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SHOGUN
Cita da Gangia su 2 Aprile 2006, 5:49Qualcuno di voi ha mai letto il "bibbione" SHOGUN'''
Io lo sto rileggendo e devo dire che mi appassiona ogni volta di più. Un pò come Matrix.
La storia probabilmente la conoscete già: siamo più o meno nel '500 e un pilota di navi inglesi, incontrata una tempesta in mare naufraga con i resti del proprio equipaggio in Giappone.
Al suo arrivo l' attenderà un paese estremamente diverso, quasi opposto, al suo e il proprio adattamento richiederà molto tempo e molta disciplina.
L' Anjin-San (così viene chiamato il pilota) dovrà giostrarsi tra i vari Daimyo e le strane regole di convivenza e dovrà soprattutto imparare il sottile gioco della politica per poter restare vivo e anzi, guadagnarsi il rispetto per diventare un vero samurai.
Alla trama, che per alcuni può sembrare scontata, si intrecciano rapporti amorosi impossibili, scene di battaglia, valutazioni politiche acutissime e ogni tanto una accennata dose di umorismo. Davvero un libro ottimo, soprattutto considerando le sue dimensioni significative e quindi la possibilità di gestire la storia dell' inserimento del pilota inglese nella società giapponese senza per questo sembrare "infilato per forza". Tutta la storia scorre in modo piuttosto naturale e ci fa capire almeno in parte la profonda disciplina e la filosofia di quella terra lontana da noi. In tutti i sensi.G
Qualcuno di voi ha mai letto il "bibbione" SHOGUN'''
Io lo sto rileggendo e devo dire che mi appassiona ogni volta di più. Un pò come Matrix.
La storia probabilmente la conoscete già: siamo più o meno nel '500 e un pilota di navi inglesi, incontrata una tempesta in mare naufraga con i resti del proprio equipaggio in Giappone.
Al suo arrivo l' attenderà un paese estremamente diverso, quasi opposto, al suo e il proprio adattamento richiederà molto tempo e molta disciplina.
L' Anjin-San (così viene chiamato il pilota) dovrà giostrarsi tra i vari Daimyo e le strane regole di convivenza e dovrà soprattutto imparare il sottile gioco della politica per poter restare vivo e anzi, guadagnarsi il rispetto per diventare un vero samurai.
Alla trama, che per alcuni può sembrare scontata, si intrecciano rapporti amorosi impossibili, scene di battaglia, valutazioni politiche acutissime e ogni tanto una accennata dose di umorismo. Davvero un libro ottimo, soprattutto considerando le sue dimensioni significative e quindi la possibilità di gestire la storia dell' inserimento del pilota inglese nella società giapponese senza per questo sembrare "infilato per forza". Tutta la storia scorre in modo piuttosto naturale e ci fa capire almeno in parte la profonda disciplina e la filosofia di quella terra lontana da noi. In tutti i sensi.
G
Cita da o-kami su 2 Aprile 2006, 10:01a me hanno dato un certo fastidio alcune inesattezze e cricaturializazioni un po discutibili
a te non ti si arricciavano i peli tra le scapole quando si mette a parlare di judo nel 1600!! (lo judo vede la luce nella seconda meta del 19°secolo)
poi i duelli fanno un po sorridede
ma bellissima la scena in cui lui prova a fare seppuku (harachiri)
a me hanno dato un certo fastidio alcune inesattezze e cricaturializazioni un po discutibili
a te non ti si arricciavano i peli tra le scapole quando si mette a parlare di judo nel 1600!! (lo judo vede la luce nella seconda meta del 19°secolo)
poi i duelli fanno un po sorridede
ma bellissima la scena in cui lui prova a fare seppuku (harachiri)
Cita da Gangia su 2 Aprile 2006, 12:16Si il Judo ho riso a crepapelle.... come se il Judo esistesse allora!!!
Allora si chiamava Ju Jutsu. Ed era mooolto più tosto!!!
Anche i combattimenti sono un pò ridicoli... soprattutto quello sulla galea nella baia tra Blackthorne e Mariko e i "grigi". I samurai sembrano quasi dei mezzi deficienti che prendono in mano il katana per la prima volta.
Però a parte questo e qualche altra cosa io lo trovo favoloso.
G
Si il Judo ho riso a crepapelle.... come se il Judo esistesse allora!!!
Allora si chiamava Ju Jutsu. Ed era mooolto più tosto!!!
Anche i combattimenti sono un pò ridicoli... soprattutto quello sulla galea nella baia tra Blackthorne e Mariko e i "grigi". I samurai sembrano quasi dei mezzi deficienti che prendono in mano il katana per la prima volta.
Però a parte questo e qualche altra cosa io lo trovo favoloso.
G
Cita da o-kami su 3 Aprile 2006, 0:15oddio non per difendere lo judo ma lo stile di jigoro kano (nota non quello olimpionico) non era certamente roba leggera anche se non incentrato sull'obiettivo di eliminare l'avversario non è certo una pratica meno dura di uno stile di jujitsu
cambiano le finalita tutto li
poi certo la durezza degli allenamenti di un Dojo antico oggi la sogniamo (incubi), gia ho sentito parlare degli allenamenti che sostengono oggigiorno i campioni di kendo delle universita nipponiche e tremo al pensiero di cosa fossero capaci di subire nel 1600 (ma forse non troppo di piu sennò muori)
oddio non per difendere lo judo ma lo stile di jigoro kano (nota non quello olimpionico) non era certamente roba leggera anche se non incentrato sull'obiettivo di eliminare l'avversario non è certo una pratica meno dura di uno stile di jujitsu
cambiano le finalita tutto li
poi certo la durezza degli allenamenti di un Dojo antico oggi la sogniamo (incubi), gia ho sentito parlare degli allenamenti che sostengono oggigiorno i campioni di kendo delle universita nipponiche e tremo al pensiero di cosa fossero capaci di subire nel 1600 (ma forse non troppo di piu sennò muori)
Cita da Gangia su 3 Aprile 2006, 23:02Piano O-kami... io parlavo di Ju-Jutsu, non di Ju-Jitsu.
C' è una bella differenza.G
Piano O-kami... io parlavo di Ju-Jutsu, non di Ju-Jitsu.
C' è una bella differenza.
G