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Quando Dio diventa la scusa dei carnefici
Cita da Juliet su 3 Gennaio 2006, 10:22Beh io ho un'opinione sulla chiesa e cioè che, secoli fa, qualcuno ha intuito come essa poteva diventare fonte di guadagno, potere e privilegi. Anche se, in fondo, non siamo i primi. Pensiamo ai faraoni, agli imperatori che facevano discendere la loro esistenza da Dio. Furbi, è ovvio, perchè sapevano che la gente non li avrebbe mai contrastati, sapendo che avevano protezione divina.
In fondo se uno dice di essere un comandante e basta, può essere sostituito da un altro più bravo. Ma se dice di essere un comandante mandato da dio, bè gli altri ci penseranno due volte prima di contraddirlo!
E così anche nella chiesa cattolica. All'inizio il messaggio era troppo rivoluzionario per essere accettato (uguaglianza, amore, niente schiavitù, l'imperatore non è divino), poi qualcuno ha capito che non poteva vincerli. "Se non puoi batterti, unisciti a loro" e così ha dato libertà di culto e si è schierato dalla loro parte.
E così è nata la chiesa, con i suoi privilegi, col suo immenso potere. E' questa la cosa che non accetto: per mantenere il suo status la chiesa ha mentito, è andata contro i principi originari (uno per tutti: povertà, e da quando il papa è povero'), ha inventato regole e contro regole per tenere la popolazione in uno stato di soggezione.
Poi i principi originari possono essere anche giàsti, anzi lo sono, chi si sognerebbe di contraddirli. E' tutto l'insieme che non mi piace.
E hai ragione quando dici che una religione è bella quando non s'impone.
Beh io ho un'opinione sulla chiesa e cioè che, secoli fa, qualcuno ha intuito come essa poteva diventare fonte di guadagno, potere e privilegi. Anche se, in fondo, non siamo i primi. Pensiamo ai faraoni, agli imperatori che facevano discendere la loro esistenza da Dio. Furbi, è ovvio, perchè sapevano che la gente non li avrebbe mai contrastati, sapendo che avevano protezione divina.
In fondo se uno dice di essere un comandante e basta, può essere sostituito da un altro più bravo. Ma se dice di essere un comandante mandato da dio, bè gli altri ci penseranno due volte prima di contraddirlo!
E così anche nella chiesa cattolica. All'inizio il messaggio era troppo rivoluzionario per essere accettato (uguaglianza, amore, niente schiavitù, l'imperatore non è divino), poi qualcuno ha capito che non poteva vincerli. "Se non puoi batterti, unisciti a loro" e così ha dato libertà di culto e si è schierato dalla loro parte.
E così è nata la chiesa, con i suoi privilegi, col suo immenso potere. E' questa la cosa che non accetto: per mantenere il suo status la chiesa ha mentito, è andata contro i principi originari (uno per tutti: povertà, e da quando il papa è povero'), ha inventato regole e contro regole per tenere la popolazione in uno stato di soggezione.
Poi i principi originari possono essere anche giàsti, anzi lo sono, chi si sognerebbe di contraddirli. E' tutto l'insieme che non mi piace.
E hai ragione quando dici che una religione è bella quando non s'impone.
Cita da BiaFra su 3 Gennaio 2006, 11:42Infatti Gesù non si è imposto....
Infatti Gesù non si è imposto....
Cita da Konte su 3 Gennaio 2006, 12:28Il problema delle regole dettate dalla Chiesa non deve essere visto solamente come una mera imposizione dottrinale tendente alla sottomissione spirituale e materiale dei popoli!
La Chiesa deve dare delle regole ai fedeli e cercare di farle rispettare, regole che cambiano e si aggiàngono al mutare della società e dei suoi contesti politici, culturali e scientifici.
Deve dare delle regole, non tanto per sottomettere, ma per tenere unita la popolazione dei fedeli, per dare univocità alla religione.
Altrimenti, senza indirizzi e regole, ciascuno potrebbe interole-playerretare la medesima religione in modi totalmente differenti e ciò andrebbe a scapito della religione stessa.
Il problema delle regole dettate dalla Chiesa non deve essere visto solamente come una mera imposizione dottrinale tendente alla sottomissione spirituale e materiale dei popoli!
La Chiesa deve dare delle regole ai fedeli e cercare di farle rispettare, regole che cambiano e si aggiàngono al mutare della società e dei suoi contesti politici, culturali e scientifici.
Deve dare delle regole, non tanto per sottomettere, ma per tenere unita la popolazione dei fedeli, per dare univocità alla religione.
Altrimenti, senza indirizzi e regole, ciascuno potrebbe interole-playerretare la medesima religione in modi totalmente differenti e ciò andrebbe a scapito della religione stessa.
Cita da hard1 su 3 Gennaio 2006, 13:11Parlare di logica quando si parla di religione è un controsenso.
In alcuni casi non è detto...
Signori credere ad un Dio onniscente, onnipotente, onnipresente, onniquellochevipare, va contro ogni logica terrena. E' questione di fede non di logica. Non è dimostrabile creare la vita dal niente. E' impossibile ad oggi e tremendamente illogico. E credere a questo Dio onnipotente è alla base della religione. Chiaro no'
Parlare di logica quando si parla di religione è un controsenso.
In alcuni casi non è detto...
Signori credere ad un Dio onniscente, onnipotente, onnipresente, onniquellochevipare, va contro ogni logica terrena. E' questione di fede non di logica. Non è dimostrabile creare la vita dal niente. E' impossibile ad oggi e tremendamente illogico. E credere a questo Dio onnipotente è alla base della religione. Chiaro no'
Cita da ilcucchiaiononesiste su 3 Gennaio 2006, 13:15Parlare di logica quando si parla di religione è un controsenso.
In alcuni casi non è detto...
Signori credere ad un Dio onniscente, onnipotente, onnipresente, onniquellochevipare, va contro ogni logica terrena. E' questione di fede non di logica. Non è dimostrabile creare la vita dal niente. E' impossibile ad oggi e tremendamente illogico. E credere a questo Dio onnipotente è alla base della religione. Chiaro no'
Chiarissimo Hard e sono d'accordo. Appunto perchè la religione è priva di logica la fede risulta ancora più difficile,poichè non hai basi a cui aggrapparti. Non ci sono spiegazioni. La religione ti tramanda che è COSI E BASTA................mistero non logica.
Parlare di logica quando si parla di religione è un controsenso.
In alcuni casi non è detto...
Signori credere ad un Dio onniscente, onnipotente, onnipresente, onniquellochevipare, va contro ogni logica terrena. E' questione di fede non di logica. Non è dimostrabile creare la vita dal niente. E' impossibile ad oggi e tremendamente illogico. E credere a questo Dio onnipotente è alla base della religione. Chiaro no'
Chiarissimo Hard e sono d'accordo. Appunto perchè la religione è priva di logica la fede risulta ancora più difficile,poichè non hai basi a cui aggrapparti. Non ci sono spiegazioni. La religione ti tramanda che è COSI E BASTA................mistero non logica.
Cita da ianus su 3 Gennaio 2006, 14:51penso si confonda la religione con cristianesimo o islam o in genere fondamentalismo, se si pensa a religioni come il buddismo ad esempio la cosa viene razionalizzata notevolmente, in secondo luogo nel cristianesimo, si fa l'errore di considerare nel nuovo testamento, solo pochi aspetti della vita di cristo che invece ha avuto modo di viaggiare molto e di essere anche ispirato da filosofie orientali. Certo credere ad un signore anziano con una tunica bianca ed un triangolo in testa è ovviamente anacronistico e antiscientifico. Vorrei ricordare inoltre che per quanto sembri insondabile la natura stessa del creato, o magari per non offendere nessuno, di ciò che esiste, puoi ripercorrere a ritroso quanto vuoi, ma la scienza, come già detto, si ferma a pochi istanti prima del big bang, prima qualcosa c'era o non c'era, bella domanda. L'universo si espande in continuazione, ma dove esattamente, cosa può contenere l'universo' Beh tecnicamente, per dargli un nome lo chiamo Dio, anche se voglio ricordare nuovamente che la religione, anche quella cattolica mi sembra sia vista da tutti come fine e non come mezzo, che è il significato stesso. Capisco che tutti siano contro il bigottismo, cosa giàsta e sacrosanta, ma riteno che saggezza e razionalità impongano una rilettura di tanti testi antichi e sacri per comprendere al meglio il messaggio, e cioè con molta semplicità il concetto di religione come perviene a noi oggi, è completamente da rivedere e la chiave è tutta in una frase che ripeto:
LA RELIGIONE E' UN MEZZO E NON UN FINE
E chiedo venia per aver alzato la voce col maiuscolo 🙂
penso si confonda la religione con cristianesimo o islam o in genere fondamentalismo, se si pensa a religioni come il buddismo ad esempio la cosa viene razionalizzata notevolmente, in secondo luogo nel cristianesimo, si fa l'errore di considerare nel nuovo testamento, solo pochi aspetti della vita di cristo che invece ha avuto modo di viaggiare molto e di essere anche ispirato da filosofie orientali. Certo credere ad un signore anziano con una tunica bianca ed un triangolo in testa è ovviamente anacronistico e antiscientifico. Vorrei ricordare inoltre che per quanto sembri insondabile la natura stessa del creato, o magari per non offendere nessuno, di ciò che esiste, puoi ripercorrere a ritroso quanto vuoi, ma la scienza, come già detto, si ferma a pochi istanti prima del big bang, prima qualcosa c'era o non c'era, bella domanda. L'universo si espande in continuazione, ma dove esattamente, cosa può contenere l'universo' Beh tecnicamente, per dargli un nome lo chiamo Dio, anche se voglio ricordare nuovamente che la religione, anche quella cattolica mi sembra sia vista da tutti come fine e non come mezzo, che è il significato stesso. Capisco che tutti siano contro il bigottismo, cosa giàsta e sacrosanta, ma riteno che saggezza e razionalità impongano una rilettura di tanti testi antichi e sacri per comprendere al meglio il messaggio, e cioè con molta semplicità il concetto di religione come perviene a noi oggi, è completamente da rivedere e la chiave è tutta in una frase che ripeto:
LA RELIGIONE E' UN MEZZO E NON UN FINE
E chiedo venia per aver alzato la voce col maiuscolo 🙂
Cita da hard1 su 3 Gennaio 2006, 15:04IL Buddismo parla di anima e reincarnazione (tra le tante cose ovviamente). Bè poco si associa alla logica matematica. Anche in questo caso è indimostrabile. Come è illogico pensare che se sei buono avrai vita eterna. Oppure ti reincarnerai in un essere superiore fino a raggiàngere il Nirvana.
IL Buddismo parla di anima e reincarnazione (tra le tante cose ovviamente). Bè poco si associa alla logica matematica. Anche in questo caso è indimostrabile. Come è illogico pensare che se sei buono avrai vita eterna. Oppure ti reincarnerai in un essere superiore fino a raggiàngere il Nirvana.
Cita da ianus su 3 Gennaio 2006, 15:20penso tu stia travisando, io ianus, valerio o come mi chiamo è indifferente, io e parlo da buddista, quando morirò, morirò e basta, se ho un'anima, scomparirà anch'essa, non si parla di anima nel senso classico quanto invece di energia, che ben poco si differenzia dalla teoria degli atomi, parlare di reincarnazione significa che ciò che fa parte di te rivivrà in altre cose, in questo le unità fondamentali di cui sei composto, ma anche la tua energia, permeeranno altre cose.
Il nirvana non è certo il parlare di un essere superiore, "La terza Verità insegna che la sete dell'esistenza può essere soppressa distruggendo totalmente il desiderio, rinunciandovi: si raggiànge così il Nirvana." queste sono parole do nichiren shoshu il patriarca del buddismo in senso stretto.
Non è pensabile reincarnarsi in quanto entità in un essere superiore, alla morte si torna a far parte del tutto, magari la tua energia potrà far parte di qualcosa di superiore, che calmerà il cerchio karmico, in caso contrario, la tua opportunità per raggiàngere l'illuminazione l'hai avuta. ma ci tengo a precisare che la reincarnazione non va assolutamente vista in questi termini.
preferirei tornare all'argomento predominante e se possibile alla situazione che avevo sollevato infine. h1 se ti va di parlarne, che dici rimarremmo comunque IT' se sì, bene, altrimenti ci si becca su MSN o affini :ok:
penso tu stia travisando, io ianus, valerio o come mi chiamo è indifferente, io e parlo da buddista, quando morirò, morirò e basta, se ho un'anima, scomparirà anch'essa, non si parla di anima nel senso classico quanto invece di energia, che ben poco si differenzia dalla teoria degli atomi, parlare di reincarnazione significa che ciò che fa parte di te rivivrà in altre cose, in questo le unità fondamentali di cui sei composto, ma anche la tua energia, permeeranno altre cose.
Il nirvana non è certo il parlare di un essere superiore, "La terza Verità insegna che la sete dell'esistenza può essere soppressa distruggendo totalmente il desiderio, rinunciandovi: si raggiànge così il Nirvana." queste sono parole do nichiren shoshu il patriarca del buddismo in senso stretto.
Non è pensabile reincarnarsi in quanto entità in un essere superiore, alla morte si torna a far parte del tutto, magari la tua energia potrà far parte di qualcosa di superiore, che calmerà il cerchio karmico, in caso contrario, la tua opportunità per raggiàngere l'illuminazione l'hai avuta. ma ci tengo a precisare che la reincarnazione non va assolutamente vista in questi termini.
preferirei tornare all'argomento predominante e se possibile alla situazione che avevo sollevato infine. h1 se ti va di parlarne, che dici rimarremmo comunque IT' se sì, bene, altrimenti ci si becca su MSN o affini :ok:
Cita da Father_Abbot su 3 Gennaio 2006, 17:12Signori credere ad un Dio onniscente, onnipotente, onnipresente, onniquellochevipare, va contro ogni logica terrena. E' questione di fede non di logica. Non è dimostrabile creare la vita dal niente. E' impossibile ad oggi e tremendamente illogico. E credere a questo Dio onnipotente è alla base della religione. Chiaro no'
Giusto due annotazioni:
1) creare la vita dal niente, se intendi la creazione dell'Universo credo che prima del Big Bang qualcosa abbia innescato l'esplosione dell'uovo cosmico...... non credo che la scienza sappia dare nel merito risposte certe o logiche
2) credere a Dio è alla base della religione, certo che sì, la religione si basa sull'unico vero miracolo, che è quello della fede, cioè della conversione del cuore; non si arriva totalmente a Dio con un percorso logico, anche se nel merito la teologia naturale greca ha qualche cosa di profondo ed attuale da ricordarci.FA
Signori credere ad un Dio onniscente, onnipotente, onnipresente, onniquellochevipare, va contro ogni logica terrena. E' questione di fede non di logica. Non è dimostrabile creare la vita dal niente. E' impossibile ad oggi e tremendamente illogico. E credere a questo Dio onnipotente è alla base della religione. Chiaro no'
Giusto due annotazioni:
1) creare la vita dal niente, se intendi la creazione dell'Universo credo che prima del Big Bang qualcosa abbia innescato l'esplosione dell'uovo cosmico...... non credo che la scienza sappia dare nel merito risposte certe o logiche
2) credere a Dio è alla base della religione, certo che sì, la religione si basa sull'unico vero miracolo, che è quello della fede, cioè della conversione del cuore; non si arriva totalmente a Dio con un percorso logico, anche se nel merito la teologia naturale greca ha qualche cosa di profondo ed attuale da ricordarci.
FA
Cita da Castity su 3 Gennaio 2006, 18:44penso si confonda la religione con cristianesimo o islam o in genere fondamentalismo, se si pensa a religioni come il buddismo ad esempio la cosa viene razionalizzata notevolmente, in secondo luogo nel cristianesimo, si fa l'errore di considerare nel nuovo testamento, solo pochi aspetti della vita di cristo che invece ha avuto modo di viaggiare molto e di essere anche ispirato da filosofie orientali. Certo credere ad un signore anziano con una tunica bianca ed un triangolo in testa è ovviamente anacronistico e antiscientifico. Vorrei ricordare inoltre che per quanto sembri insondabile la natura stessa del creato, o magari per non offendere nessuno, di ciò che esiste, puoi ripercorrere a ritroso quanto vuoi, ma la scienza, come già detto, si ferma a pochi istanti prima del big bang, prima qualcosa c'era o non c'era, bella domanda. L'universo si espande in continuazione, ma dove esattamente, cosa può contenere l'universo' Beh tecnicamente, per dargli un nome lo chiamo Dio, anche se voglio ricordare nuovamente che la religione, anche quella cattolica mi sembra sia vista da tutti come fine e non come mezzo, che è il significato stesso. Capisco che tutti siano contro il bigottismo, cosa giàsta e sacrosanta, ma riteno che saggezza e razionalità impongano una rilettura di tanti testi antichi e sacri per comprendere al meglio il messaggio, e cioè con molta semplicità il concetto di religione come perviene a noi oggi, è completamente da rivedere e la chiave è tutta in una frase che ripeto:
LA RELIGIONE E' UN MEZZO E NON UN FINE
E chiedo venia per aver alzato la voce col maiuscolo 🙂Non avrei saputo dire di più ne meglio. Mi accodo 😀
E ancora di più a Padre Abbot !! 😀
penso si confonda la religione con cristianesimo o islam o in genere fondamentalismo, se si pensa a religioni come il buddismo ad esempio la cosa viene razionalizzata notevolmente, in secondo luogo nel cristianesimo, si fa l'errore di considerare nel nuovo testamento, solo pochi aspetti della vita di cristo che invece ha avuto modo di viaggiare molto e di essere anche ispirato da filosofie orientali. Certo credere ad un signore anziano con una tunica bianca ed un triangolo in testa è ovviamente anacronistico e antiscientifico. Vorrei ricordare inoltre che per quanto sembri insondabile la natura stessa del creato, o magari per non offendere nessuno, di ciò che esiste, puoi ripercorrere a ritroso quanto vuoi, ma la scienza, come già detto, si ferma a pochi istanti prima del big bang, prima qualcosa c'era o non c'era, bella domanda. L'universo si espande in continuazione, ma dove esattamente, cosa può contenere l'universo' Beh tecnicamente, per dargli un nome lo chiamo Dio, anche se voglio ricordare nuovamente che la religione, anche quella cattolica mi sembra sia vista da tutti come fine e non come mezzo, che è il significato stesso. Capisco che tutti siano contro il bigottismo, cosa giàsta e sacrosanta, ma riteno che saggezza e razionalità impongano una rilettura di tanti testi antichi e sacri per comprendere al meglio il messaggio, e cioè con molta semplicità il concetto di religione come perviene a noi oggi, è completamente da rivedere e la chiave è tutta in una frase che ripeto:
LA RELIGIONE E' UN MEZZO E NON UN FINE
E chiedo venia per aver alzato la voce col maiuscolo 🙂
Non avrei saputo dire di più ne meglio. Mi accodo 😀
E ancora di più a Padre Abbot !! 😀