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sentenza VS fumatori
Cita da theArchitect su 10 Marzo 2005, 20:09che ne pensate voi' insomma, se uno fuma si fa del male da solo, non sarà mica colpa di chi produce il fumo' uffa, sentenza stupidissima! se io prendo un bazooka (o anche una pistola) e mi sparo cosa fanno, condannano la beretta perchè ha prodotto la pistola che è pericolosa' ma daaaaai.
adesso ci sarnno milioni di richieste per presunti (o anche effettivi) decessi per tumore da fumo... mah
che ne pensate voi' insomma, se uno fuma si fa del male da solo, non sarà mica colpa di chi produce il fumo' uffa, sentenza stupidissima! se io prendo un bazooka (o anche una pistola) e mi sparo cosa fanno, condannano la beretta perchè ha prodotto la pistola che è pericolosa' ma daaaaai.
adesso ci sarnno milioni di richieste per presunti (o anche effettivi) decessi per tumore da fumo... mah
Cita da neve su 10 Marzo 2005, 20:36Non sono d'accordo con la sentenza. I danni che può provocare il fumo sono noti da sempre, anche prima delle pubblicità progresso, delle scritte sui pacchetti e delle raccomandazioni di Sirchia. Chi inizia a fumare oggi è sicuramente bombardato da avvertimenti, ma anche chi ha iniziato "ieri" sapeva a cosa andava incontro. E parlo da fumatrice.
Ora aspettiamoci denunce anche da chi è malato di cirrosi epatica contro i Monopoli di Stato... mah
Non sono d'accordo con la sentenza. I danni che può provocare il fumo sono noti da sempre, anche prima delle pubblicità progresso, delle scritte sui pacchetti e delle raccomandazioni di Sirchia. Chi inizia a fumare oggi è sicuramente bombardato da avvertimenti, ma anche chi ha iniziato "ieri" sapeva a cosa andava incontro. E parlo da fumatrice.
Ora aspettiamoci denunce anche da chi è malato di cirrosi epatica contro i Monopoli di Stato... mah
Cita da Magda su 10 Marzo 2005, 20:50Credo che "tecnicamente" non sia affatto la stessa cosa produrre un'arma o produrre sigarette. L'arma ufficialmente viene prodotta e venduta per la difesa (di uno stato o di una persona).
Una società (un'azienda) è unàpersona giàridicà, quindi come tale ha diritti e doveri, esattamente come le persone fisiche. Se non sbaglio fra i doveri di una persona, secondo la legge, c'è quello di non procurare danni o ferire le altre persone, nè volotariamente nè involontariamente. Credo che la sentenza faccia riferimento a questo obbligo che vale anche per le persone giàridiche.
Tengo a specificare però che non so nulla su questo caso specifico.
In ogni caso di questo sono certa, una Corole-playeroration (tipo la Philip Morris) è per legge unàpersona giàridicà e quindi può andare soggetta alle regolamentazioni relative alle persone (oltre a quelle specifiche per le società), per questo non può produrre e commercializzare prodotti che sa per certo essere nocivi per le persone e non avvertire la società delle possibili conseguenze (tra l'altro è da pochissimo che da noi sono comparse le scritte sulle sigarette...qualche anno).
Non so... mi pare che il caso dei produttori di sigarette sia alquanto complicato poichè la nocività del loro prodotto non è un fattore incidentale o legato all'utilizzo, ma piuttosto intrinseco al prodotto stesso.
La vera follia dell'Italia, però in tutto questo, è che questi prodotti siano stati addirittura monopoli di stato.
Credo che "tecnicamente" non sia affatto la stessa cosa produrre un'arma o produrre sigarette. L'arma ufficialmente viene prodotta e venduta per la difesa (di uno stato o di una persona).
Una società (un'azienda) è unàpersona giàridicà, quindi come tale ha diritti e doveri, esattamente come le persone fisiche. Se non sbaglio fra i doveri di una persona, secondo la legge, c'è quello di non procurare danni o ferire le altre persone, nè volotariamente nè involontariamente. Credo che la sentenza faccia riferimento a questo obbligo che vale anche per le persone giàridiche.
Tengo a specificare però che non so nulla su questo caso specifico.
In ogni caso di questo sono certa, una Corole-playeroration (tipo la Philip Morris) è per legge unàpersona giàridicà e quindi può andare soggetta alle regolamentazioni relative alle persone (oltre a quelle specifiche per le società), per questo non può produrre e commercializzare prodotti che sa per certo essere nocivi per le persone e non avvertire la società delle possibili conseguenze (tra l'altro è da pochissimo che da noi sono comparse le scritte sulle sigarette...qualche anno).
Non so... mi pare che il caso dei produttori di sigarette sia alquanto complicato poichè la nocività del loro prodotto non è un fattore incidentale o legato all'utilizzo, ma piuttosto intrinseco al prodotto stesso.
La vera follia dell'Italia, però in tutto questo, è che questi prodotti siano stati addirittura monopoli di stato.
Cita da theArchitect su 10 Marzo 2005, 20:56ok, mi correggo magda.
il coltello da cucina che ho appena usato per tagliare la mia costata è prodotto per tagliare carne ma si sa che può essere pericoloso. io mi ci suicido, condanno chi ha fatto il coltello quando io volontariamente lo uso' ben conscio dei danni che farà'
ok, mi correggo magda.
il coltello da cucina che ho appena usato per tagliare la mia costata è prodotto per tagliare carne ma si sa che può essere pericoloso. io mi ci suicido, condanno chi ha fatto il coltello quando io volontariamente lo uso' ben conscio dei danni che farà'
Cita da Magda su 10 Marzo 2005, 21:00ok, mi correggo magda.
il coltello da cucina che ho appena usato per tagliare la mia costata è prodotto per tagliare carne ma si sa che può essere pericoloso. io mi ci suicido, condanno chi ha fatto il coltello quando io volontariamente lo uso' ben conscio dei danni che farà'Non mi sono spiegata. Il ragionamento non va fatto partendo dall'individuo, ma dalla società. E' un problema della corole-playeroration e di ciò che produce (o anche a volte dei danni che procura ad altri o all'ambiente durante il suo ciclo di produzione). La legge su questo è chiara, non me la invento io.
Una società non può produrre qualunque cosa e commercializzarla a suo piacimento, la sua attività è attentamente regolamentata. Deve seguire delle procedure, fornire delle informazioni ai consumatori e alle autorità, insomma una lunga serie di doveri (e di diritti). A questa regolamentazione fanno appello i vari dibattiti e sentenze.
ok, mi correggo magda.
il coltello da cucina che ho appena usato per tagliare la mia costata è prodotto per tagliare carne ma si sa che può essere pericoloso. io mi ci suicido, condanno chi ha fatto il coltello quando io volontariamente lo uso' ben conscio dei danni che farà'
Non mi sono spiegata. Il ragionamento non va fatto partendo dall'individuo, ma dalla società. E' un problema della corole-playeroration e di ciò che produce (o anche a volte dei danni che procura ad altri o all'ambiente durante il suo ciclo di produzione). La legge su questo è chiara, non me la invento io.
Una società non può produrre qualunque cosa e commercializzarla a suo piacimento, la sua attività è attentamente regolamentata. Deve seguire delle procedure, fornire delle informazioni ai consumatori e alle autorità, insomma una lunga serie di doveri (e di diritti). A questa regolamentazione fanno appello i vari dibattiti e sentenze.
Cita da neve su 10 Marzo 2005, 21:05La vera follia dell'Italia, però in tutto questo, è che questi prodotti siano stati addirittura monopoli di stato.
E purtroppo Monopoli di stato lo sono tuttora, alcolici e sigarette. Questa la grande differenza fra noi e ad esempio l'America. Lo stato guadagna parecchio sulla nostra pelle. Prima ti spennano vendendoti roba dannosa, poi ti spennano per curarti.
Cmq, ripeto, io non risarcirei. Rimborsiamo invece chi lavorando l'amianto si è beccato il cancro, non chi fuma.
La vera follia dell'Italia, però in tutto questo, è che questi prodotti siano stati addirittura monopoli di stato.
E purtroppo Monopoli di stato lo sono tuttora, alcolici e sigarette. Questa la grande differenza fra noi e ad esempio l'America. Lo stato guadagna parecchio sulla nostra pelle. Prima ti spennano vendendoti roba dannosa, poi ti spennano per curarti.
Cmq, ripeto, io non risarcirei. Rimborsiamo invece chi lavorando l'amianto si è beccato il cancro, non chi fuma.
Cita da Magda su 10 Marzo 2005, 21:06...aggiàngo ancora, per essere più chiara: il coltello da cucina è stato prodotto, appunto, per tagliare la carne. Quella società dichiara difronte alla legge che produce attrezzi da cucina. Se un consumatore ne fa un uso diverso e improprio non è responsabilità sua.
E comunque, anche in questo caso, negli Stati Uniti se noti molto spesso trovi avvertenze del genere sulle confezioni. Prendi ad esempio le semplici buste di naylon della spesa: c'è scritto ovunque che non devi lasciarle in mano ai bambini perchè potrebbero soffocarsi. Questo non lo scrivono perchè sono "buoni" o filantropi, ma perchè per legge devono avvertire di possibili conseguenze derivate da uso improprio del prodotto. In questo modo si tutelano.
Ti porto un esempio che sembra folle. Sono stata una volta in un hotel a Los Angeles. Questo hotel si trova nel cuore della City ed ha una piscina scoperta. Tutto attorno alla piscina ci sono cartelli che avvisano che sostare a lungo su quella piscina, che si trova nel cuore della città, in prossimità di vie con molto traffico, potrebbe aumentare la probabilità di avere il cancro, e in particolar modo si sconsiglia alle donne in gravidanza di stare a lungo in quel luogo.
Quelle avvertenze sono state messe lì per tutelarsi, da parte dell'hotel, proprio perchè là capita molto più spesso rispetto a qua che i cittadini intentino cause alle aziende (o allo stato) per danni alla salute, e sempre più spesso le vincono. Per questo le aziende si tutelano.
...aggiàngo ancora, per essere più chiara: il coltello da cucina è stato prodotto, appunto, per tagliare la carne. Quella società dichiara difronte alla legge che produce attrezzi da cucina. Se un consumatore ne fa un uso diverso e improprio non è responsabilità sua.
E comunque, anche in questo caso, negli Stati Uniti se noti molto spesso trovi avvertenze del genere sulle confezioni. Prendi ad esempio le semplici buste di naylon della spesa: c'è scritto ovunque che non devi lasciarle in mano ai bambini perchè potrebbero soffocarsi. Questo non lo scrivono perchè sono "buoni" o filantropi, ma perchè per legge devono avvertire di possibili conseguenze derivate da uso improprio del prodotto. In questo modo si tutelano.
Ti porto un esempio che sembra folle. Sono stata una volta in un hotel a Los Angeles. Questo hotel si trova nel cuore della City ed ha una piscina scoperta. Tutto attorno alla piscina ci sono cartelli che avvisano che sostare a lungo su quella piscina, che si trova nel cuore della città, in prossimità di vie con molto traffico, potrebbe aumentare la probabilità di avere il cancro, e in particolar modo si sconsiglia alle donne in gravidanza di stare a lungo in quel luogo.
Quelle avvertenze sono state messe lì per tutelarsi, da parte dell'hotel, proprio perchè là capita molto più spesso rispetto a qua che i cittadini intentino cause alle aziende (o allo stato) per danni alla salute, e sempre più spesso le vincono. Per questo le aziende si tutelano.
Cita da Magda su 10 Marzo 2005, 21:10La vera follia dell'Italia, però in tutto questo, è che questi prodotti siano stati addirittura monopoli di stato.
E purtroppo Monopoli di stato lo sono tuttora, alcolici e sigarette. Questa la grande differenza fra noi e ad esempio l'America. Lo stato guadagna parecchio sulla nostra pelle. Prima ti spennano vendendoti roba dannosa, poi ti spennano per curarti.
Cmq, ripeto, io non risarcirei. Rimborsiamo invece chi lavorando l'amianto si è beccato il cancro, non chi fuma.
Si, è allucinante che lo Stato guadagni sulla pelle dei cittadini.
E comunque sono daccordo col fatto che chi fuma se l'è andata a cercare... Però trovo indegno che le aziende non si siano assunte per decenni le loro responsabilità.
La vera follia dell'Italia, però in tutto questo, è che questi prodotti siano stati addirittura monopoli di stato.
E purtroppo Monopoli di stato lo sono tuttora, alcolici e sigarette. Questa la grande differenza fra noi e ad esempio l'America. Lo stato guadagna parecchio sulla nostra pelle. Prima ti spennano vendendoti roba dannosa, poi ti spennano per curarti.
Cmq, ripeto, io non risarcirei. Rimborsiamo invece chi lavorando l'amianto si è beccato il cancro, non chi fuma.
Si, è allucinante che lo Stato guadagni sulla pelle dei cittadini.
E comunque sono daccordo col fatto che chi fuma se l'è andata a cercare... Però trovo indegno che le aziende non si siano assunte per decenni le loro responsabilità.
Cita da Boomer su 10 Marzo 2005, 21:33io invece non solo ritengo che la pena sia troppo blanda, ma anche che le scritte sui pacchetti non siano motivi sufficiente per manlevare da ogni responsabilità le aziende produttrici di sigarette.
per citare un esempio di qualche riga qua sopra, sarebbe come se le ditte di costruzioni, dopo aver scoperto che l'amianto provoca il cancro, continuassero ad usarlo per costruire edifici, e poi attaccassero al muro un cartello con su scritto "l'amianto provoca il cancro, sappiatelo se comprate questa casa" (ok, forse l'esempio non è proprio perfetto)
qui non si producono coltelli, pistole o quant'altro, ma un bene che di fatto è nocivo.
sarebbe già grave che una ditta farmaceutica producesse un medicinale che mentre ti cura il mal di testa ti fa venire il cancro, ma le sigarette che hanno uno scopo non terapeutico, sono veleno autorizzato.
e un altro piccolo particolare (poi smetto che i miei mi hanno fatto notare che sto battendo furiosamente sulla tastiera, chiaro segno di primi sintomi da incazzatura ) chiunque decida di smettere di fumare dovrebbe avere il sacrosanto diritto di "disintossicarsi" a spese del servizio sanitario nazionale, altro che pagare i cerotti 28 euro a scatola.
io invece non solo ritengo che la pena sia troppo blanda, ma anche che le scritte sui pacchetti non siano motivi sufficiente per manlevare da ogni responsabilità le aziende produttrici di sigarette.
per citare un esempio di qualche riga qua sopra, sarebbe come se le ditte di costruzioni, dopo aver scoperto che l'amianto provoca il cancro, continuassero ad usarlo per costruire edifici, e poi attaccassero al muro un cartello con su scritto "l'amianto provoca il cancro, sappiatelo se comprate questa casa" (ok, forse l'esempio non è proprio perfetto)
qui non si producono coltelli, pistole o quant'altro, ma un bene che di fatto è nocivo.
sarebbe già grave che una ditta farmaceutica producesse un medicinale che mentre ti cura il mal di testa ti fa venire il cancro, ma le sigarette che hanno uno scopo non terapeutico, sono veleno autorizzato.
e un altro piccolo particolare (poi smetto che i miei mi hanno fatto notare che sto battendo furiosamente sulla tastiera, chiaro segno di primi sintomi da incazzatura ) chiunque decida di smettere di fumare dovrebbe avere il sacrosanto diritto di "disintossicarsi" a spese del servizio sanitario nazionale, altro che pagare i cerotti 28 euro a scatola.
Cita da Magda su 10 Marzo 2005, 21:38io invece non solo ritengo che la pena sia troppo blanda, ma anche che le scritte sui pacchetti non siano motivi sufficiente per manlevare da ogni responsabilità le aziende produttrici di sigarette.
per citare un esempio di qualche riga qua sopra, sarebbe come se le ditte di costruzioni, dopo aver scoperto che l'amianto provoca il cancro, continuassero ad usarlo per costruire edifici, e poi attaccassero al muro un cartello con su scritto "l'amianto provoca il cancro, sappiatelo se comprate questa casa" (ok, forse l'esempio non è proprio perfetto)
qui non si producono coltelli, pistole o quant'altro, ma un bene che di fatto è nocivo.
sarebbe già grave che una ditta farmaceutica producesse un medicinale che mentre ti cura il mal di testa ti fa venire il cancro, ma le sigarette che hanno uno scopo non terapeutico, sono veleno autorizzato.Sono d'accordissimo con te (posso però puntualizzare che capita che le aziende farmaceutiche producano un farmaco che curi una malattia e ne provochi un'altra e non sempre lo dicano'!!).
Sul disintossicarsi... non so... allora questo dovrebbe valere anche per i tossicodipendenti... Ma forse è già così per loro... o no' Non lo so.
io invece non solo ritengo che la pena sia troppo blanda, ma anche che le scritte sui pacchetti non siano motivi sufficiente per manlevare da ogni responsabilità le aziende produttrici di sigarette.
per citare un esempio di qualche riga qua sopra, sarebbe come se le ditte di costruzioni, dopo aver scoperto che l'amianto provoca il cancro, continuassero ad usarlo per costruire edifici, e poi attaccassero al muro un cartello con su scritto "l'amianto provoca il cancro, sappiatelo se comprate questa casa" (ok, forse l'esempio non è proprio perfetto)
qui non si producono coltelli, pistole o quant'altro, ma un bene che di fatto è nocivo.
sarebbe già grave che una ditta farmaceutica producesse un medicinale che mentre ti cura il mal di testa ti fa venire il cancro, ma le sigarette che hanno uno scopo non terapeutico, sono veleno autorizzato.
Sono d'accordissimo con te (posso però puntualizzare che capita che le aziende farmaceutiche producano un farmaco che curi una malattia e ne provochi un'altra e non sempre lo dicano'!!).
Sul disintossicarsi... non so... allora questo dovrebbe valere anche per i tossicodipendenti... Ma forse è già così per loro... o no' Non lo so.