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Tarantino and Rodriguez are back! Only at the GRINDHOUSE
Cita da Konte su 22 Maggio 2007, 22:20Le colonne sonore scelte da Tarantino sono sempre grandiose
Death Proof
Alcuni brani della colonna sonora e trailerhttp://www.deathproof.net/
Le colonne sonore scelte da Tarantino sono sempre grandiose
Death Proof
Alcuni brani della colonna sonora e trailer
Cita da Rebel_Machine su 22 Maggio 2007, 22:29Le colonne sonore scelte da Tarantino sono sempre grandiose
Death Proof
Alcuni brani della colonna sonora e trailerhttp://www.deathproof.net/
yeah Konte!!
da mesi ormai Chick Habit gira in loop nella mia testa!p.s: Rodriguez girerà un remake di Barbarella. sarà R-rated 😛
ah produce De Laurentiis
Le colonne sonore scelte da Tarantino sono sempre grandiose
Death Proof
Alcuni brani della colonna sonora e trailer
yeah Konte!!
da mesi ormai Chick Habit gira in loop nella mia testa!
p.s: Rodriguez girerà un remake di Barbarella. sarà R-rated 😛
ah produce De Laurentiis
Cita da Konte su 23 Maggio 2007, 10:06Ancora non ho capito, però, se Death Proof è un film splatter o semplicemente "pulp"
Ancora non ho capito, però, se Death Proof è un film splatter o semplicemente "pulp"
Cita da Rebel_Machine su 25 Maggio 2007, 22:29direi che è più splatter che pulp. almeno come impostazione.
probabile la presenza di Rodriguez con Planet Terror a Venezia. Ci sarà comunque anche il Taranta, padrino della rassegna sullo spaghetti western italiano. La versione dovrebbe essere la stessa uscita in america, stesso minutaggio, nessuna aggiànta come nel caso di Death Proof.
3 mesi quindi per fruire di un'opera unica... :-_-:
direi che è più splatter che pulp. almeno come impostazione.
probabile la presenza di Rodriguez con Planet Terror a Venezia. Ci sarà comunque anche il Taranta, padrino della rassegna sullo spaghetti western italiano. La versione dovrebbe essere la stessa uscita in america, stesso minutaggio, nessuna aggiànta come nel caso di Death Proof.
3 mesi quindi per fruire di un'opera unica... :-_-:
Cita da godfather su 26 Maggio 2007, 11:27direi che è più splatter che pulp. almeno come impostazione.
probabile la presenza di Rodriguez con Planet Terror a Venezia. Ci sarà comunque anche il Taranta, padrino della rassegna sullo spaghetti western italiano.
si vabbè..un anno viene per parlare della sexycommedia con barbara buscè,l'altro per i spaghetti western...x me è più marketing che altro....
un altra cosa....mi date un esempio di splatter...cioè tipo hostel'
direi che è più splatter che pulp. almeno come impostazione.
probabile la presenza di Rodriguez con Planet Terror a Venezia. Ci sarà comunque anche il Taranta, padrino della rassegna sullo spaghetti western italiano.
si vabbè..un anno viene per parlare della sexycommedia con barbara buscè,l'altro per i spaghetti western...x me è più marketing che altro....
un altra cosa....mi date un esempio di splatter...cioè tipo hostel'
Cita da Rebel_Machine su 26 Maggio 2007, 12:59direi che è più splatter che pulp. almeno come impostazione.
probabile la presenza di Rodriguez con Planet Terror a Venezia. Ci sarà comunque anche il Taranta, padrino della rassegna sullo spaghetti western italiano.
si vabbè..un anno viene per parlare della sexycommedia con barbara buscè,l'altro per i spaghetti western...x me è più marketing che altro....
un altra cosa....mi date un esempio di splatter...cioè tipo hostel'
no anche ammesso che sia splatter, non è certamente del tipo di hostel.
io dico che lo è come impostazione, nel senso che nei progetti l'idea di Grindhouse è splatter. Tra i due comunque sicuramente Planet Terror è quello che più incarna tale genere, almeno dopo averlo visto m'ha dato questa sensazione, del resto Rodriguez è più splatter di Tarantino (secondo me).esempio di splatter: La Casa di Raimi, Cannibal Holocaust di Deodato, Buio Omega di D'Amato...
questo accettando l'etichetta di "splatter", o meglio, accettando le etichette, perché alla fine sono questo, semplici etichette, semplificano...bianco e nero ma, nel mezzo'
direi che è più splatter che pulp. almeno come impostazione.
probabile la presenza di Rodriguez con Planet Terror a Venezia. Ci sarà comunque anche il Taranta, padrino della rassegna sullo spaghetti western italiano.
si vabbè..un anno viene per parlare della sexycommedia con barbara buscè,l'altro per i spaghetti western...x me è più marketing che altro....
un altra cosa....mi date un esempio di splatter...cioè tipo hostel'
no anche ammesso che sia splatter, non è certamente del tipo di hostel.
io dico che lo è come impostazione, nel senso che nei progetti l'idea di Grindhouse è splatter. Tra i due comunque sicuramente Planet Terror è quello che più incarna tale genere, almeno dopo averlo visto m'ha dato questa sensazione, del resto Rodriguez è più splatter di Tarantino (secondo me).
esempio di splatter: La Casa di Raimi, Cannibal Holocaust di Deodato, Buio Omega di D'Amato...
questo accettando l'etichetta di "splatter", o meglio, accettando le etichette, perché alla fine sono questo, semplici etichette, semplificano...bianco e nero ma, nel mezzo'
Cita da Adam_Burton su 29 Maggio 2007, 18:34Scrivo qui perchè non so dove scriverlo.
Tarantino ha dichiarato che la produzione attuale di film italiani fà pietà o una cosa del genere.....
Sono d'accordo con tarantino
Scrivo qui perchè non so dove scriverlo.
Tarantino ha dichiarato che la produzione attuale di film italiani fà pietà o una cosa del genere.....
Sono d'accordo con tarantino
Cita da godfather su 29 Maggio 2007, 18:55Scrivo qui perchè non so dove scriverlo.
Tarantino ha dichiarato che la produzione attuale di film italiani fà pietà o una cosa del genere.....
Sono d'accordo con tarantino
si ma non è che arriva il maestro a dirlo da fuori,poi ogni tanto qualche gran bel film esce...tipo romanzo criminale lo scorso anno...poi poco tempo fa ho visto "arrivederci amore ciao",anch'esso potremo definirlo di "genere"....poi insomma volendo parlare di commedie,di cui non penso tarantino sia un grande esperto a meno che non lo si volglia fare santo allora vabbè è tutt'un altra storia.
è chiaro che se si parla del genere drammatico italiano tipo ozpetec muccino ha tutto il mio avallo,(ma tant'è che suoi esimi colleghi americani l'hanno invece ritenuto valido di esportarlo all'estero e di farci film a holliwood 😯 )....xò francamente penso che in linea di massima uno non è xche si chiama tarantino puo andare in giro a fare lo sborone a casa degli altri.cioè come mi da un po fastidio che lui vada a farsi promotore dei polizieschi,sexy commedie all'italiana quando secondo me line frega ben poco mi da lo stesso un po fastidio quando parla male di altre cose,la mia impressione è che abbia smesso di fare film e si sia dato piuttosto a parlare,e forse anche un po straparlare,di film e a fare una sorta di cinema nel cinema,un'esasperazione di tutto come se ormai possa permettersi di fare il cazzo che gli pare tanto ormai tutti diranno a spada tratta che è un capolavoro.
almeno è stata questa l'impressione che mi sta dando il grindhouse e le sue extraproduzioni(esclusa sincity)....e spero tanto,ma tanto,di ricredermi venerdi al cinema col film.lo dico da suo grande fan.
Scrivo qui perchè non so dove scriverlo.
Tarantino ha dichiarato che la produzione attuale di film italiani fà pietà o una cosa del genere.....
Sono d'accordo con tarantino
si ma non è che arriva il maestro a dirlo da fuori,poi ogni tanto qualche gran bel film esce...tipo romanzo criminale lo scorso anno...poi poco tempo fa ho visto "arrivederci amore ciao",anch'esso potremo definirlo di "genere"....poi insomma volendo parlare di commedie,di cui non penso tarantino sia un grande esperto a meno che non lo si volglia fare santo allora vabbè è tutt'un altra storia.
è chiaro che se si parla del genere drammatico italiano tipo ozpetec muccino ha tutto il mio avallo,(ma tant'è che suoi esimi colleghi americani l'hanno invece ritenuto valido di esportarlo all'estero e di farci film a holliwood 😯 )....xò francamente penso che in linea di massima uno non è xche si chiama tarantino puo andare in giro a fare lo sborone a casa degli altri.cioè come mi da un po fastidio che lui vada a farsi promotore dei polizieschi,sexy commedie all'italiana quando secondo me line frega ben poco mi da lo stesso un po fastidio quando parla male di altre cose,
la mia impressione è che abbia smesso di fare film e si sia dato piuttosto a parlare,e forse anche un po straparlare,di film e a fare una sorta di cinema nel cinema,un'esasperazione di tutto come se ormai possa permettersi di fare il cazzo che gli pare tanto ormai tutti diranno a spada tratta che è un capolavoro.
almeno è stata questa l'impressione che mi sta dando il grindhouse e le sue extraproduzioni(esclusa sincity)....e spero tanto,ma tanto,di ricredermi venerdi al cinema col film.lo dico da suo grande fan.
Cita da Rebel_Machine su 29 Maggio 2007, 20:18Tarantino è un grande conoscitore di una certa grande, importante fetta della nostra cinematografia. come ogni fanboy farebbe si guarda intorno in cerca di lavori contemporanei ma... non ne vede la minima ombra. Come del resto io, ma credo molti altri, non ne vedo.
poi ha semplicemente risposto ad una domanda, non ha mica indetto una conferenza stampa per tirare fuori questa gran novità...
p.s: la risposta di Bellocchio a Tarantino, da La Stampa:
Riporto dal sito della Stampa l'articolo integrale sulle dichiarazioni di Bellocchio.
Marco Bellocchio non ci sta, all'indomani del Palmares, mentre prepara le valigie per tornare a Roma e racconta la sua esperienza di giàrato al Festival, risponde per le rime all'economista di Forza Italia Renato Brunetta che nei giorni scorsi aveva violentemente attaccato il cinema italiano: «Reagisco con indignazione alle accuse dell'onorevole Brunetta, come si permette di sostenere che il cinema italiano fa schifo' Faccia l'economista, di cinema non capisce nulla e, se proprio deve occuparsene, lo faccia in modo meno cafone».
Secondo Bellocchio i discorsi di Brunetta sono di «estrema volgarità. Le sue dichiarazioni sono proprie di certi politici incompetenti che vogliono sindacare su cose di cui non capiscono nulla. Si tratta di gente che pensa che un film sia solo quello che incassa al box-office, senza tener conto dei Dvd e dei passaggi in tv. Le affermazioni di Brunetta sono stupide e volgari».
Dalla capitale l'europarlamentare di Forza Italia risponde al regista chiamando in causa Quentin Tarantino che, in un'intervista a un settimanale, ha liquidato il cinema made in Italy dicendo che «è deprimente» e sempre uguale a se stesso: «Tarantino non può dare lezioni, è un bravo regista, ma non può dire certe cose». Il problema è più complesso: «Il nostro cinema soffre perché fa riferimento allo stallo anche politico della nostra società. Vanno forte solo i film d'evasione, film che assomigliano alla televisione e ai suoi ritmi. Noi stessi siamo contaminati da questi ritmi che danneggiano la nostra volontà di raccontare in un modo diverso. Bisogna invece ritrovare la pazienza e con essa i nostri tempi». Dopo aver visto e valutato tutti i film in gara, Bellocchio non ha dubbi: «I film di Olmi e di Luchetti potevano tranquillissimamente partecipare al concorso, il livello della selezione era ottimo, loro potevano starci benissimo».
L'esperienza di giàrato è stata per Bellocchio «gratificante sia dal punto di vista intellettuale che umano, soprattutto nella fase in cui si dovevano solo vedere film, poi, quando è iniziata la discussione, è diventata anche un lavoro». La dialettica, comunque, «è stata sempre gradevole, mai aspra, anche se, giàstamente, ognuno cercava di difendere i suoi preferiti. Il film romeno ha impressionato subito tutti, su altri titoli c'è stato più da discutere». L'unico «rammarico» è non aver potuto includere tra i premiati il coreano Kim Kim-duk, autore capace di «ricreare l'irreale, di inventare storie. La sua è una strada veramente affascinante».
Al regista che ha vinto la Palma d'oro Cristian Mungià, Bellocchio muove un solo appunto: «C'è un'inquadratura abbastanza lunga in cui si vede il feto in primo piano, penso che si potesse evitare almeno che, in una dimensione religiosa, non si volesse sottolineare il fatto che lì, in quell'immagine, c'è già un essere umano che qualcuno ha ucciso». Il cinema americano, come è ormai diventata tradizione nei Festival, non ha ricevuto (tranne il premio per il sessantenario a «Paranoid Park»), alcun riconoscimento: «Non c'è stata nessuna prevenzione. Anche a me piace un cinema svelto, essenziale, naturalmente quando questa essenzialità non diventa superficialità». Bellocchio racconta del critico francese Michel Ciment: «Mi ha detto di un sondaggio del quotidiano 'Le Figaro' da cui veniva fuori che il pubblico dei più giovani tende a mettere nell'elenco dei film da non vedere proprio i vincitori di Cannes». Di sicuro, conclude l'autore, «a registi come i Coen e Tarantino i premi servono di meno, loro sono abituati a giocare sul grande pubblico».
Fulvia Caprara
Tarantino è un grande conoscitore di una certa grande, importante fetta della nostra cinematografia. come ogni fanboy farebbe si guarda intorno in cerca di lavori contemporanei ma... non ne vede la minima ombra. Come del resto io, ma credo molti altri, non ne vedo.
poi ha semplicemente risposto ad una domanda, non ha mica indetto una conferenza stampa per tirare fuori questa gran novità...
p.s: la risposta di Bellocchio a Tarantino, da La Stampa:
Riporto dal sito della Stampa l'articolo integrale sulle dichiarazioni di Bellocchio.
Marco Bellocchio non ci sta, all'indomani del Palmares, mentre prepara le valigie per tornare a Roma e racconta la sua esperienza di giàrato al Festival, risponde per le rime all'economista di Forza Italia Renato Brunetta che nei giorni scorsi aveva violentemente attaccato il cinema italiano: «Reagisco con indignazione alle accuse dell'onorevole Brunetta, come si permette di sostenere che il cinema italiano fa schifo' Faccia l'economista, di cinema non capisce nulla e, se proprio deve occuparsene, lo faccia in modo meno cafone».
Secondo Bellocchio i discorsi di Brunetta sono di «estrema volgarità. Le sue dichiarazioni sono proprie di certi politici incompetenti che vogliono sindacare su cose di cui non capiscono nulla. Si tratta di gente che pensa che un film sia solo quello che incassa al box-office, senza tener conto dei Dvd e dei passaggi in tv. Le affermazioni di Brunetta sono stupide e volgari».
Dalla capitale l'europarlamentare di Forza Italia risponde al regista chiamando in causa Quentin Tarantino che, in un'intervista a un settimanale, ha liquidato il cinema made in Italy dicendo che «è deprimente» e sempre uguale a se stesso: «Tarantino non può dare lezioni, è un bravo regista, ma non può dire certe cose». Il problema è più complesso: «Il nostro cinema soffre perché fa riferimento allo stallo anche politico della nostra società. Vanno forte solo i film d'evasione, film che assomigliano alla televisione e ai suoi ritmi. Noi stessi siamo contaminati da questi ritmi che danneggiano la nostra volontà di raccontare in un modo diverso. Bisogna invece ritrovare la pazienza e con essa i nostri tempi». Dopo aver visto e valutato tutti i film in gara, Bellocchio non ha dubbi: «I film di Olmi e di Luchetti potevano tranquillissimamente partecipare al concorso, il livello della selezione era ottimo, loro potevano starci benissimo».
L'esperienza di giàrato è stata per Bellocchio «gratificante sia dal punto di vista intellettuale che umano, soprattutto nella fase in cui si dovevano solo vedere film, poi, quando è iniziata la discussione, è diventata anche un lavoro». La dialettica, comunque, «è stata sempre gradevole, mai aspra, anche se, giàstamente, ognuno cercava di difendere i suoi preferiti. Il film romeno ha impressionato subito tutti, su altri titoli c'è stato più da discutere». L'unico «rammarico» è non aver potuto includere tra i premiati il coreano Kim Kim-duk, autore capace di «ricreare l'irreale, di inventare storie. La sua è una strada veramente affascinante».
Al regista che ha vinto la Palma d'oro Cristian Mungià, Bellocchio muove un solo appunto: «C'è un'inquadratura abbastanza lunga in cui si vede il feto in primo piano, penso che si potesse evitare almeno che, in una dimensione religiosa, non si volesse sottolineare il fatto che lì, in quell'immagine, c'è già un essere umano che qualcuno ha ucciso». Il cinema americano, come è ormai diventata tradizione nei Festival, non ha ricevuto (tranne il premio per il sessantenario a «Paranoid Park»), alcun riconoscimento: «Non c'è stata nessuna prevenzione. Anche a me piace un cinema svelto, essenziale, naturalmente quando questa essenzialità non diventa superficialità». Bellocchio racconta del critico francese Michel Ciment: «Mi ha detto di un sondaggio del quotidiano 'Le Figaro' da cui veniva fuori che il pubblico dei più giovani tende a mettere nell'elenco dei film da non vedere proprio i vincitori di Cannes». Di sicuro, conclude l'autore, «a registi come i Coen e Tarantino i premi servono di meno, loro sono abituati a giocare sul grande pubblico».
Fulvia Caprara
Cita da Konte su 30 Maggio 2007, 19:53Tarantino ha ragione!
A parte poche e rare eccezioni il cinema italiano fa pena
Tarantino ha ragione!
A parte poche e rare eccezioni il cinema italiano fa pena