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Neo: una macchina'
Cita da neo_lyt su 25 Novembre 2005, 14:45beh Neo è entrambi!
Solo una macchina puo modificare il codice.
Solo un umano puo provare emozioni reali (non fittizie come rhama kandra).
almeno secondo me.. ^^
beh Neo è entrambi!
Solo una macchina puo modificare il codice.
Solo un umano puo provare emozioni reali (non fittizie come rhama kandra).
almeno secondo me.. ^^
Cita da Juliet su 25 Novembre 2005, 14:55A me piace considerare le cose in modo chiaro... quello che sta dietro può anche essere una lettura secondaria e condizionata da come si vorrebbe vedere il film o in generale qualcosa...
Neo è umano, un umano scelto dalle macchine e dagli uomini, che deve compiere il suo destino, volente o nolente... il resto è secondario, almeno credo, e considerare Morole-playerheus come il male mi sa di sbagliato. Morole-playerheus crede in quello che fa, poi, tutti sbagliano e questo fa parte dell'essere umani!
😉
A me piace considerare le cose in modo chiaro... quello che sta dietro può anche essere una lettura secondaria e condizionata da come si vorrebbe vedere il film o in generale qualcosa...
Neo è umano, un umano scelto dalle macchine e dagli uomini, che deve compiere il suo destino, volente o nolente... il resto è secondario, almeno credo, e considerare Morole-playerheus come il male mi sa di sbagliato. Morole-playerheus crede in quello che fa, poi, tutti sbagliano e questo fa parte dell'essere umani!
😉
Cita da lairbox su 26 Novembre 2005, 1:54Quindi Neo rappresenta un io trascendente il significato nel tempo di evoluzione dell'essere correlato alla percezione del simbiontico rapporto fra macchine ed umani'''''
Precisamente... quella frase che dice l'Architetto, ma che viene molto trscurata, è una delle chiavi..
"Nonostante il tuo processo ha alterato la tua coscienza, tu resti irrevocabilmente umano" Il problema è proprio qui... nella conoscenza di Neo, il processo che Neo compie è quello del "Temet Nosce" ossia della conoscenza profonda di se stessi, il percorso di Neo sta proprio nell'immergersi in se stessi tanto e talmente da arrivare alla verità...Parte da uomo, semplice umano, provante emozioni umane, affina la sua conoscenza ed intraprende la conoscenza di se stesso, della sua parte malvagia e buona, le riunisce e ribilancia l'equazione, diventando lui stesso il sommo..
Ma il processo è ciclico, ogni volta che si esegue il reload c'è come uno scambio di posizioni, una specie di gioco delle sedie,, nelle quali il gioco The Matrix ed i percorsi prendono strane viziose strade... il Dio precedente potrebbe diventare esule, e diventare la nuova versione del Merovingio... in un ciclo di crescita.. nei vari stadi di se stessi, Oracolo si associa a tutte le figure femminili e Architetto a quelle maschili.. molto, come dire, atte ad essere schierate da una o dall'altra parte... Matrix o Zion che sia...
Ergo.. Neo è umano ma trascende in divinità...
Quindi Neo rappresenta un io trascendente il significato nel tempo di evoluzione dell'essere correlato alla percezione del simbiontico rapporto fra macchine ed umani'''''
Precisamente... quella frase che dice l'Architetto, ma che viene molto trscurata, è una delle chiavi..
"Nonostante il tuo processo ha alterato la tua coscienza, tu resti irrevocabilmente umano" Il problema è proprio qui... nella conoscenza di Neo, il processo che Neo compie è quello del "Temet Nosce" ossia della conoscenza profonda di se stessi, il percorso di Neo sta proprio nell'immergersi in se stessi tanto e talmente da arrivare alla verità...
Parte da uomo, semplice umano, provante emozioni umane, affina la sua conoscenza ed intraprende la conoscenza di se stesso, della sua parte malvagia e buona, le riunisce e ribilancia l'equazione, diventando lui stesso il sommo..
Ma il processo è ciclico, ogni volta che si esegue il reload c'è come uno scambio di posizioni, una specie di gioco delle sedie,, nelle quali il gioco The Matrix ed i percorsi prendono strane viziose strade... il Dio precedente potrebbe diventare esule, e diventare la nuova versione del Merovingio... in un ciclo di crescita.. nei vari stadi di se stessi, Oracolo si associa a tutte le figure femminili e Architetto a quelle maschili.. molto, come dire, atte ad essere schierate da una o dall'altra parte... Matrix o Zion che sia...
Ergo.. Neo è umano ma trascende in divinità...
Cita da Suillo su 26 Novembre 2005, 3:56Io sono dell'idea (e l'ho già detto da più parti) che bisognerebbe uscire dalla visione dualistica: la contrapposizione uomo-macchina non ha quasi più motivo di essere, visto che gli umani sono praticamente dei cyborg (spinotti in testa), e le macchine sono in tutto e per tutto simili all'uomo, addirittura in grado di provare sentimenti....
Mi associo con quelli che ritengono che Neo non possa essere considerato una macchina e trovo il discorso di BannedOne profondamente ispiratorio. Provare a pensare Neo come una macchina spiegando parzialmente i punti che elencava Konte in apertura del topic, non è possibile, secondo me, dagli indizi espliciti della Trilogia. Il discorso trova solo senso alla luce di quello che dice BannedOne cioè dualismo, dobbiamo "complicare" le categorie con cui classifichiamo i personaggi della Trilogia, non più 2 grossi contenitori separati UMANI e MACCHINE, ma una trama che si svolge mettendo in luce aspetti da "macchina" degli umani (quelli elencati da Konte per Neo ad esempio) e aspetti da "umano" delle macchine (il deus ex machina, Smith che è stufo di questa prigione, questo zoo), ma questo è già a un altro livello di descrizione del film, un conto è chiedersi se Neo è un macchina in senso stretto (mia risposta: no!), un conto è chiedersi quanto possa essere considerato una macchina (mia risposta: moltissimo, probabilmente più di tutti gli umani).
Non è solo Neo che è un ibrido, non sono solo i rsvegliati ad essere "cyborg", sono tutti ibridi (e lo siamo anche noi).
...
Noi diamo vita (energia) a loro, loro la danno a noi. Entrambi diventiamo sempre un pò più simili all'altro, in un processo di simbiosi, coevoluzione, coadattamento.E' interessante notare come questo dualismo, sia pervasivo nel senso di cooperazione necessaria tra uomini e macchine, ma molto preciso nell'applicarsi al pensiero e all'azione dei personaggi. Infatti, secondo me, questo aspetto duale vale molto di più per Neo e Smith che per tutti gli altri, ma all'interno di tutti gli altri ci sono ancora delle differenze che li rendono gerarchizzati.
es. Morole-playerheus è molto più duale di tutti gli altri capitani delle navi (comprende a fondo la logica e le esigenze delle macchine (e perché no, rientra perfettamente nel modo di pensare delle macchine)), così lo è l'Oracolo rispetto agli altri programmi, ecc.
Insomma io assegnerei un'etichetta di DUALISMO ad ogni personaggio con un valore diverso e cercherei una controparte nell'altra categoria. Questo ci permetterebbe di ricostruire Matrix e leggerlo in chiave di "quanto è duale un personaggio", quanto comunica simbolicamente con l'altra categoria. A me sembra sensato.Non so se quest'idea era già venuta fuori, o se sembra una cosa strampalata, mi scuso
(d'altronde è anche una certa ora e dovrei imparare a postare in orari più umani :D). Non proseguo perchè sto scivolando un bel pò OT, ma spero si capisca.
Io sono dell'idea (e l'ho già detto da più parti) che bisognerebbe uscire dalla visione dualistica: la contrapposizione uomo-macchina non ha quasi più motivo di essere, visto che gli umani sono praticamente dei cyborg (spinotti in testa), e le macchine sono in tutto e per tutto simili all'uomo, addirittura in grado di provare sentimenti....
Mi associo con quelli che ritengono che Neo non possa essere considerato una macchina e trovo il discorso di BannedOne profondamente ispiratorio. Provare a pensare Neo come una macchina spiegando parzialmente i punti che elencava Konte in apertura del topic, non è possibile, secondo me, dagli indizi espliciti della Trilogia. Il discorso trova solo senso alla luce di quello che dice BannedOne cioè dualismo, dobbiamo "complicare" le categorie con cui classifichiamo i personaggi della Trilogia, non più 2 grossi contenitori separati UMANI e MACCHINE, ma una trama che si svolge mettendo in luce aspetti da "macchina" degli umani (quelli elencati da Konte per Neo ad esempio) e aspetti da "umano" delle macchine (il deus ex machina, Smith che è stufo di questa prigione, questo zoo), ma questo è già a un altro livello di descrizione del film, un conto è chiedersi se Neo è un macchina in senso stretto (mia risposta: no!), un conto è chiedersi quanto possa essere considerato una macchina (mia risposta: moltissimo, probabilmente più di tutti gli umani).
Non è solo Neo che è un ibrido, non sono solo i rsvegliati ad essere "cyborg", sono tutti ibridi (e lo siamo anche noi).
...
Noi diamo vita (energia) a loro, loro la danno a noi. Entrambi diventiamo sempre un pò più simili all'altro, in un processo di simbiosi, coevoluzione, coadattamento.
E' interessante notare come questo dualismo, sia pervasivo nel senso di cooperazione necessaria tra uomini e macchine, ma molto preciso nell'applicarsi al pensiero e all'azione dei personaggi. Infatti, secondo me, questo aspetto duale vale molto di più per Neo e Smith che per tutti gli altri, ma all'interno di tutti gli altri ci sono ancora delle differenze che li rendono gerarchizzati.
es. Morole-playerheus è molto più duale di tutti gli altri capitani delle navi (comprende a fondo la logica e le esigenze delle macchine (e perché no, rientra perfettamente nel modo di pensare delle macchine)), così lo è l'Oracolo rispetto agli altri programmi, ecc.
Insomma io assegnerei un'etichetta di DUALISMO ad ogni personaggio con un valore diverso e cercherei una controparte nell'altra categoria. Questo ci permetterebbe di ricostruire Matrix e leggerlo in chiave di "quanto è duale un personaggio", quanto comunica simbolicamente con l'altra categoria. A me sembra sensato.
Non so se quest'idea era già venuta fuori, o se sembra una cosa strampalata, mi scuso
(d'altronde è anche una certa ora e dovrei imparare a postare in orari più umani :D). Non proseguo perchè sto scivolando un bel pò OT, ma spero si capisca.
Cita da neve su 26 Novembre 2005, 9:20Ot
Non è forse dualistico in un certo senso il binomio Matrice/Sorgente'
E' da un pò che lo ritengo la vera chiave di lettura.
Ot
Non è forse dualistico in un certo senso il binomio Matrice/Sorgente'
E' da un pò che lo ritengo la vera chiave di lettura.
Cita da anderson_a6 su 26 Novembre 2005, 19:16Quindi Neo rappresenta un io trascendente il significato nel tempo di evoluzione dell'essere correlato alla percezione del simbiontico rapporto fra macchine ed umani'''''
Precisamente... quella frase che dice l'Architetto, ma che viene molto trscurata, è una delle chiavi..
😯
Quindi Neo rappresenta un io trascendente il significato nel tempo di evoluzione dell'essere correlato alla percezione del simbiontico rapporto fra macchine ed umani'''''
Precisamente... quella frase che dice l'Architetto, ma che viene molto trscurata, è una delle chiavi..
😯
Cita da lairbox su 27 Novembre 2005, 1:26Quindi Neo rappresenta un io trascendente il significato nel tempo di evoluzione dell'essere correlato alla percezione del simbiontico rapporto fra macchine ed umani'''''
Precisamente... quella frase che dice l'Architetto, ma che viene molto trscurata, è una delle chiavi..
😯
OT OT
Tranqui...
...di lettura del film......o......di insegnamento di vita... :benedizione:...Ooooo al massimo... di manipolazione mentale... :agent:
Per quello che cercare di capire se è una macchina o un umano non ha un gran senso... poichè entrambi compiono il percorso verso la perfezione di coesistenza simbiotica... E non è neanche detto che gli esseri umani presenti su Zion siano esseri creati dalle macchine in tutto e per tutto, quindi software messi su macchine biocompatibili... un tentativo di creazione e di programmazione del biologico atto all'evoluzione di macchina non solo a senso unico ma provante emozioni e macchina umana razionale e perfetta, che possa aiutare a progredire le stesse macchine attraverso le tradizioni umane... evoluzione... le macchine tentano di evolvere per mezzo degli esseri umani...
Il fatto di come un software come Smith possa essere passato su un corole-playero umano, fa capire che anche tutti gli esseri umani provengono da Matrix e ne sono figli (e come l'io di una persona possa passare facilmente di corole-playero in corole-playero), Matrix li genera li programma e li gestisce come macchine, come per esempio le nostre memorie o chiavi usb, e paragona il corole-playero umano ad un involucro di tipo diverso a quello cui sono abituati di solito le macchine.. e che alcune rifiutano... ma che serve a comprendere alle macchine che cosa derivi a livello singolare personale all'interno del corole-playero umano quando ci si emoziona.
Come arrivare al rompicapo di unire ragione e sentimento, sensazione, bilanciandole senza autodistruggersi...Notte!!! :sleep:
Troooppo giàsto... 😎
Wild boys... :ok: Wild boys... :buu:
Quindi Neo rappresenta un io trascendente il significato nel tempo di evoluzione dell'essere correlato alla percezione del simbiontico rapporto fra macchine ed umani'''''
Precisamente... quella frase che dice l'Architetto, ma che viene molto trscurata, è una delle chiavi..
😯
OT OT
Tranqui...
...di lettura del film......o......di insegnamento di vita... :benedizione:
...Ooooo al massimo... di manipolazione mentale... :agent:
Per quello che cercare di capire se è una macchina o un umano non ha un gran senso... poichè entrambi compiono il percorso verso la perfezione di coesistenza simbiotica... E non è neanche detto che gli esseri umani presenti su Zion siano esseri creati dalle macchine in tutto e per tutto, quindi software messi su macchine biocompatibili... un tentativo di creazione e di programmazione del biologico atto all'evoluzione di macchina non solo a senso unico ma provante emozioni e macchina umana razionale e perfetta, che possa aiutare a progredire le stesse macchine attraverso le tradizioni umane... evoluzione... le macchine tentano di evolvere per mezzo degli esseri umani...
Il fatto di come un software come Smith possa essere passato su un corole-playero umano, fa capire che anche tutti gli esseri umani provengono da Matrix e ne sono figli (e come l'io di una persona possa passare facilmente di corole-playero in corole-playero), Matrix li genera li programma e li gestisce come macchine, come per esempio le nostre memorie o chiavi usb, e paragona il corole-playero umano ad un involucro di tipo diverso a quello cui sono abituati di solito le macchine.. e che alcune rifiutano... ma che serve a comprendere alle macchine che cosa derivi a livello singolare personale all'interno del corole-playero umano quando ci si emoziona.
Come arrivare al rompicapo di unire ragione e sentimento, sensazione, bilanciandole senza autodistruggersi...
Notte!!! :sleep:
Troooppo giàsto... 😎
Wild boys... :ok: Wild boys... :buu:
Cita da Jestas su 27 Novembre 2005, 1:55Il fatto di come un software come Smith possa essere passato su un corole-playero umano, fa capire che anche tutti gli esseri umani provengono da Matrix e ne sono figli
Non da Matrix! Dalla sorgente! 🙂
Il fatto di come un software come Smith possa essere passato su un corole-playero umano, fa capire che anche tutti gli esseri umani provengono da Matrix e ne sono figli
Non da Matrix! Dalla sorgente! 🙂
Cita da Suillo su 27 Novembre 2005, 21:43inappuntabile osservazione di Gestas, dalla Sorgente e non dalla Matrice.
OT
Nevelatte cosa pensi al riguardo del binomio Matrice-Sorgente'
inappuntabile osservazione di Gestas, dalla Sorgente e non dalla Matrice.
OT
Nevelatte cosa pensi al riguardo del binomio Matrice-Sorgente'
Cita da neve su 29 Novembre 2005, 8:36OT
OT
Nevelatte cosa pensi al riguardo del binomio Matrice-Sorgente'Penso molto vagamente, perchè non ho ancora un'idea del tutto chiara che:
Se gli umani hanno creato i robots per poi caderne schiavi, per imitazione divina, le macchine hanno compiuto lo stesso errore nel tentativo di creare un modo migliore (Matrix), anch'esse per imitazione divina ne sono cadute schiave. E penso proprio che il punto focale sia la sorgente.
OT
OT
Nevelatte cosa pensi al riguardo del binomio Matrice-Sorgente'
Penso molto vagamente, perchè non ho ancora un'idea del tutto chiara che:
Se gli umani hanno creato i robots per poi caderne schiavi, per imitazione divina, le macchine hanno compiuto lo stesso errore nel tentativo di creare un modo migliore (Matrix), anch'esse per imitazione divina ne sono cadute schiave. E penso proprio che il punto focale sia la sorgente.