Cita da Jestas su 8 Maggio 2005, 18:18

In attesa di pubblicare la mia recensione su internet, sul solito m4d.it, voglio commentare questa recensione su Game Republic, apparsa questo mese e segnalata da Nevelatte in homepage (io, d'altronde, non avevo mai comprato la rivista e ho approfittato per darci una prima occhiata).

Dunque, tanto per cominciare ci sono delle inevitabili imprecisioni dovute a una ricercato sensazionalismo che sembra indispensabile per condire un articolo così breve, inserito in una pagina già occupata da immagini e titolo al 65%. In particolare, nelle prime righe di questa striminzita recensione, viene fatto credere che il player può anelare a diventare Neo, e si potranno anche incontrare degli Smith, chiaramente chiunque sia un minimo vicino al mondo di Matrix sente odore di assurdità.

Proseguendo un'altra inspiegabile imprecisione, e una volgarità gratuita: "realizzato con i soldi di Atari e Sega", gesù, penso che Atari sia già impegnata con Path of Neo, chi glielo dice' E poi proseguendo, parla della creazione del personaggio: "...i dettagli necessari come il colore e il tipo di capelli, occhi e bocca, culo e sesso", per carità io sono contento se si esula un pò dai formalismi e si usa un pò di linguaggio schietto, specie se per ironizzare, ma qualcuno lo trova divertente'

Quindi arriva la prima, IMHO, enorme cazzatona riguardante prettamente il giàdizio sul gioco: "Poi sarà la volta della classe del personaggio, caratteristica che questo MMORPG prende piuttosto alla leggera[...]Tutto è permesso, ma spesso la profondità di certi aspetti lascerà piuttosto a desiderare poiché tutto è riconducibile a semplici "Codes", collezionabili solo ed esclusivamente in combattimento". Punto primo: è obbiettivamente errato che gli ability code, o anche i frammenti di codice, si ottengano solo in combattimento: se infatti intendeva gli ability code in senso stretto, tutti quanti possono essere creati da personaggi che fanno i programmatori, e alcuni possono essere ottenuti solo tramite l'aiuto di questi players (quelli di più alto livello in genere). Se intendeva anche i frags ha ragione solo in parte, infatti solo i frammenti di codice speciali (quelli rossi) si trovano soltanto "lootando" gli npc uccisi. Tuttavia "solo ed esclusivamente" non è comunque preciso, perchè in effetti si possono anche passare da player a player. Premesso questo, passo alla parte meno obbiettiva, ma non poi troppo: quello che lui chiama "classe del personaggio" (e che in MxO in effetti non esiste, così come in altri giochi simili come ad es. Ultima Online e Star Wars Galaxies, che pur usando systemi differenti sono basati non sulle classi ma sulle schill) è sicuramente uno dei cinque aspetti che questo MMORPG prende meno alla leggera, è una delle cose di cui si può vantare in effetti! Il fatto di non aver spazio per descrivere un pò meglio questa caratteristica non ne giàstifica una descrizione così grossolana... Piuttosto avrebbe potuto dire (ed era quello che mi aspettavo quando ho letto la notizia inserita da Neve) che la libertà estrema di combinazione delle schill (ammesso che si abbiano abbastanza informazioni da investirci) può rendere i personaggi tutti troppo simili in una situazione di sbilanciamento del gioco (se un certo tipo di personaggio è più forte degli altri per cause inerenti alle meccaniche di gioco, come in questo momento gli Hacker per certi versi, tutti tendono a fare quello, e lo possono fare con relativa facilità). E' una cosa opinabile, ma obbiettivamente giàsta. Ma invece ha scritto una tavanata bestiale.

E poi arriva la seconda chicca "Ed è proprio nel systema di combattimento che Matrix Online mostrerà i suoi limiti più noiosi[...]è quando scoprirete che tutto sarà governato da un semplice tiro di dado, che ogni tipo di tattica precedentemente sviluppata perderà senso. Certo, ci sono le abilità speciali, ma il loro effetto nulla potrà contro la sfortuna[...]Dopo una dozzina di livelli sarà chiaro che la differenza sostanziale in un combattimento, sia in PVP che in PVE, sarà in base alla qualità dell'equipaggiamento indossato". Beh, questo è un altro dei punti cardine di cui qusto mmo si può vantare, rispetto agli altri... di nuovo è stato misteriosamente sminuito su delle posizione in parte obbiettivamente sbagliate: la frase "tutto sarà governato da un semplice tiro di dado" decontestualizzata è davvero una bugia pesante, però è controbilanciata dal discorso sui vestiti, che comunque non è affatto preciso: infatti i bonus che è possibile applicare ai "tiri di dado" non dipendono solo dai vestiti ma da una serie di variabili, perfettamente controllabili dal player, tra cui: abilità caricate, abilità attivate (se volete vi spiego la differenza), attributi, "buff", "debuff" e status negativi (che possono essere attivati nell'avversario con delle abilità speciali da selezionare in combattimento, quindi è tutt'altro che inutile utilizzare una strategia anche in uno contro uno), ecc. Senza contare la cosa più bella: la stategia di gruppo! E potrei aggiàngere dell'altro, , mi fermo... Poi, che le strategie possano essere talvolta vanificate dalla sfortuna, è una caratteristica di tutti gli role-playerg da che mondo e mondo, che si aspettava' Almeno ammette di aver giocato solo per una dozzina di livelli... non poss biasimarlo per questo, una rivista ha solo tot recensori/collaboratori che non hanno solo quello come lavoro e magari si vedono assegnate delle recensioni non di competenza... ma su questo ci torno nel mio discorso finale sulle riviste di settore.

Ultima tavanata riguarda il mission system: "Peccato davvero che nel 90% dei casi le quest ci spingeranno dentro l'ennesimo palazzo, vista la mancanza di qualsiasi ambientazione alternativa alle strade e ai palazzi di Mega City". Beh, 1)chissà se ha mai sentito parlare dei Constructe degli hideout, 2)che si aspettava in un gioco su Matrix, magiche radure incantate e fitti boschi elfici lussureggianti' 3)Si è scordato di menzionare (ma per una dozzina di livelli è probabile che sia stato solo negli Slums (Richland, Westview)) che esistono 4 distretti estremamente differenti della città, dove è possibile ammirare paesaggi completamente diversi e interni diversissimi... Forse preferisce le "quest" (termine sbagliato da applicare a MxO secondo me, anche per la natura non statica delle missioni) di World of Warcraft, dove deve andare sui prati ad ammazzare tot mostriciattoli...

Conclude questa recensioncina, più striminzita della maggior parte delle news che appaiono in questo sito, dicendo "Ottima la grafica, un pò meno le animazioni, questo è tutto". Ah! Vienimi a parlare di coito interrotto... Una brutta sveltina direi! Non sapremo mai in cosa l'hanno deluso le animazioni, che a mio avviso sono il fiore all'occhiello della parte tecnica del gioco. Questa coloratissima (chiaramente il verde è predominante) pagina, sprecata in buonissima parte da immagini e screenshot presi dal sito ufficiale (che non abbia fatto neanche quella dozzina di livelli, tutto sommato, il signor Serino'), termina così.

In definitiva, riflettiamo un attimo, a cosa serve una rivista del settore videoludico come questa, che tratta tutte le piattaforme e non offre alcun cd o doved di supporto a 5 euro ogni mese (almeno la pubblicità è relativamente poca)' A cosa serve quando posso leggere un sacco di recensioni diverse sullo stesso gioco in internet, quando su internet le news sono più aggiornate e infine spendendo la stessa cifra al mese posso abbonarmi a un sito come gamespot.com e ho anche un accesso infinito a una vera e propria tv sui videogiochi on demand, nonchè file e demo di ogni genere, e persino dei giochi completi' IMHO serve a due tipologie di persone: videoplayers che non hanno accesso ad internet (ma oggi come oggi esistono') e gente come me che ha bisogno di "intrattenimento da bagno" (e che ama, sostanzialmente, il buon vecchio supporto cartaceo per le sue peculiarità). Ma anche questi ultimi, perchè non dovrebbero preferire una rivista più specifica sulla propria piattaforma preferita, che a tre euro in più (e in un caso anche quasi due in meno!) offre almeno un gioco originale completo in cd'

A dire il vero le sue buone qualità ce l'ha: è piacevole da sfogliare (in senso stretto... la sensazione al tatto, il fruscio e la qualità dei fogli, nonchè l'odore, mmm... ve l'ho detto che amo il supporto cartaceo, eheh) e contiene alcune rubriche e speciali interessanti e ben impaginati (lodevole la sezione "time warole-player", bella la grafica dell'articolo sui videogiochi violenti e i bambini, anche se non se ne può più di questo argomento), e quest'ultimo in fondo è l'elemento che personalizza di più una testata editoriale... Ma il rapporto qualità/prezzo, lo spazio striminzito dedicato ai recensori (impaginazioni del genere me le aspetterei su Cioè, o simili) e la grossolanità dell'operato di questi ultimi, non credo che mi porteranno a ripetere l'esperimento molto presto. Le mie letture nei momenti di raccoglimento mistico sul WC rimarranno altre.

Volevo scrivere anche un mio pensiero su come sarebbe la gestione ideale dei collaboratori in una rivista del genere, ma credo lo farò in futuro in un thread apposito, già ho divagato fin troppo, onore a chi è arrivato fin qui senza saltare nulla.