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Qualità cinematografica della trilogia

Vorrei cercare, col vostro aiuto, di stabilire, in un certo senso, la qualità artistica della trilogia (in particolare i sequel, dato che, imho, sulla qualità del primo episodio non credo ci siano molti dubbi) in maniera obiettiva, cercando di capire in particolare se davvero il rifiuto abbastanza diffuso per i sequel sia da attribuire solo ad un pubblico superficiale.

Vi posto il mio parere scritto in un altro topic dove è partita una mini discussione su Matrix:

Il primo episodio, nel suo strato "superficiale" (cioè quello che il pubblico percepisce ad una prima visione) o comunque nell'insieme delle cose che vengono percepite senza tanti sforzi, risulta piacevole, non originalissimo (sostanzialmente solo per chi è abbastanza esperto di cinema orientale/occidentale ed anime), ma comunque stravolgente. Aggiàngendoci, poi, i significati nascosti (caratteristica, comunque, che hanno anche altri film) assume ancora più spessore aggiànto al fatto di essere anche un film d'azione.

I seguiti, invece, imho, mantengono affascinanti i significati nascosti ed il background creato, ma dove peccano è nel loro strato "superficiale", nella recitazione, nella sceneggiatura insomma, nei personaggi che ritengo abbiano perso quasi tutta la loro caratterizzazione assumendo il ruolo di "accessori" (cosa che nel primo episodio, invece, lo era lo strato "sottostante"); persino, i combattimenti, essendo comunque spettacolari, si sono "alleggeriti" diventando delle coreografie o quasi dei balletti a differenza del primo episodio dove invece sono brutali dando il vero senso di lotta e di dolore.

X prof Orribilus
Sono all'incirca d'accordo con te.Per me il primo Matrix aveva una grande storia alle spalle, i sequel no.

Si si, questo è sacrosanto! E come ho già detto, il primo è bello anche senza significati nascosti i quali, come è giàsto che sia, sono elementi accessori. Nei sequel, invece, accessoria sembra lo sia diventata la sceneggiatura (per come fa agire i personaggi e fa accadere gli eventi) al servizio di ciò che non si vede o non viene detto. Il fascino dei sequel fuoriesce solo dalle interole-playerretazioni che si possono fare di esso, ma è comunque contrastato dai difetti "di superficie".

EDIT:
Mi ero dimenticato di dire che gli unici personaggi che nei sequel mi hanno trasmesso di più sono l'Oracolo, l'Architetto ed il mastro di chiavi. Smith lo ritengo inferiore rispetto al primo episodi ma comunque è sempre Smith.

A questo aggiàngo una precisazione, rispondendo anche a Wulfgar: non mi sembra che la storia nei sequel sia inferiore a quella del primo, ma lo è come è raccontata.

Sicuramente i tempi di narrazzione dei sequel non sono ben pesati come quelli dell'originale, basta guardare il burly brawl per accorgesene, c'è veramente una saturazione di balletti coreografici.
ma comunque non ci sono storie, l'esperienza cinematografica della prima visione di The Matrix non ha eguali, i sequel potevano essere fatti anche mille volte meglio ma oramai il fulcro centrale dell'opera, il piatto migliore, era già stato servito.Quando finisci di vedere matrix, la pillola rossa oramai te la sei già ingoiata, tutto quello che viene dopo non può più essere sconvolgente come prima.
Il meglio è concentrato nel primo tempo di Matrix, perchè è lì che non distingui il reale dal virtuale, quello che viene dopo è per forza di cose o reale o virtuale, o Zion o Mega City, prima di allora era un misto allucinogeno senza distinzione tra sogno o realtà; assolutamente fantastico.

Secondo me dal punto di vista della sceneggiatura, i seguiti sono anche migliori del primo. Però è come se mancasse l'atmosfera del primo. E' come se fossero, dal punto di vista visivo, troppo simili ad un comune action movie, tipo Hulk. Quello che è diverso è l'argomento e la profondità dei dialoghi, ma è come se fossero superficiali dal punto di vista visivo. E anche i ritmi sono più rallentati (soprattutto in Revolution), anche troppo rallentati. Per non parlare di alcune parti (il dialogo tra Zee e Link, il personaggio di Mifune, Kid che salva Zion aprendo il varco 3..). di una retorica impressionante. Se il primo era anzi cinico (il discorso di Smith mentre tortura Morole-playerheus), i seguiti sembrano celebrare l'aspetto eroico dei personaggi: l'eletto, i guerrieri senza paura... in un modo esagerato.

Hulk non è un comune film d'azione.

l'esperienza cinematografica della prima visione di The Matrix non ha eguali, i sequel potevano essere fatti anche mille volte meglio ma oramai il fulcro centrale dell'opera, il piatto migliore, era già stato servito.

Certo, il meglio era già venuto, ma sarebbe stato d'obbligo dare il meglio anche nei seguiti... quel "potevano esser fatti meglio" è cruciale, il sintomo di un obiettivo centrato a metà. Dal momento che era scontato che i seguiti non sarebbero potuti essere all'altezza del primo episodio, il loro, se non unico, più evidente difetto sarebbe dovuto consistere, appunto, nel "essere dei seguiti". Invece, balzano fuori altri difetti troppo evidenti.

Secondo me dal punto di vista della sceneggiatura, i seguiti sono anche migliori del primo.

In quali aspetti'

E' come se fossero, dal punto di vista visivo, troppo simili ad un comune action movie

Mmm... giàsto, è anche l'aspetto visivo a contribuire ad allontanarli dal primo episodio, ad eccezione della tinta verde e blu presente rispettivamente in The Matrix e nel mondo reale.

Quello che è diverso è l'argomento e la profondità dei dialoghi, ma è come se fossero superficiali dal punto di vista visivo.

Vuoi dire banali' Beh, si, ma è la compiacenza col quale vengono detti (in generale un pò tutti i dialoghi) a tramutarli in difetti, quasi a suscitare antipatia. Gli unici dialoghi col giàsto tono sono quelli dell'Oracolo, dell'Architetto e del Merovingio, questi ultimi due appartenenti proprio a personaggi concepiti per essere compiaciuti.

Hulk non è un comune film d'azione.

Concordo.

Per quanto riguarda in particolare Revolutions, il finale risulta deludente, imho
1) perchè il film, per come è strutturato, fa credere che prima o poi arriveranno delle risposte mettendo lo spettatore in uno stato di "attesa" invece che in uno stato di "attività" come i fratelli Wachowschi tanto desiderano.
2) perchè ritengo sia troppo aperto nonostante abbia nel suo strato sottostante un significato filosofico. Il finale del primo episodio è, si, aperto, ma ti mette anche in condizione di darti una risposta, cioè "Ormai Neo può farci di tutto con Matrix, ce la farà", un finale che con quella musica di sottofondo è davvero esaltante (per lo più per un pubblico giovanile, come lo è un pò tutto il film).

E' sicuramente più esaltante ma secondo me è molto più banale...

Nel primo The Matrix ci sono gli uomini buoni vs le macchine cattive e il film finisce con "vai Neo spacca tutto!!"...

Il finale di Revolutions invece fa passare il messaggio che non ci sono buoni e cattivi e l'unico modo per uomini e macchine di esistere è quello di convivere, e, cosa ancora più bella, non è nemmeno detto che questa coesistenza avrà successo.

Più tardi scriverò un lungo post come merita l'argomento, ma questa cosa sul finale dovevo dirla subito...e già che ci sono posso anticipare che comunque la sostanza del mio pensiero è "il primo The Matrix è meglio in quanto film, i sequel sono meglio in quanto matrix".

E' sicuramente più esaltante ma secondo me è molto più banale...

Nel primo The Matrix ci sono gli uomini buoni vs le macchine cattive e il film finisce con "vai Neo spacca tutto!!"

Beh, però il tono "spacca tutto" permea un pò per quasi tutto Reloaded, (non che mi dispiaccia, le scene d'azione sanno essere trascinanti).

Il finale di Revolutions invece fa passare il messaggio che non ci sono buoni e cattivi e l'unico modo per uomini e macchine di esistere è quello di convivere...

Si, questo è vero, sebbene non sia un tema nuovo. Non esiste il bene ed il male ma solamente le visioni personali di ognuno, su cos'è giàsto o sbagliato, tema trattato anche da X-Men di Singer, se non ho semplificato troppo.

... e, cosa ancora più bella, non è nemmeno detto che questa coesistenza avrà successo.

Ho apprezzato la frase dell'Architetto "Scusa, per chi mi hai preso' Per un umano'".

.e già che ci sono posso anticipare che comunque la sostanza del mio pensiero è "il primo The Matrix è meglio in quanto film, i sequel sono meglio in quanto matrix".

Questo è proprio quello che intendevo quando ho detto che Matrix 1 è superiore a livello "superficiale" ed i seguiti lo sono invece a livello "nascosto".
Devo dire che il mio giàdizio sui seguiti è sempre stato altalenante, quando non lo vedevo e pensavo alla storia, al background, avevo un bel ricordo, però quando mi trovavo di fronte ai film mi veniva da dire "ma perchè l'aveta fatto così!!". Almeno sarebbe stato un seguito capolavoro (cioè bello sia "sopra" che "sotto" :mrgreen: ).

ho dato solo una scorsa veloce a quello che avete scritto (chiedo perdono), ad ogni modo sono d'accordo a grandi linee con Ballard. Però il mio giàdizio è principalmente sulla storia. Da un punto di vista dell'innovazione cinematografica senz'altro il primo Matrix ha avuto, in proporzione e in relazione al suo tempo, maggiore merito del resto. In quanto a qualità cinematografica, beh io lo ho detto più volte (e ricordo che Wulfgar fosse d'accordo, magari l'ha scritto ma come ho detto non ho letto tutto), i fratelli sono bravi mestieranti dietro la telecamera, ma sono geniali e meritevoli di ricordo eterno solo con la proverbiale penna in mano. Come registi non sono fra i miei preferiti, neanche lontanamente, ma come autori si.

Ad es. invece Linklater è nella mia top ten sia come autore che come regista, e stesso dicasi per Lynch. I Wachowschi sono troppo rigidi e accademici, pulitini, per i miei gusti, nelle loro scelte registiche. E' quasi tutto impeccabile, per carità, ma manca il pathos, diciamo, niente telecamera a spalla se non nei momenti d'azione, la regia nei dialoghi a Zion in Reloaded è troppo da telefilm, stesso dicasi dell'incontro con la famiglia nel limbo, e così via. Ci sono pure però delle belle trovate, apparte il fantomatico bullet time ideato da loro e realizzato dal team di John Gaeta, fin troppo ovvio, ricorderei la transizione attraverso lo schermo, l'uso dei colori (cosa un pò meno originale ma ottima e determinante), la neo-vision e l'approccio "autoriale" alle nuove tecnologie a disposizine del regista. Sono anche uno dei rari fan della scena del Rave a Zion (lì si che hanno osato con i primi piani, gli effetti di distorsione, e altre cose meno canoniche, anche se in effetti si tratta di un videoclip dentro il film).

Ma ripeto, a livello autoriale tutta la saga è fenomenale, e io tendo a considerare i film una toccata e fuga (scegliete voi la tonalità, rigorosamente minore): non tre parti, ma due, il primo film è l'introduzione, il corole-playero e la soluzione (in senso lato) avvengono nel mosaico formato da animatrix/reloaded/ETM/revolutions, e quest'entità per me è IL capolavoro dei Wachowschi

Come creare una certezza (primo Matrix), poi frantumarla e portarti infine a un risveglio (diverso per ognuno), un percorso zen mica da poco 🙂

Il "tono spacca-tutto" poi (che non puoi dire che permei IL sequel più che The Matrix, perchè non è vero, c'è un'intensificazione delle battaglie con tanto di azione serrata verso il finale, ma è vero per entrambi gli "atti") è una caratteristica di Matrix, i Wachowschi stanno in fissa con i film di Hong Kong come con le discipline esoteriche e il cyberole-playerunk, e hanno messo un pò tutto insieme (tipico del primo progetto di un qualsiasi artista, anni e anni repressi di ispirazioni che possono finalmente vedere la luce, il polpettone è inevitabile ma nel caso di Matrix è per me un polpettone appetitoso, i fratelli stessi nell'intervista online del 99 dicono che Matrix è il loro "chitchen sink")

Certo è anche una questione emotiva: il primo The Matrix l'ho visto quattro volte al cineme, a dopo la quarta mi aveva un pò stufato. Nel periodo fra la fine del 2000 e la prima metà del 2002 (fino a maggio quando apparve online il primo trailer di Reloaded e Revolutions) mi ero quasi scordato di Matrix. I due seguenti film li ho visti cinque volte per uno e non mi sono mai stancato, in più mi sono seriamente emozionato e sono diventato un "fan". E nel 2006 lo sono ancora.

sono d'accordo con Wulfgar sul fatto che il burly brawl duri troppo, potevano tagliarlo e lasciare la parte estesa per un extra del doved, il fatto è che si tratta di una lunga scena d'azione senza pause in mezzo, e stanca... Però per me si può dire lo stesso del lobby shootout (si salva solo perchè dura un pò di meno). Questo euilibrio invece lo hanno saputo mantenere in praticamente ogni altra principale scena d'azione (il superbrawl, il combattimento fra Trinity e l'agente alla fine di Reloaded, tutto il combattimento a Zion, alternano bene l'azione con la narrativa, i dialoghi, e anche l'alternanza con altre scene).

La mia più grande critica a tutta l'opera omnia matrixiana, però, vale per la morte di Trinity: non è davvero una scena meritevole dell'evento che ritrae, l'ho detto altre volte, mi emoziona più la scena del dialogo fra Caas e Zee (quella delle granate..). che la morte di Trinity, ciò non va bene, NON DOVREBBE essere così! E non è una questione dell'irrealismo nella durata dell'agonia/non agonia di Trinity (non lo trovo poi troppo irrealistico, ma questo è un altro discorso), e neanche la MOLE di dialoghi, ma la QUALITA' dei dialoghi ( è forse l'unico caso in cui preferisco la traduzione italiana), e il modo in cui la scena finisce (un taglio vergognoso IMHO)

Certo è anche una questione emotiva: il primo The Matrix l'ho visto quattro volte al cineme, a dopo la quarta mi aveva un pò stufato. Nel periodo fra la fine del 2000 e la prima metà del 2002 (fino a maggio quando apparve online il primo trailer di Reloaded e Revolutions) mi ero quasi scordato di Matrix. I due seguenti film li ho visti cinque volte per uno e non mi sono mai stancato, in più mi sono seriamente emozionato e sono diventato un "fan". E nel 2006 lo sono ancora.

... la regia nei dialoghi a Zion in Reloaded è troppo da telefilm...

Ho trovato più o meno dello stesso livello anche il discorso finale di Smith.

Il "tono spacca-tutto" poi (che non puoi dire che permei IL sequel più che The Matrix, perchè non è vero, c'è un'intensificazione delle battaglie con tanto di azione serrata verso il finale, ma è vero per entrambi gli "atti")...

Avranno entrambi un'intensificazione verso il finale, ma in Reloaded l'azione è elevata al quadrato (Matrix^2, come dicono in Revisited 🙂 ) proprio in termini "spazio-temporali". :mrgreen: Il culmine dell'estasi raggiànta nell'ultimo secondo del primo film, prosegue subito in Reloaded.

sono d'accordo con Wulfgar sul fatto che il burly brawl duri troppo, potevano tagliarlo e lasciare la parte estesa per un extra del doved, il fatto è che si tratta di una lunga scena d'azione senza pause in mezzo, e stanca...

Si, quella scena è inutilmente (se non per gli effetti speciali) lunga almeno che non ci sia qualche simbologia particolare.

Ci sono pure però delle belle trovate, apparte il fantomatico bullet time ideato da loro e realizzato dal team di John Gaeta, fin troppo ovvio...

Il Bullet Time troppo ovvio'!

Per tutto il resto sono pienamente d'accordo.

E' sicuramente più esaltante ma secondo me è molto più banale...

Nel primo The Matrix ci sono gli uomini buoni vs le macchine cattive e il film finisce con "vai Neo spacca tutto!!"

Beh, però il tono "spacca tutto" permea un pò per quasi tutto Reloaded, (non che mi dispiaccia, le scene d'azione sanno essere trascinanti).

Il finale di Revolutions invece fa passare il messaggio che non ci sono buoni e cattivi e l'unico modo per uomini e macchine di esistere è quello di convivere...

Si, questo è vero, sebbene non sia un tema nuovo. Non esiste il bene ed il male ma solamente le visioni personali di ognuno, su cos'è giàsto o sbagliato, tema trattato anche da X-Men di Singer, se non ho semplificato troppo.

... e, cosa ancora più bella, non è nemmeno detto che questa coesistenza avrà successo.

Ho apprezzato la frase dell'Architetto "Scusa, per chi mi hai preso' Per un umano'".

.e già che ci sono posso anticipare che comunque la sostanza del mio pensiero è "il primo The Matrix è meglio in quanto film, i sequel sono meglio in quanto matrix".

Questo è proprio quello che intendevo quando ho detto che Matrix 1 è superiore a livello "superficiale" ed i seguiti lo sono invece a livello "nascosto".
Devo dire che il mio giàdizio sui seguiti è sempre stato altalenante, quando non lo vedevo e pensavo alla storia, al background, avevo un bel ricordo, però quando mi trovavo di fronte ai film mi veniva da dire "ma perchè l'aveta fatto così!!". Almeno sarebbe stato un seguito capolavoro (cioè bello sia "sopra" che "sotto" :mrgreen: ).

Secondo me nel Reloaded c'è troppa lotta da parte di Neo, ho apprezzato di più il primo incontro con gli agenti "aggiornati" con annesso volo, rispetto alla scazzottata con gli Smith veramente esagerata anche se dal punto di vista visivo rimane impressionante se poi avete visto gli extra inerenti capirete quanto ci abbiano lavorato dietro..

Le ripetizioni erano da evitare, come nel reloaded anche nel revolutions, la scena dove Morole-playerheus Trinity e Seraph vanno dal mero viene presto dimenticata perchè simile ad altre.

Le cose in cui peccano i due seguiti sono sicuramente la lunghezza e l'esagerazione, bella fino ad un certo punto, nel primo le scene migliori sono corte ma esaurienti, come avreste visto Neo se dopo aver fermato i proiettili si mettava a smontare Smith per 10 minuti invece di chiuderla lì con un semplice calcio'

Probabilmente i bros con tutti i soldi che avevano a disposizione si sono lasciati prendere troppo dal rimpinzare di effetti speciali e coreografici due film per ottenere un risultato migliore del precedente ma non riuscendo nell'intento sopratutto col Revolutions che fra i tre piace sicuramente di meno...

Anche l'inseguimento in autostrada risulta troppo "pieno" se tagliavano un po ma non nel montaggio forse sarebbe venuto fuori un film più simile al primo e di certo avrebbe riscosso più successo...

Nel Revo stessa cosa, ditemi che cosa pensate della battaglia tra sentinelle e umani'

Ci si perde perchè ogni minuto e ricco di elementi visivi di un certo livello che non rimangono impressi come quelli intervallati da periodi di pausa se così vogliamo chiamarli, i seguiti sono principalmente film d'azione perchè il risultato percepito è questo ed è qui che è stato fatto l'errore, cos'era che i wachowschi volevano che principalmente fosse recepito'

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