mai messo piede fuori casa,dei poveri ignoranti che (nella loro ottica) hanno mandato in parlamento i loro degni rappresentanti vedi calderoli castelli etc. etc.
passerò io per discriminatore e razzista nei confronti della lega,e probabilmente è anche un pò cosi...ma è veramente gente per cui ho disgusto.

eh si certo ora avere un'attività che, a detta di uno che se ne intende (cioè un politico, uno che sicuramente ha un equilibrio, un metro, una capacità di osservaz...lasciamo perdere che è meglio), è "sempre vuota" costituisce prova di attività illecite... nnamo bene, il trionfo degli stereotipati luoghi comuni. That's Italy!

che poi se c'avete sospetti su ste presunte attività basta indagare a fondo, i tremilamilioni di corole-playeri di polizia li abbiamo per questo.

Per quanto riguarda le lanterne: per la legge sono equiparate alla insegne, bene. Per le insegne si paga una tassa annua e i ristoranti in questione fino allo scorso anno hanno pagato tale tassa. Immagino che al tempo venissero considerate legali visto che il comune di Treviso ci riscuoteva dei soldi sopra. E mo' quest'anno di botto vanno tolte in attesa di avere sti fantomatici permessi che ne certifichino "l'integrazione Architettonica". Cosa che non daranno mai.

Ma discorsi burocratici a parte il punto è che questa dell'amministrazione leghista di Treviso non è altro che un PROVOCAZIONE. Una cosa simile avevano tentato di farla anche con venditori di Kebab.

Quello che scoraggia è che si preoccupano delle lanterne cinesi quando fino a due settimane fa hanno avuto l'incendio alla DeLonghi, l'aminato e intossicazioni varie. Il tutto taciuto e negato dal comune stesso. Ma che volete, la Delonghi è italiana... e anche leghista...

Riapro una parentesi solo per quello che riguarda le insegne:

Da tre anni tutti gli esercenti della mia zona , pur avendo delle insegne da molti anni prima hanno dovuto presentare una nuova domanda con tanto di misurazioni fatte da un geometra e relativo progetto per continuare a tenerle, nonostante sopr ci si pagassero già le tasse, forse è questo che intende il politico. (per la cronaca lo sapete chè ce una tassa sull'obra che proiettano i cartelloni pubblicitari su terreno pubblico')

Rebel per la cronaca secondo me ciò che ha detto il tizio di AN non fa una grinza,non ha detto nulla di razzista e ha puntato il dito su una cosa lampante agli occhi di tutti,la maggior parte di negozi e attività nelle chinatown sono coperture per riciclare denaro sporco dalle mafie cinesi.

La verità caro mio è che se un' uscita così fosse stata fatta ad una grossa azienda o a un intero settore italiano sarebbero fioccate le querele. In questo paese per fortuna esiste ancora la supposta innocenza. Permettersi di giàdicare un settore intero cone queste "verità personali" è veramente incivile. Purtroppo però i cinesi non hanno una rappresentanza a livello politico e non hanno i soldi per poter replicare con una denuncia alla presunzione di chi fa supposizioni di criminalità. Peraltro col cattivo gusto che regna oggigiorno, un tocco di colore e di movimento non mi farebbe proprio schifo. E comunque è buffo vedere la destra, paladina della piena libertà sulla proprietà privata che si oppone e non permette di usufruirne a dei cittadini.
Tra l' altro sono geometra e capisco perfettamente la limitazione in centro storico riguardo le iniziative personali. Resta però il fatto che la lanterna o la facciata di un ristorante cinese è proprio il simbolo di quella diversità di culture che tra l' altro esisteva ben prima della nascita di Treviso come città. Se facciamo tanto casino per degli addobbi nel proprio negozio, allora cosa dovremmo fare a chi scrive "Juve merda, o "Sara ti amo" sui palazzi storici' Dargli la sedia'

G

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