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Questa è la mia storia...
Cita da ianus su 16 Gennaio 2005, 9:58NB: Scusate la lunghezza ma capirete quando leggerete
In questo topic che voglio proporre volevo che ognuno raccontasse di sè, un pò come agli alcolisti anonimi, il che non sarebbe male,
però, a dirla tutta, a 36 ore da ciò che mi ha cambiato forse la vita, il vero desiderio è raccontare e basta, una storia che sà di film,
di canzone o forse solo di autentica vita.
Io, nell'infinita arroganza di chi ha sempre vinto, ho sempre pensato di essere una specie di immortale presciente... nulla di più stupido
potevo andare a pensare... sapete... un pò come quando una cosa la fate per la prima volta e vi riesce subito, beh stranamente è
quello che mi succede da quasi una vita; le persone ti guardano e dicono "Quello è il migliore quasi in tutto, che storia", e tu, se l'audience
generale si alza da un lato, dall'altro ti senti sprofondare, perchè non hai più sfide, ed invece è il contrario, perchè ti torturi nel perseverare
a vincere, ed in realtà per questo tuo atteggiamento stupidamente e puramente agonistico perdi ogni secondo perchè non vivi.
I sentimenti scompaiono... diventi una macchina, un'esecutore, tutto ciò che ti circonda assume vuoti significati perchè non esistono più significanti.
Allora capisci che stai diventando una specie di mostro, e ti butti nel volontariato, e magari funziona, ma solo per quelle poche ore in cui ti lavi la coscienza
sperando di fare del bene, poi varcata la soglia, tutto ripiove addosso, e si ricomincia.
Non è rilevante se la famiglia, gli amici ed altre persone ti siano accanto, tu le respingi, prosegui per una strada che tutti vedono rose e fiori, ma che nasconde
insidie che gli altri non vedono... se tutte le persone che mi dicono di continuare così sapessero, penso che cambierebbero idea... ma la maggior parte di voi
mi conosce bene, perciò è inutile reiterare i soliti discorsi, meglio passare al pezzo forte...
Se qualcuno ha letto Love Story, già sa qualcosa, e dunque, per maggiori particolari, dateci un'occhiata, in sintesi, mi piace molto una ragazza che è stata e sta tutt'ora
male per un imbecille, fra me e lei c'è molta sintonia e già una volta quando lei si sentì male provvidi io a stare con lei, a riportarla a casa... insomma
come dice ivan, a salvarla, dato che collassava e sveniva ad ogni piè sospinto.
Da quel giorno ci vediamo spesso, e ci siamo visti anche ieri, aveva un problema al computer, ci siamo visti, mi ha preparato un the, abbiamo risolto il problema,
ci hanno chiamato gli amici, ed essendo in ritardo, siamo scesi rapidamente, sempre ridendo e scherzando, come al solito.
Saliamo in macchina, le allaccio la cintura, perchè essendo l'attaccatura bassa ha sempre qualche problema (non avete idea di quanto la prendo in giro per questo),
sto per partire, dopo aver acceso l'autoradio.... oh mi sono dimenticato di allacciare la cintura, bene, l'allaccio. Partiamo. Troviamo i carabinieri, meno male che eravamo in regola, proseguiamo, inizio a schiacciare l'acceleratore in una extraurbana, ci telefonavano e ci dicevano che eravamo in ritardo, ad un certo punto la strada diventa molto buia, non c'era illuminazione, per questo rallento e accendo gli abbaglianti, intanto con la Robi cantiamo le canzoni del cd, facendo a gara a chi stona di più... quella macchina che Robi poco prima al telefono diceva essere la nostra macchina, curioso lapsus.... insomma il classico quadretto felice (Wulfgar, se leggi, andavo nei limiti). Una macchina ci taglia la strada'! Ricordo poco.
Un tonfo, la macchina non ha più presa sull'asfalto. Atterra sulla strada, sculetta a destra. Controsterzo. Risculetta a sinistra. Controsterzo e provo a frenare leggermente. Controllo. Risculetta a sinistra. Robi ride, pensa che io stia scherzando. Controllo, freno, sembra riprendersi. Scalo in quarta, si alzano i giri, ricontrosterzo. La macchina va in testacoda, rotea due volte, sbatte col muso contro un marciapiede a centro carreggiata, poi si schianta lateralmente contro qualcosa, forse un palo. Buio.
Puzza di plastica fusa. Fumo. Mi riprendo, guardo di lato, Roberta ha lo sguardo perso nel vuoto, la chiamo, non risponde, sgancio la cintura, aprodi scatto la portiera, esco faccio il giro per aprire dalla sua parte, ma la fiancata destra non esiste, è tutta all'indentro, la maniglia, la portiera sono solo lamiere, Robi cerca di uscire dal mio lato lentamente, sembra riprendersi, rifaccio il giro e la tiro fuori, la abbraccio le dico di stare calme, mi prende una fitta alle costole, cado e rimango un attimo steso.
Silenzio attorno, si fermano delle macchine, avevamo perso pezzi per circa 300 metri, tanto ho controllato la macchina. Mi tranquillizzano e mi dicono di stare fermo, non vedo Roberta, è nel buio in mezzo alla strada che cammina, mi alzo, mi trattengono, vado verso di lei e la faccio stare sul marciapiede... La calmo, chiamo mio padre, che se la veda lui per la macchina, perchè sta arrivando l'ambulanza e c'è una ragazza che devo accompagnare in ospedale.
La gente mi parla, non l'ascolto, abbraccio Roberta che piange, arriva l'ambulanza, mi stringe fino all'ospedale, lì ci raggiàngono anche gli amici. Sguardi attoniti... paura generale per questa nuova consapevolezza, anche ianus sbaglia. Ci chiamano per la visita, io sono più grave, ho molti dolori, ma litigo col dottore per far visitare lei... non ha niente per fortuna, neanche un graffio, illesa, ringrazio Dio, arrivano i miei, mia madre viene con me a fare i raggi, Roberta rimane con amici, i dolori mi aumentano e si concentrano alla base della spina dorsale e prendono reni e fegato, ma non sono preoccupato, solo molto stanco, iniziano a mancarmi le energie, negli ospedali bisogna sempre fare dei giri immensi senza nessuno che ti aiuti.
Mando mia madre a chiedere come stia Roberta, dopo un pò arrivano entrambe, Robi si siede accanto a me aspettando i referti, e abbracciati parliamo e ridiamo sulla nostra prossima nuova macchina.
Visita in ortopedia, Robi è sempre con me, mi chiede se voglio appoggiarmi a lei, ma l'arroganza la fa da padrona, continuo a trascinarmi sempre più lentamente, mi fanno spogliare, prima faccio uscire entrambe (beh, un pò di privacy). Le ossa sono a posto <<Ragazzo, sei di acciaio>> mi dice ridendo la dottoressa, ma i dolori aumentano così... altro giro d'ospedale, altra visita in chirurgia, cammino molto più lentamente, Robi si ferma nuovamente con gli amici, la porta si apre di scatto e la vedo piangere.
Salgo al quinto piano, mia madre va avanti, non c'è nessuno, posso sfogare un pò il dolore ma non ho voce a sufficienza, arrivo in sala, il dottore è molto serio, mi visita, poi mi dice <<Non ti preoccupare figliolo, starai bene>>, dice a mia madre che potrei avere lesioni al fegato e ai reni e che è meglio che stia in osservazione... la paura è il fegato, potrei avere 20 minuti di vita se viene una emorragia... inizio a innervisirmi, ero rimasto freddo fino a quel momento... dico a mia madre che voglio vedere Roberta prima che se ne vada, chiaramente non le dico che ho sentito tutto...10 minuti dopo, sempre più sonno, sono stanchissimo, sdraiato sul lettino, arriva piangendo, rimaniamo da soli, si china ci abbracciamo, tremo un pò, fa dannatamente freddo in quel posto, le dico tutto quello che le dovevo dire, lei piange mi sorride, mi accarezza, mi dice che dobbiamo passare tanti bei momenti insieme, me che ha bisogno ancora di un pò di tempo perchè deve dimenticare, io le rispondo che in quel momento non volevo risposte... volevo solo dirle tutto, perchè nel caso si mettesse male non volevo tenermi dentro assolutamente nulla <<Dato che per la prima volta non so se potrò rivederti, devo dirti tutto anche se non è il momento giàsto>> Lei mi accarezza, mi abbraccia, mi dice che non me ne devo andare per nessun motivo e che non ho bisogno di dirle nulla, i miei occhi dicono tutto... entrano i medici mi fanno alzare, mi portano sul letto e mi mettono in degenza. Buio. Arrivano i miei, mi dicono che sono là fuori. Buio. Arriva mio padre, mi dice che vanno a casa a dormire, non li fanno rimanere, poi un'infermiera dovrebbe stare lì con me e tenermi sotto osservazione. Buio. Grida di dolore, flash dell'incidente, dolore. Mi sveglio, dopo molte ore vengo rivisitato, dall'ecografia risulta che sto bene, è solo un fortissimo trauma muscolare, con Roberta ci sentiamo 4 volte in meno di due ore. Non appena mi dicono che sto bene, esco e mi faccio dimettere. Il pomeriggio ho parlato un'ora al telefono con la Robi e anche molto con gli amici.
Sono un miracolato, sono uscito illeso da un incidente letale, non abbiamo neanche un graffio, incomprensibile anche ai dottori e ancor di più a chi ha visto la macchina accartocciata; ho dei genitori splendidi, dicono che ora che sto bene, dobbiamo prendere un'altra macchina e che devo tornare a guidare prima che la paura delle automobili soggiànga; ho degli amici apprensivi, ho degli amici veri; ho una persona speciale con la quale passerò come mi ha anche ridetto ieri dei momenti bellissimi, e che appena uscita da questo periodaccio, come ha detto anche alla sua migliore amica, intravede un percorso con me, perchè sono una persona splendida, o almeno così dice lei.
E come le ho detto anche ieri... non voglio più correre, non fraintendetemi, non su strada, per quello, come dice un mio amico "ci sono i circuiti" (Wulfgar docet) e così farò... non voglio più correre, voglio fermarmi il più possibile, ho una persona che sta cercando un pò di pace e che si sta rimettendo in carreggiata insieme a me, con cui stiamo affrontando tante difficoltà che stiamo risolvendo, con cui ho tanto in comune, da cui, bloccato su quel lettino d'ospedale, con lei seduta accanto ad accarezzarmi, ho ricevuto molto di più che in tanti anni in storielle varie, una persona, che voglio aspettare perchè non la voglio perder, una persona, che mi vuole conoscere ancora meglio, perchè desidera con me, per me e per lei qualcosa di serio, qualcosa in cui si vuole impegnare e qualcosa in cui possiamo condividere tutto, dato che già due volte, ma una sopra tutte, la morte ci ha sorriso e noi le abbiamo sorriso di rimando.
Ho dolori dappertutto, ma sto sempre meglio, ho paura adesso, ho molto da perdere adesso, e non parlo di voti all'università o di altre stronzate, parlo di tante cose e di una su tutte, ieri mi aveva invitato a casa sua ma è meglio che ci riposiamo tutti... ci sarà tempo per tutto.
Come ho sentito in un film... ciò che importa in una storia è il finale... e questa... potrebbe averne uno perfetto.
NB: Scusate la lunghezza ma capirete quando leggerete
In questo topic che voglio proporre volevo che ognuno raccontasse di sè, un pò come agli alcolisti anonimi, il che non sarebbe male,
però, a dirla tutta, a 36 ore da ciò che mi ha cambiato forse la vita, il vero desiderio è raccontare e basta, una storia che sà di film,
di canzone o forse solo di autentica vita.
Io, nell'infinita arroganza di chi ha sempre vinto, ho sempre pensato di essere una specie di immortale presciente... nulla di più stupido
potevo andare a pensare... sapete... un pò come quando una cosa la fate per la prima volta e vi riesce subito, beh stranamente è
quello che mi succede da quasi una vita; le persone ti guardano e dicono "Quello è il migliore quasi in tutto, che storia", e tu, se l'audience
generale si alza da un lato, dall'altro ti senti sprofondare, perchè non hai più sfide, ed invece è il contrario, perchè ti torturi nel perseverare
a vincere, ed in realtà per questo tuo atteggiamento stupidamente e puramente agonistico perdi ogni secondo perchè non vivi.
I sentimenti scompaiono... diventi una macchina, un'esecutore, tutto ciò che ti circonda assume vuoti significati perchè non esistono più significanti.
Allora capisci che stai diventando una specie di mostro, e ti butti nel volontariato, e magari funziona, ma solo per quelle poche ore in cui ti lavi la coscienza
sperando di fare del bene, poi varcata la soglia, tutto ripiove addosso, e si ricomincia.
Non è rilevante se la famiglia, gli amici ed altre persone ti siano accanto, tu le respingi, prosegui per una strada che tutti vedono rose e fiori, ma che nasconde
insidie che gli altri non vedono... se tutte le persone che mi dicono di continuare così sapessero, penso che cambierebbero idea... ma la maggior parte di voi
mi conosce bene, perciò è inutile reiterare i soliti discorsi, meglio passare al pezzo forte...
Se qualcuno ha letto Love Story, già sa qualcosa, e dunque, per maggiori particolari, dateci un'occhiata, in sintesi, mi piace molto una ragazza che è stata e sta tutt'ora
male per un imbecille, fra me e lei c'è molta sintonia e già una volta quando lei si sentì male provvidi io a stare con lei, a riportarla a casa... insomma
come dice ivan, a salvarla, dato che collassava e sveniva ad ogni piè sospinto.
Da quel giorno ci vediamo spesso, e ci siamo visti anche ieri, aveva un problema al computer, ci siamo visti, mi ha preparato un the, abbiamo risolto il problema,
ci hanno chiamato gli amici, ed essendo in ritardo, siamo scesi rapidamente, sempre ridendo e scherzando, come al solito.
Saliamo in macchina, le allaccio la cintura, perchè essendo l'attaccatura bassa ha sempre qualche problema (non avete idea di quanto la prendo in giro per questo),
sto per partire, dopo aver acceso l'autoradio.... oh mi sono dimenticato di allacciare la cintura, bene, l'allaccio. Partiamo. Troviamo i carabinieri, meno male che eravamo in regola, proseguiamo, inizio a schiacciare l'acceleratore in una extraurbana, ci telefonavano e ci dicevano che eravamo in ritardo, ad un certo punto la strada diventa molto buia, non c'era illuminazione, per questo rallento e accendo gli abbaglianti, intanto con la Robi cantiamo le canzoni del cd, facendo a gara a chi stona di più... quella macchina che Robi poco prima al telefono diceva essere la nostra macchina, curioso lapsus.... insomma il classico quadretto felice (Wulfgar, se leggi, andavo nei limiti). Una macchina ci taglia la strada'! Ricordo poco.
Un tonfo, la macchina non ha più presa sull'asfalto. Atterra sulla strada, sculetta a destra. Controsterzo. Risculetta a sinistra. Controsterzo e provo a frenare leggermente. Controllo. Risculetta a sinistra. Robi ride, pensa che io stia scherzando. Controllo, freno, sembra riprendersi. Scalo in quarta, si alzano i giri, ricontrosterzo. La macchina va in testacoda, rotea due volte, sbatte col muso contro un marciapiede a centro carreggiata, poi si schianta lateralmente contro qualcosa, forse un palo. Buio.
Puzza di plastica fusa. Fumo. Mi riprendo, guardo di lato, Roberta ha lo sguardo perso nel vuoto, la chiamo, non risponde, sgancio la cintura, aprodi scatto la portiera, esco faccio il giro per aprire dalla sua parte, ma la fiancata destra non esiste, è tutta all'indentro, la maniglia, la portiera sono solo lamiere, Robi cerca di uscire dal mio lato lentamente, sembra riprendersi, rifaccio il giro e la tiro fuori, la abbraccio le dico di stare calme, mi prende una fitta alle costole, cado e rimango un attimo steso.
Silenzio attorno, si fermano delle macchine, avevamo perso pezzi per circa 300 metri, tanto ho controllato la macchina. Mi tranquillizzano e mi dicono di stare fermo, non vedo Roberta, è nel buio in mezzo alla strada che cammina, mi alzo, mi trattengono, vado verso di lei e la faccio stare sul marciapiede... La calmo, chiamo mio padre, che se la veda lui per la macchina, perchè sta arrivando l'ambulanza e c'è una ragazza che devo accompagnare in ospedale.
La gente mi parla, non l'ascolto, abbraccio Roberta che piange, arriva l'ambulanza, mi stringe fino all'ospedale, lì ci raggiàngono anche gli amici. Sguardi attoniti... paura generale per questa nuova consapevolezza, anche ianus sbaglia. Ci chiamano per la visita, io sono più grave, ho molti dolori, ma litigo col dottore per far visitare lei... non ha niente per fortuna, neanche un graffio, illesa, ringrazio Dio, arrivano i miei, mia madre viene con me a fare i raggi, Roberta rimane con amici, i dolori mi aumentano e si concentrano alla base della spina dorsale e prendono reni e fegato, ma non sono preoccupato, solo molto stanco, iniziano a mancarmi le energie, negli ospedali bisogna sempre fare dei giri immensi senza nessuno che ti aiuti.
Mando mia madre a chiedere come stia Roberta, dopo un pò arrivano entrambe, Robi si siede accanto a me aspettando i referti, e abbracciati parliamo e ridiamo sulla nostra prossima nuova macchina.
Visita in ortopedia, Robi è sempre con me, mi chiede se voglio appoggiarmi a lei, ma l'arroganza la fa da padrona, continuo a trascinarmi sempre più lentamente, mi fanno spogliare, prima faccio uscire entrambe (beh, un pò di privacy). Le ossa sono a posto <<Ragazzo, sei di acciaio>> mi dice ridendo la dottoressa, ma i dolori aumentano così... altro giro d'ospedale, altra visita in chirurgia, cammino molto più lentamente, Robi si ferma nuovamente con gli amici, la porta si apre di scatto e la vedo piangere.
Salgo al quinto piano, mia madre va avanti, non c'è nessuno, posso sfogare un pò il dolore ma non ho voce a sufficienza, arrivo in sala, il dottore è molto serio, mi visita, poi mi dice <<Non ti preoccupare figliolo, starai bene>>, dice a mia madre che potrei avere lesioni al fegato e ai reni e che è meglio che stia in osservazione... la paura è il fegato, potrei avere 20 minuti di vita se viene una emorragia... inizio a innervisirmi, ero rimasto freddo fino a quel momento... dico a mia madre che voglio vedere Roberta prima che se ne vada, chiaramente non le dico che ho sentito tutto...10 minuti dopo, sempre più sonno, sono stanchissimo, sdraiato sul lettino, arriva piangendo, rimaniamo da soli, si china ci abbracciamo, tremo un pò, fa dannatamente freddo in quel posto, le dico tutto quello che le dovevo dire, lei piange mi sorride, mi accarezza, mi dice che dobbiamo passare tanti bei momenti insieme, me che ha bisogno ancora di un pò di tempo perchè deve dimenticare, io le rispondo che in quel momento non volevo risposte... volevo solo dirle tutto, perchè nel caso si mettesse male non volevo tenermi dentro assolutamente nulla <<Dato che per la prima volta non so se potrò rivederti, devo dirti tutto anche se non è il momento giàsto>> Lei mi accarezza, mi abbraccia, mi dice che non me ne devo andare per nessun motivo e che non ho bisogno di dirle nulla, i miei occhi dicono tutto... entrano i medici mi fanno alzare, mi portano sul letto e mi mettono in degenza. Buio. Arrivano i miei, mi dicono che sono là fuori. Buio. Arriva mio padre, mi dice che vanno a casa a dormire, non li fanno rimanere, poi un'infermiera dovrebbe stare lì con me e tenermi sotto osservazione. Buio. Grida di dolore, flash dell'incidente, dolore. Mi sveglio, dopo molte ore vengo rivisitato, dall'ecografia risulta che sto bene, è solo un fortissimo trauma muscolare, con Roberta ci sentiamo 4 volte in meno di due ore. Non appena mi dicono che sto bene, esco e mi faccio dimettere. Il pomeriggio ho parlato un'ora al telefono con la Robi e anche molto con gli amici.
Sono un miracolato, sono uscito illeso da un incidente letale, non abbiamo neanche un graffio, incomprensibile anche ai dottori e ancor di più a chi ha visto la macchina accartocciata; ho dei genitori splendidi, dicono che ora che sto bene, dobbiamo prendere un'altra macchina e che devo tornare a guidare prima che la paura delle automobili soggiànga; ho degli amici apprensivi, ho degli amici veri; ho una persona speciale con la quale passerò come mi ha anche ridetto ieri dei momenti bellissimi, e che appena uscita da questo periodaccio, come ha detto anche alla sua migliore amica, intravede un percorso con me, perchè sono una persona splendida, o almeno così dice lei.
E come le ho detto anche ieri... non voglio più correre, non fraintendetemi, non su strada, per quello, come dice un mio amico "ci sono i circuiti" (Wulfgar docet) e così farò... non voglio più correre, voglio fermarmi il più possibile, ho una persona che sta cercando un pò di pace e che si sta rimettendo in carreggiata insieme a me, con cui stiamo affrontando tante difficoltà che stiamo risolvendo, con cui ho tanto in comune, da cui, bloccato su quel lettino d'ospedale, con lei seduta accanto ad accarezzarmi, ho ricevuto molto di più che in tanti anni in storielle varie, una persona, che voglio aspettare perchè non la voglio perder, una persona, che mi vuole conoscere ancora meglio, perchè desidera con me, per me e per lei qualcosa di serio, qualcosa in cui si vuole impegnare e qualcosa in cui possiamo condividere tutto, dato che già due volte, ma una sopra tutte, la morte ci ha sorriso e noi le abbiamo sorriso di rimando.
Ho dolori dappertutto, ma sto sempre meglio, ho paura adesso, ho molto da perdere adesso, e non parlo di voti all'università o di altre stronzate, parlo di tante cose e di una su tutte, ieri mi aveva invitato a casa sua ma è meglio che ci riposiamo tutti... ci sarà tempo per tutto.
Come ho sentito in un film... ciò che importa in una storia è il finale... e questa... potrebbe averne uno perfetto.
Cita da Konte su 16 Gennaio 2005, 12:15Ho letto con attenzione la tua storia!
Per prima cosa vorrei dirti che sono felice che non ci siano state conseguenze irreparabili! Sono felice che stiate bene!Ma soprattutto sono felice che tu abbia compreso quali sono le cose importanti della vita!
Hai avuto la tua seconda possibilità!
Sta a te adesso!In bocca al lupo per tutto! Spero che con la tua Roby abbiate un rapporto fantastico!
Ho letto con attenzione la tua storia!
Per prima cosa vorrei dirti che sono felice che non ci siano state conseguenze irreparabili! Sono felice che stiate bene!
Ma soprattutto sono felice che tu abbia compreso quali sono le cose importanti della vita!
Hai avuto la tua seconda possibilità!
Sta a te adesso!
In bocca al lupo per tutto! Spero che con la tua Roby abbiate un rapporto fantastico!
Cita da ianus su 16 Gennaio 2005, 14:18Grazie ottimo Konte... effettivamente non ci sono state conseguenze irreparabili, se non consideriamo la macchina ovviamente! 😆 :-_-:
Vabbè tanto da quello che ho capito fra due settimane al massimo ne avrò un'altra. Contribuirò ovviamente alla spesa, deve gravare sulla famiglia il meno possibile.
Tornerò a guidare probabilmente martedì, ora non me la sento molto, ma dopo l'esame del 18 dovrei andare a trovare Roby... meglio farsela passare questa paura no' :ok:
Concludendo, spero anch'io vada tutto per il meglio e spero, se mai qualcuno che era come me 24 e passa ore fa... possa capire e riflettere... o forse servirà a me quando e se sarò in preda allo sconforto.
Non che si possa cambiare leggendo un topic, come l'ottimo Keanu giàstamente ha detto in chat, ma almeno fermarsi un attimo, divenire consapevoli. Credo che se non ci fosse stata lei con me forse ora sarei lo stesso di prima, muovo i primi timidi passi in nuovi luoghi
Grazie ottimo Konte... effettivamente non ci sono state conseguenze irreparabili, se non consideriamo la macchina ovviamente! 😆 :-_-:
Vabbè tanto da quello che ho capito fra due settimane al massimo ne avrò un'altra. Contribuirò ovviamente alla spesa, deve gravare sulla famiglia il meno possibile.
Tornerò a guidare probabilmente martedì, ora non me la sento molto, ma dopo l'esame del 18 dovrei andare a trovare Roby... meglio farsela passare questa paura no' :ok:
Concludendo, spero anch'io vada tutto per il meglio e spero, se mai qualcuno che era come me 24 e passa ore fa... possa capire e riflettere... o forse servirà a me quando e se sarò in preda allo sconforto.
Non che si possa cambiare leggendo un topic, come l'ottimo Keanu giàstamente ha detto in chat, ma almeno fermarsi un attimo, divenire consapevoli. Credo che se non ci fosse stata lei con me forse ora sarei lo stesso di prima, muovo i primi timidi passi in nuovi luoghi
Cita da Niobe_Ottavia su 16 Gennaio 2005, 14:31Son d'accordo con Konte. Son contenta che la tua situazione stia migliorando.
Son d'accordo con Konte. Son contenta che la tua situazione stia migliorando.
Cita da CHRoNic su 16 Gennaio 2005, 16:24Ianus e volevi abbandonare così il tuo fratellino''''' 😉 😉
Scherzi a parte, io sono contento che tu ora abbia capito e ti auguro di vivere i momenti più belli della tua vita con Roby :ok:
Ianus e volevi abbandonare così il tuo fratellino''''' 😉 😉
Scherzi a parte, io sono contento che tu ora abbia capito e ti auguro di vivere i momenti più belli della tua vita con Roby :ok:
Cita da ivan_eletto su 16 Gennaio 2005, 17:18Ianus... Ciò che hai scritto è veramente molto commovente.
Mi dispiace, non sapevo di niente (d'altronde, come avrei potuto), ma sono contento che il fattaccio si sia risolto per il meglio e che ti abbia... aperto gli occhi. Da macchina che eri, sei divenuto umano.La tua richiesta di utilizzare questo topic per raccontare le proprie esistenze mi affascina e credo che sentir le storie di altri sia per te fonte di sostegno, molto più che trattare qui il tuo caso, che penso si commenti facilmente da solo. In tutti i casi, se ti va di parlarne in privato, mandami una e-mail, o contattami su msn, ok' Ci tengo!
Sono anche io davanti ad un periodo di svolta della mia vita, non dal punto di vista lavorativo, pratico o organizzativo, ma interiore e filosofico, se vogliamo. Casualmente questo momento arriva proprio poco dopo al compimento della maggiore età e con la scoperta di una ragazza a me tanto vicina quanto lontana, ma non è a proposito di questo che voglio interrogarmi con voi ora.
Prima di questo momento, la mia vita era decorata di una serie di successi e sconfitte delle quali non ricordo abbastanza da poter mettere il tutto su una bilancia e dire "sì, il saldo è positivo/negativo", tuttavia, mi sentivo realizzato, soddisfatto di ciò che facevo, felice per le persone che mi circondavano che si rivelavano di giorno in giorno la cerchia migliore che io avessi mai potuto trovare... Tutto questo vige ancora oggi, ma in modo diverso.
A controbilanciare questa mia felicità cronica, vi erano tante piccole faccende poco rilevanti, quali una cotta sfumata, un brutto voto, un'influenza, una caduta in scooter e così via, ma non c'era niente che poteva turbare il mio senso di pienezza, a parte una cosa, che mi tormenta dall'età di 8-9 anni, quotidianamente, di continuo.
Nasco, vivo e muoio. Morire... com'è' Cosa c'è dopo' Se non ricordo niente di prima della mia nascita è possibile che non riuscirò a mantenere i ricordi della mia vita quando sarò nel sonno senza sogni' Se l'unica cosa che può far si che noi siamo è la mente/anima, cosa succede quando il cervello, si deteriora' Cosa si prova quando viene a meno la percezione del mondo come lo conosciamo'
Fino ad ora, credevo in qualcosa per non credere in qualcosa d'altro. Ho trovato risposte momentanee a 10 anni, quando frequentavo la chiesa cattolica, a 14-16, quando ho cominciato a stipulare teorie personali partendo dalla scomparsa del mio povero nonno dopo un cancro atroce, che lo mangiava a partire dai polmoni, che si estese fino al cervello, tanto da togliergli la ragione. Spero solo che quel giorno che gli portai due palloncini a forma di cagnolini poco prima della divina sentenza, mi abbia percepito.Molto spesso, quando siamo nel bel mezzo di un momento ci diciamo "SÌ, questa è una svolta, è speciale, non lo scorderò mai", ma poi capita ciò che non pensavamo; il ricordo se ne va, nonostante ci abbia plasmato.
Quest'ultima settimana è diversa. Rimarrà con me per sempre. SEMPRE' Dovrei dire NO, dopo non c'è niente... Come fa a rimanermi, attraverso l'infinità del tempo'
È questo il punto!
Tutto cominciò martedì mattina, un giorno apparentemente come tanti altri, dove prendo il mio solito bus alle 7.36 per raggiàngere il Liceo di Locarno, dove entro in buvette e mi siedo accanto a quella che io chiamo "la compagnia del primo mattino", dove saluto tutti con la solita indifferenza di chi non è ancora cosciente del proprio risveglio.
Una mia amica stava sfogliando il giornale, quando il mio sguardo ricade su una foto nella quale vi è raffigurato un viso famigliare e, cercando di dare un contesto all'immagine inquadro anche l'intera pagina. Si trattava di quella degli annunci mortuari.
Un espressione costernata si abbatté sul mio viso quando poco cortesemente strappai di mano il giornale alla mia amica, che capì, inevitabilmente, ciò che stava succedendo.
All'improvviso realizzo. Un ragazzo, 25 anni, che ho avuto il piacere di conoscere ai tempi (4 anni fa circa) quando cominciai ad appassionarmi al fenomeno Treading Card Game Pokémon, che mi valse il traguardo di campione Svizzero della categoria Junior e 36 player al mondo, quando affrontai i campionati a San Diego, nel dicembre del 2001.
Lui era un appassionato di Magic, che affrontai qualche volta in qualche torneo di Pokémon. Solitamente faceva il tappabuchi, quando mancava qualcuno. Non era un tipo del quale ti rimane un'immagine forte, anzi, tutt'altro. Era un'ombra di un ragazzo che si realizza solo quando ha davanti a sé la sua mano di carte, le creature e le terre in gioco.
Di lui ricordo poco. Forse il suo strano e ridicolo difetto di pronuncia, dove la "R" assomigliava più al suono che esce dalla vostra normale bocca quando dite "RDFG".
Una volta, finito un torneo ad Ascona, città a poco più di un 15 minuti da casa mia in bus, stavamo per prendere il medesimo con lui ed altri due amici e ci sentivamo spensierati e ridavamo tanto, per un fatto stupidissimo che ci stava capitando.
Ricordi... Tanti ricordi che riaffioravano in me quella mattina della cattiva notizia, pensieri che pensavo non esistessero più nei meandri della mia mente, ma che tornavano prepotentemente a galla in quegli istanti.
La prima domanda spontanea era "COME'"
La sera scoprì grazie a mio padre che si era sparato.
La domanda divenne "PERCHÈ'"
Il tetto della vita che ti crolla addosso, soffri, sai che c'è una piccolissima probabilità che qualcuno ti trovi in mezzo alle macerie e allora decidi di infilarti una doppietta in bocca e smettere di patire, per sempre... SEMPRE.
In questa settimana risalì pian piano alle cause, andai alla commemorazione in chiesa, che con mio stupore trovai semi vuota.
Incontrai un mio amico. Gli chiesi come conoscesse il defunto e mi disse che è stato suo compagno alle elementari. Posso supporre che fosse l'unico.
Se io dovessi morire ora, alla mia commemorazione ci sarebbero sicuramente più di 1000 persone. Quel ragazzo era un'ombra, uno spettro, che poteva passarti attraverso e lasciarti poco o niente di sé.
Un altro ragazzo si impicca 4 giorni dopo, 18 anni, come me. Nessuna relazione col mio "amico".
La mia ragazza è preoccupata perché faccio fatica a sorridere, ma sa perché.
Ecco finalmente la svolta. Dopo aver analizzato la cosa a fondo son riuscito a crescere, a consolidare una certa fede precaria prima, verso la vita stessa. Ciò che era dubbio, è diventato ora certezza, convinzione. Sono invincibile.
Nessuno potrà mai distogliermi dalle mie convinzioni! Ora non ho più paura di affrontare la morte a viso aperto. Una volta quando parlavo o pensavo solo all'argomento, i miei battiti cardiaci triplicavano di frequenza. Ora non più. Se esiste un vero Dio, egli risiede dentro di me, nella mia totale consapevolezza.
Questo ha cambiato sensibilmente il mio modo di vita, che ora si basa sull'affrontare ogni fatto con la massima sincerità, fiducia, amore, convinzione, grinta.
In tutti i casi non rimpiango alcunché di ciò che feci in passato, anzi! Esperienze significative che mi hanno plasmato.
Io amo la vita. Non sopporterei di perderla e quindi non la perderò, perché ho la capacità di racchiuderla tutta in un bauletto e portarmela con me all'aldilà. La mia vita starà sempre con me, per l'infinità dell'infinito.
Ianus... Ciò che hai scritto è veramente molto commovente.
Mi dispiace, non sapevo di niente (d'altronde, come avrei potuto), ma sono contento che il fattaccio si sia risolto per il meglio e che ti abbia... aperto gli occhi. Da macchina che eri, sei divenuto umano.
La tua richiesta di utilizzare questo topic per raccontare le proprie esistenze mi affascina e credo che sentir le storie di altri sia per te fonte di sostegno, molto più che trattare qui il tuo caso, che penso si commenti facilmente da solo. In tutti i casi, se ti va di parlarne in privato, mandami una e-mail, o contattami su msn, ok' Ci tengo!
Sono anche io davanti ad un periodo di svolta della mia vita, non dal punto di vista lavorativo, pratico o organizzativo, ma interiore e filosofico, se vogliamo. Casualmente questo momento arriva proprio poco dopo al compimento della maggiore età e con la scoperta di una ragazza a me tanto vicina quanto lontana, ma non è a proposito di questo che voglio interrogarmi con voi ora.
Prima di questo momento, la mia vita era decorata di una serie di successi e sconfitte delle quali non ricordo abbastanza da poter mettere il tutto su una bilancia e dire "sì, il saldo è positivo/negativo", tuttavia, mi sentivo realizzato, soddisfatto di ciò che facevo, felice per le persone che mi circondavano che si rivelavano di giorno in giorno la cerchia migliore che io avessi mai potuto trovare... Tutto questo vige ancora oggi, ma in modo diverso.
A controbilanciare questa mia felicità cronica, vi erano tante piccole faccende poco rilevanti, quali una cotta sfumata, un brutto voto, un'influenza, una caduta in scooter e così via, ma non c'era niente che poteva turbare il mio senso di pienezza, a parte una cosa, che mi tormenta dall'età di 8-9 anni, quotidianamente, di continuo.
Nasco, vivo e muoio. Morire... com'è' Cosa c'è dopo' Se non ricordo niente di prima della mia nascita è possibile che non riuscirò a mantenere i ricordi della mia vita quando sarò nel sonno senza sogni' Se l'unica cosa che può far si che noi siamo è la mente/anima, cosa succede quando il cervello, si deteriora' Cosa si prova quando viene a meno la percezione del mondo come lo conosciamo'
Fino ad ora, credevo in qualcosa per non credere in qualcosa d'altro. Ho trovato risposte momentanee a 10 anni, quando frequentavo la chiesa cattolica, a 14-16, quando ho cominciato a stipulare teorie personali partendo dalla scomparsa del mio povero nonno dopo un cancro atroce, che lo mangiava a partire dai polmoni, che si estese fino al cervello, tanto da togliergli la ragione. Spero solo che quel giorno che gli portai due palloncini a forma di cagnolini poco prima della divina sentenza, mi abbia percepito.
Molto spesso, quando siamo nel bel mezzo di un momento ci diciamo "SÌ, questa è una svolta, è speciale, non lo scorderò mai", ma poi capita ciò che non pensavamo; il ricordo se ne va, nonostante ci abbia plasmato.
Quest'ultima settimana è diversa. Rimarrà con me per sempre. SEMPRE' Dovrei dire NO, dopo non c'è niente... Come fa a rimanermi, attraverso l'infinità del tempo'
È questo il punto!
Tutto cominciò martedì mattina, un giorno apparentemente come tanti altri, dove prendo il mio solito bus alle 7.36 per raggiàngere il Liceo di Locarno, dove entro in buvette e mi siedo accanto a quella che io chiamo "la compagnia del primo mattino", dove saluto tutti con la solita indifferenza di chi non è ancora cosciente del proprio risveglio.
Una mia amica stava sfogliando il giornale, quando il mio sguardo ricade su una foto nella quale vi è raffigurato un viso famigliare e, cercando di dare un contesto all'immagine inquadro anche l'intera pagina. Si trattava di quella degli annunci mortuari.
Un espressione costernata si abbatté sul mio viso quando poco cortesemente strappai di mano il giornale alla mia amica, che capì, inevitabilmente, ciò che stava succedendo.
All'improvviso realizzo. Un ragazzo, 25 anni, che ho avuto il piacere di conoscere ai tempi (4 anni fa circa) quando cominciai ad appassionarmi al fenomeno Treading Card Game Pokémon, che mi valse il traguardo di campione Svizzero della categoria Junior e 36 player al mondo, quando affrontai i campionati a San Diego, nel dicembre del 2001.
Lui era un appassionato di Magic, che affrontai qualche volta in qualche torneo di Pokémon. Solitamente faceva il tappabuchi, quando mancava qualcuno. Non era un tipo del quale ti rimane un'immagine forte, anzi, tutt'altro. Era un'ombra di un ragazzo che si realizza solo quando ha davanti a sé la sua mano di carte, le creature e le terre in gioco.
Di lui ricordo poco. Forse il suo strano e ridicolo difetto di pronuncia, dove la "R" assomigliava più al suono che esce dalla vostra normale bocca quando dite "RDFG".
Una volta, finito un torneo ad Ascona, città a poco più di un 15 minuti da casa mia in bus, stavamo per prendere il medesimo con lui ed altri due amici e ci sentivamo spensierati e ridavamo tanto, per un fatto stupidissimo che ci stava capitando.
Ricordi... Tanti ricordi che riaffioravano in me quella mattina della cattiva notizia, pensieri che pensavo non esistessero più nei meandri della mia mente, ma che tornavano prepotentemente a galla in quegli istanti.
La prima domanda spontanea era "COME'"
La sera scoprì grazie a mio padre che si era sparato.
La domanda divenne "PERCHÈ'"
Il tetto della vita che ti crolla addosso, soffri, sai che c'è una piccolissima probabilità che qualcuno ti trovi in mezzo alle macerie e allora decidi di infilarti una doppietta in bocca e smettere di patire, per sempre... SEMPRE.
In questa settimana risalì pian piano alle cause, andai alla commemorazione in chiesa, che con mio stupore trovai semi vuota.
Incontrai un mio amico. Gli chiesi come conoscesse il defunto e mi disse che è stato suo compagno alle elementari. Posso supporre che fosse l'unico.
Se io dovessi morire ora, alla mia commemorazione ci sarebbero sicuramente più di 1000 persone. Quel ragazzo era un'ombra, uno spettro, che poteva passarti attraverso e lasciarti poco o niente di sé.
Un altro ragazzo si impicca 4 giorni dopo, 18 anni, come me. Nessuna relazione col mio "amico".
La mia ragazza è preoccupata perché faccio fatica a sorridere, ma sa perché.
Ecco finalmente la svolta. Dopo aver analizzato la cosa a fondo son riuscito a crescere, a consolidare una certa fede precaria prima, verso la vita stessa. Ciò che era dubbio, è diventato ora certezza, convinzione. Sono invincibile.
Nessuno potrà mai distogliermi dalle mie convinzioni! Ora non ho più paura di affrontare la morte a viso aperto. Una volta quando parlavo o pensavo solo all'argomento, i miei battiti cardiaci triplicavano di frequenza. Ora non più. Se esiste un vero Dio, egli risiede dentro di me, nella mia totale consapevolezza.
Questo ha cambiato sensibilmente il mio modo di vita, che ora si basa sull'affrontare ogni fatto con la massima sincerità, fiducia, amore, convinzione, grinta.
In tutti i casi non rimpiango alcunché di ciò che feci in passato, anzi! Esperienze significative che mi hanno plasmato.
Io amo la vita. Non sopporterei di perderla e quindi non la perderò, perché ho la capacità di racchiuderla tutta in un bauletto e portarmela con me all'aldilà. La mia vita starà sempre con me, per l'infinità dell'infinito.
Cita da ianus su 16 Gennaio 2005, 19:23ivan, se vuoi sn su mirc, per comodità, sn sempre lì cn la gentaccia del sito! :fumato:
è bello quando scopri di vivere, e che non esisti soltanto, è bello quando smetti di essere un ammasso di carne ed inizi a percepire... ma percepire vuol dire gioire e soffrire senza algoritmo o motivo... sbando fra i due baratri con facilità
ivan, se vuoi sn su mirc, per comodità, sn sempre lì cn la gentaccia del sito! :fumato:
è bello quando scopri di vivere, e che non esisti soltanto, è bello quando smetti di essere un ammasso di carne ed inizi a percepire... ma percepire vuol dire gioire e soffrire senza algoritmo o motivo... sbando fra i due baratri con facilità
Cita da Wulfgar su 16 Gennaio 2005, 22:25Beh, dai, un pò di sfiga te l'ho tirata.... 🙂 🙂
Beh, dai, un pò di sfiga te l'ho tirata.... 🙂 🙂
Cita da hard1 su 17 Gennaio 2005, 8:55Sei stato risvegliato amico mio. Un risveglio assai traumatico. L'importante è che ora tu riesca a vedere la vita in modo diverso. Io sono come te. O almeno come ti sei descritto all'inizio della tua storia. Ora tu sei un passo avanti a me. Spero solo di raggiàngerti in modo che potremmo parlare "da pari" di questa storia.
Altro, al momento, non posso dire.
Sei stato risvegliato amico mio. Un risveglio assai traumatico. L'importante è che ora tu riesca a vedere la vita in modo diverso. Io sono come te. O almeno come ti sei descritto all'inizio della tua storia. Ora tu sei un passo avanti a me. Spero solo di raggiàngerti in modo che potremmo parlare "da pari" di questa storia.
Altro, al momento, non posso dire.
Cita da ianus su 17 Gennaio 2005, 18:10H1 sono contento che un altro come me possa trarre qualcosa da questa storia... qualunque cosa, comunque come già scritto, non so se sono cambiato, lo sai, siamo testardi noi 😳 😀 , comunque ho un'occasione per cambiare.
Wulfgar... nessun rancore assolutamente... le nostre erano incomprensioni, e siamo tutti sotto lo stesso cielo (o sito' 😆 )
Magda, sei sicura che non vuoi ch'io risponda' Se vuoi sai come contattarmi
P.S.: Raga 100 views, la mia storia miete visite nel giro di 24 ore :ok:
H1 sono contento che un altro come me possa trarre qualcosa da questa storia... qualunque cosa, comunque come già scritto, non so se sono cambiato, lo sai, siamo testardi noi 😳 😀 , comunque ho un'occasione per cambiare.
Wulfgar... nessun rancore assolutamente... le nostre erano incomprensioni, e siamo tutti sotto lo stesso cielo (o sito' 😆 )
Magda, sei sicura che non vuoi ch'io risponda' Se vuoi sai come contattarmi
P.S.: Raga 100 views, la mia storia miete visite nel giro di 24 ore :ok: