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The Departed

Niente moneta, niente biancheria (Costello ai lavandari cinesi)

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L'ho visto ieri' mam, mia che delusione 'da oscar'!!!

Cominciamo da quel che mi è piaciuto assai, però, cioè montaggio e colonna sonora: hanno dato una gran verve ad un film che di per sé non ne ha'

Delusione maggiore: lo script, che così com'è lascia andare il film tranquillamente nel dimenticatoio, con tutti i suoi cliché e battute (e irrealistiche scene') a effetto' E' uno script che spreca oltre tutto ' visto il finale (quel brutto finale: cerca di risollevare un film con colpi di scena non richiesti, oltre che irrealistici') ' l'unica carta che avrebbe potuto essere veramente originale, cioè - secondo me - il personaggio di Mark Whalberg, in fin dei conti in secondo piano per tutto il film (voglio dire: con 'quel' finale, allora caro sceneggiatore perché non costruire uno script a tre protagonisti''')'

Nicholson' Poveraccio (il mio attore preferito), mi ha dato l'impressione di fare i salti mortali, pur di riuscire a trovare il suo personaggio' introvabile, un personaggio che resta fino alla fine 'in cerca di autore' (lo sceneggiatore che l'ha scritto male): istrionismi all'ennesima potenza, improvvisazioni (belle), volgarità (eccessive, inutili), cercano di coprire senza riuscirci il 'vuoto d'identità' lasciato dallo sceneggiatore' Secondo me ha deciso di fare questo film solo per lavorare finalmente con Scorsese.

Di Caprio e Damon' Routine interole-playerretative, ma almeno dal primo mi aspettavo molto di più, son rimasto assai deluso (ma anche qui' senza una sceneggiatura veramente consistente alla fine c'è poco da fare pure per lui')

Scorsese' Che dire, per me da tempo è lui il dipartito' ha vinto l'oscar facendo contenta Hollywood con questo film, che forse è il suo peggiore: tanto fumo d'autore, niente arrosto' 'per un oscar Martìn perse la cappa''

Conclusione: il peggior film d'autore che abbia visto sul tema mafia (in tema infiltrati, a Donnie Brasco a questo punto gli farei un monumento ad imperitura memoria')

Voto: 2 su 4

P.S.: Dopo lo sfogo che ho fatto contro lo sceneggiatore, mi viene pure il dubbio: ma che ci ha vinto l'oscar pure lui'!'!'!' In ogni caso, sarebbe il colmo' invece l'oscar per il numero di telefonate glielo avrei dato: mi sa che ha fregato pure Attrazione fatale'

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Pagare moneta, vedere cammello (C. Lotito [sulla cessione di Oddo al Milan])

' l'unica carta che avrebbe potuto essere veramente originale, cioè - secondo me - il personaggio di Mark Whalberg, in fin dei conti in secondo piano per tutto il film (voglio dire: con 'quel' finale, allora caro sceneggiatore perché non costruire uno script a tre protagonisti''')'

Mark Whalberg Rulez!!!!!

BAsta lui a tenere su tutto

(lo so sono di parte :mrgreen: )

Conclusione: il peggior film d'autore che abbia visto sul tema mafia (in tema infiltrati, a Donnie Brasco a questo punto gli farei un monumento ad imperitura memoria')

Donnie Brasco è un capolavoro. Uno dei migliori Gangster movies di sempre e te lo dice uno che se ne intende... :ok:

G

Adam e Gangia, non vorrei fraintendere i vostri messaggi, ma non è che sotto sotto volevate rivelarci fra le righe, rispettivamente, di essere un gay ed un malavitoso' Ehmm, scherzo, ovviamente' e comunque no, no Adam: quell'omaccione messo così, con quel taglio di capelli' non me lo trovi ammosciante'!'!'!

Beh, tornando in tema più mascolino, ecco una personale top ten dei migliori gangster movie:

I capolavori assoluti direi che potrebbero essere:
1)Il Padrino parte II
2)Quei bravi ragazzi
3)Scarface
4)Casino

Donnie Brasco lo metterei al quinto posto (specie pensando a quel Pacino, che avvicina il film all''olimpo'), insieme a Carlito's way, a L'onore dei Prizzi e al Padrino parte I, rispettivamente al sesto, settimo e ottavo posto' e poi continuerei dopo, in 'terza fila', con 'capolavori minori' (o 'mancati'):
9) Gli intoccabili
10) Il Padrino parte III
11) Gangs of New York (anche qui, caro Martin, ma come fai a filmare la tua epopea facendola ruotare attorno ad un banale registro edipico').

Ecco, a questo punto NON mi sentirei di inserire in questa (pur giocosa) 'top ten+1' The Departed (sì: il ''1''), perché secondo me ' riflettendoci un po' su, sull'onda della delusione - non se lo merita, è un film commerciale di un regista che si è 'venduto l'anima' a Hollywood (ma che furbescamente si è ben guardato, a differenza dei suoi grandi capolavori passati, di co-firmare la 'sceneggiatura-patto col diavolo'').
Per non parlare del fatto che non ho inserito (non avendoli visti) sia quello che tradizionalmente è considerato un capolavoro assoluto da tutti, cioè lo Scarface del '32 di Howard Hawks, sia 'C'era una volta in America' di Leone'

P.S.: Beh, visto che ci sono (e che ieri gli ho dato del 'poveraccio'') faccio gli auguri a Jack Nicholson, che oggi ho letto compie 70 anni: auguri Jack, e grazie ancora per i Daryl van Horne, Randall McMurole-playerhy, Charlie Partanna etc. etc. etc' come dire: quando un interole-playerrete va oltre il film e ' bello o brutto che sia - se lo trascina dietro'

P.P.S.: e comunque, Gangia, 'che te lo dico a fare': io sto con Lotito (non possono non piacerci i gangster movie)!

e comunque no, no Adam: quell'omaccione messo così, con quel taglio di capelli' non me lo trovi ammosciante'!'!'!

ANche se facesse la parte di un obeso il suo carisma è indiscutibile, quella parte è la sua, non importa se la giàstizia non fa il suo seguito, lui fara si che ciò avvenga.

Personalmente erictap non sono d' accordo con la tua lista.

Diciamocielo francamente: Quei bravi ragazzi è fantastico ma Casinò è l' esatta copia senza nemmeno aggiàngere una virgola. Non credo possano stare entrambi nella stessa lista, sarebbe come ripetere due volte lo stesso film.

La mia top 10 quindi è:

1- Donnie Brasco. Questo film ha tutto, ma proprio tutto. Momenti d' amore. Momenti di violenza. Momenti di struggimento. Momenti ironici. Momenti di suspance. E semplicemente enormi Pacino, Depp e pure Madsen.
2- Il Padrino. Il primo capitolo è di gran lunga il migliore tra i 3 secondo me. Marlon Brando ha un carisma da far piegare il televisore. Un Pacino fresco fresco è una trama che si sviluppa centrando il passaggio di consegne tra una padre e suo figlio che è uno dei momenti più fantastici di tutti.
3- Quei bravi ragazzi. Joe Pesci è il vero protagonista di questo film assieme a De Niro. Il più bel film di Scorsese di sempre a mio avviso. Purtroppo come suo solito sfiora soltanto la perfezione con un film lunghissimo che non ha una fine nel vero senso della parola.
4- Scarface. Ancora Pacino, ancora spettacolo. Tony Montana però non è n°1 ma 4. A parte lui e Michelle Pfiffer il resto degli attori non è al livello. Compresa sua sorella.
5- Il Padrino parte II. Bel film. Spiega le origini dei Corleone.
6- Gli Intoccabili. Nulla da dire di non già detto.
7- Hoodlum. Film recente con Lawrence Fishbourne, Andy Garcia e Tim Roth. Un film rivoluzionario nel senso "razziale" del termine che ci ricorda che durante le sparatorie degli annì30 anche gli afroamericani vi presero parte.
8- Carlitòs Way. Bel film. Bellissimo finale. Un altro "Tony Montana" in una veste inedita: quella del pentito.
9- Era Mio padre. Davvero un bel film. Un Jude Law spaventoso.
10- Il Padrino parte III. Dovevano chiudere "i conti" e lo fanno con questo film. Non aggiànge nulla alla qualità della trilogia ma resta pur sempre bello.

Detto questo: non penso mi si possa giàdicare come un mafioso. O forse no...'

G

Ma se aprissimo un topic sui gangster movie'''

non so perchè ma si sento un pò chiamato in causa :mrgreen:
boh a me the departed è anche piaciucchiato...ma per me l'oscar era il caso che lo vincesse per gangs of new york(che dal mio punto di vista non è un gangster movie) o per goodfellas

Baciamo le mani, godfather' io l'oscar a Scorsese glielo davo per Good fellas (fu nominato, ma lo diedero a Kevin Costner' quell'anno all'Academy con lui hanno fatto gli indiani')

BiaFra, magari si potrebbe aggiornare il titolo di questo'

Adam, se sei un fan dell'attore (e non solo della sua biancheria intima' scherzo!! Agli inizi faceva il modello per la pubblicità dell'intimo, no'), questa allora ti piacerà: ho letto che Wahlberg sarà il protagonista del prossimo film di Shyamalan (The happening, un film su una catastrofe incombente'), il quale lo ha riempito di complimenti commentandone le doti recitative (recitative Adam' che stavi a pensa', a Boogie nights'!')

Beh, Gangia, io direi che lo si potrebbe capire appurando la frequenza con cui vedi il Padrino: se lo vedi un giorno sì e l'altro pure, comincio a rabbrividire al pensiero di trovarci in disaccordo'

A parte gli scherzi dài, ci mancherebbe che fossimo stati perfettamente d'accordo con le nostre top ten! Il divertente di farle è proprio questo!
Poi vedo che hai inserito anche dei film che si aggiàngono alla lista di quelli che non ho visto (Era mio padre e Hoodlum), e su quelli non si può far confronto'
Per il resto, mi pare anzi che ci ritroviamo facilmente sui titoli principali, le differenze sono in merito al giàdizio dei singoli film, e magari ai gusti personali, sui quali anche non si può discutere (perché come diceva Totò: de gustibus non est sputazzellam!). E poi non mi pare cosa da poco, fra l'altro, che entrambi abbiamo escluso dalle rispettive top ten The departed: per essere un film vincitore di oscar importanti, e sul quale mi sembrava ci fossero buone critiche, direi che non è poco; sarei curioso di chiedere ai critici di professione (oltre alla community di w.i.t.m., of course) una loro classifica personale, e vedere dove systemano questo poco rimpianto 'dipartito' della nostra'

Una cosa però, Gangia, non te la passo, no, e non mi frega se poi mi cementifichi vivo (tipo Arma letale 3): non mi puoi depennare un film perché è 'simile' (l''esatta copia' mi pare una forzatura eufemistica, da malavitoso della pirateria audio/video!!) a un altro, e te lo contesto nel contenuto come nel merito: intanto non c'è niente di male a creare capolavori 'simili', tant'è che lo stesso Dio ' dice la Bibbia (del cattolico Scorsese) [Sir 33, 15] ' ha creato le cose a coppie, due a due (vedi Adamo ed Eva, Abbott e Costello, e poi Wahlberg e Vin Diesel' altra battutaccia: scusa Adam). Nelle migliori opere musicali di Beethoven, facendo un esempio 'meno sovrannaturale', posso benissimo scegliere un paio di sinfonie (delle 9) o un paio di sonate (tra le 32) da inserire in una top ten, e non avrebbe senso dirmi che ne posso inserire solo una perché l'altra è troppo simile in struttura, carattere etc'
Ma poi te lo contesto anche per un altro motivo più di sostanza: i due film secondo me sono sì molto simili, ma sono anche complementari, un po' come quei due 'semicerchi' di De Palma che ho citato nella stessa lista (Scarface e Carlito's way): direi infatti che la tematica 'nichilistico-felliniana' della 'dolce NON vita' di Quei bravi ragazzi, da una parte, ben si può completare con l'altro lato della stessa medaglia scorsesiana dall'altra, e cioè la 'dura vita' all'inseguimento della felicità (sentimentale e non) da parte di De Niro in Casino; non è tanto una variazione sul tema, questa, secondo me, ma proprio un complemento necessario dello stesso, e ciò ' come detto ' mi ricorda i due film di De Palma, l'ascesa e la 'dolce vita' di Scarface, da una parte, e la dura e tragicamente perdente lotta per la normalità di una (legale) vita di coppia in Carlito's way dall'altra.

La mia top ten qualitativa l'avevo stilata pensando 'a naso' in questi termini: la 'prima fila' era riguardante le pellicole di genere che sono andate DECISAMENTE ben al di là del genere, per cui se sento dire ' che so ' che Casino è un gangster movie mi vien da rispondere che lì (già dagli splendidi titoli di testa, accompagnati da quella colonna sonora') stiamo dalle parti della tragedia, cioè della vetta dell'arte drammaturgica.

La tragedia in sé e per sé, poi, è il top of the top. Perché ad esempio non ho inserito quel capolavoro de L'onore dei Prizzi fra i primi quattro' Proprio per questa scelta di merito 'alleniana' (scrivo così proprio perché mi pare che quello che espongo è un concetto che lessi detto da Woody Allen), e cioè perché un film dai toni di commedia ' sia pure coniugati artisticamente con una solida parte drammatica ' non potrà mai raggiàngere quelle stesse vette somme dell'arte che possono invece essere proprie (dai tempi del teatro greco') solo e soltanto della tragedia!

E collegandomi a questo, dunque: perché Donnie Brasco (eh sì: io pensavo di essere stato coraggioso a metterlo al quinto posto, ma tu Gangia sei ancora più 'cazzuto', me lo metti al primo!!) a ridosso dei primi e non con i primi' Perché mi ha lasciato (l'ultima volta che lo vidi, anni fa' , mi capita sempre così: quando un film mi piace tanto, tanto, tanto' non lo voglio più rivedere!!! Anzi, voglio dimenticarlo: misteri della psiche') una leggera sensazione di film 'canonico', strutturato hollywoodiana-mente, laddove quindi FORSE nel suo pregio maggiore ' l'essere un resoconto di una storia veramente accaduta ' sta invece anche il suo maggior difetto, che è poi solo un 'neo': insomma, l'arte innanzi tutto, e quindi fregatene della realtà e vai al top, caro regista e caro sceneggiatore, mettici del tuo ' ars gratia artis - e non stare lì a rassicurare lo spettatore completando il dramma senza affondare nella tragedia' insomma, sarebbe rimasta una latente ingiànzione al realismo che fa perdere in lirismo, compreso quello ' che non mi pare di ricordare tragico e memorabile - della colonna sonora (che per forza di cose si adatta 'sintomaticamente' al film realizzato dall'autore)' Chissà, forse la tragedia stava lì lì, a un passo dal poterla raccontare 'senza pudore' (alla Scorsese 'cavallo matto'): c'è un rapporto a due (Pacino e Deep) che si fa infine rapporto padre e figlio, comunque siano i ruoli canonici descritti (e riaffermati rigorosamente nel finale), e non ci vuole niente (si fa per dire') a completare l'opera rappresentando infine la tragedia, lo strazio interiore del 'figlio', cui fa male, male da morire (più di ogni altro grave stress patito fino ad allora' ma sì: proprio alla Tiziano Ferro!), la perdita (annunciata e puntualmente verificatasi) del 'padre', altrettanto tragicamente scomparso (stupenda l'uscita di scena di Pacino). Ecco, non so se mi sono spiegato, ma l'idea del film che mi è rimasta (per il momento: l'ho visto solo due volte, ed adesso ho dovuto per forza rifletterci al negativo, onde cercare di giàstificarmi il quinto posto!! Ripeto: c..zo Gangia, tu me lo hai messo al primo!!) è quella di un perfetto 'vaso' riempito d'acqua fino all'orlo' con la classica ciliegina ammollo - ma che dico: sulla torta - che lo avrebbe fatto svettare sulle più alte cime dell'arte' che però manca, mancando quella necessaria e supplementare vis tragica che 'fa essere' il capolavoro assoluto' Non lo so: anche in Quei bravi ragazzi la tragedia è più che altro latente (in tutto il film ed in quell'apparente non finale di cui parli' lì la tragedia E' il 'bravo ragazzo', è una vita vissuta fuori dalle regole e dal senso di colpa, ergo al di là del registro psicologico del dramma)' però in quello script Scorsese e Pileggi se lo possono permettere, non stanno raccontando un rapporto intimista, che è invece quello cui va a parare Donnie Brasco, e a quel punto ' secondo me (sto cinefilmente fantasticando') ' forse bisognava osare una 'nticchia di più, volare ancora un po' più in alto (sempre major permettendo, perché 'ubi maior''), pure fregandosene della storia vera'

Ma forse ho solo detto una gran caz..ta '
E se mi ammanetti in ginocchio sui ceci ' alla Fantozzi - facendomelo vedere la terza volta (il film, Adam, e non fraintendere dài!!!), non obietterò!
E magari mi convincerò pure del contrario, senza soffrire più di tanto (con le rotule).
Andiamo avanti.

Nella 'seconda fila' avevo inserito il Padrino, perché lo ritengo un film sostanzialmente sopravvalutato (almeno non volendone considerare la rilevanza storica per quanto attiene al cinema americano, che invece resta comunque di primaria importanza), non mi menate se scrivo 'di cassetta', ma è un modo per estremizzare il discorso onde farmi capire (che so' tipo Batman rispetto a Batman returns: il primo è sopravvalutato alla grande, è un film della Warner più che di Burton, mentre il secondo è Burton+Elfman+Waters in uno stato di grazia decisamente sottovalutato!): Brando è semplicemente lui (il miglior attore di tutti i tempi, mi pare disse Pontecorvo, che lo diresse), ed i dialoghi sono coi controc'..ni, proprio come il miglior cinema americano degli anni '70, ma ripeto: io alla fin fine ' col senno di poi (35 anni) - lo ridimensionerei (e così ho fatto almeno nella mia top ten, e pure di molto: aaaaahh!!).

Il number 1 dei Padrini, e secondo me di ogni film sui gangster, è la parte II, uno di quei film che mi fa credere ancor più fermamente nell'esistenza di Dio: non può essere una coincidenza, non esagero, ritrovare insieme pronti a collaborare certi attoroni, certi autori, un compositore come Nino Rota!!!
Il Padrino parte II sono due film in uno [prequel+sequel], è più generi in uno (dramma 'familiare', melodramma sentimentale [Pacino&Keaton che duettano al top!!! Ma pure Pacino che bacia Fredo, hai capito Adam'] e intimista [Michael che ha i patemi di Carlito e Tony Montana messi assieme'], 'crime-spy' story, resoconto storico sociologico [dall'Italia inizio '900 alla Rivoluzione cubana] e di costume), è un'epopea, ha un finale indimenticabile (che riesce ad essere aperto e tragicamente [metereologicamente'] già chiuso al contempo, in sospensione, chissà dove') una colonna sonora da urlo che parla quanto i dialoghi (vedi la scena del falso riappacificamento di Michael con Fredo: a seconda dello stacco dell'inquadratura sui due, si alternano i due temi musicali di carattere opposto, quello 'della pseudo riappacificazione' e quello tetro della vera tragedia incombente' ecco: diciamo che quella scena per me vale da sola il primo posto!) etc. etc'

Di Quei bravi ragazzi che posso ricordarmi (vediamo un po', anche qui sono anni e anni che non lo vedo'): la voce narrante che alla fine si personifica con Liotta che si mette a parlare alla telecamera, i fermo-immagine, la lunga carrellata che porta dentro al ristorante, la compilation sonora fantastica (compresa Mina che canta Paoli, se non ricordo male' 'non ci son più pareti', con la steady cam 'truffaldina' che corre dappertutto'), la scena agghiacciante (altro che Departed') dell'assassinio improvviso del cameriere da parte di Pesci, l'annichilimento generale nel life style della banda'

Su Scarface, anche lì, ci vedo la Provvidenza in azione nel cinema: il miglior De Palma, Oliver Stone che scrive, Moroder che compone, un protagonista al ruolo della sua carriera, e dei 'comprimari' come la Pfeiffer, Robert Loggia, Murray Abraham, la Mastrantonio (anche lei secondo me alla sua interole-playerretazione più bella)' ma quando mai ricapiterà'''''' E sì che molta critica del tempo storse il naso (un film iperviolento pieno di parolacce, un film su uno 'spudorato assassino'!!! 'Ma vaf-fan-cu-lo' [come disse il sosia del mafioso Johnny Stecchino']!!!), e solo i critici di oggi, più giovani, lo esaltano come (secondo me) merita'

Va be', che altro dire: ai posteri l'ardua sentenza' anche perché i film penso tirino fuori la loro reale consistenza a distanza di molti anni, lì per lì quando escono forse non li si può ben categorizzare (faccio un esempio, e chiudo: Schindelr's list l'ho rivisto a spezzoni qualche mese fa in tv' quando lo vidi al cine, mi piacque assai, l'ultima volta invece l'ho visto malamente 'invecchiato', un educational-entertainment movie dalle scene spettacolarizzate, ognuna fine a se stessa onde tener alto l'interesse, intrise di un didatticismo esplicitato al limite dello stomachevole' bahh, ora lo vedo come uno dei più brutti film di Spielberg, pieno dei difetti ' più che dei pregi ' del cinema anni '80-'90: forse è stato come far recitare Cechov a Pippo, Pluto e Paperino' Ooooohh, e mo' l'ho detta!!).

P.S.: Mi è venuto in mente un altro gangster movie, Gangia, magari non lo hai visto (, mi sa che non ti perdi niente'): è Billy Bathgate, inizio anni '90 con Hoffman e la Kidman, sceneggiato da Tom Stoppard.
E un'altra cosa' su cui non mi troverei' d'accordo' con te: l'eccessiva lunghezza dei film di Scorsese; secondo me la lunghezza non è mai troppa, anzi - come dice Adam, pardon, Godzilla (traumatizzando li adolescenti di tutto il mondo') - size does matter!
Va be', comunque Gangia ti supplico' Pensa, prima di cementificarmi pensa' ' pensa un attimo soltanto, un attimo di più, con la testa fra le mani (la 'testa' Adam!!! C'hai presente la canzone di Moro!'! Ma nooo, ma quale 'testa' avevi capito' allora è una fissazione la tua: e pensi sempre a quello!!!!!)'

Icredibile ho letto tutto!!! 😆

Ok eri ti rispondo come la vedo io ma in modo molto più sbrigativo per non rischiare che la gente pensi che io sia un critico cinematografico.
Billy Bathgate l' ho visto qualche giorno fa su sky per la 5a volta... credo.
Non è niente. Un filmetto ai limiti del credibile in cui la KIdman se la fa con un ragazzino.

Secondo me nella tua spiegazione hai fatto una precisazione sbagliata. Hai detto che un film come Casino non può essere considerato un gangster movie ma un film drammatico. Guarda che io sono stra-daccordo.
Solo che secondo me i gangster movie sono TUTTI film drammatici, sono proprio un sottogruppo degli stessi. Parte dramma parte azione. Ma d' altra parte come comincia "Goodfellas"' "Da quel che mi ricordo ho sempre voluto fare il gangster..."
Secondo me da questa frase si capisce chiaramente che questa gente è già dannata prima ancora di iniziare davvero la vita del criminale.
Cosa può esserci di peggio di un ragazzino che ha già venduto l' anima al diavolo'
Detto questo se hai un minuto guardati Hoodlum, che è davvero bello. Se sei un patito del genere scopri un lato della mafia degli annì30 totalmente sconosciuto e mai raccontato sui libri di storia.
PArlando di film sopravvalutati (anche se appena percettibilmente) cito con te il Padrino ma anche gli Intoccabili. De Niro un grande attore ma non ci somiglia proprio ad ALphonse Capone. Non importa quanto è ingrassato. Peraltro la storia è molto romanzata. Anche troppo. Nel film Capone sembra essere padrone assoluto della città ma in realtà non era proprio così. Aveva il controllo di buona parte di essa, è vero, ma la sua controparte irlandese gli dava filo da torcere.

Quando parli di Goodfellas poi ti quoto in pieno. Alcune scene sono epiche. Come la telefonata di De Niro ai capi per sapere della promozione di Tommy. E la voce dall' altro capo del telefono che gli dice :" Mi dispiace ma non c' è stato niente da fare. E' andato. Sarebbe a dire che è andato. Non ci abbiamo potuto fare nulla..." o quando Tommy inizia a pestare il tale che gli ha dato del lustrascarole-playere. Colonna sonora al massimo come se si volesse coprire anche il rumore.
"Gli ci voglio sparare dentro a questa boccaccia fottuta! Così si impara a stare zitto!" Semplicemente favoloso.

G

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