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STRANE ASSONANZE CON MATRIX
Cita da lairbox su 27 Gennaio 2008, 13:24Interessante appunto, i tuoi articoli Eric andrebbero raccolti in un libro, andando molto più soft Vi consiglio di vedere "Riposseduta" con Leslie Nielsen... arrivare nel punto della palestra piena di supergnocche tettute e vedrete una porta con un numero... Indovinate quale' Che cosa starà facendo li Neo' 😀
Rispondendo più filosoficamente a Ericrap vorrei comunque dire 2 cose, ossia per rispondere alla risposta "esiste Dio'" io a tutti coloro che ci credono chiedo di descriverlo, se ci credono per una questione di fede o di pura paura di morire. Tutte le religioni, da una analisi presa al di fuori, stigmatizzano la morte come un passaggio verso il "paradiso". Ogni religione lo descrive più o meno in un modo diverso ma alla fine dei conti tutte vendono il prodotto sulla base della necessità di alimentare la propria speranza che la fine non esista.
E' proprio da un colloquio avuto con un prete, tale Padre Dallari, esperto della Chiesa il discorso è partito. Egli mi ha risposto molto intelligentemente con: "Nessuno ha mai visto Dio in faccia e non può dire di conoscerlo" Da questo si evincono molte cose, egli era uno dei preti che ha scritto nuMerovingiani dei discorsi del precedente Papa, e affronta lo scoglio religioso da un punto di vista anche filosofico.
Quindi dover puntare sulla domanda di Pascal implica una precisazione fondamentale: "Di che Dio parli' Ossia chi o come lo intendi fatto'" Io per esempio so che esiste, posso anche indicare dove è ma nessuno ci crederà mai... A quel punto si che ci vorrebbe il definitivo "atto di fede" nel crederci, nel credermi.
Ma non penso che nessuno abbia il coraggio di attraversale un tale ponte, perchè vedere Dio in faccia può fare molto male. E' solo questione di un'immane coraggio.
Interessante appunto, i tuoi articoli Eric andrebbero raccolti in un libro, andando molto più soft Vi consiglio di vedere "Riposseduta" con Leslie Nielsen... arrivare nel punto della palestra piena di supergnocche tettute e vedrete una porta con un numero... Indovinate quale' Che cosa starà facendo li Neo' 😀
Rispondendo più filosoficamente a Ericrap vorrei comunque dire 2 cose, ossia per rispondere alla risposta "esiste Dio'" io a tutti coloro che ci credono chiedo di descriverlo, se ci credono per una questione di fede o di pura paura di morire. Tutte le religioni, da una analisi presa al di fuori, stigmatizzano la morte come un passaggio verso il "paradiso". Ogni religione lo descrive più o meno in un modo diverso ma alla fine dei conti tutte vendono il prodotto sulla base della necessità di alimentare la propria speranza che la fine non esista.
E' proprio da un colloquio avuto con un prete, tale Padre Dallari, esperto della Chiesa il discorso è partito. Egli mi ha risposto molto intelligentemente con: "Nessuno ha mai visto Dio in faccia e non può dire di conoscerlo" Da questo si evincono molte cose, egli era uno dei preti che ha scritto nuMerovingiani dei discorsi del precedente Papa, e affronta lo scoglio religioso da un punto di vista anche filosofico.
Quindi dover puntare sulla domanda di Pascal implica una precisazione fondamentale: "Di che Dio parli' Ossia chi o come lo intendi fatto'" Io per esempio so che esiste, posso anche indicare dove è ma nessuno ci crederà mai... A quel punto si che ci vorrebbe il definitivo "atto di fede" nel crederci, nel credermi.
Ma non penso che nessuno abbia il coraggio di attraversale un tale ponte, perchè vedere Dio in faccia può fare molto male. E' solo questione di un'immane coraggio.
Cita da ericrap su 29 Gennaio 2008, 14:57'Poi si mise a tavola con loro, prese il pane e pronunziò la preghiera di benedizione; lo spezzò e cominciò a distribuirlo.
In quel momento gli occhi dei due discepoli si aprirono e riconobbero Gesù, ma lui sparì dalla loro vista. Si dissero allora l'un l'altro: 'Noi sentivamo come un fuoco nel cuore, quando egli lungo la via ci parlava, e ci spiegava la Bibbia!'.
Quindi si alzarono e ritornarono subito a Gerusalemme'. (Lc 24, 30-33)'''''''''.
POST OT4LAIRBOX
'Ubi Messori, ericrap cessat', quindi riprendo innanzitutto dal suo testo (te ne consiglio ovviamente la lettura: è il primo di una splendida trilogia completata da 'Patì sotto Ponzio Pilato'' e 'Dicono che è risorto'):
Di quale Dio parla Pascal' Del Dio giàdeo-cristiano, per restare alla 'teoria'' ma venendo al sodo, e citando le parole famose con cui questo filosofo iniziò il suo 'le Mémorial', primi appunti febbrili della sua 'notte di fuoco':
FEU
Dieu d'Abraham, d'Isaac, Dieu de Jacob,
Non des philosophes et des savants'Insomma, l'esperienza religiosa di conversione ' se vuoi: di 'rinascita' - è come un FUOCO (feu) che ti prende dentro, ti brucia irreversibilmente (trasformando la tua breve storia esistenziale; diciamo: dall'Avanti' al Dopo Cristo, non sei più lo stesso) e da quel momento ti spinge a gridare a tutti, credenti o meno, quella che è stata la tua personale esperienza di INCONTRO INDIVIDUALE con Dio, che si rivela un Dio SOGGETTO INTERLOCUTORE del singolo uomo (Abramo, Isacco etc'), quindi, non un OGGETTO di speculazione raziocinante (parole, argomenti, ragioni di filosofi e intellettuali).
Ciò detto, in generale nel mondo Dio si cela, non si impone, e da tale sperimentare quotidiano Pascal tira dunque queste conclusioni:
'Poiché Dio, se esiste, è nascosto, ogni religione che non afferma che Dio è nascosto non può essere vera'.
'Dio nessuno lo ha mai veduto' (Gv 1, 18), crede ad esempio il cristiano a differenza del musulmano, per il quale invece Allah è 'il sole che splende nel cielo a mezzogiorno' (e dunque l'ateismo e l'agnosticismo sono fenomeni inconcepibili').
Scrive sempre Pascal sul cristianesimo:'Apprendano almeno qual è la fede che rifiutano, prima di rifiutarla. Se questa religione si vantasse di avere una chiara visione di Dio e di possederla scopertamente e senza veli, sarebbe effettivamente un modo di combatterla il dire che non si vede niente nel mondo che ce la mostri con tale evidenza. Ma il cristianesimo dice al contrario che gli uomini sono nelle tenebre e nella forzata lontananza da Dio, che egli si è nascosto alla loro conoscenza, che è proprio questo il nome che egli si dà nelle Scritture: Dio nascosto, Deus absconditus''
In tutto questo nascondimento, poi, Cristo, 'il Figlio unico di Dio', continua Giovanni (1, 18), 'quello che è sempre vicino al Padre, ce l'ha fatto conoscere'.
Gesù, vero Dio e vero Uomo, è dunque per il cristiano il necessario anello di congiànzione, il mediatore della nuova alleanza - del nuovo amorevole vincolo interole-playerersonale (religione=legame) - tra Dio e l'uomo; è Gesù che ogni uomo è liberamente chiamato ad incontrare personalmente - e quindi a conoscere, sia pur parzialmente, in maniera incompleta (perché, in assoluto, lo stesso Gesù afferma che 'nessuno conosce il Figlio se non il Padre' [Mt 11, 27]) - se a Dio vuole arrivare; sta anche scritto, infatti: 'nessuno conosce il Padre se non il Figlio e quelli ai quali il Figlio lo fa conoscere' (Mt 11, 27), e sempre Gesù (Gv 8, 19) dirà: 'se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio'.
Accogliere o meno una testimonianza, Lairbox, che sia la tua, la mia, quella di un ebreo, di un musulmano' secondo me, stiamo sempre lì, è un problema 'di cuore', di Incontro Personale col divino (fattosi uomo) che ognuno deve poi sperimentare di persona, da solo, al di là delle testimonianze, dei discorsi apologetici, delle prediche, precedentemente ascoltate e su cui magari si è riflettuto con la sola ratio'
E' poi anche una questione di buona volontà, certo, di mettersi in cammino senza starsene fermi nel solito trantran quotidiano, come scrive sempre Pascal:
'la fede è una cosa così grande che è giàsto che coloro che non vogliono prendersi la pena di cercarla ne siano privati'
e in tal senso chioserei evangelicamente così, con le parole dello stesso Gesù (Mt 7, 8):
'perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova, a chi bussa sarà aperta la porta'.
Oppure col famoso:
'Venite e vedrete'
detto dal Cristo ai discepoli che volevano conoscere dove abitava, come per evidenziare forse ' penso io - che per fare certe conoscenze non basta neanche il chiedere, ma bisogna sforzarsi un po' di più in un certo cammino di sequela' tant'è che lo stesso Cristo inizia la sua predicazione dicendo:
'Convertitevi e credete al Vangelo'
non limitandosi, quindi, ad invitare soltanto a credere'
Concludendo personalmente, credo anche in un Dio che 'ci ha amati per primo', e che ci viene a cercare per primo, sapendo bene come siamo fatti, uno ad uno, e desiderando in vero incontrarci più di quanto, in vero, noi desideriamo incontrare Lui'
La 'via migliore' resta sempre l'amore, ad esempio voler incontrare l'Altro nel disinteresse di se stessi: nei Vangeli si legge spesso di un Gesù che in alcuni casi evita l'incontro, oppure non dà segni a chi glieli chiede, o ancora che dice chiaro e tondo 'voi mi venite dietro perché vi siete riempiti la panza'' Al contrario, si legge altrettanto chiaramente: 'chi mi vuol seguire smetta di pensare a se stesso''. Penso che in fondo a tutti noi nella vita quotidiana non interessi affatto d'incontrare una persona se tale incontro è poi dettato, per l'interlocutore, da motivi d'interesse suo personale, no'' E al di là degli interessi personali, ho un incontro autentico con l'altro, scrive Messori, quando vi è da una parte un'autorivelazione e dall'altra la fiducia, la fede, quella stessa fede, aggiàngerei io, che volenti o nolenti ci troviamo tutti ad utilizzare non solo quando crediamo al prossimo ed alle sue autorivelazioni (ad es.: Pascal che ci parla della sua 'notte di fuoco'), ma anche quando ci troviamo da soli a dover compiere le scelte più importanti della nostra vita, scelte che saranno sì ragionate, ponderate magari il più possibile, ma in ultima analisi anche effettuate ad occhi chiusi, credendo di fare la scelta migliore'
La tua 'analogia pontificia', lairbox, io me la immaginerei così: per incontrarLo, a Dio piacendo basta arrivare solo a metà del ponte, che Lui sta lì che ci aspetta' se poi arrivassi a metà strada e non trovassi nessuno, potrei 'scommettere' ancora, e dunque volendo pensare/credere che quel Tu non esiste o viceversa continuare a scommettere imperterrito sull'opzione contraria, magari concludendo che probabilmente sono io che ancora devo fare qualche passo avanti ' sempre nell'amore (che so: ad esempio nell'umiltà, nell'autodimenticanza, nel servizio al prossimo, nella preghiera più costante, nella lettura della Bibbia, nella penitenza, nella conversione etc. etc'), ancor più che con la mente ' perché in vero a metà del guado ancora non ci sono arrivato'
Insomma direi che, sì, vedere Dio in faccia può fare veramente molto male, tant'è che allo stesso 'fondatore' della religione ebraica, Mosè, fu concesso solo di vedere 'le spalle di Dio' (Esodo cap. 33), ricorda Messori' ma è anche altrettanto vero questo, come scriverà poi Paolo (che a Damasco c'era diventato momentaneamente cieco'), nell'ottica della sua nuova, 'ustionante', fede: 'Non chiederti se è necessario salire in cielo e scendere nell'abisso, perché Cristo è sceso dal cielo ed è resuscitato dai morti' (Rm 10, 6-7).
Stiamo sempre lì: occorre un mediatore che sbrighi il lavoro grosso, senza bisogno di chiederti, in via ordinaria, di buttarti da un cornicione, come è stato invece chiamato a fare il nostro 'extra-ordinario' 'martire suicida' Kid ('You must risk EVERYTHING')'P.S.: Se un giorno - chissà: magari fra un secolo' con i progressi delle terapie sul dna - esistesse una 'red pill n. 2' tale da permettere all'uomo di non morire, bensì ringiovanire' che dici lairbox: un cristiano ' che avesse dal di dentro un po' della fede e dell'esperienza esistenziale di quel 'venditore del nuovo prodotto' che fu Paolo, o di un Pascal, 'teletrasportate' nel 22esimo secolo - se la prenderebbe' O scommetterebbe definitivamente sul definitivo Incontro faccia a faccia, stanco di veder le cose come in un antico specchio'
'''''.
'E poi giànge perfino a dichiarare nel libro di Isaia:
Sono stato trovato da coloro che non mi cercavano,
mi sono fatto conoscere da coloro che non chiedevano di me.
Parlando invece di Israele:
Tutto il giorno ho teso le mani verso un popolo disubbidiente e ribelle'
(Rm 10, 20-21)'Gesù gli rispose: 'Credimi, nessuno può vedere il Regno di Dio se non nasce nuovamente'. (') 'Non meravigliarti se ho detto: dovete nascere in modo nuovo. Il vento soffia dove vuole: uno lo sente, ma non può dire da dove viene né dove va. Lo stesso accade con chiunque è nato dallo Spirito'. '
(Gv 3, 3; 7-8)
'Poi si mise a tavola con loro, prese il pane e pronunziò la preghiera di benedizione; lo spezzò e cominciò a distribuirlo.
In quel momento gli occhi dei due discepoli si aprirono e riconobbero Gesù, ma lui sparì dalla loro vista. Si dissero allora l'un l'altro: 'Noi sentivamo come un fuoco nel cuore, quando egli lungo la via ci parlava, e ci spiegava la Bibbia!'.
Quindi si alzarono e ritornarono subito a Gerusalemme'. (Lc 24, 30-33)
'''''''''.
POST OT4LAIRBOX
'Ubi Messori, ericrap cessat', quindi riprendo innanzitutto dal suo testo (te ne consiglio ovviamente la lettura: è il primo di una splendida trilogia completata da 'Patì sotto Ponzio Pilato'' e 'Dicono che è risorto'):
Di quale Dio parla Pascal' Del Dio giàdeo-cristiano, per restare alla 'teoria'' ma venendo al sodo, e citando le parole famose con cui questo filosofo iniziò il suo 'le Mémorial', primi appunti febbrili della sua 'notte di fuoco':
FEU
Dieu d'Abraham, d'Isaac, Dieu de Jacob,
Non des philosophes et des savants'
Insomma, l'esperienza religiosa di conversione ' se vuoi: di 'rinascita' - è come un FUOCO (feu) che ti prende dentro, ti brucia irreversibilmente (trasformando la tua breve storia esistenziale; diciamo: dall'Avanti' al Dopo Cristo, non sei più lo stesso) e da quel momento ti spinge a gridare a tutti, credenti o meno, quella che è stata la tua personale esperienza di INCONTRO INDIVIDUALE con Dio, che si rivela un Dio SOGGETTO INTERLOCUTORE del singolo uomo (Abramo, Isacco etc'), quindi, non un OGGETTO di speculazione raziocinante (parole, argomenti, ragioni di filosofi e intellettuali).
Ciò detto, in generale nel mondo Dio si cela, non si impone, e da tale sperimentare quotidiano Pascal tira dunque queste conclusioni:
'Poiché Dio, se esiste, è nascosto, ogni religione che non afferma che Dio è nascosto non può essere vera'.
'Dio nessuno lo ha mai veduto' (Gv 1, 18), crede ad esempio il cristiano a differenza del musulmano, per il quale invece Allah è 'il sole che splende nel cielo a mezzogiorno' (e dunque l'ateismo e l'agnosticismo sono fenomeni inconcepibili').
Scrive sempre Pascal sul cristianesimo:
'Apprendano almeno qual è la fede che rifiutano, prima di rifiutarla. Se questa religione si vantasse di avere una chiara visione di Dio e di possederla scopertamente e senza veli, sarebbe effettivamente un modo di combatterla il dire che non si vede niente nel mondo che ce la mostri con tale evidenza. Ma il cristianesimo dice al contrario che gli uomini sono nelle tenebre e nella forzata lontananza da Dio, che egli si è nascosto alla loro conoscenza, che è proprio questo il nome che egli si dà nelle Scritture: Dio nascosto, Deus absconditus''
In tutto questo nascondimento, poi, Cristo, 'il Figlio unico di Dio', continua Giovanni (1, 18), 'quello che è sempre vicino al Padre, ce l'ha fatto conoscere'.
Gesù, vero Dio e vero Uomo, è dunque per il cristiano il necessario anello di congiànzione, il mediatore della nuova alleanza - del nuovo amorevole vincolo interole-playerersonale (religione=legame) - tra Dio e l'uomo; è Gesù che ogni uomo è liberamente chiamato ad incontrare personalmente - e quindi a conoscere, sia pur parzialmente, in maniera incompleta (perché, in assoluto, lo stesso Gesù afferma che 'nessuno conosce il Figlio se non il Padre' [Mt 11, 27]) - se a Dio vuole arrivare; sta anche scritto, infatti: 'nessuno conosce il Padre se non il Figlio e quelli ai quali il Figlio lo fa conoscere' (Mt 11, 27), e sempre Gesù (Gv 8, 19) dirà: 'se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio'.
Accogliere o meno una testimonianza, Lairbox, che sia la tua, la mia, quella di un ebreo, di un musulmano' secondo me, stiamo sempre lì, è un problema 'di cuore', di Incontro Personale col divino (fattosi uomo) che ognuno deve poi sperimentare di persona, da solo, al di là delle testimonianze, dei discorsi apologetici, delle prediche, precedentemente ascoltate e su cui magari si è riflettuto con la sola ratio'
E' poi anche una questione di buona volontà, certo, di mettersi in cammino senza starsene fermi nel solito trantran quotidiano, come scrive sempre Pascal:
'la fede è una cosa così grande che è giàsto che coloro che non vogliono prendersi la pena di cercarla ne siano privati'
e in tal senso chioserei evangelicamente così, con le parole dello stesso Gesù (Mt 7, 8):
'perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova, a chi bussa sarà aperta la porta'.
Oppure col famoso:
'Venite e vedrete'
detto dal Cristo ai discepoli che volevano conoscere dove abitava, come per evidenziare forse ' penso io - che per fare certe conoscenze non basta neanche il chiedere, ma bisogna sforzarsi un po' di più in un certo cammino di sequela' tant'è che lo stesso Cristo inizia la sua predicazione dicendo:
'Convertitevi e credete al Vangelo'
non limitandosi, quindi, ad invitare soltanto a credere'
Concludendo personalmente, credo anche in un Dio che 'ci ha amati per primo', e che ci viene a cercare per primo, sapendo bene come siamo fatti, uno ad uno, e desiderando in vero incontrarci più di quanto, in vero, noi desideriamo incontrare Lui'
La 'via migliore' resta sempre l'amore, ad esempio voler incontrare l'Altro nel disinteresse di se stessi: nei Vangeli si legge spesso di un Gesù che in alcuni casi evita l'incontro, oppure non dà segni a chi glieli chiede, o ancora che dice chiaro e tondo 'voi mi venite dietro perché vi siete riempiti la panza'' Al contrario, si legge altrettanto chiaramente: 'chi mi vuol seguire smetta di pensare a se stesso''. Penso che in fondo a tutti noi nella vita quotidiana non interessi affatto d'incontrare una persona se tale incontro è poi dettato, per l'interlocutore, da motivi d'interesse suo personale, no'' E al di là degli interessi personali, ho un incontro autentico con l'altro, scrive Messori, quando vi è da una parte un'autorivelazione e dall'altra la fiducia, la fede, quella stessa fede, aggiàngerei io, che volenti o nolenti ci troviamo tutti ad utilizzare non solo quando crediamo al prossimo ed alle sue autorivelazioni (ad es.: Pascal che ci parla della sua 'notte di fuoco'), ma anche quando ci troviamo da soli a dover compiere le scelte più importanti della nostra vita, scelte che saranno sì ragionate, ponderate magari il più possibile, ma in ultima analisi anche effettuate ad occhi chiusi, credendo di fare la scelta migliore'
La tua 'analogia pontificia', lairbox, io me la immaginerei così: per incontrarLo, a Dio piacendo basta arrivare solo a metà del ponte, che Lui sta lì che ci aspetta' se poi arrivassi a metà strada e non trovassi nessuno, potrei 'scommettere' ancora, e dunque volendo pensare/credere che quel Tu non esiste o viceversa continuare a scommettere imperterrito sull'opzione contraria, magari concludendo che probabilmente sono io che ancora devo fare qualche passo avanti ' sempre nell'amore (che so: ad esempio nell'umiltà, nell'autodimenticanza, nel servizio al prossimo, nella preghiera più costante, nella lettura della Bibbia, nella penitenza, nella conversione etc. etc'), ancor più che con la mente ' perché in vero a metà del guado ancora non ci sono arrivato'
Insomma direi che, sì, vedere Dio in faccia può fare veramente molto male, tant'è che allo stesso 'fondatore' della religione ebraica, Mosè, fu concesso solo di vedere 'le spalle di Dio' (Esodo cap. 33), ricorda Messori' ma è anche altrettanto vero questo, come scriverà poi Paolo (che a Damasco c'era diventato momentaneamente cieco'), nell'ottica della sua nuova, 'ustionante', fede: 'Non chiederti se è necessario salire in cielo e scendere nell'abisso, perché Cristo è sceso dal cielo ed è resuscitato dai morti' (Rm 10, 6-7).
Stiamo sempre lì: occorre un mediatore che sbrighi il lavoro grosso, senza bisogno di chiederti, in via ordinaria, di buttarti da un cornicione, come è stato invece chiamato a fare il nostro 'extra-ordinario' 'martire suicida' Kid ('You must risk EVERYTHING')'
P.S.: Se un giorno - chissà: magari fra un secolo' con i progressi delle terapie sul dna - esistesse una 'red pill n. 2' tale da permettere all'uomo di non morire, bensì ringiovanire' che dici lairbox: un cristiano ' che avesse dal di dentro un po' della fede e dell'esperienza esistenziale di quel 'venditore del nuovo prodotto' che fu Paolo, o di un Pascal, 'teletrasportate' nel 22esimo secolo - se la prenderebbe' O scommetterebbe definitivamente sul definitivo Incontro faccia a faccia, stanco di veder le cose come in un antico specchio'
'''''.
'E poi giànge perfino a dichiarare nel libro di Isaia:
Sono stato trovato da coloro che non mi cercavano,
mi sono fatto conoscere da coloro che non chiedevano di me.
Parlando invece di Israele:
Tutto il giorno ho teso le mani verso un popolo disubbidiente e ribelle'
(Rm 10, 20-21)
'Gesù gli rispose: 'Credimi, nessuno può vedere il Regno di Dio se non nasce nuovamente'. (') 'Non meravigliarti se ho detto: dovete nascere in modo nuovo. Il vento soffia dove vuole: uno lo sente, ma non può dire da dove viene né dove va. Lo stesso accade con chiunque è nato dallo Spirito'. '
(Gv 3, 3; 7-8)
Cita da lairbox su 29 Gennaio 2008, 19:19Ericrap ti apprezzo perchè non parli così per dire ma documenti e arricchisci mostruosamente le tue idee, quello che però ti consiglio è di parlare di meno citando gli altri ma più direttamente esprimere te stesso (anche perchè sono stanchissimo e la mia ultima volontà è di non leggere frasi di libri.. :D)
L'esperienza di Dio e della negazione di esso mi ha portato nel dilemma Dantesco, nel quale per poter arrivare alla grandezza Divina ho dovuto comprendere ogni cosa e niente contemporaneamente, per comprendere che non esiste il male ed il bene...
Li ad un passo da baratro del non ritorno la SUA mano toccandomi la fronte mi ha indicato, tramite l'amore, prima di tutti per me e per le persone che amavo, la strada da percorrere e da CONSIGLIARE a coloro ai quali voglio bene. A questo punto, era di comprendere che il leone che uccide la gazzella lo fa per sfamare i propri cuccioli. Non esiste il male in senso univoco. Rinnegare e rivedere con forte senso critico, alla luce di un equilibrio che si sfalda e si ricostruisce costantemente sotto i nostri occhi sarà il salto sotto la bocca del leone che l'umanità dovrà compiere per meritare ancora nuovi doni da Dio stesso.
E ultimo di questi, segreto di cui sono depositario è senza ombra di dubbio la vita eterna.
Affrontare ciò che si legge alla luce di una nuova prospettiva che cancella e costantemente annulla le proprie fondatezze, atte al costruire una quadratura binaria data dal male e dal bene, risulta solo cercare di autogiàstificare la propria esistenza e sinceramente, con una certa base di ipocrisia, di porci al livello morale più alto rispetto alle altre forme di vita.
Semplificando posso pregare Dio ed essere un buon cristiano ma per il pesce che mangio io sono il demonio in persona....
Quindi Dio proteggerà ogni creatura, persino i piccoli e vivaci atomini che ci formano. Inclusi quei pesci, a questo punto su che piano ti metteresti rispetto a Dio dato che quel pane lo mangi e quel pesce morirà sotto i tuoi denti'
Dio allora ci fa scoprire i lati più reconditi e ci spoglia di quel mantello che ci costruiamo quando viviamo nella società. quella maschera pirandelliana costruita dalle religioni, dai dogmi che ci indicano cosa o meno fare. Ci indica la via del cuore, cerca di dare senso alla nostra esistenza ma non sempre ci riesce al meglio. Lotta con noi si sforza di capire, cerca di evolvere, soffre piange e si emoziona. Qualche volta gode del male ai superbii, e qualche volta deride gli stolti... Dio siamo noi e in questo istante, nella tua vita, tu che leggi lo sei prima di tutti. Tu soggetto su di tutti sei quqi e giàdichi con i tuoi occhi... facci sapere cosa ne pensi in realtà del mondo. Questa è la mia preghiera che rivolgo a Dio...
Dio è talmente tanto che nel male o nel bene è sempre un piacere rimanere a contemplarlo... magari allo specchio della vita.. o a quello del proprio bagno mentre incredulo e assonnato la mattina va a lavorare per mandare avanti il mondo.
Ericrap ti apprezzo perchè non parli così per dire ma documenti e arricchisci mostruosamente le tue idee, quello che però ti consiglio è di parlare di meno citando gli altri ma più direttamente esprimere te stesso (anche perchè sono stanchissimo e la mia ultima volontà è di non leggere frasi di libri.. :D)
L'esperienza di Dio e della negazione di esso mi ha portato nel dilemma Dantesco, nel quale per poter arrivare alla grandezza Divina ho dovuto comprendere ogni cosa e niente contemporaneamente, per comprendere che non esiste il male ed il bene...
Li ad un passo da baratro del non ritorno la SUA mano toccandomi la fronte mi ha indicato, tramite l'amore, prima di tutti per me e per le persone che amavo, la strada da percorrere e da CONSIGLIARE a coloro ai quali voglio bene. A questo punto, era di comprendere che il leone che uccide la gazzella lo fa per sfamare i propri cuccioli. Non esiste il male in senso univoco. Rinnegare e rivedere con forte senso critico, alla luce di un equilibrio che si sfalda e si ricostruisce costantemente sotto i nostri occhi sarà il salto sotto la bocca del leone che l'umanità dovrà compiere per meritare ancora nuovi doni da Dio stesso.
E ultimo di questi, segreto di cui sono depositario è senza ombra di dubbio la vita eterna.
Affrontare ciò che si legge alla luce di una nuova prospettiva che cancella e costantemente annulla le proprie fondatezze, atte al costruire una quadratura binaria data dal male e dal bene, risulta solo cercare di autogiàstificare la propria esistenza e sinceramente, con una certa base di ipocrisia, di porci al livello morale più alto rispetto alle altre forme di vita.
Semplificando posso pregare Dio ed essere un buon cristiano ma per il pesce che mangio io sono il demonio in persona....
Quindi Dio proteggerà ogni creatura, persino i piccoli e vivaci atomini che ci formano. Inclusi quei pesci, a questo punto su che piano ti metteresti rispetto a Dio dato che quel pane lo mangi e quel pesce morirà sotto i tuoi denti'
Dio allora ci fa scoprire i lati più reconditi e ci spoglia di quel mantello che ci costruiamo quando viviamo nella società. quella maschera pirandelliana costruita dalle religioni, dai dogmi che ci indicano cosa o meno fare. Ci indica la via del cuore, cerca di dare senso alla nostra esistenza ma non sempre ci riesce al meglio. Lotta con noi si sforza di capire, cerca di evolvere, soffre piange e si emoziona. Qualche volta gode del male ai superbii, e qualche volta deride gli stolti... Dio siamo noi e in questo istante, nella tua vita, tu che leggi lo sei prima di tutti. Tu soggetto su di tutti sei quqi e giàdichi con i tuoi occhi... facci sapere cosa ne pensi in realtà del mondo. Questa è la mia preghiera che rivolgo a Dio...
Dio è talmente tanto che nel male o nel bene è sempre un piacere rimanere a contemplarlo... magari allo specchio della vita.. o a quello del proprio bagno mentre incredulo e assonnato la mattina va a lavorare per mandare avanti il mondo.
Cita da Konte su 30 Gennaio 2008, 23:34E ultimo di questi, segreto di cui sono depositario è senza ombra di dubbio la vita eterna.
Azz...
E ultimo di questi, segreto di cui sono depositario è senza ombra di dubbio la vita eterna.
Azz...
Cita da lairbox su 31 Gennaio 2008, 6:19E ultimo di questi, segreto di cui sono depositario è senza ombra di dubbio la vita eterna.
Azz...
Hehhe... che dici Konte forse ho esagerato' 😀
No però senza scherzi, se ti dico come funziona probabilmente capiresti anche te la portata di quello che verrà a breve. Poter predire il futuro con scarto programmato, ci permetterà di capire con molta più precisisione come riequilibrare certi squilibri del corole-playero umano, tali tumori, invecchiamento eccetera, e progettare rimedi mirati, contribuendo a capire il movimento delle staminali nel corole-playero dell'ospite.
Solo che parlarne ora è come dire ad una persona del '300 che con una scatola o una saponetta si può parlare ad un'altra persona a 6000km....
E ultimo di questi, segreto di cui sono depositario è senza ombra di dubbio la vita eterna.
Azz...
Hehhe... che dici Konte forse ho esagerato' 😀
No però senza scherzi, se ti dico come funziona probabilmente capiresti anche te la portata di quello che verrà a breve. Poter predire il futuro con scarto programmato, ci permetterà di capire con molta più precisisione come riequilibrare certi squilibri del corole-playero umano, tali tumori, invecchiamento eccetera, e progettare rimedi mirati, contribuendo a capire il movimento delle staminali nel corole-playero dell'ospite.
Solo che parlarne ora è come dire ad una persona del '300 che con una scatola o una saponetta si può parlare ad un'altra persona a 6000km....
Cita da Konte su 31 Gennaio 2008, 13:53Tu hai la veggenza ora Lairbox. Stai osservando un mondo senza tempo!
Il tuo potere trascende questo mondo!
E infatti sei tremendamente OT
Tu hai la veggenza ora Lairbox. Stai osservando un mondo senza tempo!
Il tuo potere trascende questo mondo!
E infatti sei tremendamente OT
Cita da ericrap su 31 Gennaio 2008, 16:26POSTOT24LAIRBOX
....................La vita eterna è questo: conoscere te, l'unico vero Dio, e conoscere colui che tu hai mandato, Gesù Cristo' (Gv 17, 3)
'''''''''
Lairbox: non devi mai, mai e poi mai leggere i miei post se sei stanchissimo di 'mandare avanti il mondo'!!!
A parte gli scherzi' ti dico subito che nel mio precedente post non c'è una citazione, dico una, che io personalmente non condivida al 100%. Fai conto quindi siano parole pronunciate (filosoficamente, evangelicamente') da me medesimo. In ogni caso apprezzo l'invito a parlare più coraggiosamente 'aperto pectore' (scusa il latino ciceroniano), cui però aggiàngerei anche la considerazione opposta - quella a cui mi hanno fatto pensare le tue ultime righe ' e cioè il fare attenzione alla fuga narcisistica, per la serie: ci si guarda divinamente allo specchio, chi più chi meno, e così si evita l'incontro autentico Io/Tu, 'sterilizzando' difensivamente gli interlocutori, trasformandoli in uno specchio, con esiti interole-playerersonali solo apparentemente rassicuratori, in vero mortiferi'
Va be', bando alle ciance psicoanalitiche che provo a risponderti, e a seguirti fin dove ti sei inerole-playericato, lì sui monti innevati:
Vi è una sintesi al di là della dicotomia bene vs. male, un modòolisticò di immaginarsi le cose' D'accordissimo, per andarci soft' ti citerei 'Batman begins'' ma lasciando stare la mascherata di Nolan ti direi innanzitutto, seriamente, e son certo ne converrai con me: primum vivere (et patire), deinde philosophari' se si dimentica l'uomo di carne, l'uomo che soffre, magari tantissimo, e grida 'perché'!'', secondo me si fa della cattiva filosofia e oltre tutto si rischia di brutto con gli eventuali interlocutori sofferenti, che come minimo ci prenderebbero a parolacce'
Restando al nostro filosofare, però, io credo che oltre il grande Dio che se ne sta nell'iperuranio ci sia anche ' come almeno io, da cristiano, voglio credere ' l'Uomo-Dio che su bene e male una posizione la prende, e la prende nettamente, distinguendo, e non omologando: il Figlio dell'Uomo, inteso come homo patiens (Frankl) , 'uomo dei dolori che ben conosce il patire' (Isaia), è Uno che è passato su questa terra beneficando e che il male ha scelto solo di patirlo, e che alla fine ' per quanto credo ' giàdicherà, da buono e giàsto giàdice, l'umanità intera, uno ad uno, nel bene e nel male'
Insomma: bisogna comprendere, sia pur in minima parte, il mistero del Padre, ma bisogna comprendere, conoscere, anche il mistero del Figlio (cf. cit. in testa al post); bisogna rendersi conto del grande 'cerchio della vita' (o se vuoi di quella rivelazione apocalittica artisticamente rappresentata, forse, dal 'finale erbivoro' dell'ultimo film di Aronowschi, 'L'albero della vita'), bisogna sì rendersi conto di 'fratello sole e sorella luna', ma bisogna fare anche 'celticamente' i conti con quell'albero della Croce sul quale il Cristo si è steso separando per sempre il bene dal male, la destra dalla sinistra, il buon ladrone dall'altro...
Insomma, facendo la sintesi: 'la svastica sul sole', per dirla con quell'appassionato di Dante a noi caro (P.K. Dick)'
'Dio è spirito', rivela Gesù, ma stiamo sempre lì: se mi avesse presentato solo uno Spirito impersonale, invece di un Padre, avrei buttato al secchio i Vangeli, così come viceversa li trovo convincenti anche e proprio perché lo stesso Gesù prefigura una netta, sia pur futura, separazione dei buoni dai cattivi, dei santi dagli empi: 'venite a me, voi benedetti dal Padre mio, perché avevo fame' avevo sete' ero carcerato'', ma anche ugualmente 'via da me, maledetti dal Padre mio, perché avevo fame' avevo sete' ero carcerato''.
C'è la Scienza del Padre, ma anche la Sapienza incarnata del Figlio: è la sua Croce la chiave che aprirà agli eletti (che ne hanno fatto saggiamente tesoro) la Porta Coeli, facendoli arrivare a conoscere Dio'
Certo, al di là dei dogmi teorici bisogna in vero stare con i piedi per terra stando attenti a non affogare nella melma dell'ipocrisia con la quale, chi più chi meno, ci si sporca ogni giorno: nei Vangeli Cristo mi pare rimproveri severamente i 'maestri' della legge, dicendo loro ' detentori della 'chiave della vera scienza' ' 'voi non siete entrati e non avete fatto entrare coloro che avrebbero voluto', come dire (almeno penso io di interole-playerretare così, non so se è giàsto'): la Legge di Mosè, osservata senza Amore, è legalismo che non ti farà entrare da nessuna parte' viceversa 'ladri e prostitute', col cuore contrito e amorevolmente riconoscente verso quel Dio-Amore che è sempre pronto a perdonare, 'vi passano avanti ed entrano''.
Insomma: in ultima analisi 1 K(ey) SOLVES, come secondo me fanno intendere i Wachowschi in riferimento all'Amore, stando poi attenti, anche lì, a quello falso e traditore (il LOVE KISS di 'Giuda-Persephone', che secondo me imprigiona Neo nel Mobil Ave').
Come la penso io' Qual è la mia 'veltansciaung' (scusa il tedesco all'amatriciana')' Razionalmente - ma anche con fede, certo, non avendo tutta la verità in tasca' - la visione che mi pare più convincente, logicamente esplicativa del tutto, e a cui aderisco è quella cristiana (e te pareva'), e cioè:
il mondo è quello che è, 'evidentemente', perché' è un mondo decaduto: homo homini lupus, ci mangiamo spesso l'un l'altro, intra- e inter-specie, ma ciò non toglie, come dici tu lairbox, che prima o poi grazie a Dio 'evolveremo', 'impareremo come comportarci' (Is 2, 3), ed io credo che alla fine, piano piano, tutto si systemerà:
'Lupi e agnelli vivranno insieme e in pace, i leopardi si sdraieranno accanto ai capretti. Vitelli e leoncelli mangeranno insieme, (') i leoni mangeranno fieno come i buoi. I lattanti giocheranno presso nidi di serole-playerenti, e se un bambino metterà la mano nella tana di una vipera non correrà alcun pericolo. Nessuno farà azioni malvagie e ingiàste su tutto il monte santo del Signore. Come l'acqua riempie il mare, così la conoscenza del Signore riempirà tutta la terra' (Is 11, 6; 7; 8-9).
Insomma: Caduta e Redenzione, i due capisaldi della fede cristiana che mi pare la storia del mondo da 2000 anni in qua stia, sia pure a lungo termine, continuando a confermare'
Non sarà una visione del mondo cui sono giànto da solo, un modo originale di vedere le cose, bensì una 'semplice' verità che mi è stata rivelata (in primis dall'esistenza della Bibbia), ma tant'è: è la mia verità, quella in cui credo con la mente e il cuore, e sulla quale vorrei sempre scommettere e riscommettere, nella speranza di arrivare ' sia pur di caduta in caduta - a metà di quel ponte, e sempre poi ritornarci.
Per il resto, che il mondo se ne vada pure avanti da solo'
P.S.: Credo anche nel Cristo che moltiplica i pesci e se li mangia, e Lui stesso poi si fa amorevolmente mangiare nell'Ultima Cena; e credo anche nel diavolo, che viceversa 'si aggira come un leone affamato cercando chi divorare' (I Pt 5, 8); ma al contempo ti avanzo una piccola obiezione di logica, lairbox: se non esiste il male ed il bene, se non esiste il male in senso univoco' perché sarei un angelo a digiàno e un demonio se mi mangio il pesce' Non sarà che proprio quel pesce di cui parli, reagendo così, quando è il dunque dimostra di non pensarla poi tanto come te' Va be'' bando ai filosofici dubbi in ogni caso, caro pesciolino, non darmi del demone: oggi io mangio te, domani al camposanto i 'fratelli vermi' si mangeranno me' e 'laudato si', mi' Signore, per sora morte corole-playerorale'. 'Achitocca'nse'ngrugna'. Amen.
Ite missa est.
Firmato:
V
(l'uomo mascherato, e, sotto la maschera')'''''
'Io ho dato loro la tua parola. Perciò essi non appartengono più al mondo, come io non appartengo più al mondo' (Gv 17, 14)
Philosophia me docuit non tantum beneficium amare, sed etiam maleficium ([la filosofia mi insegnò ad amare non solo coloro che mi fan del bene, ma anche chi mi fa del male] Apuleio)
'You are in the hell, little man. And I am the devil'
'You are not the devil. You're practice'
(Lairbox begins)
POSTOT24LAIRBOX
....................
La vita eterna è questo: conoscere te, l'unico vero Dio, e conoscere colui che tu hai mandato, Gesù Cristo' (Gv 17, 3)
'''''''''
Lairbox: non devi mai, mai e poi mai leggere i miei post se sei stanchissimo di 'mandare avanti il mondo'!!!
A parte gli scherzi' ti dico subito che nel mio precedente post non c'è una citazione, dico una, che io personalmente non condivida al 100%. Fai conto quindi siano parole pronunciate (filosoficamente, evangelicamente') da me medesimo. In ogni caso apprezzo l'invito a parlare più coraggiosamente 'aperto pectore' (scusa il latino ciceroniano), cui però aggiàngerei anche la considerazione opposta - quella a cui mi hanno fatto pensare le tue ultime righe ' e cioè il fare attenzione alla fuga narcisistica, per la serie: ci si guarda divinamente allo specchio, chi più chi meno, e così si evita l'incontro autentico Io/Tu, 'sterilizzando' difensivamente gli interlocutori, trasformandoli in uno specchio, con esiti interole-playerersonali solo apparentemente rassicuratori, in vero mortiferi'
Va be', bando alle ciance psicoanalitiche che provo a risponderti, e a seguirti fin dove ti sei inerole-playericato, lì sui monti innevati:
Vi è una sintesi al di là della dicotomia bene vs. male, un modòolisticò di immaginarsi le cose' D'accordissimo, per andarci soft' ti citerei 'Batman begins'' ma lasciando stare la mascherata di Nolan ti direi innanzitutto, seriamente, e son certo ne converrai con me: primum vivere (et patire), deinde philosophari' se si dimentica l'uomo di carne, l'uomo che soffre, magari tantissimo, e grida 'perché'!'', secondo me si fa della cattiva filosofia e oltre tutto si rischia di brutto con gli eventuali interlocutori sofferenti, che come minimo ci prenderebbero a parolacce'
Restando al nostro filosofare, però, io credo che oltre il grande Dio che se ne sta nell'iperuranio ci sia anche ' come almeno io, da cristiano, voglio credere ' l'Uomo-Dio che su bene e male una posizione la prende, e la prende nettamente, distinguendo, e non omologando: il Figlio dell'Uomo, inteso come homo patiens (Frankl) , 'uomo dei dolori che ben conosce il patire' (Isaia), è Uno che è passato su questa terra beneficando e che il male ha scelto solo di patirlo, e che alla fine ' per quanto credo ' giàdicherà, da buono e giàsto giàdice, l'umanità intera, uno ad uno, nel bene e nel male'
Insomma: bisogna comprendere, sia pur in minima parte, il mistero del Padre, ma bisogna comprendere, conoscere, anche il mistero del Figlio (cf. cit. in testa al post); bisogna rendersi conto del grande 'cerchio della vita' (o se vuoi di quella rivelazione apocalittica artisticamente rappresentata, forse, dal 'finale erbivoro' dell'ultimo film di Aronowschi, 'L'albero della vita'), bisogna sì rendersi conto di 'fratello sole e sorella luna', ma bisogna fare anche 'celticamente' i conti con quell'albero della Croce sul quale il Cristo si è steso separando per sempre il bene dal male, la destra dalla sinistra, il buon ladrone dall'altro...
Insomma, facendo la sintesi: 'la svastica sul sole', per dirla con quell'appassionato di Dante a noi caro (P.K. Dick)'
'Dio è spirito', rivela Gesù, ma stiamo sempre lì: se mi avesse presentato solo uno Spirito impersonale, invece di un Padre, avrei buttato al secchio i Vangeli, così come viceversa li trovo convincenti anche e proprio perché lo stesso Gesù prefigura una netta, sia pur futura, separazione dei buoni dai cattivi, dei santi dagli empi: 'venite a me, voi benedetti dal Padre mio, perché avevo fame' avevo sete' ero carcerato'', ma anche ugualmente 'via da me, maledetti dal Padre mio, perché avevo fame' avevo sete' ero carcerato''.
C'è la Scienza del Padre, ma anche la Sapienza incarnata del Figlio: è la sua Croce la chiave che aprirà agli eletti (che ne hanno fatto saggiamente tesoro) la Porta Coeli, facendoli arrivare a conoscere Dio'
Certo, al di là dei dogmi teorici bisogna in vero stare con i piedi per terra stando attenti a non affogare nella melma dell'ipocrisia con la quale, chi più chi meno, ci si sporca ogni giorno: nei Vangeli Cristo mi pare rimproveri severamente i 'maestri' della legge, dicendo loro ' detentori della 'chiave della vera scienza' ' 'voi non siete entrati e non avete fatto entrare coloro che avrebbero voluto', come dire (almeno penso io di interole-playerretare così, non so se è giàsto'): la Legge di Mosè, osservata senza Amore, è legalismo che non ti farà entrare da nessuna parte' viceversa 'ladri e prostitute', col cuore contrito e amorevolmente riconoscente verso quel Dio-Amore che è sempre pronto a perdonare, 'vi passano avanti ed entrano''.
Insomma: in ultima analisi 1 K(ey) SOLVES, come secondo me fanno intendere i Wachowschi in riferimento all'Amore, stando poi attenti, anche lì, a quello falso e traditore (il LOVE KISS di 'Giuda-Persephone', che secondo me imprigiona Neo nel Mobil Ave').
Come la penso io' Qual è la mia 'veltansciaung' (scusa il tedesco all'amatriciana')' Razionalmente - ma anche con fede, certo, non avendo tutta la verità in tasca' - la visione che mi pare più convincente, logicamente esplicativa del tutto, e a cui aderisco è quella cristiana (e te pareva'), e cioè:
il mondo è quello che è, 'evidentemente', perché' è un mondo decaduto: homo homini lupus, ci mangiamo spesso l'un l'altro, intra- e inter-specie, ma ciò non toglie, come dici tu lairbox, che prima o poi grazie a Dio 'evolveremo', 'impareremo come comportarci' (Is 2, 3), ed io credo che alla fine, piano piano, tutto si systemerà:
'Lupi e agnelli vivranno insieme e in pace, i leopardi si sdraieranno accanto ai capretti. Vitelli e leoncelli mangeranno insieme, (') i leoni mangeranno fieno come i buoi. I lattanti giocheranno presso nidi di serole-playerenti, e se un bambino metterà la mano nella tana di una vipera non correrà alcun pericolo. Nessuno farà azioni malvagie e ingiàste su tutto il monte santo del Signore. Come l'acqua riempie il mare, così la conoscenza del Signore riempirà tutta la terra' (Is 11, 6; 7; 8-9).
Insomma: Caduta e Redenzione, i due capisaldi della fede cristiana che mi pare la storia del mondo da 2000 anni in qua stia, sia pure a lungo termine, continuando a confermare'
Non sarà una visione del mondo cui sono giànto da solo, un modo originale di vedere le cose, bensì una 'semplice' verità che mi è stata rivelata (in primis dall'esistenza della Bibbia), ma tant'è: è la mia verità, quella in cui credo con la mente e il cuore, e sulla quale vorrei sempre scommettere e riscommettere, nella speranza di arrivare ' sia pur di caduta in caduta - a metà di quel ponte, e sempre poi ritornarci.
Per il resto, che il mondo se ne vada pure avanti da solo'
P.S.: Credo anche nel Cristo che moltiplica i pesci e se li mangia, e Lui stesso poi si fa amorevolmente mangiare nell'Ultima Cena; e credo anche nel diavolo, che viceversa 'si aggira come un leone affamato cercando chi divorare' (I Pt 5, 8); ma al contempo ti avanzo una piccola obiezione di logica, lairbox: se non esiste il male ed il bene, se non esiste il male in senso univoco' perché sarei un angelo a digiàno e un demonio se mi mangio il pesce' Non sarà che proprio quel pesce di cui parli, reagendo così, quando è il dunque dimostra di non pensarla poi tanto come te' Va be'' bando ai filosofici dubbi in ogni caso, caro pesciolino, non darmi del demone: oggi io mangio te, domani al camposanto i 'fratelli vermi' si mangeranno me' e 'laudato si', mi' Signore, per sora morte corole-playerorale'. 'Achitocca'nse'ngrugna'. Amen.
Ite missa est.
Firmato:
V
(l'uomo mascherato, e, sotto la maschera')
'''''
'Io ho dato loro la tua parola. Perciò essi non appartengono più al mondo, come io non appartengo più al mondo' (Gv 17, 14)
Philosophia me docuit non tantum beneficium amare, sed etiam maleficium ([la filosofia mi insegnò ad amare non solo coloro che mi fan del bene, ma anche chi mi fa del male] Apuleio)
'You are in the hell, little man. And I am the devil'
'You are not the devil. You're practice'
(Lairbox begins)
Cita da Juliet su 31 Gennaio 2008, 21:53Salve.
Mi inserisco in questa discussione anche se, ammetto, non sono certa di aver intuito perfettamente la questione. Do quindi un parere assolutamente "comune" e banale, e non intendo accostarmi minimamente alla profondità filosofica di ericrap [e lo dico senza la minima ironia: sono iscritta in filosofia, e spero un giorno di avere la tua cultura, ti ammiro tantissimo!!!].
Io credo che lairbox si stia avventurando in un sentiero molto pericoloso: mischiare speculazione con la vita quotidiana, e forse, oserei dire patologica, è assurdo. Si parla di dio come l'essere trascendente, non come quel "simpatico bastardello" che combina gli scherzetti ad un uomo comune. Lairbox, tu credi di aver visto dio, e non posso ovviamente smentirti: io non credo, quindi non posso minimamente comprendere cosa significhi provare fede.
La tua non è stata una visione divina, secondo il mio modestissimo parere, ma il risultato di eventi traumatici della tua vita che ti hanno portato a voler a tutti i costi fermare la morte e trovare un senso alla tua vita, un senso che hai costruito tu stesso. Un senso che, come la religione che attacchi tanto duramente, ti da la speranza e ti consente di esorcizzare la paura per la morte.
Ma non è così semplice. La vita non ha un senso, e tantomeno un ordine divino. Ci sono troppe contraddizioni, troppa confusione. Accetta l'idea di aver vissuto esperienze assolutamente personali e create da te, e sarai veramente libero. Non correre dietro alle manie di grandezza, alla voglia di essere speciale. Nessuno di noi ha visto dio, nessuno ha in mano la soluzione contro la morte.
Siamo umani, lairbox, accettalo.
[Sempre che dio esista. Potrei citarti Smith: illusioni, capricci della percezione, per tentare di giàstificare un'esistenza priva di significato e scopo. I wachowschi non erano cospiratori: loro dimostrano che la fede serve sempre a qualcosa, e che se esiste il divino, esso verrà fuori anche in modi non programmati in precendenza. Ma io non ci credo. Preferisco pensare che Neo sia l'uomo che convince le macchine a scegliere la pace. Nessuna valenza mistica. Niobe l'ha detto: io credo in te, non nella profezia. Ma nel film, viene dimostrato tutto il contrario]
[Sul sacrificio: Neo si sacrifica perchè è l'eletto, perchè sa di doverlo fare. Ma nella nostra vita, il sacrificio parte dall'uomo, e ha uno scopo. Il destino non esiste, nessuno è scelto. E se gli eventi dovessero portarci ad una scelta obbligata, abbiamo sempre la facoltà, se ce ne rendiamo conto, di imboccare il sentiero "sbagliato"]
Buonanotte, torno alla mia Filosofia Antica e ai Fondamenti del Comportamento: il 7 ho l'esame!
Ciao a tutti!!! :devil:
Salve.
Mi inserisco in questa discussione anche se, ammetto, non sono certa di aver intuito perfettamente la questione. Do quindi un parere assolutamente "comune" e banale, e non intendo accostarmi minimamente alla profondità filosofica di ericrap [e lo dico senza la minima ironia: sono iscritta in filosofia, e spero un giorno di avere la tua cultura, ti ammiro tantissimo!!!].
Io credo che lairbox si stia avventurando in un sentiero molto pericoloso: mischiare speculazione con la vita quotidiana, e forse, oserei dire patologica, è assurdo. Si parla di dio come l'essere trascendente, non come quel "simpatico bastardello" che combina gli scherzetti ad un uomo comune. Lairbox, tu credi di aver visto dio, e non posso ovviamente smentirti: io non credo, quindi non posso minimamente comprendere cosa significhi provare fede.
La tua non è stata una visione divina, secondo il mio modestissimo parere, ma il risultato di eventi traumatici della tua vita che ti hanno portato a voler a tutti i costi fermare la morte e trovare un senso alla tua vita, un senso che hai costruito tu stesso. Un senso che, come la religione che attacchi tanto duramente, ti da la speranza e ti consente di esorcizzare la paura per la morte.
Ma non è così semplice. La vita non ha un senso, e tantomeno un ordine divino. Ci sono troppe contraddizioni, troppa confusione. Accetta l'idea di aver vissuto esperienze assolutamente personali e create da te, e sarai veramente libero. Non correre dietro alle manie di grandezza, alla voglia di essere speciale. Nessuno di noi ha visto dio, nessuno ha in mano la soluzione contro la morte.
Siamo umani, lairbox, accettalo.
[Sempre che dio esista. Potrei citarti Smith: illusioni, capricci della percezione, per tentare di giàstificare un'esistenza priva di significato e scopo. I wachowschi non erano cospiratori: loro dimostrano che la fede serve sempre a qualcosa, e che se esiste il divino, esso verrà fuori anche in modi non programmati in precendenza. Ma io non ci credo. Preferisco pensare che Neo sia l'uomo che convince le macchine a scegliere la pace. Nessuna valenza mistica. Niobe l'ha detto: io credo in te, non nella profezia. Ma nel film, viene dimostrato tutto il contrario]
[Sul sacrificio: Neo si sacrifica perchè è l'eletto, perchè sa di doverlo fare. Ma nella nostra vita, il sacrificio parte dall'uomo, e ha uno scopo. Il destino non esiste, nessuno è scelto. E se gli eventi dovessero portarci ad una scelta obbligata, abbiamo sempre la facoltà, se ce ne rendiamo conto, di imboccare il sentiero "sbagliato"]
Buonanotte, torno alla mia Filosofia Antica e ai Fondamenti del Comportamento: il 7 ho l'esame!
Ciao a tutti!!! :devil:
Cita da lairbox su 1 Febbraio 2008, 6:22Non ho risposto perchè Konte ha ragione stiamo uscendo dal topic mostruosamente.
Chiedo aiuto ai moderatori, magari mi sposto io nella sezione politico religiosa.
Chiudendo perhc'e ho fretta e devo andare a lavorare, mi dispiace che non leggiate quello che scrivo con cura. Ciò che dico è una cosa sola Dio è qualcosa molto più terra terra di quanto si pensi. Molto più semplice umile di quanto ci immaginiamo.
Per la vita eterna, anche quella arriverà ne sono certo. Ogni processo segue fasi profonde per cui certe verità prima vengono schernite e poi lentamente accettate.
Ultima cosa 2 leggi mi aiutano a stare al mondo e queste me le ha insegnate non il Vostro Dio ma nil mio Dio, le posso riassumere così:
-Aiutati che il ciel t'aiuta.
-Ama il prossimo tuo come te stesso (che vuol dire ne più ne meno... ed è li che diventa difficere distinguere)Quello che descrivevi tu Ericrap era l'inferno pensaci bene... se fosse così ci saremmo già, ma fidati quello è linferno!
Non ho risposto perchè Konte ha ragione stiamo uscendo dal topic mostruosamente.
Chiedo aiuto ai moderatori, magari mi sposto io nella sezione politico religiosa.
Chiudendo perhc'e ho fretta e devo andare a lavorare, mi dispiace che non leggiate quello che scrivo con cura. Ciò che dico è una cosa sola Dio è qualcosa molto più terra terra di quanto si pensi. Molto più semplice umile di quanto ci immaginiamo.
Per la vita eterna, anche quella arriverà ne sono certo. Ogni processo segue fasi profonde per cui certe verità prima vengono schernite e poi lentamente accettate.
Ultima cosa 2 leggi mi aiutano a stare al mondo e queste me le ha insegnate non il Vostro Dio ma nil mio Dio, le posso riassumere così:
-Aiutati che il ciel t'aiuta.
-Ama il prossimo tuo come te stesso (che vuol dire ne più ne meno... ed è li che diventa difficere distinguere)
Quello che descrivevi tu Ericrap era l'inferno pensaci bene... se fosse così ci saremmo già, ma fidati quello è linferno!
Cita da Juliet su 1 Febbraio 2008, 6:52Scusami se mi permetto, ma non hai risposto perchè non puoi rispondere.
Scusami se mi permetto, ma non hai risposto perchè non puoi rispondere.