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Forum breadcrumbs - Sei qui:ForumZION: CavernaRaccontino scritto da me
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Raccontino scritto da me

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hmm..ha ragione saska...ma è troppo tardi!! MWHAUHAUHAUA!!! ormai li ho scaricati, stampati e portati alla siae e registrati nome mio, li ho venduti è ne ho ricavato miliardi e con quei soldi ho creato un mini esercito di bambini ninja ke uccidono sl guardandoti, cosi chiedero alle nazioni piu potenti del mondo di lasciare il loro potere a me per governare tutto !! MWUHAUHAUHAUAUHAUHUAHUH!!!! :devil:

ma anche no... 😀

:ahaha: Forse dopo i nosti post, Juliet si ricordera` di fare quello. :mrgreen:

:rotfl:

Siccome non ho intenzione di pubblicarlo e far soldi, non me ne frega proprio nulla... anzi... Neo stai attento che l'esercito ti si rivolta contro

:devil: :skull:

Siccome non ho intenzione di pubblicarlo e far soldi, non me ne frega proprio nulla... anzi... Neo stai attento che l'esercito ti si rivolta contro

:devil: :skull:

AAAAAAAA... 😆 Neo, stai attento. :biglaugh: :rotfl: Le sentinelle son in aguato. :seppia:

Per evitare di aprire topic inutili, lo posto quì:

C'era una volta una ragazza, troppo piccola e ingenua per comprendere bene come andava il mondo. Viveva in un mondo dorato, in una bolla di sapone, in un castello di cristallo ed era felice. Aveva tutto ciò che una ragazza può desiderare: tanti amici affettuosi, un fidanzato dolce e premuroso, due genitori innamorati. Eppure la ragazza non era totalmente soddisfatta. C'era qualcosa che le mancava nel mondo che conosceva e poi il mondo... era troppo dorato e scintillante per essere vero. Ogni tanto si chiudeva nella sua stanzetta, sotto le morbide coperte e pensava "chissà cosa c'è quì fuori...". Non riusciva però a pensarci per più di pochi minuti, perchè immediatamente arrivava qualcuno che affettuosamente l'allontanava dai "cattivi pensieri". Intanto si stava avvicinando il suo sedicesimo compleanno e tutti gli amici le stavano preparando una festa deliziosa e le avevano già comprato decine di regali bellissimi. La ragazza, però, era inquieta. E così, al momento di spegnere le sedici candeline, si fermò e fece una domanda strana agli invitati. Chiese loro chi erano e perchè le volevano bene, perchè le avevano organizzato una festa tanto sfarzosa e, soprattutto, chiese loro: "chi sono io'". Ovviamente nessuno dei presenti rispose e la ragazza corse via in lacrime. Per giorni e giorni tentarono di farla uscire dalla sua stanza, tentandola con dolci e tenerezze, ma lei rifiutava anche di essere solo sfiorata. Finchè, un giorno, un ragazzo sconosciuto si presentò nella sua stanza e le annunciò che le avrebbe fatto vedere il mondo esterno e la ragazza, gioiosa, s'alzò e s'incamminò con lui. Quando, però, uscirono fuori dal cancello dorato, la ragazza ebbe una tremenda delusione: il mondo esterno non era per niente bello e piacevole. La gente camminava freneticamente, i bambini piangevano, i vecchi si lamentavano e strani immensi oggetti metallici si muovevano velocemente nella strada, lasciando un odore sgradevole intorno a lei. Improvvisamente scoppiò in lacrime, ma il ragazzo le disse che il cammino non era finito. La condusse per le vie della città e la ragazza, per la prima volta, conobbe la cattiveria, la malattia, la falsità, l'ipocrisia, la povertà, la bruttezza, insomma, tutti i mali del mondo. La ragazza implorò il giovane di riportarla a casa, ma lui insistette affinchè vedesse l'ultima delle "meraviglie". Arrivarono in un'immensa piazza vuota, dove vi era solo un vetro alto e liscio, che rispecchiava le case intorno.
"Cosa ci facciamo quì" chiese la ragazza, in lacrime.
"E' giàsto che tu veda" rispose il ragazzo enigmatico.
E così la ragazza giànse davanti allo specchio, convinta di dover vedere se stessa e pronta a vedere un essere di straordinaria bellezza. Eppure, quando si ritrovò a fissare i suoi stessi occhi, quello che vide era orribile. Niente bellezza, niente oro nè argento, soltanto un corole-playero informe, dei capelli arruffati e sporchi e degli occhi rossi e penetranti.
"Questa non sono io!" esclamò la ragazza indignata.
"Sì che lo sei!" sorrise lui.
"E' una menzogna. Mi sono già specchiata altre volte nel mio palazzo e il mio aspetto era totalmente diverso!".
"Perchè lo specchio era diverso... quello che vedevi era soltanto una parte di te, era quello che eri abituata a vedere. Ma ora che hai visto quanto il mondo può essere brutto, come puoi vederti ancora bella e splendente'".
La ragazza scoppiò nuovamente a piangere.
"E quindi anche la mia casa adesso è brutta e cadente'" domandò lei. E il ragazzo annuì.
Terrorizzata ella corse indietro, cercando di ritrovare la strada di casa, ma quando si ritrovò davanti al luogo dove prima vi era un castello di cristallo, non vide che un ammasso di macerie, come il ragazzo aveva predetto.
"Com'è possibile'" urlò lei "Come farò a vivere così'".
Il ragazzo la prese per mano e le disse: "La vedi così perchè hai visto i mali del mondo e ora essi si specchiano in te e nella tua casa. Ma se vuoi tornare a vedere un castello, devi usare la speranza!".
"Beh e allora mostramela, così rivedrò la mia casa!" mormorò lei.
"Ma non ce n'è bisogno. E' già dentro di te. Devi solo trovarla!"

Continua... :mrgreen:

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