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primo mega SPOILERONE su Matrix Online

E' interessante notare come l'uso di una parola (preludio) possa scatenare un dibattito!

Premetto che non è mia intenzione sminuire qualsivoglia frammento della saga di Matrix che adoro in toto, dai film ai fumetti, dai videogiochi agli anime.

Quando ho parlato di preludio, intendevo il termine come qualcosa che comporta qualcos'altro, nè più nè meno importante, ma altro.
In tal senso reloaded è il preludio di Revolutions, con ciò non volendo sminuire affatto Reloaded che personalmente amo particolarmente!

Il progetto The Matrix comprende molti fattori eThe Matrix Onlineè uno di essi! E a prescindere se sia un mezzo o un fine, mi auguro semplicemente che non sia l'ultimo atto.

E a prescindere se sia un mezzo o un fine, mi auguro semplicemente che non sia l'ultimo atto.

La speranza sarà pure la quint'essenza... ma anch'io come l'ottimo Konte spero e bramo(molto probabilmente inutilmente) con tutto il cuore un futuro seguito cinematografico (magari tra un po' o molti anni)

Non so. Il videogioco è una cosa per pochi. Il film è un pò per tutti. Mio fratello ha 31 anni sposato con figli. Se gli dico di andare a vedere un ipotetico Matrix 4 ci potrebbe venire. Se gli dico che il continuo è su un videogame mi dice "no grazie".

Un film potrebbe essere anche un'opera d'arte. Un videogame... è un gioco. Per quanto ben strutturato, interessante profondo e filosoficamente stimolante rimane inevitabilmente... un gioco.

Non mi farà mai venire i brividi come riescono a fare certi film. Tutto ovviamente secondo la mia modesta opinione! :ok:

Ognuno ha la propria opinione, ed è giàsto così.
Ma ti dico che io ho un anno più di tuo fratello e ho un opinione completamente differente, probabilmente io non mi vergogno di giocare ai videogiochi oppure ho avuto la fortuna di provare ad addentrarmi anche in questa forma d'arte.
I videogiochi possono benissimo essere considerati opere d'arte, non tutti certo, ma del resto come molti (troppi) film.
Ho giocato a videogames che mi hanno trasmesso emozioni vere e proprie(anzi l'interattività aiuta molto) e devo confessare che la grafica è importante, ma non è fondamentale.
MGS1 adrenalina, pathos, mistero(alcuni film ma neppure a morire')
Slient hill orrore, brivido, mistero, sorole-playerresa.
Certo i titoli sopraccitati sono videogame in stile Movie ed è forse per questo che il ho amati tanto.

Quindi, un videogame può benissimo essere considerato un'opera d'arte, se creato con arte e se chi lo gioca, ha la predisposizione per recepirlo in tal senso. Se poi è targato Wachowschi..

Non so. Il videogioco è una cosa per pochi. Il film è un pò per tutti.

e che te frega' devi avere la certezza di fare una cosa apprezzata da masse più grandi possibili perchè questa abbia dignità di esistere'

Il videogioco è arte come può essere divertimento. Per il cinema è lo stesso.

Morole-playerheus: ma se non ce lo prendiamo mai, il tempo, quando mai l'avremo.. il tempo..' 🙂 MxO a quanto pare sarà fatto per poter essere giocato anche per poco.. e la storia comunque sarà, a un certo livello (cioè non proprio nei minimi particolari, ma quasi) accessibile a tutti, in varie forme multimediali gratis su internet.

E concordo con Nevelatte su una cosa: il videogioco è bello quando ha anche una bella storia ("in stile movie"), gli altri possono anche piacere, e ogni tanto mi ci metto pure io, ma non sono la mia passione.. essenzialmente a me piacciono le belle storie, non mi importa raccontate in che modo.. il videogioco aggiànge un elemento interattivo che non è male, va bene per quando voglio sentirmi più coinvolto, per quando voglio stare comodamente seduto in poltrona ci sono i libri, i film, eccetera

Non so. Il videogioco è una cosa per pochi. Il film è un pò per tutti.

e che te frega' devi avere la certezza di fare una cosa apprezzata da masse più grandi possibili perchè questa abbia dignità di esistere'

No per carità. Dicevo solo che il messaggio di un videogioco va solo a chi ci gioca (ma và). Mentre un film lo vedono tutti (in effetti come dice il Morole-playerh ti porta via poco tempo tipo 2 ore), un videogame non ci giocano tutti perchè è una cosa più impegnativa e , cosa non da sottuvalutare, è una cosa di cui devi essere appassionato. Possono esistere o no appassionati di videogame, mentre non credo che esistano i "non appassionati" di film. Tutti e dico tutti (pure nonna) guardiamo i film. Che poi ci possano essere generi che piacciono o meno questo va al di là delle considerazioni sul tema.

@Morole-playerheus: non giochi a MxO perchè hai deciso così. Ma per quanto riguarda la storia del calcio mi sa che non dipende da te.... 😛 😆 😉 :mrgreen:

Non so. Il videogioco è una cosa per pochi. Il film è un pò per tutti.

e che te frega' devi avere la certezza di fare una cosa apprezzata da masse più grandi possibili perchè questa abbia dignità di esistere'

No per carità. Dicevo solo che il messaggio di un videogioco va solo a chi ci gioca (ma và).

non ho capito, il messaggi di un film non va solo a chi lo vede' il messaggio di un libro non va solo a chi lo legge'

Mentre un film lo vedono tutti (in effetti come dice il Morole-playerh ti porta via poco tempo tipo 2 ore)

ah, è una questione di tempo, quindi non leggi neanche un libro perchè prende troppo tempo

, un videogame non ci giocano tutti perchè è una cosa più impegnativa e , cosa non da sottuvalutare, è una cosa di cui devi essere appassionato.

ci sono anche appassionati di cinema, di letteratura, di fumetti... Sono tutti potenziali veicoli per raccontare storie, il bello dei wachowschi è che sono innanzitutto dei fantastici raccontastorie, o come si suol dire oggi "storyteller".

Se proprio vogliamo parlare di fama e commercializazzione, sai che ultimamente il fatturato dell'industria videoludica americana supera quello di hollywood' Ma comunque, cosa importa'

Possono esistere o no appassionati di videogame, mentre non credo che esistano i "non appassionati" di film

illuso. Esistono appassionati e "usufruitori casuali", così come esistono persone per cui un media potrebbe anche non esistere. Ma questo vale sia per i film, che per i videogiochi che per altro... Tuttavia continuo a non capire perchè continui sul discorso sulla popolarità quando tu stesso hai negato che l'impopolarità di un mezzo di comuncazione invalidi il messaggio veicolato

. Tutti e dico tutti (pure nonna) guardiamo i film.

tutti, e dico tutti, pure tua nonna giocano ai videogame più accessibili.. non credo che tua nonna si sorbirebbe la storia di matrix, anche se fosse proiettata direttamente sulla sua retina mentre è sulla sedia a dondolo

Che poi ci possano essere generi che piacciono o meno questo va al di là delle considerazioni sul tema.

tema che al momento mi sfugge.

Perdonami, Jestas, ma credo che usare sofismi non aiuti a rafforzare le proprie opinioni.

non ho capito, il messaggi di un film non va solo a chi lo vede' il messaggio di un libro non va solo a chi lo legge'

Ci sono libri e film che in sé sono latori di messaggi universali che vanno anche oltre l'esperienza diretta o mediata. La Divina Commedia di Dante, la Recherche du temps perdu di Proust, i film di Fellini o di Hitchcock (tanto per fare un esempio) sono entrati nell'immaginario collettivo, al punto che li si conosce pur non avendoli visti. Non mi risulta che Doom sia entrato nell'immaginario collettivo al pari di simili mostri della letteratura e della cinematografia. Forse fra un paio di secoli, Doom sarà il Paradise Lost dei nostri pronipoti... (poveracci)

ah, è una questione di tempo, quindi non leggi neanche un libro perchè prende troppo tempo

,

Può darsi. Personalmente se non giocherò a Matrix Online sarà una questione di tempo. Il tempo è fatto di priorità. E francamente, nel mio tempo libero (ossia quando non sono al lavoro, non mangio, non dormo e non sto in piacevole compagnia) preferisco leggere "Il Delitto Perfetto" di Baudrillard o Brainframes di De Kerckhove o curare questo sito piuttosto che smanettare su Matrix Online. I gusti son gusti. Ognuno si tiene i suoi... e gli altri se ne vadano pure... :mrgreen:

ci sono anche appassionati di cinema, di letteratura, di fumetti... Sono tutti potenziali veicoli per raccontare storie, il bello dei wachowschi è che sono innanzitutto dei fantastici raccontastorie, o come si suol dire oggi "storyteller".

Mi trovi completamente d'accordo.

Se proprio vogliamo parlare di fama e commercializazzione, sai che ultimamente il fatturato dell'industria videoludica americana supera quello di hollywood' Ma comunque, cosa importa'

Anche gli spazi pubblicitari venduti durante il Grande Fratello costano di più di quelli delle trasmissioni di Marzullo. Ma comunque, cosa importa';)

illuso. Esistono appassionati e "usufruitori casuali", così come esistono persone per cui un media potrebbe anche non esistere. Ma questo vale sia per i film, che per i videogiochi che per altro...

Mi trovi perfettamente d'accordo. Illusione a parte. Ma il gioco... è illusione o è realtà' Vi consiglio il Saggio sul gioco, di Carlo Mongardini. Nelle migliori librerie :mrgreen:

tutti, e dico tutti, pure tua nonna giocano ai videogame più accessibili..

Le probabilità di vedere mio nonno davanti a pac man sono le stesse di vederlo rimpinzato di crack e marijuana. Però gli piace Bonolis. Fa lo stesso'

non credo che tua nonna si sorbirebbe la storia di matrix, anche se fosse proiettata direttamente sulla sua retina mentre è sulla sedia a dondolo

E invece io credo di sì. Forse penserebbe che Neo sia una sorta di Nembo Kid punk. Trinity una sciampista redenta. Morole-playerheus il nipote di Cassius Clay. Sicuramente non coglierebbe tutte le simbologie che NL hanno alacremente raccontato nei loro articoli. Magari si farebbe un bel sonno e si sveglierebbe di soprassalto con Navras e i titoli di coda.

Una cosa è certa: se avesse in mano un joystick e davanti il suo avatar che si aggira per le strade di Matrix Online, probabilmente spingerebbe il tasto "fire" pensando di poter cambiare canale. Prodigi del telecomando... :mrgreen:

Ci sono libri e film che in sé sono latori di messaggi universali che vanno anche oltre l'esperienza diretta o mediata. La Divina Commedia di Dante, la Recherche du temps perdu di Proust, i film di Fellini o di Hitchcock (tanto per fare un esempio) sono entrati nell'immaginario collettivo, al punto che li si conosce pur non avendoli visti. Non mi risulta che Doom sia entrato nell'immaginario collettivo al pari di simili mostri della letteratura e della cinematografia. Forse fra un paio di secoli, Doom sarà il Paradise Lost dei nostri pronipoti... (poveracci)

😯

Può darsi. Personalmente se non giocherò a Matrix Online sarà una questione di tempo. Il tempo è fatto di priorità. E francamente, nel mio tempo libero (ossia quando non sono al lavoro, non mangio, non dormo e non sto in piacevole compagnia) preferisco leggere "Il Delitto Perfetto" di Baudrillard o Brainframes di De Kerckhove o curare questo sito piuttosto che smanettare su Matrix Online. I gusti son gusti. Ognuno si tiene i suoi... e gli altri se ne vadano pure... :mrgreen:

😯

Secondo me state tutti travisando:

Il cinema quando fu inventato fu subito denigrato o visto come qualcosa di pericoloso, inizialmente come tutte le novità fu accessibile culturalmente solo all'elite, poi ci volle tempo prima di divenire una cosa accettata dalla massa e ancora per essere considerato mezzo artistico.
Lo stesso processo, a grandi linee, lo subì la Televisione
Lo stesso processo, a grandi linee, lo sta subendo Internet
Lo stesso processo lo sta subendo il mondo dei videogiochi

E qui attualmente mi sembra di assistere ad una delle vecchie lotte (che si ripropone in chiave moderna) tra denigratori e sostenitori, il mondo dei Games ne dovrà fare molta di strada ma in futuro probabilmente sarà parificato alle altre forme di intrattenimento (forse i futuri nonni giocheranno esclusivamente a quelli')

in effetti, il mondo dei videogame come divertimento casalingo e in sala giochi esiste da 30 anni almeno, MA i videogiochi come mezzo per raccontare storie non hanno nemmeno vent'anni, quindi si tratta di un mezzo di narrativa giovane, ma che già si è largamente massificato... Chiaramente oggi è più difficile che una nonna videogiochi (ma non è escluso) , ma ci vorranno mica tante generazioni perchè il videogioco sia usufruibile anche dagli over-60 in quantità considerevoli.

E' chiaro che è questione di tempo, e cioè di scelte, di priorità sull'uso del tempo libero, ma 1) devi provare prima di dire che non merita il tuo tempo 2)sai quanti ci sono che pensano la stessa cosa dei libri' in Italia molti di più, sicuro (ed è un peccato, ma io non farei una campagna a supporto di questo o quel media, l'importante è che prima di scegliere si provi tutto, e si sappia apprezzare pro e contro di ogni "via" prima di scegliere la propria, o le proprie)

Quest'ultimo comunque non era il vero punto della questione: abbiamo appurato che la bontà di una storia trascende il mezzo con cui viene raccontata (se non siete d'accordo su questo ditelo e apriamo un'altra discussione)

In effetti, il vero punto della questione, come ho detto già nel post precedente , alla fine, mi sfugge...

Inoltre Morole-playerheus, forse c'è stato un malinteso, , mi riferivo a hard1 in praticamente tutti i pezzi che hai citato.

E quali sono i sofismi che avrei usato' E poi si, esistono già dei videogiochi che hanno imposto la propria impronta nelle ultime tre generazioni, tanto che "li si conoscono anche senza averli mai giocati".

😯

Di cosa ti stupisci' Che la Divina Commedia sia un capolavoro' O che mio nonno OGGI non giochi a Matrix Online' Forse mio figlio a ottant'anni giocherà a Doom 48. Perfetto. Ma OGGI non è così, e i videogiochi sono ancora un prodotto di nicchia (laddove per nicchia intendo un medium NON GLOBALE). A differenza della TV o dei libri.

😯

Di cosa ti stupisci' Del fatto che PREFERISCO usare il mio tempo libero in un determinato modo' Ho la playstation 2 da 1 anno e mezzo e ci avrà giocato 10 volte in tutto. Dov'è il problema'

Secondo me state tutti travisando:

Il cinema quando fu inventato fu subito denigrato o visto come qualcosa di pericoloso, inizialmente come tutte le novità fu accessibile culturalmente solo all'elite, poi ci volle tempo prima di divenire una cosa accettata dalla massa e ancora per essere considerato mezzo artistico.
Lo stesso processo, a grandi linee, lo subì la Televisione
Lo stesso processo, a grandi linee, lo sta subendo Internet
Lo stesso processo lo sta subendo il mondo dei videogiochi

Cioè, oggi i videogiochi sono destinati ad una élite' E di quale élite parli' Una élite culturale' Una élite socio-economica' In realtà il popolo dei videoplayers non è una élite. Tutt'altro. E' una massa. Laddove per massa non si intende la totalità della popolazione, ma una parte eterogenea della popolazione (ossia di TUTTI i segmenti socio-economici e culturali) accomunata da un interesse che la compatta. Non esiste una massa aleatoria. La massa è sempre identificata con un fenomeno.
Per cui c'è la massa dei videoplayers, la massa degli appassionati di calcio, la massa dei discotecari del sabato sera.

I videogame sono prodotti di massa. Semmai dobbiamo interrogarci sulla loro funzione di MEDIUM. E concludere che attualmente i videogames NON SONO ancora dei MEDIA. Sono PRODOTTI di un MEDIUM DI MASSA. Forse Matrix Online rivoluzionerà questa ottica, trasformando i videogames in mezzi di comunicazione globale. Ossia in mass media.

E qui attualmente mi sembra di assistere ad una delle vecchie lotte (che si ripropone in chiave moderna) tra denigratori e sostenitori, il mondo dei Games ne dovrà fare molta di strada ma in futuro probabilmente sarà parificato alle altre forme di intrattenimento (forse i futuri nonni giocheranno esclusivamente a quelli')

Io sono un apocalittico integrato. Come Marshal Mac Luhan. Mi piace la tecnologia e i mi interessano i suoi sviluppi. Quindi sono apertissimo a tutte le innovazioni possibili ed immaginabili. Ma attualmente (ossia AD OGGI) faccio fatica a considerare Halo un capolavoro culturale... sbaglio'

Inoltre Morole-playerheus, forse c'è stato un malinteso, , mi riferivo a hard1 in praticamente tutti i pezzi che hai citato.

Nessun malinteso, avevo capito che ti stavi riferendo ad Hard1 ;). Non ho risposto in modo seccato od offeso, ma quando ho letto della nonna videogiocatrice e ho immaginato mio nonno con un joystick in mano, sinceramente sono stato preso da una crisi di ilarità che mi ha spinto a rispondere al tuo post :mrgreen:

Ghghghg... Il discorso è un pò degenerato, trovo...

Comunque: 😯 😯 😯 😯 😯 😯 😯 😯 😯 😯 😯 😯

Il significato di spoiler è "anticipazione non confermata", giàsto' Se è così spero che la sua conferma non avvenga mai... Non voglio veder Neo risorgere... Non voglio (non è detto che avvenga se Morole-playerheus trovasse il corole-playero..).!
Neo era parte del systema e come tutto ciò che è mutato attorno a sati, anche Neo, in un qualche modo è mutato, forse non il suo corole-playero, ma se non altro, il suo Ego...
Vorrei continuare a pensarlo come un anima libera che si aggira nel mondo reale, che veglia sul sonno degli Zioniani, con una tomba nella città delle macchine... L'emblema dell'unificazione, della storica guerra combattuta INSIEME!

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