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Polemiche sull'uscita del Codice da Vinci
Cita da morpheus su 22 Maggio 2006, 17:01Io non mi definisco atea, perchè peccherei di arroganza. Significherebbe che ho capito tutto del mondo e invece non è così... c'è ancora molta strada che devo percorrere e anche tanta che non riuscirò a percorrere. Semplicemente alla domanda "tu credi in Dio", rispondo: "non avendo avuto prove dell'esistenza di dio, non ho una risposta definitiva...".
OT: Sante parole. La penso esattamente come te. Giudico arrogante chi crede di aver capito tutto e mi trincero dietro un sincero "non lo so". Sperando che quello di cui dubito sia vero...
Io non mi definisco atea, perchè peccherei di arroganza. Significherebbe che ho capito tutto del mondo e invece non è così... c'è ancora molta strada che devo percorrere e anche tanta che non riuscirò a percorrere. Semplicemente alla domanda "tu credi in Dio", rispondo: "non avendo avuto prove dell'esistenza di dio, non ho una risposta definitiva...".
OT: Sante parole. La penso esattamente come te. Giudico arrogante chi crede di aver capito tutto e mi trincero dietro un sincero "non lo so". Sperando che quello di cui dubito sia vero...
Cita da Juliet su 22 Maggio 2006, 17:40OT: Sante parole. La penso esattamente come te. Giudico arrogante chi crede di aver capito tutto e mi trincero dietro un sincero "non lo so". Sperando che quello di cui dubito sia vero...
A giàdicare dal nick, dovresti saperlo! :devil:
OT: Sante parole. La penso esattamente come te. Giudico arrogante chi crede di aver capito tutto e mi trincero dietro un sincero "non lo so". Sperando che quello di cui dubito sia vero...
A giàdicare dal nick, dovresti saperlo! :devil:
Cita da Jestas su 22 Maggio 2006, 17:48diciamo che col tempo si è visto che il webmaster di questo sito ha una sorta di crisi di identità riguardo al suo nick ^_^
diciamo che col tempo si è visto che il webmaster di questo sito ha una sorta di crisi di identità riguardo al suo nick ^_^
Cita da mrmean su 22 Maggio 2006, 17:49Io non mi definisco atea, perchè peccherei di arroganza. Significherebbe che ho capito tutto del mondo e invece non è così... c'è ancora molta strada che devo percorrere e anche tanta che non riuscirò a percorrere. Semplicemente alla domanda "tu credi in Dio", rispondo: "non avendo avuto prove dell'esistenza di dio, non ho una risposta definitiva...".
OT: Sante parole. La penso esattamente come te. Giudico arrogante chi crede di aver capito tutto e mi trincero dietro un sincero "non lo so". Sperando che quello di cui dubito sia vero...
Secondo te dunque nessuno potrà mai avere la certezza dell'esistenza o dell'assenza di un Dio' Madre Teresa, per nominare l'ultima santa su questo pianeta, alla domanda che ha detto Juliet, "Credi in Dio'", avrebbe dovuto rispondere "non si può essere sicuri..."' Oppure vai da qualche scienziato non credente e quando gli si domanda "Credi in Dio", anziché rispondere "No, non credo in Dio" dovrebbero dire "Non so se credo in Dio"...' :'
Io non mi definisco atea, perchè peccherei di arroganza. Significherebbe che ho capito tutto del mondo e invece non è così... c'è ancora molta strada che devo percorrere e anche tanta che non riuscirò a percorrere. Semplicemente alla domanda "tu credi in Dio", rispondo: "non avendo avuto prove dell'esistenza di dio, non ho una risposta definitiva...".
OT: Sante parole. La penso esattamente come te. Giudico arrogante chi crede di aver capito tutto e mi trincero dietro un sincero "non lo so". Sperando che quello di cui dubito sia vero...
Secondo te dunque nessuno potrà mai avere la certezza dell'esistenza o dell'assenza di un Dio' Madre Teresa, per nominare l'ultima santa su questo pianeta, alla domanda che ha detto Juliet, "Credi in Dio'", avrebbe dovuto rispondere "non si può essere sicuri..."' Oppure vai da qualche scienziato non credente e quando gli si domanda "Credi in Dio", anziché rispondere "No, non credo in Dio" dovrebbero dire "Non so se credo in Dio"...' :'
Cita da Zeroconstantine su 22 Maggio 2006, 18:30Bè almeno per ora vere e propie certezze nn ci sono...intendo propio su Dio e la creazione di tutto ecc....
ma come nn le possono avere i credenti nn le hanno neanche i nn credenti
Bè almeno per ora vere e propie certezze nn ci sono...intendo propio su Dio e la creazione di tutto ecc....
ma come nn le possono avere i credenti nn le hanno neanche i nn credenti
Cita da bongo su 22 Maggio 2006, 18:40Bè almeno per ora vere e propie certezze nn ci sono...intendo propio su Dio e la creazione di tutto ecc....
ma come nn le possono avere i credenti nn le hanno neanche i nn credenti
Trincerarsi dietro diploamatici "non so" non serve a niente e anzi a mio parere è una posizione di comodo per evitare di avere una idea (o perchè non la si ha proprio).
0: questo argomento non ha senso. Non c'è certezza che esistano gli elefanti volanti, quindi''
Bè almeno per ora vere e propie certezze nn ci sono...intendo propio su Dio e la creazione di tutto ecc....
ma come nn le possono avere i credenti nn le hanno neanche i nn credenti
Trincerarsi dietro diploamatici "non so" non serve a niente e anzi a mio parere è una posizione di comodo per evitare di avere una idea (o perchè non la si ha proprio).
0: questo argomento non ha senso. Non c'è certezza che esistano gli elefanti volanti, quindi''
Cita da morpheus su 22 Maggio 2006, 20:12Secondo te dunque nessuno potrà mai avere la certezza dell'esistenza o dell'assenza di un Dio' Madre Teresa, per nominare l'ultima santa su questo pianeta, alla domanda che ha detto Juliet, "Credi in Dio'", avrebbe dovuto rispondere "non si può essere sicuri..."' Oppure vai da qualche scienziato non credente e quando gli si domanda "Credi in Dio", anziché rispondere "No, non credo in Dio" dovrebbero dire "Non so se credo in Dio"...' :'
Tu parli di fede. In tal senso ritengo più probabile la prima parte dell'assioma di Sant'Agostino (credo ut intelligam, credo per capire) che la seconda parte (intelligo ut credam, capisco per credere). Se credi, riesci a capire molto più di quanta fede avresti se ti limitassi a capire. Non so se mi sono spiegato
E comunque il buon Vittorio Messori (giornalista cattolico di un certo spessore) da sempre sostiene che ogni cristiano dovrebbe mettere in discussione la propria fede ogni santo giorno. Altrimenti si finisce col dar per scontate troppe cose.
Quindi trovo "arrogante" l'atteggiamento di molti cristiani che non mettono mai in discussione nulla dall'alto della loro fede. E trovo ancor più arrogante i sedicenti atei che, negando con certezza l'esistenza di Dio, pensano di conoscere un systema di cui comprendono a malapena la portata.
Trincerarsi dietro diploamatici "non so" non serve a niente e anzi a mio parere è una posizione di comodo per evitare di avere una idea (o perchè non la si ha proprio).
Mi trincero dietro ad un "non lo so" perché è quello che penso. Sapere di non sapere è l'assunto su cui si fonda il pensiero di Socrate, non vedo perché dovresti tacciarlo come un pensiero privo di idee.
In realtà vorrei aver fede, eccome. Ma il messaggio cristiano non è riuscito a far completamente breccia in me al punto da considerarlo un dogma. Ciononostante ho profondo rispetto per la religione nella quale sono cresciuto, il cui messaggio originario (non quello filtrato dalla Chiesa, ma quello scaturito direttamente da Gesù) rappresenta una delle testimonianze più belle della nostra storia di esseri umani.
Secondo te dunque nessuno potrà mai avere la certezza dell'esistenza o dell'assenza di un Dio' Madre Teresa, per nominare l'ultima santa su questo pianeta, alla domanda che ha detto Juliet, "Credi in Dio'", avrebbe dovuto rispondere "non si può essere sicuri..."' Oppure vai da qualche scienziato non credente e quando gli si domanda "Credi in Dio", anziché rispondere "No, non credo in Dio" dovrebbero dire "Non so se credo in Dio"...' :'
Tu parli di fede. In tal senso ritengo più probabile la prima parte dell'assioma di Sant'Agostino (credo ut intelligam, credo per capire) che la seconda parte (intelligo ut credam, capisco per credere). Se credi, riesci a capire molto più di quanta fede avresti se ti limitassi a capire. Non so se mi sono spiegato
E comunque il buon Vittorio Messori (giornalista cattolico di un certo spessore) da sempre sostiene che ogni cristiano dovrebbe mettere in discussione la propria fede ogni santo giorno. Altrimenti si finisce col dar per scontate troppe cose.
Quindi trovo "arrogante" l'atteggiamento di molti cristiani che non mettono mai in discussione nulla dall'alto della loro fede. E trovo ancor più arrogante i sedicenti atei che, negando con certezza l'esistenza di Dio, pensano di conoscere un systema di cui comprendono a malapena la portata.
Trincerarsi dietro diploamatici "non so" non serve a niente e anzi a mio parere è una posizione di comodo per evitare di avere una idea (o perchè non la si ha proprio).
Mi trincero dietro ad un "non lo so" perché è quello che penso. Sapere di non sapere è l'assunto su cui si fonda il pensiero di Socrate, non vedo perché dovresti tacciarlo come un pensiero privo di idee.
In realtà vorrei aver fede, eccome. Ma il messaggio cristiano non è riuscito a far completamente breccia in me al punto da considerarlo un dogma. Ciononostante ho profondo rispetto per la religione nella quale sono cresciuto, il cui messaggio originario (non quello filtrato dalla Chiesa, ma quello scaturito direttamente da Gesù) rappresenta una delle testimonianze più belle della nostra storia di esseri umani.
Cita da bongo su 22 Maggio 2006, 21:47Il messaggio di Gesù è:
Credi in me o andrai all'inferno, dove patirei le pene (dell'inferno appunto).
Grazie Signore di tutta questa scelta (cit. Luttazzi)
Il messaggio di Gesù è:
Credi in me o andrai all'inferno, dove patirei le pene (dell'inferno appunto).
Grazie Signore di tutta questa scelta (cit. Luttazzi)
Cita da Jestas su 22 Maggio 2006, 21:51io non sono cattolico, affatto, comunque bongo esageri, quello è il messaggio forse del dio del vecchio testamento, non di Gesù
io non sono cattolico, affatto, comunque bongo esageri, quello è il messaggio forse del dio del vecchio testamento, non di Gesù
Cita da bongo su 22 Maggio 2006, 21:53Letto Dante'
Letto Dante'