Cita da Saska su 21 Novembre 2005, 23:09

Ogni tanto nei giornali o sui notiziari si puo leggere o sentire quache notizia su un suicidio tipo: religioso, o dopo un omicidio, etc. Qualche anno fa` per una tesi` in psicologia ho avuto un tema su questa questione. Devo dire che sono rimasta veramente sbalordita dal fatto che le persone facilmente si decidono di suicidarsi, perche` non sanno cosa fare, invece di trovare un rimedio per i loro problemi... poi le ragione perche si fanno i suicidi: per onore, per l'amore perduto, per una malatia incurabile etc.

E poi, che dire che il suicidio e` considerato dalla chiesa un peccato orrendo.

Mi piacerebbe sentire i Vostri pareri su questo; se avevate delle situazioni nelle Vostre famiglie, tra i Vostri amici...

Cita da Jestas su 21 Novembre 2005, 23:15

ho messo "altro", ma non saprei dire cos'altro.. di certo nessuna di quelle cose, o almeno non la prima e l'ultima, la seconda forse in rarissimi casi.. ci medito su, poi magari riscrivo 🙂

Cita da neo_lyt su 22 Novembre 2005, 6:00

messo altro, xkè nn c'era l'opzione "cagata"

Cita da ianus su 22 Novembre 2005, 7:47

affrontammo già questo argomento, beh secondo l'ottica occidentale è una cosa inutile, un atto di debolezza, e così credo anch'io.

Ora però sto leggendo Hagakure, per "consiglio" implicito dell'omonimo utente del forum 😀 (aaaah la curiosità) e parla anche di un interole-playerretazione errata di tale libro nell'intendere il concetto di suicidio nella cultura nipponica.
Mi informerò e riposterò 😉

Cita da ilcucchiaiononesiste su 22 Novembre 2005, 11:01

Sinceramente o risposto altro. Giusto il fatto della cultura occidentale,visto come debolezza,mancanza di voglia e forza di vivere. Beh per la chiesa cattolica è un peccato ovvio...e questo lo riscontriamo in racconti e anche film..( a proposito mi viene in mente Costantine con Isabel...).. Personalmente sono un pò in dubbio su cosa sia...a volte può essere visto come una soluzione poichè pone fine a tutto. Ma forse la mia testolina rientra perfettamente in quella dimensione tutta occidentale: penso sia un non volersi rialzare più,arrendersi al dolore e all'angoscia e abbandonare tutto e tutti. E' il non volersi ancorare più a qualcuno o a qualcosa....però è sempre pur vero che se non hai nulla a cui aggrapparti....e non vedi soluzione...la fine può esserlo. Sono un pò indecisa su questo. Sta di fatto che al tempo stesso non è facile nemmeno affrontarlo,nel senso che bisogna aver coraggio nell'uccidersi...e al tempo stesso essere codardi di fronte alla vita...' sn come al solito confusa... :' :-_-:

Cita da H4wK su 22 Novembre 2005, 13:53

Io ho votato Peccato, ma non in senso religioso, bensì come un azione inutile da compiere...tanto si muore in ogni caso... tanto vale continuare a tirare avanti, magari i problemi si risolveranno col tempo....

Cita da Heyden su 22 Novembre 2005, 15:47

Ho messo ALTRO. Però forse è meglio se aggiàngi
"Stro****a" tra le possibilità. u______u

Mi sembra che sia una emerita cacchiata, dato che i motivi che spingono a fare ciò sono causati da problemi più che risolvibili, o che comunque si possono affrontare. Non mi pare abbia senso buttare via la vita in questo modo.

Cita da Hagakure193c su 22 Novembre 2005, 20:37

Io ho messo altro per esclusione, infatti credo che:

in certi casi sia una salvezza ma visto che nessuno può assicurarci come funziona di là non posso definirlo una salvezza sicura e quindi neanche un rimedio, anzi potrebbe solo essere una finta soluzione che in realtà non fa altro che peggiorare le cose

un peccato si forse è un peccato per alcune religioni e per il fatto che una vita ha sempre un valore inestimabile e quindi non dovrebbe essere giàsto potersi togliere la vita ma è anche vero che secondo altre filosofie e culture non è considerato un peccato.

Visto che avete citato sia l'Hagakure che la filosofia samurai in generale vi confermo che nell'Hagakure si dice che il Bushido ovvero quella che viene chiamata "La via del Samurai" significa proprio morte e il guerriero deve pensarci continuamente, dalla mattina quando si alza fino alla sera prima di dormire, in questo modo la sua mente sarà preparata.
La morte per "suicidio" ( chiamta Seppuku volgarmente conosciuta come hara-chiri) non era una cosa cercata.........era pero un dovere e veniva praticato per vari motivi: per seguire anche nell'aldilà il proprio Signore,
per evitare di essere catturato dal nemico in caso di sconfitta,
per contestare e fare cambiare una decisione presa da un Signore, per colpe commesse verso un superiore o per atti di disonore.
Esistono ovviamente vari rituali e pratiche legate a questo gesto estremo, come per esempio l'uso di armi specifiche come la spada piccola wachizashi o il pugnale ko-ga-tana, o il Kaishaku che era il rituale di decapitazione che veniva fatta da parte dell'assistente (solitamente un parente o il miglior amico) per evitare che il samurai soffrisse troppo a lungo dopo aver fatto il Seppuku. In ogni caso va detto che i Samurai credevano fermamente nella vita a cui davano un grande valore, erano però sempre pronti a morire se necessario per portare a termine i propi doveri e la propria missione.

Cita da Saska su 22 Novembre 2005, 21:30

Riguardo il rituale seppuku: una delle persone note nella storia del Giappone che ha fato il suicidio era famoso scrittore Yuchio Mishima, nel 1970. (da tempo era ossessionato dall' idea di siucidarsi).

Riguardo onore: nel passato della navigazione molti capitani delle navi rimanevano soli nelle navi che affondavano, perche` era uno codice non scrito. Se affonda la nave, il capitano affonda con lei.