SeraphAngel@seraphangel
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Cita da SeraphAngel su 13 Dicembre 2004, 12:24
Salve Morole-playerheus,
Sono onorato della tua presenza nel mio topic quì nell'antrovideoletterario dedicato a Philip Kindred Dick 
:ok:
Sono molti i punti di contatto con Matrix infatti. Non ultimo come giàstamente credeva "Ioalex" nel primo volume de "Le Presenze Invisibili" c'è effettivamente un racconto dal titolo "La Signora dei Biscotti". E secondo me l'Oracolo della Trilogia di Matrix ha fatto riferimento a questa figura del racconto breve di Dick.
Non può essere una coincidenza.
La prima frase che la vecchia signora dice è:
"Li ho appena sfornati"...
Seraph
Salve Morole-playerheus,
Sono onorato della tua presenza nel mio topic quì nell'antrovideoletterario dedicato a Philip Kindred Dick :ok:
Sono molti i punti di contatto con Matrix infatti. Non ultimo come giàstamente credeva "Ioalex" nel primo volume de "Le Presenze Invisibili" c'è effettivamente un racconto dal titolo "La Signora dei Biscotti". E secondo me l'Oracolo della Trilogia di Matrix ha fatto riferimento a questa figura del racconto breve di Dick.
Non può essere una coincidenza.
La prima frase che la vecchia signora dice è:
"Li ho appena sfornati"...
Seraph
SeraphAngel@seraphangel
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Cita da SeraphAngel su 13 Dicembre 2004, 18:15
Eh sì cari Nevelatte!
Ho aggiànto un tassello al vostro enorme puzzle dell'interole-playerretazione di Matrix! :ok:
I Wachowsky hanno sicuramente preso da quì la figura dell'Oracolo, da questo racconto breve di Philip Kindred Dick che in originale si intitola "The Coochie Lady", scritto nel 1953. E' evidente anche la somiglianza nel modo in cui la vecchia signora è vestita, con l'Oracolo di Matrix.
Parla della vecchia signora Drew e di un ragazzino paffuto che le fa visita.
"Arrivi proprio in tempo - disse-. vieni dentro. Arrivi proprio in tempo. Li ho appena preparati."
Non può essere una coincidenza. La prima volta che il ragazzo vede la signora lei ha con sè dei biscotti.
In qualche modo Matrix è collegato a questo racconto. Magari non c'è nemmeno un perchè. O magari c'è, ma bisogna scavare molto a fondo.
Seraph :ok:
Eh sì cari Nevelatte!
Ho aggiànto un tassello al vostro enorme puzzle dell'interole-playerretazione di Matrix! :ok:
I Wachowsky hanno sicuramente preso da quì la figura dell'Oracolo, da questo racconto breve di Philip Kindred Dick che in originale si intitola "The Coochie Lady", scritto nel 1953. E' evidente anche la somiglianza nel modo in cui la vecchia signora è vestita, con l'Oracolo di Matrix.
Parla della vecchia signora Drew e di un ragazzino paffuto che le fa visita.
"Arrivi proprio in tempo - disse-. vieni dentro. Arrivi proprio in tempo. Li ho appena preparati."
Non può essere una coincidenza. La prima volta che il ragazzo vede la signora lei ha con sè dei biscotti.
In qualche modo Matrix è collegato a questo racconto. Magari non c'è nemmeno un perchè. O magari c'è, ma bisogna scavare molto a fondo.
Seraph :ok:
Father_Abbot@father_abbot
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Cita da Father_Abbot su 17 Gennaio 2005, 14:08
Ho quasi finito di leggere "Ma gli androidi sognano pecore elettriche'".Devo dire che,pur essendo un grande appassionato di W.F.Gibson e di letteratura cyberole-playerunk (Neuromante resta il mio primo grande amore letterario,Giro di vite contro gli Hackers di Sterling è un'altra pietra miliare) non avevo ancora letto questo libro che ha ispirato Blade Runner.Preferisco decisamente lo stile di Gibson,più complesso ma con delle atmosfere decadenti che non ho ritrovato fino ad ora nell'opera di Dick.La trasposizione cinematografica è un capolavoro assoluto,il libro (che è molto diverso dal film,ma questa non è una cosa negativa),non mi ha entusiasmato.Per assurdo Blade Runner mi è sembrato più complesso,con più livelli di interole-playerretazione rispetto al libro dal quale è stato tratto.Ma aspetto di finirlo per dare un parere definitivo.Comunque molto interessante..
a proposito di Gibson, che adoro, ho appena iniziato a leggere
pattern recognition, che avevo comprato la settimana di uscita ma poi accontonato per gustarmelo con calma.....
vi dirò in dettaglio, ma la trama (vi anticipo) è davvero gustosa
:ok:
FA
Ho quasi finito di leggere "Ma gli androidi sognano pecore elettriche'".Devo dire che,pur essendo un grande appassionato di W.F.Gibson e di letteratura cyberole-playerunk (Neuromante resta il mio primo grande amore letterario,Giro di vite contro gli Hackers di Sterling è un'altra pietra miliare) non avevo ancora letto questo libro che ha ispirato Blade Runner.Preferisco decisamente lo stile di Gibson,più complesso ma con delle atmosfere decadenti che non ho ritrovato fino ad ora nell'opera di Dick.La trasposizione cinematografica è un capolavoro assoluto,il libro (che è molto diverso dal film,ma questa non è una cosa negativa),non mi ha entusiasmato.Per assurdo Blade Runner mi è sembrato più complesso,con più livelli di interole-playerretazione rispetto al libro dal quale è stato tratto.Ma aspetto di finirlo per dare un parere definitivo.Comunque molto interessante..
a proposito di Gibson, che adoro, ho appena iniziato a leggere
pattern recognition, che avevo comprato la settimana di uscita ma poi accontonato per gustarmelo con calma.....
vi dirò in dettaglio, ma la trama (vi anticipo) è davvero gustosa
:ok:
FA
