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Superman Returns

Già che ci sono ecco la mia recensione, fatta per http://www.yavinquattro.net:

***Rece con spoiler minori***

Immagine Forum[color=red:829ed978e2]uperman ReturnImmagine Forum
Ovvero: il sogno del volo più veloce della luce... resuscitato[/color:829ed978e2]

di Filippo 'Jedifil' Rossi (YAVIN 4)

Immagine ForumGIUDIZIO: **** SU 5 STELLE
La Kryptonite è ancora radioattiva. Niente a che vedere con alcuni recenti supereroi filmici fallimentari; ma neppure col capolavoro indiscutibile "Batman Begins", la cui costruzione rimane comunque di un altro pianeta. Questo superfilm 2006 di Bryan Singer è più simile al primo 'Spider-Man' di Sam Raimi: un film emozionante ma non epocale, sincero pur se imperfetto per troppo amore. Anche se io, per carattere, vedrei mille volte 'Superman Returns' piuttosto dell'Uomo Ragno! In sintesi, questo Superman ha per me il valore necessario di 'Star Wars, Episodio III: la Vendetta dei Sith': nostalgico e innovativo ma difettoso, intelligente pur se discutibile nella forma.

Immagine ForumBRYAN SINGER È CLARK KENT
Superman, per me e per i 'cinefili/fumettofili Fantastici', è stato un ormai insperato ritorno più volte annunciato e ogni volta amaramente deluso. Attesissimo a livelli parossistici non tanto per i lunghi 19 anni passati dal pessimo 'Superman IV' di Sidney J. Furie del 1987, filmaccio che aveva senso solo per l'amato protagonista Christopher Reeve; ma addirittura per i quasi trent'anni dall'unica superole-playerellicola (o meglio, superopera tout-court) veramente bella mai realizzata sull'argomento: il primo motion picture classico di Richard Donner del 1978! Tutti i tre superfilm successivi, come del resto le varie superserie Tv e il resto della produzione a tema, presentavano ogni volta un universo live action deludente e incompiuto, se non proprio stupido e insensato. Lo stesso fumetto originale della DC è spesso inferiore alle sue enormi potenzialità artistiche - come saggiamente afferma il Bill di Quentin Tarantino.
Per dire che Bryan Singer era atteso da un compito sovrumano. Vuoi per le fallimentari attese cinematografiche ventennali, vuoi per il dovere di reinventare il Superman 2006, vuoi per l'età del personaggio (in giro dal 1938, proprio come mio padre!), vuoi per i nuMerovingianissimi film di supereroi recenti e la relativa (pericolosa) moda, vuoi per il legame irrinunciabile (di forma e senso, di testa e cuore) con l'unico originale 'Superman il Film' - di certo il miglior contributo all'immaginario supermaniano di sempre, a tutti i livelli.
Singer era obbligato ad imboccare un senso unico senza uscita, molto più di Christopher Nolan col suo 'Batman Begins' del 2005 - che pure non scherzava come difficoltà, venendo dopo il genio di Tim Burton e i capezzoli di Robin.
Risultato'
Fatalmente imperfetto, perché Singer non è (ancora) Superman. Ma tenero, emozionante, umano, coraggioso' perché Singer è Clark.

Immagine ForumCAST PERFETTO
Subito il pregio più grande del film, che in ultima analisi diventa enorme. Eccettuati il cammeo miliardario di Marlon Brando (come Jor-El), la miracolosa perfezione a sorole-playerresa del compianto Christopher Reeve (come Superman) e la professionalità carismatica fuoriserie del più grande attore vivente, Gene Hackman (come Lex Luthor), uno dei pochi difetti del film originale del 1978 era il cast ' che, visto si tratta di un film epocale, funzionava comunque. Ciò non toglie che non fosse migliorabile' Singer ci riesce.
Brandon Routh, un signor nessuno venuto dal nulla, ripercorre le orme leggendarie di Reeve e risulta assolutamente incredibile. Il migliore in campo, per me (come lo era Hayden 'Anachin/Vader' Christensen in Ep3). Ha il fisico, certo, ma è pure un bravo attore, sensibile e coraggioso. Interole-playerreta alla perfezione Christopher Reeve, non Superman!, e lo fa aggiàngendo molto di suo: fragilità, malinconia, classe. L'omaggio è toccante, la qualità della performance è assoluta. Regge sulle sue spalle da 26enne il kolossal: dieci e lode.
Il grande Kevin Spacey riesce a variare magistralmente il Lex Luthor ironico di Hackman nella sua specialità di casa: la maniacalità folle e inquietante, il sarcasmo distruttivo - che onestamente latitava nella precedente incarnazione sul grande schermo. Spacey brilla in siparietti gustosi pur avendo poco spazio, purtroppo: è suo il personaggio più sacrificato nella sceneggiatura.
La stessa sceneggiatura salva invece Lois Lane, che con la giovanissima Kate Bosworth trova finalmente tutta la sua carica e il suo spessore emotivo. E una nuova dimensione rabbiosa alla sua ricca personalità. Lois è il controcanto psicologico del film, e l'attrice (anche lei semisconosciuta) si giostra molto bene in tutto l'intrigo sentimentale al centro della vicenda.
Cito velocemente l'ottimo ed elegante cast di contorno (la ripresa dell'antico Jor-El, il Jimmy simpatico, il Perry ironico, la Kitty spersa, il credibile piccolo Jason, ecc), per arrivare all'ennesima sorole-playerresa in positivo: James Marsden come Richard White. Mi è sembrato finora molto sottovalutato. Il giovane attore ha più senso e spazio qui che in tutti i tre gli X-Men, dove era un Ciclope sprecato, e gioca le sue belle carte tenendo testa nientemeno che a Superman/Routh! Bravo. Il gioco attoriale tra i due e tra loro e la Bosworth è affascinante, giocato com'è da tre buoni attori praticamente esordienti.

Immagine ForumOTTIMA DINAMICA TRA I MOLTI PERSONAGGI
Si arriva quindi all'altro grande pregio del film: la sceneggiatura in questo caso trionfa e regala nuMerovingiane dinamiche tra belle figure, tutte azzeccate (esempio: Superman & Richard) e coinvolgenti (esempio: Lex & Lois), se non addirittura commoventi (esempio: Superman & il bambino Jason).
Approfondisco naturalmente il protagonista assoluto: Clark/Superman. Il Clark Kent yuppie e sicuro di sé degli ultimi fumetti e telefilm non mi è mai piaciuto. Troppo vincente e perfetto, come se non bastasse già il suo alter ego kryptoniano... Clark e Superman diventavano praticamente uguali come aspetto, carattere e destino (Clark vince nei fumetti il Pulitzer e diveniva un romanziere best-seller), e il tutto passava dall'antipatia alla ridicolaggine e forzatura. Tarantino docet, ancora: "Clark è la critica di Superman all'umanità", quindi il Clark Kent pubblico (quello di Metropolis) dev'essere pessimo e autocastrante per Kal-El. Poi, il Clark Kent segreto (di Smallville) è il suo vero io, quindi lì il personaggio è ancora diverso. Ciò è sempre stata una magnifica potenzialità inespressa. Io sono legato quindi per più ragioni al Clark 'tonto' di Reeve, come giàstamente intuito da Donner nel 1978; e il duo Singer/Routh qua non delude per niente, anzi migliora il tutto.
Più Clark è ridicolizzato, sminuito e dimenticato da tutti, più Superman soffre! Questo è il geniale punto chiave del film, da cui tutto nasce e si sviluppa: il rapporto sottilmente competitivo col maturo Richard, l'amore/odio bloccato con Lois, le stilettate inconsapevoli di Jimmy Olsen, il capo Perry White che lo ignora, la sua stessa missione sovrannaturale, 'divina' che lo conferma sempre più diverso, incompreso, stressato e infelice. Superman diviene così evidentemente l'uomo più amato della Terra ma allo stesso tempo il più solo di tutti ' come giàstamente è stato scritto nel DC Forum. Una trovata narrativa davvero preziosa, sottolineata continuamente dai molti che hanno a che fare con lui. Lois e Lex in primis, ma non sono gli unici.
E' allora straordinaria l'alleanza non voluta tra l'amica Lois e il nemico Luthor, il quale ha usato e usa diabolicamente gli articoli critici e l'attitudine critica dell'amata per mettere sempre più in crisi e corrodere il vulnerabile cuore dell'invulnerabile Uomo d'Acciaio.
L'unico che col suo modo di fare non critica e/o non mette in crisi Clark/Superman è, non a caso, il bambino. Che sviluppa per tutto il film un ottimo crescendo col protagonista, per arrivare infine ad una chiusura perfetta e circolare. Fonte di nuova e inedita consapevolezza per un eroe inumano umanamente dubbioso.

Immagine ForumSCENEGGIATURA DISCUTIBILE, MONTAGGIO SBALLATO
Difetti: come accennato non sono letali ma non sono nemmeno pochi. Il film è abbastanza lento, un pò ripetitivo, a tratti tirato via e alla fine risulta troppo lungo. Unite questi dettagli importanti ed ecco che si sentono difetti cinematografici mica da poco.
Lentezza. Non si dovrebbe parlare di "mancanza di velocità", visto che la narrazione in certi punti (non solo 'action') è serrata; e poi meglio un superfilm così pacato e riflessivo, se la "velocità" dev'essere quella per me demente di 'X-Men 3'! Credo si tratti più di una certa mancanza di ritmo. Pensate alle scene nel Daily Planet: erano frenetiche nel 1978, sono un pò troppo al rallentatore oggi... oppure i nuMerovingiani momenti di costruzione della suspense, semi-ammazzati da un cronometro cinematografico che aggiànge quasi sempre quella certa inquadratura in eccesso. Questa è la "lentezza", sporadica certo ma poco equilibrata coi momenti più veloci. L'evidente mancanza di ritmo di certe sequenze è allora da attribuire al montaggio densissimo di John Ottman, abbastanza fuori tempo, accumulativo e compiaciuto ' invece la musica, sempre di Ottman (su John Williams), è splendida. Forse anche la regia singeriana un po' troppo preoccupata di 'non sbagliare'' ma se dovessi decidere a chi dare la colpa, non avrei dubbi. Il taglio/incollatura ('final cut') delle scene è più decisivo delle scene in sé, per quanto riguarda la scansione dei tempi della visione cinematografica. Il difetto definitivo, forse il più grave di tutti, è l'eccessiva lunghezza, il film è dilatato a dismisura: qualche decina di minuti in meno (eliminati più in fase di montaggio che di scrittura) sarebbero stati una benedizione.
Gli inciampi dello script riguardano in parte il blocco finale; in parte il background dell'intreccio e la sezione fondamentale di storia riguardante Lex Luthor, l'antagonista - che oltre tutto ha troppo poco spazio. La risoluzione della storia è affrettata nell'azione e dall'epilogo troppo allungato' la catastrofe terrestre scatenata da Luthor ha effetti disastrosi più limitati di quanto si potesse prevedere o sperare, essendo sacrificata sull'altare della storyline principale, quella sentimentale, che richiede un'adeguata ma dispendiosa chiusura. Viene tagliato via così un'interessante dilemma per l'eroe' continuare a salvare gli abitanti di Metropolis, in pericolo teoricamente sempre maggiore (il tutto si riduce invece a una cascata di vetri sulla strada); o lasciarli al loro destino fatalmente tragico per andare direttamente alla sorgente del pericolo: l'eliminazione di 'new Krypton' (che difatti starebbe continuando a crescere e quindi a causare sempre più caos)' Il tutto viene ignorato, togliendo parte del dramma.
Sui problemi di background, distinguo tra il buon soggetto di Singer e la discontinua sceneggiatura del giovanissimo (troppo') dinamico duo di 'X-2', Dougherty & Harris: la storia singeriana ha delle idee nella rielaborazione e sviluppo sia dei supercristalli che delle manie latifondiste luthoriane del 1978; ma, alla fine, perché Lex fa quello che fa, e come lo fa' Beh, lui è pazzo e fissato con la 'terra' e il Mito, arrivando a concepire la creazione 'divina' di una nuova Atlantide; è un genio, ha le idee chiare, conosce i segreti extraterrestri di Superman e sa come usarli e corromperli' peccato che tutto questo nel film si vede poco! Purtroppo Singer risponde superficialmente alle domande base, dando per scontate troppe cose e lasciando qualche dubbio.
Lo sviluppo narrativo è inoltre a volte forzato (una madre che porta nel pericolo l'amato e cagionevole figlioletto non è credibile) e soprattutto ridondante: Superman cade verticalmente tre volte (da ragazzo e altre due nel finale), lancia nello spazio un oggetto almeno due volte, gli effetti dell'arrivo di un terremoto si vedono ben quattro volte, eccetera; le ripetizioni alla fin fine stancano.

Immagine ForumREGIA RAFFINATA ED EMOZIONANTE
Difetti anche perdonabili e in ogni caso compensati' ad esempio, la figura materna di Lois non è banale; ed altre ripetizioni sono certo riuscite: le classiche e bellissime parole di Jor-El ripetute poeticamente tre volte come un inciso interiorizzante, omaggio al Brando più paterno della storia del cinema, e 'ringiovanite' da Routh nel bel finale. Come funzionano il tema del saluto dato/non dato a Lois e quel sorridente 'Sono sempre in giro' pieno di un'irrisolta dolcezza che si trasfigura in irrisolvibile tristezza.
Arriviamo quindi agli ultimi pregi, che forse sono i più benvenuti: quelli dovuti alla regia e all'opera generale del 41enne demiurgo Bryan Singer, giovane cineasta americano forse troppo messo in dubbio ' e che senza dubbio nell'ormai deciso sequel non potrà che migliorarsi ulteriormente. Non bisogna nascondere che Singer, come autore del film, fa qui un onesto sbandamento: 'onesto' per troppo amore del personaggio e del film originario del '78, quindi perdonabilissimo; ed inoltre è solo uno 'sbandamento'. Sono notevoli infatti la cura degli attori, come detto, ma anche le sequenze innovative, le trovate coraggiose e la visionarietà dell'impianto. Che in extremis lo rimettono in carreggiata.
Vedere Superman sospeso nel cielo, guardiano e salvatore in ascolto di tutti i suoni disperati del mondo dà finalmente un'idea della sua difficile e sofferente onnipotenza. E' straziante sentire il primo supereroe, morente e picchiato a sangue, che urla 'Io sono ancora Superman!' in un'estrema affermazione della sua identità più intima, così tanto messa in dubbio per l'intero svolgersi della pellicola. E' sorole-playerrendente contare le volte nelle quali questo super salvatore venga salvato dal profano intervento degli umani. E' sbalorditivo vedere come nel salvataggio decisivo, Superman chieda l'aiuto del 'rivale' umano' e l'ottenga, ad onore suo ma anche di chi glielo dà.
La citazione del meglio del film precedente è saggia e non esclude il miglioramento personale: la Fortezza della Solitudine e 'New Krypton' sono presentati e usati in modo impressionante. Senza parlare degli strepitosi, magnifici crediti iniziali, citazionisti ma esaltanti, i più belli che abbia mai visto! Le simbologie visive sono nuMerovingiane e interessanti' ad esempio, abbondano le 'macchine per volare' (aerei, shuttle, elicotteri, idrovolanti) che contrappongono in modo chiaro i limiti umani ai poteri superumani; ma anche immagini cristologiche, che non saranno originalissime (c'erano già nel '78) ma sono perfette ' è stata evidenziata da chiunque quella della crocefissione, pongo allora all'attenzione quella finale della resurrezione. La potenza di alcune ambientazioni è indiscutibile: la quiete notturna di Smallville come la violenta furia dell'oceano. L'ironia del messaggio è amara: Superman si era allontanato in cerca del suo retaggio perduto e alieno, perdendo così tutto quanto di umano aveva guadagnato in precedenza; ritroverà proprio qui sulla Terra ciò che aveva tanto cercato altrove: la casa kryptoniana (corrotta dal suo arcinemico) ed un senso più vero della vita (eredità del suo lato umano).
La nuova visualizzazione del leggendario volo di Superman non è solo sostenuta da moderni effetti speciali semplicemente eccellenti (che sono merito dell'occhio del regista, eh!), ma anche da idee importanti: il fluttuare in assenza di gravità è inedito, dipingere con così tanta fantasia espressiva il quadro celeste nel quale l'uomo volante si lancia è centrato, sottolineare gli effetti materiali della traiettoria supersonica è divertente.

Che dire' grazie al Clark Kent del cinema americano, si può nuovamente sognare di volare; ed avere a cuore chi ci riesce davvero.
Immagine Forum

Ok Jedifil, ma perchè porta le mutande sopra i calzoni'

lo vado a vedere stanotte (spettacolo dele 00:40 al warner parco de medici) 😛

Ok Jedifil, ma perchè porta le mutande sopra i calzoni'

Beh chiedilo a Batman e Robin che fanno lo stesso. 😉

Ok Jedifil, ma perchè porta le mutande sopra i calzoni'

Beh chiedilo a Batman e Robin che fanno lo stesso. 😉

negli anni 60, di certo non oggi e sopratutto non al cinema, menomale che Nolan non è Singer (che perlomeno in xmen aveva avuto il buon senso di eliminare i costumi giallo/blu!).

P.S.

comunque domani sera vado a vederlo che non vedo l'ora!

negli anni 60, di certo non oggi

... ne sei proprio sicuro' A me sembra che c'è stato solo un cambio di colori, ma le mutande rimangono...

e sopratutto non al cinema

sisi infatti:

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...il perizoma in metallo effettivamente è molto più cool.
😉

Credo che Wulfgar si riferisse al fighissimo (e unico vero Batman movie per quanto mi riguarda) Batman di Nolan, non a quelli pacchianissimi degli altri film.

Ad ogni modo io apprezzo la scelta di fare costumi seri tipo quelli degli x-men o Batman, ma va anche detto che l'immagine di Superman non è altrettanto facile da cambiare...

Sì è vero io mi riferivo a Nolan ma comunque la batcintura e la conchiglia non sono mutande, sono batcintura e conchiglione.E comunque come si vede dalla foto c'è stata una gran bella evoluzione a livello cinematografico rispetto al film con West, non c'è più paragone dai...

prima
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dopo
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la mutanda non si vede più e non è più ridicolo, superman invece insiste a non cambiarsi le mutande da decenni, che puzzone!

OT
mitico Adam West
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NOBODY MESSES WITH ADAM WE!

/OT

Visto film, [recensione sms] carino ma sorvolabile, synger ha fatto meglio con x-men. Batman regna sovrano. [/recensione sms]

Mi sono svegliato stamattina e avevo voglia di recensire "a mio modo" il film.

Il tentativo disperato di ricalcare i primi episodi è encomiabile, ma hanno dato delle cose per scontate, trapanando la trama e il "bello" dei primi episodi...

TUTTI I PERSONAGGI RINGIOVANITI
Continuare una saga di film e vedere che tutti gli attori sono ringiovaniti di un 7-8 anni non contribuisce molto al film, spiazza, perchè superman non è un ragazzo, è UN UOMO con la U... Tutti sono troppo giovani rispetto all'età dei personaggi dei primi film, anche Reeves, nel suo essere dà l'idea di essere un superman più sulla quarantina che sulla trentina. Tenere conto di ciò avrebbe fatto del gran bene al film.
Routh: Simpatico, per certi tratti somigliante, ma come Hayden in tutti i film totalmente INESPRESSIVO, non riesce neppure a fare il sorriso Durbans finale di Reeves, ed era solo un sorriso ma il marchio della casa, la ciliegina, forse dovevano farglielo digitalmente perchè lui non era buono. Comunque in tutto il film, sembra che l'attore dica a tutti "Ma io che c'entro con Superman' Devo proprio farlo'" I ghigni, i sorrisi di Reeves quando incontra i criminali, che ci facevano sottilmente sbellicare: DIMENTICATELI!
Persino quando è in coma non è credibile!!!!

LOIS: MI signur, era brutta nei primi e l'hanno presa ancora più brutta, non c'entra un cazzo con Lois, non gli assomiglia, e condivide con Routh questa impossibilità di emettere dal viso espressioni, che io chiamo recitare bene. Dov'è lo sclero totale della prima Lois!!!
[Spoiler]
C'è un tentativo maldestro di ricreare nel film la scena in cui i 2 volano, PESSIMA INUTILE E NOIOSA! Pensare che nei primi era uno dei punti più emozionanti.
L'amore fra Superman e Lois non era così marcato nei primi film, addirittura, qui fanno del gran casino, sembrano due separati con prole, terrificante, dovevano giocare sul fatto che superman quando è superman domina il gioco e allontana Lois per avvicinarlo a Kent, che è l'unica possibilità per Kal-El di amare Lois senza essere scoperto. Qui hanno fatto solo casino BRUTTO! Ciò che poi mi fa arrabbiare è che NON HANNO VISTO I PRIMI FILM DALL'ANGOLAZIONE GIUSTA, è infatti nel desiderio reciproco ma non attuabile che si basava tutta la storia, qui cazzo hanno pure fatto... GRANDE GIOVE!!! Cosa si fa per fare altri film!

Secondo me il migliore nel film è Spacey, che fa una ricostruzione fedele del Luthor un poco goffo e megalomane di sempre, anche se forse per Singer, che ama dirigere delle mummie, Spacey non è paragonabile come sadismo deficiente e arrogante tanto da essere buffo del vecchio Hackman! Signorina TESMAKEEER!!! Il vecchio collaboratore ciccione e goffo che rovina i piani di Luthor dove è finito' Grr... Poi Luthor non è una persona d'azione, Luthor è pura mente.. Perchè allora non mi facevano un super Luthor che combatte Superman a pugni' Ghaaa...

NON VADO OLTRE... GIUDIZIO CRITICO: SUPER TAVANATA....

...anche se magari andandolo a vedere così senza grandi aspettative, e dimenticandosi dei primi film, passando su moolte cose, vedere tutti quegli effetti speciali che alla fine la fanno da padroni e come solito ubriacano, dando quell'effetto che la recitazione dovrebbe dare e danno il senso di divertimento del film come quando si va su un'otto volante... alla fine può dare qualche perla di divertimento...Se invece volete unSuper film....Lasciate perdere!

Volete vedere un VERO Superman' Guardate questo filmato amatoriale...
http://theforce.net/fanfilms/nonsw/grayson/
Se mettessero sto fiorella a dirigere i vari Batman e Superman sarebbe un'altra cosa! Guardate che ha fatto con pochi soldi e recitando lui stesso...
Il sito dell'attore che fa Superman nel corto.. Altro che stà checca...
http://www.paulhasenyager.actorsite.com/photo.html

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